CALABRIA – Dimensionamento scolastico, i chiarimenti del vicepresidente Princi: “Piani scolastici prerogativa degli enti provinciali”

“In merito al dimensionamento scolastico attuato dalla Regione Calabria, spinta da alcune informazioni fuorvianti che stanno circolando in queste ore a mezzo stampa, che potrebbero dare adito a disorientamenti, impedendo quindi agli enti locali di operare con serenità la riorganizzazione della rete scolastica territoriale, mi preme chiarire quanto segue.”

Così in una nota  Giusi Princi, Vicepresidente della Giunta regionale della Calabria con delega all’Istruzione.

“Ai sensi dell’articolo 21 della Legge 59/97 e dell’articolo 138, comma 1, del Decreto Legislativo 112 del ’98, la Regione esercita competenza di carattere programmatico e di coordinamento dei piani provinciali, attraverso: A) la predisposizione delle linee di indirizzo contenenti criteri e strumenti per la definizione; B) la messa a disposizione del necessario supporto agli enti coinvolti; C) l’approvazione del piano regionale di dimensionamento, previa acquisizione dei piani provinciali. Ai sensi dell’articolo 139, comma 1, del Decreto Legislativo 112 del ’98, sono invece attribuiti alle Province (in relazione all’istruzione secondaria superiore) e ai Comuni (in relazione agli altri gradi inferiori) i compiti e le funzioni concernenti l’istituzione, l’aggregazione, la fusione e la soppressione di scuole. Le prerogative in merito alla predisposizione dei piani sono, pertanto, di competenza provinciale. A tal proposito, ricordando che la data di presentazione dei piani provinciali è stata differita dal 30 settembre al 15 ottobre, invito tutti i Sindaci dei comuni calabresi a confrontarsi con i rispettivi enti provinciali a cui sottoporre le proprie istanze. Dall’incontro avuto in Cittadella con gli enti, è emersa la massima disponibilità da parte dei Presidenti di Provincia e dei rappresentanti della Città Metropolitana a promuovere conferenze di ambito per riorganizzare al meglio la rete scolastica, partendo dai bisogni dei territori. Sono certa che si lavorerà con responsabilità e pragmatismo, perché nessuno meglio di chi amministra e vive quotidianamente le province può conoscere la geografia ed i bisogni di ciascuna realtà. Come già specificato dalla parte tecnica nel corso della riunione, tengo inoltre a ribadire che non sono più previste deroghe numeriche specifiche per l’individuazione di autonomie scolastiche, come invece avveniva in passato. Con i nuovi parametri ministeriali, infatti, non esiste più un tetto minimo o massimo di studenti: dai criteri regionali, ogni realtà provinciale (purché garantisca il numero delle autonomie calcolato sulla base della popolazione scolastica) può determinarsi motivatamente (sulla base di indici di disagio socio-economico, dispersione scolastica, difficoltà nei collegamenti, etc) individuando le aree in cui mantenere le dirigenze, salvaguardando magari quelle realtà interne che altrimenti rischierebbero di avere soppressa l’autonomia.”

REGGIO – Nesci (Fdi – Ecr): Decreto Sud frutto dell’attenzione del Governo Meloni per il Mezzogiorno

“Con il decreto Sud, si certifica ancora una volta quanto il Governo Meloni abbia messo al centro della sua agenda politica “le regioni del sud” – queste le parole dell’eurodeputato Denis Nesci (Fdi – Ecr) che aggiunge: “Con le  2.200 assunzioni si avvia concretamente la volontà di sfruttare tutte le risorse messe a disposizione dalla politica di coesione”.

“Grazie al Ministro Fitto, l’Italia sarà in grado di Invertire la rotta – sottolinea l’esponente di Fdi-Ecr – soprattutto considerato il fatto che negli ultimi 9 anni si è speso solo il 34% delle risorse disponibili che arrivavano dall’Europa”. “Queste nuove assunzioni rientrano all’interno della programmazione della coesione, attraverso cui si dotano gli enti locali di personale utile per adeguare le proprie strutture e soprattutto – conclude Nesci – poter seguire al meglio questo nuovo metodo che rappresenta la prima parte dall’Accordo di Coesione con la preventiva individuazione degli interventi e il cronoprogramma degli interventi stessi che saranno messi su una piattaforma puntando decisamente sulla trasparenza”.

 

REGGINA – Ripepi: “Attento Brunetti a non scegliere un altro Saladini!”

“La questione della Reggina ha dimostrato che la Città è purtroppo devastata.” – nuovo giorno, nuova diretta Facebook del Consigliere Massimo Ripepi che, in questo momento particolarmente delicato per la squadra amaranto e per tutta la Città, sta cercando di fare chiarezza attraverso l’utilizzo dei social, ai cittadini rispetto agli ultimi accadimenti.

“Ieri sera vi parlavo del tentativo vano, da parte di Confindustria e company, di riunire degli imprenditori reggini: tentativo fallito, ovviamente, perché il tessuto economico è fragile e per questo non è arrivata nessuna proposta proveniente da soli imprenditori reggini.” – ha spiegato Massimo Ripepi, che ha poi inquadrato il deserto che regna, in questo periodo, presso il Sant’Agata – “Speriamo che quando scadrà il bando e verrà attivata la nuova società, questa struttura possa riprendere vita: la Città ha bisogno anche della Reggina per ripartire!”

“Io non voglio assolutamente polemizzare con Brunetti, questo è il momento, comunque, dell’unità!” – ha proseguito Ripepi – “Però bisogna dire che il Sindaco ff, in questo momento ha una grande responsabilità: in quanto si troverà a dover scegliere una nuova società, sulla base di valide valutazioni. Il facente funzioni, inoltre, ha affermato che si avvarrà di una commissione per prendere questa decisione, ma al momento non ne conosciamo i membri.”

“Al oggi pare che sia arrivata al protocollo una richiesta di adesione al bando emanato dal Comune, uscita anche sulla stampa, e che ce ne siano altre 3 che stanno arrivando. L’unica di cui siamo a conoscenza per il momento è quella di Bandecchi: che potrebbe essere una buona soluzione rispetto a ciò può investire. Sembra, inoltre, che ci sia stato anche l’interesse di Commisso: ma è solo un’ipotesi attualmente, anche se sarebbe il massimo per noi.” – ha continuato Ripepi.

Come a più riprese sottolineato dal Consigliere Ripepi, uno dei modi per ricostruire la Città, è partire dal riconoscere tutti i traditori ed i venduti, che hanno anteposto il proprio interesse personale a quello dell’intera Reggio Calabria: “Dobbiamo imparare dai nostri errori per poter fare sempre di meglio, avendo sempre il coraggio della verità e di affrontare le situazioni a testa alta.”

Tornando al discorso della squadra amaranto, il Consigliere ha spiegato il suo punto di vista: “Io credo che il parametro più importante sia quello della solidità economica ma è necessario fare anche una valutazione dei soci: non solo per capire le varie proiezioni entro i 3 anni, ma anche per discernere quali sono le loro intenzioni. Per questo, chiedo a Brunetti di circondarsi in questo momento di persone competenti, al di là di questa Commissione, che possano aiutarlo a fare una corretta valutazione. Perché non è una cosa semplice ed io questo lo capisco, però va fatto un ragionamento che sia il più possibile meticoloso e che tenga conto, non soltanto dei budget (ricordiamoci che Gallo è arrivato in pompa magna e Saladini non ne parliamo!) ma che tenga conto anche della struttura etico-morale della società. Questo significa che bisogna cercare di capire, dove possibile, le motivazioni che perseguono questi soci, oltre che i numeri (capacità di investimento).”

“Sono giorni veramente importanti: chiedo a tutti i concittadini reggini di fare tesoro di tutte le briscole che abbiamo preso in questi mesi! Come vedete, gli uffici del Comune sono vuoti, anche negli orari di punta: a tutte le ore e in tutte le stagioni, il Palazzo San Giorgio è vuoto!” – ha concluso Ripepi – “In questo momento ci dobbiamo stringere a difesa della Città contro tutti i traditori: dopo l’ennesimo fallimento delle associaizoni rappresentative che non sono riuscite a raccogliere neanche 200.000 euro, bisogna prestare la massima attenzione, per non perdere neanche quel poco che ci è rimasto! I reggini stanno iniziando a reagire e sono tantissimi che stanno manifestando la volontà di mettersi all’opera: anche tantissimi cittadini che purtroppo sono emigrati dalla nostra terra, come la famiglia di Pedro, che nonostante viva in un posto paradisiaco qual è la Sardegna, vorrebbe poter tornare a Reggio Calabria e combattere per rendere Reggio una Città migliore! Certamente, è fondamentale l’apporto di ognuno!”.

MOTTA S. G. (RC) – ANCADIC: Lazzaro Ss 106, il Comune nel 2019 non approva il Piano di Contenimento ed Abbattimento del Rumore presentato dal gestore

Gli abitanti di Lazzaro i cui fabbricati si affacciano sulla Ss 106 temono un potenziale danno alla salute determinato dall’inquinamento acustico.

L’inquinamento acustico sia diurno sia notturno da traffico veicolare in transito sulla Ss 106 di Lazzaro  è stato accertato dall’ARPACAL di Reggio Calabria nel mese di ottobre 2019 attivata dall’ANCADIC e dal comitato spontaneo Torrente Oliveto. Il Report delle misure fonometriche inerenti il rumore prodotto da traffico veicolare eseguite presso la scuola elementare Demetrio Cuzzupoli di via stazione è stato tramesso dall’ARPACAL con nota del 7 ottobre 2019  al Sindaco del Comune di Motta San Giovanni, al Comune di Motta San Giovanni Area  Ambiente e Lavori Pubblici e per conoscenza alla Prefettura di Reggio Calabria, al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare DG per i rifiuti e l’inquinamento, alla Direzione Generale dell’ARPACAL, all’ANCADIC e al Comitato spontaneo Torrente Oliveto. I risultati evidenziano il superamento dei limiti della rumorosità e pertanto indicano che l’infrastruttura di che  trattasi dovrebbe essere oggetto di inserimento nel Piano di Contenimento ed Abbattimento del Rumore presentato dal gestore e di cui si menziona nell’allegata nota del MATTM (Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare).

La Regione Calabria Giunta regionale Dipartimento Tutela della Salute e Servizi Socio Sanitari -Settore 4 “prevenzione e Sanità pubblica “  sollecitata da questa associazione con nota del  4 aprile 2023  diretta al Comune di Motta San Giovanni e all’ANAS S.p.A e per conoscenza all’ANCADIC, ha chiesto di fornire con cortese sollecitudine delucidazioni in merito alla problematica evidenziata al fine di valutare le azioni adeguate atte a tutelare la salute pubblica.

Atteso che nessun provvedimento a tutela della salute dei cittadini è stato adottato, l’ANCADIC  dopo aver interessato infruttuosamente lo scorso 1 agosto la regione Calabria Giunta regionale Dipartimento Tutela della Salute e Servizi Sociali e Socio Sanitari -Settore 4 “prevenzione e Sanità pubblica, in data 4 settembre  2023 ha sollecitato l’intervento del sopra citato Ministero  sottolineando  che  specialmente nelle

 

 

ore notturne  e  in   questo   periodo   di  caldo  l’esposizione  al  rumore  veicolare  provoca maggiori disturbi del sonno, tra cui difficoltà nell’addormentarsi e  risvegli improvvisi. E’ stato altresì chiesto di conoscere le motivazioni per le quali il Comune di Motta San Giovanni non ha approvato il sopracitato  Piano di Contenimento ed Abbattimento del Rumore.

CALABRIA – Scomparsa da 7 anni, “uccisa e corpo in pasto a maiali”

È stata uccisa ed il suo cadavere dato in pasto ai maiali Maria Chindamo, l’imprenditrice di 42 anni scomparsa a Limbadi (Vibo Valentia) il 6 maggio del 2016.

É quanto é emerso dall’inchiesta “Maestrale-Carthago”, condotta dalla Dda di Catanzaro, di cui oggi é stata condotta una seconda “tranche” con l’arresto di 81 persone da parte dei carabinieri del Comando provinciale di Vibo Valentia.

Ad uccidere Maria Chindamo, il cui corpo fu fatto sparire dandolo in pasto ai maiali, sarebbe stato, secondo le rivelazioni di alcuni collaboratori di giustizia, Salvatore Ascone, di 57 anni, arrestato nel blitz di oggi dei carabinieri.

Dall’inchiesta é emerso, in particolare, che l’imprenditrice è stata fatta sparire ed uccisa per la relazione sentimentale che aveva avviato dopo il suicidio del marito, Vincenzo Puntoriero, avvenuto nel 2015. Ascone avrebbe commesso l’omicidio insieme ad altre due persone, una delle quali era all’epoca minorenne mentre l’altra è nel frattempo deceduta. L’assassinio di Maria Chindamo avrebbe avuto inoltre come movente l’interesse di alcune cosche di ‘ndrangheta del Vibonese per alcuni terreni di cui l’imprenditrice aveva acquisito la proprietà dopo il suicidio del marito.

FONTE: ANSA

Taglio fondi Pnrr ai Comuni, Versace: “Le preoccupazioni dei sindaci andrebbero ascoltate”

Il sindaco facente funzioni della Città Metropolitana è tornato ad esprimere dubbi sul taglio che prevede quasi un miliardo in meno per gli Enti locali calabresi

Il sindaco metropolitano facente funzioni, Carmelo Versace, è stato ospite della trasmissione di approfondimento “Dentro La Notizia”, in onda sul canale “LaC tv” e condotta dal direttore Pasquale Motta. Insieme al sindaco di Catanzaro, Nicola Fiorita, ed a Luigino De Nardo, del dipartimento Sviluppo e Fondi comunitari della Cgil regionale, si è discusso dei tagli previsti, per circa un miliardo di euro, ai fondi Pnrr destinati alla Calabria.

«Se fossi nei panni del Governatore Occhiuto – ha detto Versace – in questa fase così delicata e confusa, per prima cosa proverei ad ascoltare i sindaci calabresi e, insieme, aprire un confronto con il ministro Raffaele Fitto per impostare, a strettissimo giro, un’agenda di lavoro. La Città Metropolitana di Reggio Calabria, sui 618 milioni di fondi inizialmente previsti, ne perderebbe 333, ovvero il 53,8% delle risorse. Ma qualcuno ci vuole dire quali saranno i Comuni impattati? Quali i progetti non finanziati o finanziati in parte? Cosa dovremmo rispondere a coloro che, in maniera gratuita e spontanea, collaborano con le amministrazioni per mettere su una programmazione tale da sopperire alle varie mancanze?».

Quesiti che, per Versace, «non vogliono avere alcun tono polemico, né individuare precisi obiettivi o responsabilità specifiche». «Però – ha constatato – ancora una volta il Sud e la Calabria perdono una “chance” importante per mettersi al pari col resto del Paese. Nessuno, compresi quelli più vicini al Governo, poteva immaginare un taglio così verticale e profondo sulle nostre comunità. Lo stesso presidente Occhiuto incassa questo risultato negativo di fronte ad una sforbiciata che colpisce, indistintamente, tutta la Calabria». «Non comprendo – ha proseguito Versace – come si possano rassicurare le amministrazioni, ormai in campo una precisa programmazione, con un laconico “poi vedremo dove recuperare ulteriori risorse”. Quale sindaco, a livello nazionale, può accettare spiegazioni di questo tipo?».

«Reggio Calabria – ha ricordato – è stata la prima Città Metropolitana ad aver istituito una cabina di regina sul Pnrr, in netto anticipo rispetto a quella che è stata la tendenza nazionale seguente. Da questo punto di vista, anche se siamo stati lungimiranti nell’approccio e nelle previsioni, vediamo vanificata tutta una serie di progetti che, in parte, sono addirittura in fase esecutiva».

«Non serve più scrivere o provare a interloquire con toni pacati», ha affermato Carmelo Versace concludendo: «Noi abbiamo scelto di non buttarla in caciara o di puntare il dito sul posizionamento politico di uno o altro. Stiamo provando a contribuire con pacatezza secondo quelle che sono le nostre forze. Si conferma, invece, un metodo verticistico che prende decisioni, senza consultare nessuno, e le cala sui nostri territori».

CALABRIA – Coronavirus, bollettino Regione: 99 nuovi casi positivi

Le persone risultate positive al Coronavirus sono 642931 (+99) rispetto a ieri.

Questi sono i dati giornalieri relativi all’epidemia da Covid-19 comunicati dai Dipartimenti di Prevenzione delle AA.SS.PP. della Regione Calabria.

In Calabria, ad oggi, il totale dei tamponi eseguiti sono stati 4432436 (+745).

– Catanzaro: CASI ATTIVI 163 (15 in reparto, 9 in terapia intensiva, 139 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 116290 (115828 guariti, 462 deceduti).

– Cosenza: CASI ATTIVI 389 (29 in reparto, 2 in terapia intensiva, 358 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 192050 (190491 guariti, 1559 deceduti).

– Crotone: CASI ATTIVI 21 (0 in reparto, 0 in terapia intensiva, 21 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 60532 (60240 guariti, 292 deceduti).

– Reggio Calabria: CASI ATTIVI 211 (11 in reparto, 0 in terapia intensiva, 200 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 211236 (210289 guariti, 947 deceduti).

– Vibo Valentia: CASI ATTIVI 70 (8 in reparto, 0 in terapia intensiva, 62 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 54043 (53836 guariti, 207 deceduti).

Procedono a Reggio Calabria i lavori per la realizzazione del centro giovanile e dello spazio di coworking nei beni confiscati della galleria Zaffino

Sopralluogo dell’Assessora alle Politiche giovanili Giuggi Palmenta che ha illustrato il cronoprogramma per la realizzazione delle due strutture
 
 Sono a buon punto i lavori di ristrutturazione e riqualificazione di due immobili, situati presso la galleria ‘Zaffino’ a Reggio Calabria, tra via Nino Bixio e il Corso Garibaldi, di proprietà del Comune, e destinati alla creazione di un Centro giovanile di aggregazione e uno spazio di co-working.  Si tratta di beni confiscati alla criminalità organizzata, sui quali l’Ente di Palazzo San Giorgio, ha attivato il progetto “Piano azione giovani – Fermenti in città” con fondi Poc.
Un nuovo sopralluogo, effettuato dall’assessora alle Politiche giovanili, Giuggi Palmenta, è servito per fare il punto insieme ai tecnici comunali, tra questi il progettista e direttore dei lavori l’ingegner Sandro Surace, il rup architetto Salvatore Cuzzucoli e all’impresa che sta ultimando gli interventi. Il progetto generale è frutto di una sinergia fattiva tra i diversi settori di competenza del Comune, guidati nello specifico dalla dirigente del settore Risorse comunitarie, dott.ssa Carmen Stracuzza e dalla dirigente del settore Politiche giovanili, dott.ssa Daniela Roschetti.
 L’avvio del progetto segue l’indirizzo programmatico del sindaco Giuseppe Falcomatà, successivamente portato avanti dal sindaco facente funzioni Paolo Brunetti, legato principalmente ad offrire ai giovani reggini sempre maggiori opportunità per sviluppare competenze professionali, tese a creare più opportunità lavorative. Animatore del progetto sarà l’associazione Apice, che al momento sta svolgendo le attività nei saloni disponibili al Cedir, in attesa di trasferirsi nei due immobili della galleria Zaffino.
 Secondo il crono programma, il completamento della ristrutturazione, realizzato dal Comune di Reggio Calabria, è previsto entro il mese di ottobre, con il conseguente allestimento degli arredi, già nella disponibilità dell’Ente.
“Questo progetto – ha detto l’assessora Palmenta – è finalizzato ad attivare giovani innovatori sociali, specialmente quelli meno consapevoli delle proprie potenzialità, seguendo gli esempi virtuosi degli ‘European Youth Centers’ di Budapest e Strasburgo o degli ‘Impact Hub’ di Madrid, Siracusa e Matera”.
  “Il 2023 – ha aggiunto – è l’anno europeo delle Competenze e proprio in questo senso si inserisce bene questo progetto che punta a garantire ai nostri giovani maggiori possibilità di confronto e formazione. In particolare questo centro – evidenzia Palmenta – includerà uno spazio dedicato alla socializzazione, alla cultura e allo svago, con spazi per la lettura, la musica ed il relax, attrezzature per eventi, riunioni, progetti europei e attività di volontariato. Un’area sarà, invece, dedicata al coworking, con 10 postazioni, specialmente per i digital makers, a start-up, incubatore, hub e acceleratori di impresa con accesso a formazione e strumentazione tecnologica”.
 La stessa ubicazione dei due immobili, favorirà una migliore fruizione, trovandosi a pochi metri dalla stazione ferroviaria centrale e dal terminal bus Atam di Piazza Garibaldi. “Il nostro lavoro di programmazione di attività rivolte ai giovani – ha concluso – proseguirà con altri due centri, sui quali stiamo lavorando da tempo e che puntano a specializzare su altre discipline molto attuali, quali ad esempio la cucina e lo sviluppo di competenze nel mondo delle arti”.

Calabria Film Commission, bando produzioni e attività di formazione, la Calabria conferma la call sull’audiovisivo da Venezia

Presentato per il secondo anno consecutivo nel corso della Mostra d’Arte cinematografica di Venezia presso lo spazio di Cinecittà dell’Italian Pavilion, il Bando Produzioni 2023, misura a sostegno delle produzioni audiovisive che candideranno opere cinematografiche intenzionate a utilizzare i luoghi naturali, i paesaggi e i contesti contemporanei calabresi per i propri ciak. Ad illustrare l’azione, che è anche un importante attrattore di investimenti per il comparto turistico, il Commissario della Fondazione Anton Giulio Grande e il Direttore Luciano Vigna.

L’Avviso pubblico presenta diverse linee di intervento e prevede il finanziamento di film/lungometraggi, fiction, serie tv con stanziamenti da 500 a 300 mila euro, a seconda della categoria, e cortometraggi con un finanziamento di 25 mila euro.

L’avviso è in preinformazione sul sito della Fondazione all’indirizzo www.calabriafilmcommission.it/bandi-avvisi/avviso-pubblico-produzioni-2023, dove sarà possibile trovare tutte le info utili per partecipare alla call.

Tra i criteri distintivi si evidenzia la “valorizzazione dell’identità regionale nella sua dimensione contemporanea, attraverso narrazioni, luoghi e scenari capaci di veicolare l’attuale immagine della regione”.

Ancora durante l’incontro spazio alle attività di Formazione professionale. Al tavolo dei relatori Francesco Rutelli “presidente di Anica Academy ETS”, che ha illustrato l’accordo siglato nei mesi scorsi con la Calabria Film commission per l’avvio di Corsi di formazione mirati alle professionalità del cinema che saranno realizzati in Calabria e a Roma. Previste anche borse di studio per i giovani calabresi nei prestigiosi Master dell’Anica. Produzione e Formazione, dunque, per la prima volta dunque viaggeranno insieme.

 

SGC Ionio Tirreno, ipotesi chiusura tratto Limina/Mammola: verifiche in corso

L’assessore regionale al lavoro interviene nel merito della chiusura della strada statale 682 Jonio-Tirreno.

“La prima chiusura della SGC Ionio-Tirreno per i lavori nella galleria ‘Torbido’ – ricorda Calabrese – era stata programmata in una prima fase per il periodo da fine maggio e fino (forse!) al 31 luglio. Intervento poi posticipato grazie ad al confronto con Anas che ha ripianificato in modo diverso l’intervento programmato. Abbiamo la certezza che oltre a completare l’intervento nella galleria del Torbido serve un importante intervento nella galleria della Limina che oggi non presenta criticità ma potrebbe averne quasi in futuro per come emerso dallo studio tecnico effettuato da Anas e da successiva progettazione. Ad oggi, dopo un mese di verifiche, sopralluoghi e confronti, possiamo tranquillamente dire che la chiusura eventuale della galleria della SGC Ionio Tirreno non ha ancora una data e tempi certi. Regione ed Anas, con un’interlocuzione che non ha avuto pausa neanche nel mese di agosto, stanno valutando diverse soluzioni al fine di ridurre al minimo situazioni di disagio”.

“Con il presidente Roberto Occhiuto – prosegue -, sensibile e attento alla problematica, abbiamo già incontrato Anas per i necessari approfondimenti e per evidenziare le gravi conseguenze derivanti dell’ipotesi di una chiusura di lungo periodo dell’unica arteria che mette in collegamento due importanti e popolosi territori della Calabria. Anche il Governo nazionale con il Ministro Matteo Salvini ed il viceministro Galeazzo Bignami hanno dato massima disponibilità a individuare con Regione ed Anas la migliore soluzione tesa a non penalizzare territori che già hanno altri atavici problemi. Al termine delle verifiche sarà il governatore Occhiuto a convocare l’opportuno e necessario tavolo di confronto con i rappresentanti degli Enti locali, categorie produttive e sindacati. Certamente il presidente Occhiuto e il governo regionale non lasceranno sole la Locride e la Piana di Gioia Tauro; solo dopo aver concertato il tipo di intervento e la durata dello stesso verranno avviate tutte le necessarie “misure di salvaguardia” per i territori interessati. Fino a quel momento tutte le ulteriori iniziative rischiano di essere sterile e semplice demagogia finalizzata a creare solo inutile confusione inopportuna in questo momento”, conclude l’assessore Calabrese.