REGGIO – Ok in Consiglio al Piano Strutturale Comunale: approvati tutti i 21 punti all’ordine del giorno

Il sindaco Falcomatà si richiama ai valori del patto con gli elettori “patrimonio genetico dell’amministrazione”. E poi torna sui concorsi: “E’ stato il momento più emozionante del mio percorso politico”

Il Consiglio comunale ha approvato il Piano strutturale comunale che, a distanza di 52 anni, manda in soffitta il vecchio Piano regolatore generale licenziato nei primi anni ’70. «E’ un giorno storico», ha detto il sindaco Giuseppe Falcomatà commentando il via libera dell’aula al documento illustrato dall’assessore alla Pianificazione, Domenico Battaglia.

«Al termine di un iter molto lungo – ha aggiunto – siamo riusciti a dotare la città di un Psc moderno, aperto, agile, partecipato, che fissa, finalmente, delle regole precise e disegna la visione della Reggio dei prossimi 30 anni. Diciamo addio, dunque, alla cementificazione selvaggia ed entriamo nella nuova dimensione del consumo del suolo zero che l’Europa ci chiede».

«Ringrazio – ha continuato Falcomatà – tutti i protagonisti della realizzazione, concertazione e approvazione del Psc, tutti gli uffici ed i professionisti che vi hanno lavorato. In particolare, la mia più profonda gratitudine va all’ex assessora Mariangela Cama per l’opera straordinaria svolta. Da tecnica in giunta, ha messo a disposizione della città le sue competenze e capacità professionali, lo ha fatto con straordinario amore per la comunità e ci ha ricordato come le cose si possano fare bene con quell’elemento di cui, spesso, parliamo e di cui lei si fa portatrice: la gentilezza. Grazie per quello che ha fatto e per come lo ha fatto».

L’assessore Battaglia, nel corso dei suo intervento, ha ringraziato il sindaco Giuseppe Falcomatà che, sin dall’inizio della sindacatura, «ha dato un impulso decisivo affinché si arrivasse a questa importante giornata». «Il Psc – ha proseguito – soddisfa e raggiunge obiettivi urbanistici, ambientali, economici, culturali e paesaggistici. E’ uno strumento di pianificazione importantissimo che si associa al masterplan già avviato, al Dpss, al masterplan de porto, al redigendo masterplan dell’aeroporto. Tutte cornici che servono a migliorare la vivibilità della città». Sentimenti di gratitudine, infine, sono stati espressi per «i progettisti, i geologi, il settore comunale Urbanistica e Pianificazione, la dirigente Carmen Stracuzza, il rup Alberto Di Mare, gli ordini professionali, l’associazione dei costruttori, gli ex assesori Giuseppe Marino e Mariangela Cama».

Sul punto è intervenuto anche il consigliere Giuseppe Sera sottolineando come «si stia disegnando la visione della città sempre più legata, in maniera morbosa, al fronte mare». «Finiscono – ha detto – i condoni edilizi, le opere costruite, senza vincoli e permessi, lungo i greti dei torrenti o negli splendidi agrumeti del nostro territorio».

Il sindaco Giuseppe Falcomatà, intervenuto nelle fasi preliminari, è tornato a soffermarsi sulla firma dei contratti di assunzione dei 130 vincitori dei concorsi pubblici del Comune: «E’ stato il momento più emozionante della mia attività politica». Quindi, rispetto ad alcune sollecitazioni della minoranza, il primo cittadino ha rivolto il pensiero «a quanti, soprattutto in questi giorni di festa, si trovano costretti in un ospedale». «La politica – ha spiegato – dovrebbe occuparsi un po’ di più dei problemi del nostro sistema sanitario che, come ho avuto modo di constatare, ancora sono troppi e davvero insopportabili».

Il sindaco, rivolgendosi all’aula, ha ricordato «i valori sui quali si fonda il patto con gli elettori e che, sin dal primo mandato, sono patrimonio genetico di questa amministrazione». «Il lavoro – ha sottolineato – è il primo valore e oggi vede l’assunzione di nuovi dipendenti comunali e, nel tempo, ha registrato la salvaguardia dei livelli occupazionali delle società partecipate. I conti in ordine sono il secondo stigma della nostra amministrazione. Quando diciamo che abbiamo attraversato il deserto è perché, rispetto ad una scelta molto più facile, abbiamo avuto senso di responsabilità nell’evitare che si prendessero strade irreversibili e molto più difficili per i cittadini e le imprese».

Poi, l’ambiente: «E’ un altro valore che ci unisce, come lo sono la sanità pubblica e la pianificazione di scelte sostenibili che vanno oltre un ciclo politico. Il Piano strutturale approvato è frutto di una programmazione che è sempre la stessa. Gli uomini sono cambiati rispetto all’inizio di questa stagione, ma lo schema è sempre lo stesso, a testimonianza del fatto che ci si unisce su un’idea. Persone molto più autorevoli di noi, hanno detto che le idee camminano sulle gambe degli uomini che, nel corso del tempo, possono, comunque, essere diversi da quanti hanno iniziato quel percorso». Un altro valore comune, per il sindaco Falcomatà, è la difesa degli ultimi: «Voglio manifestare vicinanza e solidarietà agli operatori dell’Hub per la famiglia di Sbarre, recentemente oggetto di un pesante atto vandalico. Un progetto che è un punto di riferimento per il quartiere e per la città, soltanto uno dei tanti presidi sociali che l’amministrazione ha dedicato ai più fragili. Penso alla Casa per i senzatetto o quella per le donne vittime di violenza. Il pranzo del 26 dicembre ha aperto le porte di Palazzo San Giorgio alle persone che soffrono di più. Anche questo è un fatto bello. E’ evidente, dunque, come si debba superare questa fase e oltrepassare il muro». Citando un passo dei Promessi sposi, il sindaco ha, così, affermato che «siamo nel tempo delle scelte coraggiose. E se il coraggio non si ha, non se lo si può dare».

Nel corso dei preliminari della seduta, è intervenuto il consigliere Giuseppe Marino rimarcando l’importanza dell’assunzione dei nuovi 130 dipendenti comunali e riportando i dati che riconoscono, al Comune di Reggio, l’avanzamento della capacità di spesa sui fondi europei per oltre l’81%.
«Soltanto negli ultimi due mesi – ha spiegato – sono stati liquidati e pagati 47 milioni di euro. Risorse che, in gran parte, rimangono nell’economia cittadina per imprese che investono nel settore dell’economia circolare, per gli enti del terzo settore, le aziende operanti nel comparto delle costruzioni, i professionisti o le famiglie in difficoltà».

Al dibattito hanno preso parte anche i consiglieri Giuseppe Sera, Franco Barreca, Giuseppe Giordano, Nino Malara ed Antonino Castorina. Insieme al Psc, sono stati approvati tutti 21 punti posti all’ordine del giorno.

REGGIO – Volano frecciatine e auguri minacciosi in Consiglio comunale: maggioranza e minoranza parlano di due città differenti.

Una Città serena e piena di speranza oppure una terra di desolazione e devasto? Oggi, in sede della seconda convocazione del Consiglio Comunale, si sono affrontate due fazioni nettamente divise: mentre da un lato abbiamo assistito ad una maggioranza sognante, che ha decantato speranza e addirittura ad un incremento del turismo di ritorno; dall’altro una minoranza che ha gridato ai problemi, ai ritardi e al lassismo politico che ha ridotto la Città ai minimi termini.

Viene naturale, dunque, chiedersi se questo Consiglio comunale stia parlando di due città differenti: perché nei due dipinti, le affermazioni fatte, colorano due quadri nettamente opposti.

Massimo Ripepi: “Maggioranza divisa in fazioni: siamo nel Palazzo del carbone!”
“L’albero si vede dai frutti: non serve spiegare che questa amministrazione ha prodotto solo frutti negativi, perché si vede.” – ha attaccato nei preliminari il Consigliere d’opposizione Massimo Ripepi – “Ci vuole determinazione e forza nel dire il falso. Mentre la città è ultima in tutte le classifiche, e questa amministrazione ne ha combinate di tutti colori: ora si parla di speranza?! Avete fatto ridere l’Italia e piangere i reggini.”

Ripepi ha poi puntato il dito contro una maggioranza che, sempre di più, appare spaccata e contrastante agli occhi di chi la osserva: “Siamo arrivati a questo Consiglio con una riunione dei capigruppo che ha visto fazioni opposte nella stessa maggioranza: questo è il prodromo di questa assise: palese sintomo di una grave crisi politica!”.

Ancora da chiarire, però, per il consigliere d’opposizione, è la situazione verificatasi nello scorso Consiglio comunale, durante il quale alle domande dei consiglieri, non è seguita nessuna risposta da parte del Sindaco Falcomatà che, invece, si è alzato ed è andato via dopo un’intensa sessione di lettura (libro di cui Ripepi ha nuovamente chiesto il titolo – senza alcuna risposta né giustificazione del Primo Cittadino).

“Ci deve dare risposte precise: vogliamo un bilancio di questi 2 anni appena trascorsi, amministrati dai facenti funzioni e anche una programmazione definita di cosa succederà nel tempo che rimane fino alla fine del mandato” – ha concluso Massimo Ripepi – “Almeno oggi, ci dia le risposte che non ci ha dato la scorsa volta.”

Ripepi ha infine nuovamente rimproverato per la questione delle password di Aurica per accedere agli atti amministrativi: richiesta che da tempo sta muovendo, ma che risulta ancora inevasa e anzi respinta: “Altro che Palazzo di cristallo! E’ diventato il Palazzo di carbone: questo Comune è una setta!”

Demetrio Marino: “Il punto di riferimento non è il Sindaco ma sono i partiti!”
Una nota anche da parte del Consigliere Demetrio Marino che ha puntualizzato: “Abbiamo capito che in questa assise non è più il Sindaco il punto di riferimento ma lo sono i partiti: abbiate il coraggio di chiudere questa partita, non è possibile che la città si ritrovi senza un sindaco!”

Armando Neri: “Siamo diventati lo zimbello di questo Paese, questa amministrazione staccata dalla carne viva dei cittadini!”
“Sentendo i primi interventi della maggioranza, sembra di essere in un’altra città. Sfido a tutti i consiglieri a uscire da questa aula e prendere dieci cittadini a caso chiedendo cosa pensano della città.” – ha criticato Neri – “Siamo in una crisi politica che si riverbera in una crisi nella gestione amministrativa. La città si trova in questo assurdo stato, che le impedisce di andare avanti: siamo diventati la macchia nera, lo zimbello di questo Paese, quando potremmo esserne il fiore all’occhiello.”

“C’è un forte clima di ipocrisia: dentro quest’aula pare che tutto vada bene, siamo totalmente scollati dalla carne viva dei cittadini.” – ha concluso Neri con un appunto sulla struttura del Girasole – “Un’amministrazione che è arrivata a svendere pure i gioielli di famiglia: hanno messo all’asta l’infrastruttura del Girasole (ai tempi riqualificata da un progetto). Una vergogna per un’amministrazione che dice di voler valorizzare il proprio patrimonio immobiliare!”.

Giuseppe Sera: “Io e Ripepi incontriamo cittadini diversi: non vedo persone che si strappano i capelli!”
Un Giuseppe Sera che, invece, ha rinnegato in toto gli interventi della minoranza: “Le persone che incontra Ripepi non le incontro io, come mai!? Tutto questo “strapparsi i capelli” non lo vedo.”

Poi l’accusa: “Mentre voi giocavate a carte, noi facevamo riunioni. Io in Città vedo persone tranquille e serene: addirittura alcune persone avrebbero detto che questa amministrazione ha dato la speranza per rimanere a Reggio.” – Segue subito però la giustificazione: ossia che non c’è nessuna fretta, e che per sviluppare i processi serve del tempo.

Federico Milia: “In Consiglio, una lezione su come presentare le cose al contrario di come sono realmente”
“Una seduta meravigliosa: esco arricchito perché oggi si è tenuta una lezione su come presentare le cose al contrario di come sono realmente.” – ha ironizzato Milia – “La Città è spenta: tra un flop natalizio e la compravendita delle poltrone (ennesima vergogna a cui Reggio ha dovuto assistere).”

Filippo Quartuccio: “Sul Natale spero si metta una pietra tombale!”
“A proposito del Natale, spero si possa mettere una pietra tombale sulla questione.” – ha attaccato un Quartuccio particolarmente accanito sia contro la minoranza che contro la stampa che, in questi giorni ha (giustamente) denunciato il flop natalizio. Un discorso acceso che termina con un augurio alquanto minaccioso del consigliere: “Attenzione che ci conosciamo tutti, buon anno!”

Roberto Vizzari: “Turismo di ritorno? I nostri figli tornano per la famiglia, non per Reggio!”
In risposta al consigliere Sera, che parla di turismo di ritorno, risponde dall’opposizione Vizzari: “I nostri figli tornano per stare con le famiglie, di certo non tornano per Reggio Calabria!”

Antonino Castorina: “L’aula merita rispetto ma anche un po’ di verità”
“Questa aula merita rispetto ma anche un po’ di verità. Dovremmo fermarci a riflettere sui motivi che hanno portato ad un rallentamento comune, che abbiamo causato insieme. Oggi non abbiamo una crisi istituzionale: è però evidente il problema di natura politico” – chiude Castorina con un richiamo alla responsabilità comune.

Falcomatà rompe il silenzio ma si giustifica
Non si chiude nel silenzio, questa volta, il Primo Cittadino che inizia subito smentendo la questione della “maggioranza spaccata”.

Nel discorso conclusivo dei preliminari, il Sindaco ha quasi dato ragione alla minoranza sulla questione “turismo di ritorno”, puntando però il dito contro la questione del flop dei voli aggiunti per le festività natalizie e che avrebbero dovuto agevolare i fuorisede a rientrare.

Sul ritardo natalizio però, si giustifica spiegando che è meglio avere i mercatini natalizi chiusi, ma aver dato soldi ad una società in-house, piuttosto che avere un Natale fenomenale riempiendo le tasche di società milanesi. Una giustificazione che comunque non sta in piedi e sminuisce il potenziale di una programmazione locale che, se fosse stata fatta a dovere, non avrebbe avuto nulla da invidiare rispetto ad una milanese.

Comitato Bronzi-Museo: “Per le feste di Natale proponiamo un regalo memorabile, un biglietto per ammirare i Bronzi di Riace nella loro bellissima casa, il Museo archeologico nazionale di Reggio Calabria”

Il Comitato per la valorizzazione e la tutela dei Bronzi di Riace e del Museo archeologico nazionale di Reggio Calabria lancia un appello ai cittadini, alle Istituzioni, agli Enti, alle associazioni ed alle organizzazioni politiche e sociali, alle scuole e alle università: “Per le festività natalizie regalate e regalatevi un biglietto per ammirare i meravigliosi Bronzi di Riace e, con l’occasione, gli altri tesori custoditi nel Museo”.

Per Francesco Alì, Pasquale Amato e Edoardo Lamberti Castronuovo, co-fondatori e animatori del Comitato Bronzi-Museo “Si tratta di un’idea per un regalo culturale, memorabile, emozionante, intelligente ed economico”. Ma non solo, prosegue la nota del Comitato, “Se saremo in tanti, contribuiremo a far sì che il Museo reggino possa scalare posizioni nella classifica generale dei musei più visitati d’Italia e di risultare nei primissimi posti in quella dei musei archeologici. Un modo semplice ed efficace per promuovere dal basso la valorizzazione del Museo, dei suoi ‘Beni Identitari e Inamovibili’, degli altri tesori e di tutto ciò che ruota in termini culturali, sociali ed economici attorno ad essi”.

“Dopo i festeggiamenti per i 50 anni dal ritrovamento del Bronzo A e del Bronzo B – concludono Alì, Amato e Lamberti – bisogna lavorare responsabilmente come comunità che ha a cuore la città dello Stretto, partendo dalla centralità del nostro splendido Museo che, con i Bronzi di Riace, suoi beni identitari e inamovibili, e tutti gli altri suoi tesori, può diventare il simbolo della nuova apertura al mondo e della rinascita della Città, della Regione e del Sud intero”.

In allegato comunicato stampa e foto.

Cordiali saluti e buon anno

REGGIO – Ripepi: “Poltronari fino alla fine!”

“Poltronari fino alla fine!” – tuona ancora nella diretta di ieri sera il consigliere comunale Massimo Ripepi, ricordando ai cittadini che ad oggi, Falcomatà ancora non ha dato seguito alla nuova giunta (che, molto probabilmente, rimarrà uguale per i due terzi) poiché “i poltronari ancora non hanno trovato l’equilibrio sulle poltrone del PD”.

Un sindaco che continua a tenere la città sospesa, essendosi sottomesso alle logiche del partito per perseguire i suoi interessi personali e politici – lo ha disegnato così Ripepi, che ha poi sottolineato come Falcomatà ancora non sia, di fatto, riuscito a comporre il puzzle delle persone per avere la sua carriera politica il più possibile garantita.

“Dall’altra parte – prosegue il consigliere d’opposizione – abbiamo un cdx alla Regione che sta distruggendo Reggio Calabria, perché fanno provvedimenti a supercazzole mentre tutto rimane immobile sulle cose centrali e vitali: come le deleghe, l’Aeroporto, le funzioni e i servizi essenziali sottratti alla Metrocity.”

“Così mentre ci propinano supercazzole a volontà all’ Aeroporto di Lamezia la compagnia ITA Airways inserisce un terzo volo su Milano Linate da giugno a settembre 2024.” – ha proseguito Ripepi che a più riprese (e da ben più di 8 anni) ha gridato allo scacco matto al Re che Lamezia Terme ha fatto a Reggio Calabria, per via di una politica che ha dettato una preferenza nei confronti dell’aeroscalo lamentino, rendendo quello reggino un mero zerbino.

Il consigliere ha poi continuato evidenziando, tra le varie mancanze, anche la questione delle deleghe della Città Metropolitana (per cui Reggio Calabria si colloca come l’unica Metrocity in tutta Italia a non averle ancora!): “Un amministratore che ama veramente la propria città dovrebbe esercitare una forte pressione politica, arrivando, se necessario, anche ad accamparsi a Catanzaro senza muoversi da lì finché non gli danno le deleghe!” – ha rincarato Ripepi.

Un appunto anche sull’Aeroporto: “Ok ai lavori previsti: sono certamente buoni ma sulla vita dell’aerostazione incidono appena lo 0,5%! Sicuramente tra il nulla e questi, meglio farli! Ma se ci dicono che questi lavori salveranno l’aeroporto, allora questa non è più una cosa buona: ma una trappola! Questa operazione diventa così uno specchietto per le allodole per nascondere che in realtà l’Aeroporto se lo stanno mangiando! L’unico modo per salvare il Tito Minniti è staccarci da SACAL e rimodulare il Piano Nazionale degli Aeroporti!” – conclude la diretta il consigliere Massimo Ripepi.

REGGIO – Restyling Ciapi, Neri: “Nuovi servizi per i cittadini e struttura funzionale agli uffici della Giunta regionale di Reggio Calabria”

Una politica attenta ed efficace che punta  al recupero della vecchia sede dell’ex centro interregionale e avviamento professionale, di proprietà regionale. La Giunta, su proposta del Presidente Occhiuto e della vice presidente Princi, ha approvato l’avvio della procedura per la realizzazione di un progetto di fattibilità tecnica ed economica attraverso un concorso di idee affidando nel contempo l’incarico ai Dipartimenti regionali interessati di individuare le risorse necessarie.
L’immobile realizzato negli anni ’60, oltre 13 mila metri quadrati, è stato un importantissimo polo di formazione per i primi operai delle Officine Omeca e proprio qui, venne anche effettuata la formazione degli operai che avrebbero dovuto lavorare alla liquichimica di Saline Ioniche.
Soddisfatto di questo importante risultato che suggella un lavoro di squadra di amministratori attenti alle esigenze del territorio, il Capogruppo di FdI in Consiglio regionale Giuseppe Neri, punto di riferimento della zona Nord che nel ringraziare per la sensibilità il presidente Occhiuto, la vice presidente Princi e le strutture tecnico amministrative della Regione che hanno sin da subito compreso l’importanza di questa iniziativa  lavorando con competenza e professionalità perché questo primo decisivo step potesse essere approvato dalla Giunta Regionale, aggiunge: “Si avvia la realizzazione di un programma iniziato  con il sopralluogo effettuato lo scorso 18 Ottobre e che rappresenta il mantenimento di un impegno personale e politico assunto all’inizio della legislatura con i cittadini di Catona. La riqualificazione del Ciapi ha sempre rappresentato per me uno dei motivi principali del mio impegno in politica. L’intervento programmato sarà l’occasione non solo per riqualificare un’intera area della città ma anche, garantire una struttura moderna e funzionale agli uffici della Giunta regionale di Reggio Calabria”.
Il consigliere regionale sottolinea che il restyling della struttura “metterà a disposizione dei cittadini una serie di servizi che potranno migliorare la qualità della vita” e ancora “la soddisfazione è tanta quanto sarà l’attenzione perché in tempi brevi il progetto trovi la sua realizzazione”.