REGGIO – Multa ai senzatetto? L’indignazione di ‘Fratelli d’Italia’: “Fatto di gravità inaudita”

A Reggio Calabria si assiste anche a questo! La denuncia di Avvenire ci lascia basiti. E’ quanto dichiara il gruppo dirigente di Fratelli d’Italia il Commissario Provinciale Denis Nesci, il Commissario Citta’ Metropolitana Massimo Ripepi, i Consiglieri regionali Giuseppe Neri e Raffaele Sainato, i Consiglieri metropolitani Luigi Dattola e Demetrio Marino e il Capogruppo in consiglio comunale Antonio Pizzimenti.

Clochard multati per aver occupato il suolo pubblico. Pensiamo che in un contesto quanto mai provato dall’emergenza sanitaria e sociale derivante dal Coronavirus, occorrerebbe buon senso e una lucidità tale da non dover assistere a fatti del genere. 

Ma se fosse vero quanto riportato dalla testata Avvenire, ci sarebbe da indignarsi. Il nostro partito fa del rispetto delle regole la stella polare di ogni azione politica e sociale, ma capire uno stato di necessità e di bisogno deve essere una priorità di chi agisce in nome e per conto delle Istituzioni. 

E’ una questione di civiltà. Di umanità! Se il sindaco Falcomatà, attraverso il settore dei servizi sociali, avesse garantito loro una degna sistemazione, quei poveri uomini non avrebbero certamente cercato dei ‘giacigli di fortuna’ per rifugiarsi. L’amministrazione comunale deve dare delle spiegazioni su quanto accaduto. 

Poche settimane fa, un giovane senzatetto è morto avvolto tra i suoi stracci accumulati nel suo letto all’addiaccio. In quel caso nessuno si è accorto di lui. Non si faccia lo stesso tremendo errore.

Filippo Mancuso (Lega-Salvini) “Cinghiali: E’ allarme. Pianificare il futuro”

Lancia l’allarme il consigliere regionale della Lega-Salvini, Filippo Mancuso sul tema del proliferare dei cinghiali sul territorio calabrese. 

“Ritengo sia utile – dichiara – lo sblocco dell’utilizzo dei selettori sui cinghiali, il loro lavoro potrà porre un argine alla massiccia presenza di ungulati in Calabria, ma non basta. Sarà necessario, inoltre, dare la possibilità agli agricoltori iscritti alle ATC di poter difendere le proprie colture in maniera diretta, quanto meno nelle zone non vocate, anche nei periodi di caccia chiusa”.

“Non meno importante – prosegue il consigliere regionale della Lega-Salvini – sarà trovare le giuste risorse per far sorgere dei punti d’igiene, che da una parte garantiscano le giuste misure sanitarie in fase di lavorazione della carne e dall’altra, consentano i giusti controlli, così da creare una filiera sicura e garantita che comprenda la bollatura delle carni e l’immissione della stessa nei mercati diretti ai consumatori. Sarebbe un metodo efficace per far si che il “Cinghiale di Calabria” da flagello per l’agricoltura diventi risorsa economica”.

“Si sta lavorando – annuncia infine Filippo Mancuso – ad un insieme di norme che siano a tutela di chi si appresta a credere in questa prospettiva e che a breve saranno oggetto di confronto con l’assessorato diretto da Gianluca Gallo”.

 

CALABRIA – Presidente Tallini esprime cordoglio per la scompara Egidio Chiarella

“La scomparsa del prof. Egidio Chiarella, consigliere regionale per due legislature, impoverisce la politica, la cultura e il giornalismo della Calabria”.  E’ quanto afferma il Presidente del Consiglio regionale Domenico Tallini, che esprime il suo cordoglio istituzionale e personale alla famiglia nel ricordare il consigliere regionale scomparso. 

“Egidio – prosegue il Presidente Tallini – è stato una personalità forte, dotata di carisma, capace di trasmettere messaggi intensi alla gente. Non dimentico la sua capacità oratoria, mai banale, sempre profonda nei giudizi e nelle analisi. Non dimentico la sua ironia e soprattutto la sua passione politica che praticava parallelamente al suo impegno religioso e spirituale. Come tutti ha attraversato la sua stagione politica con alti e bassi, con inevitabili contraddizioni, ma penso di non sbagliare nel definirlo una delle più brillanti intelligenze che abbiano partecipato alla nostra Assemblea regionale. A nome dell’ufficio di presidenza del Consiglio – conclude il Presidente Domenico Tallini –  mi associo al dolore della sua famiglia, nella certezza che il suo operato politico, istituzionale e culturale non sarà dimenticato”.

LOCRI(RC) – La rabbia del Sindaco Calabrese, delegato Comitato dei Sindaci per la sanità: «Non è giusto morire così. Non possiamo continuare a subire».

Quanto sta accadendo nell’Ospedale di Locri è assolutamente inaccettabile ed è fondamentale denunciare e contrastare.

Mentre la gente muore senza motivo, la struttura continua a cadere a pezzi e le disfunzioni sono ormai all’ordine del giorno; i responsabili dell’evidente scempio continuano a rimanere al proprio posto restando indifferenti alle sollecitazioni e alle preoccupazioni provenienti dal territorio.

Oggi un’altra morte gratuita all’Ospedale della Locride. Purtroppo, è successo ancora una volta.

«Ci rattrista molto la drammatica notizia della morte del cittadino Stefano Romeo avvenuta in circostanze da verificare nella sala d’attesa del Pronto Soccorso di Locri- afferma sconcertato il primo cittadino locrese.

Quanto denunciato a mezzo stampa dai familiari è grave, serio e preoccupante.

Non è la prima volta che si muore in ospedale a Locri a causa dei disservizi derivanti dalla nota pessima organizzazione della struttura sanitaria».

«Ancora una volta riteniamo responsabili morali di questa assurda morte – chiosa Calabrese-  chi governa la sanità in Calabria, l’ospedale ed il Ministro della Salute.

Quella del signor Romeo – continua- è una morte che si può considerare quasi annunciata. È accaduto a lui, ma poteva capitare a chiunque di noi. Nella Locride siamo tutti quotidianamente esposti a questo rischio».

Nei mesi scorsi il sindaco di Locri aveva presentato un esposto in Procura per la morte di una signora di San Giovanni di Gerace. Altri processi sono in corso per presunti casi di malasanità. Spesso sono i medici a dover rispondere, ma i veri responsabili sono i “vertici” che continuano ad essere “latitanti” e a non rispondere alle costanti richieste di intervento per dare dignità alla struttura sanitaria e tranquillità ai cittadini.

Spesso nel nostro malconcio ospedale tante vite umane sono state salvate. Oggi, purtroppo, è morto un signore poco più che cinquantenne che lascia una moglie e quattro giovanissimi figli, di cui tre minori. 

Probabilmente se la politica avesse preso in considerazione la preoccupazione esternata a gran voce dalla Locride forse oggi Stefano Romeo non farebbe parte del lungo elenco di “caduti a causa della inefficienza dell’Ospedale della Locride e della sanità calabrese”.

Nell’incontro avuto a Roma con il Ministro Speranza lo stesso, a precisa domanda del Sindaco di Locri su cosa avrebbe dovuto riferire ai cittadini della Locride circa le note carenze della struttura ospedaliera a seguito del vertice romano, disse: «dica ai cittadini della Locride di “avere ancora pazienza”».  Il Signor Ministro Roberto Speranza deve sapere che quando si muore così in modo gratuito si perdono anche speranza e pazienza.

Questa mattina il Sindaco di Locri nella qualità di Delegato alla Sanità del Comitato dei Sindaci della Locride ha raccolto il fermo disappunto per quanto accaduto da parte del Sindaco di San Luca, Bruno Bartolo, e nelle prossime ore, con il Presidente dell’Assemblea dei sindaci della Locride, Caterina Belcastro e del Comitato, Giuseppe Campisi, incontreranno i familiari dello sfortunato Stefano Romeo che forse in condizioni diverse oggi sarebbe ancora vivo.

 

Dalla Residenza Municipale, 15/05/2020

Rischio chiusura Hospice, Perrone e Pititto (Cgil): Come si fa a non capire il suo valore sociale?

Ancora una volta siamo difronte al rischio di una chiusura della struttura Hospice – Via delle Stelle. Un punto di riferimento sociale, e non solo, per l’intera città che in esso intravede un baluardo di assistenza e soprattutto di umanità. Siamo al contempo preoccupati del futuro dei lavoratori, sempre sballottati nei frastuoni mediatici, e che anche in questa occasione sono costretti a difendere con i denti il loro lavoro, il loro servizio; rivolto, non solo a coloro i quali decidono di farsi accompagnare negli ultimi istanti della propria vita, ma anche ai loro familiari che alla struttura affidano le più fievoli speranze di mitigazione di sofferenze.Occorre uno sforzo concreto da parte tutti i soggetti che possono individuare soluzioni.

Da Asp, Regione e da chiunque abbia il dovere delle scelte. In una fase delicata e cha ha già tremendamente provato la nostra collettività per via dell’emergenza Covid -19, è
indilazionabile il raggiungimento di una risoluzione. Perché l’Hospice non deve chiudere – come sempre abbiamo ribadito – sostanzialmente per due motivi: sostenere gli operatori che svolgono con professionalità ed amore una vera e propria missione, un lavoro ed un’attività della quale la città di Reggio ha assolutamente bisogno e perché quello
dell’ Hospice è un servizio di prossimità che si prende cura della fragilità e dei tormenti di coloro ne usufruiscono. Esso “regala” giorni, ore, minuti di dignità a uomini e donne che nell’umanità del loro dolore, decidono di ricevere l’ultima carezza.

CALABRIA – Il 26 maggio prossimo Consiglio regionale, Santelli illustrerà linee programmatiche

Si terrà martedì 26 maggio, la seduta del Consiglio regionale con all’ordine del giorno le linee programmatiche che la Presidente della Regione on. Jole Santelli illustrerà all’Aula.  

E’ quanto ha stabilito la Conferenza dei Presidenti dei Gruppi consiliari riunitasi oggi e coordinata dal presidente del Consiglio regionale Domenico Tallini. Tra gli altri punti all’ordine del giorno: la riforma del Regolamento del Consiglio finalizzata all’istituzione di  una nuova Commissione. 

 

Per i capigruppo di maggioranza Giovanni Arruzzolo – Forza Italia-, Tilde Minasi – Lega-, Filippo Pietropaolo -Fratelli d’Italia-, Baldo Esposito –Cdl-, Giuseppe Graziano – Udc – e  Pieluigi Caputo e Vito Pitaro -Santelli Presidente -, si tratta “di una scelta finalizzata ad ottimizzare il lavoro delle Commissioni consiliari che sono il cuore pulsante dell’attività legislativa, soprattutto in questo momento di grave difficoltà  sia per il sistema produttivo che per le famiglie calabresi”. 

 

Al contrario, per i capogruppo di opposizione – sono intervenuti sulla questione Domenico Bevacqua per il Pd  e Francesco Pitaro del Gruppo misto – “la scelta non è condivisile, perché non se ne avverte l’esigenza istituzionale in quanto le materie sono già ampiamente definite ed organizzate nelle cinque Commissioni permanenti e speciali”.  

 

Al dibattito sull’ordine del giorno della Conferenza, hanno partecipato anche Pippo Callipo, capogruppo di Iric, e il vicepresidente del Consiglio Nicola Irto. 

 

Il presidente Tallini ha espresso apprezzamento “per la qualità del confronto che si registra in sede di Conferenza dei Capigruppo.  Siamo alla seconda riunione e, ancora una volta, questi incontri si svolgono all’insegna di uno scambio di opinioni franco e costruttivo. Successivamente alla seduta del 26 – annuncia Tallini- ne terremo un’altra per l’elezione degli Uffici di Presidenza delle Commissioni che potranno quindi  iniziare ad occuparsi dell’ampio ventaglio di problematiche che stanno affliggendo la Calabria. Concordiamo tutti sull’esigenza di affrettarci per dare rapidamente piena funzionalità al Consiglio regionale che costituisce la massima sede della democrazia calabrese. Sta a tutti noi – ha concluso il presidente Tallini –  se non vogliamo soffiare vento nelle vele dell’antipolitica e della demagogia, governare i processi in corso, interne ed esterni all’Assemblea legislativa, con il massimo di responsabilità.  Io credo che ciascuno di noi, pur con i diversi ruoli che l’elettorato ci ha assegnato, debba fare la propria parte per consentire alla Calabria di fronteggiare la crisi economica e sociale che l’emergenza sanitaria ha provocato, badando soprattutto a ciò che ci unisce, piuttosto che alle polemiche strumentali che, mentre dividono la politica, acuiscono le distanze fra Istituzione-Regione e società civile.  Dobbiamo poter unire le forze e cercare di affrontare insieme le grandi questioni del momento, a partire dalla piena utilizzazione dei fondi comunitari finora non spesi, che non solo debbono assolutamente essere impiegati in Calabria, ma vanno indirizzati allo sviluppo produttivo”. 

 

Consulenti del Lavoro: “Contagio da Covid-19: introdurre uno scudo penale”

Introdurre uno scudo per le responsabilità penali dei datori di lavoro che abbiano diligentemente posto in essere tutte le misure necessarie per contrastare e contenere la diffusione del Covid-19 nei luoghi di lavoro dettate dai protocolli di sicurezza del 14 marzo e 24 aprile 2020. Ne sono convinti i Consulenti del Lavoro che, nel corso della trasmissione di “Diciottominuti- uno sguardo sull’attualità”, trasmessa sul sito e sulle pagine social di Categoria nei giorni scorsi, hanno sottoposto la questione al Direttore Generale Inail, Giuseppe Lucibello. L’equiparazione fatta dall’art. 42 del D.L. n. 18/20 tra infortunio sul lavoro e contagio da Covid-19, meritevole di ricevere la copertura assicurativa Inail, potrebbe condurre a sanzionare l’imprenditore sul piano penale per i reati di lesioni ai sensi dell’art. 590 c.p. e omicidio colposo ai sensi dell’art. 589 c.p. nel caso di decesso, di omicidio per colpa grave. La responsabilità penale ricadrebbe sul datore anche qualora non sia oggettiva. Nonostante la circolare n. 13/20 dell’Inail abbia recepito quanto disposto dal “Cura Italia”, restano ancora molti punti critici. Tra questi, la verifica che il contagio sia effettivamente avvenuto in occasione di lavoro, considerando che il lungo periodo di incubazione del virus non permette di avere certezza sul luogo e sulla causa del contagio. Così come di escludere con sufficiente certezza l’esistenza di altre cause di contagio. Senza poi contare i casi dei soggetti asintomatici. Necessario, dunque, introdurre una norma che escluda la responsabilità del datore di lavoro, titolare di una posizione di garanzia nei confronti dei prestatori di lavoro, qualora lo stesso abbia dotato i propri dipendenti di protezioni individuali, mantenuto i luoghi di lavoro sanificati, vigliato sulle distanze interpersonali e assicurato il contingentamento, così come previsto dalla normativa nazionale. Per la Categoria è necessario prevedere delle garanzie certe per tutti gli imprenditori, già pesantemente colpiti in termini economici da questa emergenza sanitaria, che nella fase di riapertura si sono ritrovati a sostenere un costo elevatissimo in termini di messa in sicurezza di lavoratori e luoghi di lavoro. Introdurre una sorta di scudo penale per le imprese diligenti “non sembra una scelta irragionevole” anche al Direttore Generale dell’Inail Lucibello il quale, nel corso della trasmissione, ha dichiarato che certamente non potrà essere l’Inail a proporlo, ma che “l’Istituto sarà a disposizione del decisore politico per suffragare una scelta del genere”. 

 

Ufficio stampa CdL

Fondazione Studi Consulenti del Lavoro

Coronavirus, Spera (Ugl): “Urgono risorse a Cig in deroga per milioni di lavoratori”.

“Decreto Legge confuso. Conte solo mercoledì sera in TV a reti unificate ha detto che il Governo ha trovato l’accordo ma, nessuna virgola è trapelata sul testo che sia tornato al Mef perché mancano le coperture. Si tratta dell’ennesima propaganda del Presidente del Consiglio, il DL Rilancio è ancora fermo al palo: nel Governo si continua a litigare emanando decreti urgenti, tardivi e elaborati da gente incompetente mentre imprenditori si suicidano, le imprese soffocano e muoiono. Una bocciatura senza possibilità di recupero al decreto: per l’Ugl metalmeccanici la montagna ha partorito un topolino, nel senso che tale provvedimento non risponde alle esigenze dei cittadini e delle imprese in difficoltà”.

Forte è la denuncia del Segretario Nazionale dell’Ugl metalmeccanici Antonio Spera a margine dell’incontro in videoconferenza tra la segreteria e i dirigenti della federazione del Sud Italia svoltasi a Matera.

“Arriveranno davvero i soldi ai lavoratori? Arriveranno davvero la liquidità e i risarcimenti alle imprese? Arriveranno davvero i dispositivi sanitari per la protezione personale alle aziende da poter dotare a tutti i lavoratori? Finora la risposta è sempre stata ‘no’ – ha affermato Spera -. La crisi è drammatica, l’effetto Covid sull’industria a marzo ha registrato un crollo per fatturato e ordinativi, con i ricavi giù del 25,2% rispetto all’omologo periodo del 2019 raggiungendo valori simili a quelli registrati nel momento più acuto della crisi del 2008-2009. L’Ugl chiede al Governo misure urgenti per salvare il settore industriale. Il crollo del fatturato e degli ordinativi è paragonabile a una crisi senza precedenti: Conte deve correre ai ripari varando un vero e proprio ‘Piano Marshall’, con misure specifiche atte a salvare l’industria italiana e con se migliaia di posti di lavoro che rischiano di essere cancellati, per fronteggiare lo ‘Tsunami’ che si è abbattuto sull’economia del nostro paese. Potrebbero arrivare a migliaia i lavoratori a rischio licenziamento se il Governo non modifica i criteri per la copertura della cassa integrazione in deroga non essendone prorogata fino alla fine di agosto. Noi Ugl – conclude Spera – fortemente rivendichiamo risorse economiche a copertura della Cig in deroga altrimenti, si avvieranno licenziamenti unilaterali, un serio rischio che corrono le aziende non vedendosi elargiti ammortizzatori sociali a fine dei 5 mesi previsti dal DL. Chiediamo al Governo, in sostanza, di riportare al centro della discussione temi dell’economia per contrastare tale dramma occupazionale in un sistema paese che non regge più, sta’ affondando per mani di burocrati che plagiano misure inadeguate per le aziende già confuse e in difficoltà per la ripartenza”.

 

Roma, 15 maggio 2020.

Segreteria Nazionale UGL Metalmeccanici

 

REGGIO – GOM, NESSUN POSITIVO SU 300 TAMPONI

Bollettino del 15 maggio

La Direzione Aziendale del Grande Ospedale Metropolitano “Bianchi Melacrino Morelli” di Reggio Calabria comunica che in data odierna sono stati sottoposti allo screening per CoViD-19 300 soggetti. Nessuno è risultato positivo al test.

I pazienti affetti da COVID-19 attualmente ricoverati in ospedale sono 8: 7 in degenza ordinaria e 1 in Terapia Intensiva. I pazienti deceduti sono 14 (altri tre decessi sono stati registrati al di fuori dell’Ospedale di Reggio Calabria). In virtù di 2 dimissioni effettuate nelle ultime ventiquattro ore i pazienti dimessi perché guariti sono 61. 

La Direzione Aziendale del G.O.M. continua a raccomandare a tutta la cittadinanza il rispetto delle misure di prevenzione del contagio col medesimo senso civico fin qui dimostrato. In particolare, si ricorda di rispettare la distanza interpersonale nonché di tenere comportamenti sociali responsabili a tutela della salute di tutti.

 Per informazioni, o in caso di sintomi sospetti, si esorta a non recarsi al Pronto Soccorso, ma di contattare il numero Verde 1500 del Ministero della Salute e il numero Verde 800 76 76 76 della Regione Calabria. 

 

Staff Direzione Generale

 

CALABRIA – COVID-19, OGGI 1 POSITIVO AI TAMPONI

BOLLETTINO DELLA REGIONE CALABRIA DEL 15/05/2020

Presidenza – Catanzaro, 15/05/2020

 

In Calabria ad oggi sono stati effettuati 50.847 tamponi.

Le persone risultate positive al Coronavirus sono 1.144 (+1 rispetto a ieri), quelle negative sono 49.703.

Territorialmente, i casi positivi sono così distribuiti:

– Catanzaro: 37 in reparto; 1 in rianimazione; 43 in isolamento domiciliare; 100 guariti; 33 deceduti.

– Cosenza: 8 in reparto; 223 in isolamentodomiciliare; 201 guariti; 34 deceduti.

– Reggio Calabria: 7 in reparto; 1 in rianimazione; 117 in isolamento domiciliare; 128 guariti; 17 deceduti.

– Crotone: 4 in reparto; 29 in isolamento domiciliare; 78 guariti; 6 deceduti.

– Vibo Valentia: 35 in isolamento domiciliare; 37 guariti; 5 deceduti.

 

Il totale dei casi di Catanzaro comprende soggetti provenienti da altre strutture e province che nel tempo sono stati dimessi. Nel numero dei casi testati attraverso tampone, sono compresi 4.086 riferiti ai rientrati presso la propria residenza.

Dall’inizio dell’epidemia BOLLETTINO DELLA REGIONE CALABRIA DEL 15/05/2020 5 pazienti di Crotone erano stati ricoverati a Catanzaro, nel tempo 4 sono guariti e oggi sono conteggiati nell’Asp di Crotone invece che a Catanzaro.

I soggetti in quarantena volontaria sono 10.234 così distribuiti: – Cosenza: 2.240 – Crotone: 2.484 – Catanzaro: 2.421 – Vibo Valentia: 650 – Reggio Calabria: 2.439.

Dall’ultima rilevazione, le persone che si sono registrate sul portale della Regione Calabria per comunicare il rientro alla residenza sono +432; quelle registratesi per motivi di lavoro, salute e attività istituzionali sono +128, per un totale di 560.

Nel conteggio sono compresi anche i due pazienti di Bergamo trasferiti a Catanzaro, mentre non sono compresi i numeri del contagio pervenuti dopo la comunicazione dei dati alla Protezione Civile Nazionale.