Si avvicina il momento pi difficile della nuova missione diretta a Marte: la sonda Insight della Nasa si prepara ad atterrare sul pianeta rosso questa sera alle 20,54, affrontando i “sette minuti di terrore” nei quali impossibile ogni intervento da Terra. Se tutto andr bene, il rover della missione comincer a studiare il cuore di Marte, fornendo nuovi indizi utili a capire se in passato il pianeta abbia ospitato la vita. Importante il contributo italiano alla missione con la ricerca, attraverso Agenzia Spaziale Italiana (Asi), Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) e Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf), e con l’industria, grazie al contributo di Leonardo.
“E’ una buona cosa che i robot non sudino”, si legge sul profilo Twitter della missione Insight (Interior Exploration using Seismic Investigations, Geodesy and Heat Transport), che si riferisce ai circa 480.000 chilometri percorsi dal giorno del suo lancio, il 5 maggio scorso, sfrecciando per sei mesi e mezzo alla velocit di 10.660 chilometri orari. Una corsa nella quale l’hanno accompagnata due mini-satelliti (cubesat) chiamati Marco (Mars Cube One) A e B, che dall’orbita marziana ne registreranno tutti i parametri durante la discesa.
IL RUOLO DELL’ITALIA
“La missione Insight molto interessante e vicina agli obiettivi della missione europea ExoMars 2020”, ha detto all’ANSA il commissario dell’Agenzia Spaziale Italiana (Asi) Piero Benvenuti. Il rover, ha aggiunto, “collocher
nel suolo marziano un sensore per i movimenti sismici che permetter
di capire meglio come funziona e come fatto il sottosuolo di Marte”.
Lo strumento Larri (Laser Retro-Reflector for InSight), stato sviluppato da Infn e Asi per fornire la posizione precisa del rover. E’ un localizzatore gemello di quello che era a bordo del lander Schiaparelli, purtroppo distrutto nell’impatto con il suolo marziano per un errore del software. E’ italiano anche il radiotelescopio che dalla Terra catturer i segnali dei due cubesat: tutte le informazioni dei due piccoli satelliti arriveranno al Sardinia Radio Telescope, “gi entrato a pieno titolo nel deep space network”, ha osservato Benvenuti riferendosi alla rete internazionale dei radiotelescopi di supporto alle missioni interplanetarie. Italiano, infine, il sensore stellare Star Tracker, costruito negli stabilimenti della Leonardo a Campi Bisenzio (Firenze) che ha guidato la sonda verso Marte, confrontando le immagini rilevate dal suo telescopio con una mappa di circa 3.000 stelle.
I 7 MINUTI DI TERRORE
Lo spettacolo entrer
nel vivo intorno alle 20:40, quando avverr
la separazione della sonda dalla piattaforma che l’ha portata fino a Marte.
Alle 20:41 Insight cambier
orientamento in modo da posizionarsi correttamente per l’ingresso in atmosfera, che avverr
sei minuti pi tardi alla folle velocit
di 19.800 chilometri orari.
Cos inizier
la fase pi delicata.
Alle 20:49, durante la discesa, lo scudo termico raggiunger
la temperatura rovente di 1.500 gradi: 15 secondi pi tardi, la decelerazione toccher
il picco, e il surriscaldamento potr
causare temporanei blackout radio.
Alle 20:51 verr
aperto il paracadute e subito dopo avverr
il distacco dello scudo termico.
Ancora 10 secondi e il modulo di atterraggio (lander) dispiegher
le sue tre ‘zampe’.
Alle 20:52 verr
attivato il radar per misurare la distanza dal suolo.
Dopo la separazione dal guscio posteriore e dal paracadute, entreranno in azione i retrorazzi: il lander far
una giravolta per mettersi in posizione e rallenter
ancora per tentare un atterraggio morbido.
Se tutto andr
secondo i piani, il touchdown avverr
alle 20:54.
Alle 21:01 Insight prover
a inviare a Terra un ‘beep’ per dire che ‘vivo’ e funzionante.
Le prime immagini della superficie di Marte non dovrebbero arrivare prima di domani. Intorno alle 2 della notte si sapr
se Insight riuscito a dispiegare i pannelli solari.
ANSA