COSENZA – La soddisfazione del Sindaco Franz Caruso per l’inserimento dell’Università della Calabria nel QS World University ranking

“L’Università della Calabria è stata inserita, per Fisica ed Astronomia, nel QS World University ranking. Si tratta di un riconoscimento internazionale di grande prestigio, che ci riempie di soddisfazione e per il quale mi congratulo con il Magnifico Rettore, Nicola Leone, e con l’intero corpo accademico”. E’ quanto afferma il Sindaco Franz Caruso, appresa la notizia dell’inclusione dell’Unical nel ranking di Quacquarelli Symonds.

“Dopo l’ultima classifica Censis sui grandi Atenei – prosegue il primo cittadino – che pone l’Unical al quarto posto ed a seguito dell’ottimo risultato ottenuto dall’Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca, il prestigio della nostra Università si consolida sempre più, rappresentando una grande eccellenza nella creazione e diffusione del sapere e dell’alta formazione di elevata specializzazione. Sono certo che si proseguirà in questo solco per raggiungere sempre nuovi e più ambiziosi traguardi, anche a beneficio dell’intero territorio provinciale e regionale. Il mio augurio, infatti – conclude il sindaco Franz Caruso – è che cresca e si ampli sempre più il rapporto tra l’Unical, l’intero territorio cosentino ed il suo tessuto socio-economico per attivare quel processo di interscambio che può e deve contribuire alla crescita complessiva del contesto in cui l’Ateneo opera. Un obiettivo che sono certo di condividere con il rettore Leone e per il quale insieme ci spenderemo nel rispetto dei rispettivi ruoli e competenze, per determinare una valorizzazione economica, sociale e culturale del territorio”.

Ripepi su approvazione Salva Città: “Maggioranza in frantumi, lascia la commissione prima dell’approvazione. Il capogruppo PD Sera non si fida della Hermes per la riscossione coatta dei tributi”

Ancora non si sono divisi bene le poltrone del potere i “Falcomatà boys”. Da mesi non pensano ad altro. Non hanno neanche il tempo di stare in Commissione Bilancio per approvare il passaggio in Consiglio del provvedimento governativo salva Città. Dire che oggi la maggioranza in Consiglio comunale è a pezzi, è cosa eufemistica; il disastro Falcomatà è sotto gli occhi attoniti di tutti e questa mattina ne abbiamo avuto un’altra prova lampante, grazie anche alle parole del capogruppo PD Giuseppe Sera. Sul provvedimento “Salva città”, che dovrebbe venire incontro ai comuni dissestati sul piano finanziario, questa mattina in Commissione Bilancio, non sono riusciti nemmeno a mantenere il numero legale per trattare la questione. Posto che gli stessi consiglieri comunali non sono stati messi sino ad oggi al corrente dell’iter che l’amministrazione sta seguendo per siglare un eventuale accordo con il Governo, spieghiamo subito che, il provvedimento in questione prevede un apporto statale non completo e, che una parte invece, deve essere sovvenzionata con la riscossione coatta delle tasse. A tale proposito si è espresso proprio Giuseppe Sera, dichiarando che la società in house Hermes, non è affidabile e che per loro non ha le competenze per effettuare l’operazione di riscossione coatta. Piuttosto sarebbe preferibile affidare il tutto ad una società super partes, un ente statale come l’Agenzia delle Entrate, condizione questa indispensabile per votare il provvedimento. La domanda sorge spontanea: ma come? La Hermes non è stata voluta proprio da Falcomatà, che blaterava a destra e a manca il suo rilancio? Ora invece, viene fuori che non ti puoi fidare di chi è un tuo braccio operativo? O siamo al delirio ideologico o siamo al capolinea della maggioranza Falcomatà; perché di fronte alle precise parole di Sera, non si capisce a quale gioco stiano giocando, mentre la posta è altissima per Reggio Calabria. Forse il poltronificio non ha soddisfatto i consiglieri di maggioranza? Il rischio è di fare l’ennesimo pasticcio. Oggi, dunque, si è trattato dell’ennesimo strappo della giunta Falcomatà, che persevera nel procedere in maniera contraria al suo stesso agire e in opposizione, soprattutto, agli interessi di Reggio. Un comportamento gravissimo messo in atto non solo nei confronti del Comune di Reggio Calabria, ma anche verso la società Hermes, la quale invece, per bocca del suo amministratore delegato avv. Giuseppe Mazzotta, pare abbia dichiarato a Brunetti che la società ha tutte le carte in regola per occuparsi della riscossione coatta: gli stessi esponenti della maggioranza hanno ridotto la loro società partecipata ad un colabrodo, e questo si capisce bene dall’intervento dell’assessore Gangemi, che dichiara senza alcun problema che non si può affidare ad un neo patentato (la Hermes) la guida di una Ferrari. Dichiarazioni da brividi che certificano il fallimento di tutte le politiche mirate al potenziamento delle società del Comune. E Ciccio Gangemi è anni che si occupa di società partecipate. In pratica, certificano il loro fallimento volendo trasferire ogni servizio all’esterno. Insomma, la sostanza è che non hanno saputo fornire gli strumenti, perché la Hermes svolgesse tali prestazioni; e questo a discapito dei posti di lavoro e delle casse del Comune stesso. Non è possibile che Reggio e i reggini continuino ad essere ostaggio di una maggioranza, ormai inesistente, pronta a tirarsi le pietre per una poltrona e a fare tutto e il contrario di tutto: qui gli unici a rimetterci sono i lavoratori della Hermes, il territorio e i cittadini.

SICILIA – Sicurezza, Carabinieri: disarticolata famiglia mafiosa nel palermitano, nove arresti

Alle prime ore di stamattina, in varie località in provincia di Palermo, i militari del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Palermo hanno dato esecuzione a 9 provvedimenti cautelari in carcere, emessi dall’ufficio G.I.P. presso il Tribunale di Palermo su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, per i reati di associazione di tipo mafioso, porto e detenzione di armi clandestine e ricettazione, questi ultimi reati aggravati dal metodo e dalle modalità mafiose.

L’indagine, seguita da un pool di magistrati coordinati dal Procuratore Aggiunto Dottore Paolo GUIDO, costituisce l’esito di un’articolata manovra investigativa condotta dal Nucleo Investigativo di Palermo sulla famiglia mafiosa di Belmonte Mezzagno che ha consentito di comprovare la perdurante operatività di quell’articolazione mafiosa, organicamente inserita nel mandamento mafioso di Misilmeri-Belmonte Mezzagno.

L’importante dispositivo di contrasto a “Cosa Nostra”, di cui si è dotato il Comando Provinciale Carabinieri di Palermo, ha sviluppato un articolato percorso investigativo, coordinato dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo, che ha permesso l’esecuzione, negli ultimi 15 anni, di importanti operazioni nei confronti di esponenti delle famiglie mafiose del mandamento di Misilmeri- Belmonte Mezzagno, tra cui, “Perseo” (2008), “Sisma” (2009 e 2011), “Jafar” e “Jafar 2” (2015) e “Cupola 2.0” (2018/2019).

L’indagine, iniziata dai Carabinieri nel gennaio 2020, ha consentito di acquisire un grave quadro indiziario che è stato sostanzialmente accolto, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo, nella suindicata ordinanza cautelare. Secondo tale provvedimento, per l’appunto, sussistono gravi indizi per affermare la piena operatività dell’organizzazione criminale “Cosa Nostra” a Belmonte Mezzagno, che nell’ultimo triennio è stato teatro dei più eclatanti fatti di sangue dell’intera provincia di Palermo, immortalando un contesto territoriale caratterizzato da uno spietato ricorso alla violenza ed all’uso delle armi.
L’attività d’indagine, infatti, consegue ai seguenti gravissimi eventi criminali:

Sempre secondo l’ordinanza cautelare, sussistono gravi indizi, che dovranno successivamente essere confermati dagli ulteriori passaggi processuali, per affermare:
l’operatività e lo stretto controllo sul territorio esercitato della decina, ritenuta la più potente e pericolosa della famiglia di Belmonte Mezzagno. Questi, per il quale emergono gravi indizi sulla sua appartenenza al citato sodalizio, avrebbe coordinato l’attività nei settori tipici di controllo di Cosa Nostra, curando il mantenimento dell’ordine pubblico sul territorio e adoperandosi – in modo paritetico ad altri sodali oggi arrestati – per la risoluzione di svariate controversie tra privati, in alternativa allo Stato. In particolare, risulterebbe essersi attivato per il sostentamento dei detenuti della famiglia di Belmonte Mezzagno e per la restituzione della refurtiva asportata ad un commerciante, organico alla famiglia mafiosa e anch’egli arrestato, con il quale, sfruttando la forza di intimidazione promanante dalla loro appartenenza a Cosa Nostra, avrebbe influenzato la libertà di iniziativa economica locale, limitando la possibilità di esercizio ad aziende concorrenti;
La piena ed attuale disponibilità di armi da parte della famiglia di Belmonte Mezzagno, delle quali solo due sono state rinvenute: un fucile da caccia marca Winchester cal. 12 con matricola parzialmente punzonata e un revolver cal. 38 special Smith & Wesson con matricola abrasa. La pistola, provento di una vecchia rapina, è stata sequestrata nel corso di un tentativo, messo in atto dai sodali, di venderla a soggetti palermitani, permettendo così di configurare agli odierni arrestati, oltre che la ricettazione, anche l’aggravante di cui al comma 5 dell’art. 416 bis. In particolare sarebbe attribuibile, sulla base delle risultanze sino ad ora acquisite, il ruolo di presunto custode dell’arsenale della famiglia di Belmonte, poiché questi risulterebbe coinvolto in ciascuna delle vicende riguardanti le armi della consorteria.
L’operazione di oggi rappresenta una forte e concreta risposta delle Istituzioni alla costante operatività criminale e alla capacità di controllo e condizionamento del territorio operato ancora oggi, in modo pervasivo, da “Cosa Nostra” sul territorio belmontese, nonostante la perseverante e incessante azione di contrasto condotta negli ultimi decenni dallo Stato.

È obbligo rilevare che gli odierni indagati e destinatari della misura restrittiva, sono, allo stato, solamente indiziati di delitto, pur gravemente, e che la loro posizione sarà definitivamente vagliata giudizialmente solo dopo la emissione di una sentenza passata in giudicato in ossequio ai principi costituzionali di presunzione di innocenza.

CARABINIERI

REGGIO – Covid 19, G.O.M. “Bianchi Melacrino Morelli”: 4 decessi nelle ultime 24 ore

La Direzione Aziendale del G.O.M. “Bianchi Melacrino Morelli” di Reggio Calabria comunica che, nella giornata di oggi, si sono registrati quattro decessi.
I decessi sono di quattro donne, due di 85 anni, una di 63 anni ed una di 86 anni, due vaccinate e due di cui non è noto lo stato vaccinale, tutte con severe patologie concomitanti all’infezione da Covid-19.
La Direzione aziendale del GOM esprime le più sentite condoglianze ai familiari delle vittime.

Le dosi di vaccino somministrate al personale e agli utenti per i quali è stato autorizzato sono 117.004.
Di queste, 49.196 sono prime dosi; 47.617 sono seconde dosi; 20.181 sono terze dosi, 10 sono quarte dosi (il dato è aggiornato a ieri).

Nella giornata di oggi sono stati 251 i soggetti sottoposti allo screening per CoViD-19. Di questi, 16 sono risultati positivi.
In seguito a 4 ricoveri, 6 dimissioni e 2 trasferimenti all’Ospedale di Gioia Tauro, sono 90 i pazienti positivi al CoViD-19 ricoverati al G.O.M.: 50 nell’Unità Operativa di Malattie Infettive, 33 in Pneumologia, 1 in Ostetricia e Ginecologia, 2 in Pediatria e 4 in Terapia Intensiva.

I pazienti finora accolti dal G.O.M. sono 2.906 (di questi, 6 hanno avuto un doppio ricovero per un totale di 2.912 ricoveri).
I pazienti deceduti sono 688.
I pazienti clinicamente guariti sono 1.708.
I pazienti trasferiti ad altro ospedale sono 420.

La Direzione del G.O.M. continua a raccomandare il rispetto delle misure di prevenzione del contagio, di tenere comportamenti sociali responsabili a tutela della salute di tutti nonché di aderire consapevolmente alla campagna vaccinale nazionale.
Per info. o in caso di sintomi sospetti contattare il numero Verde 1500 ministeriale.
Per info. sulla campagna vaccinale regionale contattare il Numero Verde 800 00 99 66 della Regione Calabria.

Staff Direzione Generale

REGGIO – Calcio, Reggina1914: otto ragazze amaranto allo stage della selezione territoriale “Magna Grecia”

Reggina 1914 accoglie con orgoglio e soddisfazione la convocazione da parte del Coordinatore Federale Regionale del Settore Giovanile e Scolastico della Calabria Prof. Massimo Costa, con riferimento all’attività di Sviluppo dell’Attività Under 15 femminile, di otto ragazze amaranto per lo Stage della Selezione Territoriale “Magna Grecia”. Quest’ultime, sotto riportate, nella giornata di ieri si sono recate presso il Campo Sportivo Federale di Catanzaro per svolgere le attività indicate.

– D’Aguì Carlotta (2008)
– De Stefano Giorgia (2008)
– Genio Veronica (2007)
– Negro Nicole (2008)
– Panetta Serena (2007)
 Strati Alessia (2007)
– Tedesco Alessia (2008)
 Vadalà Giulia (2007)

Congratulazioni, ragazze!

Regione, la Calabria torna al Vinitaly: appuntamento a Verona dal 10 al 13 Aprile

NEGLI STESSI GIORNI REGIONE PRESENTE ANCHE A SOL&AGRIFOOD

Calabria straordinaria

Un padiglione di 1.100 metri quadrati, 68 espositori, un numero verde dedicato. La Calabria che torna al Vinitaly indossa l’abito delle grandi occasioni e si appresta a presentare i propri tesori enologici, con la preziosa collaborazione dei Consorzi di tutela dei vini calabresi e di tanti produttori provenienti da ogni angolo della Regione.

Alla kermesse veronese – in calendario dal 10 al 13 Aprile – la Regione Calabria si presenterà con il brand “Calabria Straordinaria”, che porta con sé vocazioni e tratti identitari di una terra antica, caparbiamente proiettata al futuro, forte delle sue solide radici.

“La Calabria che l’Italia non si aspetta – afferma il Presidente della Giunta regionale, Roberto Occhiuto – è una comunità ricca di ingegno, laboriosità, fantasia. Le nostre aziende vitivinicole ne sono testimonianza. Attraverso di loro racconteremo il nostro territorio, le nostre eccellenze, la voglia di emergere e di affermarsi di una Regione pronta ad esprimere il meglio di sé in Italia e a livello internazionale”.

Sottolinea, dal canto suo, l’Assessore regionale all’Agricoltura, Gianluca Gallo: “Su indirizzo del presidente Occhiuto e della Giunta abbiamo lavorato, in questi primi mesi di governo, per tornare ad avere un ruolo di rilievo nelle manifestazioni fieristiche nazionali e internazionali, consapevoli del grande valore del comparto agroalimentare e, nello specifico, del vino, elementi di sviluppo e tutela di un patrimonio sul quale puntare per scrivere pagine nuove, di crescita e fiducia”.

Nello specifico, saranno 68 le aziende ospiti del padiglione 12 Calabria, destinato a far da sfondo anche ad una serie di eventi che, nell’arco delle tre giornate della rassegna fieristica, si articoleranno tra degustazioni e convegni informativi, con tanti testimonial d’eccezione ed un solo, grande protagonista: il vino calabrese.

L’intero programma e maggiori dettagli sono disponibili sui profili Calabriawine attivi su Facebook e Instagram, oltre che sul sito internet www.calabriawine.info, ai quali si aggiunge il numero verde 800 621 256, strumenti a disposizione dell’utenza per acquisire ogni necessaria informazione come anche per offrire indicazioni pure in ordine a ciò che, sempre a Verona dal 10 al 13 aprile, avverrà alla Sol&Agrifood, la fiera b2b dei prodotti di eccellenza, fondata su tre macroaree: food, olio extravergine di oliva e birre artigianali.

All’evento prenderanno parte 25 tra aziende e consorzi calabresi, attesi al padiglione C13 per parlare – attraverso i propri prodotti agroalimentari d’eccellenza – di luoghi, storie, tradizioni. A contorno, previsti incontri e convegni con esperti del settore, con un occhio al mondo dell’olio extravergine di olive ed alle sue pregiate qualità organolettiche – già note agli abitanti della Magna Graecia – cui sono riservati numerosi momenti di degustazione ed un Oil Bar. Di tutto di più, all’insegna della qualità e della bontà. Per saperne di più, appuntamento a Verona dal 10 al 13 aprile.

CALABRIA – Cultura, Princi: “Fervono i preparativi per Torino, Calabria protagonista del salone internazionale del libro”

 

Giusi Princi

“La Regione Calabria sarà presente a Torino per la 34^ edizione del Salone Internazionale del Libro, dal 19 al 23 maggio. Stiamo lavorando a 360° sull’immagine e sui contenuti di una nuova Calabria, non possiamo quindi mancare a vetrine di spessore come lo è questa storica manifestazione culturale. Non potrà che darci lustro ed allargare i nostri orizzonti”.

Così, in anteprima, la Vicepresidente Giusi Princi annuncia la presenza della nostra Regione all’annuale appuntamento con la storia dell’editoria italiana e mondiale.

E proprio nell’ottica dei lavori preparatori a questa “trasferta”, oggi si è tenuta una riunione organizzativa presso la Cittadella regionale, indetta proprio dalla Vice di Roberto Occhiuto, detentrice anche della deleghe alla Cultura e all’Istruzione. Al suo fianco Maria Francesca Gatto, Direttore Generale del Dipartimento interessato. Insieme ai tanti editori calabresi provenienti dai diversi territori regionali, presente al tavolo dei relatori anche Gilberto Floriani, direttore del Sistema Bibliotecario Vibonese, incaricato della direzione dello stand calabrese alla Fiera del Libro.

Nel corso del meeting in Cittadella (che in verità è il secondo nel giro di poche settimane con le principali case editrici calabresi) sono intervenuti tanti editori, illustrando le proprie proposte e fornendo un prezioso supporto di idee riguardo lo svolgimento dell’iniziativa torinese. Tema centrale emerso dal confronto è l’esigenza della valorizzazione della Calabria con tutto il suo patrimonio, le sue peculiarità, i suoi testi a tematica varia. Valorizzazione che deve camminare di pari passo con un netto mutamento della percezione che la Calabria dà di se stessa al di là e dentro i propri confini.

“Dobbiamo essere noi per primi a raccontare una Calabria diversa, tramite una nuova narrazione. Scrolliamoci di dosso quegli stereotipi di terra arcaica e retrograda! Solo lavorando tutti insieme verso questo obiettivo di rinnovamento – sostiene in tal senso Giusi Princi – possiamo riuscire a trasformare l’immagine tipo che la nostra Regione esporta. Questo messaggio, oltre che dalla Stampa e dalla Politica, passa anche dalla Cultura, che riveste un ruolo importante nel programma di governo della Giunta Occhiuto, perché non si può pensare di cambiare rotta senza operare una vera rivoluzione culturale”.

Predominante in questo senso dovrà essere il ruolo delle scuole calabresi, che il Vicepresidente vorrà fortemente coinvolgere al Salone di Torino per presenziare agli eventi, con l’obiettivo avvicinare i ragazzi al mondo della lettura e dell’editoria.

Con un’area di 150 mq, lo stand Calabrese sarà tra i più ampi della manifestazione e avrà uno spazio interamente dedicato all’attività di esposizione, promozione e vendita dei volumi di autori ed editori calabresi: la “Libreria calabrese”, che fungerà da coordinamento per gli editori e autori calabresi che intendono aderire alle iniziative del Salone.

Alla kermesse di Torino sarà allestita anche un’area meeting che ospiterà: diverse presentazioni letterarie made in Calabria; una rassegna letteraria a cura della Regione; l’evento di passaggio del testimone del titolo Capitale del Libro 2022 dalla Città di Vibo Valentia (capitale del 2021) alla città di Ivrea.

Sarà l’occasione perfetta per promuovere anche i Bronzi di Riace ed il 50° anniversario del loro ritrovamento, a cui verranno dedicati diversi momenti di promozione.

 

REGIONE CALABRIA

PALUDI (CS) – Incidenti lavoro: 90enne muore travolto dal proprio trattore

Alla tragedia ha assistito un figlio della vittima

Un novantenne, Giovanni Morello, è morto schiacciato sotto il suo trattore mentre lavorava nel suo appezzamento di terreno.

Sul posto era presente anche uno dei due figli dell’uomo, che non ha potuto fare altro che chiamare i soccorsi per tentare di salvare la vita del padre, ma inutilmente.

Sul luogo della tragedia è giunta anche l’eliambulanza oltre ai vigili del fuoco per estrarre il corpo dell’uomo da sotto il mezzo che lo ha travolto. La dinamica dell’incidente è al vaglio delle forze dell’ordine.

 

(ANSA)

PALMI (RC) – Percepivano indebitamente Reddito di Cittadinanza, carabinieri denunciano 6 pluripregiudicati

I carabinieri hanno denunciato a Palmi, in provincia di Reggio Calabria, sei soggetti pluripregiudicati di età compresa tra i 30 e i 60 anni per indebita percezione del Reddito di cittadinanza. Circa 75mila euro i contributi illecitamente percepiti dal 2019 ad oggi, accertati nel corso delle attività d’indagine condotte dai militari e finalizzate a riscontrare il possesso da parte dei richiedenti dei requisiti previsti dalla normativa vigente. Nello specifico, dall’esame dei dati documentali acquisiti è stato possibile riscontrare che i soggetti, omettendo volontariamente di dichiarare all’atto della domanda di essere sottoposti a misure cautelari o di essere stati condannati alla pena accessoria dell’interdizione perpetua dai pubblici uffici, hanno nel tempo percepito il sussidio fraudolentemente. Gli esiti dell’attività sono stati segnalati alla Procura della Repubblica di Palmi e all’Inps per l’interruzione dell’elargizione del sussidio ed il recupero delle somme indebitamente percepite.
(Adnkronos)

OPPIDO M. (RC) – Denunciate tre persone dai carabinieri e sequestrato un cantiere per abuso edile

 

A Oppido Mamertina, i carabinieri, nell’ambito di servizi finalizzati al contrasto dell’abuso edilizio, unitamente a personale dell’ufficio tecnico del comune, hanno individuato un fabbricato in costruzione in cemento armato, prossimo alla realizzazione, senza alcun permesso o richiesta di costruzione. Nello specifico, nel corso dell’attività di verifica, i militari hanno sorpreso sul luogo un operaio intento a lavorare appurando che l’opera edile fosse stata commissionata da un soggetto pregiudicato per associazione di tipo mafioso, residente a Oppido Mamertina.

L’intero cantiere edile è stato sottoposto a sequestro penale, mentre sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria di Palmi, oltre che l’operaio e il commissionario dell’opera, anche la proprietaria del terreno interessato su cui è stato individuato il cantiere di lavoro, anch’essa una pregiudicata del luogo.

 

COMANDO PROVINCIALE CARABINIERI REGGIO CALABRIA