CALABRIA – Coronavirus, bollettino Regionale: 80 nuovi casi positivi

Le persone risultate positive al Coronavirus sono 649152 (+80) rispetto a ieri.

Questi sono i dati giornalieri relativi all’epidemia da Covid-19 comunicati dai Dipartimenti di Prevenzione delle AA.SS.PP. della Regione Calabria.

In Calabria, ad oggi, il totale dei tamponi eseguiti sono stati 4485973 (+414).

– Catanzaro: CASI ATTIVI 195 (12 in reparto, 5 in terapia intensiva, 178 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 117399 (116921 guariti, 478 deceduti).

– Cosenza: CASI ATTIVI 1557 (28 in reparto, 0 in terapia intensiva, 1529 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 193924 (192312 guariti, 1612 deceduti).

– Crotone: CASI ATTIVI 0 (0 in reparto, 0 in terapia intensiva, 0 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 60713 (60420 guariti, 293 deceduti).

– Reggio Calabria: CASI ATTIVI 139 (21 in reparto, 0 in terapia intensiva, 118 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 212839 (211868 guariti, 971 deceduti).

– Vibo Valentia: CASI ATTIVI 11 (3 in reparto, 0 in terapia intensiva, 8 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 54286 (54078 guariti, 208 deceduti).

REGGIO – Sport: La Viola chiama Reggio: è partitissima contro Piazza Armerina

Quello che vola verso la propria conclusione, è stato un girone di andata appassionante e ricco di soddisfazioni per i colori neroarancio.

Voglia di continuità e grande sfida per i ragazzi di Coach Federico Cigarini: La Pallacanestro Viola,infatti, è pronta per giocare nuovamente tra le mura amiche, a cospetto di quella che, in tanti, definiscono, la regina del Basket Mercato, la Siaz Piazza Armerina.
Si riaprono le porte del PalaCalafiore di Reggio Calabria.
Domenica significativa e tutta da vivere per gli sportivi e gli amanti del basket.
La Pallacanestro Viola scende in campo alle ore 18 per affrontare i siciliani di Coach Diamante.
Tanti problemi per gli ospiti da inizio stagione nonostante il roster stellare.
Nelle ultime giornate, però, probabilmente anche grazie all’innesto del Professore Marchesano nel ruolo di Preparatore Fisico qualcosa è cambiato.

Marco Laganà, enfant prodige del basket nostrano, campione d’Europa Under 20, ex neroarancio ai tempi della Serie A2, figlio della gloria anni ottanta e novanta Lucio, oltre ad essere l’ex di turno, è probabilmente insieme a Jasaitis di Capo d’Orlando il giocatore più rappresentativo del campionato.

Giocatori fuoricategoria come il nativo Mirko Gloria e Paolo Rotondo rappresentano assicurazioni di qualità.
In regia c’è il collaudato Occhipinti, il tiratore ex Messina Scerbinkis, prima rilasciato e poi reintegrato, è pericolosissimo, tosta la fisicità dell’ex Catanzaro Musikic.
Dopo tantissimi momenti neri, le due vittorie consecutive contro Barcellona e Svincolati Milazzo hanno fatto rinascere una squadra forte ed imprevedibile, costruita per vincere il campionato.

Si lavora sodo, invece, in casa Reggio Calabria: il nuovo innesto Andrea Cessel, alla seconda settimana di lavoro sta entrando a pieno nei meccanismi di un club galvanizzato da un’atmosfera da urlo.

Capitan Binelli e soci attendono il pubblico delle grandi occasioni: lo spettacolo è assicurato.

La Viola è seconda in classifica accanto al Ragusa che sarà impegnato nella gara casalinga contro Rende, mentre, la capolista Orlandina, in vetta a soli due punti dalle inseguitrici se la vedrà con l’imprevedibile Barcellona 4.0.

Info Ticketing
i tagliandi della gara sono disponibili
– online su Vivaticket ( rivenditore ufficiale Bcenters)
– domenica dalle ore 16.15 al Botteghino (con la raccomandazione di arrivare per tempo per non rischiare tempi di attesa).
La gara verrà trasmessa in diretta condivisa sulla nostra pagina social grazie al  media partner ufficiale del club, Reggioacanestro (Rac) con la telecronaca di Giovanni Mafrici.
La sfida, verrà trasmessa  sempre in diretta, sul canale 87 del Digitale Terrestre dalla Tv Ufficiale del Club Videotouring, in radio sulle frequenze 104,4 e sui social.
Arbitrano i signori Paolo Filesi di Chiaramonte Gulfi(Rg) e Francesco Giunta di Ragusa.

TORRETTA DI CRUCOLI (KR) – Nella notte stavano tentando di rubare un’autovettura parcheggiata in sosta, in manette 2 uomini

Avevano forzato le portiere di un SUV con dei coltelli e si trovavano all’interno dell’abitacolo, pronti ad impossessarsene definitivamente: questo il contesto in cui, nella notte di venerdì, i Carabinieri della Compagnia di Cirò Marina sono intervenuti rapidamente, dopo che un cittadino virtuoso, accortosi di quanto stesse accadendo, ha allertato il 112. Per i due giovani, 26 e 22 anni, di origini nordafricane, sono scattate le manette, e si sono aperte del porte del carcere di Crotone in attesa della convalida dell’arresto.

L’attenzione dei Carabinieri nella provincia di Crotone per questo tipo di reati, quelli contro il patrimonio, è massima, sia dal punto di vista preventivo che repressivo, aspetti, questi, curati anche con la predisposizione di particolari servizi finalizzati in maniera specifica a contrastare il fenomeno.

CIRÒ MARINA (KR) – In carcere un 38enne che era evaso dagli arresti domiciliari

Non voleva più sottostare alle regole della comunità terapeutica dove era ristretto agli arresti domiciliari: piuttosto avrebbe preferito tornare in carcere. Queste le ragioni che, nei giorni scorsi, hanno portato un trentottenne isolitano a fuggire dalla comunità CAST Onlus, di Cirò Marina, e tornare a Isola di Capo Rizzuto, dove i militari della locale Tenenza l’hanno rintracciato e arrestato.

Nella serata del 29 novembre per lui si sono aperte le porte del carcere: a seguito di questi eventi, infatti, e della richiesta dei Carabinieri di Cirò Marina, l’Autorità Giudiziaria ha disposto che il ragazzo venisse condotto in istituto.

I Walk The Line, dodicesima tappa a Melito: si chiude in musica il viaggio dedicato ai giovani reggini

Il programma non finisce qui. Sabato 2 dicembre a Gallico Marina continua il racconto tra tradizione ed innovazione presso la Cooperativa sociale ‘Collina del Sole’ con il ‘Villaggio del benessere di Comunità’

Si chiude a Melito Porto Salvo, all’interno del centro polifunzionale ‘Paolo Flachi’, il terzo ed ultimo incontro dedicato alle tradizioni del viaggio ‘I Walk The Line’. Un contenitore di emozioni, rivolto ai giovani a rischio devianza e non solo, arricchitosi piano piano grazie alle parole e agli innumerevoli messaggi dei prestigiosi relatori.

Legalità, bullismo, territorio e tradizione, le macro aree del percorso finale di ‘I Walk The Line’, il progetto di inclusione sociale, iniziato nel 2019 e promosso dalla Città Metropolitana di Reggio Calabria nell’ambito del Pon Legalità 2014-2020, attraverso la realizzazione degli eventi conclusivi ideati ed organizzati dalla società in house Svi.Pro.Re.
“Si completa oggi, nel cuore dell’area grecanica, un progetto straordinario che ha coinvolto l’intera area metropolitana trattando temi delicati con un linguaggio vincente e a tu per tu con i nostri giovani – spiega il consigliere della Città Metropolitana Domenico Mantegna – Siamo felici per i risultati che abbiamo ottenuto. Il nostro augurio è quello di poter proseguire anche per il prossimo anno. Abbiamo avuto già alcune interlocuzioni con il Ministero dell’Interno e ci sono buone possibilità per ottenere una proroga e dunque proseguire il virtuoso percorso che ha coinvolto oltre 500 giovani a rischio devianza”.
Dodici tappe, tra cui Rosarno, Caulonia, Locri, Taurianova, Palmi, Gerace e Gambarie. Dal mare alla montagna, dalle vette dell’Aspromonte, passando per le zone interne, della piana di Gioia Tauro, fino ai paesi della Costa dei gelsomini.
‘I Walk the Line’ ha avvolto ed abbracciato l’area metropolitana di Reggio Calabria, coinvolgendo i migliori artisti e le migliori personalità del territorio, con l’obiettivo di diffondere un messaggio di legalità, speranza e fiducia ai giovani dai 14 ai 25 anni.
Contrastare il disagio adolescenziale, promuovere la cultura della legalità e il lavoro come riscatto sociale e territoriale, conoscere le potenzialità e cogliere le infinite opportunità che il territorio metropolitano, unico al mondo, è in grado ancora di donare. Questi alcuni degli obiettivi del progetto.

“I Walk The Line mira soprattutto al recupero dei soggetti fragili – spiega Daniela Demetrio, vice sindaco del Comune di Melito P.S. – E la musica può essere utilizzata come mezzo e strumento per arrivare a tutti i giovani. Il recupero delle tradizioni e degli antichi mestieri deve rappresentare, per i nostri ragazzi, un punto di partenza importante da cui iniziare e da cui partire per investire nella propria terra nella speranza di non dover emigrare altrove”.
Le note e la musica di ‘I Walk The Line’ hanno animato, negli ultimi due incontri di giovedì 30 novembre e venerdì 1 dicembre, l’aula magna del liceo artistico ‘Frangipane’ di Reggio Calabria e i locali del centro polifunzionale ‘Paolo Flachi’ di Melito Porto Salvo.
“Dopo il percorso sulla legalità e sull’appartenenza al territorio, abbiamo spiegato ai ragazzi quanto è importante amare le proprie tradizioni e lo abbiamo fatto attraverso la musica – spiega Michele Rizzo, amministratore di Svi.Pro.Re. – Abbiamo offerto ai ragazzi informazioni importanti relative alla contaminazione tra gli antichi strumenti come la zampogna, il tamburello e l’organetto, alla musica contemporanea. Abbiamo coniugato, grazie ad artisti e musicisti del territorio, tradizione ed innovazione nella speranza che gli stessi ragazzi possano cogliere le infinite opportunità”.
‘I Walk the Line’ raggiunge così importanti numeri. Oltre mille gli studenti che hanno partecipato attivamente agli incontri. Grazie alle dirette streaming sui social si sono superate poi le 100mila visualizzazioni.

“Ma non finisce qui, perché sabato 2 dicembre saremo a Gallico Marina – conclude Michele Rizzo – Racconteremo, dalla mattina al tardo pomeriggio, tutto quello che abbiamo fatto in queste settimane attraverso l’allestimento di numerosi stand esperienziali. L’evento è aperto a tutta la cittadinanza”.

Sarà un’occasione rivolta a tutti i cittadini e soprattutto alle famiglie per incontrare maestri ed esperti artigiani. Una giornata da trascorrere in allegria e relax per riscoprire i valori del passato, attraverso racconti e storie in grado di valorizzare mestieri e pratiche antiche.

REGGIO – Falcomatà: “Parità di genere sia totale e sostanziale, anche nel mondo del lavoro”

Il primo cittadino è intervenuto all’incontro organizzato dallo Studio Cataldi nella sede di Confindustria di Reggio Calabria

Il sindaco metropolitano e di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, ha preso parte oggi al convegno ‘I vantaggi della certificazione della parità di genere per le aziende’. L’incontro, organizzato da Studio Cataldi, si è svolto nel salone di Confindustria Reggio Calabria.
“Veniamo da una settimana nella quale si è affrontato il tema della violenza di genere, culminata nella giornata internazionale del 25 novembre, che ha visto la nostra città impegnata per ragionare e confrontarsi su tutte le violenze nei confronti delle donne, che non sono solo quelle fisiche – ha detto il sindaco Falcomatà – assistiamo ancora oggi a violenze di genere, anche nel mondo del lavoro, con evidenti discriminazioni”. “Misure come quelle legate alla certificazione di genere, sono state un grande traguardo, ma evidentemente necessitano di qualcosa in più affinché non rimangano lettera morta”.

“Il Pnrr, ad esempio – ha evidenziato – sconta tra le varie difficoltà anche quella della scarsa informazione relativa all’esistenza di queste ‘misure’. Esistono molti bandi, progetti, misure: dal sostegno all’impresa, alle categorie più deboli, alle fragilità che esistono nella nostra città ed in generale nel Paese, rispetto alle quali queste misure non vengono spese al 100% perché si ha meno accesso alle informazioni. Questo ci provoca un problema generale, perché, come nel caso del caso del Pnrr, sono risorse a rischio, legate a verifiche e monitoraggio”.

“Ben venga, quindi, nella nostra città – ha concluso il primo cittadino – questo incontro di formazione e informazione. Ringrazio Confindustria per averlo promosso, perché ci consente, non soltanto di evitare che queste misure non rimangano lettera morta, ma anche di fare un passo in avanti nel raggiungimento di una parità di genere nella vita in generale e, in particolare, nel mondo del lavoro e delle professioni”.

REGGIO – Falcomatà apre la festa del volontariato reggino nel segno di Don Italo Calabrò: “Tutti uniti per dare sostegno alla marginalità”

Il sindaco di Reggio Calabria ha preso parte all’apertura della tre giorni promossa dal Csv dei Due Mari

A Reggio Calabria è iniziata la Festa del Volontariato. Il sindaco Giuseppe Falcomatà, sulle scale del teatro comunale “Francesco Cilea”, ha aperto l’iniziativa insieme al presidente del Csv, Ignazio Giuseppe Bognoni, ed a tanti cittadini che, impegnati nelle varie associazioni del territorio, spendono la propria esistenza aiutando gli altri. Alla manifestazione era presente anche il presidente del consiglio comunale, Enzo Marra.

“E’ un onore essere qui”, ha detto Falcomatà ricordando “il percorso di condivisione intrapreso, in questi anni, con tutte le realtà che operano e lavorano creando inclusione sociale secondo l’esempio di don Italo Calabrò, il padre del volontariato nella nostra città”.

“Lo spirito – ha aggiunto – che ci anima e chi vede, ancora una volta, tutti uniti è lo stesso di chi affronta ogni questione legata alla marginalità con l’obiettivo di non lasciare indietro nessuno”.

“In questa splendida festa – ha continuato Falcomatà – riconosco, con vero piacere, il volto ed il sorriso di tante persone amiche, con le quali abbiamo condiviso momenti di crescita della comunità. Voglio ringraziarvi perché mi avete insegnato moltissimo sul valore del contributo”.

“La meravigliosa famiglia del volontariato – ha concluso il sindaco – ci ha aiutato a comprendere il dovere sacrosanto dell’aiuto, del sostegno e della partecipazione; elementi fondamentali per rendere una comunità più forte nel contrasto e nella lotta alle fragilità. Ormai tanti anni fa, abbiamo iniziato un cammino mano nella mano, seguendo il solco tracciato da don Italo, la grande stella che illumina il nostro cammino e ci indica la strada accompagnandoci in tutte quelle che sono le nostre attività. Abbiamo una missione comune che siamo contenti di poter continuare a condividere con voi”.

REGGIO – Antonino Catorina, Consigliere Comunale sul progetto “I Walk the Line”

E’ stato audito nella commissione Affari Istituzionali del Comune di Reggio Calabria l’amministratore unico di Sviprore Michele Rizzo insieme al Consigliere Metropolitano delegato Domenico Mantegna in ordine alla fase attuativa del progetto I Walk the Line realizzato dalla Città Metropolitana di Reggio Calabria insieme alla Sviprore.

I lavori coordinati dal Vice Presidente della Commissione Debora Novarro e dall’Avv. Antonino Castorina Consigliere Comunale di Maggioranza a Palazzo San Giorgio si sono soffermati sulla concreta realizzazione del progetto che ha visto coinvolti molti giovani, compresi tra i 14 e 25 anni e considerati a ‘rischio devianza’ e con i quali è stato avviato un articolato programma di incontri dedicati alla legalità, bullismo ed alla  scoperta del territorio e tradizioni.

L’amministratore di Sviprore ha spiegato che dai primi riscontri avuti dal progetto è emerso che il 24% degli intervistati ha subito azioni di bullismo e cyberbullismo.

Il progetto ha spiegato Rizzo intende quindi anche contrastare questi fenomeni attraverso un intervento sinergico tra diverse amministrazioni centrali, enti e realtà associative che proseguirà fino a fine anno.

I risultati fino ad ora realizzati conclude Rizzo sono incoraggianti ed attorno a questa idea si è creato tanto entusiasmo ed una enorme partecipazione anche di importanti personalità che stanno contribuendo alla migliore realizzazione dell’intera impalcatura.

Insieme a Giuseppe Falcomatà ed a Riccardo Mauro durante la passata consiliatura si è dato il via a questo interessante progetto spiega il Consigliere Castorina nella precisa volontà di aggredire in maniera concreta le tante devianze ed i tanti pericoli che i nostri giovani affrontano e rispetto ai quali le istituzioni devono mettere in campo idee, progetti ed azioni concrete.

Oggi per tramite della SVIPRORE finalmente si è dato vita alla fase operativa dichiara Castorina attraverso il coinvolgimento di tante istituzioni coinvolte e nella ricerca della storia e della tradizione del nostro territorio.

La scommessa di tutte le istituzioni cittadine conclude il Consigliere di maggioranza a Palazzo San Giorgio al netto del mantenimento e miglioramento dei servizi essenziali è quello di dare futuro e prospettiva ai giovani che scelgono di rimanere in Calabria.

REGGIO – Aeroporto, ANAS: Inviate 2 spazzatrici per rimuovere cenere lavica dalla pista

Su richiesta della Prefettura di Reggio Calabria, Anas ha inviato due spazzatrici stradali all’aeroporto “Tito Minniti” di Reggio Calabria.

La richiesta è stata dettata in seguito all’attività dell’Etna avvenuta nelle ultime ore che, anche a causa dei venti provenienti da sud, ha coperto di cenere la pista dell’aeroporto, precludendone l’operatività.

Dopo l’invito della Prefettura, Anas si è immediatamente attivata e i propri mezzi hanno operato per tutta la notte per garantire il ripristino delle condizioni di esercizio dello scalo.

Lo spazzamento della pista è già terminato e l’aeroporto tornerà operativo con il volo delle 10:30. 

ROSARNO (RC) – Arrestati 2 esponenti di spicco della criminalità organizzata

Alle prime ore di questa mattina, i Carabinieri del Gruppo di Gioia Tauro, con il supporto operativo di personale dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Calabria e di unità cinofile, hanno eseguito due ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di altrettanti soggetti – padre e figlio -, ritenuti inserita nel contesto di ‘ndrangheta del centro medmeo, ed in particolare vicini al contesto criminale rosarnese della cosca Pesce. Peraltro il padre risulta gravato da due precedenti condanne passate in giudicato per il reato di cui all’art. 416 bis c.p., quale intraneo alla citata articolazione di ‘ndrangheta.

Le indagini da cui scaturiscono gli odierni provvedimenti restrittivi, emessi dal GIP del Tribunale di Reggio Calabria, su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, diretta dal Dott. Giovanni Bombardieri, consentivano di attribuire agli indagati, allo stato degli atti e salve le successive valutazioni di merito, gravi condotte estorsive – perpetratesi per lungo tempo- e violenze private, tutte aggravate dalle finalità mafiose, avvenute in Rosarno e Cinquefrondi. Le attività svolte dai Carabinieri di Gioia Tauro, corroborate da propalazioni di diversi collaboratori di giustizia, hanno permesso di evidenziare l’elevatissima capacità criminale degli arrestati, espressa in molteplici occasioni con metodologie tipiche degli aggregati mafiosi, imponendo il proprio volere, tramite una generale condizione di assoggettamento ambientale, su individui ed attività commerciali piegati alle loro esigenze ed oppressi dalla loro ingerenza. Tale modus operandi, affiancato al ripetuto ricorso ad intimidazioni – di natura fisica e verbale – si sostanziava in una perdurante sopraffazione ed interferenza in un’attività economica sita nella Piana di Gioia Tauro, nonché nella limitazione della libertà di autodeterminarsi di più individui. Le molteplici e difformi fonti di prova raccolte hanno quindi contribuito a restituire un’immagine complessa dell’aggregato criminale, disvelandone gerarchie ed operatività, delimitandone la sfera di influenza illecita e gli equilibri esterni nel confronto con paritetiche o “superiori” organizzazioni di tipo ‘ndranghetistico

L’indagine, tra l’altro e sempre allo stato degli atti, ha dunque permesso di accertare:

l’esistenza di una perdurante attività estorsiva ai danni di una cooperativa agricola sita in Candidoni, divenuta nel tempo vera e propria fonte di reddito illecito dei componenti l’aggregato familiare. L’ingerenza sull’attività commerciale, oltre che con l’indebita appropriazione mensile di parte degli utili, si sostanziava nell’esercizio di un controllo diretto de facto, che spaziava dal deciderne le assunzioni e la politica aziendale e gestionale, arrivando financo a regolare contrasti tra i dipendenti. Tale illecito impossessamento, che nella sostanza privava i reali rappresentanti la cooperativa della libertà di autodeterminarsi in ordine all’esercizio dell’attività, si protraeva per circa diciotto anni, a testimonianza di come, l’assoggettamento di imprese, ottenuto mediante minacce ed imposizioni mafiose, sia tutt’ora business di primaria rilevanza per organizzazioni di tipo ‘ndranghetistico;

la realizzazione di reiterate minacce nei confronti di un medico, effettuate da più soggetti riconducibili al contesto familiare. Tali comportamenti erano finalizzati ad ottenere un certificato che attestasse l’impellente necessità di effettuare un intervento chirurgico ed il successivo trattamento di riabilitazione neuro-motoria da parte di uno dei componenti della famiglia, in quel momento in carcere. Il professionista, raggiunto anche mediante l’intercessione di un compagno di cella del detenuto e della rispettiva consorte, veniva più volte ingaggiato, sia telefonicamente che di presenza, affinché realizzasse, in tempi brevi e con modalità pedissequamente definite dal congiunto ristretto, l’attestazione a questi funzionale per eludere la restrizione inframuraria ed ottenere una misura alternativa alla detenzione in carcere;

la reiterata compromissione della libertà di autodeterminarsi dell’ex moglie di uno degli indagati compressa nella propria sfera privata e costretta, lungo tutto il corso della sua relazione coniugale (già originariamente indotta dalla famiglia del marito), e successivamente al termine della stessa, a subire pressioni ed angherie finalizzate, tra l’altro, ad indurla sia a riavvicinarsi al contesto familiare dal quale si era discostata con la separazione sia a porre in essere condotte delittuose per favorire i traffici illeciti del contesto familiare degli arrestati.

Al termine delle formalità di rito, gli arrestati sono stati tradotti in carcere, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

In capo agli indagati e nel rispetto dei loro diritti, si specifica che questi sono ancora da doversi ritenere soggetti alla presunzione di innocenza attesa l’attuale fase del procedimento, la cui colpevolezza potrà essere acclarata solo attraverso una sentenza irrevocabile.