CALABRIA – Cade da tetto capannone, muore operaio

Un operaio di 48 anni è morto a Lamezia Terme dopo essere precipitato, per cause in corso di accertamento, dal tetto di un capannone dell’area industriale ex Sir.

Sul posto sono intervenuti i sanitari del Suem 118: gli operatori e il medico si sono adoperati in tutti i modi per tentare di rianimare il quarantottenne Antonio Mastroianni ma non c’è stato nulla da fare.

Inutile si è rilevato anche l’arrivo dell’elisoccorso. Sulla vicenda indagano i carabinieri.
Quello di oggi è il secondo incidente mortale sul lavoro che, in meno di una settimana, si verifica in provincia di Lamezia Terme: venerdì scorso un operaio 24enne era stato travolto e ucciso sulla statale 280.

 

FONTE: ANSA

REGGINA – Ripepi: “Che storia pazzesca! Non firmiamo nessuna cambiale in bianco!”

Si è finalmente iscritta la Reggina al Campionato di Serie D, con la nuova società di gestione che ha vinto la manifestazione d’interesse del Comune di Reggio Calabria: “La Fenice Amaranto”. Una storia, o un incubo, quello della squadra reggina, che pare essersi appena concluso e, secondo il Consigliere Massimo Ripepi: “Si è concluso questo ulteriore totale fallimento della classe dirigente di Reggio Calabria: che ha fallito a partire dalla fase prodromica, sino ad arrivare ai vari livelli di giudizio, con “spargimenti di sangue”.”

“Si è giunti al termine, dunque, di questa triste storia della Reggina: Brunetti ha scelto la società peggiore.” – ha dichiarato Massimo Ripepi – “Avevamo un grande imprenditore che voleva investire, ci ha detto che ci avrebbe portato in serie C , tre miliardi di patrimonio, fatturati più grandi rispetto alla società più piccola. Eppure Brunetti, per motivi politici, si spaventa dell’”ingombranza” di Bandecchi e, dunque ha scelto l’altra società (che seppur gestita da brave persone, di fatto non ha le potenzialità per gestire una Piazza come Reggio Calabria).”

“La società vuole credito, ma cambiali in bianco non le firmeremo a nessuno!” – ha rincarato Ripepi – “Loro vogliono gli abbonamenti. Io l’abbonamento non lo farò: è una cambiale in bianco, ossia, significherebbe dare soldi ad una società che non sappiamo cosa farà. Non dimentichiamoci dell’esperienza che abbiamo vissuto con Saladini e Cardona, il quale ha legittimato le cose che ha fatto l’ex Patron.”

“Per questo suggerisco di verificare come si muove questa società: non mi fido, e avrei fatto lo stesso anche con Bandecchi, proprio per evitare di ripetere gli errori passati. Vediamo se riusciranno a fare quello che hanno promesso alla Città, vediamo se quello che hanno scritto è carta straccia, oppure sono promesse che possono mantenere almeno per la serie D” – ha proseguito Ripepi – “La società chiede a noi di dargli fiducia, chiedendoci gli abbonamenti, ma noi non possiamo dare fiducia in bianco: io non me lo faccio e non andrò al campo! Noi la fiducia la daremo solo a chi se la merita!”.

“I tifosi sono tutti afflitti. Ora aspettiamo quello che accadrà, anche perché l’allenatore ha rinunciato, l’altro allenatore ha rinunciato, un paio di giocatori hanno rinunciato: se il buongiorno si vede dal mattino pare che l’inizio non sia stato positivo, ma speriamo di vedere qualche risultato.Voglio vedere i fatti e poi mi regolerò. “ – ha concluso Massimo Ripepi.

REGGIO – Incendiata auto consigliere Marcianò nella notte

Questa notte intorno alle ore 02.00 circa, presso la via Sbarre Centrali di Reggio Calabria, è stata incendiata l’automobile appartenente al marito del consigliere comunale di opposizione Angela Marcianò. Le fiamme hanno coinvolto anche un secondo mezzo parcheggiato nelle vicinanze.

Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco e la Polizia, che sta indagando sulla dinamica degli eventi.

Non si tratta del primo evento incendiario subito dal consigliere, qualche anno fa infatti, la stessa Marcianò aveva subito un atto simile.

LAMEZIA T. (CZ) – Reliquie di San Francesco ritrovate dalla Polizia

Ruba le reliquie di San Francesco e scappa in bici. Così si è consumato il furto, nei giorni scorsi, nella Chiesa di Santa Chiara a Lamezia Terme in provincia di Catanzaro.

Le reliquie, ceneri riconducibili al corpo del Santo Patrono d’Italia, erano custodite dentro un porta reliquie, all’interno della chiesa barocca della cittadina calabrese. L’uomo, poi arrestato da una pattuglia della Polizia, è un pregiudicato di 50 anni residente in città; era stato visto, da alcuni fedeli presenti in chiesa, prima danneggiare il raccoglitore delle offerte e poi impossessarsi della teca, forse il vero obiettivo del ladro, senza considerare il valore spirituale incalcolabile del contenuto.

I fedeli però hanno fornito informazioni precise agli agenti delle Volanti intervenuti e grazie anche ai sistemi di videosorveglianza in poco tempo sono riusciti a trovare il ladro che girando in bici aveva con sé ancora le cose rubate e alcuni arnesi da scasso.

Il pregiudicato è stato arrestato e le reliquie sono state riconsegnate ai frati custodi del prezioso tesoro religioso proprio dagli agenti che le hanno ritrovate.

CALABRIA – Olivicoltura: con Triecol Pratiche agronomiche innovative per più sostenibilità, qualità e resilienza ai cambiamenti climatici

DOMANI IN CITTADELLA L’EVENTO CONCLUSIVO DEL PROGETTO CREA

 

“In Calabria olivicoltura significa, da sempre, storia, identità, crescita economica e sociale. Per questo sostenere il settore, favorendone lo sviluppo attraverso la ricerca e la promozione, significa investire sul futuro di una terra”.

Così l’Assessore regionale all’agricoltura della Regione Calabria, Gianluca Gallo, in vista del convegno conclusivo di TRIECOL, il progetto relativo al “trasferimento delle innovazioni in agricoltura e sviluppo ecosostenibile per un’olivicoltura di qualità”, promosso dal CREA Olivicoltura, Frutticoltura e Agrumicoltura di Rende, con il CREA Politiche e Bioeconomia, giunto a conclusione dopo un anno di attività.

All’incontro, che si svolgerà mercoledì 13 settembre a Catanzaro, nella sala verde della Cittadella, con inizio fissato alle ore 10, parteciperanno tra gli altri il Direttore Generale CREA, Stefano Vaccari; il Direttore del centro Olivicoltura Frutticoltura e Agrumicoltura, Enzo Perri; la responsabile del progetto, la ricercatrice Elena Santilli e tutto il team di studiosi che ne ha curato le attività e le applicazioni nell’ultimo anno, oltre al direttore generale del Dipartimento Agricoltura della Regione, Giacomo Giovinazzo.

Il contesto di partenza: l’iniziativa, di durata annuale, finanziata dal PSR Calabria 2014/2020, attraverso l’intervento 1.2.1 “Sostegno per progetti dimostrativi e azioni di informazione”, nasce dall’esigenza di mettere in sinergia il mondo scientifico e l’olivicoltura calabrese, alle prese con frammentazione aziendale e ridotto sbocco commerciale a livello nazionale e internazionale, senza dimenticare gli effetti del cambiamento climatico, che impediscono agli olivicoltori di poter programmare e garantire produzioni costanti nel tempo. Il progetto, infatti, ha previsto una serie di incontri divulgativi e dimostrativi, con l’obiettivo di informare gli operatori del comparto agroalimentare e i tecnici del settore sulle soluzioni e sulle innovazioni messe a punto dalla ricerca per un’olivicoltura calabrese realmente innovativa, sostenibile e competitiva sui mercati.

Le azioni condotte: dalla prevenzione del dissesto idrogeologico all’ottimizzazione dell’uso dell’acqua, dall’approvvigionamento di fonti di energia rinnovabili ad un loro maggiore utilizzo, dall’impiego di sottoprodotti e materiali di scarto, in un’ottica di economia circolare, fino alla tutela del ricco patrimonio di biodiversità dei territori calabresi. Un focus particolare è stato dedicato all’importanza dell’abbinamento piatti tipici e oli extravergine d’oliva calabresi per valorizzare i prodotti del territorio e la cucina regionale, aumentando la consapevolezza e la conoscenza nel consumatore, sempre più attento alla qualità. Ma il progetto ha puntato anche a favorire l’innovazione nelle zone rurali, montane e svantaggiate del territorio regionale e a promuovere il metodo di coltivazione biologico, in quanto l’agricoltura bio, nonostante la crisi economica, si mantiene in forte espansione a livello internazionale, sia sul fronte della domanda che dell’offerta. Sono state trattate tematiche relative ai rischi legati ai cambiamenti climatici, tra le quali l’introduzione del patogeno da quarantena Xylella fastidiosa. Oltre ai seminari e ai webinar, è stato divulgato anche materiale informativo.

Il ruolo del CREA è stato quello di agevolare il trasferimento di innovazioni tecniche e tecnologicamente avanzate e di conoscenze applicative presso le aziende agricole del territorio, facendo anche da ponte con le Istituzioni, per creare una rete forte e proattiva tra la ricerca scientifica e gli imprenditori agricoli professionali, potenziando la redditività e la competitività delle aziende agricole locali e la diffusione della ricerca nelle zone rurali.

CALABRIA – Dimensionamento scolastico, Princi “Alle Province la possibilità di tutelare i territori”

“Apprendo con piacere che in tutta la Regione Calabria i presidenti di Province e Città Metropolitana di Reggio Calabria stanno avviando concertazioni e conferenze di ambito con i sindaci e con i dirigenti scolastici dei territori di riferimento, al fine di predisporre, entro giorno 15 ottobre, dei piani provinciali coerenti ai bisogni delle realtà locali e all’esigenza di una razionalizzazione della rete scolastica funzionale a garantire la dirigenza nelle aree interne o, comunque, in quei territori dove maggiori sono le situazioni di disagio socio economico. Mi appello alla correttezza istituzionale dei presidenti o dei delegati affinché venga resa un’informazione chiara e trasparente”.

É quanto afferma in una nota Giusi Princi, vice presidente della Giunta regionale della Calabria con delega all’istruzione.

“Voglio ricordare – prosegue la vicepresidente -, soprattutto alla Città Metropolitana di Reggio Calabria, che il numero di autonomie scolastiche da ridurre non è stato disciplinato dalla Regione bensì dalla legge di bilancio n. 197/2022; discende da una precisa indicazione europea legata al Pnrr che mira ad adeguare la rete scolastica all’andamento anagrafico della popolazione studentesca. Le linee di indirizzo regionali, inoltre, non sono affatto ‘stringenti’ tutt’altro: a differenza di quelle di altre regioni non prevedono, infatti, un tetto minimo o massimo di studenti ai fini della conservazione dell’autonomia scolastica, ma indirizzano le Province a mantenere le dirigenze scolastiche e, quindi, le autonomie nelle aree interne o, in ogni caso, in quei territori laddove, attraverso concertazioni con le parti, ritengano sia necessario. Le linee guida demandano ai presidenti a al sindaco della Città Metropolitana, la responsabilità di decidere ritenendo questi ultimi infatti, l’interfaccia dei territori coloro che meglio dovendoli rappresentare ne conoscono i bisogni. Gli indirizzi regionali indicati dalle linee guida invitano a preferire gli accorpamenti nei grossi centri urbani dando la possibilità, con il criterio della compensazione, di salvaguardare le aree interne, le minoranze linguistiche, o quanto ogni singola realtà provinciale riterrà opportuno tutelare. Mi preme specificare, ancora una volta, che linee guida sono state condivise con le Organizzazioni sindacali di categoria e con gli stessi presidenti di Provincia/Città Metropolitana. Se la regione, come avviene in altre parti d’Italia, avesse posto un tetto minimo di studenti ai fini della conservazione dell’autonomia scolastica, per gli enti non ci sarebbe stata alcuna possibilità di tutelare le aree marginali”.

La vicepresidente ricorda, poi, che “in Calabria, sono tantissimi gli istituti scolastici in reggenza, scuole, soprattutto delle aree interne che da anni sono senza dirigente scolastico. Come è emerso nel corso della recente riunione con tutte le Province e la Città Metropolitana di Reggio Calabria, estesa alla componente tecnica, tale situazione è la fotografia plastica di un dimensionamento che nella Regione Calabria risale al lontano 2012; altre regioni, nelle quali tale operazione di razionalizzazione è stata effettuata ogni due-tre anni, inevitabilmente, perdono meno autonomie scolastiche. Alla luce di quanto sopra invito, pertanto, la politica tutta, supportata dalla parte tecnica, ad operare con responsabilità, consapevole che il diritto allo studio degli studenti calabresi sarà determinato da una efficace razionalizzazione della rete. Come ha anche evidenziato la direttrice dell’Ufficio scolastico regionale, Antonella Iunti, nel corso dell’ultima riunione, si invitano le Province e la Città Metropolitana, in questa delicata fase, ad operare secondo criteri di buon senso, garantendo un ridimensionamento della rete rispettoso della vicinorietà e garante di un’offerta formativa razionale e variegata negli indirizzi di studio”, conclude la vicepresidente Princi.

REGGIO – Firmata “l’Intesa di collaborazione” tra il presidente del consiglio regionale (Mancuso) e il presidente dell’assemblea dello stato di Santa Catarina (De Nadal)

“Intesa di collaborazione” tra il Consiglio regionale della Calabria e l’Assemblea legislativa dello Stato di Santa Catarina, uno dei 27 Stati federati del Brasile la cui capitale è Florianòpolis.

A siglarla (a Palazzo Campanella di Reggio Calabria), rispettivamente, i presidenti Filippo Mancuso e Mauro De Nadal.

L’intesa mira a “intensificare le relazioni esistenti e di convenire a una collaborazione sostenibile, nel pieno rispetto delle disposizioni di legge vigenti nei due territori”.

Tutto ciò, “per attuare, ampliare e approfondire le relazioni di collaborazione basate sulla reciprocità e sul mutuo interesse, puntando allo sviluppo sostenibile e integrato tra le parti”.

Le attività su cui verte la collaborazione tra il Consiglio regionale della Calabria e lo Stato di Santa Catarina si concentrano su aspetti che includono lo “sviluppo istituzionale: (sistemi organizzativi e gestione delle politiche territoriali, programmazione e pianificazione); sviluppo umano: (la formazione, cultura, ricerca e tecnologia, innovazione politiche sanitarie e sociali); sviluppo economico: (commercio, turismo, IcT, nautica, filiere agroalimentari ed industriali); sviluppo sostenibile: (ambiente, energia, fonti rinnovabili e sviluppo sostenibile).”

“Siamo soddisfatti – afferma il presidente Filippo Mancuso – per la collaborazione che si avvia con una delle Repubbliche Federali del Brasile con la maggior percentuale di popolazione di origine italiana. I calabresi che vivono fuori regione sono i più appassionati ambasciatori della nostra terra. Sono dell’avviso – prosegue Mancuso – che occorra potenziare le occasioni d’incontro, per ravvivare la fiamma del sentimento comune che ci lega tutti alla Calabria e ricordare i sacrifici di chi ha dovuto lasciare la propria terra alla ricerca di opportunità. Le energie vitali delle comunità dei calabresi che vivono in altre realtà, possono aiutarci a superare i cronici ritardi della Calabria, fungendo da incubatore per nuove progettualità di sviluppo”.

Per il presidente Mancuso: “questi qualificati apporti con le ‘Calabrie’ della diaspora saranno cruciali, per valorizzare ancor di più l’azione di rinnovamento che la Regione sta dispiegando, anzitutto per rimuovere i divari di opportunità tra i nostri giovani e quelli che vivono in altre regioni italiane”.

Ancora Mancuso: “i profondi sconvolgimenti geopolitici globali, causati dalla guerra in Ucraina, dalla crisi economica ed energetica, stanno anche facendo emergere il progressivo desiderio, specie nei giovani emigranti, di far ritorno nelle città e nei borghi calabresi. Un flusso percepibile quasi quotidianamente, che necessita però di intelligenti ‘politiche di rientro ‘ dell’immenso capitale umano che ha legami con la Calabria”.

Da parte sua, il presidente dell’Assemblea legislativa dello Stato di Santa Catarina, Mauro De Nadal, ha affermato:” ringrazio per la  disponibilità alla collaborazione il presidente Mancuso. Sono sicuro che quanto stiamo facendo avrà riflessi positivi per le due realtà. La valorizzazione di incontri e relazioni tra esperienze, professionalità e capacità individuali, coltivate nelle reciproche diversità dei contesti culturali italiani e brasiliani ma accumunate dall’amore per le tradizioni e per le bellezze delle nostre terre, ci consentirà di affrontare le sfide del nostro tempo per promuovere benessere e crescita sociale, ma anche intensi e proficui rapporti di amicizia”.

 

REGGIO – Consegna del Cero Votivo del Sindaco f.f. Paolo Brunetti

Basilica Cattedrale. 12 settembre 2023 

 

Eccellenza Reverendissima, Reverendo Capitolo Metropolitano, Reverendo Clero di questa Chiesa reggina e bovese, a Voi tutti manifesto l’ossequio filiale della Civica Amministrazione, della Città.

Saluto con gioia e riconoscenza la presenza qui tra noi dei Reverendissimi Arcivescovi, Vescovi e delle Autorità civili e militari.

Ritempriamo oggi, nel solco della secolare tradizione, la deferente offerta del Cero votivo alla Madonna della Consolazione.

Un gesto ogni anno che si aggiorna, ripercorrendo la storia… le speranze di una Comunità.

Una ritualità destinata a rigenerare l’indissolubile legame tra la Città e la sua celeste Patrona.

In questa Basilica Cattedrale, l’Amministrazione comunale consegna la propria intramontabile testimonianza di fede e di Comunione.

Per il secondo anno, quale Primo cittadino facente funzioni, cammino spalla a spalla con la Comunità reggina. Un passo dietro l’altro con la contezza di non essere il Sindaco eletto dai cittadini e, comunque, consapevole che l’onorabilità del ruolo deve essere interpretata e vissuta con devozione e dedizione, alimentando il senso di civiltà e di appartenenza della Comunità.

Maria Santissima della Consolazione, “ECCOMI.

In questi due anni ho lavorato avvertendo il peso delle responsabilità.

Da figlio Ti ringrazio per avermi affrancato dal rischio di un cammino solitario ed autoreferenziale, consentendomi, invece, di percorrere strade e marciapiedi insieme ai cittadini, abbracciando problemi e cogliendo opportunità per la Città.

Camminiamo con Te, o veneranda Madre, trovando conforto ed indulgenza.

Eccellenza, prendendo a prestito le Sue parole: “Da soli prima o poi si imboccano strade senza uscita, insieme si costruisce nella novità creativa e condivisa”.

Lavorare per il bene comune, l’impegno in politica, sono un modo per vivere l’insegnamento del Risorto.

Sfuggiamo alle populiste tentazioni di un uso politico del culto religioso che, tradizionalmente, rappresenta il tessuto connettivo tra l’istituzione ecclesiastica e le popolazioni.

 

L’amministrazione comunale è fermamente legata all’albero degli interessi della Comunità reggina: …non ha la cera alle orecchie né gli occhi bendati!

Sentiamo e vediamo ciò che accade: famiglie che vivono in un diffuso disagio sociale, lavoratori che rasentano la povertà o che, per sfamare la famiglia, devono sottostare a condizioni di lavoro precarie o con un insufficiente livello di sicurezza.

Imperativo il pensiero del Presidente della Repubblica Mattarella: “Morire sul lavoro è un oltraggio ai valori della convivenza”.

Dobbiamo lavorare per riconoscere, appieno, la pari dignità di ogni persona, di ogni lavoratore, anche accogliendo i migranti di speranza, ricordando il nostro peregrinare alla ricerca di migliori condizioni di vita.

La Repubblica, in ogni articolazione dello Stato, deve consentire “il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del paese.”

Nell’Enciclica “Fratelli tutti”, Papa Francesco scrive: “… il lavoro è una dimensione irrinunciabile della vita sociale, perché non solo è un modo per guadagnarsi il pane, ma anche un mezzo per la crescita personale, per stabilire relazioni sane, per esprimere sé stessi….”

Con questa coscienza e confidenti nella Tua guida Materna, lavoriamo quotidianamente affinché, entro la fine di quest’anno ed a conclusione di pubblici concorsi, oltre 130 persone siano assunte da questa Amministrazione comunale con un contratto a tempo pieno ed indeterminato.

Anche per questa via passa la necessità di soddisfare il miglioramento della qualità dei servizi comunali e di corrispondere alle aspettative della Comunità.

E’ su questo che dobbiamo puntare noi tutti, mondo delle istituzioni e dell’imprenditoria: far sì che l’emigrazione dei nostri giovani verso altre città o altri paesi per ragioni di lavoro sia una scelta, e non un obbligo dettato dalla scarsità di prospettive.

Altri risultati fruttiferi, Maria Santissima della Consolazione, sono maturati in quest’anno…altri arriveranno.

Molti progetti sono in fase di ultimazione, altri in progettazione ed altri ancora in programmazione.

Si apriranno nuovi ed importanti scenari di crescita e di sviluppo per l’intera città.

Sarà un autunno molto importante per Reggio.

Si sono spenti i vincoli del piano di rientro del bilancio comunale. Il futuro si è affrancato dal decennale gravame.

Negli ultimi due lustri questa comunità, amministratori e cittadini, ha dovuto compiere enormi sacrifici.

Da oggi dobbiamo alzare lo sguardo per un nuovo modo di governare.

Rendere moderni ed ottimali i servizi pubblici fino a ieri compromessi dalle ristrettezze dei vincoli di bilancio.

Dobbiamo essere abili utilizzatori delle risorse per il bene della comunità, per creare opportunità di lavoro e sviluppo, sociale ed economico.

Dobbiamo migliorare il benessere, recuperare e riqualificare le aree abbandonate.

Il degrado, spesso, è teatro, purtroppo, non solo di situazioni di povertà e disagio, ma anche di fatti criminosi ben più gravi.

Perché  “il degrado morale è strettamente legato al degrado ambientale”, come già più volte ha sapientemente osservato Papa Francesco.

Per i nostri giovani dobbiamo costruire luoghi – e non solo fisici – di sicurezza, di speranza, di crescita sana, di confronto e di sviluppo. Luoghi in cui apprendere la solidarietà verso gli altri, il rispetto per la propria casa e per il pianeta, ma prima di tutto luoghi in cui non sentirsi abbandonati, né dalla famiglia, né dalle istituzioni.

La luce di questo Cero squarci le tenebre del malaffare ed illumini comportamenti legalitari e solidaristici.

Cancella, o Veneranda, ogni forma di soppressione; apri i cuori di coloro che brandiscono strumenti di illegalità.

Sorreggi quanti ad essi si oppongono; fortifica l’azione degli uomini e delle donne che ad essi si contrappongono.

Nei confronti delle forze dell’ordine e degli operatori della giustizia, perenne è la nostra riconoscenza.

Facciamo nostre le parole del presidente della Conferenza episcopale italiana, il cardinale Matteo Zuppi, pronunciate in occasione della recente festa della Madonna della Montagna di Polsi “Ci vuole resistenza e amore, quello che ci ricordano i tanti martiri che hanno dato la vita per liberare chi era prigioniero della logica mafiosa”.

Ripudiamo corruzione, inganni ed abusi. Rigettiamo l’aberrante e ignobile morsa della ‘ndrangheta, ponendoci come freno all’illegalità.

La fede Cristiana, il Vangelo, il Magistero del Papa e dei Vescovi devono sempre di più essere declinate in scelte ed azioni politiche ed istituzionali per ridurre le disuguaglianze economiche ed accrescere il livello di inclusione sociale delle persone.

Di tutte le persone.

Madre, nei giorni scorsi, la necessità di assumere una decisione importante mi è stata silente compagna.

Assunta la decisione, l’amaranto nostra storia e passione calcistica è stata salvaguardata: la via è tracciata.

O Madre, grazie per avermi consentito di non cedere alla tentazione di rispondere a “provocazioni” rispetto ad una scelta maturata in autonomia e nell’unico interesse della Città.

Le polemiche rimangano fuori dal terreno di gioco.

Gli spalti siano occasione per ospitare l’attaccamento alla città….alla maglia.

…..Non è da un calcio di rigore che si giudica un giocatore…Un giocatore lo vedi dal coraggio
……Dall’altruismo e dalla fantasia.

Con piglio vigileremo per assicurare il rispetto delle obbligazioni dell’accordata decisione.

Oggi auspico la compagnia di tutti coloro che vogliono correre per traguardare i risultati che già in passato abbiamo saputo conquistare.  I campi di calcio hanno riconosciuto a questa Piazza che gli Amaranto sono tifosi con animo sportivo.

E mi sovvengono, in proposito, gli straordinari valori dello sport.

Lo sport, il gioco, è il più efficace veicolo dei valori della solidarietà, della lealtà, del rispetto della persona e delle regole. Principi fondanti di ogni società sana e strumenti necessari per costruire competenze trasferibili in altri contesti della vita.

Anche quest’anno, permettetemi di rivolgere il mio pensiero ai giovani, alle nuove generazioni, a mio figlio… a tutti i nostri figli.

Noi genitori dobbiamo saper fare gli educatori, essere riconosciuti come testimoni di comportamenti rispettosi di noi stessi e del prossimo. Non sempre, però, sino in fondo ci riusciamo.

Dobbiamo avere un atteggiamento di apertura, ascolto, comprensione e rassicurazione.

Abbiamo il dovere di “vivere in e per la famiglia”.

I tempi del lavoro devono coniugarsi con le esigenze familiari.  Anche così si scongiura che il tempo speso dai nostri giovani con la tecnologia sia troppo prolungato…che un’abitudine degeneri in dipendenza.

Non troppo chini su una tastiera, su un monitor. Ma ritti su noi stessi per servici delle opportunità della tecnologia quale fattore di evoluzione personale, sociale ed ambientale e non già idolatria alla quale asservirsi.

L’epoca digitale– scrive Papa Francesco – cambia la percezione dello spazio, del tempo e del corpo. Infonde un senso di espansione di sé che sembra non incontrare più limiti e l’omologazione si afferma come criterio prevalente di aggregazione: riconoscere e apprezzare la differenza diventa sempre più difficile”.

O Madonna, a Te affidiamo la necessità degli uomini di valorizzare l’uguaglianza di genere ed essere testimoni e non carnefici delle donne.

La città deve ritrovarsi nei sentimenti di identità, condivisione e comunità. Solo coltivando e facendo nascere un sano amor proprio e l’orgoglio di appartenenza alla nostra comunità riusciremo a risollevarci da ogni difficoltà. Si può cadere cento volte, ma l’importante è rialzarsi. I reggini hanno la forza e la determinazione per rispondere alle pressioni di chi vuole il nostro territorio affossato e depresso. Siamo un popolo orgoglioso, con una dignità indistruttibile. Dobbiamo essere ottimisti e fiduciosi: il futuro della città dipende anzitutto da noi.

Siamo consapevoli delle tante criticità che persistono, ma dobbiamo difendere la città di fronte ad ogni tipo di sopruso.

Le amministrazioni passano….. Reggio rimarrà nei secoli.

E’ bene che i cittadini lancino il cuore oltre l’ostacolo e denuncino storture o difficoltà che impediscono il vivere civile. L’impegno rivolto alla comunità deve essere massimo e ciò vuol dire avere rispetto per il territorio e per le persone. Bisogna esporsi, denunciare, difendere Reggio perché è qui che dovranno crescere i nostri figli. So quanto possa essere difficile, ma tutti insieme possiamo e dobbiamo costruire una città libera dall’arroganza, dalla mafia e da ogni limite che frena lo sviluppo.

Riconosco il fattivo ed amorevole impegno della Chiesa verso i meno abbienti.

Maria, confesso la profonda ammirazione per gli uomini e le donne che, per istituto o per volontaria scelta, sono dediti al pubblico soccorso ed all’assistenza.

O Patrona, permetti ai noi tutti di oltrepassare steccati ideologici per congiungerci, con l’identità del proprio ruolo, nella sentita ed unica esigenza di lavorare, all’unisono, per il bene comune di Reggio e dei reggini.

Con gaudio viviamo il processo di beatificazione di don Italo Calabrò, fulgido esempio di virtù religiose ed umane. Amico dei poveri, concittadino tra la gente ed amato dalla gente. Figlio di questa terra di cui siamo orgogliosi.

Eccellenza, benediciamo il Suo paterno messaggio di civismo profuso durante l’intervento alla “Consegna”. Le siamo accanto per la sparuta e stravagante polemica.

“Non ti curàr di lór, ma guarda e passa”.

 

Patrona, nel volgere delle prossime settimane il mio Ufficio, non ricercato ma accolto con spirito di servizio, giungerà alla fine.

Un altro anno il Primo cittadino eletto sarà al Tuo cospetto. Ed io, tra queste sacre mura, ascolterò. Forse parole mai dette che, chissà, avrei voluto pronunciare fasciato col Tricolore e con il cuore tenero e palpitante.

 

Infine, immerso nella Fede e tra i simboli religiosi di questo sacro luogo, sollecito e rinforzo la mia voce commossa per chiosare: Oggi e sempre, viva Maria!

Il consigliere Milia vicino ai lavoratori Tekcnoservice “Condizioni di lavoro inaccettabili, l’Amministrazione velocizzi le procedure per il nuovo metodo di raccolta”

“I lavoratori Teknoservice sono allo stremo: la lettera pubblicata sulla stampa, scritta da un gruppo di dipendenti, descrive perfettamente la situazione inaccettabile e precaria che ogni giorno questi straordinari operatori si trovano ad affrontare: non possiamo più attendere” dichiara il capogruppo di Forza Italia in Consiglio comunale, Federico Milia.

 

“Ho letto con attenzione lo sfogo dei lavoratori e ho chiesto loro delucidazioni sui punti espressi nella lettera pubblicata: il quadro che ne emerge è quanto di più drammatico si possa immaginare.

Le modalità realizzative del piano di raccolta differenziata in città si sono rivelate, sin da subito, fallimentari determinando gravi disagi, sia ai cittadini che agli operatori del settore”.

 

“Le cause del fallimento di questo sistema di raccolta si possono riassumere essenzialmente in 3 punti:

  1. nel non aver effettuato uno “studio di settore” particolareggiato ed attento, comparato ad altre dimensioni urbane simili alla nostra, vista la particolare morfologia urbana della città di Reggio Calabria;
  2. nella quasi totale assenza di controlli, con conseguenti sanzioni nei confronti dei trasgressori;
  3. nella mancanza di gradualità nel passaggio alla differenziata, che avrebbe aiutato a sensibilizzare i cittadini contribuendo all’introduzione della raccolta non solo come abitudine ma anche come dovere civico”.

 

“L’Amministrazione comunale ha il dovere di tutelare questi lavoratori, la cui attività riveste un alto valore sociale per tutta la comunità reggina: mi batterò perché le loro voci non restino inascoltate, sarò vicino ai lavoratori in questa battaglia” conclude il consigliere Milia.

 

 

Codici: con i rincari di autunno aumenta il rischio sovraindebitamento

Archiviata un’estate da bollino rosso a causa dei rincari, si profila all’orizzonte un autunno non meno caldo. Dai mutui ai carburanti passando per una scuola che fa registrare aumenti da capogiro, la situazione è delicata e rischia di trasformarsi in un problema serio per chi si trova in una condizione economica precaria. Questo è il motivo dell’intervento dell’associazione Codici, che indica la strada da seguire per affrontare il sovraindebitamento.

“Gli allarmi sui rincari sono praticamente quotidiani – afferma Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici – e questo perché agli aumenti costanti che investono praticamente tutti i settori si accompagna una sofferenza crescente delle famiglie, sempre più indebitate. Di fronte a questo scenario riteniamo importante sottolineare gli strumenti a disposizione dei contribuenti per liberarsi dai debiti”.

È la legge sul sovraindebitamento, che nel 2022 ha registrato l’entrata in vigore del nuovo Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza, subentrato alla legge 3/2012, la famosa “legge salva suicidi”. Gli strumenti a disposizione dei consumatori, e non solo, sono diversi e permettono di uscire da una condizione economica grave.

“Non se ne parla molto – osserva Giacomelli – e questo è un male, perché in questo modo viene percepita come un argomento per addetti ai lavori. In realtà è un valido strumento di aiuto, che andrebbe diffuso ed illustrato maggiormente. Presenta certamente degli aspetti tecnici che richiedono una preparazione, ma per questo si può fare affidamento su esperti in grado di indicare l’iter da seguire. Bisogna verificare se il debitore possiede i requisiti necessari per accedere alla procedura e quindi predisporre un’apposita richiesta di esdebitazione, solo per citare due passaggi di questo percorso. Sono tappe importanti e delicate, che non devono spaventare. In alcuni casi c’è chi sceglie quella che sembra una scorciatoia, rivolgendosi agli usurai. Non è assolutamente quella la strada da percorrere. Bisogna restare nella legalità, affidarsi alle procedure previste dalla norma e tenersi alla larga da chi propone prestiti da amico, salvo poi iniziare a chiedere indietro i soldi con tassi altissimi. È solo l’inizio di un incubo, da cui è difficile uscire, perché spesso in questi casi subentrano le minacce, le aggressioni. Per tornare a vivere, per liberarsi dal peso dei debiti l’unico percorso da seguire è quello che offre la legge”.

L’associazione Codici ha attivato un servizio di assistenza speciale per il sovraindebitamento. Chi si trova in una situazione economica difficile ed ha accumulato debiti da cui non riesce a liberarsi può richiedere aiuto al numero telefonico 065571996 o all’indirizzo e-mail segreteria.sportello@codici.org. Gli esperti ed i legali di Codici sono pronti a fornire assistenza, anche per chi è vittima di usura.