REGGIO – Sport, Viola: zoom neroarancio su Omar Seck

Ha grande voglia di trovare spazio e minuti per affermarsi nel mondo del basket ripartendo dalla canotta nero-arancio, provando a farsi trovare pronto.
E’ una delle pedine più “esperte” del giovane roster affidato alla guida di Coach Cigarini considerando che ha già 3 anni di esperienza in B ad Oleggio.
Zoom, su Omar Seck. Ecco le sue impressioni:

“Dopo tre anni ad Oleggio probabilmente, era arrivata l’ora di cambiare.
Sono consapevole dell’importanza della piazza reggina.
Sono stato felice di accettare”.

Gli anni di Oleggio?

“Sono stati degli anni con molti alti e bassi. Abbiamo avuto tante difficoltà durante durante le stagioni però siamo sempre riusciti poi a ritrovarci con grinta, grazie al gruppo squadra e lo staff tecnico.
Mi sono sempre trovato bene con i miei compagni, facendo gruppo e dando sempre il massimo”

Che giocatore sono? “Posso giocare nei tre ruoli “esterni”.
Sono un giocatore dinamico ed atletico, mi piace molto il gioco rapido e, devo dire di essere molto ferrato nell’aspetto difensivo.

La nuova squadra? “Felice che sia una squadra giovane e dinamica.
Leggendo i nomi, siamo tutti, da pochi anni nel basket senior, “abbiamo fame” e voglia di vincere.
Sono state fatte tante scelte coraggiose, anche in ruoli cruciali, è tutto davvero molto stimolante, anche perchè in chiave collettiva, ci si dovrà aspettare tanto da noi.”

La mia carriera? “Gli anni dove sono stato aggregato alla Serie A della Pallacanestro Varese sono stati bellissimi e li porterò sempre nel mio cuore.
Essere al fianco di quelli che, fino ad un attimo prima erano i miei beniamini è stata una sensazione unica.
Ad Oleggio porterò con me tre gruppi super:I miei compagni di squadra sono diventati “fratelli” per la vita”.

Il nuovo campionato? “Secondo me sarà una serie B Interregionale molto competitiva e serrata perché tutti adesso vorranno confermarsi o comunque cercare di salire e di ritornare diciamo nella terza categoria”.

REGGIO – Conclusa la riqualificazione del Corso Matteotti, da domattina la strada riaperta al transito

«E’ stato riqualificato e ripristinato il manto stradale del Corso Matteotti sud (via Marina alta) e domani mattina la corsia stradale verrà riaperta al transito veicolare». A darne notizia è l’assessore ai Lavori pubblici, Rocco Albanese, che, in una nota stampa, ringrazia «gli operai addetti alla manutenzione per la celerità e la qualità dei lavori effettuati ed i funzionari del Comune, Claudio Brandi ed Eleonora Megali, per la costante e attenta presenza nell’area del cantiere».
«L’attività posta in essere – ha concluso il delegato della Giunta di Palazzo San Giorgio – costituisce il penultimo lotto della più complessa opera di riqualificazione del manto stradale del Corso Matteotti. L’ultimo tratto, quello prospicente la Villa Comunale “Umberto I”, verrà realizzato ed ultimato immediatamente dopo le festività mariane per consentire una mobilità più agevole ed ordinata ai cittadini che parteciperanno ai vari momenti delle celebrazioni in onore della Madonna della Consolazione».

CALABRIA – Assessore regionale Pietropaolo (FDI) su evento ECR a Scilla

CATANZARO – 1 SET 2023 – «L’ECR Party’s European Culture Weekends che parte oggi a Scilla è una straordinaria occasione per riportare la Calabria ed in generale le regioni meridionali al centro delle politiche di sviluppo europee. Congratulazioni all’on. Denis Nesci per avere organizzato questo importante evento in Calabria, con il prezioso supporto dell’on. Antonio Giordano, segretario generale dell’Ecr, che ha coinvolto i delegati dei partiti conservatori e riformisti di  altri 13 paesi europei. La loro prestigiosa presenza, insieme a quelle di numerosi ministri e della delegazione di Fdi all’Europarlamento è l’ulteriore prova di quanto il governo Meloni e Fratelli d’Italia considerino la crescita del Sud come una condizione decisiva per la crescita dell’intera Nazione». E’ quanto afferma l’assessore regionale Filippo Pietropaolo (FDI), che prosegue: «Dalla Calabria Fratelli d’Italia traccerà una nuova visione di sviluppo rispetto alle politiche sterili dei decenni passati, interessando diversi settori, dall’agricoltura al mare, all’innovazione, al tema dell’indipendenza energetica, cruciale per una terra come la Calabria, ricca di fonti rinnovabili e proiettata sul Mediterraneo. Passando per la grande opportunità offerta dalla realizzazione del Ponte sullo Stretto, decisiva non solo sul piano della competitività, ma anche per mettere alla prova le enormi capacità tecniche dell’Italia e creare nuove occasioni professionali e lavorative. Sono certo che l’evento Ecr, attraverso lo stimolante confronto tra le esperienze e le proposte delle diverse realtà dei conservatori e riformisti europei, stimolerà nuove idee e darà nuove prospettive per portare le regioni del sud-Italia al centro dell’Europa».
 

REGGIO  – Caso Reggina, arrivano le dichiarazioni di Marcello Cardona

Questa mattina alle ore 11.30 al Circolo Tennis “Rocco Polimeni”, dopo mesi di silenzio, si è svolta la conferenza stampa del prefetto Marcello Cardona, ex presidente della Reggina Calcio, che aveva rassegnato le proprie dimissioni lo scorso 20 Giugno.
L’ex presidente ha iniziato la conferenza descrivendo la propria sofferenza, spiegando che in qualità di reggino tornato “a titolo gratuito” a Reggio solo per la squadra, per i tifosi, per la città e tutti i reggini,  non può far altro che provare amarezza e rammarico per quanto accaduto.
Cardona giustifica la propria assenza, spiegando di non aver “parlato” prima, poiché  le sue dichiarazioni avrebbero potuto in qualche modo influenzare l’iter giudiziario-amministrativo sportivo: secondo l’ex-presidente, infatti, le sue parole avrebbero potuto essere un vero e proprio, “assist contro la Reggina”.
Tuttavia, “il silenzio non è servito a niente” – ha dichiarato Cardona. E ha poi, subito, iniziato a raccontare di quanto avvenuto quel famoso 20 Giugno: il giorno delle sue dimissioni.
Si trovava a Milano – ha raccontato il reggino Cardona – per la società, per la stagione 2023-2024, per incontrare due figure tecnico-sportive importanti, delle quali una già d’accordo con le proprietà della Reggina, in termini di tempo e denaro.
L’ex presidente, ha continuato spiegando di esser stato convocato nella sede degli Uffici della “proprietà di maggioranza” che gli comunica di aver iscritto la società al campionato di serie B e subito dopo che la stessa sarebbe stata ceduta  nei due giorni successivi. “Allora io mi dimetto!” – la risposta di Cardona – “poiché non ho più lo strumento tecnico – giuridico per fare il presidente”. Ha subito spiegato, infatti, che al passaggio della società ad un altro proprietario, automaticamente dovrebbe decadere la figura stessa del presidente. In una telefonata successiva gli viene, poi, comunicato il “non – versamento” dell’adempimento degli, ormai famosi, 750.000 euro.
“Io lascio la Reggina per queste due ragioni!” – ha continuato Cardona – “come tutti i reggini ho sofferto molto, io che stavo affrontando crescite importanti per la società, sono rimasto in silenzio per non influenzare le decisioni, ma non si deve mettere in discussione quello che ho fatto per la società stessa e l’impegno morale che ho messo a disposizione della città”.
“Quando mi sono dimesso, non mi ha chiamato nessuno!”, ha dichiarato di non esser stato contattato dalla proprietà, mentre i sindaci si sono rivolti a lui solamente cinque giorni fa.
Dopo i primi due processi sportivi, l’ex presidente ha poi dichiarato di aver chiesto di non andare avanti con l’iter processuale, anche perché, seppur ci fosse stato un esito positivo, la società sarebbe comunque partita con 12 punti di penalizzazione. Si rivolge, poi, ad Occhiuto, ringraziandolo ed indicandolo come l’unico politico ad essersi realmente interessato alla vicenda, intercedendo con il ministro dello Sport e il presidente Gravina.
“Appena ho saputo della cessione del club, ho chiesto di andare a comunicarlo alla città!” – incalza l’ex presidente.
“L’amarezza che proviamo oggi, deve servire per il futuro, per costruire qualcosa di più intelligente e per evitare di rifare gli errori di questi anni!”, conclude Cardona.

REGGIO – 350 migranti provenienti da Lampedusa

Nel primo pomeriggio a Reggio Calabria sono arrivati, a bordo della nave “Dattilo”, 597 migranti provenienti da Lampedusa

In tutto si contano circa 350 migranti, che scenderanno a Reggio Calabria mentre gli altri 247 sbarcheranno nel porto di Messina. I 350 migranti che si fermeranno in Calabria, verranno trasferiti in un primo momento a Gallico, dove è stato allestito un centro di prima accoglienza ed in seguito verranno trasferiti nelle altre regioni in base al riparto stabilito dal ministero dell’Interno.

Fonte: ANSA

REGGIO – Evento solidale a Pentimele: Apericena sotto le stelle con la Fondazione CHOPS

La fondazione Chops Malattie Rare è nata il 13 maggio 2023 ed è una realtà molto giovane creata dopo la famosa raccolta fondi, tuttora attiva, ‘Una raccolta per Mario e non solo‘”.

A parlare è Manuela che a gennaio del 2023, viene a conoscenza della malattia genetica molto rara che ha colpito suo figlio, il piccolo Mario.

Si tratta della sindrome Chops, patologia quasi sconosciuta che conta solo 13 casi descritti in letteratura medica e circa 30 in tutto il mondo.

Appena venuti a conoscenza della malattia, avendo pochissime informazioni e pochi aiuti, siamo partiti con una raccolta fondi che è andata molto bene. Nel giro di poche settimane abbiamo deciso di istituire una fondazione con lo scopo di promuovere ed accelerare la ricerca scientifica per una cura contro la sindrome rarissima. Se non facciamo noi genitori qualcosa difficilmente ci sarà uno sforzo da qualche altra parte”.

Tutte le energie al momento sono indirizzate alla ricerca e allo studio della sindrome Chops ma in futuro l’idea è quella di occuparsi ed interessarsi anche di tante altre malattie rare.

Spero che la nostra iniziativa possa servire da stimolo per altri genitori in difficoltà che vivono una situazione simile”.

Una fondazione unica al mondo nata dall’idea di sole due famiglie che hanno unito le forze per reperire le risorse economiche al fine di accelerare la ricerca.

Ci sono purtroppo tantissime malattie rare – conclude Manuela – Al momento diamo supporto morale e psicologico alle famiglie al cui interno vi sono casi di malattie rare”.

Giovedì 7 settembre a partire dalle ore 20:30, presso il lido della Polizia di Stato a Pentimele si terrà l’evento ‘Apericena sotto le stelle con concerto‘. Il locale devolverà parte del ricavato alla Fondazione CHOPS ETS.

Abbiamo organizzato in questi ultimi mesi tantissimi eventi sparsi per l’Italia. Per la prima volta abbiamo associato anche la musica proprio nella nostra città a Reggio Calabria. Invitiamo tutti coloro che hanno a cuore la vita di persone nate con patologie rare. Siamo i primi al mondo ad intraprendere questo percorso partito da Reggio Calabria che coinvolge tutto il mondo con il solo interesse di aprire una nuova strada di ricerca che possa aiutare le famiglie in difficoltà. Aiutateci a crescere”.

CIRÒ MARINA (KR) – Evadeva sistematicamente dai domiciliari, portato in carcere dai Carabinieri

Era stato arrestato dai Carabinieri e si trovava recluso sin dal febbraio 2023 presso la propria abitazione, sita nel territorio di competenza della Compagnia Carabinieri di Cirò Marina, in regime di “arresti domiciliari”, a seguito dell’Ordinanza di Custodia Cautelare scaturita dalle indagini dirette dalla Procura Distrettuale della Repubblica di Catanzaro e condotte dai Carabinieri del Comando Provinciale di Crotone, ma spesso i militari durante i costanti controlli effettuati durante i servizi di pattuglia del territorio, che consentono una costante ed ininterrotta attività di prevenzione e repressione dei reati, lo trovavano in compagnia di conoscenti e spesso fuori dalla sua abitazione, luogo di detenzione, in violazione delle prescrizioni impostegli dal Tribunale competente. Denunciato, quindi, svariate volte dagli operanti per il reato di “Evasione”, il 50enne cirotano conosciuto dai militari ieri pomeriggio è stato arrestato e tradotto presso il carcere di Cosenza su Ordinanza del Tribunale di Catanzaro.

CALABRIA – Coronavirus, bollettino Regione: 85 nuovi casi positivi

Le persone risultate positive al Coronavirus sono 642366 (+85) rispetto a ieri.

 

Questi sono i dati giornalieri relativi all’epidemia da Covid-19 comunicati dai Dipartimenti di Prevenzione delle AA.SS.PP. della Regione Calabria.

 

In Calabria, ad oggi, il totale dei tamponi eseguiti sono stati 4428359 (+758).

 

– Catanzaro: CASI ATTIVI 141 (9 in reparto, 5 in terapia intensiva, 127 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 116101 (115640 guariti, 461 deceduti)

 

– Cosenza: CASI ATTIVI 307 (19 in reparto, 0 in terapia intensiva, 288 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 191999 (190442 guariti, 1557 deceduti) .

 

– Crotone: CASI ATTIVI 8 (0 in reparto, 0 in terapia intensiva, 8 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 60524 (60232 guariti, 292 deceduti).

 

– Reggio Calabria: CASI ATTIVI 167 (9 in reparto, 0 in terapia intensiva, 158 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 211135 (210188 guariti, 947 deceduti).

 

– Vibo Valentia: CASI ATTIVI 39 (6 in reparto, 0 in terapia intensiva, 33 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 54033 (53827 guariti, 206 deceduti).

CALABRIA – Plasmopara viticolata: La Regione chiede lo stato di calamità

Il gran caldo, le forti piogge, poi di nuovo le temperature roventi. In mezzo, agevolata da condizioni climatiche estreme e mutevoli, la diffusione di agenti patogeni di origine fungina, causa della perdita di almeno il 30% della produzione lorda vendibile di uva e cipolla rossa.

Queste le motivazioni che hanno portato la Giunta regionale presieduta da Roberto Occhiuto ad approvare, su proposta dell’assessore all’Agricoltura, Gianluca Gallo, la richiesta di declaratoria dell’eccezionalità dell’evento calamitoso rappresentato dalla diffusione, sull’intero territorio calabrese, tra la primavera e l’estate, della Plasmopara viticola (detta anche Peronospora della vite) e della Peronospora destructor (nota come Peronospora della cipolla).

“Il ripetersi, negli ultimi mesi, di fenomeni meteo caratterizzati da periodi di siccità e copiose precipitazioni – osserva l’assessore Gallo – da un lato ha reso vani i trattamenti fitosanitari a difesa di vigneti e coltivazioni di cipolla rossa, mentre dall’altro ha favorito l’espansione di agenti patogeni aggressivi, determinando una notevole riduzione del raccolto, con gravi ripercussioni per agricoltori e aziende”.

Una situazione già lo scorso giugno portata a conoscenza del Ministero dell’Agricoltura, al quale ora – a seguito di più puntuali verifiche – è stata indirizzata la richiesta formale di declaratoria dello stato di calamità, al fine di ottenere risorse finanziarie da destinare alle imprese ed ai coltivatori colpiti da un fenomeno che non ha risparmiato altre zone d’Italia, al punto da indurre il Governo all’emanazione di uno specifico decreto con misure d’intervento e sollievo.

“Da parte nostra – sottolinea inoltre Gallo – un atto dovuto a sostegno di due settori fondamentali dell’agroalimentare calabrese: adotteremo ogni iniziativa utile a consentire il superamento dell’emergenza, al fianco di agricoltori e produttori”.

REGGIO – L’Associazione Abakhi adotta piazza Salazar: cittadini ed istituzioni assieme per la custodia e la cura dei beni comuni

Il sindaco facente funzioni della Città Metropolitana, Carmelo Versace, ed il Consigliere comunale delegato al Decoro Urbano, Massimiliano Merenda, hanno preso parte alla presentazione dello spazio riqualificato dal gruppo impegnato nella gestione della Casa di Benedetta

Si è svolta nei giorni scorsi l’iniziativa di presentazione alla cittadinanza dell’adozione della piazza Salazar, spazio comune accanto alla Chiesa di San Salvatore in via Cardinale Portanova, da parte dell’associazione Abakhi, già impegnata nella gestione della “Casa di Benedetta”, comunità educativa per minori a poche centinaia di metri.

Dopo la bonifica completa degli spazi verdi e la pulizia di tutta la pavimentazione, grazie anche agli interventi di Castore e Tecknoservice, la piazza pullula, finalmente, di bambini ed anziani ma anche di molti adolescenti che giocano a basket in un canestro installato da tempo. Un’immagine che costituisce il preludio di un rinnovato interesse per la cura degli spazi e dei beni comuni.

Il Presidente dell’associazione Abakhi, Alessandro Cartisano, ha raccontato e rappresentato alla cittadinanza i motivi della scelta dell’adozione della piazza che vanno ben oltre l’idea del decoro urbano e della semplice cura del verde. “La presenza della comunità Casa di Benedetta in prossimità della piazza – ha affermato – ci ha fatto immaginare che i ragazzi ospiti possano impegnarsi direttamente non solo nell’animazione e cura della stessa, ma svolgere un ruolo importante, a livello sociale, nell’unire istituzioni e cittadini in un percorso condiviso ed affiancato nella rinascita di questo spazio comune: ognuno nel proprio ruolo. La nostra convenzione con l’UDEPE, Ufficio Esecuzioni Penale Esterna, interessa e coinvolge attivamente anche adulti, autori di reato, in un processo di restituzione che prevede percorsi di inserimento sociale suggeriti da loro stessi; percorsi, questi, che danno un valore aggiunto a questa adozione”.

Presenti anche la referente di Libera , Elena Crucitti, ed il parroco della Chiesa del SS Salvatore Don Antonio. I loro interventi rimarcano e rilanciano quello di Cartisano sottolineando l’importanza di riabitare gli spazi comuni per attivare un percorso di rigenerazione degli stessi che deve e non può non condurre all’idea di comunità; ad ogni livello. Dal canto suo Libera specifica che l’adozione di uno spazio non è solo una questione di mera restituzione alla legalità ma sposa, più profondamente, l’idea di giustizia sociale che, di fatto, è e deve essere l’obiettivo: costruire assieme giustizia sociale.

Presenti all’iniziativa anche il Sindaco metropolitano facente funzioni Carmelo Versace ed il delegato comunale per “adotta il verde” Massimiliano Merenda. Versace ha ringraziato l’associazione Abakhi e tutti gli altri soggetti coinvolti per la preziosa visione della scelta di prendersi cura di questo spazio materialmente ma anche immaterialmente con un’idea etico-sociale alta. “Quando in una piazza si vedono bambini a socializzare giocando assieme gioiosi, strappati agli smartphone alienanti, ed, accanto a loro, anche anziani che sono nonni e nonne allora questa è una conquista significativa per tutti quanti. Ecco perché dobbiamo camminare insieme all’interno di quei processi sociali che mettono al centro il valore delle persone e della comunità. Istituzioni e società civile devono accompagnarsi e supportarsi vicendevolmente”.

Il Consigliere delegato Merenda non ha nascosto la sua soddisfazione per un risultato così importante e bello per l’intero quartiere di Tremulini, frutto di una sinergia e di un percorso di dialogo proficuo e fruttuoso con quelle realtà che oggi hanno deciso di adottare la piazza. “Sono profondamente commosso, oltre che soddisfatto – ha affermato – perchè in questo quartiere ci sono cresciuto e questo spazio, per quanto molto diverso e più precario allora, era già un riferimento per bambini e ragazzi del posto. Ecco perché, ora più che mai, la riconquista di questa piazza da parte proprio della cittadinanza ha un significato profondamente positivo: rinasce la socialità e si ravviva, soprattutto, un importante approccio culturale a vivere e prendersi cura dei beni comuni. Il territorio del Comune di Reggio è molto vasto ed abbiamo circa 120 piazze da gestire con soli 12 giardinieri; sarebbe impossibile, allo stato attuale, garantirne il decoro se non con il supporto fondamentale di associazioni, operatori o finanche singoli cittadini che scelgono di adottarle. Riappropriarsi di questi spazi, sottraendoli al degrado ma anche alla malavita, significa restituirli di fatto a Chi vive i territori ed i quartieri nella legalità e nei princìpi della convivenza civile”.

Una nota stonata, fortemente indicativa delle nostre contraddizioni sociali, è stata quella di un cittadino che, durante i lavori di pulizia e recupero, ha ritenuto “giusto ed opportuno” degradare immediatamente la piazza riponendo vari sacchi di rifiuti accanto ad uno dei cestini presenti in essa; il tutto sotto gli occhi increduli dei volontari. Sia Versace che Merenda hanno voluto intenzionalmente che quei sacchetti rimanessero lì, durante l’iniziativa, quale rappresentazione chiara di chi produce degrado, incurante di tutto e tutti, a dispetto di ogni sforzo di miglioramento sociale e civile della città. Le istituzioni hanno sicuramente delle responsabilità e delle mancanze ma il diffuso malcostume di questi cittadini continua a scoraggiare queste iniziative. Ciò malgrado, fortunatamente, esistono esempi virtuosi che stanno diventando sempre più contagiosi nel produrre bellezza, socialità, decoro e civiltà.