REGGIO – Via al Ciclo di Incontri “In viaggio per il Mondo” con la presentazione del libro di Mauro Francolini “Il Grande elefante. Storia di uno Schiapòli”

Via al Ciclo di Incontri dal titolo “In viaggio per il Mondo” voluto dal prof. Pasquale Amato, Docente di Storia dell’Europa Contemporanea e  presentato nell’Aula Magna dell’Università per Stranieri “Dante Alighieri” di Reggio Calabria insieme alla presentazione del romanzo di Mauro Francolini “Il Grande elefante. Storia di uno Schiapòli” edito da Guida editore, il quale ha appunto ispirato la realizzazione del Ciclo.

Ad aprire l’intervento, il saluto del Magnifico Rettore dell’Ateneo prof. Antonino Zumbo e il Dott. Vincenzo Vitale, Presidente della Fondazione Mediterranea, partner dell’iniziativa assieme all’ing. Mario Dito.

“Da Esodo ad Odissea: – ha esordito il prof. Antonino Zumbo – Il viaggio del giovane protagonista del libro di Francolini, apparentemente potrebbe essere paragonato ad un esodo. Quest’ultimo, però, secondo la sua origine biblica rappresenta un viaggio verso la terra promessa. Qui, invece, ci troviamo ad affrontare un Esodo forzato, che prende più le sembianze con un’Odissea. Ma ancora è doveroso precisare che il libro non ha un carattere di eroismo, bensì di cruda realtà.. un viaggio che porta non la gloria dell’eroe, bensì le sofferenze della vita.”

Un viaggio che ripercorre l’impeto distruttivo che la colonizzazione ha provocato ai popoli africani e alla terra stessa, prima ricchissima e successivamente ridotta ad un fronte continuo di guerra e carestia, e di cui ancora oggi ne affrontiamo le disastrose ripercussioni e che ha privato dell’identità, del passato, delle tradizioni, intere civiltà. Un libro che ci permette di conoscere l’Africa attraverso gli occhi, la coscienza, la cultura degli africani, in un tuffo di immedesimazione ed empatia, rispetto ad una tematica, tra cui quella degli sbarchi clandestini in Italia e il “viaggio della speranza” attraverso il Mar Mediterraneo, che troppo spesso viene nominata ma con scarse o nulle conoscenze di base.

“Questo ciclo – ha spiegato il prof. Amato – è perfettamente aderente anche al luogo della presentazione del libro: l’Università per gli Stranieri di Reggio Calabria, una delle tre d’Italia e unica nel Sud e Isole. Un’eccellenza che merita ampiamente di essere valorizzata e rispettata.”

“Francolini si è calato nella mente, nell’anima, nel modo di pensare, nella cultura dei protagonisti, – ha continuato Amato – rivivendolo in maniera diretta, richiamando agli insegnamenti del greco Erodoto e permettendo ai lettori di comprendere, attraverso la vita di Seydou Bamba, la terribile situazione attuale in cui riversa l’Africa, e come la distruzione della propria patria abbia comportato l’annullamento della sua stessa persona.”

La Trama

Seydou Bamba è cresciuto in Costa d’Avorio con il suo amico Cheik e la bellissima fidanzata Akissi. I due amici vivono in simbiosi, con se stessi, con gli animali, con i miti della loro terra. Quando Awa, la donna di Cheik, viene molestata e questi scompare dopo aver cercato vendetta, la giovinezza di Seydou finisce per sempre, e inizia la ricerca dell’amico, in lungo e in largo per la Costa d’Avorio.

Le vicende seguenti lo porteranno a scappar via dall’Africa. Attraversando gli stati in rovina, le tribù ultime custodi di un’umanità ormai scomparsa, la violenza e la miseria, insieme all’anonima schiera di apolidi che marciano verso l’Europa, Seydou morirà a poco a poco, per rinascere in Italia con un nuovo nome, Tembo, che significa “elefante”.

 

CALABRIA – Una giovane stilista calabrese porta a Roma sulla passerella dell’alta moda dell’accademia Maiani le antiche tradizioni della sua terra

Stanziati dalla Regione Calabria 10 milioni di euro all’imprenditoria femminile.

Ha appena ventuno anni Francesca Russo la giovane stilista calabrese di Santa Maria del Cedro in provincia di Cosenza che ha portato oggi a Roma sulla passerella dell’alta Moda dell’Accademia Maiani, una delle più prestigiose della capitale dove sta terminando il corso di Fashion e Design, modelli dedicati alle antiche tradizioni religiose della sua terra.

La sua creatività ha disegnato una coppia di moderni angeli che mescolano per i loro outfit bianchi e azzurri, jeans lacerati, strati di tulle e decorazioni di rafia bianca intrecciata a mano come da antica usanza calabrese, le stesse portate in dono dai fedeli della città di Scalea durante la processione in onore della Madonna di Fatima. Tradizione e artigianalità si mescolano per diventare Haute Couture per un mini abito dagli oblò sui fianchi e dalle leggere e voluminose maniche di tulle stratificato simili ad ali per lei e pantaloni jeans lavorati con lunghi fili di paglia sotto una casacca over geometrica per lui.

“Terminati i miei studi, tornerò in Calabria – afferma decisa la giovane Francesca Russo, prossima anche alla laurea in Scienze della Moda e del Costume all’Università La Sapienza di Roma– per lavorare in una azienda o magari, per poter creare una realtà imprenditoriale mia tutta “made in Calabria”, augurandomi che anche le istituzioni possano essere di supporto a noi giovani per le creazioni di nuove start up”.

Una nota di apprezzamento alla giovane stilista è arrivata dal Vicepresidente della Regione Calabria Giusi Princi che afferma: “Francesca è l’emblema della Calabria al femminile: intraprendenza, motivazione, voglia di riscatto e appartenenza. E’ motivo per me di orgoglio apprendere che una giovane calabrese sia riuscita ad esprimere il suo talento guadagnando una passerella di moda così importante, con impresso il ‘marchio’ Calabria nell’ispirazione dei suoi abiti. E’ meritorio che Francesca voglia tornare nella sua terra finita la formazione a Roma, utilizzando il know-how acquisito per seguire il sogno di realizzare una azienda nella sua regione. La Calabria c’è per Francesca e per i tanti giovani calabresi sparsi in Italia e nel mondo; recentemente abbiamo pubblicato un bando di dieci milioni di euro in microcredito a sostegno proprio dell’imprenditoria femminile, come sintesi della prima Legge regionale a tutela dell’occupazione femminile nella nostra Regione. Avendo la delega alle Pari opportunità, mi auguro che siano in tanti a seguire la stessa aspirazione di Francesca, quella di creare realtà imprenditoriali in Calabria. La nostra regione punta sui suoi giovani e sul loro futuro, mettendo per questo a disposizione tutte le risorse che possano aiutarli ad intraprendere nuovi percorsi professionali.”

 

CALABRIA – Regione: istruzione, la Giunta approva la programmazione dell’offerta formativa 2023-2024

PRINCI “LA REGIONE SI IMPEGNERÀ A SALVAGUARDARE LE AREE AD ALTO RISCHIO DI DISPERSIONE SCOLASTICA”

La Giunta regionale, nella seduta odierna, ha approvato la programmazione dell’offerta formativa scolastica per l’annualità 2023-2024.

Nell’atto, proposto dalla vicepresidente con delega all’Istruzione, Giusi Princi, si prende atto delle delibere delle Province di Catanzaro, Cosenza, Crotone, Vibo e della Città metropolitana di Reggio Calabria, accompagnate dal parere tecnico acquisito dall’Ufficio Scolastico Regionale.

Già già nell’ottobre scorso la vicepresidente Princi – nel corso di un incontro al quale avevano partecipato anche la direttrice dell’Ufficio scolastico regionale, Antonella Iunti, la dirigente generale del Dipartimento Istruzione, Maria Francesca Gatto, e la dirigente del settore Diritto allo studio, Anna Perani, – aveva lanciato un appello alle istituzioni locali per un uno sforzo corale, al di là delle competenze territoriali, per dare al mondo della Scuola calabrese il giusto supporto e la più razionale programmazione sulla base delle reali esigenze dei territori.

Entrando nel dettaglio del dimensionamento scolastico, la vicepresidente specifica che “sulla base delle disposizioni giunte dal Ministero sui numeri delle autonomie scolastiche distribuiti per territorio, per il 2023/24, non si è proceduto alla rideterminazione dell’organizzazione della rete scolastica ma è stata deliberata la sola offerta formativa ed effettuata la cancellazione d’ufficio gli indirizzi non attivi da più di tre anni”. “

Ora – prosegue Princi – si avvierà un’importante stagione che interesserà le Regioni che saranno chiamate ad attribuire, per gli anni futuri, le autonomie scolastiche sulla base dei parametri comunicati dal Ministero. Pertanto, costituiremo un apposito tavolo di studio rappresentato, oltre che dalla parte politica ed amministrativa regionale, anche dall’Usr e dal mondo sindacale, il cui obiettivo sarà quello di operare sulle nuove linee guida regionali del dimensionamento scolastico e su una nuova legge del diritto allo studio che, al momento, vede quella della Regione Calabria ferma al 1985. La mission principale della Regione, mia e del presidente Occhiuto, sarà quella di salvaguardare le aree marginali e ad alto rischio di dispersione scolastica”.

REGGIO – Associazione Culturale Anassilaos: omaggio a Montalbetti, 80esimo morte

Ottanta anni fa, il 31 gennaio del 1943, moriva ad Annà di Melito, vittima di un incursione aerea anglo-americana l’Arcivescovo di Reggio Calabria Enrico Montalbetti, il primo ed unico significativo esponente della Chiesa Cattolica a perire nel corso e a causa della Seconda Guerra Mondiale. Lo ricorda Giuseppe Diaco responsabile dell’Associazione Culturale Anassilaos, in previsione della prossima manifestazione e mostra che il Sodalizio reggino intende dedicare all’80° anniversario delle sanguinose incursioni aeree della primavera-estate del 1943. Il 31 gennaio si era recato a Bova Marina, presso l’Istituto Salesiano, per celebrare l’anniversario della morte di San Giovanni Bosco (31 gennaio 1888), i cui insegnamenti gli erano particolarmente cariLo accompagnavano nella visita il canonico Rocco Trapani, parroco del Crocifisso e cancelliere della Curia e due seminaristi. Nel pomeriggio si era recato ad Annà di Melito. Nel corso della omelia tenuta presso la chiesa di San Giuseppe, nell’ascoltare il rombo di aerei nemici che sorvolavano la zona, ebbe a dire, quasi presago del Suo destino, “Anche se una bomba ci colpisce, che importa? essenziale è di essere pronti… prepariamoci alla morte. Era nato a Venezia il 12 settembre 1888 da Emilio Montalbetti e Carolina Portmann. Studiò prima al seminario di Varese, poi a quello di Monza, e infine al Seminario Maggiore di Milano per gli studi teologici. Ordinato sacerdote il 10 giugno 1911, nel settembre dello stesso anno conseguì la laurea in teologia. Uomo di grande spessore culturale nel 1931 fondò con Mons. Perini arcivescovo di Fermo, la rivista “Catechesi”. Il 5 maggio 1935 viene eletto Arcivescovo titolare di Derco, nella diocesi della Tracia e Coadiutore, con diritto di successione, dell’Arcivescovo di Trento Mons Endrici. Qui egli si trova ad operare in una realtà difficile. A certa ostilità del regime fascista, che non approva talune sue iniziative, si unisce anche la diffidenza di parte degli ambienti curiali molto legati all’Arcivescovo titolare. La promozione ad Arcivescovo di Reggio Calabria è dunque un modo (promoveatur ut amoveatur) per risolvere un nodo intricato. Entra in Diocesi l’8 settembre del 1938, durante le tradizionali Feste in onore della Madonna della Consolazione, e due anni più tardi, l’8 gennaio 1940, per rinuncia del vescovo salesiano mons. Giuseppe Cognata, viene anche nominato Amministratore Apostolico della Diocesi di Bova. Nei cinque anni trascorsi a Reggio Calabria egli si dimostra attento ai bisogni della città ed ai suoi problemi, aggravati ormai dalla guerra (10 giugno 1940). Le numerose visite pastorali compiute in Diocesi gli consentono di approfondire la conoscenza del suo popolo al quale guarda con affetto e rispetto pur riprovando talune “abitudini” della società reggina. La sua attività fu comunque interrotta dalla sua morte, inattesa e improvvisa in una fredda giornata di gennaio. Si è sopra ricordata la visita a Bova e la Santa Messa nella chiesa di San Giuseppe di Annà. Di sera egli si reca nella villa del marchese Annunziato Ramirez per pernottare al fine di proseguire l’indomani la visita pastorale a Melito. Alla cena organizzata dal nobiluomo sono presenti numerose autorità civili e militari. Nell’attesa della cena gli invitati, l’arcivescovo e i Ramirez, guardano lo Stretto illuminato dai bengala degli aerei che bombardano la vicina Messina. Con ogni probabilità le luci della villa sono accese e le finestre spalancate. Durante le incursioni notturne i caccia inglesi (il Douglas Havoc armato con otto mitragliatrici sulla prua e in gondola ma soprattutto con 40 bombe a frammentazione) che scortavano i super-bombardieri, erano soliti volare alla ricerca di obiettivi militari minori. Verso le 19.40 un caccia inglese sorvola la casa e attirato dalle luci sgancia alcune bombe, quelle a frammentazione, una delle quali cade a pochi metri dalla casa disseminando le sue schegge mortali che colpiscono a morte l’arcivescovo, il Marchese Annunziato Ramirez, la moglie Caterina Fieschi, don Rocco Trapani, il parroco di Annà don Giovanni Billari, gli ufficiali Carlo Bertuscelli, Vincenzo Mirto con la moglie Beatrice, e Filippo Notarbartolo oltre a ferire, più o meno gravemente, altre cinque persone, tra cui Francesco Ramirez, figlio del marchese. La sua tragica morte, insieme a quella di tutti gli altri, annuncia la terribile stagione dei bombardamenti aerei dei mesi successivi che semineranno morte a Reggio Calabria e in tutta la provincia.

 

REGGIO – La Città Metropolitana per il 2023 punta sul rilancio della società in house Svi.Pro.Re. SPA, al via l’operazione legalità diffusa per una corretta manutenzione degli impianti termici

Al via l’operazione legalità diffusa per una corretta manutenzione degli impianti termici

La Città Metropolitana di Reggio Calabria attraverso la società in house Svi.Pro.Re. SPA avvia l’”Operazione legalità diffusa”. L’attività prende il via dai quattro principali servizi pubblici affidati alla Società. Tra questi il più delicato e complesso è certamente il servizio di verifica e manutenzione degli impianti termici, caldaie dei privati cittadini e grandi impianti pubblici e privati. La corretta manutenzione dell’impianto termico è infatti un adempimento obbligatorio previsto dalla legge e deve necessariamente essere effettuato, da tutti i proprietari di un impianto/caldaia. Una regolare manutenzione del proprio impianto è necessario per rendere più sicura e più confortevole la propria casa o ambiente di lavoro, con un impatto ambientale ridotto al minimo e un conseguente risparmio energetico e quindi anche di denaro. “Non si tratta di una prerogativa per fare cassa con i soldi dei contribuenti – spiega l’Amministratore Unico della Società Michele Rizzo – è piuttosto un mood, un impegno di lavoro, un progetto a lungo termine composto da proposte operative e concrete che sono sostenute da un’azione diffusa che nel tempo coinvolgerà e renderà protagonista la nostra Città Metropolitana rendendo trasparente l’azione amministrativa”.

“I temi ambientali – è scritto in una nota della Società – di particolare attualità in questo periodo di crisi energetica, mettono al centro soltanto l’interesse del cittadino che deve essere sensibilizzato ad osservare le regole, non tanto per evitare inutili sanzioni, quanto piuttosto per salvaguardare il proprio portafoglio dall’eccessivo consumo che potrebbe portare un impianto/caldaia difettosa. Non solo, va anche sensibilizzato ad un impatto ambientale sostenibile e alla completa sicurezza della sua abitazione: un impianto/caldaia che esplode crea tragedie inimmaginabili”.

Per questo motivo la Città Metropolitana di Reggio Calabria, attraverso la Svi.Pro.Re. SPA ha avviato, in completa sinergia con i manutentori abilitati, una nuova campagna di sensibilizzazione per la messa in sicurezza degli impianti termici presenti nel territorio metropolitano. L’attività, già iniziata nel mese di novembre 2022 ha visto il coinvolgimento di un ispettore, certificato ENEA, che ha iniziato con il censimento degli impianti presenti sul territorio e installati dai diversi manutentori, per poi successivamente procedere alle ispezioni in loco per la verifica del rispetto della legislazione vigente e alla eventuale regolarizzazione degli impianti. Si stima che gli impianti presenti ed operativi sul territorio metropolitano possano sfiorare i 200.000”.

Ma l’operazione legalità diffusa non si è limitata alla sola attività di verifica e controllo degli impianti/caldaie. Infatti, la stessa linea è stata utilizzata nello svolgimento di tutti gli altri servizi affidati alla Società: il CUP ex COSAP che riguarda le occupazioni di spazi ed aree pubbliche; il servizio Adduzioni idriche che riguarda i pozzi e le derivazioni di acqua; il servizio di digitalizzazione.

In particolar modo, per quanto riguarda il servizio Cosap, è stata avviata una campagna di lotta all’abusivismo per le occupazioni di suoli e spazi pubblici nelle strade di competenza dell’Ente metropolitano, che dovrebbe portare, in tempi rapidi, alla rimozione degli abusi rispettando, ove possibile, le procedure a tutela della sicurezza e scongiurando incidenti stradali talvolta dagli esiti fatali. Anche il servizio Adduzioni Idriche ha avviato una pressante campagna di mappatura dei pozzi regolarmente denunciati al fine di controllare la corretta ubicazione della derivazione e l’installazione del contatore che diventa, in tal modo, lo strumento necessario per salvaguardare le risorse idriche del nostro territorio evitando che l’acqua sia sprecata da un uso improprio e senza controllo. Infine, ma non ultimo, anche il servizio di digitalizzazione rientra nell’operazione legalità diffusa. Si tratta infatti di un progetto ambizioso di medio-lungo termine che dovrebbe portare a rendere digitali tutti gli archivi dei vari Settori della Città Metropolitana di Reggio Calabria rendendo l’azione amministrativa della Metrocity partecipata, trasparente e smart.

 

La Società

La Svi.Pro.Re. S.p.A., società in house della Città Metropolitana di Reggio Calabria, nasce con lo scopo di promuovere la crescita del tessuto produttivo nel territorio metropolitano, attraverso la gestione in house providing, di servizi pubblici di competenza dell’Ente atti a favorire la promozione e lo sviluppo del territorio metropolitano.

Nel corso degli anni le scelte di esternalizzare alcuni servizi hanno consentito un alto risparmio economico, dettato in primo luogo dalla normativa che regola le società in house, nonché (soprattutto in era Covid) hanno consentito uno snellimento delle procedure burocratiche con contestuale semplificazione per il cittadino, facendo registrare un netto miglioramento generale dell’azione amministrativa.

L’Azienda oggi gestisce servizi pubblici generali per conto dell’ente socio quali la riscossione del Canone per l’occupazione di suolo pubblico (CUP ex COSAP), la verifica degli impianti termici, le adduzioni idriche e alcuni servizi di informatizzazione dell’Ente.

La Svi.Pro.Re. SPA ha da sempre rappresentato il braccio operativo dell’Amministrazione. Infatti, già da qualche anno, è particolarmente attenzionata dall’Ente Socio che punta al rilancio della stessa interpretandone le linee strategiche e di sviluppo, quali ad esempio il turismo, il marketing territoriale, gli eventi, la comunicazione e il supporto alle imprese dell’agroalimentare nonché i servizi pubblici generali per conto dell’Amministrazione.

Tutte queste attività, prerogative dello statuto della Società, che ad oggi non sono state ancora completamente avviate, faranno certamente parte della discussione politica dei prossimi mesi con l’obiettivo di tracciare un percorso virtuoso per l’intero territorio della MetroCity che potrà consentire di creare nuova occupazione e incrementare il tessuto produttivo locale al fine di trasformare la Città Metropolitana in attrattore di tutti quei flussi economici che purtroppo non transitano dal nostro territorio.

 

Andamento 2021/2022

Nel corso del 2022, si è puntato ed ottenuto un sensibile calo dei costi per servizi pari a circa il 30% rispetto all’annualità precedente nella quale si era già mirato ad una consistente politica del taglio delle spese, che ha prodotto nel 2022 una riduzione dei costi complessivi superiore al 10% senza compromettere le performance dell’Azienda ma soltanto attraverso un’attenta lettura dei dati economici e una corretta organizzazione.

Inoltre, già dal 2021, sono state attivate politiche di massimizzazione dei ricavi che avevano fatto registrare un incremento medio di circa il 20% sull’esercizio precedente, puntando in particolar modo sul settore delle adduzioni idriche. In più, va sottolineato anche l’ottimo lavoro che è stato svolto nell’interesse dell’Ente riguardo agli incassi del canone CUP (ex COSAP) che risultano più che raddoppiati. Infatti, dai primi dati emersi al 30 novembre 2022, risulterebbero già incassati dalla Città Metropolitana circa 750.000 € contro incassi dell’anno precedente che, alla stessa data, non superavano i 350.000€, questo sempre grazie all’attento e scrupoloso lavoro portato avanti da Svi.Pro.Re.

Gli ottimi risultati ottenuti dalla Svi.Pro.Re. hanno convinto Michele Rizzo, Amministratore Unico della Società, che dal 2021 ha accettato questa nuova sfida per contribuire a dare valore alla propria terra. Rizzo, Classe 1966, manager visionario, vulcanico ma soprattutto pragmatico. Annovera alle sue spalle 38 anni di esperienze e successi nel mondo del Finance, dell’Amministrazione, del Marketing e delle Operations, sia per conto di multinazionali che per aziende nazionali e locali ricoprendo negli ultimi 20 anni posizioni apicali. In Svi.Pro.Re. sta cercando di portare, con la sua carica empatica, un nuovo approccio di lavoro basato sul raggiungimento di obiettivi, coinvolgimento e spirito di squadra approfittando anche delle valenti competenze professionali già presenti all’interno dell’Azienda. La sua visione è quella di creare una grande sinergia tra gli enti e i privati, per la realizzazione di un unico grande progetto metropolitano che contribuirebbe allo sviluppo dell’intero comprensorio.

 

La vision

Oltre a puntare su progetti di sviluppo turistico ed economico per tutto l’hinterland metropolitano, che vedono la necessaria sinergia tra Comuni, Metro City e altri Enti Pubblici, già nel corso del 2022 sono stati creati tavoli tecnici ad hoc in collaborazione con i Settori dell’Ente come la Viabilità, la Difesa del Suolo, l’Ambiente e la Polizia Metropolitana proprio nel campo della lotta all’abusivismo, all’evasione e al rispetto delle regole.

Solo a titolo esemplificativo possono essere citati i progetti per la lotta all’abusivismo sulle strade metropolitane, per quanto riguarda le occupazioni di suolo pubblico con il Settore 11; la mappatura delle derivazioni sotterranee e superficiali in stretta collaborazione con il Settore 12 e con la Polizia Metropolitana per le adduzioni idriche; ma anche l’avvio delle attività ispettive e di controllo delle caldaie in tutto il territorio metropolitano. E’ partita, pertanto nel 2022, una vera e propria task force atta alla normalizzazione dell’uso corretto e responsabile del territorio a contrasto dell’utilizzo indiscriminato e inappropriato dello stesso.

La Svi.Pro.Re. SPA, dunque, rappresenta un progetto ambizioso per la Città Metropolitana di Reggio Calabria che certamente proseguirà nel tempo attraverso l’affidamento di nuove attività pubbliche ancora più aderenti alle caratteristiche native della Società quali il marketing territoriale, la promozione turistica della MetroCity e lo sviluppo economico del territorio, con il fine di creare un modello di sviluppo produttivo in grado di rilanciare l’economia ed abbandonare il principio di assistenzialismo attraverso una gestione specialistica e sburocratizzata dei servizi pubblici.

“Siamo soddisfatti del lavoro che è stato svolto in questi anni – afferma il sindaco facente funzioni della Città Metropolitana Carmelo Versace – Svi.Pro.Re è diventata nel tempo, grazie al certosino lavoro dei suoi dipendenti, un punto di riferimento assolutamente centrale per il nostro Ente. Da questi risultati vogliamo partire, in questa fase di transizione cosi importante dopo il periodo pandemico, quando è necessario dare forza alla spinta propulsiva che punta allo sviluppo del nostro territorio, continuando a stringere la sinergia con la nostra in house attraverso un attività di collaborazione. Da qui l’idea di promuovere l’operazione “legalità diffusa”, con l’obiettivo di offrire un servizio alla cittadinanza, ma anche agli operatori del settore manutentivo degli impianti termici, che vada nella direzione di una sempre maggiore sicurezza nelle abitazioni private e negli edifici pubblici ma anche un rispetto scrupoloso delle norme ambientali”.

Per il consigliere metropolitano Giovanni Latella, “Svi.Pro.Re. si conferma un punto di forza per la Città Metropolitana”. “L’intesa stretta con i manutentori abilitati per la messa in sicurezza degli impianti termici– ha spiegato – rappresenta un’attività fondamentale per garantire ed assicurare sicurezza e rispetto ambientale in tutto il territorio metropolitano. Un grazie, quindi, va al management e, soprattutto, ai lavoratori che, quotidianamente, si spendono per il comprensorio e per le attività della nostra “in house”».

GIOIA T. (RC) – Partito il primo treno carico di autovetture elettriche, provenienti dalla Cina e destinate al mercato del centro – nord Italia

L’andamento positivo del terminal Automar spa, che gestisce il trasbordo delle autovetture, trova un’ulteriore conferma del suo cambiamento di rotta. È appena partito da Gioia Tauro il primo treno carico di autovetture elettriche, provenienti dalla Cina e destinate al mercato del centro – nord Italia. Si tratta di un carico di 208 veicoli diretti a Cassino, per poi essere trasferito via bisarca presso la sede della “DR Auto Groupe” a Macchia d’Isernia.

Contrariamento al solito, le navi sono giunte dal mercato internazionale del Fair East. Si sdogana, così, il consueto traffico nazionale, che ha visto, fino a questo momento, giungere al porto di Gioia Tauro le autovetture prodotte da Stellantis nelle sue sedi italiane di produzione.

<<E’ una notizia molto positiva – dichiara il presidente dell’Autorità di Sistema portuale dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio, Andrea Agostinelli – in quanto i treni diretti verso il nord con un carico pagante sono un evento importantissimo perché contribuiscono al buon andamento dell’intermodalità portuale di Gioia Tauro. Del resto, fino ad oggi – continua Agostinelli – siamo stati abituati ai carichi che giungevano da Melfi, Cassino, dalle fabbriche di Stellantis per poi essere trasportati oltreoceano. Mentre, con questa nuova partenza, il terminalista Automar Spa ha inaugurato il primo di una lunga serie di treni che porteranno le macchine a settentrione verso il resto d’Italia>>.

Si tratta di elementi che confermano l’alta attenzione che il Terminalista, partecipato al 40% da Grimaldi Group, ha rivolto e continua a rivolgere allo scalo portuale di Gioia Tauro, mettendo in atto una politica aziendale animata da continui traguardi segnati.

Dopo aver, infatti, realizzato e inaugurato a fine anno una propria asta ferroviaria all’interno del piazzale autovetture e chiuso il 2022 con oltre il 243% di crescita dei traffici, adesso sta lavorando per avviare due tracce ferroviarie settimanali, previste nei giorni di lunedì e venerdì, che movimenteranno commesse di 40 mila auto.

REGGIO – Ai Consulenti del Lavoro le verifiche del decreto flussi 2023

Prevista anche per il 2023 la competenza per i Consulenti del lavoro e le organizzazioni datoriali più rappresentative sulla verifica dei requisiti circa l’osservanza delle prescrizioni del CCNL e sulla congruità del numero delle richieste di ingresso di cittadini di Paesi terzi. Il decreto legge “Milleproroghe” n.198/22, infatti, estende anche al 2023 quanto stabilito dal decreto Semplificazioni (in vigore dal 22 giugno 2022 – conv in legge n.122/22) il quale dispone percorsi più agili per l’ingresso in Italia per motivi di lavoro di personale extracomunitario, di cui ai flussi 2021 e 2022 (ora anche 2023), mediante il coinvolgimento dei professionisti di cui alla legge n.12/79 (tra i quali i Consulenti del lavoro) e delle organizzazioni datoriali comparativamente più rappresentative a livello nazionale. In particolare, ad essi è demandata la verifica richiesta agli Ispettorati del lavoro (INL), in ordine alla “osservanza delle prescrizioni del contratto collettivo di lavoro applicabile alla fattispecie e la congruità del numero delle richieste presentate, per il medesimo periodo, dallo stesso datore, in relazione alla sua capacità economica e alle esigenze dell’impresa, anche in relazione agli impegni retributivi ed assicurativi previsti dalla normativa vigente e dai CCNL di categoria applicabili”. L’INL ha emanato la nota n.3820/22 con la quale informava che le verifiche di congruità (capacità patrimoniale, equilibrio economico-finanziario, fatturato, numero dei dipendenti e tipo di attività svolta dall’impresa) non spettano più all’INL, ma ai soggetti sopra definiti. In caso di esito positivo delle verifiche è rilasciata apposita asseverazione che il datore produrrà unitamente alla richiesta di assunzione del lavoratore straniero. L’INL ha, quindi, fornito ulteriori indicazioni sull’asseverazione con la circolare n.3/22, rilasciando anche il modello da utilizzare. Con riferimento alla capacità patrimoniale e all’equilibrio economico-finanziario del datore, sarà necessario verificare il possesso, in relazione a ciascun lavoratore che si intende assumere, di un reddito imponibile, o di un fatturato non inferiore a 30.000 euro annui, risultanti dall’ultima dichiarazione dei redditi, o dall’ultimo bilancio di esercizio. L’asseverazione, sotto la responsabilità anche penale del dichiarante, dovrà dar evidenza di tutta la documentazione verificata, da conservare per un periodo non inferiore a 5 anni, ed essere dettagliatamente argomentata. Tutte le informazioni sono reperibili presso i Consulenti del lavoro.

REGGIO – Cartelle esattoriali, il Consiglio comunale invita ad aderire alla rottamazione ordinaria L’assessore Gangemi: «Atto di responsabilità la non adesione allo stralcio promosso nella legge di bilancio»

Ok alle mozioni in favore dei malati fibromialgici, della rete museale cittadina e dei diritti umani in Iran. L’Ente dice no alla diffusione del “cibo sintetico”

Il Consiglio comunale ha deciso di non aderire allo stralcio delle cartelle esattoriali, previsto nell’ultima legge di bilancio, promuovendo, piuttosto, la possibilità, per ogni cittadino, di percorrere la strada della rottamazione ordinaria e totale di ogni debito di qualsiasi importo, comprensivo di interessi, sanzioni e more.
«Responsabilità ed equità» sono i termini sui quali si è maggiormente concentrato, nel corso del suo intervento, l’assessore ai Tributi, Francesco Gangemi. «L’adesione – ha spiegato – avrebbe avuto un margine di manovra limitativo per i contribuenti, che avrebbero potuto cancellare solo le cartelle incluse nello spazio temporale 2000-2015 e fino a 1000 euro, comprese di ogni ulteriore aggravio di spesa previsto dalla norma. La rottamazione ordinaria, invece, continua ad essere la strada più conveniente perché esclude dal pagamento le sanzioni, gli interessi, le more e contempla somme ben oltre le sole 1000 euro».
«Per di più – ha concluso il delegato di giunta – evitiamo di dover riservare in bilancio somme per quasi un milione di euro, liberandole per altri ed importanti interventi e servizi alla collettività».
Un punto, per il consigliere Carmelo Romeo, che «avrà certe ed importanti ricadute positive per i cittadini». Considerazione condivisa dal consigliere Antonio Ruvolo che, nel rispondere alle critiche del centrodestra, ha parlato di «una vicenda abbastanza chiara ed ampiamente discussa ed esaurita in commissione».
L’aula “Battaglia” ha, quindi, approvato l’ordine del giorno presentato dal centrosinistra e letto dal consigliere Nino Malara che dà mandato, al sindaco ed alla giunta, di richiedere al Governo «maggiore autonomia nella definizione agevolata di ingiunzioni di pagamento ed accertamenti esecutivi non affidati all’Agenzia delle Entrate».
Via libera, poi, all’atto di indirizzo per consentire una logica di contenimento delle spese di gestione per le società partecipate, in adempimento al Tuel.
Successivamente, l’assemblea ha discusso ed approvato, all’unanimità, la mozione presentata dal consigliere Giuseppe Giordano, cofirmata dal consigliere Carmelo Romeo, a sostegno delle persone affette da fibromialgia «attraverso, fra le altre cose, il riconoscimento, presso tutti gli organismi competenti, del carattere cronico e invalidante della patologia, indipendentemente dalla sua severità». L’ok unanime dell’aula è arrivato, poi, per la proposta di costituzione di una rete museale cittadina, avanzata dai consiglieri Nino Malara e Giuseppe Giordano, e per la risoluzione in favore dei diritti umani in Iran condivisa dalla consigliera Teresa Pensabene.
Il consigliere Carmelo Versace ha illustrato, ancora, una mozione a sostegno della campagna di Coldiretti, chiedendo l’impegno del Comune a contrastare la diffusione, promossa in Europa, del cibo sintetico ritenuto «rischioso per la salute pubblica e dannoso per le nostre produzioni tradizionali e di qualità». Su iniziativa del consigliere Franco Barreca, infine, è stata richiesta l’individuazione di aree da adibire a distributori di carburante a idrogeno

ASPROMONTE (RC) – Lupo ucciso a colpi fucile nel Parco nazionale

Un lupo è stato ucciso sul versante orientale del Parco Nazionale dell’Aspromonte, in località Monte Scapparrone.

Il grosso esemplare era riverso su una strada sterrata e presentava un solo foro di proiettile all’altezza del cuore.

“Era già successo nel 2013 – è scritto nella nota – quando una lupa, presa al laccio e poi finita a colpi di fucile, era stata fatta ritrovare su una panchina di Brancaleone e nel 2014 quando un lupo, sempre sparato, fu fatto ritrovare con un fiocco rosso al collo sulla 106 a Condofuri. Inoltre un intero branco di lupi sarebbe stato sterminato nell’inverno 2019 nella valle dell’Amendolea nel corso di una battuta abusiva al cinghiale. E’ gravissimo che a 15 giorni di distanza il Parco non abbia dato alcuna notizia del ritrovamento. Come mai si tace su questi gravissimi atti di bracconaggio, alzando un’inquietante cortina di silenzio? Forse perché si vorrebbe far credere all’opinione pubblica che nel Parco tutto sia sotto controllo? Il Gruppo Adorno ritiene invece che si sia in presenza di un attacco concentrico alla fauna dell’Aspromonte visto che il Parco, per contrastare alcuni casi di peste suina, vorrebbe aprire alla caccia di selezione (ma i focolai di peste suina si contrastano soprattutto vietando tutte le attività di calpestio, che favoriscono il diffondersi dell’epidemia). Ciò che apparentemente riguarderebbe solo i cinghiali, di fatto sarebbe un lasciapassare per l’uccisione di ogni specie animale, anche protetta”.

 

 

 

 

(FONTE: ANSA)

REGGIO – Coronavirus, G.O.M.: bollettino settimanale 23 – 29 gennaio

La Direzione Aziendale del G.O.M. di Reggio Calabria comunica che, in relazione all’epidemia da COVID-19, nel corso di questa settimana:
sono stati 700 i soggetti sottoposti allo screening per CoViD-19. Di questi, 22 sono risultati positivi.
Si sono, inoltre, avuti 2 decessi, per un totale di 870.
12 ricoveri, per un totale di 4.056.
12 dimissioni, per un totale di 2.700.
1  trasferimento ad altro ospedale, per un totale di 473.

Sono, invece, 13 i pazienti positivi al COVID-19 ricoverati al GOM. Di questi, 2 sono in Terapia Intensiva.

La Direzione del G.O.M. continua a raccomandare il rispetto delle misure di prevenzione del contagio, di tenere comportamenti sociali responsabili a tutela della salute di tutti nonché di aderire consapevolmente alla campagna vaccinale nazionale.
Per info. o in caso di sintomi sospetti contattare il numero Verde 1500 ministeriale.
Per info. sulla campagna vaccinale regionale contattare il Numero Verde 800 00 99 66 della Regione Calabria.