REGGINA – Ripepi: Saladini, Ilari, Istituzioni resuscitate dal sonno, dubbi e “supercazzole”

In molti, se non tutti, a Reggio, ormai sono a conoscenza, per sentito dire o per averlo letto tramite i vari articoli e comunicati istituzionali che in questi giorni stanno “affollando” le varie testate giornalistiche, il web, i social, della presenza dell’ormai ex presidente della Reggina, Felice Saladini, negli studi di Sport Italia lo scorso mercoledì sera, per rilasciare le dovute dichiarazioni circa quanto sta accadendo ed è accaduto alla Reggina.
Dichiarazioni che, fino a quella data, non sono mai pervenute: silenzio stampa per settimane! Settimane durante le quali, ai reggini non è stata fornita alcuna spiegazione circa quanto stesse avvenendo e, dopo mesi, il silenzio viene rotto (ma senza nessun chiarimento concreto!) non a Reggio bensì a Milano! A sottolineare questa gravissima condotta, il Consigliere comunale Massimo Ripepi, che in questi giorni, con le sue quotidiane dirette Facebook, ha ripetutamente denunciato tutte le storture della questione, divenendo uno dei pochi, se non l’unico che si è mosso, dall’inizio, per mettere luce su questa storia, a differenza delle varie istituzioni reggine e non.
Il resoconto, delle parole di Saladini, è stato: “Il dado è tratto”, Ripepi controbatte: “Il daTo è tratto”, a voler intendere che Saladini, dopo aver preso in giro ed abbandonato, dopo tante promesse, l’intera Città, si è permesso anche di continuare a prendere in giro,  durante la trasmissione, la Reggina, Reggio e tutti i reggini, con risposte mancate alle domande che gli venivano poste dai giornalisti di SportItalia, oppure rigiri di discorsi per tentare di svincolarsi dalle stesse domande. Un magheggio che, ha finito di creare confusione su una situazione, di per sé già contorta! Ad esempio, come sottolinea Massimo Ripepi, Saladini non ha chiarito la sua posizione circa la mancata conferenza stampa a Reggio, oppure per quello che riguarda la nuova proprietà: quando gli è stato chiesto, infatti, se fosse sicuro di aver lasciato la Reggina in “buone mani”, l’ex presidente ha risposto bypassando la domanda, spiegando di aver venduto ad un “Fondo” di investitori e, che solo successivamente, sarebbe stato nominato il nuovo proprietario. Quest’ultimo, che ricade nella persona di Manuele Ilari, come chiarisce il consigliere Ripepi, ha iniziato col botto, disertando l’incontro con il sindaco della stessa città nella quale ha investito, perché ha paura: si spaventa di venire a Reggio!
Saladini afferma, durante la trasmissione, la cui presenza negli studi di Sport Italia viene definita da Ripepi come una “pantomima”, di essere supportato dalle Istituzioni. Quali istituzioni? Quelle che sembrano essersi svegliate solo adesso e che per tutto questo tempo, non solo non hanno mosso un dito, ma non hanno pronunciato neanche una parola circa quanto stesse accadendo.
A differenza dello stesso Massimo Ripepi, l’unico che è stato sempre pronto a denunciare la situazione in cui versa la Reggina oggi, che rappresenta l’emblema dello stato cancrenoso in cui versa l’intera Reggio: partendo dall’Aeroporto, passando per la spazzatura e così via.
Adesso tutti sono pronti ad esporsi e a lanciare comunicati, forse anche un po’ per farsi pubblicità, ma dove sono state le istituzioni finora?  Se si fosse mosso qualcosa, qualcuno, prima forse oggi la situazione sarebbe diversa. Una situazione che, come afferma Ripepi, “è frutto di un sistema di venduti e traditori della città”, come vengono catalogati dal consigliere comunale, tutti coloro che “parlano e non parlano”.
“Il primo tifoso della Reggina”, come si definisce Saladini (altra presa in giro verso Reggio!), si rivolge come ultima spiaggia al Consiglio di Stato, certo che la vittoria sarà dalla sua parte. Anche qui, su questo punto, Massimo Ripepi si espone: “Festeggiare un’eventuale vittoria di Saladini al Consiglio di Stato, sarebbe come ricrocifiggere Reggio!”, dal momento che la Reggina partirebbe penalizzata: senza una squadra vera e propria, senza giocatori, con un proprietario che ha “Paura” di recarsi a Reggio, “si rischierebbe un K.O. tecnico”, afferma Ripepi.
La denuncia del Consigliere parte dalla Reggina, ma si estende alla situazione in cui versa l’intera città di Reggio, una città che “va ricostruita dalle fondamenta” sostiene Ripepi e che “deve rinascere dalla verità”.
“Per difendere Rheggio” – continua Massimo Ripepi – “ è necessario l’esercito del bene per combattere contro chi ha abbandonato l’interesse pubblico in favore di quello privato, è necessario un progetto politico serio, fatto di persone che amano la città”.

CALABRIA – Coronavirus, bollettino Regione: 37 nuovi casi positivi

Le persone risultate positive al Coronavirus sono 641302 (+37) rispetto a ieri.

Questi sono i dati giornalieri relativi all’epidemia da Covid-19 comunicati dai Dipartimenti di Prevenzione delle AA.SS.PP. della Regione Calabria.

In Calabria, ad oggi, il totale dei tamponi eseguiti sono stati 4419402 (+590).

– Catanzaro: CASI ATTIVI 78 (10 in reparto, 5 in terapia intensiva, 63 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 115818 (115358 guariti, 460 deceduti).

– Cosenza: CASI ATTIVI 107 (18 in reparto, 0 in terapia intensiva, 89 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 191879 (190327 guariti, 1552 deceduti) .

– Crotone: CASI ATTIVI 0 (0 in reparto, 0 in terapia intensiva, 0 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 60513 (60221 guariti, 292 deceduti).

– Reggio Calabria: CASI ATTIVI 75 (10 in reparto, 0 in terapia intensiva, 65 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 210990 (210046 guariti, 944 deceduti).

– Vibo Valentia: CASI ATTIVI 20 (3 in reparto, 0 in terapia intensiva, 17 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 53996 (53790 guariti, 206 deceduti).

Versace: “Ilari consegni le carte, paghi gli stipendi e si dimetta. La Reggina non è sua”

Il sindaco metropolitano ff: “Pronti ad azioni legali. La Città nauseata da una condotta scellerata e votata al suicidio”
“Il signor Ilari ha ampiamente dimostrato di non avere lo spessore, la credibilità, l’esperienza e l’affidabilità necessarie per rappresentare la Reggina. Si dimetta subito, consegni il titolo alla città e torni ad occuparsi esclusivamente delle sue sale di proiezione. La Reggina è una cosa seria”. E’ quanto afferma il sindaco metropolitano facente funzioni, Carmelo Versace, sottolineando come “l’intero territorio è nauseato dalla condotta scellerata e votata al suicidio di chi dovrebbe fare gli interessi della squadra calabrese più blasonata”.
“Non si capisce cosa voglia questo impresario venuto dal nulla – incalza Versace – indicato a rappresentare un fondo, assolutamente impercettibile, che non ha fatto e non sta facendo nulla per aiutare una delle principali realtà economiche, sociali e sportive del Sud Italia. Lascino Reggio, per sempre, quanti intendono speculare sui sogni e sulle passioni del popolo amaranto”.
“Il signor Ilari – ha proseguito Versace – dimostri quel briciolo di senso di responsabilità che, sino ad ora, non ha avuto. Inopinatamente ha parlato di Reggina che “non è in vendita”, ma sbaglia di grosso se pensa di portare la società al fallimento dopo l’udienza al Consiglio di Stato di fine mese. Come Città Metropolitana siamo pronti a porre in atto qualsiasi azione legale per impedire il tracollo di una situazione complessa oltre ogni tipo di immaginazione”.
“Deve essere conseguente rispetto alle parole che dice”, ha affermato ancora Versace concludendo: “Servono azioni, fatti, concretezza. Dell’aria fritta i reggini non sanno che farsene. Entro 24 ore, dunque, il signor Ilari farebbe bene a mostrare carte, nomi e documenti in suo possesso per far luce sulla pagina più triste di una storia ultracentenaria. Entro e non oltre domenica prossima, poi, paghi ogni stipendio in sospeso, restituisca dignità e sicurezza ai lavoratori ed alle lavoratrici e garantisca la ripresa degli allenamenti al Sant’Agata. Infine, si dimetta e restituisca alla città ciò che è della città. La Reggina non è né del signor Ilari, né di fantomatici fondi stranieri, né di chi lucra in un calcio malato”.

REGGINA – Patron Ilari rifiuta l’incontro con Brunetti: nessun rispetto per la Città

Arrivano in casa d’altri e vogliono comandare o, quantomeno, ignorano i legittimi proprietari perseguendo, come ciechi muli, la loro volontà ed il loro personalissimo interesse. Reggio, infatti, oggi si è svegliata con la notizia terrificante che, il nuovo proprietario della Reggina, Manuele Ilari, non si è presentato all’incontro col sindaco della città di Reggio Calabria Paolo Brunetti.

L’incontro, che sarebbe servito a chiarire tanti aspetti che ancora oggi sono sconosciuti, quali la solidità economica  oppure la credibilità del fondo al quale Saladini avrebbe venduto (sembrerebbe quasi alla cieca!) la società amaranto, è stato eclissato con disdegno tramite pec da parte di Ilari, nella quale rimprovera la mancanza di un dialogo collaborativo, leale e sereno tra le parti coinvolte.

Ilari ha inoltre fatto notare che, sino ad oggi, nessuno all’infuori di lui si è fatto avanti per l’acquisto della società: ricapitolando dunque, la squadra amaranto, patrimonio sportivo e culturale della Città Metropolitana di Reggio Calabria, risulta essere ad oggi nelle mani di un uomo che, oltre ad avere rifiutato l’interlocuzione con il massimo rappresentante istituzionale, non si è neanche mai presentato in città in quanto, da come si legge su Strettoweb.com, avrebbe “paura di venire a Reggio”!

In una situazione che, già partiva nella disperazione più totale, ad oggi sembra sfiorare la soglia della follia oltre che del ridicolo, con un Presidente della Reggina che, per sposare la vocazione della stessa squadra amaranto, dovrebbe sposare Reggio Calabria e il campanilismo reggino, mentre invece ha addirittura paura di presentarsi in Città!

Sicuramente le istituzioni, come anche lo stesso Brunetti, ci hanno messo troppo tempo prima di impugnare la situazione, come tutti i cittadini e i tifosi in primis, si sarebbero aspettati dai propri amministratori! Sicuramente meglio tardi che mai, pare che anche il sindaco ff si sarebbe svegliato dal torpore (magari a seguito di qualche bacchettata?), in quanto, non soddisfatto di questo rifiuto al dialogo, sembrerebbe che il Primo cittadino stia organizzando un incontro con Felice Saladini.

Tra interrogativi e incertezze sempre crescenti, come sempre, a rimanere con il fiato sospeso ed il cuore spezzato, tutti i tifosi ed i cittadini che, di Reggio e della Reggina, ne hanno fatto un vanto ed un’identità esistenziale!

G.S.

MESSINA – Telefona alla moglie per disfarsi della droga

Nel corso dei servizi finalizzati al contrasto del traffico di sostanze stupefacenti, i Carabinieri della Compagnia di Taormina hanno attenzionato una coppia di coniugi di Giardini Naxos, di anni 51 e 50, ritenuti responsabili del reato di “detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti”, arrestando in flagranza di reato l’uomo, già noto alle forze dell’ordine, e denunciando in stato di libertà la consorte. Ad individuarli sono stati i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Taormina che, dopo un mirato servizio di osservazione attuato nei pressi dell’abitazione della coppia, decidevano di eseguire una perquisizione domiciliare, che consentiva di rinvenire un rilevante quantitativo di sostanze stupefacenti di tipo marijuana. Vani sono stati i tentativi della coppia, nell’immediatezza della perquisizione, di disfarsi delle sostanze illecitamente detenute. Infatti la donna, avvisata telefonicamente dal coniuge dell’arrivo dei Carabinieri presso l’abitazione, nel tentativo di occultare la sostanza stupefacente, veniva notata dai militari dell’Arma proprio mentre tentava di nasconderla maldestramente in una busta della spesa all’esterno dell’abitazione. All’interno del sacchetto di plastica venivano rinvenuti oltre trecento grammi di marijuana e, nel corso della perquisizione locale, veniva rinvenuto anche materiale idoneo per il confezionamento delle dosi. L’uomo, con precedenti per la medesima tipologia di reati, veniva tratto in arresto in flagranza di reato, mentre la donna, casalinga e incensurata, veniva denunciata a piede libero in concorso con il marito per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. La sostanza stupefacente è stata sequestrata e sottoposta ad analisi tossicologiche, che ne hanno confermato la natura, stabilendo la quantità di principio attivo e il numero di dosi singole medie ricavabili, pari a circa 1.650. L’arrestato, su disposizione del Pubblico Ministero della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Messina, è stato ristretto presso la propria abitazione in regime degli arresti domiciliari, in attesa dell’udienza di convalida, al termine della quale il Giudice ha convalidato l’arresto, applicando la misura cautelare degli arresti domiciliari, mentre la donna sarà giudicata separatamente.

Lotta al narcotraffico: operazione Gioia Tauro, le parole di Piantedosi

“Voglio esprimere il mio sincero apprezzamento per la determinazione con cui magistratura e forze di polizia stanno operando, ottenendo importanti risultati come quello conseguito oggi, nella lotta al narcotraffico” ha dichiarato il Ministro dell’interno, Matteo Piantedosi.

“La lotta alla droga rappresenta una priorità nella nostra attività di Governo, portata avanti grazie ad un’azione costante di contrasto alle organizzazioni criminali che gestiscono il traffico di sostanze stupefacenti e le piazze di spaccio. Un tassello fondamentale per garantire sicurezza e legalità nelle nostre città” ha sottolineato il titolare del Viminale, in riferimento all’operazione condotta oggi dal Comando provinciale dalla Guardia di Finanza di Reggio Calabria, con il coordinamento della locale Direzione distrettuale antimafia, che ha portato al sequestro di 150kg di cocaina nel porto di Gioia Tauro.

REGGINA – Curva Sud, contro Saladini e Ilari: “Rimettete la Reggina nelle mani delle istituzioni e di chi la ama!”

“Dopo le ultime esternazioni del signor Saladini e del signor Ilari (che per noi sono la stessa identica cosa), la nostra pazienza è finita. Mandiamo questo messaggio con l’unico mezzo che abbiamo a disposizione e che speriamo possa arrivare li dove è fondamentale che arrivi.

Stiamo assistendo all’ennesima farsa, grazie alle pagliacciate compiute dai signori Ilari e Saladini. Stiamo morendo e nessuno dei due mette le mani nel portafogli per pagare quanto necessario e rimettere in moto tutta la macchina organizzativa del S. Agata, atto fondamentale per poter alimentare un briciolo di speranza di ottenere la riammissione in B al Consiglio di Stato del 29 agosto. Per quel che ci riguarda il percorso del signor Ilari con la Reggina non deve nemmeno iniziare, mentre quello di Saladini, con Reggio e la Reggina è finito ieri sera, dopo la squallida comparsa alla trasmissione di Sportitalia che è stata l’ennesima presa in giro verso una città intera!

Ha dichiarato di amare Reggio e la Reggina, bene, è arrivato il momento di dimostrarlo. Riportate la nostra amata Reggina nelle mani delle istituzioni in modo tale che, anche se dal basso, si riesca a ripartire, consentendo, a chi la ama veramente, di vigilare su chi verrà. L’unica cosa da fare è liberare la Nostra Storia, oggi in ostaggio di speculatori. Non possiamo permetterci di perdere altro tempo, non potete permettervi di giocare con i nostri sentimenti e con il nostro blasone. Da oggi sarà guerra aperta, non fatevi più vedere in città, non pensate nemmeno per un attimo di varcare le soglie del Granillo e del S. Agata: sono la nostra casa, non la vostra!

Al Consiglio di Stato vi consigliamo di non farvi vedere perchè gli unici ad avere il titolo a presenziare siamo solo noi, i veri difensori della Reggina, perchè voi non siete un cazzo! Avanti Reggio”.

Curva Sud

CALABRIA – Coldiretti: l’aumento del carburante un macigno sui costi delle imprese e sulla spesa dei consumatori. La logistica è una questione cruciale

In Italia  l’88% (la media europea supera di poco il 76%) delle merci per arrivare sugli scaffali viaggia su strada l’aumento dei prezzi di benzina e gasolio ha un effetto valanga sui costi delle imprese e sulla spesa dei consumatori. E’ quanto afferma Coldiretti Calabria in riferimento al rialzo dei prezzi di gasolio e benzina che ha sfondato ampiamente la quota dei 2 euro al litro in autostrada. Si sovrappongano continuamente – annota -due diversi aspetti della questione: il livello del prezzo dei carburanti e la sua dinamica.

A subire le conseguenze dei rincari – sottolinea la Coldiretti – è l’intero sistema agroalimentare dove i costi della logistica arrivano ad incidere attorno ad 1/3 sul totale dei costi per frutta e verdura. Una situazione che peggiora il deficit competitivo dell’Italia a causa dei ritardi infrastrutturali con il costo medio chilometrico per le merci del trasporto pesante che, a livello nazionale, è pari a 1,12 euro/ chilometro, in Calabria viste le distanze ancora di più, più alto di paesi come la Francia (1,08 euro/chilometro) e la Germania (1,04 euro/chilometro) secondo l’analisi di Coldiretti su dati del Centro Studi Divulga.  Il gap logistico italiano comporta un aggravio di spesa superiore dell’11% rispetto alla media europea e ostacola – continua Coldiretti – lo sviluppo del potenziale economico del Paese, in particolare per i settori per i quali il sistema dei trasporti risulta cruciale, come nel caso del sistema agroalimentare nazionale.

In tale ottica il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) può essere determinante per sostenere la competitività delle imprese sbloccando le infrastrutture che migliorerebbero i collegamenti tra Sud e Nord del Paese e anche con il resto del mondo per via marittima e ferroviaria, con una rete di snodi composta da aeroporti, treni e cargo. Le risorse per lo sviluppo e l’efficientamento delle infrastrutture di trasporto da sole non bastano  -commenta Coldiretti – per garantirne la piena efficacia ed efficienza. L’impegno poi è che tali risorse siano trasformate in tempi quanto più possibile ragionevoli in opere e infrastrutture al servizio del sistema economico. Secondo quanto emerge dai dati Banca d’Italia e dell’Agenzia della Coesione Territoriale, il tempo medio di attuazione delle opere infrastrutturali in Italia è pari a 4,5 anni, ma cresce progressivamente all’aumentare delle dimensioni progettuali. La durata di realizzazione sale a quasi 11 anni per le opere il cui valore supera i 5 milioni fino a raggiungere i 15,7 anni per progetti di oltre 100 milioni di euro. La segmentazione territoriale  -conclude Coldiretti – evidenzia, inoltre, differenze apprezzabili tra aree del Centro Nord e Mezzogiorno. Al Sud si osservano durate maggiori e un’incidenza più significativa dei tempi dedicati alle attività accessorie.

REGGIO – Auto finisce in un canale e si capovolge, morti due fratelli

Due fratelli sono morti stasera in un incidente stradale avvenuto a Condofuri. I due, secondo una prima ricostruzione, erano a bordo di un’auto che, nel fare manovra, è finita in un fossato al lato della strada ribaltandosi.

Il passeggero, Pasquale Manti, di 70 anni, pensionato, è morto sul colpo, mentre il guidatore Domenico Manti, di 73 anni, è stato soccorso e portato nel Grande ospedale metropolitano di Reggio Calabria dal Suem 118. L’uomo, però, è morto poco dopo il ricovero.
Sul posto, oltre all’ambulanza, sono intervenuti i vigili del fuoco ed i carabinieri della Stazione di Condofuri per stabilire la dinamica dell’incidente.
FONTE: ANSA

REGGIO – Sequestrati nel porto di Gioia Tauro 150 chili di cocaina

I finanzieri del Comando provinciale di Reggio Calabria hanno sequestrato, nel porto di Gioia Tauro, circa 150 chili di cocaina purissima.

Il sequestro della sostanza stupefacente è stato realizzato nell’ambito dei presidi di contrasto dei traffici illeciti transnazionali all’interno dell’area portuale predisposti con il coordinamento della Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria diretta dal Procuratore Giovanni Bombardieri.

In particolare, la cocaina è stata individuata tra 1.000 contenitori provenienti dal continente sudamericano, a bordo di una nave commerciale, in servizio sulla rotta che passa da Panama per poi giungere nel porto di Gioia Tauro. I militari della Fiamme Gialle sono riusciti ad individuare la sostanza stupefacente nascosta in un container carico di banane.
La cocaina, proveniente in particolare dal porto di Turbo in Colombia, è risultata di qualità purissima e avrebbe potuto essere tagliata fino a 4 volte prima di essere immessa sul mercato, fruttando alla criminalità un introito di oltre 30 milioni di euro.