“Abbiamo appreso dagli organi di stampa che è stata convocata una Conferenza dei Servizi, nella quale i comuni interessati, saranno chiamati ad esprimersi sulla proposta relativa alla prima fase dei lavori, necessari per rendere nuovamente fruibile il porto di Saline Joniche. La notizia relativa all’inizio dei lavori, non può che incontrare il favore degli industriali reggini, tuttavia, esprimiamo forti dubbi, sull’efficacia degli interventi proposti per l’apertura dell’imboccatura del porto. La profondità e l’ampiezza del dragaggio previsto in questa prima fase, – prosegue la nota di Confindustria Reggio – sono del tutto inadeguate, alla ripresa delle funzioni polivalenti, incluse quelle commerciali, cui il porto è da sempre destinato.
Un adeguato dimensionamento degli interventi di dragaggio, raddoppiandone la profondità e l’ampiezza, di facile realizzazione, non presentando, alcuna criticità di natura tecnica, permetterebbe fin da subito, un utilizzo virtuoso dello scalo jonico.
Qualunque intervento, che non rendesse il porto di Saline Joniche adatto ad un utilizzo anche commerciale, sarebbe un fallimento per le amministrazioni coinvolte, ma soprattutto, per qualsivoglia tentativo di sviluppo del nostro territorio, oltre che uno spreco di risorse pubbliche dal modesto ritorno economico.
Chiediamo – conclude la nota – che l’intervento sia adeguatamente dimensionato, per poter rendere il porto di Saline Joniche, idoneo all’utilizzo da parte delle navi fin dal primo intervento, senza dover aspettare eventuali successive programmazioni”.
CALABRIA – Fondo venture capital per PMI calabresi, Varì: “Investimento di 2,2 milioni di euro in 7 start up innovative”
Il, Fondo Venture Capital (FoVeC), è uno strumento di ingegneria finanziaria promosso dalla Regione Calabria, Dipartimento sviluppo economico e attrattori culturali, nell’ambito del Por Calabria Fesr Fse 2014-2020, Asse III “Competitività dei sistemi produttivi”, e gestito da Fincalabra Spa.
In particolare il Fondo, con dotazione di 3 milioni di euro, è stato istituito per sostenere, nella fase iniziale di sviluppo aziendale, le imprese calabresi che operano in settori di mercato ad alto tasso di innovazione e/o di potenzialità di internazionalizzazione e, comunque, ad alto tasso di rischio, attraverso un investimento finanziario nel capitale sociale da parte di Fincalabra.
Le domande di intervento finanziario pervenute sono state 21 per un ammontare di richieste complessivo di oltre 10 milioni di euro.
“A conclusione delle valutazioni dei piani d’impresa presentati – dichiara l’assessore allo sviluppo economico, internazionalizzazione e attrattori culturali Rosario Varì – sono state adottate decisioni di investimento per un ammontare complessivo di 2,2 milioni di euro in 7 start up innovative calabresi dotate di considerevole potenziale tecnologico, che adesso verranno accompagnate anche con iniziative di tutoraggio e affiancamento. La Calabria è una regione che negli ultimi anni ha manifestato una certa vivacità nel mondo delle nuove imprese ad alto contenuto tecnologico. Consapevoli dell’importanza di queste realtà come elemento fondamentale del motore di sviluppo e di crescita del territorio, stiamo investendo, e continueremo a farlo, per favorire processi di crescita e competitività delle imprese innovative. A tal fine lo scorso anno abbiamo istituito, in via sperimentale, il Fondo pubblico Fovec, che è un innovativo strumento di ingegneria finanziaria di partecipazione al capitale di rischio di piccole e medie imprese calabresi con elevato potenziale di crescita. La risposta da parte delle imprese calabresi – rimarca infine Varì -, le cui richieste pervenute hanno superato i 10 milioni di euro, ci spinge a continuare su questa strada e il nuovo ciclo di programmazione 2021-2027 ci consentirà di effettuare un riassetto delle politiche a sostegno dell’innovazione, con particolare riguardo a quelle di sostegno a start up e spin off, a cui abbiamo destinato ingenti risorse finanziarie in ragione dell’importanza dell’innovazione nel settore produttivo”.
CROTONE – Maltrattamenti, stalking e lesioni alla ex compagna: divieto di avvicinamento con braccialetto nei confronti di un 50enne
I poliziotti della Squadra Mobile hanno dato esecuzione all’ordinanza della misura cautelare del divieto di avvicinamento con applicazione del braccialetto elettronico, a carico di un cinquantenne crotonese, indagato per i reati di maltrattamenti in famiglia, atti persecutori e lesioni personali, commessi nei confronti della ex compagna.
Il provvedimento cautelare è stato emesso a seguito della denuncia sporta dalla donna e degli approfondimenti investigativi condotti dai poliziotti della Squadra Mobile, all’esito dei quali è emerso che l’uomo aveva, sin dall’inizio della relazione, obbligato la donna a non frequentare i suoi amici offendendola ed insultandola mostrandosi sempre molto geloso.
Inoltre, l’indagato avrebbe anche minacciato di compiere atti intimidatori nei confronti degli amici della compagna se questa non avesse smesso di frequentarli ed in un’occasione, avvenuta qualche mese fa, l’avrebbe anche aggredita costringendola a recarsi presso l’Ospedale per le cure del caso.
Le puntuali dichiarazioni della persona offesa, riscontrate anche da alcuni elementi obiettivi e da altre testimonianze di soggetti informati sui fatti inducevano l’Autorità Giudiziaria a richiedere una misura cautelare, concessa dal G.I.P. del Tribunale di Crotone che è stata immediatamente notificata all’indagato, il quale ora non potrà avvicinarsi alla donna ed ai luoghi da questa frequentati.
CALABRIA – Riunito l’Esecutivo della Cisl calabrese: preoccupazione per vertenze lavoro e piena solidarietà a operatori Abramo Customer Care e commercio, in sciopero per la difesa dei loro diritti, urgenti tavoli regionali su lavoro, sanità, infrastrutture
Il Comitato Esecutivo della Cisl Calabria, riunito a Lamezia Terme, condividendo i contenuti della relazione introduttiva del Segretario Generale Tonino Russo, esprime viva preoccupazione per due vertenze “calde” che vedono scioperare e manifestare in questi giorni i lavoratori coinvolti. Due vicende che rischiano, in una regione con livelli elevatissimi di disoccupazione, purtroppo prima in Italia per il lavoro nero e irregolare come certificano i dati Istat, di far finire sul lastrico centinaia di famiglie e di perpetuare situazioni di lavoro non dignitoso. Si tratta, infatti, delle 500 persone impiegate nell’Abramo Customer Care, operanti nelle sedi di Settingiano, Montalto Uffugo, Crotone, a rischio licenziamento per uno stato di crisi aggravato dal mancato rinnovo delle commesse TIM, e dei lavoratori di commercio, distribuzione organizzata, ristorazione e settore alberghiero, che si astengono in tutta Italia dalle prestazioni per il mancato rinnovo del contratto. L’Esecutivo Cisl Calabria manifesta la solidarietà dell’intera confederazione a lavoratori e famiglie e il pieno appoggio all’azione delle federazioni Fistel-Cisl e Fisascat-Cisl che seguono le due vertenze.
Sia il Segretario Russo, sia gli intervenuti nella discussione che ne è seguita, hanno evidenziato, inoltre, l’urgenza della convocazione di tavoli regionali sui temi del lavoro, della sanità e delle infrastrutture. Serve, infatti, è stato sottolineato, realizzare gli investimenti annunciati, fare chiarezza su tante opere di fronte ad annunci di cifre e progetti, di tracciati, come quello per l’Alta Velocità, che cambiano. È urgente completare l’A2, definire tempi e progetti della nuova S.S. 106. Serve, dunque, un confronto istituzionale tra Regione, Anas, Rfi, OO.SS., da far partire immediatamente per accompagnare la cantierizzazione delle opere.
E in materia di sanità il confronto deve riprendere con immediatezza per dare ai cittadini risposte realmente rispondenti alla fruizione dei livelli essenziali di assistenza, cominciando dalle strutture e dal personale. È assurdo – è stato affermato – cercare fuori dalla Calabria le tante competenze in fuga dalla nostra regione perché spesso mortificate. È necessario dotare le strutture esistenti e quelle nascenti di un organico adeguato, riorganizzare e potenziare, valorizzando il servizio pubblico e le tante professionalità esistenti nella nostra regione. Bisogna invertire la tendenza, creare le condizioni perché i cittadini possano curarsi in Calabria e medici calabresi operare con serenità nella loro terra.
COSENZA – Tenta di strangolare la moglie, arrestato 47enne
Al culmine di una lite per futili motivi ha picchiato e tentato anche di strangolare con una cintura di cuoio stretta al collo la moglie che è riuscita a divincolarsi e a rifugiarsi a casa di alcuni vicini.
Un 47enne è stato arrestato dai carabinieri a Santa Maria del Cedro in provincia di Cosenza con l’accusa di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali.
A fare scattare l’allarme è stata una telefonata giunta nella notte al numero di emergenza 112 della Compagnia di Scalea.
Sul luogo dell’aggressione è stata inviata nell’immediatezza una pattuglia che è giunta proprio mentre l’uomo continuava a inveire contro la moglie che si trovava all’interno dell’appartamento dei vicini. Anche in presenza dei carabinieri il 47enne ha continuato a rivolgere minacce, anche di morte, alla donna, trentottenne, che presentava ferite al volto e al collo. La vittima dell’aggressione ha poi raccontato ai militari che, poco prima, il marito, in stato di agitazione, l’aveva colpita malmenandola anche con un bastone appendiabiti.
I carabinieri hanno recuperato una registrazione audio realizzata proprio mentre era in corso l’azione violenta sequestrando gli oggetti utilizzati dall’aggressore.
Secondo quanto riferito dalla donna anche in passato il consorte si sarebbe reso responsabile di analoghi episodi di violenza nelle varie località fuori regione dove la coppia ha dimorato negli anni.
FONTE: Ansa
GIOIA TAURO (RC) – Il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici ha approvato l’adeguamento tecnico funzionale del porto, l’intero canale portuale avrà una profondità di 18 metri
Il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici ha approvato l’Adeguamento tecnico funzionale al Piano regolatore del Porto di Gioia Tauro. Obiettivo della richiesta, strutturata dall’Autorità di Sistema portuale dei Mari Tirreno meridionale e Ionio, guidata dal presidente Andrea Agostinelli, è quello di avviare i lavori di approfondimento e consolidamento del canale portuale lungo la banchina di levante, nei tratti A – B – C.
Si tratta di modifiche non sostanziali che, per la loro natura, non comportano “variante” al Piano regolatore portuale, ma che incidono sull’adeguamento dell’assetto plano-altimetrico e batimetrico delle opere previste nel piano regolatore portuale per perseguire specifici obiettivi, mantenendo comunque le stesse scelte strategiche.
A tale proposito, il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici ha approvato l’adeguamento tecnico funzionale delle opere previste dal Piano, in quanto rispondenti ai requisiti di fattibilità tecnica e di non contrasto con gli strumenti urbanistici vigenti.
Nello specifico, l’adeguamento tecnico funzionale si è reso necessario per offrire allo scalo portuale una maggiore e uniforme profondità dei fondali lungo l’intero canale, finalizzata ad ampliare la competitività del porto, primo scalo di transhipment d’Italia, nelle rotte transoceaniche che vedono lo scalo di Gioia Tauro essere leader tra i principali approdi di riferimento nel settore del transhipment all’interno del circuito internazionale del Mediterraneo.
Considerate, quindi, le dimensioni delle portacontainer, tra le più grandi al mondo, che scalano le acque del porto di Gioia Tauro, l’intervento è fondamentale per adeguare l’infrastruttura portuale alle nuove esigenze di navigazione e alle mutate dimensioni della flotta globale, sempre più animata dai cosiddetti giganti del mare.
Attraverso l’adozione dell’ATF si potrà, così, procedere ad avviare i lavori di consolidamento e di approfondimento del canale portuale a 18 metri anche nel tratto A, che ha una lunghezza di 783 metri, nel tratto B (457 metri) e nel tratto C (645 metri), che al momento hanno quota 16 metri.
REGGIO – A San Roberto la magia del Presente vivente: viaggio alla scoperta delle antiche maestranze e antichi sapori tradizionali
Nella splendida location naturalistica del vallone Santa Tecla, che il paese di San Roberto offre, si svolgerà il rinomato Presepe Vivente nelle date del 26 dicembre 2023, 1 e 6 gennaio 2024 dalle ore 17:00.
Giorno 26 dicembre, inoltre, ci sarà la benedizione dell’intero percorso grazie alla dedizione e disponibilità del nostro parroco Padre Antonio Cassano.
L’itinerario è affascinante ricco di aggrottati, cascate e scenari naturali che fanno da background ad un paesaggio quasi surreale, dove i figuranti reinterpretano antichi mestieri permettendo di rivivere l’atmosfera che si respirava a Betlemme.
Il visitatore all’interno del percorso si sentirà parte di questo viaggio,
perché vivrà tra le maestranze di allora e soprattutto assaggerà i nostri sapori tipici locali.
Il tutto è stato idealizzato, organizzato e creato da un gruppo di giovani volontari.
Vi aspettiamo!
CALABRIA – Coronavirus, bollettino Regionale: 172 nuovi casi positivi
Le persone risultate positive al Coronavirus sono 651847 (+172) rispetto a ieri.
Questi sono i dati giornalieri relativi all’epidemia da Covid-19 comunicati dai Dipartimenti di Prevenzione delle AA.SS.PP. della Regione Calabria.
In Calabria, ad oggi, il totale dei tamponi eseguiti sono stati 4498487 (+826).
– Catanzaro: CASI ATTIVI 324 (32 in reparto, 7 in terapia intensiva, 285 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 117441 (116959 guariti, 482 deceduti)
– Cosenza: CASI ATTIVI 2596 (36 in reparto, 0 in terapia intensiva, 2560 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 194463 (192844 guariti, 1619 deceduti)
– Crotone: CASI ATTIVI 0 (0 in reparto, 0 in terapia intensiva, 0 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 60802 (60509 guariti, 293 deceduti)
– Reggio Calabria: CASI ATTIVI 424 (48 in reparto, 3 in terapia intensiva, 373 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 213265 (212282 guariti, 983 deceduti)
– Vibo Valentia: CASI ATTIVI 56 (6 in reparto, 0 in terapia intensiva, 50 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 54329 (54120 guariti, 209 deceduti)