CALABRIA – Soddisfazione consigliere regionale Montuoro (FDI) per differimento termine bilanci di previsione dei Comuni al 31 luglio
“La decisione dell’ulteriore differimento al 31 luglio dei bilanci di previsione 2023-2025 per tutti i Comuni, decisa dal Ministero dell’Interno nel corso della riunione della Conferenza Stato-Città presieduta dal sottosegretario Wanda Ferro, rappresenta una importante boccata d’ossigeno per tanti enti locali calabresi che presentano difficoltà finanziarie e hanno difficoltà a raggiungere l’equilibrio di bilancio, ancor più in seguito alla crisi economica dovuta alla pandemia e al forte aumento dei costi dell’energia, che hanno avuto pesanti ripercussioni sulle casse comunali”. È quanto afferma il presidente della Commissione bilancio del Consiglio regionale calabrese, Antonio Montuoro, che aggiunge: “L’ulteriore differimento del termine di approvazione dei bilanci di previsione dell’anno in corso, che era già stato spostato al 30 maggio, dimostra la grande sensibilità del governo Meloni nei confronti delle comunità locali, e in particolare l’impegno del sottosegretario all’Interno Wanda Ferro che, con la sua esperienza di amministratrice, ha ben compreso e accolto le richieste provenienti da tanti sindaci e formalizzate anche da Anci e Upi”.
REGGIO – Premio Apollo School, Versace e Brunetti: “Opportunità culturale e professionale per i nostri giovani talenti”
ROSARNO (RC) – Celebrazione del 77° anniversario della fondazione della Repubblica
CALABRIA – Morte Denise Galatà, il garante Marziale: “Dopo il dolore ci sarà tanto da capire”
«Esprimo il mio più vivo cordoglio alla famiglia di Denise Galatà, la studentessa liceale calabrese ritrovata morta per un incidente nel corso della pratica di rafting durante una gita scolastica dicendomi certo che il direttore generale dell’Ufficio Scolastico Regionale, Antonella Iunti, abbia già avviato le dovute verifiche per eventuali responsabilità». È quanto dichiara il sociologo Antonio Marziale, Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Calabria.
«Certo – prosegue Marziale – leggendo di una compagna che ha assistito all’incidente costato la vita a Denise, secondo il cui racconto le acque erano agitate e stando a testimonianze che parlano di mancata firma della liberatoria prima di salire sui gommoni, finita l’ora del dolore, sarà necessario capire molte cose».
CALABRIA – Trovata morta la 19enne Denise Galatà
É stata trovata morta Denise Galatà, la studentessa diciannovenne che risultava dispersa da ieri dopo essere caduta in acqua mentre faceva rafting sul fiume Lao, a Laino Borgo.
Ad individuare il corpo della giovane, che si trovava sott’acqua, sono stati i sommozzatori dei vigili del fuoco.
Il ritrovamento è avvenuto a breve distanza dal punto in cui la diciannovenne era finita in acqua.
Il corpo senza vita di Denise Galatà, secondo quanto si è appreso, si trovava ad alcuni metri di profondità nelle acque del fiume. L’ipotesi che appare più attendibile è che la giovane, dopo essere finita in acqua nel momento dello scontro tra il gommone sul quale si trovava e l’altro natante che procedeva più avanti, non abbia avuto la forza di riemergere e sia morta annegata. Accertamenti in questo senso, comunque, sono stati avviati dai carabinieri della Compagnia di Cassano allo Ionio, su delega della Procura della Repubblica di Castrovillari.
Fonte: ANSA
Polizia di Stato: ‘Ndrangheta, sequestrati immobili e conti a boss di Rho
È ritenuto uno dei boss della locale di ‘Ndrangheta di Rho e per questo il tribunale di Milano, su richiesta congiunta del procuratore della Repubblica e del Questore, ha emesso un provvedimento di sequestro preventivo a carico di un cittadino italiano di 49 anni, eseguito dalla divisione anticrimine della questura.
Oggetto del sequestro sono tre appartamenti e un capannone, con le relative pertinenze, siti nel comune di Lainate, nonché i saldi attivi dei conti correnti in essere riferibili all’indagato e ai suoi prestanome.
Il destinatario del provvedimento, già arrestato lo scorso mese di novembre dai poliziotti della Squadra mobile proprio in quanto figura di spicco della ‘Ndrangheta milanese, ha alle spalle una condanna per omicidio ed è indiziato di far parte della criminalità organizzata già dal 2008.
Tra le accuse a suo carico che lo hanno portato in carcere a novembre, quelle di aver agito con violenza e minaccia, operando il controllo mafioso sul territorio, anche compiendo reati come rapine, percosse e danneggiamenti seguiti da incendio.
Da tutti questi elementi e dalle evidenze emerse durante le indagini, deriva un giudizio di forte pericolosità sociale nei confronti del destinatario del provvedimento, definito come elemento abitualmente dedito alla commissione di reati che, in relazione alla mancanza di redditi leciti, anche da parte dei suoi familiari, consentono l’applicazione della misura patrimoniale del sequestro preventivo. In particolare, il reddito familiare inferiore al reddito minimo di sussistenza risulta sproporzionato rispetto all’acquisto del patrimonio oggetto del sequestro.
Inoltre, come emerge chiaramente dalle indagini, l’indagato non solo ha acquistato gli immobili per una somma molto inferiore al valore, ma si adoperava anche per disporre in merito alla ristrutturazione, esigere i canoni di locazione tramite persona di fiducia, progettando anche la trasformazione dei locali per adibirli ad un Bed and Breakfast.
In una delle intercettazioni il 49enne diceva “Ne voleva 140, gliene ho dati 70mila anche se il notaio mi aveva detto di alzare la cifra altrimenti si capisce che è una truffa”, spiegando appunto che la palazzina è intestata a un prestanome “Perché io non posso avere niente di intestato. Ho fatto la carta dal notaio, lui non mi può fottere, perché è sempre un tossico, capito?”.
Giornata latte, Coldiretti: arriva quello sintetico, no da 3 su 4
Dopo la carne e il pesce in provetta arriva anche il latte sintetico con Israele che si appresta a diventare uno dei primi paesi al mondo a vendere veri e propri prodotti lattiero caseari senza mucche. Ad annunciare la preoccupante novità è la Coldiretti in occasione della Giornata Mondiale del Latte promossa dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO) che si celebra i 1° giugno per promuovere la conoscenza e la qualità del latte a livello mondiale.
Il ministero della Sanità di Israele – spiega Coldiretti – ha infatti concesso alla società Remilk, che sta già producendo su scala industriale in diverse aree del mondo, di vendere al pubblico i suoi prodotti lattiero caseari nati in laboratorio senza aver mai visto neppure l’ombra di una mucca usando il gene della proteina del latte e inserendolo in bioreattori per la crescita accelerata con un processo simile a quello usato un po’ per tutti gli alimenti creati in laboratorio, o “a base cellulare” come suggerito da Fao e Oms.
Un pericolo per la sopravvivenza della Fattoria Italia che vale oggi 55 miliardi di euro e rappresenta uno dei fiori all’occhiello del tricolore a tavola. Ma anche una novità che viene nettamente bocciata da quasi tre italiani su quattro con il 72% dei cittadini che non mangerebbe cibi sintetici ottenuta in laboratorio e solo il 18% la proverebbe mentre il 10% non sa e ha quindi bisogno di più informazioni, secondo l’indagine Tecnè.
Una diffidenza che conferma la necessità di rispettare il principio di precauzione di fronte ad una nuova tecnologie con molte incognite che rischia di cambiare la vita delle persone e l’ambiente che ci circonda” ha affermato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare “proprio per questo la sfida che la Coldiretti lancia alle istituzioni europee è che i prodotti in laboratorio nei processi di autorizzazione non vengano equiparati a cibo ma bensì a prodotti a carattere farmaceutico”.
Una esigenza che ha portato alla presentazione in Italia del disegno di legge che vieta la produzione, la commercializzazione e l’uso di cibo artificiale che dovrà ora essere discusso e poi approvato dal Parlamento, con la raccolta da parte della Coldiretti di mezzo milione di firme di cittadini, oltre 2mila comuni che hanno deliberato spesso all’unanimità, tutte le regioni di ogni colore politico e di esponenti di ogni schieramento che hanno sostenuto la proposta in modo bipartisan. Una mobilitazione che – conclude la Coldiretti – ha il merito di aver acceso i riflettori su un business in mano a pochi ricchi e influenti nel mondo sul quale si comincia ora a fare luce.
CALABRIA – Regione: 2,1 mln per ristrutturazione presidi forze di Polizia, Vigili del Fuoco e uffici giudiziari
PIETROPAOLO: “INTERVENTI PER RAFFORZARE PRESENZA DELLO STATO NEL CONTRASTO ALLA CRIMINALITÀ”
Risorse per complessivi 2,1 milioni di euro saranno destinati dalla Regione Calabria alla ristrutturazione, o ad interventi di manutenzione, di 42 tra caserme e alloggi dei carabinieri e della guardia di finanza, presidi della Polizia di Stato e dei Vigili del fuoco, uffici giudiziari.
Lo rende noto l’assessore regionale, con delega ai beni confiscati, Filippo Pietropaolo, dopo l’approvazione della delibera con cui la giunta regionale, guidata dal presidente Roberto Occhiuto, attraverso una variazione di bilancio, ha destinato le risorse individuate tra le economie del Pac 2007-2013.
“Il finanziamento della ristrutturazione di decine di presidi delle forze di polizia, dei vigili del fuoco e degli uffici giudiziari in Calabria – spiega l’assessore Pietropaolo – rientra in un più ampio piano di interventi della Regione per rafforzare la presenza dello Stato nell’attività di contrasto alla criminalità organizzata e di controllo del territorio per garantire la sicurezza dei cittadini. Ricordo che nella programmazione comunitaria 2021-27 abbiamo stanziato 32 milioni di euro, di cui 20 per la ristrutturazione degli immobili che saranno destinati ad iniziative di carattere sociale e alla realizzazione di presidi delle forze dell’ordine. Proprio per rafforzare questa attività – conclude Pietropaolo – , che ha anche un importante valore simbolico di ripristino della legalità da parte dello Stato, abbiamo sottoscritto nei mesi scorsi un protocollo con l’Agenzia nazionale dei beni confiscati per rendere più efficiente e rapida la destinazione degli immobili e supportare i Comuni nella progettazione delle iniziative volte alla rifunzionalizzazione dei beni”.
CALABRIA – Calendario scolastico 2023-24, Occhiuto firma il decreto. Princi: “203 giorni di scuola, si inizia il 14 settembre”
La Regione Calabria con decreto n. 40 del 31 maggio 2023, a firma del presidente Roberto Occhiuto, ha ratificato il calendario per l’anno 2023-2024 che riguarderà tutte le istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado della regione.
Lo comunica la vicepresidente, con delega all’istruzione, Giusi Princi.
“Abbiamo proceduto velocemente – dichiara la vicepresidente – al fine di permettere agli organi collegiali delle istituzioni scolastiche l’adozione dei provvedimenti relativi all’organizzazione e alla pianificazione delle proprie attività, nei modi e nei tempi più adeguati, dandone tempestiva informazione alle famiglie. Inoltre anche per consentire agli Enti locali di organizzare la fornitura dei servizi di loro competenza, in coerenza con la programmazione scolastica”.
Le lezioni scolastiche avranno inizio il 14 settembre 2023, in tutte le scuole di ogni ordine e grado. Termineranno sabato 8 giugno 2024 nelle scuole primarie (elementari), secondarie di primo grado (medie) e secondarie di secondo grado (superiori); sabato 29 giugno nella scuola dell’infanzia. Le vacanze natalizie saranno dal 23 dicembre 2023 al 5 gennaio 2024, le vacanze pasquali dal 28 marzo al 2 aprile 2024. In totale saranno 203 i giorni di lezione. Per quanto riguarda i giorni riconosciuti come festività nazionali, la Regione Calabria ha riconosciuto che non si effettuino lezioni nelle seguenti date: giovedì 2 novembre 2023 – commemorazione dei defunti; – sabato 9 dicembre 2023 – interfestivo; lunedì 12 e martedì 13 febbraio 2024 – Carnevale; venerdì 26 e sabato 27 aprile 2024 – interfestivi.
“Ovviamente – chiarisce al termine la vicepresidente Princi – le istituzioni scolastiche, nell’ambito della propria autonomia, potranno adattare il calendario in relazione alle esigenze che derivano dal Piano dell’offerta formativa, previa comunicazione all’Ente locale, alla Regione e all’Ufficio scolastico regionale, garantendo, però, il rispetto del numero dei giorni, indicati dal calendario scolastico (203), e le date di inizio e di fine anno fissate dalla Regione”.