Giornata molto movimentata nel consiglio Comunale cittadino. Infatti si doveva svolgere oggi un confronto pubblico sulla vicenda dei brogli elettorali e sulla riqualificazione di piazza De Nava.
Confronto pubblico però durato molto poco, poiché le associazioni cittadine quali Reggio non si broglia, Codacons e Reggio futura, hanno abbandonato l’aula lamentando la “mancanza di condizioni che potessero permettere lo svolgimento del Consiglio Comunale aperto“, infatti il comune ha scelto come sede del confronto l’aula Battaglia, un’ aula molto piccola (in relazione all’iniziativa comunale) che non consente (vista soprattutto l’attuale situazione pandemica) l’entrata ad un cospicuo numero di persone.
Beniamino Scarfone ha affermato “C’è una chiara volontà di non volere affrontare determinati argomenti in un’aula adeguata, La vicenda dei brogli pone una questione morale e ascoltare il Presidente del Consiglio che richiama ad un regolamento lo ritengo non bello, come se ci fossero qui persone che volessero offendere e non discutere. Ho sempre guardato negli occhi con lealtà chi la pensava diversamente da me, ma questa ritengo non sia politica”
Questo non è un Consiglio Comunale aperto – ha affermato Pasquale Morisani una volta uscito dall’aula – , perché si è tenuto nell’aula dove la presenza e l’affollamento hanno impedito di esserci a coloro che avrebbe voluto esprimere il proprio pensiero. L’argomento è importante perché è stata uccisa la democrazia, concedendo di votare anche a persone decedute. Crediamo che il luogo adatto poteva essere il Salone Versace, già utilizzato in passato per situazioni del genere. Non si capisce nemmeno il motivo per il quale un cittadino per essere presente debba inviare una pec quindi giorni prima. I regolamenti vengono disattesi quando vanno contro l’interesse della maggioranza, ma vengono sbandierati quasi in modo minaccioso all’inizio di un Consiglio illegittimo per intimorire chi voleva porre un accento forte. L’azione amministrativa è un fallimento, viene mortificata l’essenza delle democrazia. Reggio da modello è diventata dis-modello”.
“Questo sarebbe un Consiglio Comunale aperto? – Domanda in modo ironico Bernardino Cordova, Presidente del circolo “G.Almirante” di Gioventù Nazionale di Reggio Calabria – Non è stato rispettato il regolamento, nemmeno le regole anti-Covid. La nostra protesta è nata per questo. Noi avevamo portato dei dati e dei sondaggi, perché oggi si sarebbe dovuto discutere anche della riqualificazione di Piazza De Nava. Abbiamo presidiato Piazza Camagna per sapere cosa i cittadini pensavano di tutto questo e volevamo portarli in Consiglio Comunale, ma oggi tutto è stato falsato”
In risposta a queste critiche il sindaco f.f. Paolo Brunetti ha precisato: “probabilmente qualcuno ha confuso il Consiglio Comunale aperto con quella che è invece un’assemblea pubblica, dove può invece esserci un numero maggiore di persone. Noi abbiamo ricevuto 15 richieste di intervento e tutto sono state accolte. E’ stata data l’opportunità a questi rappresentanti delle associazioni di esserci, qualcuno però ha inteso abbandonare l’aula per generare polemiche. Di questo mi dispiace, non abbiamo nulla da nascondere. Brogli Comunali? Noi ci indigniamo di fronte al solo pensiero che possa essere accaduta qualcosa del genere. Non tocca al Consiglio Comunale discutere della vicenda dei brogli alle elezioni, ma sta alla giustizia fare il suo corso e stabilire la verità. Una volta accertati i fatti saremo i primi a chiedere il massimo della pena verso chi ha imbrogliato la città. Anche io mi sento parte lesa, io da venti anni chiedo la fiducia sulla mia persona”.
I consiglieri di centrodestra precisano in una nota stampa: “Non ci siamo mai sottratti ad una discussione seria e franca, ma riteniamo che il consiglio comunale aperto di oggi sia un’occasione persa, soprattutto per chi lo ha proposto, perché pur non entrando nel merito della vicenda giudiziaria, sulla quale siamo i primi ad affermare che si debba andare fino in fondo, doveva essere l’occasione giusta per chiarire tutti gli atti e le procedure messe in campo dall’Amministrazione comunale per evitare il ripetersi delle ipotesi di reato ad oggi contestate nell’ambito della vicenda brogli e per garantire la sicurezza e la piena trasparenza per l’agire della macchina amministrativa comunale, condividendo le parole del sindaco f.f. Paolo Brunetti, e di quanti dai banchi della maggioranza sono intervenuti su questa vicenda – prosegue la nota – riteniamo non sia il Consiglio comunale la sede giusta per discutere di una vicenda ancora aperta sotto il profilo giudiziario e sulla quale si è peraltro già espressa la giustizia amministrativa. Una discussione che non intendiamo affrontare nel merito, soprattutto per rispetto degli organismi inquirenti. Abbiamo comunque condiviso l’idea avanzata da qualche associazione di convocare sulla questione un consiglio comunale aperto, pienamente inclusivo ed in piena trasparenza, vista anche la diretta streaming pubblica, dove a tutti coloro che hanno chiesto la parola è stata data la facoltà di intervenire e di esporre il proprio punto di vista. Purtroppo si è deciso di non utilizzare questa occasione e di questo siamo sinceramente rammaricati”