Ok dalla Metrocity al progetto “Belvedere Sant’Elia: osservatorio sul Mediterraneo” del Comune di Palmi

Il Consigliere metropolitano e Sindaco Giuseppe Ranuccio: “Idea ambiziosa che riqualifica uno dei punti più suggestivi della Calabria”

Grande soddisfazione è stata espressa da Giuseppe Ranuccio, consigliere metropolitano delegato alle Finanze, per la variazione di bilancio deliberata dal sindaco Giuseppe Falcomatà e che verrà posta al vaglio del Consiglio di Palazzo Alvaro per permettere, attraverso un investimento di 300 mila euro, la realizzazione del progetto “Belvedere Sant’Elia: osservatorio sul Mediterraneo”, proposto dal Comune di Palmi.

«Si tratta di un’idea ambiziosa», ha sottolineato Ranuccio sostenendo che «il progetto consentirà di riqualificare un’area patrimonio dell’intero comprensorio metropolitano, da sempre meta affezionata di viandanti ed appassionati di panorami mozzafiato, trekking ed escursionismo. Un intervento quindi strategico – precisa Ranuccio – che risponde all’esigenza condivisa e espressa dal sindaco metropolitano Giuseppe Falcomatà, che ringrazio, di valorizzare le potenzialità più emblematiche e identitarie del nostro territorio».

«Si tratta – ha specificato – soltanto dell’ultimo intervento, in ordine di tempo, che interessa un’area tenuta fortemente in considerazione dall’amministrazione e sulla quale si concentra un’ampia programmazione della Città metropolitana con progettazioni per oltre 7 milioni di euro».

«Il monte Sant’Elia di Palmi – ha affermato ancora – è sicuramente tra i punti di interesse più rappresentativi della Calabria, un luogo dotato di una straordinaria capacità attrattiva, unico nel suo genere, tale da essere definito “Il balcone sul Tirreno”. Non è solo “paesaggi e bellezze naturalistiche”, ma anche un luogo ricco di storia, di miti, di leggende, di sentimento popolare e religioso. Il progetto, dunque, mira alla riqualificazione del punto panoramico del Belvedere Sant’Elia, mediante la realizzazione di un Osservatorio sul Mediterraneo unico al mondo. Grazie alla propria posizione, posta a 580 metri altezza a strapiombo sul mare, ad ovest affacciata sul mar Mediterraneo sovrastando tutta la Piana, è possibile ampliare lo sguardo dallo stretto di Messina fino a Capo Vaticano. Si tratta di uno scenario dinamico, mai uguale, caratterizzato dagli splendidi tramonti, dai colori della Costa Viola, dalle falesie a picco sul mare».

«Su questa piattaforma – ha proseguito Ranuccio – si innesta il progetto pensato per interpretare l’esigenza di “sentire”, “ascoltare” ed “osservare” il paesaggio, rilanciando attraverso le visuali panoramiche la sua vocazione culturale, artistica e turistica. Il Belvedere si presenta come luogo di attesa e di contaminazione dell’anima, un’area leggermente evidenziata per rimarcarne l’importanza e l’azione di contemplazione e osservazione in mezzo alle ampie distese verdi circostanti, al mare e al cielo che si mischiano in un turbinio di colori. Il progetto si adatta al suolo esistente senza stravolgerlo».

Per un investimento complessivo di 300 mila euro, l’opera «sarà caratterizzata da ampie gradinate e una seduta a nastro per riprendersi dalle fatiche dei percorsi pedonali che hanno condotto alle terrazze costruite sui promontori o dopo la vista dalle “Tre Croci”». Sarà un luogo accessibile a tutti «grazie a pavimentazioni lignee, percorsi pedonali, indicatori panoramici». Un luogo, insomma, non di passaggio, ma di sosta: «Un ristoro dell’anima. Lembi di terra con piante aromatiche autoctone e querce, una piazza rivestita in legno rispettosa dei luoghi ma anche una pavimentazione dura quanto la roccia a rimarcare il percorso pedonale attraversato da segni connettivi visuali descrittivi dei punti panoramici verso cui puntare lo sguardo, così da istruire la visione del visitatore».

«Un percorso bidirezionale da e per le pinete, da e per le “Tre Croci” – ha concluso il consigliere metropolitano – che acquista un valore di calma al pari delle acque di un fiume che attraversano un’ansa. Uno spazio, insomma, in cui sentirsi protetti».

Alta velocità, la Senatrice Minasi: “Ciò che serve ai calabresi è una linea più corta e veloce tra Roma e lo Stretto”

«Leggo degli strali di alcuni sindaci calabresi nei confronti della decisione di RFI di tagliare, dal progetto della nuova alta velocità Roma-Reggio Calabria, il lotto Praia-Tarsia per procedere invece con la nuova ipotesi Praia-Paola, e mi sorprendo nel dover assistere, per l’ennesima volta, a una totale mancanza di conoscenza dei fatti, oltre che di lungimiranza e di un vero interesse per i calabresi e la Calabria.

E’ grave che tutto questo arrivi da chi governa i territori». 

La Senatrice della Lega Tilde Minasi risponde con una nota alle polemiche dei sindaci di Cosenza e Corigliano-Rossano, Franz Caruso e Flavio Stasi, sulle ultime scelte, comunicate da RFI, in merito al futuro tracciato dell’Alta velocità in Calabria, sul quale si è da poco riaperto il dibattito pubblico e che, a quanto pare, non passerà da Tarsia, ma rimarrà sulla direttrice costiera.

«Il sindaco di Cosenza Caruso afferma addirittura che “in questo modo l’intera Calabria esce dall’alta velocità”. 

Ora – dice la Senatrice – Caruso dovrebbe sapere che una rete ad Alta Velocità deve necessariamente razionalizzare le fermate lungo il tragitto e, soprattutto, deve percorrere tracciati che siano i più brevi possibile e i più rapidi possibile. Altrimenti non sarebbe un’alta velocità, cioè un’Infrastruttura, come lui stesso dice, “strategica sia per rilanciare lo sviluppo del Mezzogiorno, ma anche per dare un senso alla realizzazione del ponte sullo Stretto”. 

Al di là delle difficoltà tecniche rilevate dagli addetti di Rfi, dunque – prosegue Minasi – è chiaro ed evidente che un tracciato che, anziché correre lungo la direttrice più breve, quella sulla costa, accresca il percorso di decine di chilometri andando verso l’interno, oltre a costare il doppio, comporterebbe tempi di percorrenza molto più lunghi e dunque non sarebbe una vera Alta Velocità. 

In quel caso sì che l’intera Calabria ne farebbe le spese. 

Altro che “vergognoso schiaffo alle popolazioni dello Ionio e dell’entroterra“, come afferma dal canto suo il sindaco Stasi. 

Ciò che a noi tutti, come calabresi e come rappresentanti del popolo, dovrebbe interessare – sottolinea la Senatrice – è la migliore Infrastruttura possibile per arrivare da Roma allo Stretto in un tempo che si aggiri – si spera – attorno alle tre ore, per poi collegarsi al Ponte e dare finalmente attuazione al corridoio europeo Scandinavo-Mediterraneo. 

E’ chiaro che, da quella linea veloce, dovranno poi ramificarsi tutti i collegamenti altrettanto veloci verso le aree interne e verso la jonica, che è anch’essa tra le priorità del Governo e del Ministro Salvini, come dimostrano gli investimenti per l’elettrificazione della rete ferrata e sulla Statale 106, e questi collegamenti saranno certamente previsti, esattamente come il raddoppio della galleria Santomarco verso Cosenza.

Peraltro – prosegue Minasi – ci sono studi universitari che mostrano come quest’ultima conformazione della rete sarebbe più breve e anche verso il capoluogo bruzio, rispetto a una ferrovia che simulasse un’alta velocità verso la città, che peraltro costerebbe . 

Il sindaco Caruso, inoltre, insinua il sospetto che “il progetto sia stato accantonato per distrarre le somme del Pnrr destinate alla tratta Praia a Mare-Tarsia in favore del ponte sullo Stretto”. Ebbene, non devo essere io a ricordargli che i fondi Pnrr non possono essere usati per il Ponte, dunque quanto afferma è totalmente fuorviante e serve solo a creare confusione e disinformazione e a strumentalizzare politicamente la vicenda. 

Chiedo a lui e a tutti i sindaci del territorio – dice ancora la Senatrice – a spogliarsi da sciocchi e miopi campanilismi, qui è davvero in gioco il futuro della nostra Regione. 

E’ una sfida che abbiamo l’occasione di cogliere e vincere adesso, per decidere, appunto, come sarà la Calabria di domani: una terra finalmente all’avanguardia, raggiungibile e percorribile in pochissime ore, come le altre Regioni d’Italia ormai collegate tra loro dall’alta velocità, o una terra che potrà magari vantare una linea ferroviaria che tocca tutte le località, ma che non porta sviluppo e investimenti, causa eccessiva lentezza negli spostamenti?

L’ “occasione persa che condanna la Calabria all’isolamento” si avrebbe solo in quest’ultimo caso, cioè procedendo sul tragitto ferroviario che i sindaci Caruso e Stasi difendono. 

Dunque invito loro e tutti gli altri Amministratori interessati a incontrarci. 

Sono disponibile – conclude Minasi – a un confronto in cui potrò spiegare, a chi non è ancora molto informato o non ha ancora ben capito, quali siano le scelte giudicate più convenienti per tutta la Calabria e che porteranno nuova linfa anche ai loro territori». 

«La Calabria paga un prezzo altissimo per la mancanza di collegamenti rapidi ed efficienti con il resto del Paese e dell’Europa. Ma è baricentrica nel Mediterraneo. Per questo dotare la regione di una rete ferroviaria ad alta velocità che metta a sistema le località principali del territorio è strategico sia per rilanciare lo sviluppo del Mezzogiorno ma anche per dare un senso alla realizzazione del ponte sullo Stretto, alla quale non sono contrario, ma che sarebbe solo una cattedrale nel deserto se non dovesse essere accompagnata da un adeguamento delle infrastrutture esistenti». Così Franz Caruso commenta la notizia della cancellazione dal progetto dell’alta velocità ferroviaria lungo l’asse Salerno-Reggio Calabria, del tratto Praia a Mare-Tarsia che avrebbe dovuto portare i convogli a lambire il capoluogo bruzio, favorendo una maggiore accessibilità pure dell’area jonica e quindi della città di Corigliano-Rossano, oltre che della zona di Castrovillari e del Pollino.

Altro che problemi logistici

«In questo modo l’intera Calabria esce dall’alta velocità – ha detto al nostro network il primo cittadino – Il problema quindi deve riguardare tutte le forze politiche regionali. Ho il dubbio – ha poi insinuato – che il progetto sia stato accantonato per distrarre le somme del Pnrr destinate alla tratta Praia a Mare-Tarsia in favore proprio del ponte sullo Stretto, la cui copertura finanziaria è ancora tutta da definire. Ma deve essere chiaro che l’alta velocità in Calabria deve avere la precedenza». Il sindaco di Cosenza quindi, non crede alle difficoltà tecnico logistiche accampate dal sottosegretario ai trasporti Tullio Ferrante, nel rispondere ad una interrogazione parlamentare sulla questione depositata da Paola De Micheli: «Mi pare che RFI abbia investito circa 35 milioni di euro per lo studio preliminare del percorso – sostiene Caruso – Devo quindi dedurre che l’iniziale scelta del percorso baricentrico proiettato verso Cosenza e la costa jonica e pure più accessibile da Castrovillari e dall’area del Pollino, sia stata il frutto di puntuali verifiche tecniche. Non credo proprio che a bloccare l’infrastruttura possa essere una montagna da perforare. Siamo solo in prossimità della ennesima occasione persa che condanna la Calabria all’isolamento».

REGGIO – Il sindaco Giuseppe Falcomatà: “Grato all’impegno dei Vigili del fuoco, della Marina militare e Guardia costiera”

Celebrata nella chiesa di San Giorgio al Corso la messa per Santa Barbara, patrona dei Vigili del fuoco e della Marina militare

Il sindaco di Reggio Calabria e metropolitano, Giuseppe Falcomatà, ha preso parte alla messa per Santa Barbara, patrona dei Vigili del fuoco e della Marina militare. La liturgia è stata celebrata presso la chiesa di San Giorgio al Corso, alla presenza delle massime autorità civili e militari.

Per l’occasione il primo cittadino, a margine della messa ha voluto ricordare, ringraziandoli, gli uomini e le donne dei rispettivi corpi “impegnati quotidianamente per la tutela e la salvaguardia del nostro territorio, al servizio costante della comunità”.

“In questi giorni – ha aggiunto Falcomatà – ricordiamo il tragico evento del terremoto del 1908. La mostra allestita con grande cura artistica al Castello Aragonese, ci offre lo spunto per rendere omaggio ai primi soccorritori della nostra città, che vennero proprio via mare e l’impegno di coloro che anche con pochi mezzi, via terra, cercarono di salvare più vite possibili dopo la catastrofe”.

“Quel tragico sisma, che sconvolse l’area dello Stretto – ha evidenziato il primo Cittadino – ci fa ricordare come si sia evoluta la macchina dei soccorsi, che ha tra i suoi capofila il nostro Corpo dei Vigili del fuoco, tra i migliori al mondo, e il ruolo sempre più strategico della nostra Marina Militare e della Guardia costiera. Queste ultime intese anche come forze impegnate nella salvaguardia del nostro ecosistema marino e in speciali operazioni di salvataggio di vite umane”.

“Nel ringraziare tutti coloro che ogni giorno indossano una divisa al servizio dello Stato – ha concluso – rinnovo, a nome del Comune e della Città metropolitana, sentimenti di stima e gratitudine perché ‘chi salva una vita, salva il mondo intero'”.

REGGIO – Martedì 12 dicembre al Museo Archeologico Nazionale la presentazione del francobollo dedicato ai Bronzi di Riace

Poste Italiane e il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria celebrano con un francobollo della serie tematica “Il Patrimonio artistico e culturale italiano”, emesso dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, il cinquantesimo anniversario della scoperta dei Bronzi di Riace.

La cerimonia di presentazione della carta valore postale avrà luogo martedì 12 dicembre alle ore 10.30 al Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria.

I Bronzi di Riace sono due opere straordinarie, icone del patrimonio archeologico e culturale, le cui immagini in mezzo secolo hanno fatto il giro del mondo,

Molinaro (Lega)- la Commissione agricoltura ha licenziato all’unanimità la mia Proposta di Legge sull’arte agro-tessile

La Commissione Agricoltura del Consiglio Regionale – comunica il Consigliere Regionale della Lega Pietro Molinaro – ha espresso all’unanimità parere favorevole alla Proposta di Legge n.214/12^ di mia iniziativa ” Tutela e valorizzazione del patrimonio agro-tessile calabrese “. Si tratta – aggiunge – di un’attività identitaria del territorio calabrese, un vero e proprio “genius loci” che coniuga l’aspetto culturale ampiamente inteso e quello imprenditoriale, riferito allo sviluppo e alle concrete e immediate possibilità della valorizzazione di un prodotto o di un manufatto, 100% made in Calabria che utilizza prodotto agricolo coltivato o da animale allevato in Calabria e trasformato sia secondo tecniche e modalità consolidate nel corso del tempo. Raccogliendo le richieste di operatori impegnati in vario modo, che intravedono possibilità concrete di inserimento estremamente gratificanti nel mondo del lavoro, la Pdl si fonda sulla necessità di tutelare e promuovere le fibre naturali tradizionali del territorio calabrese, quali: seta, lana, ginestra, lino, canapa e cotone. La Calabria – insiste Molinaro – può avere in questo campo una marcia in più potendo contare su una solida tradizione che permette unicità di produzioni e una riconosciuta qualificazione ai fini del marketing. Le disposizioni contenute nella Pdl disciplinano tutti gli aspetti e gli ambiti, in un’ottica integrata, unitaria e sinergica, possono costituire – conclude Molinaro -un veicolo di innovazione e progresso socio-economico,”consapevole e responsabile”, per le PMI locali, circa 270 aziende tessili, già in essere o da costituire, oltre a dare una spinta alla parte agricola sempre di più attenta alle innovazioni anche in un’ottica multifunzionale a cui i giovani guardano con grande interesse.

CALABRIA – Coronavirus, bollettino Regionale: 57 nuovi casi positivi

Le persone risultate positive al Coronavirus sono 649301 (+57) rispetto a ieri.

Questi sono i dati giornalieri relativi all’epidemia da Covid-19 comunicati dai Dipartimenti di Prevenzione delle AA.SS.PP. della Regione Calabria.

In Calabria, ad oggi, il totale dei tamponi eseguiti sono stati 4486807 (+371).

– Catanzaro: CASI ATTIVI 204 (18 in reparto, 6 in terapia intensiva, 180 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 117400 (116921 guariti, 479 deceduti).

– Cosenza: CASI ATTIVI 1647 (36 in reparto, 2 in terapia intensiva, 1609 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 193929 (192317 guariti, 1612 deceduti).

– Crotone: CASI ATTIVI 0 (0 in reparto, 0 in terapia intensiva, 0 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 60713 (60420 guariti, 293 deceduti).

– Reggio Calabria: CASI ATTIVI 131 (26 in reparto, 0 in terapia intensiva, 105 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 212875 (211903 guariti, 972 deceduti).

– Vibo Valentia: CASI ATTIVI 22 (3 in reparto, 0 in terapia intensiva, 19 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 54288 (54080 guariti, 208 deceduti).

REGGIO – Università Mediterranea in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne

Il 28 novembre presso l’Aula Magna Quistelli dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, si è tenuta una iniziativa di sensibilizzazione e di riflessione collettiva sul tema della violenza di genere, una tematica quanto mai drammaticamente attuale e allarmante. L’evento ha previsto uno spettacolo trattale dal titolo: “Dee. Forza e fragilità delle donne che hanno avuto il coraggio di denunciare”, lettura scenica interpretata da Elena Ruzza (attrice e autrice). Il testo narra di “decine di storie vere di mogli, ex mogli, sorelle, figlie, fidanzate, ex fidanzate che non sono state ai patti, che sono uscite dal solco delle regole assegnate dalla società, e che hanno pagato con la vita questa disubbidienza. Ma ci sono anche donne che hanno avuto il coraggio di denunciare, di raccontare la loro versione, nel tentativo di ridare luce e colore ai loro opachi fantasmi”.

Gruppi di studenti e studentesse che frequentano i corsi di Laurea dell’Ateneo hanno contribuito all’iniziativa attraverso l’ideazione di alcuni elementi scenici e di una installazione dedicata a tutte le donne vittime di femminicidio in Italia nel corso del 2023. La musica si è alternata al teatro con il Coro Polifonico dell’Università Mediterranea, diretto dal maestro Claudio Bagnato, che ha eseguito alcuni brani musicali dedicati tema della giornata.

Emotivamente forte la video-testimonianza di una studentessa dell’Ateneo reggino, Federica Puntoriero, figlia di Maria Chindamo, commercialista e imprenditrice agricola barbaramente uccisa il 6 maggio 2016 a Limbadi, vittima di una cultura maschilista ndranghetista e retrograda. “E’ una violenza che tocca tutti noi perché nessuno è esonerato . Noi dobbiamo e possiamo cambiare . Hanno provato a distruggere mia madre e il suo coraggio ma non sapevano che al suo posto avrebbero trovato tutti noi che ogni giorno ci impegniamo e lottiamo. Oggi è il giorno dell’impegno dobbiamo combattere la violenza con la cultura.” Queste le parole toccanti di Federica nel suo videomessaggio. 

L’iniziativa, organizzata dal Comitato Unico di Garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni (C.U.G.) dell’Università Mediterranea, dichiara il Rettore Giuseppe Zimbalatti Ha visto un’ampia partecipazione della comunità dell’Ateneo con forti momenti di emozione e molti spunti di riflessione. Si inquadra nell’ambito delle attività che l’Ateneo reggino porta avanti nella prevenzione ed il contrasto ad ogni forma di violenza, attraverso la formazione, la ricerca e iniziative di sensibilizzazione pubblica. “

“Il punto decisivo da cui dobbiamo partire e per cui dobbiamo impegnarci tutti, uomini e donne, quotidianamente –conclude la prof.ssa Daniela Porcino Presidente del CUG– è certamente quello di “Educare alle relazioni, educare alla libertà di scelta, e alla cultura del rispetto 

REGGIO – Il V° Reparto Volo festeggerà il prossimo 6 dicembre il quarantennale della sua istituzione

Il prossimo 6 dicembre, la Polizia di Stato festeggerà il 40ennale della fondazione del V° Reparto Volo, istituito a Reggio Calabria il 23 marzo del 1983 principalmente per far fronte al fenomeno dei sequestri di persona che interessava tutta la zona aspromontana reggina, condizionando anche l’intera Regione Calabria.

Successivamente, oltre al primario compito di collaborazione con gli uffici investigativi della Polizia di Stato per la lotta ai sequestri, il Reparto è stato determinante nell’impiego di missioni di soccorso e ricerca, trasporti sanitari, avvistamento incendi, emergenze connesse alla Protezione Civile, dovunque ne fosse richiesto l’intervento, in situazioni di particolare criticità ed urgenza.

Negli anni ha partecipato a vari eventi eccezionali, come l’alluvione di Soverato, l’emergenza dell’isola di Stromboli, l’alluvione di Giampilieri, l’alluvione di Crotone, di Rossano Calabro e l’esondazione a Gioia Tauro, effettuando anche servizi in cooperazione con paesi esteri quali Albania, Libia e Malta.

Anche in ambito sanitario, il V° Reparto Volo si è contraddistinto effettuando molteplici i trasporti di persone in fin di vita o di organi necessari per un immediato trapianto.

L’iniziale dotazione di elicotteri AB206 e AB 212 è stata successivamente potenziata con l’aggiunta della linea aerea ad ala fissa P64 Oscar e poi P68 Observer, mentre, in ultimo, con l’arrivo dell’elicottero AW139.

Nel tempo le tipologie di intervento si sono modificate adeguandosi al contesto socio politico dei vari paesi, di fronte alla necessità di fronteggiare l’incremento del flusso degli immigrati verso le coste meridionali.

Il susseguirsi di varie tipologie di impiego sui servizi, anche in momenti di assiduo e arduo lavoro, ha determinato la crescita del bagaglio di esperienze professionali degli specialisti, donne e uomini, fino a raggiungere elevati standard nel settore.

Oltre al costante addestramento del personale del Reparto Volo, oggi si tengono corsi per il Reparto Prevenzione Crimine, Tiratori Scelti, Artificieri, ed anche per i Vigili del Fuoco, Guardia Costiera e Soccorso Alpino, effettuando, altresì, missioni di controllo del territorio come Focus ‘ndrangheta e Alto Impatto.

Il V° Reparto Volo della Polizia di Stato, sin dai difficili primi anni della sua fondazione, rappresenta una realtà operativa concreta, inserita non solo nel contesto cittadino e provinciale, ma anche in ambito regionale ed interregionale, al servizio della comunità, sicuro punto di riferimento per la cittadinanza e delle Istituzioni.

CALABRIA – Sistema ferroviario, Irto (Pd): “Diseguaglianze enormi rispetto al Nord, Salvini venga ad ascoltare i cittadini calabresi”

«Il ministro Matteo Salvini venga in Calabria ad ascoltare i cittadini sulla drammatica condizione del sistema ferroviario nella regione, confermata dai dati del rapporto Pendolaria 2023, di Legambiente». Lo afferma, in un comunicato stampa, il senatore del Pd Nicola Irto, segretario del Partito democratico calabrese. «I dati in questione – sottolinea Irto – sono impietosi: fotografano diseguaglianze gravissime fra la Calabria e il resto dell’Italia e chiamano in causa il governo Meloni, che vive di propaganda, continua a ingannare il Sud e vuole spaccare il Paese con la scure dell’autonomia differenziata. In particolare, Pendolaria 2023 riporta che il territorio calabrese è servito da 333 corse giornaliere, di cui 182 di Trenitalia e 152 di Ferrovie della Calabria. Ancora, i 99 treni della Calabria hanno un’età media di 21,4 anni e quasi il 79 per cento della flotta passa i 15 anni». «Invece i viaggiatori della Liguria, che ha una superficie molto più piccola e meno abitanti della Calabria, hanno a disposizione – ricorda il senatore dem – 292 corse giornaliere, effettuate da 92 treni con età media di 11,3 anni, mentre appena il 17 per cento della flotta supera i 15 anni di attività. La differenza – osserva poi il parlamentare del Pd – è netta, tenuto insieme conto che nel 2021 l’età media dei treni era, in Italia, di 15,3 anni. Vuol dire che la Calabria ha ancora treni vecchi, peraltro con una rete, di 965 chilometri, che per quasi il 70 per cento ha un solo binario e per circa la metà della sua lunghezza non è elettrificata». «Davanti a questi numeri pesantissimi, Salvini e l’intero governo di centrodestra – conclude Irto – non possono più fingersi ciechi e sordi rispetto alle priorità del trasporto ferroviario in Calabria».

REGGIO – Allegria Festival: mongolfiera dei desideri, artisti di strada e circo per la settimana dell’Immacolata

La seconda edizione dell’Allegria Festival entra nel vivo della sua programmazione con alcuni eventi imperdibili previsti per la settimana dell’Immacolata e in apertura delle festività natalizie di Reggio Calabria. La manifestazione, promossa e ideata dall’associazione “Calabria dietro le quinte APS”, è finalizzata a promuovere lo spettacolo dal vivo nelle periferie attraverso il coinvolgimento di giovani, bambini, turisti e cittadini. Tante le iniziative a carattere nazionale che, dallo scorso 18 novembre, stanno animando i luoghi e i siti culturali della periferia nell’ambito del progetto “ReggioFest2023: cultura diffusa” del Comune di Reggio Calabria – finanziato a valere sul Fondo nazionale per lo spettacolo dal vivo della “Direzione Generale Spettacolo del Ministero della Cultura”. I prossimi eventi in programma sono: giovedì 7 dicembre alle ore 18,30 nel parco archeologico della “Collina degli Angeli” del quartiere Trabocchetto (ingresso da via Salita Cappucinelli) lo spettacolo natalizio per famiglie e bambini “Ciuffo e Pepper e la mongolfiera dei desideri”. Due folletti incaricati da Babbo Natale in persona, di raccogliere le letterine dei bambini di tutto il mondo. Girano in lungo e in largo a bordo della magica mongolfiera Clarissa senza mai fermarsi, ma a quanto pare hanno finito il carburante e hanno bisogno dell’aiuto di tutti i bambini per ripartire e poter completare l’importante missione. Un magico spettacolo, tra bolle giganti, gag comiche, una straordinaria Mongolfiera e numeri di illusionismo in compagnia dei due folletti, per salvare il Natale. Lo spettacolo sarà preceduto alle ore 16 dal laboratorio didattico e creativo per bambini “Scopri la città” a cura dell’associazione Fantasy Moments.

Venerdì 8 dicembre alle ore 19 presso Sant’Elia di Ravagnese, si terrà invece, lo spettacolo di giocoleria comica e fuoco con la compagnia reggina “Giocolereggio”. Gli artisti Antonio Andreoni e Mikaela Stillitano metteranno in scena uno spettacolo unico dove performance artistiche suggestive e originali coinvolgeranno il pubblico.

Sabato 9 dicembre alle 19 presso la piazza di Oliveto andrà in scena lo spettacolo di teatro-Circo “Il Mr. Big Circus Cabaret” con Christian Lisco. Un cabaret circense, uno spettacolo comico e parlato, in cui il protagonista, un clown contemporaneo dell’ambiguo accento di dubbia provenienza, con il ritmo della sua comicità, la battuta pronta, la verve del giullare di corte e la sua grande capacità di improvvisare, intrattiene anche il pubblico più variegato tenendolo “incollato alla pista da circo”. Christian Lisco è un attore-clown giocoliere pugliese. Oltre ad insegnare le arti circensi a bambini e ragazzi, si esibisce da oltre 10 anni con i suoi spettacoli in giro per le piazze italiane incantando e divertendo grandi e piccini con la sua arte.

Domenica 10 dicembre alle ore 10,30 si svolgerà un suggestivo trekking urbano a cura dell’Associazione “Il Giardino di Morgana”. Il percorso prenderà il via da uno dei luoghi più nascosti della storia reggina, il parco delle mura greche della Collina degli Angeli per poi snodarsi verso il mare ed il rigoglioso giardino del lungomare Falcomatà per risalire verso il suggestivo balcone di Via Giulia, dove scoprire la figura della figlia di Augusto, primo imperatore di Roma. Il trekking si concluderà verso il balcone sulla città di San Paolo alla Rotonda dove riscoprire due sistemi difensivi nascosti in piena vista. Un forte borbonico ed una batteria antiaerea della WWII, siti straordinari della storia reggina.

Per scoprire il programma del festival – prenotazioni e biglietti degli eventi è possibile consultare il sito www.calabriadietrolequinte.it – www. liveticket.it/calabriadietrolequinte  o le pagine instagram e facebook @calabriadietrolequinte.