REGGIO – “Sinergie per il lavoro agricolo di qualità in Calabria. Sicurezza, Formazione, Partecipazione”, svolto all’Università Mediterranea il seminario formativo

Si è svolto questa mattina presso l’Aula Magna dell’Università di Mediterranea di Reggio Calabria, il seminario formativo regionale “Sinergie per il lavoro agricolo di qualità in Calabria. Sicurezza, Formazione, Partecipazione”, promosso da Fai Cisl Calabria, Foragri, Agrilavoro Edizioni e Terra Viva Calabria e patrocinato da Università di Reggio Calabria, Inail Calabria e azienda regionale Arsac.

L’iniziativa conclude il corso “Programmazione per lo sviluppo” finanziato da Foragri, che in questi mesi ha coinvolto dirigenti e operatori Fai Cisl del territorio calabrese, con un fitto calendario formativo e visite nelle aziende agricole del territorio regionale, in collaborazione con Agrilavoro Edizioni e l’azienda regionale Arsac e con il coinvolgimento di professionisti ed esperti. La giornata si è aperta con un minuto di raccoglimento in memoria delle vittime sui luoghi di lavoro.

Il seminario è stato introdotto e coordinato dal Presidente di Foragri Vincenzo Conso, che ha dichiarato: «Sono oltre sei mila le aziende calabresi che aderiscono a Foragri, e anche questo convegno è frutto di un percorso che ha coinvolto le parti sociali e datoriali nell’affinare e qualificare le competenze nel lavoro agricolo della regione. É importante rendere il lavoro in agricoltura sempre più appetibile, migliorare la conoscenza tecnologica, specializzare le professionalità, garantire ricambio generazionale. In questo Foragri è al fianco delle imprese agricole e del mondo del lavoro che coinvolgono».

Presente per la segreteria della Usr Cisl Calabria Rosaria Miletta, che ha evidenziato la necessità di sostenere la campagna di raccolte firme sulla legge di iniziativa popolare promossa dalla Cisl “La partecipazione al Lavoro”. Per Miletta, infatti, «garantire la piena attuazione dell’art.46 della Costituzione, significa porre il lavoratore al centro delle dinamiche aziendali, renderlo soggetto attivo, migliorare tutele, welfare e salari. Un punto cruciale, specie in una regione come la Calabria».

Nella sua relazione, il Segretario Generale Fai Cisl Calabria ha sottolineato come «la carenza di manodopera e la carenza di lavoro contrattualizzato sono facce della stessa medaglia. Serve un immediato ricambio generazionale, sostenere il lavoro dignitoso, sicuro e ben retribuito, quello che chiamiamo “lavoro di qualità. La formazione è fondamentale, anche nel settore agricolo e agroalimentare, per rafforzare occupabilità e perfezionare le competenze. In Calabria – ha proseguito Sapia – nonostante vari esempi virtuosi di aziende agricole che hanno messo in atto processi di modernizzazione, servono più investimenti indirizzati a formazione, prevenzione per una maggiore sicurezza sui luoghi di lavoro, innovazione e rigenerazione occupazionale, per riconnettere l’agricoltura agli altri settori produttivi. Costruire in Calabria un’Agricoltura 5.0 significa però anche valorizzare bilateralità, welfare aziendale, parità di genere e conciliazione tra tempi di vita e lavoro, confronto e contrattazione tra istituzioni, parti sindacali e datoriali, ma anche rafforzare sinergie con il sistema pubblico, politiche di connessione scuola-lavoro. Siamo convinti che le nuove sfide che il settore agricolo calabrese dovrà affrontare nei prossimi anni, si chiamavano: competenze, economia green, ricerca, innovazione, filiera corta, contrasto al caporalato e alle agromafie. In questo complesso e difficile momento – ha sottolineato Sapia – servono più confronto e ulteriori sinergie per riconoscere il giusto valore sociale al lavoro agricolo».

Intervenuti anche il Rettore dell’Università di Reggio Calabria, Giuseppe Zimbalatti, il Presidente del Consiglio dell’Ordine regionale dei Dottori Agronomi e Forestali, Antonino Sgrò, Giacomo Falcone docente di Economia ed Estimo rurale dell’Università Mediterranea, il Direttore Generale dell’Inail Calabria Fabio Lo Faro, il Direttore dell’Inps di Reggio Calabria Elisa Spagnolo, il Dirigente del Settore regionale “Prevenzione e Sanità” Francesco Lucia, l’Assessore regionale all’Agricoltura Gianluca Gallo, il Presidente del Consiglio degli Studenti dell’Ateneo Girolamo De Giglio, mentre Ercole Giap Parini, docente di Sociologia dell’Università della Calabria, ha inviato un contributo scritto.

A concludere i lavori del seminario formativo è stato Onofrio Rota, Segretario Generale Fai Cisl. «Su un milione di lavoratori in agricoltura ben 350mila sono stranieri, e c’è una proiezione per il 2030 di circa 500mila lavoratori immigrati. Necessario puntare su formazione, qualità del lavoro, legalità, contrattazione per garantire una continuità professionale. Dal punto di vista reputazionale, il lavoro agricolo non ha un grande riconoscimento. Bisogna cambiare questa tendenza, garantendo un giusto reddito a chi lavora nel comparto, che poi ha una ricaduta diretta su famiglie e collettività. Chiediamo quindi anche alle parti datoriali e alle istituzioni di sostenere questa battaglia di civiltà. Ricordo poi il nostro impegno per la sicurezza, anche il nostro comparto è infatti interessato dal triste fenomeno degli infortuni mortali. Stiamo investendo molto sul progetto Fai+Sicurezza, per affrontare in maniera strutturale questo problema».

Durante l’iniziativa regionale è stato adibito una postazione sulla campagna di raccolta firme della Cisl e al termine degli interventi sono stati consegnati gli attestati di partecipazione al percorso formativo.

Granata (Legalità Democratica): Anna Laura Orrico (Cinquestelle) e il cambiar gabbana. Sul caso De Cicco governano insieme e si scoprono garantisti. Via! Non prendeteci per così fessi!

Il movimento cinquestelle di Cosenza è in giunta con un collega assessore, “caso De Cicco”, che è stato arrestato e oggi imputato, rinviato a giudizio, per essere considerato presunto prestanome di boss locali. Ben sappiamo che il soggetto si presume innocente fino alla condanna definitiva. Fa rumore la cosiddetta virata di bordo dei 5 Stelle con la disponibilità per queste alleanze di governo cittadino, così come la “flessibilità” annunciata sulla candidatura eventuale di “indagati”. Che si tratti di un primo passo verso la ragionevolezza ed i necessari adattamenti alla realtà con la quale il Movimento deve pur fare i conti, è una interpretazione, tutto sommato, ottimistica e, al contempo, di scontata ovvietà. Successivamente dopo le dichiarazioni di Anna Laura Orrico in merito alla conferma dell’alleanza con il movimento cinquestelle, mi preme fare alcune considerazioni di carattere politico: Sissignori. Il canovaccio della “fuitina”, del falso rapimento, delle nozze falsamente riparatrici e soprattutto dei padri ringhiosi che si sciolgono in un affettuoso abbraccio del picciotto che gli “rapì” la figlia continua ad essere l’unico che sembra mandare avanti la tragicommedia di questo governo cittadino. C’è poco da lasciare alle elucubrazioni dei politologi dopo aver usato, magari, qualche espressione di cui il “patron” (o copatron) dei Cinque Stelle non ha, poi l’esclusiva. Ma qualche osservazione è d’obbligo. Che ci fosse qualcosa di “serio” negli atteggiamenti dei Cinque Stelle, nella loro grottesca irremovibilità nelle più assurde baggianate è cosa di cui ho sempre dubitato. Non sono seri nemmeno come buffoni. Del resto Beppe Grillo anche quando faceva il suo mestiere era insopportabile proprio per il sapore artificiale della violenza grottesca del suo linguaggio. E, malgrado ciò, la rapidità con la quale i grillini hanno scoperto la machera di una certa “ragionevolezza”, buttando alle ortiche condizioni “irrimediabili” e “indiscutibili” per rendersi “accettabili”, non si capisce bene da chi è stata ordinata, ancor meno, “molto di meno” della “fuitina” dei loro sodali “I COSIDETTI SINISTRI”. Buon segno? Dovremmo ammettere (ché, in sostanza, far ammettere questo è la finalità di questa nuova strategia del Partito del guitto) che il “demonio non è brutto come si dipinge”? Che, una volta alle prese con la realtà del governare la ragione avrebbe prevalso? Che “bisogna ammettere” che sono ragazzi di buona volontà? Via! Non prendeteci per così fessi! Non mancheranno, purtroppo, politologi da accademia e da bar di periferia a rispondere che sì, è proprio così, che bisogna lasciarli imparare il mestiere. Io non sono un politologo, ho visto evoluzioni d’ogni genere che mi potrebbero indurre ad apprezzare di più la “duttilità” per me prima che per gli altri. Ma l’idea che i “cretini” (anche quelli di cui parlava Leonardo Sciascia) possano di punto in bianco cambiare natura e che gli ignoranti possano di colpo scoprire la bellezza del sapere non ha fatto in me troppi progressi. Non sono, l’ho ripetuto anche troppo volte, e non credo di poter essere smentito, proclive alle “dietrologie”. Ma sarei un cretino più di quelli che poco cortesemente definisco tali se affermassi che ciò che conta delle cose è la facciata e che altro non c’è che la facciata. La “versatilità” (nella peggiore delle accezioni), la propensione per il “cambiar gabbana” sono direttamente proporzionati al ruolo che la retorica ha nella personalità dei singoli e nella storia della collettività. Il voltagabbana di Benito Mussolini sull’intervento nella Prima guerra mondiale è esempio di scuola. Che lo è anche della vacuità e pericolosità della retorica del primo e del dopo della gabbana rivoltata ed anche della concretezza della “dietrologia” intuibile già nella rapidità del cambiamento di rotta. Spero che qualcuno mi capirà . Lo dichiara il Presidente dell’Associazione Legalità Democratica Avv. Maximiliano Granata .

 

REGGIO – Valentin Velcea è un giocatore amaranto

LFA Reggio Calabria comunica di aver acquisito i diritti alle prestazioni sportive del calciatore Valentin Velcea che si lega al club con un contratto annuale.
Portiere classe 2004, nella scorsa stagione Valentin ha giocato con la formazione Primavera del Venezia. Nella stagione 2020/21 ha disputato 10 partite con l’under 18 del Genoa.

#BenvenutoValentin

REGGIO – Milia (FI) : “Controlli della strutture scolastiche fermi da 20 anni, ho chiesto in commissione la convocazione urgente dell’assessore Nucera e della dirigente Roschetti”

Questa mattina a Palazzo San Giorgio la Commissione controllo e garanzia ha preso in esame l’ordinanza n°79 del 09/10/2023, con la quale il Comune ha stabilito la chiusura temporanea del plesso scolastico Pythagoras, chiamando a relazionare l’ing. Giuseppe Mauro, responsabile unico del procedimento.

Quanto emerso da questo colloquio è tanto drammatico, quanto assurdo”

 

Queste le parole del consigliere Federico Milia, capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale, che in una nota stampa chiarisce i passaggi della seduta odierna in commissione.

 

Al netto delle dichiarazioni rese dall’ing. Mauro, il quale ha spiegato i motivi per cui si è ritenuto opportuno chiudere urgentemente la scuola Pythagoras, unico edificio, ad oggi, “in pessime condizioni e per il quale sono state segnalate forti carenze strutturali, con segnali di sofferenza nell’intera struttura ho chiesto come mai non siano state effettuati altri carotaggi nel corso del tempo”.

 

“La risposta dell’ing.Mauro è che le ultime indagini risalgono al 2004: una vecchia prova con carotaggi, con risultanze meno critiche di quelle riscontrate oggi, è documentata al 2004, 20 anni fa.

Per 20 anni, quindi, non sono stati effettuati i dovuti controlli sulle strutture scolastiche, a scapito della sicurezza di centinaia di bambini. È inaccettabile”.

 

“Alla luce di queste dichiarazioni rese, ho ritenuto fosse urgente chiedere di convocare alla prossima seduta della commissione, con la massima urgenza, la dirigente Roschetti e l’assessore Nucera, così da iniziare a lavorare ad un piano alternativo”.

 

“Le soluzioni ‘tampone’ fornite da questa Amministrazione, con il dislocamento dei ragazzi in altro plesso, mi convincono sempre più della mancata attuazione di una programmazione in grado di fornire soluzioni tempestive idonee su casi specifici: un’abitudine di questa gestione fallimentare della cosa pubblica portata avanti con ostinazione da questa Amministrazione, che oggi però ha un riflesso significativo sull’incolumità dei nostri ragazzi. Non possiamo più attendere”.

REGGIO Città dell’Olio: Carmelo Versace alla presentazione nazionale della Camminata tra gli Olivi 2023

Domenica 29 ottobre in 18 regioni d’Italia si svolgerà la giornata nazionale della Camminata tra gli olivi 2023. Il tema scelto per quest’anno è “Olio & salute”, grazie alla stretta alleanza con la Lega italiana per la lotta contro i tumori (LILT) e la fondazione italiana fegato (FIF), partner dell’iniziativa.

Sono 140 le città coinvolte nell’evento promosso dall’Associazione nazionale Città dell’Olio. Il sindaco facente funzioni della Città metropolitana di Reggio Calabria, Carmelo Versace, nella sua veste di componente della giunta nazionale dell’associazione, ha preso parte oggi alla presentazione, svoltasi a Roma.

Saranno numerosi gli itinerari alla scoperta degli ulivi millenari, per sensibilizzare sull’uso dell’olio extravergine d’oliva (EVO) di qualità, in una dieta equilibrata per prevenire i tumori e a ridurre le malattie epatiche. Camminare fa bene alla salute, ma anche inserire olio EVO di qualità in una dieta equilibrata aiuta a prevenire i tumori e a ridurre le malattie epatiche e l’insorgere di altre malattie croniche degenerative. In 140 Città dell’olio italiane, grazie alla collaborazione con l’Unione nazionale Pro loco d’Italia (UNPLI) e il patrocinio del ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, oltre agli itinerari previsti con visite a frantoi, Musei dell’Olio, olivi secolari e alle bellezze storico-artistiche delle città coinvolte, saranno organizzati momenti divulgativi che hanno l’obiettivo di promuovere n partecipanti la conoscenza delle proprietà salutistiche dell’olio EVO, alleato intramontabile imbattibile della salute, sottolineandone le proprietà benefiche e promuovendone un consumo giornaliero corretto.

“Gli uliveti calabresi saranno ancora protagonisti dell’edizione della Camminata 2023, un momento di grande esaltazione di un prodotto di grande qualità della nostra regione, quale l’olio extravergine d’oliva”. Così Carmelo Versace che aggiunge: “In queste giornate dedicate alla divulgazione e alla conoscenza approfondita di questo straordinario prodotto alimentare, che in Calabria può contare produzioni di assoluto livello in Italia, è importante ribadire la necessità di fare rete tra tutti gli amministratori, affinché si creino le condizioni necessarie per un definitivo salto di qualità del nostro Evo”.

“La produzione di olive e olio sono sempre stati un settore trainante e caratterizzante per i nostri territori – evidenzia Versace – occorre puntare sempre di più sulla qualità, proseguendo il cammino intrapreso da più giovani agricoltori, molti formati nelle nostre università, che hanno innovare qualitativamente l’evo calabrese”. “Su questa strada – conclude – dobbiamo costruire, come istituzioni, strategie di crescita per sviluppare anche un turismo rurale che in Calabria è in grado di offrire molti elementi di successo, legandolo ai paesaggi, alla cultura e all’enogastronomia”.

GIOIA TAURO (RC) – ETS e ripercussioni sul porto, la parola al comparto portuali Silpa RC Gioia T.

Sul Porto di Gioia Tauro si è scritto tanto e noi pretendiamo che si continui a scrivere, sui suoi record, sulle sue infrastrutture all’avanguardia, sulle grandi capacità delle maestranze ivi presenti e su quanto di più positivo il Porto ha rappresentato e rappresenta per la Calabria intera.
Abbiamo affrontato crisi nel corso degli anni e con il sacrificio delle maestranze siamo sempre riusciti a venirne fuori, forse più forti, ma sicuramente consapevoli che è necessario uscire dalla mera condizione del solo Transhipment per non essere la solita isola virtuale.
Retroporto, Zes e Gateway Ferroviario rappresentano l’anello di congiunzione che potrebbe fare la differenza nel prossimo futuro per non essere solo un Porto, in massima parte, di sosta e ripartenza dei contenitori da Nave a Nave bensì uno scalo obbligato e maggiormente produttivo in termini economici per il nostro territorio.
Oggi sono sicuramente molte le domande, ad esempio sulla tempistica riguardo l’ETS (se ne parla ormai da anni ma sembra essere alle porte solo oggi) oppure sulla futura Agenzia per il Lavoro Portuale nel Porto di Gioia Tauro ai sensi dell’art. 17, comma 5, Legge 84/94, e così via. Tuttavia una certezza c’è e rimane…
Se non ci saranno le navi in banchina a Gioia Tauro non ci sarà neppure il nostro lavoro, ed è per questo che il 17 ottobre dalle ore 12:00 alle ore 14:00 saremo presenti al flash mob davanti all’ingresso del porto.

COSENZA – Denunciato un uomo, sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari, in quanto trovato in possesso di sostanza stupefacente

Continuano incessanti i servizi straordinari di controllo del territorio svolti dalla Polizia di Stato nel centro cittadino predisposti dal Questore della Provincia di Cosenza dr. Giuseppe Cannizzaro.

Nella giornata di personale della Squadra Volante, coadiuvato da personale del Reparto Prevenzione Crimine “Calabria Settentrionale” e dall’Unità cinofila della Questura di Vibo Valentia, a seguito di un controllo ad un soggetto sottoposto alla misura degli arresti domiciliari, procedeva alla perquisizione locale dell’abitazione.

L’attività svolta ha dato esito positivo atteso il rinvenimento , in uno scomparto posto nella parte superiore del frigo, di una modica quantità di sostanza stupefacente del tipo hashish; altresì venivano rinvenuti vari coltelli utilizzati per il “taglio” della sostanza stupefacente rinvenuta.

Lo stesso, al termine delle operazioni di rito, veniva denunciato , in stato di libertà, ai sensi dell’ art. 73 DPR 309/90.

Il tutto si comunica nel rispetto dei diritti dell’indagato (da ritenersi presunto innocente in considerazione dell’attuale fase del procedimento fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile) al fine di garantire il diritto di cronaca.

REGGIO – Rifiuti e fetore, nell’asilo di San Sperato: oggi la scuola costretta a chiudere.

Rifiuti e fetore, nell’asilo di San Sperato non si può stare in classe.

Oggi la scuola materna è stata costretta a sospendere le attività per un grave disagio igienico. L’immondizia e il fetore sono insopportabili e per questo è chiusa oggi la scuola dell’infanzia Artuso dell’istituto comprensivo San Sperato-Cardeto. Il provvedimento urgente che sospende le attività didattiche per la giornata odierna è stato necessario a causa di una grave situazione igienica segnalata da insegnanti e genitori. Dall’esterno dell’istituto arriva infatti un effluvio nauseabondo, talmente forte da costringere i docenti a tenere le finestre delle aule chiuse per evitare che i bambini ne soffrano e anche che nelle classi entrino mosche e insetti, cosa che farebbe pensare alla vicina presenza di animali morti, causa dello stomachevole odore.

Condizioni che nella scuola si sopportano ormai da quasi una settimana e sono state segnalate al Comune, finora senza risposta. “C’e’ un odore terribile – dicono senza mezzi termini le maestre – e i bambini chiusi al caldo non possono stare”. Il disagio ha condotto alla chiusura odierna del plesso, dove in giornate afose come queste una popolazione scolastica composta pure di piccoli di 2 e 3 anni non può più rimanere senza condizionatore e con le finestre serrate.

Docenti e genitori denunciano da tempo anche l’accumulo di rifiuti nel cortile del plesso, che probabilmente adesso sta creando una bomba a rischio igienico ma la presenza di una mini discarica nel giardino dove i bambini dovrebbero poter fare attività è oggetto di continue lamentele ai rappresentanti del consiglio di istituto.  Di fronte a inerzia dell’amministrazione la comunità scolastica di San Sperato è abituata a fare da sé: l’anno scorso per consentire rapidamente la fruibilità del nuovo plesso dell’istituto le famiglie si erano rimboccate le maniche aiutando nel trasloco e provvedendo a loro spese alla pulizia. Ma stavolta genitori e docenti non sono disposti a sollevare il comune dalle sue responsabilità e qualcuno pensa a una diffida, come già era avvenuto per la mancata consegna della scuola nuova, avvenuta solo in seguito a pubbliche proteste.

CALABRIA – Arrestate due persone per droga e armi e munizioni illegalmente detenute

Nella giornata di ieri, personale della Polizia di Stato ha eseguito, nell’ambito dei servizi straordinari disposti dal Questore della Provincia di Cosenza e coordinati dalla locale Procura della Repubblica, diversi controlli in città, finalizzati al contrasto del traffico di sostanze stupefacenti ed alla diffusione di armi illegalmente detenute.

Nel corso di detti servizi, una persona, incensurata, è stata arrestata dalla Squadra Mobile, con la collaborazione del Nucleo cinofili della Questura di Vibo Valentia, poiché trovata in possesso di sostanza stupefacente del tipo marijuana e di altro materiale strumentale alla produzione di detta sostanza. Un’altra persona, con piccoli precedenti di Polizia, è stata arrestata per detenzione di arma clandestina e munizionamento.

In particolare, nel corso di una perquisizione effettuata all’interno di una villetta ubicata alle porte di Cosenza, passata al setaccio dal cane poliziotto Digos e dagli operatori della Squadra Mobile, grazie al fiuto del “collega a quattro zampe” venivano rinvenuti circa 1,78 kg di marijuana, occultati all’interno di un magazzino/deposito di pertinenza della abitazione. La marijuana, già essiccata e pronta per lo spaccio, era custodita all’interno di barattoli in vetro, in maniera tale da renderne agevole il trasporto e gli eventuali spostamenti. Nella circostanza veniva rinvenuto anche altro materiale strumentale alla produzione della marijuana, tra cui delle reti in tessuto idonee per l’essicazione della pianta.

Nel prosieguo dell’attività di polizia, i poliziotti della Squadra Mobile, supportati dai colleghi del Reparto Prevenzione Crimine Calabria Settentrionale, controllavano l’appartamento di un giovane, ubicato nella vicina Rende. Nel corso della perquisizione, all’interno della stanza da letto, veniva rinvenuta una pistola semiautomatica, cal. 7,65, con matricola abrasa, dotata di silenziatore e numerose cartucce, parte delle quali già inserite nel caricatore.

Espletate le formalità di rito, entrambi gli arrestati sono stati condotti presso le rispettive abitazioni, sottoposte agli arresti domiciliari, su disposizione dell’A.G. procedente.

Il tutto si comunica nel rispetto del diritto degli indagati (da ritenersi presunti innocenti in considerazione dell’attuale fase del procedimento fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile) al fine di garantire il diritto di cronaca.