GIOIA TAURO – Inaugurata la banchina al servizio dei rimorchiatori

Un altro tassello è stato messo a segno per la infrastrutturazione del porto di Gioia Tauro. Dopo 30 anni, oggi pomeriggio, è stata inaugurata la banchina di ponente, nel suo primo tratto dedicato esclusivamente al servizio rimorchiatori.

Da oggi, considerata la posizione della banchina dedicata, posta al centro del canale portuale, ai quattro rimorchiatori in servizio a Gioia Tauro sarà garantita una maggiore celerità delle operazioni in sicurezza e, certamente, un più agevole coordinamento delle operazioni.

A dare inizio alla cerimonia di inaugurazione, organizzata dalla società Con.Tug, concessionaria nello scalo portuale di Gioia Tauro della banchina destinata al servizio di rimorchio, la benedizione impartita dal delegato del Vescovo di Oppido – Mamertina – Palmi, don Giuseppe Varrà.

Si è quindi passati al taglio del nastro per mano del comandante Raffaele Porzio, chief executive officer MSC, e del responsabile di Con.Tug a Gioia Tauro, Pio Pugliese.

Quest’ultimo, nell’aprire la cerimonia, ha voluto ringraziare l’Autorità di Sistema portuale dei Mari Tirreno meridionale e Ionio che ha concesso la possibilità di creare un ormeggio dedicato ai rimorchiatori nello scalo portuale di Gioia Tauro e, quindi, all’Autorità Marittima che assicura 24 ore su 24 la sicurezza della navigazione in porto.

Soddisfazione è stata manifestata del presidente Andrea Agostinelli che ha parlato di momento storico per il porto di Gioia Tauro che potenzia ulteriormente la sua infrastrutturazione: <<La banchina di rimorchio – ha dichiarato – è un asset strategico per il porto di Gioia Tauro. Mancava da 25 anni e abbiamo trovato la sistemazione logistica ideale al centro del canale portuale.

I motivi di sicurezza che ci hanno spinto ad individuare questa scelta saranno pienamente soddisfatti e così tutta la flotta dei rimorchiatori, aumentata recentemente per far fronte alle sempre maggiori dimensioni delle navi che scalano il nostro porto.

Sono molto soddisfatto e ringrazio la società concessionaria. Del resto, la presenza del comandante Raffaele Porzio da Ginevra, chief executive officer MSC, conferma il grande impegno della società terminalista nel porto di Gioia Tauro>>.

REGGIO – Sport: Omar Seck:”Reggio Calabria ha voglia di vederci vincere”

La Pallacanestro Viola è al lavoro.
Il nuovo obiettivo è riuscire a rialzarsi immediatamente e conquistare il derby di Calabria, in programma domenica alle ore 18 al PalaCalafiore.
Nel pregare ha parlato Omar Seck, duttile “combo-guard” a disposizione di Coach Cigarini.Ecco le sue impressioni:

“Sta andando molto bene.
Con i miei compagni posso tranquillamente affermare che si è formato un bel gruppo dentro e fuori dal campo.
Il calore della città è meraviglioso e si “tocca con mano” sin dal primo giorno”.

La gara persa all’overtime a Ragusa?

“Un peccato.
Il nostro sforzo per rimontare si è fatto sentire nel momento clou.
Eravamo un po a corto di fiato complice lo sforzo antecedente.
Abbiamo giocato una grande gara.
Tanta fatica per riprenderli ma, nel complesso, è stata una gara, da parte nostra d’alto livello”.

Siete in crescita?

“Si, è assolutamente vero.
Siamo un gruppo molto giovane e lavoriamo tanto sul miglioramento individuale e collettivo:possiamo dare ancora tantissimo”.

Arriva Rende.Obiettivo vittoria?

“Reggio ha voglia di vederci vincere.
Ad ogni partita abbiamo sempre, “toccato con mano”, un incremento costante del numero della gente che ci viene a vedere.
E’ il nostro “sesto uomo” ed abbiamo bisogno della gente di Reggio”.

Ti saresti aspettato di essere così in alto in classifica?

“Siamo agli inizi del campionato ed è presto per fare bilanci.
Sapevamo di essere una buona squadra e sapevamo di avere grandi margini di crescita unita a tanta gioventù.
Mi aspettavo di poter giocare le prime posizioni ma non di essere così in alto”

Trovi differenze tra la vecchia B e questo campionato?

“Differenze minime.
Probabilmente la quantità di squadre che si giocano le prime posizioni.
Nella passata stagione c’erano molte più squadre pronte per competere ad alti livello.
In questo torneo meno ma è tosta comunque”.

La città?

“Reggio è bellissima.
Il centro abitato, la storia e la cosa bella che tutti ci conoscono.
Tutti ci spronano a far meglio e si augurano si possa, tramite noi, rivedere la Viola ad alti livelli.
Non possiamo deluderli”.

REGGIO – Ripepi: “Mentre i commercianti sono stremati dai lavori di Piazza De Nava l’amministrazione Falcomatà va ai convegni e alle feste”

Continuano le opere di “bullismo” da parte dell’amministrazione comunale nei confronti dei commercianti reggini che a Piazza De Nava si ritrovano ancora, dopo tantissimo tempo, con i lavori in corso che arrivano quasi fin dentro ai negozi e riducono esponenzialmente il numero di passanti nella zona, con conseguente precipitazione delle vendite. Un blocco dei lavori commentato dal Consigliere d’opposizione Massimo Ripepi, che ieri, durante una diretta Facebook, ha dato voce alle istanze e alle lamentele dei negozianti, distrutti da interventi che pare non giungano mai al termine. Un tunnel dove ancora non si intravede la luce ed i cittadini, brancolanti nel buio, denunciano l’abbandono e il disinteresse da parte dei propri rappresentanti politici. “In questa parte della città pare che si sia protratto il lockdown del Covid19: tutto è immobile e le attività sono in profonda sofferenza! Nel frattempo, il nostro sindaco Falcomatà se ne va alle feste, alle riunioni di partito e alle premiazioni!” – ha attaccato Massimo Ripepi – “Per non parlare dell’Assessore alle Attività im-Produttive, Angela Martino: ad oggi completamente inconsistente e inesistente!” “Ci sono attività appena avviate, di cui non si conoscono le tempistiche dei lavori come nel caso di Piazza De Nava : una situazione economicamente drammatica!” – ha spiegato Ripepi, sottolineando nuovamente lo scollamento tra gli interessi della politica e la volontà dei cittadini, che purtroppo, da diversi anni, si respira nella Città di Reggio Calabria. Evidentemente né la Sovrintendenza, né il sindaco, né gli assessori hanno interesse che vengano finiti i lavori nel più breve tempo possibile!” “Se il sindaco amasse la propria città, avrebbe dovuto iniziare a battere i pugni, per chiedere alla Sovrintendenza di lavorare anche di notte (se necessario) pur di finire i lavori prima possibile!” – ha concluso Massimo Ripepi – “Seppure i lavori sono della Sovrintendenza, il Comune dovrebbe vigilare sulle tempistiche: ma siccome non gliene frega niente a nessuno, campa cavallo che l’erba cresce!”.

REGGIO – Sequestrato il patrimonio di un’azienda per un valore di circa 7.000.000,00 di euro ad un imprenditore

Militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza e dei Carabinieri di Reggio Calabria, con il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria, diretta dal Dott. Giovanni Bombardieri, stanno dando esecuzione ad un provvedimento, emesso dalla Sezione Misure di Prevenzione del locale Tribunale, che dispone l’applicazione della misura patrimoniale del sequestro di beni – per un valore complessivamente stimato in circa 7 milioni di euro – riconducibili ad un imprenditore di Rosarno ritenuto vicino alla nota cosca di ‘ndrangheta che fa capo alla famiglia “PESCE”.
La figura criminale del proposto, esponente di spicco della citata consorteria criminale ed inserito nel tessuto criminale rosarnese senza soluzione di continuità a partire già dagli anni ’80, è emersa, da ultimo, nelle operazioni di polizia denominate:
• “FAUST”, eseguita dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Reggio Calabria nel mese di gennaio 2021 che ha permesso di acclarare: la radicata e attuale operatività della cosca Pisano, operante sul territorio di Rosarno, l’articolazione territoriale di Ndrangheta denominata “società di Polistena” e della locale di ndrangheta di Anoia; l’esistenza di una fiorente attività di narcotraffico che, dal porto di Gioia Tauro, si dipanava attraverso articolazioni criminali federate in Campania, Puglia, Basilicata e Lombardia; il reimpiego del denaro proveniente dal narcotraffico in attività usurarie e la commissione di diversi episodi di minacce e danneggiamento in danno di commercianti a scopo estorsivo; l’appoggio elettorale fornito dalla cosca Pisano ad alcuni politici di Rosarno.
• “HANDOVER-PECUNIA OLET”, eseguita, nell’aprile 2021, dalla Guardia di Finanza e dal R.O.S. dei Carabinieri di Reggio Calabria nei confronti della cosca “Pesce” di Rosarno, che ha permesso di disvelare l’esistenza di un vero e proprio accordo che avrebbe consentito alla consorteria di gestire, in condizione di monopolio, i remunerativi settori dell’indotto della grande distribuzione alimentare e del trasporto merci su gomma. In tale ambito il citato imprenditore, avrebbe ideato e attuato un sistema di intestazioni fittizie volto a schermare la sua posizione di reale dominus di beni illecitamente accumulati e, al contempo, evitare l’applicazione di provvedimenti ablativi a carattere patrimoniale, dei quali già in passato era stato destinatario. Il tutto con il fondamentale supporto di un dottore commercialista, il quale, ponendo a disposizione dell’organizzazione criminale le proprie competenze in materia contabile, societaria e fiscale, avrebbe curato gli aspetti tecnici di tale modus operandi.
Per tali condotte il proposto – allo stato del procedimento e fatto salvo il successivo e definitivo accertamento delle responsabilità – è stato rinviato a giudizio per i reati di associazione di stampo mafioso e trasferimento fraudolento di valori aggravato dal metodo mafioso.
In relazione alle risultanze delle attività di cui sopra, la locale Direzione Distrettuale Antimafia – sempre più interessata agli aspetti economico-imprenditoriali legati alla criminalità organizzata – ha delegato il Nucleo Polizia Economico Finanziaria/G.I.C.O. della Guardia di Finanza di Reggio Calabria a svolgere apposita indagine a carattere economico-patrimoniale finalizzata all’applicazione, nei confronti del citato professionista, di misure di prevenzione personali e patrimoniali.
Sul punto, una volta documentata la pericolosità sociale, l’attività in rassegna ha consentito di ricostruire, attraverso una complessa e articolata attività di riscontro, anche documentale, il patrimonio direttamente ed indirettamente nella disponibilità del proposto, il cui valore sarebbe risultato decisamente sproporzionato rispetto alla capacità reddituale manifestata.
Su queste basi, con il provvedimento in esecuzione, la Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Reggio Calabria – allo stato del procedimento ed impregiudicata ogni diversa successiva valutazione nel merito – ha decretato l’applicazione della misura di prevenzione patrimoniale del sequestro dell’intero compendio aziendale di 1 cooperativa agricola formalmente intestata a prestanome, comprensivo di 2 terreni e di 1 immobile adibito ad uso commerciale/industriale, 4 fabbricati ubicati tra Rosarno e Tropea, 1 autovettura, nonché tutti i rapporti bancari, finanziari e relative disponibilità, per un valore complessivamente stimato in circa 7 milioni di euro.
L’attività di servizio in rassegna, frutto di una sinergica collaborazione tra Forze di Polizia, efficacemente coordinate dalla Procura Distrettuale reggina, testimonia l’elevato livello di attenzione rivolta all’individuazione e alla conseguente aggressione dei patrimoni e delle disponibilità finanziarie illecitamente accumulati dalle consorterie criminali di stampo mafioso, allo scopo di arginare l’inquinamento del mercato e favorire la libera concorrenza, con l’intento di ripristinare adeguati livelli di legalità, tutelare la sana imprenditoria ed assicurare la trasparenza e la sicurezza economico finanziaria.

CROTONE – Operazione Acquabona: provvedimenti restrittivi nei confronti di diversi indagati

Nelle prime ore di questa mattina, personale della Polizia di Stato, ha dato esecuzione all’ordinanza cautelare emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Crotone, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di nr. 12 soggetti fortemente indiziati, a vario titolo, di detenere, cedere, vendere e procurare sostanza stupefacente del tipo cocaina, eroina, hashish e marijuana.

Il provvedimento restrittivo è stato adottato al termine di un’articolata indagine svolta dai poliziotti della Squadra Mobile di Crotone, avviata nel febbraio del 2023, sulla base degli esiti investigativi emersi in altro procedimento penale, relativo ad un fatto di lesioni personali aggravate dall’uso di arma, commesso in concorso da alcuni degli indagati, in danno di due assuntori, per questioni legate all’attività di spaccio.

Le acquisizioni probatorie, raccolte dalle attività tecniche di intercettazioni telefoniche ed ambientali, dalle immagini registrate dai sistemi di videosorveglianza, dai numerosi riscontri effettuati dalla pg operante mediante sequestri dello stupefacente ceduto, dalle dichiarazioni rese dagli acquirenti, consolidavano l’ipotesi dell’esistenza di una vera e propria “piazza di spaccio” esistente nel quartiere Acquabona, piazza gestita da soggetti ivi residenti che si muovevano in autonomia, agendo in rare occasioni in concorso tra loro.

La prosecuzione delle indagini ha evidenziato la presenza di un gran numero di avventori che, quotidianamente, in ogni ora del giorno e della notte, si recavano nel quartiere per approvvigionarsi di sostanza stupefacente, trovandone, di volta in volta, la disponibilità in diversi soggetti pronti a soddisfare la loro domanda; le cessioni avvenivano con modalità differenti, arrivando persino a consentire il consumo della sostanza all’interno delle abitazioni degli indagati, per eludere i controlli delle FF.PP.

È stato documentato inoltre che gran parte dell’attività di cessione di stupefacente veniva effettuata nell’area che circonda l’edificio abbandonato della ex scuola Gravina nonché a pochi metri da altri tre Istituti scolastici attivi nella zona; per questo, ad alcuni degli indagati, è stata contestata anche l’aggravante p.p. dall’art. 80 D.P.R. 309/90.

Infine, a due degli indagati, è stato contestato anche il reato di detenzione e porto di arma clandestina, occultata in un cassonetto dell’immondizia e rinvenuta e sequestrata dalla p.g. operante nel corso di un mirato servizio di controllo del territorio; tale modus operandi veniva, tra l’altro, utilizzato anche per occultare sostanza stupefacente, celata oltreché in bidoni della spazzatura, in sottotetti di abitazioni o in accumuli di materiali posizionati tra le abitazioni degli indagati.

Il procedimento per le fattispecie di reato ipotizzate è attualmente nella fase delle indagini preliminari.

All’esecuzione dei provvedimenti restrittivi disposti dalla Autorità Giudiziaria, di cui 5 custodie cautelari in carcere, 1 arresto domiciliare, 4 divieti di dimora nella Regione Calabria e 2 obblighi di firma, hanno partecipato, dalle prime ore dell’alba, un centinaio di donne e uomini della Polizia di Stato, appartenenti alla Squadra Mobile di Crotone, in collaborazione con la Squadra Mobile di Mantova e con il Reparto Prevenzione Crimine di Cosenza e Vibo Valentia nonché con il supporto delle unità cinofili della Questura di Vibo Valentia e del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Crotone.

CALABRIA – Sport: Pallanuoto femminile Serie A1, Cosenza impegnata a Roma con Sis

Ottava partita del campionato di Serie A1 per la pallanuoto femminile. Sabato 18 novembre, alle 19 al Polo Acquatico di Anzio, l’Olio di Calabria Igp, la squadra del presidente Manna, affronta la Sis Roma. Penultimo match, prima del girone di ritorno. “Sabato affronteremo la SIS Roma, partita ostica contro una delle compagini di punta della nostra serie. Oltre a vantare diverse e forti individualità, la loro storia ed il loro prestigio le precedono ma noi non ci lasciamo intimorire”, afferma Federica Nisticò per la Cosenza Pallanuoto.

“Come abbiamo già dimostrato, siamo una squadra che non si arrende. Cresciamo di partita in partita imparando dai nostri errori e valorizzando i nostri punti di forza”, assicura la giocatrice bruzia. “Il nostro obiettivo è chiaro: lottare per ogni punto, con la passione che ci contraddistingue e testimoniando l’impegno che mettiamo in acqua ogni giorno. Un’occasione unica per dimostrare la nostra determinazione, energia ed unità”, le parole pre-match di Federica Nisticò. Il mister Fasanella ha spinto molto, in settimana, sulla tattica e sulle diverse fasi di gioco.
I tifosi potranno seguire la diretta streaming sulla pagina YouTube della società Aqa (https://www.youtube.com/@spazioaqa7109)

REGGIO – La città protagonista della serie tv “Monterossi”, Princi: “Sosteniamo la produzione cinematografica per narrare la nostra Regione ricca di arte e cultura”

“La produzione cinematografica è la base per una nuova narrazione di Calabria. Solo nel 2022 sono stati finanziati 22 tra film e fiction, 13 documentari e 12 cortometraggi, tutti girati in Calabria, tutti proiettati a rappresentarne, al meglio, le bellezze e la storia di una Regione che si vuol far conoscere e valorizzare. Obiettivo delle sceneggiature è infatti, quello di valorizzare i paesaggi calabresi, la cultura identitaria della nostra regione, il patrimonio storico e antropologico; è quello cioè di riuscire a rappresentare una Calabria contemporanea, lontana da desueti stereotipi legati a racconti di una terra fatta di arretratezza e malaffare”.

Lo ha detto Giusi Princi, vicepresidente della Giunta regionale della Calabria, nel corso della conferenza stampa di lancio della seconda stagione della serie tv “Monterossi”, che da appena qualche giorno si può visionare su Prime video.

Presenti all’iniziativa il regista Roan Johnson, uno dei principali interpreti, Diego Ribon, il produttore delegato di Palomar, Antonio Badalamenti, ed il Project Manager di Calabria Film Commission, Giampaolo Calabrese.

La serie, prodotta da Palomar in collaborazione con Prime video, è stata realizzata con il sostegno finanziario della Calabria Film Commission e girata tra Milano e la Calabria.

“Oltre a promuovere la Calabria trasformandola in un set cinematografico, queste produzioni – ha evidenziato la vice presidente – rappresentano una linfa importante per il tessuto economico della regione. In riva allo Stretto le troupe hanno lavorato per 4 settimane, coinvolgendo maestranze del settore e tecnici locali. Il finanziamento di 300 mila euro ricevuto dalla Calabria Film Commission, è stato interamente speso dalla produzione sul territorio, tra professionalità e servizi, come residenze, alberghi, servizi tecnici, catering, maestranze calabresi sul set. Questo cambio di marcia ha determinato l’arrivo di diverse produzioni in Calabria alcune delle quali hanno già animato i set in regione, come il film dei Manetti Bros “US Palmese”, affermati registi che hanno realizzato in Calabria anche “Diabolik chi sei?” con Monica Bellucci e Valerio Mastandrea, presentato all’ultimo Festival del cinema di Roma; e ancora: “Home Education” di Andrea Diana, girato in Sila, prodotto da Warner Bros ed Indiana; la serie televisiva per teenagers “Kids Me”; Madame Luna di Daniel Espinosa, un lavoro dal respiro internazionale; il docufilm Semidei di Fabio Mollo, sui Bronzi di Riace, presentato alle Giornate degli autori all’ultima Mostra d’Arte cinematografica di Venezia. Sono tutte produzioni che contribuiranno ad arricchire il nuovo racconto della nostra regione, portato avanti dal presidente Roberto Occhiuto e dal Commissario della Calabria Film Commission, Anton Giulio Grande. Una Calabria sotto i riflettori, dunque, ma finalmente quelli della positività”, ha sottolineato infine la vicepresidente Princi.

CALABRIA – Saccomanno (Lega): La direttiva ETS escluderà l’Europa dal commercio marittimo mondiale: una prospettiva devastante

La direttiva ETS (Emission Trading System) è stata oggetto di dibattito e controversie sin dalla sua introduzione. Mentre alcuni sostengono che sia un passo importante verso la riduzione delle emissioni di gas serra, altri temono che possa avere conseguenze negative sul commercio marittimo europeo. In questo articolo, esploreremo la prospettiva critica secondo cui l’introduzione della direttiva ETS potrebbe portare all’esclusione dell’Europa dalle nuove rotte commerciali, favorendo porti nord africani e inglesi.

Il commercio marittimo mondiale e l’Europa

È innegabile che l’Europa abbia giocato un ruolo significativo nel commercio marittimo mondiale nel corso dei secoli. Tuttavia, negli ultimi anni, la sua quota di mercato è diminuita, con un numero sempre maggiore di armatori che preferiscono fare scalo in porti al di fuori dell’Europa. Questo fenomeno può essere attribuito a diversi fattori, tra cui la competitività dei porti, i costi operativi e le infrastrutture portuali.

La direttiva ETS e le nuove rotte commerciali

Secondo la prospettiva critica, l’introduzione della direttiva ETS potrebbe accelerare questa tendenza, escludendo l’Europa dalle nuove rotte commerciali. La direttiva prevede infatti l’imposizione di limiti alle emissioni di gas serra per le navi che attraccano nei porti europei. Questo potrebbe comportare costi aggiuntivi per gli armatori, che potrebbero preferire fare scalo in porti al di fuori dell’Europa, dove tali restrizioni non sono in vigore.

Porti nord africani e inglesi come alternative

Secondo gli oppositori della direttiva ETS, i porti nord africani e inglesi potrebbero beneficiare di questa situazione. Questi porti potrebbero diventare attrattivi per gli armatori, offrendo loro una maggiore flessibilità e minori costi operativi. Ciò potrebbe portare a un cambiamento significativo nelle rotte commerciali, con l’Europa e di conseguenza il porto di Gioia Tauro che verranno gradualmente esclusi dal commercio mondiale. 

Critiche all’approccio degli europarlamentari PD e 5Stelle

La prospettiva critica attribuisce l’esclusione dell’Europa dalle nuove rotte commerciali all’incompetenza e all’arroganza degli europarlamentari appartenenti al Partito Democratico e al Movimento 5 Stelle. Secondo questa visione, invece di rendere attrattivo il commercio in Europa, le politiche adottate da questi partiti produrranno solo povertà e avrebbero messo l’Europa sulla strada del non ritorno.

È di vitale importanza contrastare la direttiva ETS  per evitare conseguenze devastanti sul commercio marittimo europeo.