CORIGLIANO R. (CS) – Incidente stradale su statale 106, coinvolti 4 mezzi tra cui una moto: un morto e cinque feriti

Una persona è morta ed altre cinque sono rimaste ferite in un incidente stradale, che ha coinvolto quattro veicoli tra cui una moto, avvenuto sulla statale 106 in località “Torricella”, nel territorio di Corigliano Rossano.

A causa dello scontro, sulla dinamica del quale sono in corso accertamenti, l’arteria è rimasta chiusa al traffico in entrambe le direzioni.

Sul posto è atterrato l’elisoccorso. Oltre ai sanitari del Suem 118, sono intervenuti i carabinieri del nucleo territoriale di Corigliano-Rossano, che hanno effettuato i rilievi per risalire alla dinamica dell’incidente, gli agenti della Polstrada, alcune squadre dei vigili del fuoco e gli operatori dell’Anas impegnati nella gestione della viabilità e per ripristinare la regolare circolazione il prima possibile.

 

 

 

 

(Fonte: ANSA)

CROTONE – Arrestato in flagranza dalla Polizia di Stato per maltrattamenti alla compagna

Nel capoluogo, un uomo di 32 anni è stato tratto in arresto dagli agenti delle volanti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, per maltrattamenti nei confronti della compagna.

Il personale della Polizia di Stato è intervenuto presso la loro abitazione, nel quartiere Fondo Gesù, a seguito di una richiesta formulata dalla donna al numero di emergenza 113, la quale ha segnalato di avere subìto atti di violenza fisica da parte del compagno.

Agli operatori, giunti poco dopo sul posto, la donna, impaurita e in stato di forte agitazione,  ha riferito di essere stata aggredita poco prima dall’uomo, peraltro alla presenza del figlio minore di 2 anni, mostrando diversi lividi sulle braccia, per cui è intervenuto nell’abitazione anche personale medico del 118 per prestarle le prime cure.

La donna ha aggiunto che, negli ultimi giorni, il compagno, presente nell’abitazione al momento dell’intervento della volante, l’ha percossa ripetutamente per cui gli agenti, attesa la reiterazione delle condotte, la flagranza di reato e la presenza del minore che avrebbe assistito ai maltrattamenti, lo hanno tratto in arresto, e associato presso la locale Casa Circondariale, a disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Crotone.

REGGIO – AGEDILAB: presentazione progetto

Il Progetto AGEDILAB sarà realizzato nell’ambito territoriale della Città Metropolitana di Reggio Calabria che raggruppa n. 97 Comuni. Dal PIANO SOCIALE 2020-2022 della Regione Calabria si evince che le persone con disabilità sono 120.000 (anno 2013), circa il 6% della popolazione residente. Altro dato critico a livello nazionale, e ancor più per le regioni del Sud, è rappresentato dalla condizione professionale delle persone con disabilità. Il 66% delle persone con disabilità è fuori del mercato del lavoro. La fonte di reddito principale per le persone con disabilità è la pensione (85% per cento). Solamente il 3% delle persone con disabilità ha come fonte principale un reddito da lavoro. I dati sopra riportati sono rilevanti ai fini della programmazione delle politiche sociali e dei servizi socioassistenziali territoriali, attesa che la presenza di condizioni sfavorevoli relativamente alla salute e, ancora più rapportata alla disabilità permanente, siano frequentemente associate a condizioni economiche sfavorevoli. I servizi a favore delle persone con disabilità sono assicurati per il tramite di risorse specifiche, con destinazione vincolata, e, in minima parte, per il tramite di risorse finanziarie messe a disposizione dei Comuni. Tra le prime, sono da ricomprendere il servizio di assistenza domiciliare, i servizi di supporto e gli interventi di integrazione sociale, i tirocini e le borse lavoro.

L’Associazione AGEDI (Associazione Genitori di Bambini e Adulti Disabili), composta per la maggior parte da

genitori di persone con disabilità, è presente e attiva nel territorio di Reggio Calabria dal 1986.

Il contatto diretto con i familiari ed il vissuto di questi ultimi nel periodo di Pandemia, ha accentuato il bisogno non più procrastinabile, di trovare soluzioni per il Dopo di Noi dei propri congiunti. Le misure adottate durante la Pandemia, hanno portato nelle persone con disabilità, un aumento significativo di ansia, nervosismo, depressione, stress, che possono perdurare nel tempo, mettendo a rischio la salute ed il benessere psicofisico futuro.

Durante la Pandemia è mancato il supporto della comunità di riferimento: dall’assistenza personale, domiciliare e informale a quella sanitaria. Le famiglie sono rimaste SOLE a dover gestire situazioni di grande tensione emotiva e di elevato rischio sanitario.

 

 

 

 

 

 

La solitudine ed il senso di frustrazione generato da una calamità così inaspettata, ha accelerato la presa di coscienza, da parte dei genitori, della propria condizione di ulteriore fragilità, inserita in un contesto drammatico di vere e proprie politiche di abbandono. Nasce da qui l’urgenza di trovare soluzioni differenti a quelle offerte dal territorio di riferimento e per la maggior parte destinate a ragazzi con disabilità minori o ancora in carico nei processi di riabilitazione sanitaria.

È indispensabile che le persone con disabilità imparino ad uscire dal proprio contesto familiare, in una ottica di progressivo allontanamento dal nucleo d’origine. L’obiettivo finale è quello di preparare un futuro dignitoso ed assicurare una migliore qualità della vita.

 

Per questo il Progetto AGEDILAB intende raggiungere i seguenti OBIETTIVI:

  • sviluppare il più possibile il livello di autonomia dalla persona con disabilità;
  • sostenere le famiglie nella loro opera di cura della persona con disabilità, al fine di favorire la sua permanenza nell’ambito familiare e nella prospettiva del DOPO di NOI;
  • favorire le condizioni di pari opportunità in termini di possibilità di accesso ai servizi;
  • favorire le forme di integrazione nel mondo del lavoro e nel contesto sociale;
  • favorire la socializzazione anche attraverso la pratica sportiva tenendo conto delle attitudini e delle potenzialità di ciascuno, innalzando il livello di autonomia e autostima;
  • definire con la persona disabile in funzione delle sue capacità e con la sua famiglia, un progetto personalizzato professionale.

 

Il Progetto AGEDILAB intende favorire nelle persone con disabilità (PcD) giovani e meno giovani il rispetto della propria dignità intrinseca e l’acquisizione dell’autonomia individuale – compresa la libertà di compiere le scelte necessarie per affrontare il mondo esterno anche in un’ottica dell’oggi (DURANTE NOI) e del futuro (DOPO DI NOI). Il Progetto AGEDILAB si inserisce nel contesto territoriale della Città Metropolitana di Reggio Calabria e riguarda interventi diretti all’inclusione sociale di PcD.

 

Il Progetto AGEDILAB utilizzerà in chiave educativa le attività ludico/ricreative, formative e culturali e la

pratica dello sport in uno spazio che predilige la coesione sociale, il confronto e l’ integrazione.

Infatti sarà attivato uno spazio accoglienza, uno spazio laboratorio cucina e un’ area fitness in una sede

ampia 300mq, nella disponibilità dell’Associazione AGEDI.

 

 

Le attività progettuali avranno il seguente sviluppo:

 

SPAZIO ACCOGLIENZA” Accoglienza di quanti ne faranno richiesta e co-costruzione e co-redazione del progetto di inclusione personalizzato, in funzione delle caratteristiche, delle abilità/capacità e dei reali obiettivi da raggiungere. Tale attività vedrà coinvolti la PcD e la sua famiglia. Il progetto di inclusione personalizzato mirerà principalmente alla promozione dell’autonomia personale della PcD ed eventualmente il sostegno all’inserimento lavorativo anche attraverso l’attivazione di tirocini formativi e/o di inclusione sociale. Tutte le soluzioni e quindi gli step del percorso intrapreso saranno individualizzati.

 

“LABORATORIO CUCINA” La scelta nasce dalla convinzione e dall’esperienza che cucinare può trasformarsi in una vera e propria terapia del benessere in grado di stimolare lo stato psicofisico dei partecipanti. Il laboratorio offrirà a tutti un’area di ricerca-azione in cui esplorare i vari materiali per comunicare, inventare, creare e fare nuove esperienze sia dal punto di vista sensoriale che progettuale e psicomotorio. Il tutto, ottenendo anche un risultato appagante, concreto e ben realizzato.

 

 

 

“LABORATORIO FITNESS” tratta di fitness e non riabilitazione. Sarà realizzata una palestra fatta a misura di PcD, a prescindere dalle loro abilità, ed aperta a tutti. Un’area in cui le PcD avranno un’assistenza qualificata: laureati in scienze motorie che sappiano predisporre programmi di allenamento specifici. La frequenza dell’area fitness sarà occasione di integrazione e condivisione. La palestra dovrà prevedere un percorso per muoversi tra gli attrezzi, l’utilizzo di macchine isotoniche all’altezza delle PcD con un accesso facilitato (in pratica prevedere l’ingombro della sedia) ed altri accorgimenti che facilitino la praticabilità degli spazi.

 

“LABORATORIO FAMIGLIE” Il Progetto AGEDILAB, si farà carico delle famiglie di appartenenza delle PcD beneficiarie del Progetto, attraverso incontri di auto aiuto tra caregivers e seminari di informazione, sensibilizzazione e formazione sulle tematiche della disabilità rivolti alla comunità. Tale attività sarà gestita interamente da professionisti del settore in una sorta di scambio anche di esperienze significative con realtà istituzionali e associative anche esterne al territorio.

 

Metodologie

 

Le attività progettuali saranno in grado di rispondere in maniera innovativa ad un bisogno specifico, al quale al momento attuale non esistono risposte concrete sul territorio. La valorizzazione, la messa in rete, il potenziamento di relazioni già esistenti e la creazione di nuove connessioni, garantirà la sostenibilità futura dell’iniziativa e la naturale trasferibilità del “modello” in altri contesti territoriali.

Partnership e collaborazioni potranno sostenere l’iniziativa non solo nella sua realizzazione ma anche per la creazione di un “Modello sostenibile” e replicabile anche in altre realtà territoriali locali, regionali e nazionali.

 

Risultati attesi

 

Le attività realizzate attraverso il progetto consentiranno alle famiglie di PcD di usufruire di un servizio, totalmente gratuito per i beneficiari, che manca assolutamente sul territorio e che spesso viene sostituito da attività totalmente a carico delle famiglie sia dal punto di vista organizzativo che gestionale. Inoltre, molte PcD adulte, uscite dal circuito scolastico e riabilitativo, restano escluse dal processo di inclusione e socializzazione. I servizi già presenti non riescono a soddisfare tutto il fabbisogno, con la conseguente creazione di lunghe liste d’attesa ed il pericolo di istituzionalizzazione, per l’impossibilità delle famiglie di farsi carico da sole, della gestione quotidiana. I servizi presenti sono per la maggior parte offerti nella fascia antimeridiana, mentre la fascia post-meridiana è lasciata alla buona volontà delle famiglie e a quella delle associazioni come l’Agedi che riesce a creare occasioni di alternative a pomeriggi da trascorrere nella “solitudine delle proprie case”.

Dal punto di vista qualitativo, essendo l’AGEDI un’associazione di famiglie di PcD, garantirà una valutazione dal punto di vista del caregiver; i Partner e le collaborazioni garantiranno il livello qualitativo e di alta professionalità che sarà messo in campo. La partnership qualificata e arricchita dalle collaborazioni anche con il contesto produttivo, potranno garantire la replicabilità del MODELLO che sarà introdotto.

 

Partner

 

L’ARCI di Reggio Calabria , un’associazione di promozione sociale che mette insieme una serie di realtà attive sul territorio accomunate dai valori della solidarietà, dell’impegno per la piena affermazione dei diritti civili e sociali e in questo caso sarà un partner che potrà spendere la sua decennale esperienza nell’ambito dell’inserimento sociale e lavorativo delle fasce deboli e svantaggiate.

 

 

 

Collaborazioni

 

L’Associazione Nazionale Protezione Civile Don Orione, è una organizzazione di volontariato si occupa di servizi socio sanitari rivolti a tutta la popolazione, con particolare durante le emergenze. Nel periodo di Pandemia si è distinta, nel territorio della Città Metropolitana, per il supporto concreto alle Istituzioni ed alle famiglie bisognose. L’ODV ha, al suo interno, personale medico, infermieristico e di supporto.

Offrirà supporto gratuito tecnico logistico per la realizzazione delle attività Laboratoriali.

 

L’ASD GYM POINT ALBINO, specializzata in ginnastica finalizzata alla salute – benessere della colonna vertebrale – posturale, offrirà supporto gratuito tecnico logistico per la realizzazione delle attività previste nel LABORATORIO DI FITNESS

 

L’IMPRESA L’A GOURMET, dello CHEF Filippo Cogliandro, è un ristorante ospitato in un palazzo nobiliare di inizio ‘900, che si affaccia sul “chilometro più bello d’Italia”. Al suo interno le tre sale, dove vengono proposti piatti di mare e di terra i cui protagonisti sono i prodotti del territorio calabrese, pietanze Gourmet servite tra il mare di Scilla e Cariddi e il magico Aspromonte. Offrirà supporto gratuito tecnico logistico per la realizzazione delle attività previste nel LABORATORIO DI CUCINA

 

L’OFFICINA DEL GUSTO, dello CHEF Fortunato Aricò che incarna la passione per il cibo nella sua accezione più alta. Profondo conoscitore del territorio Calabrese e dei suoi sapori, ama elaborare i suoi piatti partendo da gusti e ricette tradizionali che reinterpreta nei suoi piatti unici. Si definisce “Cuoco” più che “Chef” ma anche “Artigiano” della sua Officina dove il Gusto è tema ed ispirazione continua, dove il territorio e la sua Calabria sono orgoglio e fonte inesauribile di nuovi stimoli. Offrirà supporto gratuito tecnico logistico per la realizzazione delle attività previste nel LABORATORIO DI CUCINA

 

 

 

Risorse umane

 

  • Volontari
  • Laureati in scienze motorie
  • Chef
  • Psicologo
  • Assistente Sociale
  • Addetto all’accoglienza
  • Operatore d’orientamento
  • Fisiatra

CALABRIA – Identità golose 2023, successo di pubblico e di critica per la trasferta calabrese a Milano

Gallo: “insistere sui talenti calabresi e sui prodotti di qualità”

 

Baciata dal successo la partecipazione della Calabria alla 18^ edizione di “Identità Golose”, il congresso internazionale di cucina d’autore che si è svolto nei giorni scorsi presso il Mico di Milano.

Tra attività varie, confronti, dibattiti e degustazioni, il brand “Calabria Straordinaria” ha avuto una vetrina importantissima per promuovere – attraverso le produzioni agroalimentari di qualità e le ricette di apprezzati chef calabresi di alto livello – le esperienze e le emozioni di una terra identitaria e distintiva.

“È stato compiuto un altro importante passo – commenta l’assessore regionale all’agricoltura, Gianluca Gallo – nel percorso di valorizzazione delle eccellenze calabresi: la Regione è stata presente con un proprio stand, promuovendo quattro set con i nostri miglior chef stellati, ma anche con pasticcieri, pizzaioli e barman che in questi anni sono cresciuti molto, facendosi spazio e conquistando apprezzamenti unanimi. Inoltre abbiamo avuto anche uno stand con un altro prodotto Igp, la cipolla rossa di Tropea, nell’ambito di un’iniziativa che abbiamo sostenuto per dimostrare una volta ancora come i nostri prodotti possano ben figurare sulle tavole dei migliori ristoranti d’Europa e del mondo”.

“Torniamo da Milano – aggiunge Gallo – con la consapevolezza di aver intrapreso il giusto percorso e di dover continuare lungo questa strada per dar sempre più forza ad un modello di sviluppo fondato sul territorio e le sue ricchezze, come certificato dai giudizi positivi dei giornalisti nazionali e internazionali che hanno affollato il nostro stand, come pure di ristoratori ed operatori del settore rimasti meravigliati dalla qualità dei nostri cibi e dalla bravura dei nostri ragazzi, dei nostri chef e dei nostri artigiani”.

Su tutti, e tra i tanti, due i commenti indicativi di tale prospettiva: se per lo chef stellato Giorgio Locatelli “la Calabria è una regione fantastica, con gente eccezionale: è ora di mostrarli e farli conoscere al mondo”, il noto conduttore televisivo (e produttore vitivinicolo) Bruno Vespa ha elogiato anche uno dei prodotti di pregio dell’agroalimentare calabrese, il vino: “La Calabria è baciata dal sole, tra mare e monti, il giusto equilibrio per fare vini straordinari e sempre migliori”.

 

REGGIO – Consegnati i lavori di riqualificazione della Piscina comunale

Investimento per 5 milioni di euro frutto della collaborazione fra Palazzo San Giorgio e “Sport e Salute”. Soddisfatti l’assessore Albanese ed il consigliere Latella: «Si avvia un cantiere tanto atteso dalla città. Ridiamo vigore ad un comparto sportivo che ha fatto storia»
Sono stati consegnati, questa mattina, i lavori di riqualificazione della piscina comunale, un intervento che andrà a riorganizzare l’area del Piazzale della Pace con la nascita di un nuovo polo sportivo nella zona sud della città. L’investimento, per un totale di 5 milioni di euro, è frutto della collaborazione fra il Comune ed il Coni nazionale e regionale che ha consentito la destinazione di un finanziamento dal fondo “Sport e Periferie”, attraverso la società dello Stato “Sport e Salute”.
«E’ un bel giorno per Reggio ed i reggini», hanno commentato l’assessore ai Lavori pubblici, Rocco Albanese, ed il consigliere comunale delegato a Sport ed Edilizia sportiva, Giovanni Latella, nell’affidare alla ditta assegnataria un’area che, per il prossimo anno e mezzo, sarà cantiere. Per l’occasione, erano presenti anche Walter Malacrino, direttore regionale di “Sport e Salute”, ed Antonello Scaiola, presidente del Comitato italiano paraolimpico Calabria.
«Continua il percorso avviato dal sindaco Giuseppe Falcomatà – hanno ricordato Albanese e Latella – che, nelle proprie linee di mandato, ha previsto lo sviluppo e la crescita delle pratiche sportive attraverso la realizzazione e l’ampliamento di impianti all’avanguardia. La nuova piscina comunale, infatti, andrà ad aggiungersi a quella già esistente a Parco Caserta, offrendo maggiori possibilità a quanti amano le discipline legate al nuoto».
«L’attività di cantiere – hanno precisato l’assessore ed il consigliere delegato – proseguirà con la demolizione dei manufatti presenti per consentire la successiva riqualificazione dell’intero impianto sportivo che prevede, fra le altre cose, la rigenerazione della vasca coperta e delle strutture di servizio e di supporto. Nelle fasi successive alla consegna, vigileremo affinché vengano rispettati i tempi e le modalità di realizzazione dei lavori».
Nel ringraziare i vertici di Sport e Salute, nella persona del direttore regionale Walter Malacrino, i presidenti del Coni nazionale e regionale, Giovanni Malagò e Maurizio Condipodero, ed il sindaco facente funzioni, Paolo Brunetti, l’assessore Albanese ed il consigliere Latella si sono detti «felici per l’avvio di una fase delicata e molto importante per il sistema sportivo cittadino».
«Il territorio – hanno affermato – attende da tantissimi anni il restyling di un’opera che ha segnato la storia di molti atleti ed appassionati. Ridiamo vigore, dunque, ad un comparto che, giustamente, attendeva risposte precise e che, nella piscina comunale, riconosce un autentico punto di riferimento».
«Adesso – hanno concluso Albanese e Latella – attendiamo, con fiducia ed impazienza, di poter vedere l’opera ultimata. Seguiremo, con scrupolosità ed attenzione, ogni avanzamento dei lavori fino al giorno in cui, insieme alla città, potremo finalmente celebrare quello che sarà un momento di festa».

CALABRIA – Due incidenti sul lavoro, il presidente Mancuso: “Lavorare non può significare mettere a rischio la propria incolumità” 

“Le vittime sul lavoro in Italia, 1090 l’anno scorso, sono una strage inaccettabile. Una cifra allarmante, che ha preso a crescere anche nel 2023 e dinanzi alla quale non ci si può assuefare. Perché ogni vittima, oltre che accrescere le statistiche di questo disastro sociale che un Paese moderno non può accettare, è una vita strappata ai propri affetti e alla società”. Il presidente del Consiglio regionale della Calabria, Filippo Mancuso, esprime “vicinanza alla lavoratrice rimasta gravemente ferita in un frantoio del Vibonese e le condoglianze alla famiglia dell’operaio di 54 anni rimasto schiacciato sotto un camion in un’autofficina di Lamezia”. E auspica, da parte degli organi preposti, “un controllo capillare e rigoroso. Più rispetto delle regole e più responsabilità, a garanzia di una maggiore prevenzione sui luoghi di lavoro, perché lavorare non può significare mettere a rischio la propria incolumità”.

CALABRIA – Coronavirus, bollettino Regione: 185 nuovi casi positivi

Le persone risultate positive al Coronavirus sono 628854 (+185) rispetto a ieri.

Questi sono i dati giornalieri relativi all’epidemia da Covid-19 comunicati dai Dipartimenti di Prevenzione delle AA.SS.PP. della Regione Calabria.

In Calabria, ad oggi, il totale dei tamponi eseguiti sono stati 4196036 (+2.345).

– Catanzaro: CASI ATTIVI 183 (17 in reparto, 8 in terapia intensiva, 158 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 111896 (111469 guariti, 427 deceduti).

– Cosenza: CASI ATTIVI 561 (67 in reparto, 1 in terapia intensiva, 493 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 186922 (185454 guariti, 1468 deceduti).

– Crotone: CASI ATTIVI 71 (10 in reparto, 0 in terapia intensiva, 61 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 59648 (59369 guariti, 279 deceduti).

– Reggio Calabria: CASI ATTIVI 317 (25 in reparto, 1 in terapia intensiva, 291 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 208407 (207491 guariti, 916 deceduti).

– Vibo Valentia: CASI ATTIVI 73 (13 in reparto, 0 in terapia intensiva, 60 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 53179 (52979 guariti, 200 deceduti).

REGGIO – ‘Ndrangheta, sequestrati 45 mln di euro a due imprenditori

Nell’ambito di una strategia di contrasto all’accumulazione dei patrimoni illeciti da parte delle consorterie criminali, intrapresa dalla Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato sull’intero territorio nazionale, nella mattinata odierna, il Servizio Centrale Anticrimine e la Divisione Anticrimine della Questura di Reggio Calabria hanno eseguito, nelle province di Reggio Calabria, Messina, Milano, Bari e negli Stati Uniti, un provvedimento di sequestro finalizzato alla confisca emesso, ai sensi della normativa antimafia, dal Tribunale di Reggio Calabria – Sezione Misure di Prevenzione, su proposta formulata congiuntamente dal Procuratore della Repubblica di Reggio Calabria Giovanni Bombardieri e dal Questore di Reggio Calabria Bruno Megale.

Il provvedimento ablatorio riguarda beni ed assetti societari, per un valore complessivo di 45 milioni di euro, riferibili a due fratelli, imprenditori attivi nel settore dell’edilizia ed intermediazione immobiliare. I predetti, allo stato degli atti e fatte salve successive valutazioni nel merito, furono raggiunti nel 2019 da ordinanza di custodia cautelare in carcere e recentemente da richiesta di rinvio a giudizio, poiché ritenuti “imprenditori di riferimento” di un’articolazione di ‘ndrangheta, nell’ambito di un’operazione condotta dalla Polizia di Stato con il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria, che ne disvelò la piena operatività finalizzata ad acquisire la gestione o, comunque, il controllo di attività economiche, di concessioni, di autorizzazioni, appalti e servizi pubblici, per realizzare profitti o vantaggi ingiusti anche attraverso la riscossione di ingenti somme di denaro a titolo di tangente, nonché per impedire od ostacolare il libero esercizio del voto o procurare voti agli associati, ai concorrenti esterni, ai contigui o ad altri in occasione di consultazioni elettorali.

Dal complessivo quadro relativo a diverse inchieste giudiziarie, è emerso che nonostante i due imprenditori, nel corso di quasi un ventennio, fossero stati sottoposti ad estorsione ad opera delle numerose cosche egemoni nei quartieri in cui avevano aperto cantieri edili, gli stessi fossero stati rappresentati nelle interlocuzioni con i vertici delle varie ndrine dagli esponenti della cosca di riferimento, garantendo loro un trattamento di favore, attraverso relazioni funzionali integranti un vero e proprio patto di protezione mafiosa.

Le odierne indagini patrimoniali, svolte dai menzionati uffici anche in territorio estero, che hanno riguardato l’arco temporale di oltre un trentennio, hanno consentito di raccogliere rilevanti elementi indiziari volti a dimostrare come gli imprenditori in questione, a fronte di un quadro reddituale insufficiente a soddisfare persino le primarie esigenze di vita, avevano avviato, godendo del sostegno della cosca “LIBRI” sin dagli anni ’90, fiorenti attività economiche alimentate da capitali illeciti, riuscendo ad acquisire il controllo di un importante segmento dell’edilizia reggina e a proiettare i loro interessi, sia in Italia che negli Stati Uniti, in numerosi altri rami imprenditoriali, quali il settore edile, immobiliare, dell’editoria, della ristorazione, assicurativo e dei giochi e delle scommesse.

Accogliendo la proposta formulata congiuntamente dal Procuratore della Repubblica e dal Questore di Reggio Calabria, il Tribunale di Reggio Calabria – Sezione delle Misure di Prevenzione di Reggio Calabria, allo stato degli atti e fatte salve successive valutazioni, ha disposto, pertanto, il sequestro di società e delle quote sociali detenute dai proposti in 18 società, di cui una in Florida (Stati Uniti), di una ditta individuale, 10 veicoli, 337 fabbricati, 23 terreni, nonché il sequestro dei rapporti finanziari comunque a loro riconducibili per un valore complessivamente stimato di circa 45 milioni di euro.

Arrestato in Francia il latitante Edgardo Greco, era in fuga da 17 anni

In data 2 febbraio 2023, in Sant’Etienne (FR), nei confronti di GRECO Edgardo, in  stato di latitanza fin dall’ottobre del 2006, è stata data esecuzione al Mandato di Arresto Europeo emesso dalla Procura Generale presso la Corte d’Appello di Catanzaro in data 16 maggio 2014, in relazione all’ordine di carcerazione, datato 04 aprile 2014, per la esecuzione della pena dell’ergastolo a carico di GRECO Edgardo, in ordine al duplice omicidio di BARTOLOMEO Stefano e BARTOLOMEO Giuseppe consumato in Cosenza il 05 gennaio 1991 e per il tentato omicidio di MOSCIARO Emiliano avvenuto in Cosenza il 21 luglio 1991, maturato nell’ambito della guerra di mafia, fra la cosca sinteticamente definita “PINO – SENA” e quella sinteticamente definita “PERNA – PRANNO”, che ha insanguinato il territorio cosentino nei primi anni 90.

GRECO Edgardo, è stato individuato in Sant’Etienne (FR), all’esito dell’attività di indagine, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, in specifici procedimenti riguardanti la procurata inosservanza della pena, e svolta dai Carabinieri del Reparto Operativo-Nucleo Investigativo di Cosenza, che nella fase finale hanno operato congiuntamente a personale delle unità catturandi (FAST) italiana e francese e dell’Unità I-CAN dello SCIP del Ministero dell’Interno.

 

GRECO Edgardo – affiliato alla ‘ndrina PERNA-PRANNO egemone a Cosenza e provincia come accertato nell’esito del p.p. c.d. “Garden”, conclusosi alla fine degli anni 90 –  all’esito dei diversi gradi di giudizio del maxi processo c.d. “Missing”, è stato ritenuto corresponsabile dell’imboscata costata la vita, il 5.01.1991, ai fratelli Stefano e Giuseppe BARTOLOMEO, i quali, in quanto ambivano ad una maggiore “autonomia” e considerazione nell’ambito delle cosche cosentine, sono stati trucidati  a colpi di spranga, all’interno di una pescheria all’epoca nella disponibilità dei fratelli Mario e Pasquale PRANNO, e i loro cadaveri venivano fatti sparire e mai più ritrovati.

Il GRECO risulta latitante da oltre 16 anni, poiché irreperibile sin dal 10 ottobre  2006, quando si è sottratto all’esecuzione della misura cautelare in carcere, emessa dal GIP distrettuale di Catanzaro, nell’ambito del maxi processo c.d. “Missing”, che ricostruiva alcuni dei fatti di sangue che hanno caratterizzato, nei primi anni 90, il cruento scontro tra il clan “PINO – SENA” e il clan “PERNA – PRANNO”.

L’attività investigativa, coordinata della Procura della Repubblica di Catanzaro – Direzione Distrettuale Antimafia, e svolta dai Carabinieri del Reparto Operativo-Nucleo Investigativo di Cosenza, è stata avviata nel dicembre 2019, è si è sviluppata attraverso mirati accertamenti finalizzati ad ricostruire la rete di appoggio su cui potesse contare il Greco, risalendo, quindi, alla presenza del latitante in Francia a Sant’Etienne.

 

Il Procuratore della Repubblica                                                    Il Procuratore Generale

COSENZA – Uso indebito “Carta docente”, sequestrati beni a imprenditore

Indagine GDF: acquistate Tv, smartphone e condizionatori.

I militari del Comando provinciale della Guardia di Finanza di Cosenza hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo, emesso dal Gip di Cosenza, nei confronti di un imprenditore. I sigilli sono stati apposti a disponibilità finanziarie e ad un bene immobile per un valore complessivo di 135 mila euro.
Dalle indagini svolte dai finanzieri del Nucleo di Polizia economico-finanziaria, su delega della Procura cosentina, è emersa infatti l’indebita percezione di erogazioni pubbliche legate alla “Carta del docente”, da parte di una società che si occupa della vendita di elettrodomestici e dispositivi elettronici. Da quanto è emerso, l’imprenditore, rappresentante legale della società, avrebbe permesso ad oltre 300 docenti l’indebita spendita del bonus ricorrendo a diversi escamotage, grazie ai quali l’importo del “buono” veniva utilizzato indebitamente per l’acquisto di elettrodomestici, TV, condizionatori d’aria, smartphone e altri dispositivi. Il tutto attraverso una prima vendita di un prodotto consentito cui faceva seguito un “reso”, a fronte del quale veniva creato un buono spesa utile per l’acquisto di un qualsiasi altro prodotto.
La “Carta del docente” prevedeva l’erogazione di un bonus, pari a 500 euro annui, anche cumulabili, finalizzato all’aggiornamento professionale dei docenti di ruolo e, pertanto, spendibile in iniziative di arricchimento culturale quali, ad esempio, l’acquisto di software, hardware, libri di testo, o per l’ingresso in musei, per l’acquisto di biglietti per eventi culturali o per l’iscrizione a master e corsi di laurea. Il sistema di conversione attuato, secondo quanto ricostruito dalla Guardia di finanza, avrebbe determinato, tra il 2018 e il 2021, l’illecita percezione da parte della società di 135 mila euro.
 

 

 

 

(FONTE ANSA)