Braccianti agricoli morti a Foggia, la Cgil e la Flai Calabria si mobilitano: “Basta sfruttamento”

Non ci sono parole per commentare il drammatico incidente, il secondo nel giro di poche ore, che ha portato alla morte di dodici persone, dodici lavoratori agricoli, tutti migranti, lungo le strade del foggiano. Non ci sono parole adatte per esprimere il senso di rabbia e frustrazione derivante dalla consapevolezza che i due tragici incidenti sono la conseguenza diretta di quella che è la condizione di molti lavoratori del settore agricolo, che quotidianamente, per pochi euro, mettono a repentaglio la loro vita e la loro sicurezza, anche e solo per recarsi nei campi. E ancor di più, non ci sono parole adatte per osservare come solo ora, di fronte a questa ennesima carneficina annunciata, con ipocrita disinvoltura, in molti, soprattutto le istituzioni più volte sollecitate al riguardo, scoprano le condizioni a cui sono costretti i lavoratori braccianti. Fenomeni come sfruttamento, illegalità, sottosalario e caporalato, come ben dimostrano ancor di più i dati, tragici, disperati e disarmanti, evidenziati nel “Quarto Rapporto agromafie e caporalato” dell’Osservatorio “Placido Rizzotto” della Flai Cgil – presentato solo qualche giorno fa a Roma -, continuano ad esistere, nonostante la legge 199/2016, che continua in larga scala a rimanere inattuata. Queste morti, chiedono con forza di dire basta a ogni forma di sfruttamento. Come Cgil e come Flai della Calabria, saremo a Foggia, mercoledì 8 agosto, per partecipare alla manifestazione unitaria, indetta per denunciare quanto sta accadendo. È necessario che le istituzioni preposte agiscano, come chiediamo da anni. Come sindacato confederale e di categoria, inoltre, anche nella nostra regione, continueremo a pressare le istituzioni affinché accolgano le nostre proposte nel campo dell’agricoltura: dal collocamento pubblico, obiettivo da raggiungere per sconfiggere il caporalato ed agevolare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, alla redazione di un protocollo d’intesa con la sede Regionale dell’INPS, i Centri per l’Impiego, la Direzione Regionale del Lavoro, le Prefetture, le parti sociali ed i soggetti preposti al trasporto, per l’istituzione di apposite convenzioni per l’introduzione del servizio di trasporto a tariffe agevolate per le lavoratrici e i lavoratori agricoli operanti nelle aziende dislocate sul territorio, così come adeguate politiche per l’incontro fra domanda e offerta di servizi abitativi e di ospitalità dei lavoratori e delle lavoratrici stagionali per contrastare la nascita di ghetti e mettere i lavoratori in condizioni abitative dignitose e salubri. Solo così si può offrire riscatto ai lavoratori agricoli, ma anche alle aziende del settore, e migliorare ed emancipare l’agricoltura dell’intera regione.

Angelo Sposato
Segretario Generale Cgil Calabria

Bruno Costa
Segretario Regionale Flai-Cgil Calabria

TV – Il palinsesto “da brividi” autunno-inverno di Canale5. Più “fall” che winter

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Per il nuovo palinsesto autunnale, Mediaset sfodererà il suo imperituro, e diafano, asso nella manica: Barbara D’Urso. E’ di questi giorni la notizia che a Roma sarebbero state avviate le riprese di “Dottoressa Giò”, serie televisiva cult di vent’anni fa e che gli italiani non avrebbero dimenticato (?), la serie, infatti, che venne mandata in onda a partire dal 1995 diede lustro alla stakanovista del Biscione Barbara che a settembre ricomincerà nuovamente con Pomeriggio Cinque e Domenica Live. La vita della dottoressa Giò, tra sala parto ed indagini, riprenderà là dove la serie era stata interrotta nel 1998, quando la protagonista si ritrovò coinvolta in alcune grane giudiziarie, e ce la ritroveremo nei panni di una cinquantenne che deve ricominciare la sua vita da zero. E si occuperà di un centro anti-violenza, nella fiction. Lei, Barbara, che nella vita reale organizza ospitate con lo scopo di usare “la televisione per denunciare i casi di sopruso sulle donne e quelli di omofobia” (fonte Corriere della Sera) nei suoi salotti che in pochi casi si traducono in gallinai. Ma vabbè. Nel cast, anche l’Highlander Christopher Lambert, il 61enne attore statunitense (naturalizzato francese). Tra gli altri set del carrozzone Mediaset, vi sono anche rinnovi annunciati: Rosy Abate di Giulia Michelini, L’Isola di Pietro di Gianni Morandi che vedrà arricchito il cast dalla presenza di Lorella Cuccarini ed Elisabetta Canalis. Fra le novità, Sabrina Ferilli nei panni di una madre coraggio nella serie L’amore strappato di Ricky; Ambra Angiolini e Giorgio Pasotti nei panni di due poliziotti ne Un bel luogo per morire; la versione italiana di Liar – L’amore bugiardo con Greta Scarano e Alessandro Preziosi; e Lontano da te, romantic comedy con Megan Montaner, la Pepa del Segreto ora nel cast di Velvet collection, e Alessandro Tiberi, lo stagista di Boris, dedicata all’incontro fra una ballerina di flamenco e un giovane imprenditore romano. Anche per questo nuovo anno televisivo avremo di che polemizzare e twittare. E non ci annoieremo (?).

CALABRIA – Nuovi percorsi alla Riserva Naturale Valli Cupe

Da mercoledì 8 agosto la cooperativa Segreti Mediterranei e l’associazione Terra Futura organizzano visite guidate notturne alla rete museale della Riserva Naturale Valli Cupe, mettendo a disposizione il servizio navetta da Sellia Marina, Cropani Marina e Botricello.  

La rete museale, promuovendo la conoscenza della natura tramite l’interpretazione e l’uso che ne fanno — e che ne hanno fatto nel passato — le popolazioni locali, si pone l’obiettivo di salvaguardare e valorizzare il patrimonio culturale ed etno-antropologico.

Situata nel centro storico di  Sersale, essa comprende:

-Il Museo Fauna ed Etnofauna in cui sono ricreati con materiali naturali diversi ecosistemi (fluviali, agrari e forestali). Gli animali (insetti, molluschi, mammiferi, uccelli, anfibi, rettili ecc.) sono rappresentati da sagome in dimensioni reali e raccontati da un punto di vista strettamente etnografico, attraverso rituali, valori, credenze e comportamenti, che sono i mezzi attraverso i quali la cultura si rende intelligibile e diventa mezzo di trasmissione del sapere.

-Il Museo Botanica ed Etnobotanica è fornito di un erbario con circa 2000 campioni, di una xiloteca, di un angolo dei profumi e degli aromi, di un’esposizione di piante di interesse etnobotanico (piante coloranti, alimentari, medicinali, dei riti religiosi, delle superstizioni ecc.) e di una piccola collezione di piante rare essiccate tra cui dei veri e propri fossili viventi, come ad esempio la Felce bulbifera.

-Il Museo Madre Eroica Carmela Borelli narra la storia della madre eroica di Sersale e dei luoghi teatro della sua vicenda.

-Il Museo Monachesimo e Ciclo Carolingio rievoca la Chanson de Geste tramandata oralmente nei luoghi della Riserva e un excursus storico del ciclo letterario.

-Il Museo Storia Economica di Sersale e della Sila Piccola comprende diversi documenti che testimoniano la storia economica dell’area dal ’600 fino ai nostri giorni.

-La Porta del Parco (struttura espositiva situata nel Comune di Sersale) ospita il Musil (Museo dell’industria e del lavoro) e il Museo del tempo e dello spazio, dotato di un planetario digitale da 45 posti, al cui interno sono allestite mostre sulla conquista dello spazio e sulla misura del tempo.

Tra le iniziative della cooperativa Segreti Mediterranei anche le escursioni notturne lungo i sentieri della Riserva e, per chi ama la storia e l’avventura, i nuovi percorsi di Archeotrekking e Wild trekking.

I percorsi di Archeotrekking, di interesse storico-mitologico e culturale, prevedono la visita alle rovine di antichi borghi, castelli e monasteri che gravitano nel territorio della Riserva, tra cui borgo Marcaglione, il monastero Santi Tre Fanciulli e la leggendaria città di Barbaro. Con i percorsi di Wild trekking è possibile esplorare gli angoli più selvaggi e incontaminati della Riserva. L’escursione guidata si svolge costeggiando il fiume Crocchio: lungo il suo corso si ammirano le tipiche carcare, il mulino Parise, i resti del Ponte del diavolo e il monolite Petra Aggìallu.