CATANZARO – Giornata inaugurale di formazione onco-ematologia

Nuovi farmaci e nuove prospettive terapeutiche nelle patologie mieloidi”, è l’argomento con il quale stamattina si è aperta la prima sessione di lavori del dodicesimo corso di formazione in oncologia ed ematologia dal titolo, “Imparare dai pazienti per migliorare la gestione dei nuovi farmaci in onco-ematologia”. Meeting organizzato dal Dottore Stefano Molica, Coordinatore Scientifico Dipartimento Onco-Ematologia Presidio Ospedaliero Ciaccio De Lellis – A.O.P.C. Catanzaro e che ha l’obiettivo di mettere in evidenza, per la prima volta in Calabria, i punti di maggiore importanza su come gestire i nuovi farmaci in onco-ematologia, oltreché affrontare nuove problematiche attraverso il coinvolgimento di clinici di riferimento nazionale, rappresentanti delle associazioni pazienti, istituzioni e personale di assistenza infermieristica.

Nel corso del primo modulo, assieme alla Lettura educazionale sono state diverse le tematiche approfondite dal panel di relatori e ospiti presenti – tra i quali, Maria Teresa Petrucci, Ematologia all’Università La Sapienza di Roma; Carlo Torti, Infettivologia all’Università Magna Græcia di Catanzaro, Massimo Massaia, Ematologia all’Università di Torino – che hanno relazionato su “nuovi farmaci e nuove prospettive terapeutiche nei linfomi non hodgkin”;scelta terapeutica orientata alle caratteristiche cliniche del paziente”, ed ancora, su una nuova metodologia “Car T-Cells: una rivoluzione nella cura dei tumori ematologici”; e sul ruolo del “farmacista ospedaliero nella gestione del paziente onco-ematologico”.

«E’ il paziente ad essere al centro dei vari argomenti di questa edizione del corso di formazione in oncoematologia, nell’ottica di apprendere dallo stesso i parametri e i profili di riferimento per migliorare i farmaci e le terapie a lui destinati così da migliorare anche la qualità di vita». Ha evidenziato Molica, puntando sui nuovi scenari aperti dalle innovazioni terapeutiche che modificano radicalmente l’interazione medico-paziente. Difatti, ad oggi le informazioni relative alla gestione dei nuovi farmaci è spesso basata su studi clinici che includono un numero limitato di pazienti spesso osservati per un periodo di tempo limitato. Ecco perché diventa importante un cambio di passo che porta il clinico sempre di più ad acquisire le informazioni necessarie ad una ottimale gestione del paziente dalla pratica clinica.    

«La scelta terapeutica dipende dalla patologia che il paziente onco-ematologico presenta. – ha specificato Petrucci, proseguendo – Ad esempio per un paziente con la patologia da mieloma multiplo abbiamo avuto negli ultimi anni l’approvazione di nuovi farmaci che possiamo applicare nelle terapie. Ma in questo specifico caso, è una malattia che richiede la conoscenza del paziente – perché colpisce persone adulte, nella maggior parte dei casi – la conoscenza delle comorbidità del paziente e ciò che può portare ad un insieme di elementi utili a stilare la terapia più adeguata con questi nuovi farmaci.  Sia nel caso in cui la somministrazione è per via orale, sottocutanea o per endovena».

E parlando di nuove terapie, è stato il professore Massaia ad illustrare la rivoluzione delle “Car T-Cells”: «Si tratta di una nuova terapia cellulare che da poco è disponibile anche in Italia. E’ impegnativa ma sta già dando buoni risultati anche inaspettati, in situazioni nelle quali per alcuni tumori del sangue, ad esempio, non c’era più nulla da fare. Si tratta di una cellula creata in laboratorio che utilizza ciò che di meglio hanno i linfociti “B” e linfociti “T” per riconoscere ed eliminare le cellule tumorali. In questo momento si è aperta una nuova frontiera nelle tipologie di cure ed è la miglior terapia che, ad oggi, si può fare per alcune patologie onco-ematologiche».

In ultimo, nell’ambito delle terapie, altro argomento di cui si è discusso, è stato inerente alla gestione delle infezioni batteriche e fungine, in pazienti affetti da sindromi linfoproliferative croniche, per le quali il professore Torti ha sottolineato l’importanza che ha la tempistica con la quale si interviene nei singoli casi, poiché queste infezioni rappresentano una delle prime cause di decesso dei paziente in onco-ematologia: «Ogni anno in Italia muoiono circa 10.000 persone per infezioni da batteri multi resistenti agli antibiotici. Un terzo di tutti i decessi i tutta Europa. Trattare questi pazienti è una vera sfida e la tempistica è importante, come importante è l’uso di tutte le conoscenze in materia, con un lavoro integrato, un lavoro multidisciplinare per cui noi infettivologi siamo sempre vicini ai colleghi ematologi e loro a noi per affrontare al meglio queste patologie in senso complessivo ed olistico sia dal punto di vista della prevenzione che da quello del trattamento».

Il meeting, rappresenta ancora una volta un’opportunità rilevante per personale medico, infermieristico e per i farmacisti e biologi ospedalieri della regione Calabria di aggiornamento organico e continuativo. La giornata conclusiva si svolgerà domani, con la seconda sessione di lavori che avrà inizio dalle ore 9.00. 

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REGGIO – “Gotha”, 50 anni di silenzio sistemico dove tutto (forse) “si sapiva”

Alessandra Quattrone

Sarò forse di parte, sarà forse che tanti anni di associazionismo temprano come roccia, sarà che si diventa inguaribili sognatori che vogliono “svuotare il Mediterraneo con un secchiello”. Il primo scoglio da superare è il silenzio tombale su fatti che solo in un secondo momento fanno scattare a molla il ritornello “Si sapiva!”. Con Claudio Cordova, giornalista, e il prof. di procedura penale alla Mediterranea Arturo Capone, al New Deal Lab per presentare “Gotha”, siamo partiti dagli albori del summit di Montalto (quello che ci hanno dato a bere come raduno di raccoglitori di funghi), fino ai giorni nostri, alle figure e ai rapporti controversi di cui ancora si dibatte nelle aule dei tribunali. Ma forse non tutto può essere cristallizzato da una sentenza, non sempre la verità è tutta in un plico titolato “In nome del popolo italiano” che serve ad accertare la responsabilità individuale rispetto ad una ipotesi di reato. Non tutto è sempre reato. Nel volume, la ricostruzione storica dei fatti degli ultimi 50 anni non parte dal giudicato, bensì dagli elementi istruttori per arrivare a definire i contorni di quello che è un fenomeno sociale. Tutto nella consapevolezza che parlarne è la prima forma di ribellione. Ogni nostra minima azione quotidiana può cambiare l’esistenza degli altri, un esempio o un consiglio pulito è una goccia di bene che scava le coscienze. E’ tenere la schiena dritta mentre ti ritrovi in mezzo a gente con la testa china e la bocca cucita. E’ il coraggio di dire: “che schifo!”. Che è quello che dico ogni santa volta la cronaca riporta atti intimidatori, bombe alle saracinesche dei negozi, auto bruciate. Che schifo! Quando immagino questi tizi, col favore  della notte, muniti di tanica mentre danno fuoco ai sacrifici di qualcuno che magari ha acceso un mutuo, richiesto un finanziamento, si è indebitato per realizzare un progetto. Che schifo! Quando te li immagini riuniti a discutere sulla scelta dell’amico a cui assegnare questa o quell’attività in cambio di un favore o soldi. E allora vi lascio con una frase del prof. Capone che ieri sera mi ha particolarmente colpita e forse racchiude la sintesi dell’intero atteggiamento mafioso nell’economia di questa terra: “La ‘Ndrangheta requisisce le poche risorse esistenti e le assegna agli amici. La ‘ndrangheta non produce. Mai.”

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CATANZARO – Derubava anziane,arrestato ladro seriale

I carabinieri della Stazione di Catanzaro hanno arrestato U.R., di 33 anni, con l’accusa di furto e utilizzo indebito di carte di credito. L’uomo sarebbe il responsabile di sette furti, accomunati dalle stesse modalità, tra agosto e ottobre scorsi commessi a Catanzaro, Soverato, Squillace e Pentone.
U.R., secondo quanto é emerso dalle indagini dei carabinieri, fermava autovetture condotte da donne anziane proponendosi di aiutarle a sostituire una gomma che lui riteneva essere sgonfia o bucata. Nelle fasi di sostituzione, approfittando della distrazione, asportava i portafogli delle vittime dall’abitacolo.
In una circostanza U.R. era anche riuscito a procurarsi le chiavi dell’abitazione di una delle vittime e ad entrarvi, appropriandosi di monili in oro. In un paio di casi, inoltre, aveva utilizzato il bancomat e le carte di credito trovate nei portafogli per ritirare del contante.
Il provento dei furti commessi dall’arrestato ammonta, complessivamente, a 14 mila euro.

CATANZARO – Tajani vicepresidente PPE / Abramo: “incarna perfettamente valori liberali e moderati di Forza Italia”

“L’elezione di Antonio Tajani a vicepresidente del Partito popolare europeo è la conferma dell’autorevolezza, riconosciuta, che l’ex numero uno del Parlamento europeo ha saputo acquisire all’interno del panorama continentale dei Popolari”. 

Lo ha detto il sindaco e presidente della Provincia di Catanzaro, Sergio Abramo, commentando il risultato cristallizzato al termine del congresso Ppe di Zagabria, in Croazia. 

“Tajani ha dimostrato, ancora una volta, di aver conquistato, con i suoi modi di fare, la sua grande esperienza politica, le sue competenze e capacità, il cuore del più grande partito moderato del continente, lavorando da uomo delle Istituzioni europee senza mai dimenticare le radici, le prerogative, i punti fermi che la tradizione popolare del suo Paese, l’Italia, ha immesso fin dall’inizio nel percorso di nascita e crescita dell’Unione”, ha aggiunto Abramo. 

“Una figura, quella di Tajani, che è da anni un riferimento essenziale in Italia e in Europa per chi si ritrova negli ideali del Ppe, ma che pure è, al fianco di Silvio Berlusconi, guida carismatica di un partito – Forza Italia – che incarna perfettamente i valori moderati e liberali che sono alla base del Ppe e che sono, ancora oggi, fra i cardini del centrodestra italiano”, ha concluso il sindaco di Catanzaro.  

CATANZARO – Cordoglio per la morte del direttore del Parco Nazionale d’Aspromonte

Il presidente della Regione Mario Oliverio, l’assessore regionale all’ambiente e territorio Antonella Rizzo, con il dirigente generale del Dipartimento Orsola Reillo e il dirigente del settore Parchi Giovanni Aramini, esprimono il loro cordoglio per la morte di Sergio Tralongo “l’appassionato direttore del Parco nazionale d’Aspromonte ci ha lasciati prematuramente”.

“Una triste notizia – dichiarano – per la Regione Calabria  e il Dipartimento ambiente e per tutto il mondo dell’ambientalismo e delle aree protette.

Abbiamo avuto la fortuna di conoscerlo e di percorrere con lui un tratto della nostra strada, di condividere una fase entusiasmante per il mondo delle aree protette calabresi.

É  arrivato poco più di tre anni fa in una terra difficile, molto diversa da quella che aveva appena lasciato, l’Emilia Romagna, ma ha impiegato davvero poco tempo per amarla e soprattutto per farsi amare.

Con straordinario entusiasmo ha condiviso le sue elevate conoscenze e la sua esperienza professionale con il mondo delle aree protette calabresi, scommettendo su un percorso di rilancio della consapevolezza ambientale e della valorizzazione del capitale naturale.

Un protagonista che in ogni occasione, con umiltà e straordinaria pacatezza, ha saputo arricchire il confronto ed avvicinare i risultati. Con il suo entusiasmo appassionato e sincero, scevro da ambizioni personale, entusiasmava gli altri quando parlava del suo Parco e del “sistema delle aree protette calabresi”.

É  stato un onore anche per noi sapere, dalle pagine dei giornali prima,  dal suo racconto discreto e casuale poi, che la scorsa estate il Ministro per l’Ambiente in una occasione solenne ha omaggiato, unico caso in Calabria, l’Amministrazione del Parco Nazionale diretta da Sergio Tralongo di un formale riconoscimento per le buone prassi amministrative attivate nell’indirizzo della trasparenza e della legalità.

Così ti abbiamo conosciuto, Sergio, ed anche per questo comprendiamo la tristezza dei tuoi più stretti collaboratori con i quali avevi creato una squadra vincente.

Da parte nostra ci impegneremo a far tesoro del ‘bello’ che ci hai lasciato e sentiremo ancora più forte il bisogno di vedere realizzato quanto avevi contribuito a disegnare”.

TREBISACCE (CS) – Partito il progetto “Rispetta la legge, ne vale la pena”

Partito il progetto “Rispetta la Legge, ne vale la Pena”, promosso dall’Amministrazione comunale di Trebisacce ed ideato dall’Assessore all’Istruzione Roberta Romanelli

 

L’idea progettuale, che mira a rafforzare il concetto di rispetto della legalità, si pone quale obiettivo principale quello di promuovere tra gli adolescenti la cultura della legalità, del rispetto delle regole e del senso di responsabilità verso sé stessi e i cittadini. 

L’obiettivo potrà essere raggiunto permettendo agli studenti di toccare con mano le conseguenze del violare le norme giuridiche. 

A tal fine, mercoledì 20 novembre, nel CineTeatro Gatto ha avuto luogo un partecipato ed emozionante incontro tra le classi quinte degli Istituti d’Istruzione Superiore di Trebisacce, a cui hanno partecipato il sindaco di Trebisacce, Avv. Franco Mundo, l’assessore all’istruzione, Avv. Roberta Romanelli, il responsabile dell’area socioculturale Dott.ssa Carmela Vitale, il Dott. Giuseppe Carrà, Direttore Penitenziario Casa Circondariale R. Sisca, il Dott. Carmine Di Giacomo, Comandante di Reparto Polizia Penitenziaria Casa Circondariale “R. Sisca”, la Dott.ssa Maria Pia Barbaro, Responsabile Area Trattamentale Casa Circondariale “R. Sisca”.

Nel corso dell’incontro, gli studenti hanno ascoltato la testimonianza di tre detenuti della casa circondariale, le cui parole sono arrivate potenti al cuore dei tanti ragazzi presenti.

Interagendo attraverso una serie di domande con coloro che stanno scontando una pena per i propri reati, gli studenti hanno creato un rapporto empatico di interlocuzione che ha aperto loro una visione importante sulle prospettive del domani, sulle conseguenze delle proprie scelte e del proprio agire. 

Questo primo incontro funge da prologo alla visita che gli studenti compiranno, nelle prossime settimane, presso l’istituto penitenziario di Castrovillari, a conclusione di un percorso di comprensione che abbracci un’esperienza complessa e istruttiva.

È stata un’esperienza emozionante – ha dichiarato l’Assessore all’Istruzione Roberta Romanelli, deus ex machina del progetto – che sicuramente ha lasciato il segno in tutti i presenti. Sono certa che questo progetto legalità produrrà frutti importanti nella coscienza e nella consapevolezza degli alunni. Dobbiamo imparare dagli errori che sono stati commessi, ma è importante anche capire che anche quando sbagliamo, se troviamo in noi stessi la forza di volontà per pagare i nostri errori e ricominiciare, possiamo farcela. Come Amministrazione comunale continueremo ad investire sulla formazione esperienziale dei cittadini di domani, perché è attraverso esperienze istruttive come quella che derivano da questo progetto che si forgiano gli uomini e le donne di domani. 

Sono doverosi e sentiti i ringraziamenti a tutti coloro che hanno permesso la realizzazione di questa iniziativa: al direttore della casa circondariale di Castrovillari Dott. Carrà, alla resp. dell’area trattamentale Dr.ssa Barbaro, al Comandante della polizia penitenziaria Dott. Di Giacomo, al funzionario educativo Dott. Bloise e ,soprattutto, ai detenuti che, per essere con noi e raccontare la propria esperienza, hanno rinunciato alla possibilità di sfruttare il proprio permesso altrove. La loro è  stata un’importante testimonianza di come nella vita si possa sbagliare e si debba pagare ma anche della necessità di non mollare mai. Solo se non si molla si può cercare di recuperare.
Grazie ai ragazzi, attenti e partecipi e ai docenti che ci hanno supportato”.

Il sindaco di Trebisacce, Avv. Franco Mundo, nel suo intervento ha dichiarato: “L’evento di oggi ribadisce un concetto importante: non bisogna cercare scorciatoie per ottenere ciò che vogliamo, ma piuttosto dobbiamo lavorare duramente, con impegno, studiando, imparando e non avendo paura delle sfide, se pur complesse che il domani ci propone. Al tempo stesso dobbiamo ricordarci che, anche se si è sbagliato, ci si può redimere, riconoscendo i propri errori e operando per pagare il proprio debito con la società. Sono lezioni importanti e siamo fieri di averle condivise con gli alunni degli Istituti d’istruzione superiore di Trebisacce”. 

CROTONE – Campagna permanente della Polizia di Stato contro la violenza di genere “Questo non è amore”.

In vista della prossima Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne del 25 novembre p.v., la Questura di Crotone, in collaborazione con “OPI” (Ordine delle Professioni Infermieristiche di Crotone), “Udite AGAR” – Centro antiviolenza accreditato di Crotone, “Cooperativa NOEMI”, “Commissione Pari Opportunità del Comune di Crotone”, “Servizio Sanitario Provinciale”, “FIDAPA”, “BPW ITALY”, Associazione “Il Mondo delle Fate”, “I.P.S.I.A.”, “Soroptimist International”, “Scuola Guardia Krotoniate” e “Radio Movida”, e con il patrocinio del Comune di Crotone, ha organizzato una manifestazione in seno alla campagna di informazione sensibilizzazione della Polizia di Stato “Progetto Camper – Questo non è amore”, che prevede una serie di iniziative che si svolgeranno di questo capoluogo.

 

In particolare, nella mattinata del 25 p.v., con inizio alle ore 09.00, all’interno della sala consiliare del Comune, si svolgerà un evento formativo, educativo e di sensibilizzazione sul tema, organizzato dall’O.P.I., nel quale verranno trattate le problematiche attinenti alla violenza di genere e, in particolar modo, sulle donne e le vittime vulnerabili attraverso gli interventi di relatori competenti nelle tematiche interessate, ognuno per la propria competenza.

 

Alla chiusura dei lavori del Convegno, nella zona pedonale antistante il Palazzo Comunale stazionerà il Camper della Polizia di Stato, mentre in Piazza della Resistenza, saranno presenti alcuni gazebo presso i quali i partners dell’iniziativa daranno informazioni ed illustreranno le finalità della campagna antiviolenza, attraverso esibizioni delle società sportive intervenute, tra le quali la “F.C. Crotone femminile”, la scuola di danza “Olimpia” e la “Scuola Guardia Krotoniate”.

 

REGGIO – Siclari (FI): Con l’elezione di Tajani l’Italia è più forte.

«Le mie congratulazioni a Donald Tusk, Antonio López-Istúriz e ad Antonio Tajani, per essere stati eletti, durante il Congresso di Zagabria, Presidente, Segretario generale e Vice presidente del EPP – European People’s Party!».
Il senatore forzista Marco Siclari presenta a Zagabria esulta al risultato ottenuto evidenziando l’importanza di avere un italiano al vertice del Ppe.
«Questo risultato dimostra come Forza Italia è l’unica alternativa credibile e, con questi traguardi garantisce l’immagine positiva del nostro paese. Con l’elezione di Antonio Tajani a vice Presidente del Partito più grande di Europa, l’Italia diventa più credibile e forte all’interno dell’Unione Europea. Arriva l’ennesima dimostrazione di come Forza Italia sia strettamente legata al centrodestra italiano ed europeo e, all’interno di questo percorso continua ad avere un ruolo cardine, come confermato dalle parole del nostro leader Silvio Berlusconi al congresso del PPE a Zagabria.», ha concluso il senatore azzurro.

COSENZA – Accademia Italiana della Cucina consegna riconoscimenti a Cosenza.

Il Gusto della Cultura” è il titolo del convegno organizzato per DOMANI 22 novembre alle 16.30, presso la sede di Via Gravina dell’Istituto “Mancini – Tommasi” di Cosenza, dalla delegazione cosentina dell’Accademia Italiana della Cucina, presieduta da Rosario Branda. Fondata nel 1953 e riconosciuta nel 2003 quale “Istituzione Culturale” della Presidenza della Repubblica Italiana, l’Accademia aderisce alla “Settimana della cucina italiana nel mondo” con l’obiettivo di diffondere educazione alimentare e cultura del gusto. “Dietro ogni preparazione – anticipa il Delegato Rosario Branda, appassionato di cibo e sommelier – c’è un portato culturale fatto di tipicità, cultura e tradizione. La cultura ha tante facce ed ognuna si arricchisce di sfumature. Se a fare da protagonisti sono cibo, cucina ed arte nella trasformazione, il gusto aumenta e si sublima. Provare a scoprirne qualcuna e condividerne le riflessioni rappresenta la suggestione virtuosa dell’Accademia”. L’iniziativa si arricchirà degli interventi di Felicita Cinnante dell’Istituto “Mancini – Tommasi”, di Mario Bozzo della Fondazione Carical, di Francesco Perticone dell’Università Magna Graecia di Catanzaro, dell’Accademico Onorario di Cosenza Ottavio Cavalcanti e del Coordinatore regionale Francesco Menichini. Concluderà i lavori il Prefetto di Cosenza Paola Galeone. Verranno, inoltre, consegnati i Premi nazionali 2019 Alberini”, “Nuvoletti e “Villani, attribuiti dall’Accademia per valorizzare le eccellenza territoriali. 

 

COSENZA – Incontro FDI ”Calabria terra dei padri”

“Calabria Terra dei Padri – l’impegno di Fratelli d’Italia” è il tema dell’iniziativa che si terrà domani, venerdì 22 novembre alle ore 17,30, presso il Salone degli specchi del Palazzo della Provincia di Cosenza. All’incontro, coordinato dal segretario cittadini Fdi Sergio Strazzulli, dopo i saluti dei consiglieri comunali Giuseppe D’Ippolito e Annalisa Apicella, del segretario provinciale di Gioventù nazionale Alfredo Moccia, del senatore accademico dell’Unical Mario Russo e del consigliere provinciale Giuseppe Sacco, e l’introduzione del vice segretario dell’Area Ionica Gioacchino Campolo e di quello dell’area tirrenica Antonino Delorenzo, interverranno il coordinatore regionale di Fratelli d’Italia Ernesto Rapani, il capogruppo in Consiglio regionale e membro dell’esecutivo nazionale Fausto Orsomarso e il vice presidente vicario del gruppo parlamentare di Fratelli d’Italia on. Wanda Ferro. Concluderà il segretario provinciale Luigi Lirangi che, nell’occasione, presenterà anche il direttivo provinciale di Cosenza di Fratelli d’Italia. 
“L’iniziativa – spiega Fausto Orsomarso – ha soprattutto l’obiettivo di illustrare i temi che Fratelli d’Italia mette al centro della sua proposta di governo della Calabria. Parlare di ‘terra dei padri’ significa soprattutto parlare di identità, del legame tra i calabresi e la propria terra, tra i calabresi e la propria storia. Quell’identità che rappresenta il più grande patrimonio della Calabria, dai beni culturali a quelli archeologici, dalle risorse ambientali e paesaggistiche alle eccellenze agro-alimentari, senza contare il patrimonio più grande, che è quello rappresentato dai giovani che studiano, che fanno ricerca e che vogliono costruire il futuro nella propria terra. Fratelli d’Italia vuole costruire il futuro della Calabria difendendo e valorizzando le sue radici. Un impegno che vede coinvolta un’intera classe dirigente, dai comuni al Consiglio regionale, dove abbiamo rappresentato una  opposizione seria e determinata al governo Oliverio,  al Parlamento, dove finalmente con Wanda Ferro abbiamo portato una voce calabrese competente ed autorevole. Fratelli d’Italia cresce grazie alla credibilità e al carisma della sua leader Giorgia Meloni, e grazie all’affidabilità e alla coerenza di una classe dirigente che sul territorio ha dimostrato di vivere l’impegno politico come un servizio nei confronti dei cittadini, sapendo interpretare e difendere le loro istanze”.