MARTONE (RC) – La Pro Loco organizza per il 5 agosto la giornata “Come eravamo” alla scoperta del passato

Previsti un dibattito con la presenza del Sen. Marco Lombardo,  una piacevole camminata di circa 2 ore e un gustoso pranzo finale

Ultimi preparativi per la giornata intitolata “Come eravamo…” organizzata dalla Pro Loco di Martone insieme ai soci e ai tanti volontari.  Attenzione puntata sul territorio di Crini, zona che custodisce tantissime ricchezze naturali e in passato vero centro dell’agricoltura locale.   Ecco perché passeggiando tra questi luoghi,  si ascolteranno le  testimonianze che racconteranno come parte della popolazione martonese, fino quasi agli anni ‘60, abbia tratto sostegno economico dalla coltivazione dei terreni di Crini, riuscendo ad essere quasi autosufficiente.

“Parleremo di come eravamo e ovviamente della centralità dell’agricoltura nello sviluppo economico e nella crescita. Sappiamo bene come il nostro territorio e le sue risorse vengano evocati, soprattutto nei momenti di crisi generale come il periodo covid, e rivalutati per necessità senza però poi proseguire con una prospettiva di lungo periodo.   Si tratta però nello specifico di un settore che ha sempre dimostrato di saper svolgere il proprio ruolo nell’interesse della collettività”. Queste le parole del Presidente della Pro loco di Martone, Irma Circosta.

La giornata sarà suddivisa in tre momenti, ai quali si potrà decidere di partecipare a propria scelta e senza nessun obbligo. Inizierà alle 09:00 con il raduno presso Contrada Lia,  da dove partirà un’escursione di circa quattro chilometri per scoprire la zona di Crini,  ascoltando i racconti e le esperienze dei martonesi.  Due ore di trekking con difficoltà medio-bassa, tra la natura, le coltivazioni familiari ancora esistenti, i corsi d’acqua naturali e lo splendore di un luogo che si affaccia sull’intera locride, regalando in alcuni tratti un panorama mozzafiato e dimenticato.

La carovana si dirigerà lentamente in località “Quattro strade”, con orario di arrivo previsto alle ore 11:00 circa, dove successivamente si terrà un approfondimento a cui parteciperanno diverse autorità.   L’introduzione sarà curata dal Presidente della Pro Loco Irma Circosta, a cui seguiranno i saluti istituzionali del Sindaco di Martone, Giorgio Imperitura. A seguire gli interventi del Prof.  Orlando Sculli, del Dott. Nuccio Memoli, del Dott. Agr. & For. Daniele Loccisano, dell’Ing. Massimo Macri (Responsabile Compartimento SORICAL) e  del Ten. Col. RFI Rocco Pelle (Com.te Reparto CC Biodiversità Mongiana).   Concluderà il momento di riflessione sul tema “Come eravamo…” il Senatore Marco Lombardo, ripercorrendo le tappe del cambiamento del territorio dagli anni ’60 ad oggi e raccontando la propria esperienza.

Al termine del dibattito la Pro Loco e i volontari di Martone daranno vita ad un ricco pranzo nella splendida cornice delle cosiddette “Quattro Strade”, luogo di ritrovo della comunità locale e dove sarà possibile trascorrere qualche altra ora di spensieratezza, degustando un menu speciale preparato per l’occasione.    Infatti con una quota simbolica di 10,00 euro (e previa importante e fondamentale prenotazione) si potranno degustare un gustoso antipasto a base di salumi e formaggi locali, un abbondante primo piatto tipico della zona e un assaggio di gustosa salsiccia calabrese.

All’organizzazione principale dell’evento, oltre alla Pro loco,  parteciperanno il Comune di Martone e l’Associazione Girasoli della Locride.

 

REGGIO – Cardiopatia congenita adulta operata per la quarta volta su tutte le valvole del cuore: eccezionale intervento effettuato dalla U.O.C. Cardiochirurgia del G.O.M.

È stata dimessa nelle scorse settimane una paziente di 58 anni affetta da una grave malattia congenita del cuore, la Tetralogia di Fallot, e operata con successo per la quarta volta presso la U.O.C. Cardiochirurgia del Grande Ospedale Metropolitano “Bianchi – Melacrino – Morelli” di Reggio Calabria, diretta dal dr. Pasquale Fratto.

La paziente, arrivata in condizioni critiche – in edema polmonare acuto – al Pronto Soccorso del G.O.M., era già stata sottoposta negli anni, presso diversi Centri del Nord Italia, a tre interventi chirurgici in sternotomia (palliazione e correzione della cardiopatia) e a vari tentativi inefficaci di ablazione di fibrillazione atriale permanente con successivo impianto di pace-maker biventricolare e defibrillatore (CRT-D).

Durante la degenza presso il Centro Cuore reggino la paziente è stata sottoposta a cure mediche intensive per la stabilizzazione del grave scompenso cardiaco, dovuto al severo malfunzionamento di tutte e quattro le valvole del cuore e, successivamente, ad intervento chirurgico che si è deciso di sviluppare in due tempi: dapprima si è provveduto ad impiantare una protesi polmonare biologica trans catetere per una grave insufficienza, in modo da consentire un miglioramento del ventricolo destro, gravemente compromesso. Successivamente, ottenuta una migliore contrattilità del cuore, la paziente è stata sottoposta (quarta sternotomia) a sostituzione della valvola aortica e della valvola mitrale con protesi biologiche nonché alla riparazione della valvola tricuspide, tutte severamente insufficienti.

Il decorso postoperatorio si è svolto regolarmente e, dopo tre giorni di cure intensive presso la U.O.S.D. Cardioanestesia, guidata dal dr. Andrea  Cuccio, la paziente è stata dimessa in degenza ordinaria e successivamente a domicilio in ottime condizioni.

La Tetralogia di Fallot è una cardiopatia congenita molto comune ed è frequente operare più volte pazienti affetti da tale malattia nell’arco della loro vita. Il Centro Cuore del Grande Ospedale Metropolitano di Reggio Calabria si occupa regolarmente di pazienti adulti affetti da cardiopatie congenite e la straordinarietà di tale caso è rappresentata dall’aver operato con successo tutte le valvole del cuore attraverso un percorso ibrido con un quarto intervento, in un quadro di severa cardiomiopatia.

La Direzione strategica del G.O.M. esprime viva soddisfazione per quanto realizzato dalla U.O.C. Cardiochirurgia.