CATANZARO L. – La fa bere e abusa di una sedicenne, arrestato

I carabinieri hanno arrestato e posto ai domiciliari un uomo originario della provincia di Vibo Valentia con l’accusa di violenza sessuale su una ragazza di 16 anni.

Il provvedimento è stato disposto dal Gip di Catanzaro su richiesta della Procura del capoluogo calabrese.
Secondo quanto ricostruito dai militari, durante una festa di compleanno in una località della fascia ionica del Catanzarese, l’uomo abusando delle condizioni di inferiorità della vittima determinata anche dall’uso di alcool, condizione da lui stesso procurata, avrebbe costretto la minore a subire molestie e atti sessuali contro la sua volontà.

Dopo la denuncia della madre della ragazza, le indagini hanno consentito di ricostruire, attraverso i racconti della vittima e la raccolta di accurate testimonianze, la dinamica degli eventi.

 

 

FONTE: ANSA

Fondo per lo sviluppo e la coesione, Irto (Pd) chiede al presidente Occhiuto di prepararsi alla battaglia delle Regioni, “la nuova ripartizione – avverte il senatore dem – penalizza soprattutto il Sud e i cittadini più poveri e deboli”

«Il presidente Roberto Occhiuto si muova: difenda gli interessi dei calabresi e sia pronto ad una forte battaglia politica delle Regioni meridionali contro l’eventuale utilizzo delle risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione nei cantieri ancora fermi del Pnrr, soluzione con cui il governo Meloni potrebbe rimediare ai propri gravi ritardi circa la realizzazione delle opere finanziate dal Piano nazionale di ripresa e resilienza». Lo afferma, in una nota, il senatore Nicola Irto, segretario dei dem calabresi, che spiega: «L’ultima, recentissima ripartizione delle risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione presenta gravi criticità, sia per le minori somme assegnate alle Regioni rispetto a quelle definite dal precedente governo, sia perché esse non sono subito disponibili né mai utilizzabili, per quanto è dato comprendere, per le spese relative alle politiche sociali, alle misure di contrasto della povertà e di sostegno dei più deboli, nonché, ad esempio, alle necessità di cultura, turismo, ricerca e formazione. Si rischia, insomma, di non poter utilizzare risorse europee per investimenti immateriali che nel Mezzogiorno aiutano a colmare il divario di sviluppo rispetto al Settentrione». «È dunque fondato e urgente – sottolinea e conclude il senatore Irto – l’appello alla mobilitazione lanciato dal presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, che ha contestato i pesanti ritardi del governo Meloni nella nuova ripartizione delle risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione, prospettando anzitempo i tremendi rischi che corrono tutti i poveri e deboli, specie nelle regioni del Sud, viste le limitazioni emerse sull’uso delle somme assegnate».

COSENZA – Controlli e perquisizioni della Polizia: un arresto e una denuncia

Nella giornata di ieri, personale della Polizia di Stato ha eseguito, nell’ambito dei servizi straordinari disposti dal Questore della Provincia di Cosenza e coordinati dalla locale Procura della Repubblica, diversi controlli in città, finalizzati al contrasto del traffico di sostanze stupefacenti. Nel corso di detti servizi, una persona, con precedenti di polizia, è stata arrestata poiché trovata in possesso di sostanza stupefacente del tipo hashish, per un totale di 54 grammi. In particolare l’uomo è stato sottoposto a controllo da una pattuglia nei pressi della propria abitazione, poiché, alla guida di un veicolo, alla vista dei poliziotti accelerava bruscamente. Lo stupefacente era abilmente occultato all’interno della camera da letto ed una parte invece si trovava indosso all’uomo nelle parti intime. Durante la perquisizione è stato inoltre rinvenuto altro materiale strumentale all’attività di spaccio. Nell’ambito degli stessi servizi, una persona è stata inoltre denunciata per violazione della normativa sugli stupefacenti poiché, al controllo domiciliare, è stato trovato in possesso di marijuana, per un peso complessivo di 130 grammi, oltre che di altro materiale utile per il confezionamento e per la pesatura. Nella circostanza, è stato accertato che l’uomo, allo stato ristretto presso la propria abitazione in regime di detenzione domiciliare per reati specifici, ha di fatto proseguito nell’attività di spaccio noncurante delle prescrizioni imposte in applicazione della misura. Espletate le formalità di rito, l’uomo tratto in arresto è stato condotto presso la propria abitazione e, su disposizione dell’A.G procedente, sottoposto agli arresti domiciliari mentre la persona denunciata è stata altresì segnalata per le condotte in violazione delle prescrizioni.

Il tutto si comunica nel rispetto del diritto dell’indagato (da ritenersi presunto innocento in considerazione dell’attuale fase del procedimento fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile) al fine di garantire il diritto di cronaca.

 CORIGLIANO R. (CS) – Tentata estorsione a dirigente comunale, un arresto 

Nella giornata di ieri veniva eseguita misura cautelare degli arresti domiciliari  nei confronti di un soggetto di 66 anni ritenuto gravemente indiziato di tentata estorsione posta in essere nei confronti di un Funzionario comunale al quale era stato intimato, con minacce gravi,  di ritirare il provvedimento di decadenza di una concessione demaniale. Le indagini del Commissariato di P.S. di Corigliano-Rossano, iniziate immediatamente dopo la denuncia del dipendente comunale, consentivano di raccogliere plurimi elementi probatori a suo carico che generavano l’emissione della predetta misura cautelare. In particolare si rappresenta che, nell’ambito delle attività di contrasto al fenomeno dell’occupazione abusiva del suolo demaniale e della conseguenziale assenza di titoli validi,  disposta dalla Procura della Repubblica di Castrovillari diretta dal Procuratore Capo Dr. Alessandro D’ALESSIO, già dal mese di luglio 2022, venivano eseguiti diversi controlli sul litorale Jonico ed in particolare veniva eseguito un decreto di sequestro preventivo di un lido balnerare che sorge nella zona più centrale del lungomare di Rossano di Sant’Angelo. Il medesimo stabilimento balneare veniva successivamente dissequestrato e riconsegnato al Comune di Corigliano-Rossano nella persona del Sindaco p.t. Conseguentemente a ciò, in data 19 luglio c.a., l’ufficio lavori pubblici settore 11 comunicava alle parti interessate l’avvio del procedimento di decadenza delle due concessioni demaniali marittime. L’indagine si è svolta seguendo le precise direttive del Procuratore della Repubblica di Castrovillari, dr. Alessandro D’ALESSIO. Il tutto si comunica nel rispetto dell’indagato (da ritenersi presunto innocente in considerazione dell’attuale fase del procedimento, che si trova ancora nelle indagini preliminari, fino ad un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile) al fine di garantire il diritto di cronaca. Resta fermo che l’ indagato potrà fornire la propria versione dei fatti che sarà sottoposta ad attenta e tempestiva verifica.

REGGIO – “Un’altra iliade”: all’arena Ex Jardin di Catona si rilegge il grande poema epico, dalla parte degli ultimi

Secondo appuntamento con gli eventi EPIC (Esperienze Performative di Impegno Civile) di Mana Chuma Teatro.

 

Dopo il tutto esaurito registrato lo scorso lunedì con “Stand-Up Omero” di Paolo Rossi, sabato 5 agosto all’Arena ex Jardin di Catona è la volta di “Un’altra Iliade”, la nuova produzione di Mana Chuma (testo e regia di Salvatore Arena e Massimo Barilla).

 

Un solo attore sulla scena, Salvatore Arena, per rileggere il grande poema epico da una prospettiva capovolta, dal punto di vista degli ultimi, di due personaggi marginali che la guerra la subiscono e non la vivono da protagonisti, da eroi.

 

Allo stesso tempo “Un’altra Iliade” è uno sguardo universale su tutte le guerre, sulle sopraffazioni, sulle storture che i conflitti continuano a produrre, ieri come oggi. Non a caso anche nella struttura scenografica ritorna l’idea dei morti in mare perché anche lì c’è una condizione di fuga dalla guerra e dalla povertà.

 

Il testo si muove su due registri apparentemente molto distanti, la farsa e la tragedia, ma che nello sviluppo drammaturgico trovano una loro sintesi, un loro punto di equilibrio, e si rivelano necessari l’uno all’altro. Con musiche originali Luigi Polimeni, scenografia di Aldo Zucco, immersive sound design di Luigi Polimeni e Chiara Rinciari, luci di Luigi Biondi.

 

Lo spettacolo fa parte degli eventi EPIC (Esperienze Performative di Impegno Civile) di Mana Chuma Teatro nell’ambito del progetto “ReggioFest2023: Cultura Diffusa”, un’iniziativa promossa dal Comune di Reggio Calabria e finanziata a valere sul Fondo nazionale per lo spettacolo dal vivo della Direzione Generale Spettacolo del Ministero della Cultura.

 

L’obiettivo del progetto è rilanciare gli eventi e le attività socio-culturali ed economiche sul territorio cittadino con particolare attenzione alle periferie, puntando con decisione sul modello di animazione territoriale inteso come servizio pubblico. In questo quadro Mana Chuma Teatro ha avviato da tempo un percorso di riqualificazione dell’area ex Jardin di Catona con l’ambizione far diventare lo spazio un polo di attrazione culturale nell’area nord della città.

 

L’Arena ex Jardin si trova in Via Nazionale 200 (uscita Gallico, 400 m. direzione Catona)

CALABRIA – Il presidente Mancuso sulla nuova normativa dei consorzi di bonifica approvata dal consiglio regionale: “procediamo spediti nelle riforme di sistema per cambiare la Calabria!”

“Approvando la nuova disciplina dei Consorzi di bonifica d’iniziativa della Giunta, il Consiglio regionale (grazie alla coesione della maggioranza) e il presidente Occhiuto  hanno dato un’ulteriore dimostrazione di forte volontà riformista. È  stata, infatti, approvata una legge per  un settore in difficoltà da lungo tempo e che, per importanza economica e sociale, aveva l’esigenza impellente di una rivisitazione normativa per assicurargli  il sereno prosieguo delle attività e l’espletamento efficiente dei servizi da rendere agli agricoltori e alle comunità”.

Afferma il presidente Filippo Mancuso, dopo  l’esito della seduta consiliare di giovedì  3 agosto: “Si sta proseguendo nella produzione di provvedimenti legislativi e amministrativi in netta discontinuità col passato, per dare alla Calabria opportunità di crescita e realistiche prospettive di sviluppo. In questi diciannove mesi di legislatura, nel corso dei quali non sono mancate preoccupazioni per le emergenze globali (la ripartenza dopo il Covid, il conflitto russo-ucraino e le allarmanti minacce legate al clima e al surriscaldamento) e  in piena sinergia con l’azione dinamica della Giunta, l’attività del Consiglio regionale – sottolinea Mancuso – ha tenuto un ritmo intenso, come si evince dai numeri che ne documentano la  produttività: 30 sedute d’Aula, oltre 110 leggi approvate, 43 riunioni dell’Ufficio di Presidenza e 180 riunioni delle Commissioni”.

Aggiunge: “Giunta e Consiglio abbiamo dimostrato capacità di incidere proficuamente in diversi settori strategici. Nella sanità con l’istituzione di Azienda Zero e dell’Azienda Dulbecco;  e poi la multiutility Arrical per la gestione dei rifiuti e del servizio idrico integrato,  la riforma della Protezione Civile, la riforma del mercato del lavoro e delle politiche attive, il ritorno alla gestione pubblica di Sacal e la sfilza di leggi (riformando dopo vent’anni la relativa legge quadro) per la salvaguardia delle aree protette e della biodiversità. Sono solo alcuni esempi dell’attivismo che, in meno di due anni, abbiamo saputo dispiegare, consapevoli che per colmare il gap che separa la Calabria dalle regioni più sviluppate, bisogna correre, risolvendo i problemi e non solo enunciandoli. Buttandoci definitivamente alle spalle la deplorevole abitudine dilatoria e pilatesca, ogniqualvolta c’è da fare scelte coraggiose all’insegna del rinnovamento e della modernizzazione”.

Servizio funerario, modifica legge regionale. Neri: “Tutelare l’interesse degli utenti garantendo professionalità, rispetto e dignità”

Per rispondere alle esigenze degli operatori del settore e, allo stesso tempo, regolamentare il servizio funerario, il Consiglio regionale ha approvato nella seduta consiliare di ieri, su proposta del presidente del Gruppo di Fratelli d’Italia Giuseppe Neri, modifiche e integrazione alla legge regionale 29 novembre 2019, n. 48 (Disposizioni in materia funeraria e polizia mortuaria).
“La legge disciplina il complesso dei servizi e delle funzioni in ambito funebre e di polizia mortuaria, al fine di tutelare l’interesse degli utenti dei servizi e di uniformare le attività pubbliche e gestionali ai principi di evidenza scientifica, efficienza, economicità ed efficacia delle prestazioni – spiega il consigliere Neri -. Tenendo anche conto degli interessi pubblici preordinati alla tutela della salute pubblica, dell’igiene e della sicurezza, l’intervento di novellazione propone, in particolare, il ripristino delle definizioni e la previsione di un articolo ad hoc dedicato alla disciplina del Centro servizi, del Consorzio e della Società consortile operanti nel settore funebre, recependo così le istanze del territorio. Con le modifiche apportate, vogliamo assicurare le migliori funzionalità dei servizi resi agli utenti, nel rispetto dei principi di trasparenza, di concorrenza e della legge nazionale vigente ma anche, dare un giusto apporto all’attività funebre che costituisce un’attività imprenditoriale svolta da soggetti che devono garantire professionalità, rispetto della dignità, delle convinzioni religiose e culturali, della libera scelta della forma di sepoltura o cremazione ma soprattutto, un rigoroso servizio alle famiglie colpite da un lutto”.
Il presidente del Gruppo Fratelli d’Italia ci tiene a precisare che “dall’attuazione della presente legge non derivano nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio regionale e che tale ordinamento giuridico disciplinerà taluni aspetti della materia lasciando ai Comuni l’esercizio delle funzioni amministrative. La Regione inoltre, assicura la dignità delle scelte personali in materia di disposizione del proprio corpo nell’evenienza del decesso, in un quadro di rispetto delle idee, delle convinzioni e dei sistemi valoriali”.

MELICUCCO (RC) –  I carabinieri scoprono due aree adibite a discarica: 4 le persone denunciate

I Carabinieri della Stazione di Melicucco, in due differenti controlli, hanno deferito in stato di libertà quattro melicucchesi, ritenuti gravemente indiziati di aver violato il testo unico in materia ambientale, in particolare realizzando delle vere e proprie discariche abusive, con grave rischio per l’inquinamento dell’ambiente.

Nello specifico, i militari della locale Stazione, in collaborazione con la Stazione Carabinieri Forestali di Cittanova, hanno denunciato due coniugi che, nei pressi della loro abitazione, avevano accumulato circa 350 portiere e un’ottantina di cofani di automobili, nonché decine di cerchi e sezioni di parti meccaniche di veicoli vari. L’area è stata sottoposta a sequestro.

In un’altra zona di contrada San Fili, i militari melicucchesi hanno riscontrato un’analoga situazione, con l’accumulo di circa 650 tra cofani e portiere, 50 pneumatici, diverse parti di motori, nr. 4 autovetture ed un autocarro, il tutto in stato di abbandono; due persone sono state denunciate ed anche in questo caso l’area è stata sottoposta a sequestro.

In entrambi i casi, tutto il materiale -tra cui parti di motori- ritenuto, tra l’altro, di dubbia provenienza, era esposto alle intemperie e, spesso, appoggiato direttamente a terra, con forte rischio di inquinare il suolo sottostante.

I servizi, condotti d’iniziativa, rientrano in una più ampia strategia di contrasto posta in essere dall’Arma dei Carabinieri in Calabria che, negli ultimi mesi, ha visto una sempre maggiore attenzione ai reati contro l’ambiente, con importanti attività di contrasto e di controllo preventivo che sinora hanno portato a segnalare all’Autorità Giudiziaria decine di violazioni penali ed amministrative.

Per i soggetti deferiti, il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari.

REGGIO – Truffa ai danni del sistema sanitario nazionale, deferiti sei  medici ed un farmacista dai Nas

I Carabinieri del Nas di Reggio Calabria a conclusione di un’articolata attività investigativa, denominata “ARCHIFARM”, hanno notificato un avviso di conclusione delle indagini preliminari emesso dalla locale Procura della Repubblica diretta dal Procuratore Giovanni Bombardieri, nei confronti di un farmacista e della società di cui è legale rappresentante e di sei medici di medicina generale, ritenuti responsabili, a vario titolo, dei reati di truffa in concorso, falso ideologico e gestione non autorizzata di rifiuti.

Le indagini del NAS condotte dal Novembre 2020 al Luglio 2022, supportate da attività tecniche di intercettazioni telefoniche, acquisizioni e analisi di prescrizioni mediche e documenti contabili, nonché testimonianze di numerosi pazienti, avrebbero permesso di ricostruire, allo stato degli atti e fatte salve le successive valutazioni di merito, che i medici di famiglia, tutti operanti nella Piana di Gioia Tauro, si erano resi protagonisti in concorso con il farmacista della c.d. “truffa delle fustelle”, ovvero redigevano ricette mediche per medicinali mai dispensati ai pazienti, del tutto ignari delle prescrizioni a loro carico, ma per i quali comunque veniva illecitamente richiesto il rimborso al sistema sanitario nazionale.

I carabinieri hanno ascoltato numerosi pazienti, tra i quali molti anziani e con gravi patologie, che dichiaravano di non aver mai assunto i farmaci prescritti a loro nome né tanto meno di essersi recati presso la farmacia ove ne risultava la dispensazione. I militari hanno sottoposto a sequestro penale oltre 2.500 confezioni di farmaci in corso di validità, la maggior parte dei quali destinati alla cura delle patologie da contagio Covid-19, trovati abbandonati sul greto del torrente della località Archi di Reggio Calabria, e di cui circa la metà riconducibili all’attività posta in essere dagli odierni indagati.

Durante la medesima indagine il GIP presso il Tribunale di Reggio Calabria, su richiesta della locale Procura, emetteva un Decreto di Sequestro Preventivo a carico della Farmacia e del rappresentante legale, di 19.941 euro ovvero il danno economico che la presunta truffa avrebbe causato ai danni del Sistema Sanitario Nazionale.

Il procedimento penale è nella fase delle indagini preliminari per cui vanno fatte salve le successive valutazioni di merito