CASSANO ALLO IONIO (CS) – Blitz contro la ‘ndrangheta, 68 misure cautelari

In Cassano allo Ionio ed in altri centri della provincia di Cosenza, i Carabinieri del Reparto Operativo Nucleo Investigativo – Comando Provinciale di Cosenza, il personale delle Squadre Mobili di Cosenza e Catanzaro e del Servizio Centrale Operativo di Roma, coordinati dalla Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, hanno dato esecuzione all’ordinanza cautelare, emessa dal GIP presso il Tribunale di Catanzaro, nei confronti di 68 indagati, sulla base della ritenuta sussistenza di gravi indizi in ordine ai delitti, a vario titolo ipotizzati, nei loro confronti, tra cui, rispettivamente, associazione di tipo ‘ndranghetistico, associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, aggravato dalle finalità mafiose, nonché in ordine a plurime estorsioni con particolare riguardo alle aziende operanti nel settore turistico e agricolo, favoreggiamento della latitanza e ad altri numerosi delitti, anche aggravati dalle modalità e finalità mafiose. Il provvedimento, emesso su richiesta della Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, scaturisce dall’ampia attività di indagine coordinata dalla DDA di Catanzaro e svolta, per i diversi profili investigativi, dai Carabinieri del Comando Provinciale di Cosenza, dalle Squadra Mobili di Cosenza e Catanzaro e dal Servizio Centrale Operativo di Roma. Le investigazioni si sono sviluppate attraverso una impegnativa attività di indagine di tipo tradizionale, consistente in attività tecniche, servizi sul territorio, riscontri “sul campo”, tanto con riguardo alle dinamiche connesse al traffico di stupefacenti, e a plurime vicende estorsive, quanto in relazione alla ricostruzione della rete dei fiancheggiatori in ordine alla pregressa latitanza di ABBRUZZESE Luigi, considerato, sul piano cautelare, esponente di vertice del sodalizio di ‘ndrangheta radicato nell’area della sibaritide, oltre che da una parallela attività di acquisizione e analisi di dichiarazioni di diversi collaboratori di giustizia. La gravità indiziaria, conseguita, allo stato, sul piano cautelare, attraverso gli articolati e complessi approfondimenti investigativi, ha riguardato l’attuale assetto e operatività dell’organizzazione criminale di ‘ndrangheta stanziata in Cassano allo Ionio e nel comprensorio della Sibaritide, riconducibile ad esponenti della famiglia ABBRUZZESE di Lauropoli, oltre che la struttura e il modus operandi di un’associazione a delinquere dedita al traffico, e allo spaccio diffuso, di sostanze stupefacenti di vario genere, con la suddivisione dei ruoli e la gestione delle piazze di spaccio, operante sotto l’egida del medesimo sodalizio di ‘ndrangheta. Ha riguardato, inoltre, plurime attività illecite poste in essere, rispettivamente, dagli indagati per i quali si è ipotizzato un ruolo preminente rispetto all’attuale operatività della consorteria criminale di tipo ‘ndranghetista, nonché i vari settori di operatività correlati alle plurime ipotizzate fattispecie penali, ai danni degli imprenditori dell’area della sibaritide. In tale contesto, nell’ordinanza cautelare, nei confronti degli indagati attinti dalle rispettive misure adottate, è stata ritenuta, allo stato, la gravità indiziaria, tra l’altro, per i delitti, rispettivamente contestati, riguardanti numerose ipotesi di condotte estorsive tentate e consumate, anche mediante danneggiamento seguito da incendio, ai danni di imprenditori operanti nei settori del turismo, dell’edilizia e dell’agricoltura, il delitto di usura, con correlato delitto di estorsione per la riscossione delle somme connesse al credito usuraio, violenza privata, reati in materia di armi, furto aggravato, ricettazione, riciclaggio, favoreggiamento personale e reale, possesso e fabbricazione di documento di identificazione falso, intestazione fittizia di beni in relazione ad attività imprenditoriali legate al mondo del mercato ortofrutticolo, detenzione e cessione di sostanza stupefacente del tipo marijuana, eroina e cocaina, reati aggravati dal metodo mafioso e/o dalle finalità di agevolazione mafiosa. Nel corso dell’attività di riscontro, rispetto alle emergenze connesse al traffico di sostanze stupefacenti, i Militari dei Carabinieri del Comando Provinciale di Cosenza hanno proceduto all’arresto in flagranza di reato, di nr. 10 soggetti ed al rinvenimento e sequestro di complessivi 3 Kg. circa di sostanza stupefacente del tipo eroina, cocaina e marijuana. Dei 68 indagati, nr. 39 sono destinatari della misura cautelare della custodia cautelare in carcere, nr. 24 di quella degli arresti domiciliari, nr. 5 dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria. Contestualmente, i militari del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Cosenza hanno dato esecuzione al sequestro preventivo disposto del Giudice per le Indagini Preliminari di Catanzaro, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, di beni immobili, aziende, quote sociali, beni mobili registrati, rapporti finanziari, riconducibili a plurimi indagati, per un valore stimato di circa 5 milioni di euro, e consistenti, tra l’altro, in un terreno adibito ad agrumeto, un Bar-Tabacchi, un autoveicolo, n. 17 rapporti finanziari, n. 5 complessi aziendali di imprese attive nel settore del commercio di autoveicoli, della produzione, lavorazione e distribuzione di articoli ortofrutticoli con relative quote di partecipazione sociale. Nello specifico le ampie e articolare indagini patrimoniali condotte dai Militari Nucleo Investigativo Carabinieri di Cosenza, hanno consentito di ipotizzare, a livello cautelare, per i diversi beni, rispettivamente, la sproporzione tra il valore dei beni nella disponibilità – diretta e indiretta – degli indagati e le capacità economico-reddituali dei rispettivi titolari, oltre che l’intestazione fittizia di beni, con un compendio patrimoniale pertinente ai reati contestati. Il procedimento per le fattispecie di reato ipotizzate è attualmente nella fase delle indagini preliminari.

 43º anniversario strage Bologna,  le parole del presidente del Consiglio Regionale Mancuso  

“43 anni dopo una delle stragi più violente che il 2 agosto 1980 ha colpito Bologna e il Paese, gli italiani, da Nord a Sud, non dimenticano le 85 persone uccise e le altre 200 rimaste ferite. Il Consiglio regionale della Calabria esprime vicinanza alle famiglie ed auspica che la memoria di quel feroce attentato sia da costante monito per difendere la libertà e la democrazia dal terrorismo” 

  

L’ha detto il presidente del Consiglio regionale della Calabria Filippo Mancuso, in occasione del 43º anniversario della strage alla stazione ferroviaria di Bologna avvenuta alle 10:25 del 2 agosto 1980. 

Franco Aceto confermato Presidente Coldiretti Calabria: impegnati ad affrontare sempre nuove sfide

Franco Aceto è stato rieletto all’unanimità Presidente di Coldiretti Calabria per il prossimo quinquennio. L’elezione è avvenuta durante l’assemblea Regionale che si è svolta al Popilia Country Resort dopo una intensa fase dei rinnovi che partiti dalle sezioni, hanno portato all’elezione dei dirigenti delle Federazioni Provinciali, movimenti e associazioni. E’ stato eletto anche il nuovo Consiglio della Coldiretti Calabria, formato dallo stesso Franco Aceto e da: Fabio Borrello vice Presidente Regionale e Presidente della Federazione Interprovinciale Catanzaro, Crotone -Vibo Valentia, Enrico Parisi Presidente Provinciale Cosenza nonché Delegato Regionale di Giovani Impresa Coldiretti, Federica Basile Presidente della Federazione Provinciale di Reggio Calabria, e i componenti eletti: Vincenzo AbbruzzeseAntonello FonsiAntonio GenovesePasquale RussoGiuseppe PorcelliDomenico LavorataMaria Clara Zagarella,Francesco FazioFilippo Maria Callipo, Michelangelo NotarianniSalvatore PrioloLuigi AdinolfiMaria Antonietta Mascaro (Donne Impresa), ed  Elvira Leuzzi (Federpensionati)

Il Presidente Franco Aceto, nel ringraziare tutti i dirigenti presenti, con una larga maggioranza di giovani, ha evidenziato la strategia lungimirante ed inclusiva di questi anni della maggiore organizzazione agricola nazionale e regionale che è cresciuta nei numeri, nell’appeal e nella reputazione verso le Istituzioni e la società civile. “Una squadra di dirigenti determinata – ha continuato – che vuole raggiungere nuovi obiettivi. Ha ricordato il grande evento del Villaggio Contadino a Cosenza “dove abbiamo dato prova di essere una realtà solida e fondamentale per la nostra regione così come è accaduto durante la pandemia, in cui gli agricoltori non si sono mai fermati, per garantire le forniture alimentari, quando era tutto bloccato”. Il Presidente ha ulteriormente rimarcato il sempre più stretto rapporto tra l’etica delle convinzioni e l’etica della responsabilità e ha confermato l’impegno particolare per l’affermazione della verità e della legalità a tutto campo per sconfiggere preconcetti e assicurare il giusto reddito agli agricoltori.

REGGIO – Arghillà senza acqua, la parola ora passa ai cittadini

Alle ore 16:30 è stato convocato il Coordinamento del quartiere di Arghillà in Prefettura per la risoluzione dei problemi idrici che affliggono questa località da molti giorni.

“E’ stata raccolta la nostra istanza, formulata stamattina, per un incontro risolutivo del Palazzo del Governo che deve garantire, assieme al Sindaco, l’integrità fisica e la saluto dei cittadini, ovunque si trovino, che abitino al centro o in periferia e, di qualunque ceto sociale, perché i diritti fondamentali della persona non devono MAI essere violati. Com’è successo ad Arghillà in questi venti giorni…. Ed anche prima!” – a scriverlo in una nota Facebook, il Coordinamento di quartiere Arghillà, che si è espresso sul problema del disservizio idrico che sta affliggendo l’intera area da oramai troppi giorni.

Si attende con trepidazione l’esito dell’incontro di oggi.

La grande crisi idrica estiva sta colpendo, non solo il quartiere di Arghillà ma anche altre aree periferiche della Città di Reggio Calabria, estendendosi fino ai comuni limitrofi come Campo Calabro dove, da parecchi giorni, l’acqua scarseggia.

G.S.

Magna Graecia Film Festival: domani sul palco Riccardo Scamarcio e Greta Scarano

Ricco programma domani per la sesta giornata della 20esima edizione del Magna Graecia Film Festival, diretto da Gianvito Casadonte, all’Arena Porto di Catanzaro. Dopo aver ricevuto la Colonna d’oro diverse edizioni fa, torna al MGFF Riccardo Scamarcio. Vincitore di un Nastro d’Argento come Migliore attore non protagonista per il film Loro di Paolo Sorrentino, l’attore e produttore italiano ha conquistato la ribalta nazionale e internazionale collaborando con nomi noti del cinema come Woody Allen, Nanni Moretti, Marco Tullio Giordana, Mario Martone, Ferzan Özpetek e i Fratelli Taviani. Di recente, ha fatto parte del cast del film Assassino a Venezia del regista britannico Kenneth Branagh in uscita nelle sale il prossimo 14 settembre.

Ospite della serata anche Greta Scarano che presenta il suo corto Feliz Navidad: per Giulia e la famiglia del fidanzato Lorenzo, commedia e mistero si fondano durante la notte più magica dell’anno, la Vigilia di Natale. L’attrice e regista romana ha una solida carriera alle spalle: ha debuttato sul piccolo schermo in Un posto al sole prendendo poi parte a progetti come Romanzo Criminale, R.I.S. Roma – Delitti imperfetti, Speravo de morì prima. Vincitrice del Nastro d’Argento come Migliore attrice non protagonista per il film Suburra di Stefano Sollima, sul grande schermo è stata diretta da registi come Sydney Sibilla, Paolo Genovese e Edoardo Leo.

Sul palco interverrà anche il giornalista Paride Leporace: esperto di cinema ha diretto numerosi quotidiani, oltre ad aver guidato la Lucana Film Commision. Il film in concorso che sarà proiettato domani è “Terezin” di Gabriele Guidi. Un’opera prima che si inserisce all’interno del filone dei film dedicati alla Shoah, raccontando le atrocità dell’omonimo campo di concentramento ma soprattutto, attraverso le vicende dei due musicisti protagonisti, ricordando quanto la creatività artistica possa essere un imprescindibile e necessario strumento di sopravvivenza. A presentare il film, oltre al regista e produttore teatrale, anche Antónia Lišková: l’attrice ed ex modella di origine cecoslovacca ha debuttato sul grande schermo grazie a Carlo Verdone, venendo poi diretta da registi quali Giovanni Veronesi e Paolo Genovese; in televisione ha preso parte a progetti come Don Matteo, Incantesimo, Tutti pazzi per amore e L’allieva.

Al Chiostro del Complesso San Giovanni di Catanzaro, domani sera il regista Valerio Ciriaci presenterà il documentario in concorso Stonebreakers: una fotografia accurata del controverso presente di una delle nazioni più complesse e importanti del mondo, gli Stati Uniti d’America. Seguirà la proiezione di How to blow a pipeline di Daniel Goldhaber – in concorso tra le opere prime e seconde internazionali – un thriller che esplora radicalmente il tema del cambiamento climatico in California.

 

SIDERNO (RC) – Rassegna cinematografica “Una, nessuna, centomila” – Quarto dibattito “Donne e violenza di genere”

“Una, Nessuna, Centomila”  Lungomare delle Palme – Villa Comunale di Siderno  04 agosto 2023  (quarto incontro ).

 

È con vero piacere che il Sindaco della Città di Siderno e l’Assessore alle Pari Opportunità comunicano l’avvio della quarta e ultima serata della rassegna cinematografica “Una, Nessuna, Centomila”, organizzata in collaborazione con la Piccola Opera Papa Giovanni Onlus – Centro Antiviolenza “Angela Morabito” di Reggio Calabria.

L’iniziativa, si sposa con l’ampia attività di sensibilizzazione promossa dal Centro Antiviolenza Angela Morabito sull’area della Locride ed il 4 agosto è previsto il quarto incontro alle ore 19:00. Il  dibattito verterà su “Donne violenze di genere ”, così come la pellicola in programma tratta dal libro di Dacia Maraini dal titolo  “ L’amore rubato “.

Ultimo immancabile appuntamento cui si invita a partecipare attivamente poiché la pellicola cinematografica sarà preceduta da un nutrito dibattito con esperti, istituzioni ed associazioni operanti sui temi delle pari opportunità. Al centro della riflessione ci saranno le donne, le loro storie, volti, nomi di donne vittime di violenza in ambito familiare; una delle forme di violenza di genere più diffuse e gravi, anche perché molte si sono ribellate scegliendo di cambiare il corso della propria vita e di quella dei propri figli. Sono le vittime dei femminicidi.

Questi e molti altri i temi che animeranno il prestigioso confronto e che cercheranno di offrire spunti di riflessione e vie percorribili per la tutela,  la salvaguardia dei diritti delle donne e per promuovere la cultura del rispetto e della parità tra i  sessi.

PALMI (RC) – Giovedì 3 agosto, la presentazione del libro di Giuseppe Scopelliti “Io sono libero”

“Io sono libero”. È il nome del libro scritto  da Giuseppe Scopelliti che verrà presentato domani sera, giovedì 3 agosto,  alle ore 20.30 nella suggestiva cornice della Villa  Comunale di Palmi. I riflettori si accenderanno sulla figura dell’ex  sindaco di Reggio Calabria, nonché ex Governatore della Regione  Calabria, che ritorna in provincia per presentare la sua opera letteraria dopo averlo fatto conoscere a mezza Italia in un tour che ha  riscosso molto successo.

“Il motivo di questi riconoscimenti – come  sottolinea il moderatore della serata, l’avvocato Domenico Naccari, Presidente della Fondazione Cre – Calabria, Roma, Europa –  risiede nel  fatto che “questa onesta testimonianza è un duro pugno nello stomaco  poiché narra con assoluta lucidità  di un politico apprezzato dai più con  uno spiccato senso di lealtà e di appartenenza al proprio territorio”. In questo libro-intervista Scopelliti scrive mentre ancora non aveva del tutto finito di scontare la condanna a 4 anni e 7 mesi, per il reato di falso ideologico, relativa ad alcune vicende accadute quando era sindaco di Reggio Calabria. Un processo che, secondo lui ed i suoi sostenitori, non avrebbe dovuto portare al carcere. “Rilevante è come egli, in carcere, si sia relazionato in maniera positiva con i detenuti e con la polizia penitenziaria, con un occhio implacabilmente osservatore –  aggiunge Naccari – “Il dramma vissuto dall’autore, privato della cosa più importante  che ci sia al mondo, non gli ha impedito di lanciare un chiaro messaggio  sulla natura e sulla vera essenza della libertà, perché essa è una  condizione, uno stato d’animo che prescinde dal contesto in cui si vive” .

L’evento è presentato dall’architetto Antonio Ruoppolo e vede gli interventi del giornalista e scrittore Mimmo Gangemi, dell’avvocato Francesco Cardone, presidente del consiglio comunale di Palmi, e dell’avvocato Giuseppe saletta, consigliere dell’Ordine degli avvocati di Palmi.

Al via i rilievi in mare e a terra per la progettazione esecutiva del Museo del Mare di Zaha Hadid

Le attività, eseguite dallo studio della famosa archistar irachena, risultano propedeutiche all’avvio del cantiere da parte dell’impresa già individuata dall’Amministrazione comunale. A settembre nuovo incontro preparatorio alla conferenza dei servizi

Proseguono da giorni al porto di Reggio Calabria, le indagini ed i rilievi delle opere a mare relativi alla progettazione esecutiva del ‘Museo del Mare’, progettato dalla compianta archistar Zaha Hadid, che sorgerà nell’area tra il Lungomare Falcomatà e il porto cittadino.

L’Amministrazione comunale sta seguendo ogni passo necessario alle attività propedeutiche e a quella della realizzazione, avendo affidato al consigliere comunale, Carmelo Romeo, una delega specifica. Nelle scorse settimane un primo incontro tecnico, convocato a Palazzo San Giorgio, ha messo a confronto lo studio Zaha Hadid che si occuperà della realizzazione, il committente ossia il Comune di Reggio Calabria e tutti gli altri soggetti istituzionali coinvolti per i rispettivi ambiti di responsabilità.

Entrando più nello specifico le attività avviate in questi giorni riguardano tutte le opere a mare e a terra. “Le attività continuano, non stiamo sprecando neanche un giorno, nonostante nel mese di agosto, spesso capiti che le procedure siano in qualche modo rallentate”. Così il consigliere comunale Carmelo Romeo che aggiunge: “Sul fronte Museo del Mare si prosegue senza soste, lo studio Zaha Hadid, con il quale ci confrontiamo quotidianamente, sta continuando il progetto esecutivo e parallelamente ha iniziato le attività di indagine e verifica che sono essenziali per eseguire il progetto”. “In questi giorni – conclude – si stanno effettuando rilievi sia a terra che a mare. Si tratta di un’opera alla quale teniamo molto e stiamo seguendo con attenzione tutti i passaggi”.

Entro settembre si terrà un nuovo incontro tecnico preparatorio alla conferenza dei servizi. Nello specifico le attività di indagine condotte in questi giorni sono divise in due settori. Lungo il tratto di mare prospiciente il litorale in esame sarà eseguito un rilievo batimetrico dalla linea di riva fino ad una profondità massima di 10 metri, lungo 60 linee di navigazione ortogonali alla linea di costa. Il rilievo andrà eseguito con ecoscandaglio in continuo su una superficie di circa 50 ha, per un tratto di costa da rilevare ampio all’incirca 1 km, con una lunghezza media delle sezioni di misura pari a circa 500 m.

Il posizionamento dei fix batimetrici sarà effettuato mediante l’utilizzo di una stazione topografica fissa a terra ed un’altra in movimento lungo il profilo della spiaggia emersa, al fine di consentire la migliore rettilinearità al profilo topo-batimetrico. Saranno rilevati tutti gli elementi eventualmente presenti lungo il tratto di costa siano essi emersi che sommersi. In particolare, dovranno essere esattamente determinate le sagome reali di manufatti come pennelli, moli, scogliere emergenti, scogliere sommerse, condotte sottomarine, scarichi a mare, muri di qualunque genere, canali artificiali di qualsiasi natura, canali o foci naturali. Il rilievo sarà effettuato con un sistema Multi Beam Echo Sounder, sull’intera area oggetto di indagine.

Sul tratto di spiaggia emersa, invece, sarà eseguito un rilievo topografico della fascia costiera, dalla linea di battigia fino alla prima struttura rigida sulla terraferma inclusa. Tale rilievo sarà agganciato al rilievo topografico necessario per le opere da eseguirsi a terra. Il rilievo andrà inoltre eseguito in continuità con i fix del profilo di spiaggia individuati precedentemente. La superficie di interesse ha una dimensione pari a circa 2 ha. Dal rilievo dovranno emergere chiaramente qualunque tipo di struttura fissa o temporanea che al momento delle operazioni sono presenti nella zona di interesse.

REGGIO – Centinaia di aziende agricole danneggiate dalla siccità e dalle alte temperature: la Metrocity chiederà lo stato di calamità

Al Settore Agricoltura un incontro, promosso dal Consigliere delegato Giuseppe Giordano, con le associazioni professionali agricole per condividere il percorso per il riconoscimento della declaratoria di calamità e le azioni per il sostegno alle aziende e ai territori colpiti

Al fine di avviare la procedura di delimitazione del territorio colpito dalle elevate temperature delle ultime settimane e di accertamento dei danni da proporre alla Regione Calabria, finalizzata al riconoscimento dello stato di calamità, la Città Metropolitana di Reggio Calabria ha incontrato oggi le federazioni e confederazioni di categoria degli agricoltori per avviare un tavolo unico di confronto.

L’iniziativa è del consigliere metropolitano, delegato all’Agricoltura, Giuseppe Giordano, d’intesa con la dirigente ad interim del settore, Domenica Catalfamo. All’incontro hanno preso parte i rappresentanti di Coldiretti, Confagricoltura, Confederazione italiana agricoltori, Copagri, Anpa e le associazioni di produttori di bergamotto.

Già nel corso dell’ultimo Consiglio metropolitano l’argomento relativo ai danni causati dall’eccesso termico nel mese di luglio, unito a quello degli incendi, ha prodotto una mozione, sempre presentata dal consigliere Giordano, per impegnare l’Ente ad avviare tutte le procedure per i sostegni economici alle numerose imprese agricole danneggiate. Tra le colture più colpite, oltre agli agrumeti e al bergamotto, anche le produzioni orticole, olivicole, frutticole, vitivinicole oltre al kiwi e all’apicoltura. Palazzo Alvaro, inoltre, è impegnato negli adempimenti necessari per la richiesta di stato di calamità naturale da inoltrare alla Regione Calabria.

“Obiettivo dell’incontro è stato quello di raccogliere e di coordinarci in un’unica azione sinergica. Il settore si è attivato per tempo, sollecitando, attraverso i Comuni e attraverso le stesse aziende, una prima ricognizione, e al momento abbiamo già raccolto oltre 250 segnalazioni circostanziate. Sul bergamotto ad esempio si stima una perdita complessiva pari al 80% della produzione. Si tratta di dati enormi, che stanno peraltro crescendo e che riguarda l’intero territorio metropolitano”. Così il consigliere metropolitano Giuseppe Giordano che aggiunge: “Oggi abbiamo inteso istituire un coordinamento che avrà una forma permanente, per poter raccordarci sulle diverse iniziative da promuovere per il sostegno alle imprese, coordinandoci anche con Regione Calabria e ministeri, per raggiungere l’obiettivo di ottenere i ‘ristori’ previsti in seguito al riconoscimento dello stato di calamità e gli altri benefici previsti. Le segnalazioni da parte dei produttori potranno essere effettuate attraverso foto georeferenziate direttamente agli uffici della Città Metropolitana e stiamo anche lavorando per creare un app dedicata. Altro elemento da non sottovalutare, per il prossimo futuro è quello di affrontare l’emergenza climatica, ovvero l’adattamento climatico, che interessa precipuamente il settore agricoltura, per noi un fattore trainante per l’economia del territorio”. “Valuteremo con attenzione – ha concluso – ogni forma di mitigazione dei danni da effetti climatici, adottando ogni strumento idoneo per proteggere la nostra agricoltura”.

REGGIO – AAA Acqua cercasi

Sembravano remoti i tempi in cui si annunciava “Urbi et orbi”, per Reggio e comprensorio metropolitano, la fine della grande sete.

Nelle fantasie più sfrenate, migliaia di litri d’acqua si sarebbero presto riversati nel dedalo rattoppato che sono le tubature cittadine, per dare sollievo a noi e alle nostre povere autoclavi. E in effetti l’idea era proprio quella: un enorme bacino artificiale, la diga del Menta, pronto a risolvere con uno schiocco di dita il problema della crisi idrica.

La diga del Menta, diventato paesaggio lacustre-per giunta navigabile per piccoli natanti-incastonato nel cuore dell’Aspromonte, ha tutte le carte in regola per un progetto che è a tutti gli effetti grandioso. Come confermato su Linea Blu nella puntata dello scorso 8 luglio dedicata ai nostri dintorni, secondo quanto affermato, il proposito di risolvere “l’arsura reggina” è ben chiaro (dal 2018!) e in più, le provvidenziali piogge di maggio, hanno rimpinguato il lago del Menta lasciando ben sperare e immaginare un’estate con meno bidoni e autobotti in circolazione.

E poi cosa è successo non si sa.

Dai quartieri nord a quelli sud le segnalazioni di disservizi idrici prolungati (oltre quelli programmati da avviso, ovvio) infiammano le pagine social e, probabilmente, anche le linee dei centralini dedicati. In una città che non scende compatta in strada dal 14 luglio 1970 (esatto! NB per gli smemorati: quest’anno abbiamo “festeggiato”, esprimendoci per eufemismi, 53 anni dalla rivolta di Reggio…), l’idea di tornare alle barricate è quasi anacronistico. Eppure ad Arghillà ma anche a Croce Valanidi la cittadinanza ha abbandonato le mura domestiche per riversare il disappunto in strada. E i malumori serpeggiano anche in altri rioni.

Non sappiamo cosa succeda alle tubazioni reggine e del perché il prezioso liquido insapore e incolore resti spesso latitante. Condotte vetuste? Perdite? Aumento della popolazione estiva e dunque scarsezza rispetto all’effettivo fabbisogno? I rettiliani? Le scie chimiche? Non sappiamo. Resta un mistero e l’ombra dell’ennesima “mala ‘stati”.

La redazione