REGGIO – Bocciata la mozione di sfiducia per lo scioglimento del Consiglio

Bocciata in Consiglio comunale, la mozione di sfiducia nei confronti del Sindaco Giuseppe Falcomatà e sottoscritta dall’intera opposizione: 13 le firme apposte sul documento alle quali si sarebbero dovute aggiungere altre 4 firme da parte della maggioranza per far cadere l’attuale amministrazione comunale.

Incapacità politica e non adeguata presenza sulla macchina amministrativa che hanno portato al blocco totale dell’intera città: questa l’accusa mossa dalla minoranza contro il Sindaco. Un consiglio comunale, dunque, quello di oggi, dai toni molto accesi e che ha visto un botta e risposta assai intenso concludersi con la bocciatura della mozione di sfiducia nei confronti del Sindaco Giuseppe Falcomatà: una maggioranza restaurata oppure una pace apparente? Sicuramente saranno i fatti, in questi due anni che ci attendono, a dimostrarci quelle che oggi rimangono solo previsioni.

Ripepi: “Falcomatà vuole fare la scalata del PD ai danni della Città”

E mentre  nel giorno della befana, il 6 gennaio 2024, lo stesso Partito Democratico di Reggio Calabria accusava (attraverso un comunicato stampa) il Primo Cittadino di essere antidemocratico ed individualista oggi, dopo 25 giorni, pare che le ferite si siano magicamente richiuse e che nella maggioranza (che appariva completamente spaccata) siano rimaste soltanto cicatrici fantasma. O questo quello che vorrebbero far credere, se non si prendesse in considerazione l’aspetto che, come ha più volte riproposto il consigliere di minoranza Massimo Ripepi, l’attuale amministrazione sia composta da farisei ed ipocriti altamente titolati.

“E’ vero che ci deve essere il dibattito all’interno del partito, ma non può finire a tarallucci e vino: dove nessuno dice se è d’accordo o meno e vi imbullonate alle vostre poltrone” – ha esordito il consigliere Ripepi – “PD siete una barzelletta! Con la Nuova Giunta avete avuto l’abilità di defenestrare proprio gli amministratori che hanno lavorato bene: attenzione che, se lavorate troppo bene venite defenestrati! Questa schizofrenia va spiegata alla città: buttate fuori quelli di cui prima vi vantavate!”

“Il Sindaco ha fatto tutte scelte che non c’entrano nulla con la Città ma con un fatto personale che include una proiezione politica ben precisa: vuole fare una scalata nel PD. Una cosa legittima se non fosse che viene realizzata ai danni della Città, oramai rasa al suolo!” – ha proseguito Ripepi – “Speravo in 4 obiettori di coscienza che avrebbero potuto soccorrere la Città. Almeno però non dite che non ci sono questi elementi gravissimi: non possiamo essere subordinati alle vostre scalate mentre si elevano i danni ai cittadini!”

Quartuccio: “Politiche sociali ferme al palo? Fermo al palo il Cdx!”

“Finalmente si parla di politica e finalmente ci confrontiamo rispetto a questo atto politico proposto dal cdx. Una carrellata di balle politiche che non stanno in piedi e che non trovano corrispondenza nella realtà. Si parla di conflittualità tra amministrazione e cittadini: sicuramente c’è stato il confronto energico, ma è il sale della democrazia.” – ha ribattuto il consigliere Filippo Quartuccio – “Rifiuti? Sì c’è stato qualche problema, ma nulla di negativo rispetto ai risultati che si era prefissata la nostra amministrazione. Politiche sociali ferme al palo? Fermi al palo siete voi del centrodestra che siete stati silurati dai cittadini.”

Marino: “Non vediamo Falcomatà come antagonista politico.”

“Non vediamo Falcomatà come antagonista politico. Ha un atteggiamento improntato sull’accentramento della sua persona. La mozione è necessaria: non si può nominare una giunta a sette, lasciando posti vacanti da stabilire in un secondo momento mentre la città aspetta!” – ha attaccato il consigliere Demetrio Marino – “Questa vicenda ha compromesso seriamente l’immagine della città di Reggio Calabria.”

Novarro: “Frizioni politiche sì, ma non si mette in dubbio l’appartenenza a questa maggioranza!”

“Ammettendo che ci sono state frizioni politiche: non è mai stata messa in dubbio l’appartenenza a questa maggioranza. La lealtà nei confronti del Sindaco ci porta oggi a non eludere il mandato che i cittadini in maniera democratica ci hanno dato.” – ha dichiarato la consigliera Debora Novarro, votando sfavorevolmente alla mozione.

Neri e l’interminabile elenco di opere pubbliche incompiute

Di qui, l’interminabile lettura del consigliere Armando Neri, di molte delle opere pubbliche lasciate incompiute dall’attuale Amministrazione (e di cui ne riportiamo soltanto alcune di quelle citate): “Ponte Calopinace, Parco Lineare Sud, Piscina comunale, Palestra di Ravagnese, Centro sportivo di San Giovanello, ex Parco Cesena, Campo di calcio di Ciccarello, polveriera di Modena, Parcheggi di Via Rausei, Parco Coni, Arena lido, Lungomare di Catona, riqualificazione Lungomare Matteotti, Lido comunale al netto delle passerelle, verifica di vulnerabilità sismica delle strutture scolastiche, e così via… e finisco qua per pietà di chi ci ascolta.”

Versace: “La macchina amministrativa non funziona come dovrebbe: invito il Sindaco a metterci mano, oggi ci sono tutte le condizioni per farlo!”

Il consigliere Versace ha subito fatto un appunto sul Tito Minniti: “L’Aeroporto dello Stretto oggi è vivo sì, grazie ad Occhiuto e Cannizzaro, ma grazie anche a Bruxelle: oggi non avremmo potuto avere quel piano finanziario votato dal Governo che si costituisce come Aiuti di Stato. Ricordo che la Metrocity aveva proposto, con un pacchetto di 2mln di Euro, di supportare l’azione di Sacal, ma non si è potuto fare perchè non si configurava come Aiuti di Stato. Da Sacal ancora stiamo aspettando il Masterplan per rilanciare l’Aeroporto: per il resto io voglio l’autonomia, sono contro Sacal!”.

Versace ha poi proseguito con una raccomandazione rivolta al Sindaco: “La macchina amministrativa non funziona come dovrebbe funzionare se oggi stiamo qui a discutere di questa mozione. Oggi però, ci sono tutte le condizioni per mettere in atto quello che è il terzo tempo: lei deve mettere anche mano alla macchina amministrativa. Chiedo  inoltre al sindaco di mantenere la promessa di abbassare le tasse.”

Falcomatà: “Settimane difficili, ma la macchina amministrativa non si è mai fermata!”

“Settimane difficili, ma come ha puntualizzato il consigliere Sera, al netto del ragionamento sulla composizione del nuovo amministrativo, la macchina amministrativa non si è mai fermata.” – ha esordito il Primo Cittadino che poi si è rifatto all’intervento di Armando Neri: “Elenco corposo di opere pubbliche pressoché ferme al palo: critica che arriva da chi, di quello staff ne faceva parte e che, anzi, ha indicato le persone che avrebbero composto lo staff!”

“Si fa finta di non sapere che c’è una dimensione istituzionale e poi c’è un confronto partitico che va discusso in momenti che non riguardano i contesti istituzionali. Abbiamo visto riprendere la discussione fra il sindaco e il suo partito: ma in quale famiglia non si discute? Il motivo è che c’è una condivisione di fondo che fa superare determinati momenti che sono anche frutto del momento concitato.” – ha puntualizzato Falcomatà.

Sulla mozione di sfiducia, invece: “Non entrerò nel merito dei 16 punti. E’ una mozione contro voi stessi perché molti di voi hanno ricoperto ruoli di primo piano all’interno di questa amministrazione. Avete elencato tantissime cose, mi sarei aspettato anche ‘Falcomatà mi ruba la merenda’ oppure ‘Falcomatà non mi passa il pallone quando giochiamo’: una sorta di autogol, perché chi punta il dito contro qualcuno ne punta tre contro se stesso. Non c’è da dedicare altro tempo a questa mozione, perché il tempo è quello che dobbiamo dedicare alla nostra Città.”

 

REGGIO – Falcomatà e Nucera sulla vertenza degli operatori del comparto psichiatrico: “Bene interlocuzione avviata in Prefettura, adesso si proceda verso soluzione utile ai pazienti e ai lavoratori”

“L’interlocuzione avviata quest’oggi in Prefettura in merito alla lunga ed articolata vertenza dei lavoratori del comparto psichiatrico è certamente un fatto positivo. Adesso l’obiettivo deve essere quello di concretizzare una soluzione praticabile per la riorganizzazione del settore, che tenga conto dei diritti dei pazienti psichiatrici e naturalmente delle prerogative dei lavoratori che da anni, con straordinario senso di responsabilità, continuano ad operare in una condizione di grande difficoltà e di precarietà strutturale”. Così il sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà a margine dell’incontro tenutosi in Prefettura tra i vertici Asp ed i rappresentanti dei lavoratori del comparto psichiatrico. All’incontro ha preso parte l’Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Reggio Calabria, anche in rappresentanza del sindaco Falcomatà, impegnato nei lavori del Consiglio comunale che si sono svolti in concomitanza con l’incontro in Prefettura.

“Un ringraziamento al Prefetto – hanno affermato in una nota congiunta il sindaco Falcomatà e l’assessora Nucera – per aver fatto da garante in questa delicata vertenza. L’auspicio oggi è che si possa procedere in tempi brevi alla risoluzione di una vicenda che si trascina ormai da lunghissimo tempo e sulla quale non è possibile tergiversare ulteriormente”.

REGGIO – Bocciata la mozione di sfiducia. Falcomatà: «Questo consiglio comunale sia un punto di ripartenza.»

Bocciata la mozione di sfiducia. Il sindaco Falcomatà «Questo consiglio comunale sia un punto di ripartenza. Stiamo insieme perché condividiamo un’idea basata sui valori e sull’amore per la città»

Nel suo intervento il primo cittadino propone la convocazione di una seduta del civico consesso sul tema fondamentale dell’autonomia differenziata

Primo consiglio comunale con la nuova giunta nella sala “Pietro Battaglia” di Palazzo San Giorgio. All’ordine del giorno la surroga del consigliere Carmelo Romeo, nominato componente dell’esecutivo; ma soprattutto la mozione di sfiducia presentata da 13 esponenti di minoranza che però è stata bocciata grazie al voto contrario di 19 esponenti della maggioranza presenti.

Il sindaco Giuseppe Falcomatà, dopo aver augurato buon lavoro ai dirigenti, alla neoconsigliera Maria Ranieri e ai nuovi assessori, ha ringraziato gli assessori che «In questi anni hanno fatto parte dell’Esecutivo comunale. Quando parliamo di impegno per la città lo facciamo nella consapevolezza che chi ha dato molto continuerà a farlo anche in altri contesti».

«Sono state settimane difficili per tutti – ha detto il sindaco nel suo intervento ma la macchina amministrativa non si è mai fermata. Ho ascoltato molto in queste settimane. Mi avete invitato a relazionare sull’iter di composizione della nuova giunta – ha aggiunto rivolto alla minoranza – una richiesta che aveva il tenore di una provocazione piuttosto che di volontà di conoscere lo stato dell’arte».

«Mi avete definito funambolo – ha precisato poi Falcomatà – è un termine che mi è caro perché anche mio padre venne definito proprio così in una particolare fase del suo impegno alla guida della città. É un paragone che ci richiama a una stagione bella della nostra città. Erano anni in cui le problematiche e il dibattito politico era acceso. Funambolo perché, più che equilibrista, uno che fa il sindaco deve tenere presente molte cose. Seguire gli iter di inizio ed esecuzione delle opere ad esempio. Mi dispiace che questa attività sia oggetto di critica perché è il modo migliore per relazionarsi coi cittadini. L’ elemento principale nei sopralluoghi è la presenza dei cittadini, un’ occasione dunque di prendere contezza della situazione: questo è il vero ruolo del sindaco: stare a contatto con la città anche se questo vuol dire attraversare in modo funambolico tanti quartieri, ma di questo ha bisogno la città».

«Abbiamo sentito delle discussioni col Partito democratico – ha affermato ancora il primo cittadino – ma in quale famiglia non si discute? Resta di base una condivisione di idee che sicuramente consente di superare momenti frutto di attimi concitati».

Sulla mozione di sfiducia ha poi aggiunto rivolgendosi ai consiglieri di opposizione: «È una mozione contro voi stessi, atteso che molti di voi hanno ricoperto ruoli all’interno del Comune e della Città metropolitana fino a non molto tempo fa. Per quanto ci riguarda abbiamo non solo il dovere di continuare a lavorare, ma di farlo a modo nostro, con eleganza, con amore, con passione, con gentilezza, ma anche con l’umiltà di riconoscere i nostri errori e con la consapevolezza che non ci faremo mai tirare dentro il terreno dello scontro, della provocazione, della rabbia e della politica misera fatta dell’attacco e non del confronto, fatta dell’affronto e non della discussione».«Non è vero che siamo tutti gli stessi perché dove qualcuno urla noi proveremo a ragionare. Laddove qualcuno separa noi proveremo a tenere unito e a cucire insieme. Non siamo legati dall’odio verso qualcuno ma dall’amore verso qualcosa, e nello specifico per la nostra città e la nostra comunità. Non abbiamo bisogno di mortificare la memoria di altri degni servitori della città per avere un minimo di visibilità. Non chiediamo le dimissioni di qualcuno arrogandoci il diritto di emettere sentenze quando ancora quelle vere e definitive devono essere emesse. Stiamo insieme perché condividiamo un’idea basata sui valori e sull’amore per la città, perché abbiamo una storia comune e di ideali. E quando a volte capita che questa idea si affievolisca sarà sufficiente ricordare la nostra storia e ricordarci da dove veniamo».

Ancora ha precisato il primo cittadino: «Noi siamo quelli che abbiamo salvato il Comune del dissesto e abbiamo salvato le società partecipate o miste dal fallimento rendendole pubbliche e senza perdere neanche un posto di lavoro (sono circa mille persone), anche di persone che oggi siedono in questo Consiglio. Noi siamo quelli che hanno investito circa 5 milioni per i soggetti più deboli utilizzando al meglio i fondi comunitari e del Pon metro. Siamo quelli che hanno restituito centinaia di beni confiscati alla comunità, che hanno chiuso decine di scarichi a mare, e che hanno investito oltre un miliardo di euro in opere pubbliche. Soprattutto siamo quelli che tengono fuori la ‘ndrangheta da questo palazzo, cosa non da poco, visto da dove veniamo e la storia recente della città. Siamo quelli che stanno sempre dalla stessa parte, quelli che cantavano “Bella ciao” e oggi non cantano “Roma ladrona”».
«Siamo convinti – ha sostenuto infine il sindaco Falcomatà – che bisogna combattere per il Mezzogiorno anche se questo significa mettersi contro gli interessi di scuderia. Bisogna combattere ciò che è fascismo e oggi l’autonomia differenziata è un nuovo fascismo contemporaneo che noi combattiamo con tutte le nostre forze».
Il sindaco ha proposto la convocazione di un consiglio comunale aperto per discutere solo sull’autonomia differenziata «per confrontarci, dare una risposta alla città, per vedere chi tiene una posizione di partito e chi invece a difesa del territorio e del Mezzogiorno. Continueremo a lavorare sodo per la città, cercando di farla volare alto per non impantanarci nelle sabbie mobili della sterile politica, lavoreremo fino all’ultimo giorno perché chi nasce in questa città possa avere le stesse possibilità di chi nasce nel Centro Nord – ha chiuso – consapevoli che questo Consiglio comunale deve rappresentare un punto di ripartenza perché anche se si è parlato moltissimo una cosa è certa la mozione non ha voce».
Nel corso della seduta una serie di interventi della maggioranza hanno riguardato la mozione di sfiducia. Per il consigliere Giuseppe Marino: «Una mozione di fiducia superficiale sull’analisi del passato e del presente, soprattutto monca di futuro. Il gioco della politica va distinto dalla responsabilità politica. Siamo chiamati ad assumerci grandi responsabilità quando si presenta una mozione sfiducia bisogna avere il coraggio di presentare un’alternativa credibile di governo».
«Non si poteva pensare di mandare la città al voto quando ci sono questioni di autonomia differenziata, fondi del Pnrr da spendere e l’aeroporto da rilanciare». Dello stesso avviso il consigliere Filippo Quartuccio: «Smettiamo di giocare e cerchiamo di stare concentrati sulle sfide che ci attendono».
Deborah Novarro ha sottolineato che «Non è stata mai messa in dubbio la fedeltà a questa maggioranza. Portiamo avanti la nostra azione per non tradire chi ci ha votato». Carmelo Versace: «C’è un concetto che sfugge a questa minoranza quello di lealtà e di fedeltà. Oggi sto votando a favore di Reggio Calabria. Ad unirci con la maggioranza è il fatto che abbiamo deciso di spenderci per questa città». Torna sull’autonomia differenziata Giuseppe Giordano: «E’ un colpo di scure al corpo dello Stato che distrugge presidi dei servizio sanitario nazionale». Infine Marcantonio Malara ha spiegato: «Il percorso fatto insieme lo difendo e rivendico, come un atto di lealtà e di rispetto nei confronti della città, degli elettori e del lavori fatto con impegno». «Non abbiamo discusso né di numeri, né di poltrone né di stipendi – ha precisato il capogruppo del Pd Giuseppe Sera – con senso di responsabilità abbiamo partecipato al consiglio è servito ma nessuno venga a toccare la dignità di questo partito: c’è stata la crisi e poi c’è stato l’andarsi incontro nel dialogo e nell’ascolto». Filippo Burrone ha infine precisato: «Non avete portato il vostro contributo e parlate di tributi».

REGGIO – Castorina su Mozione di Sfiducia: “Sostegno a Falcomatà necessario per completare programma elettorale, ora rilanciamo su cantieri, servizi ed abbattimento delle tasse”

Palazzo San Giorgio –   Il voto politico che esce dall’aula Piero Battaglia oggi da ancora maggiore forza e determinazione al progetto politico del Sindaco Giuseppe Falcomatà e ci induce a rilanciare con forza e determinazione le sfide che andranno a riguardare il Bilancio dell’ente e le misure necessarie per l’abbattimento della pressione fiscale, lo sblocco dei cantieri e l’utilizzo di tutte le risorse di cui Reggio Calabria è stata destinataria ed il mantenimento di servizi efficienti a partire dalla manutenzione stradale e dalle politiche ambientali.

Queste le dichiarazioni dell’ Avv Antonino Castorina, consigliere Comunale di maggioranza a Palazzo San Giorgio intervenuto durante i lavori del Consiglio Comunale convocato per discutere la mozione di sfiducia presentata dal centro destra.

Se da un lato finalmente si è messo un punto definitivo rispetto a quelli che sono gli assetti politici che sostengono l’amministrazione comunale è del tutto necessario che non si può rimanere silenti rispetto alle conseguenze che può avere per il nostro territorio l’autonomia differenziata.

Un consiglio comunale aperto a tutte le forze politiche e sociali conclude Castorina farà chiarezza su chi guarda all’interesse del proprio territorio e chi invece risponde a scelte verticistiche che nulla hanno a che fare con la difesa di Reggio Calabria.

 

Nota stampa a firma dell’Avv. Antonino Castorina – Consigliere Comunale di Reggio Calabria del 31.01.2024

REGGIO – Esito positivo a Palazzo San Giorgio per la Conferenza dei Servizi per la conclusione dell’iter autorizzatorio per la realizzazione del Museo del Mare

Si è tenuta questa mattina a Palazzo San Giorgio, alla presenza del Sindaco Giuseppe Falcomatà e dell’Assessore delegato Carmelo Romeo, la Conferenza dei Servizi Decisoria in forma simultanea ed in modalità asincrona relativa al cosiddetto “lotto zero” dell’intervento di realizzazione del Museo del Mare a valere sul Piano Nazionale per gli Investimenti Complementari al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. L’intervento riguarda protezione costiera e la bonifica integrale delle aree sulle quali sorgerà il Museo del Mare, sui quali è imminente l’avvio dei lavori.

All’incontro, tenutosi nella Sala Giunta del Palazzo Municipale, hanno preso parte il Responsabile Unico del Procedimento e Dirigente del Settore Grandi Opere del Comune di Reggio Calabria Bruno Doldo, i rappresentanti del Settore Urbanistica, Demanio Marittimo e Aeroportuale dell’Ente, i rappresentanti dei Settori della Città Metropolitana di Reggio Calabria, della Soprintendenza Bap, dell’Agenzia del Demanio e dell’Arpacal. Presente anche il rappresentante della Società Zaha Hadid LTD, che ha curato il progetto dell’opera, Filippo Innocenti.

La Conferenza dei Servizi è un passaggio fondamentale per la conclusione dell’iter autorizzatorio propedeutico all’avvio dei lavori del Museo del Mare. Tutti gli Enti presenti hanno espresso parere favorevole. Gli altri soggetti coinvolti hanno già trasmesso in anticipo il loro parere favorevole.

Il termine conclusivo per i lavori della conferenza in modalità asincrona è previsto per il prossimo 15 febbraio. Ultimati i lavori della Conferenza dei Servizi, sarà presentato il progetto esecutivo dell’opera ed immediatamente saranno attivate le procedure per l’avvio del cantiere.

CROTONE – Tre arresti per tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso

Nella giornata odierna, 31.1.2024, personale della Squadra Mobile della Questura di Crotone ha dato esecuzione all’ordinanza applicativa di misure cautelari personali, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Catanzaro, su richiesta della Procura della Repubblica di Catanzaro – Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro , a carico di tre soggetti del crotonese, per la ritenuta sussistenza dei gravi indizi in ordine al delitto di tentata estorsione aggravato dal metodo e dalla finalità mafiosi.

Per uno degli indagati è stata adottata la misura della custodia cautelare in carcere e per gli altri due quella degli arresti domiciliari.

L’attività investigativa, delegata alla Squadra Mobile della Questura di Crotone avviata nell’estate del 2023 ha consentito di delineare (nella fase delle indagini preliminari, che necessita della successiva verifica processuale nel contraddittorio con la difesa) l’ipotesi accusatoria, secondo la quale i tre indagati hanno posto in essere la condotta contestata ai danni di un imprenditore attivo nel settore portuale e marittimo, impegnato nella realizzazione dei pontili e della banchina presso il porto di Catanzaro Lido

Il procedimento per l’ipotesi di reato è attualmente nella fase delle indagini preliminari.

 

SIDERNO (RC) – Sequestrate armi clandestine e droga all’interno di un appartamento adibito a deposito, arrestato 29enne

Nei giorni scorsi, all’interno di un’abitazione di Siderno, personale della Squadra Mobile ha arrestato un 29enne, indiziato, allo stato del procedimento in fase cautelare e fatte salve le diverse valutazioni nelle fasi successive, di detenzione di armi clandestine e detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente (marijuana e hashish).

Gli approfondimenti investigativi che hanno portato all’arresto, sono stati avviati il 23 gennaio scorso, allorquando la Polizia Stradale di Vibo Valentia, nel corso di un controllo stradale sull’autostrada A2 del Mediterraneo, sorprendeva un 35enne originario di Siderno nell’atto di trasportare a bordo di un’auto a noleggio un rilevante quantitativo di cocaina (1,8 kg), chiedendo di effettuare una perquisizione presso la abitazione di residenza.

Proprio nel corso di tale ultimo atto, non passava inosservato il comportamento del fratello più giovane dell’uomo controllato dalla Polizia Stradale di Vibo Valentia, che mostrava particolare preoccupazione, inducendo gli investigatori a controllare i suoi spostamenti una volta terminata la perquisizione domiciliare che non permetteva di rinvenire ulteriore stupefacente.

Si riusciva a risalire, pertanto, ad un ulteriore immobile di Siderno, dove il giovane si recava nella tarda mattinata dello stesso giorno, facendovi accesso con atteggiamento che ancora una volta insospettiva gli agenti della Polizia di Stato, che, a quel punto, decidevano di entrare per effettuare un controllo, ma appena accortosi delle forze dell’ordine, egli faceva momentaneamente perdere le proprie tracce guadagnando la fuga attraverso la finestra del bagno. Veniva rintracciato pochi minuti dopo, mentre usciva da uno stabile poi risultato riconducibile ad un suo congiunto, nonostante avesse cercato di trarre in inganno i poliziotti, indossando un giubbotto diverso da quello precedente.

Nel frattempo il personale rimasto a presidio dell’immobile, di fatto disabitato da tempo ed adibito a deposito, rinveniva e sottoponeva a sequestro all’interno dello stesso 7 pistole, tutte clandestine perché prive di matricola, un grande quantitativo di munizioni, kg 1,489 – suddivisi in 15 buste – di marijuana; kg 1,378 – suddivisi in 3 buste – di hashish.

Pertanto, l’uomo veniva dichiarato in arresto in flagranza di reato per la violazione della normativa in materia di armi e di stupefacenti e posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria per i successivi adempimenti di rito.

Per tali fatti, all’esito dell’udienza di convalida, il Giudice per le Indagini Preliminari, applicava all’uomo la misura cautelare degli arresti domiciliari.

POLISTENA (RC) – Controlli dei Carabinieri: irregolare l’occupazione di 29 alloggi di edilizia popolare

52 persone denunciate dai Carabinieri della Stazione di Polistena, in provincia di Reggio Calabria, a seguito di una campagna di controlli volti a prevenire e reprimere fenomeni di occupazione abusiva degli alloggi residenziali pubblici di quel comune.
A suscitare l’attenzione dei militari, un fatto di sangue verificatosi, a luglio del 2022, proprio in uno dei complessi di case popolari di quel comune, quando un 51enne, dipendente del Comune di Polistena e beneficiario di alloggio pubblico, aveva aggredito a coltellate due pregiudicati romani, in quel momento ospitati presso un altro degli appartamenti di quel complesso. Proprio il prosieguo di questo caso, che nell’immediatezza aveva portato all’arresto dell’uomo per tentato omicidio, aveva messo in evidenza che, chi ospitava i due accoltellati, non aveva titolo a risiedere in una casa popolare.
E così, ritenendo quest’ultimo un caso nient’affatto isolato, sotto la lente degli investigatori dell’Arma dei Carabinieri sono passate le documentazioni di oltre 300 unità abitative, alcune di proprietà dell’ente locale, altre gestite dal comune per conto dell’ATERP, ente pubblico non economico con funzioni ausiliarie alla Regione Calabria in materia di edilizia residenziale pubblica. Il risultato è che ogni dieci alloggi controllati, i militari ne hanno individuato almeno uno occupato senza titolo o occupato solo saltuariamente dai beneficiari.
Infatti, le indagini hanno fatto emergere come, all’interno del sistema di gestione delle case popolari, vi fossero sia nuclei familiari che, in spregio ai criteri di assegnazione e alle graduatorie comunali, avevano, negli anni, occupato alloggi senza nessuna formale investitura, sia famiglie che, pur dimorando in altre abitazioni, non avevano rilasciato l’alloggio che, ai tempi, era stato loro assegnato sulla base di necessità economiche oggi non più attuali. Fra questi ultimi, si segnala il caso di un 40enne con precedenti di polizia che, trasferitosi in nord Italia per lavoro, manteneva l’alloggio come pied-à-terre quando tornava a Polistena per le festività.
I carabinieri hanno poi riscontrato che, in uno dei casi analizzati, vi era stato un vero e proprio mercato dell’alloggio pubblico. È risultato, infatti, che una delle famiglie alloggiava in un appartamento per il quale corrispondeva un canone di locazione ad un sedicente proprietario.
Sulla base degli elementi di prova sinora raccolti, secondo l’ipotesi d’accusa prospettata alla Procura di Palmi, i Carabinieri hanno perciò denunciato 52 polistenesi, 19 dei quali già noti agli investigatori per precedenti deferimenti e 14 beneficiari di forme di sostegno del reddito erogate dagli Enti Previdenziali, ritenendoli responsabili di invasione di edifici pubblici e truffa.
Il procedimento è attualmente pendente nella fase delle indagini preliminari e l’effettiva responsabilità delle persone deferite, attesa la fondatezza delle ipotesi d’accusa mosse a loro carico, sarà vagliata nel corso del successivo processo. Non si escludono ulteriori sviluppi investigativi e probatori, anche in favore delle persone sottoposte ad indagini.