di C.M.
L’impressione che la formazione del centrodestra reggino abbia finalmente inserito la marcia della coesione e della sinergia; parole tanto abusate dall’immaginifico dei comunicati stampa, sembrano finalmente materializzarsi nella pratica politica e ci grazie ai continui assist offerti dal disastro amministrativo di Falcomat sindaco, che contribuiscono a raddrizzare la schiena ad una minoranza consiliare oggi pi agguerrita che mai.
Sono gli ultimi sviluppi su temi cruciali per la citt ,in particolare l’utlimo, quello riguardante l’assenso del Ministero dell’Ambiente al traffico dei tir nella zona centrale del Porto di Reggio, a dare qualche sonoro schiaffo in pieno sonno a chi si crogiolava su certi adagi del centro sinistra. Lo hanno ribadito alla conferenza tenutasi stamattina nella sede di MNS, Ernesto Siclari e Franco German (MNS), Massimo Ripepi (FdI), Giuseppe Agliano (RF), Mary Caracciolo (Fi) Luigi Dattola (gruppo misto) Pasquale Imbalzano (AP),Vincenzo Romeo (Lega), Giuseppe Fontana (Stanza 101- Ama Reggio) e Giampiero Arconte (CSTP) .
Arriva il momento di scoprire le carte, e quelle non mentono. Vincenti le ultime del centro-destra con Cannizzaro e Rampelli, che piuttosto silenziosamente firmano un emendamento da 25 milioni per l’Aeroporto dello stretto.
Clamoroso invece il bluff di Falcomat , sottolineato dal coordinatore provinciale MNS Ernesto Siclari, moderatore dell’incontro, che ricorda alcune sue parole dello scorso Febbraio. “Venivamo messi in ridicolo, veniva detto che “mentre noi ci ‘stracciavamo le vesti’ loro lavoravano con “responsabilit e seriet . Ed ecco il risultato di questa responsabilit e seriet .” . Tuttavia, il centrodestra “quando il gioco si fa duro, entra in gioco, e dimostra la sua unit a fronte di un problema che tocca l’intera citt . “. Quanto ai piani d’azione per il futuro, “partiremo da una raccolta firme” ma “non da escludere una manifestazione in piazza”. Sulla stessa linea di battaglia il collega di partito, Franco German, coordinatore cittadino MNS, invita a ? guardare alcuni cognomi della Commissione tecnica del Ministero che hanno avuto una storia a Messina.”
Concorde sullo stigmatizzare l’insufficienza dell’Amministrazione, “la pi scarsa della storia della citt ”, anche Massimo Ripepi, che afferma in premessa : “il centro-destra stato, , e sar sempre unito : questa una buona notizia per la citt ed una pessima notizia per Falcomat ”. Poi osserva: “Il Sindaco ci diceva di fare del terrorismo psicologico sulla citt rispetto a un tema che era gi stato risolto da lui e dai ministri amicii, invece la citt ha visto che quei ministri non erano amici, ma che erano solo amici di Falcomat per gli interessi di Falcomat .” Che ora dunque il primo cittadino si spacci per difensore della citt , , secondo Ripepi “la follia sulla follia”: “La citt stata abbandonata per quattro anni, il Sindaco ha solo mandato carte, peraltro fatte male”. Ma “la politica non si fa soltanto mandando carte, ma facendo valere il peso delle decisioni democratiche della citt all’interno dei ministeri di competenza” amici o meno del proprio partito.“Sono bombe atomiche” quelle del Porto di Reggio, dell’Aeroporto e del porto di Gioia Tauro, “che hanno una portata incommensurabile rispetto ad ogni altro aspetto della citt .” Il consigliere di FdI, passa infine ai programmi: “faremo un amanifestazione pubblica dove tutti potranno intervenire a difesa strenua della citt ”. Serve un’azione energica, per difendere Reggio. “Non dimentichiamo – conclude ironizzando il consigliere – che se abbiamo la citt metropolitana, perch Scopelliti andato a sbattere i pugni a Roma – osserva Ripepi – e non perch stata spedita una letterina con scritto “vorrei la citt metropolitana”.
Carte fatte male, lo ribadisce anche Giampiero Arconte: “Caronte&Diano hanno presentano seicento pagine di ricerca, 40% del traffico di Villa, 200.000 camion l’anno, passeranno da Reggio. 42 punti di queste pagine vengono contestate dal Ministero, che rispondendo alle compagnie armatoriali, invia una copia per conoscenza al comune.” Nonostante quest’aiutino, secondo Arconte, Il Sindaco e l’Amministrazione si oppongono goffamente, affermando che nella zona portuale vi sono progetti di natura ministeriale, i quali per non sono supportati da alcuna evidenza. Si afferma poi che al porto impatteranno i PUMS (Piani Urbani di Mobilit Sostenibile). Di contro il Ministero fa notare che l’area demaniale.
Pi incisiva in difesa del porto, persino l’ANAS, che fa notare come, con un simile traffico, sulla tratta autostradale, anche un banale incidente potrebbe procurare trenta chilometri di coda, per non parlare della forte pendenza della rampa di discesa al porto.
Insomma, il Sindaco faceva riferimento a progetti che non esistevano, perch nessuno aveva pensato a portare avanti dei progetti per la citt . Come si poteva difendere l’area turistica del porto, se nessuno aveva stabilito che tali terreni, da sempre demaniali con destinazione commerciale, dovevano essere impiegati per quella che la vocazione turistica della citt ? Lungo era il lavoro da fare, tale da richiedere intelligenza, competenza,ma soprattutto, cuore.
Duri anche gli interventi di Mary Caracciolo, “C’ la politica che fa i fatti, come ad esempio ha dimostrato l’onorevole Cannizzaro che ha portato i 25mln all’aeroporto di Reggio e c’ chi invece ha portato alla distruzione questa citt , come Falcomat in questi quattro anni. Poteva fare tanto quando c’era Renzi al governo, e invece non ha fatto nulla, facendo andare le sedute consiliari in bianco con grande nocumento per i provvedimenti a favore della citt . Non ci aspettiamo niente dall’Amministrazione comunale, ma vogliamo risvegliare la coscienza popolare per un “no” convinto assieme al centro destra unito e compatto”. “Crediamo in Reggio e non vogliamo che sia venduta al Ministero romano.”
Luigi Dattola, sottolinea come la citt “ridotta al disastro, senza nemmeno il comandante dei vigili urbani” di cui la gente stufa. Pasquale Imbalzano ricorda come “il Sindaco (nostro malgrado) diceva di avere finalmente recuperato la credibilit presso i palazzi romani” “uno degli aspetti pi rilevanti di questi ultimi anni l’apatia della cittadinanza che deve rendersi conto di essere responsabile verso se stessa”.
Propositivo, Giuseppe Agliano, osserva come “storicamente, quando la citt chiama, il centro-destra a rispondere.A differenza della politica salottiera di quest’amministrazione.”. Vincenzo Romeo, coordinatore cittadino della Lega, che dichiara “immagino l’impatto che i tir potrebbero avere sulla vivibilit e sulla vocazione turistica della citt . Certamente non accetteremo questo scellerato piano.”
Infine Giuseppe Fontana, dell’associazione politico-culturale “Stanza 101” da cui nasce “Ama Reggio”, aggiunge ai punti gi trattati, su cui si dimostra concorde, anche il problema tecnico del “ponte”, ovvero la rampa di accesso al porto, che, “costruito oltre cinquant’anni fa, pare non abbia le capacit strutturali per sostenere un tale traffico”. Anche Fontana sostiene l’alternativa naturale allo sbarco dei tir a Reggio, costituita da Bolano, zona poco abitata tra Villa S.G. e Catona.