Ancora “molte nubi e poca luce” sulla situazione della Reggina Calcio e, a denunciare la questione, il Consigliere Massimo Ripepi, in una delle sue usuali dirette social: parlare della squadra amaranto, sicuramente non significa togliere tempo alle questioni importanti che riguardano Reggio Calabria, bensì rappresenta un punto fondamentale per stigmatizzare quanto la società calcistica sia emblematica e rappresentativa per l’immagine dell’intera Città e per il conseguente potenziale economico che può generare per tutto il sistema reggino.
“Ho molti dubbi anche sull’iscrizione in Serie D! Spero vivamente che, possano partecipare al bando, almeno due o tre cordate di imprenditori reggini, che amino Reggio e che non siano mercenari!” – ha esordito Massimo Ripepi, esponendo alcune perplessità rispetto al bando emanato dal Comune di Reggio Calabria relativo alla richiesta di interesse da parte di società sportive o associazioni sportive dilettantistiche interessate a candidarsi per l’eventuale partecipazione della squadra di calcio reggina al campionato nazionale di serie D nella stagione 2023-2024.
“Volevo soffermarmi su una parte importante, l’ho detto stamani in una chiamata al Dirigente Barreca (ossia colui che ha fatto il bando) e lo dico anche al Sindaco Versace, che nella parte finale di questa situazione si è distinto positivamente e per questo mi permetto di dargli un piccolo suggerimento: c’è un problema molto serio nel bando, perché non dobbiamo dimenticare che Saladini è ancora colui che usufruisce del Sant’Agata. E’ vero che il sindaco ff gli ha già mandato una lettera di sfratto, ma lui rimane ancora in possesso della struttura!” – ha proseguito Massimo Ripepi.
“Il problema è che il Comune ha fatto un bando con dei paletti molto importanti, per i quali, purtroppo, non si capisce quale sarà la gestione del Sant’Agata! Pertanto, in questa fase bisogna riunire, urgentemente, tutti i dirigenti della Città Metropolitana e, se possibile, ridurre quanto più possibile il prezzo per agevolare le cordate che si stanno proponendo, affinché possano gestire una struttura che è fondamentale per lo sviluppo triennale della nuova Società!” – ha spiegato Ripepi – “Il Comune vuole, giustamente, tante sicurezze e certezze da parte di coloro che aderiscono al bando, altresì, però, deve dare certezze a coloro che vogliono acquistare il titolo e vogliono portare avanti un progetto triennale. Come si fa a mandare avanti un progetto triennale se non c’é la certezza del Sant’Agata? Questa cosa va risolta subito!”
“Io sono un consigliere di opposizion, ed il mio compito è quello di vegliare. Dobbiamo cercare di difendere la nostra Città: Rheggio deve essere riformata. La classe politica attuale ha fallito e hanno fallito i partiti! I quali, pur essendo strumenti costituzionali, hanno il baricentro spostato a Roma, e ci considerano come carne da macello. Non ci possono trattare come topi di laboratorio!” – ha alzato i toni il Consigliere Ripepi – “Falcomatà ha lasciato la sua firma tra le macerie della nostra città! Non è più il tempo di convincere i cittadini, perché hanno visto da loro stessi che, dal primo al secondo tempo nulla è cambiato! Dobbiamo cambiare classe dirigente e scovare tutti i traditori: ossia coloro che sono di Reggio Calabria, ma i loro interessi sono fuori dalla Città!”
“Raccomando al Sindaco Versace, dunque, di proporre il Sant’Agata ad un prezzo più basso possibile per incentivare le società a venire ed investire in questo centro che potrebbe produrre un importante sviluppo del settore giovanile. Perché, se non c’é il Sant’Agata, come potrà mai, questa società, a cui giustamente avete chiesto un sacco di garanzie, capire come strutturare un piano triennale? Ma soprattutto, come farà sapendo che avrà a che fare prima con Brunetti e poi con Falcomatà, che non hanno mai concluso niente nella loro esistenza politica?” – ha proseguito Ripepi – “Questo non è il momento della dignità, come ha detto Brunetti, ma dell’orgoglio reggino! La partita si gioca, dicendo con i fatti, nomi e cognomi di chi sta distruggendo e tradendo la nostra Città!”.
“Spero che si potrà ripartire con la Reggina, così come con la Viola: è vero che servono gli imprenditori, ma è vero anche che pure noi reggini dobbiamo contribuire, nonostante la devastazione, l’afflizione, la rabbia e le prese in giro che ci sono state provocate, dobbiamo cercare di collaborare alla rinascita della nostra società, per quello che possiamo!” – ha dichiarato Massimo Ripepi – “A chiunque sarà il nuovo Presidente, che prenderà le redini della Società, chiederemo di operare secondo verità e trasparenza e, dunque, di fare l’esatto opposto di cio che hanno fatto Cardona e Saladini! Così come noi chiederemo anche alla nuova classe dirigente che verrà a Reggio Calabria, di fare l’esatto opposto di ciò che hanno fatto Giuseppe Falcomatà, Nicola Irto, Giusy Princi, Tilde Minasi, Francesco Cannizzaro e tutti quelli che sono intervenuti (anche in questa storia), senza concludere niente!”.
“Noi stiamo organizzando l’Esercito di Rheggio 743 a.C., e da qui partire con orgoglio reggino, con grande umiltà ma con altrettanta forza, per difendere la nostra amatissima Città (compresa la Reggina), dai traditori! Nessun uomo singolarmente può far nulla, ma insieme, con la forza della verità possiamo raggiungere qualsiasi obiettivo! Oggi, la nostra società è composta da chiacchieroni, ma tutti quelli che sparano supercazzole si nasconderanno: dobbiamo essere molto coraggiosi, liberi e forti, per combattere per la nostra Rheggio! State lontani dai traditori!”. – ha concluso il Consigliere Massimo Ripepi.