SPORT – Un derby è sempre un derby, domenica c’è Reggio contro Messina.

Una formalità? Scordatevelo.

Derby dello stretto appetitoso al PalaCalafiore.
Si, è vero, i due punti non contano nulla ai fini dell’elaborata seconda fase.

La Myenergy è qualificata matematicamente per il Play-In Gold.
La Basket School Messina, sfidante, è matematicamente al Play-In Silver con un grosso ed appetitoso bottino in vista della fase ad orologio che inizierà tra tre settimane.

Un derby, è sempre un derby.
I rispettivi Coach Cigarini e Sidoti, dunque, non hanno nessuna voglia di cedere il passo.
Il tecnico emiliano per riscattare l’ancora cocente sconfitta casalinga subita contro Virtus Ragusa.
L’esperto condottiero nativo di Patti,invece, per certificare ancor di più la stagione “pazzesca” e riscattare la sconfitta della sfida di andata.

Reggini reduci dal derby vinto contro Rende, peloritani,anch’essi vittoriosi contro Svincolati Milazzo.

Roster ben curato quello degli “scolari” dove spicca la presenza del confermato Leonardo Di Dio, point Guard dotata di un tiro in allontanamento efficace e spettacolare.
Busco, ex Svincolati garantisce esperienza in regia, l’ex Fortitudo Yeyap è il centro, atletico e spettacolare, Labovic la bocca da fuoco, l’atletico Tartaglia, il giovane Janic e l’esperto Buldo ed Elia Sidoti,le pedine da tener d’occhio.

Info Ticketing: i tagliandi della gara sono disponibili
  online su Vivaticket ( rivenditore ufficiale Bcenters)
 e domenica 11 febbraio dalle ore 16.30 al Botteghino (con la raccomandazione di arrivare per tempo per non rischiare tempi di attesa).

La gara verrà trasmessa in diretta condivisa sulla nostra pagina ufficiale fb grazie al  Media  partner ufficiale del club, Reggioacanestro (Rac) con la telecronaca di Giovanni Mafrici.
Sempre  in diretta, sul canale 87 del Digitale Terrestre dalla Tv Ufficiale del Club Videotouring, in radio sulle frequenze 104,4.

Arbitrano i signori Daniele Barbagallo di Acireale e Gianmarco Greco di Catanzaro.

REGGIO – Scarico illecito di rifiuti a Valanidi. Crucitti Group Srl: “Noi Estranei, è un caso di omonimia”

La ditta edile di Palmi, Crucitti Group Srl, ha rilasciato una nota per chiarire la propria completa estraneità ai fatti legati allo scarico illecito di rifiuti nel torrente Valanidi a Reggio Calabria. La società tiene a sottolineare che l’indagine condotta dai carabinieri, sotto la coordinazione della DDA di Reggio Calabria – la quale merita il nostro plauso – riguardante il disastro ambientale causato dall’impresa “Crucitti Group Srl”, non li riguarda.

La confusione nasce da un caso di omonimia: l’azienda Crucitti Group Srl con sede a Palmi è stata erroneamente associata alla società implicata nell’operazione. La nostra azienda, specializzata nella produzione di calcestruzzo, non ha alcun coinvolgimento nella vicenda. Questo caso di omonimia ha causato alcune incomprensioni danneggiando la nostra reputazione.

Condanniamo fermamente queste pratiche illegali che, oltre a provocare danni irreversibili all’ambiente, danneggiano le imprese che operano nel rispetto della legge. I titolari della “Crucitti Group Srl” di Palmi chiedono alle testate giornalistiche di poter aggiungere tra le informazioni fornite dell’indagine la specifica che la società coinvolta nell’operazione non è quella con sede appunto a Palmi, ma un’altra azienda situata a Reggio.

COSENZA – Arrestato un uomo per il reato di maltrattamenti in famiglia nei confronti della propria compagna.

Nei giorni scorsi, personale della Polizia di Stato ha eseguito un’ordinanza dispositiva di misura cautelare della custodia in carcere nei confronti di un uomo di 42 anni, resosi responsabile del reato di maltrattamenti in famiglia ai danni della propria compagna, fatti aggravati dalla circostanza che le violenze, reiterate nel tempo, avvenivano alla presenza dei figli minori.

Il provvedimento giunge a conclusione di un’attività investigativa coordinata dalla locale Procura della Repubblica e avviata a seguito di una denuncia/querela sporta dalla parte offesa lo scorso gennaio 2024.

In particolare, la donna presentatasi presso questi Uffici, raccontava agli operatori di Polizia, descrivendo con minuzia di particolari,  che già dall’inizio della relazione intrapresa con l’uomo era stata vista vittima di violenze, non solo verbali  ma anche di aggressioni fisiche, culminate con precedenti arresti dello stesso.

Tuttavia nei primi giorni dell’anno accadeva un ennesimo gravissimo fatto, dove ancora una volta il compagno si rendeva protagonista di un episodio di violenza. Nella fattispecie, per futili motivi, l’uomo iniziava a inveire nei suoi confronti e dopo averla minacciata di morte, l’afferrava da dietro e le sferrava un pugno sul volto causandole la rottura di due denti anteriori.

Il giorno dopo, nonostante il soggetto ritornava ad inveire contro la stessa, questa riusciva ad allontanarsi dall’abitazione e recarsi presso gli Uffici della Questura per sporgere denuncia dei vari avvenimenti , accaduti nella maggior parte dei casi alla presenza dei figli minori.

 La stessa riusciva successivamente ad  allontanarsi, insieme ai figli minori, dall’abitazione in cui conviveva con il suo aguzzino, per rifugiarsi presso la casa dei genitori, ma nonostante ciò , continuava iniziava a tempestarla di messaggi minatori, tramite l’applicazione social whatsapp.

L’attività d’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Cosenza, diretta dal Procuratore Capo Dr Mario Spagnuolo, ha trovato il suo epilogo nel decorso pomeriggio con l’esecuzione della misura cautelare in argomento che conferma l’impegno della Polizia di Stato, e quindi degli uomini della Questura, diretta dal Questore della provincia di Cosenza, dr. Giuseppe Cannizzaro, e dell’Autorità Giudiziaria, nell’affrontare il fenomeno della violenza di genere.

In particolare il personale  della Squadra Mobile, si è subito attivato  al rintraccio  dell’uomo che è stato poi condotto presso la locale Casa Circondariale.

Il tutto si comunica nel rispetto dei diritti dell’indagata (da ritenersi presunta innocente in considerazione dell’attuale fase del procedimento fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile) al fine di garantire il diritto di cronaca.

 Cosenza, 10.02.2024

REGGIO – A Berlino, il bergamotto di Reggio Calabria conquista ministri e presidenti

Il ministro Francesco Lollobrigida, il presidente nazionale Coldiretti Ettore Prandini, vice ministri e sottosegretari. E poi, ovviamente, l’assessore regionale Gianluca Gallo, il direttore Giacomo Giovinazzo e lo staff dirigenziale calabrese al gran completo. Tutti “innamorati” e conquistati, a Berlino nel corso della Fruit Logistica, del Bergamotto di Reggio Calabria.
Apprezzamenti sinceri, condivisioni ed assaggi dei succhi, delle essenze, dei dolcini e di tutto ciò che il Consorzio è riuscito a portare nella fiera mondiale più attesa del settore.
Insieme alla Regione Calabria, il Consorzio si è presentato in Germania per mostrare le novità del prodotto e le ormai note qualità del bergamotto. Dal 7 al 9 febbraio, per tre giorni, spazio dunque al Bergamotto di Reggio Calabria ed ai produttori calabresi, rappresentati da Ezio Pizzi. In fiera Giovanna Pizzi, produttrice e componente del Cda, Luigi Frammartino noto produttore dell’oro verde di Calabria e Salvatore Friscia produttore e trasformatore oltre che rappresentante, anche, di Legambiente.
“L’evento ha rappresentato un’importante opportunità per le aziende del comparto ortofrutticolo, così come per quelle operanti nella trasformazione e nell’industria dei processi alimentari”, hanno rimarcato dal Consorzio nel corso delle diverse interviste rilasciate a tv e giornali.
Oltre alla promozione dei prodotti, la tre giorni berlinese ha previsto momenti dedicati all’approfondimento. In particolare,
in uno speech del Consorzio di Tutela del Bergamotto di Reggio Calabria, insieme al cedro di Santa Maria del Cedro, alla clementina di Calabria e al limone di Rocca Imperiale, che ha visto la conclusione dei lavori della dirigente del dipartimento, Alessandra Celi, si è voluta rimarcare la sinergia tra le parti in campo per una “nuova narrazione della Calabria e delle sue eccellenze”.
“Siamo pienamente soddisfatti della partecipazione attiva all’evento berlinese. Così come siamo estremamente felici che il direttore del Dipartimento Agricoltura, Giacomo Giovinazzo, e l’assessore regionale all’Agricoltura, Gianluca Gallo, oltre a tutte le gradite ed importanti visite istituzionali, abbiano colto lo spirito propositivo e le nuove idee di promozione del prodotto in tutti gli ambiti di riferimento”, hanno sostenuto Pizzi ed i rappresentanti del Consorzio.
“Lollobrigida e Prandini, Gallo ed i media nazionali con cui abbiamo rilanciato idee e proposte hanno enfatizzato l’importanza e la qualità del frutto e dell’olio essenziale di Bergamotto protetto dal marchio Dop, sul palcoscenico internazionale”. Motivo di orgoglio e di nuove prospettive per il presidente Ezio Pizzi e per tutti i rappresentanti dell’oro verde di Calabria.

REGGIO – Discarica abusiva nel torrente Valanidi, cinque misure cautelari per disastro ambientale

Reggio Calabria – Un’ ordinanza di misura cautelare è in corso d’esecuzione dai carabinieri questa mattina, nei confronti di 5 uomini, di età compresa tra i 35 e i 65 anni, con precedenti in materia ambientale ed associazione di tipo mafioso. 

Si tratta di titolari e dipendenti di un’azienda specializzata in attività di demolizione e movimento terra, ritenuti responsabili di far parte di un’associazione finalizzata al traffico illecito di rifiuti, disastro e inquinamento ambientale, attività di gestione di rifiuti non autorizzata, occupazione abusiva di suolo pubblico.

L’operazione rappresenta l’epilogo di un’articolata attività di indagine iniziata nel gennaio e conclusa ad aprile 2023, condotta dalla Stazione di Rosario Valanidi della Compagnia di Reggio Calabria e coordinata dalla locale Procura della Repubblica di Reggio Calabria – Direzione Distrettuale Antimafia – diretta dal Dott. Giovanni Bombardieri, che ha permesso di interrompere una serie di reati, tra i più pericolosi per l’ambiente e l’incolumità pubblica.

Gli accertamenti dei militari sono iniziati a seguito di alcuni sopralluoghi, nei quali veniva riscontrato lo sfruttamento delittuoso del torrente Valanidi, da parte della società edile in argomento. In particolare, dalla complessa ed approfondita attività di indagine svolta dai Carabinieri, è emersa l’esistenza di un vero e proprio sodalizio criminale dedito alla commissione di delitti in materia ambientale. L’inaudita gravità dei delitti commessi, connotati da danni di irreparabile pregiudizio per l’equilibrio ambientale del sito in questione, sottolinea la spiccata pericolosità degli indagati, la cui spregiudicatezza è stata tale da agire esclusivamente in piena mattinata.

Le indagini, di natura tradizionale e tecnica, consentivano di verificare come l’azienda, in assenza delle previste concessioni e autorizzazioni ambientali, riceveva e trasportava abusivamente all’interno del proprio cantiere – anche mediante false attestazioni – ingenti quantitativi di inerti, provenienti da attività edili di terzi, così da ottenere illeciti profitti, eludendo la prevista tracciabilità dell’origine, natura e destinazione.

Si accertava, soprattutto, che il traffico illecito veniva svolto utilizzando anche false attestazioni, mediante le quali i mezzi pesanti aziendali, con plurime operazioni di scarico (all’incirca un centinaio al mese), sversavano con l’utilizzo di mezzi pesanti, reiteratamente e spregiudicatamente, materiale inerte e relativi residui fangosi, scarti da cantieri edili e demolizione.

Nella circostanza, si appurava che erano state realizzate numerose discariche a cielo aperto collocate nell’alveo del fiume per circa un chilometro. Veniva stimato che all’interno della fiumara – bene demaniale sottoposto a tutela paesaggistica – erano stati illecitamente smaltiti oltre cinquemila tonnellate dei citati rifiuti speciali. Oltre tutto, in maniera del tutto indiscriminata, mediante i propri escavatori, la ditta sottraeva, impossessandosene, pietrisco costituente la base naturale del torrente per il successivo reimpiego del medesimo in lavorazioni di settore.

Nondimeno, il torrente Valanidi, certificato anche come corridoio ecologico tra due habitat naturali protetti, subiva un disastro ambientale a causa di tali forme di smaltimento, che ne determinavano l’alterazione della normale conformazione. Si creavano così insidiose barriere artificiali originate dalla stratificazione e compattazione dei materiali smaltiti, cagionando in tal modo un forte pregiudizio al naturale decorso delle acque. Tale accumulo risultava essere un importante e pericoloso amplificatore del pericolo esondazione in zona già classificata a rischio sotto il profilo dell’assetto idrogeologico con ipotizzabili effetti devastanti per gli 83 nuclei familiari residenti nelle adiacenze. Invero, la specifica area in argomento, già in data 22 Ottobre 1953, era stata colpita dall’esondazione del torrente, provocando la morte di 44 persone tra la popolazione locale. 

Specifica perizia tecnica certificava la compromissione della morfologia naturale del sito a causa delle operazioni in trattazione, che hanno causato l’incremento della possibilità di esondazione in caso di eventi pluviometrici estremi, l’aumento del rischio igienico sanitario, la deturpazione dell’area e danni agli habitat fluviali.

Nell’ambito della medesima attività investigativa è stato operato il sequestro preventivo dell’intero patrimonio aziendale, comprensivo di conti correnti e quote sociali, autocarri, mezzi d’opera ed autovetture di lusso.

Gli approfondimenti investigativi, peraltro, hanno consentito di verificare che i soggetti indagati, in relazione alla medesima attività lavorativa, in passato erano già incorsi in provvedimenti antimafia che hanno portato alla confisca di precedente società operante nello stesso settore e riconducibile a locali cosche di ‘ndrangheta.

Questa attività d’indagine racchiude la sensibilità dell’Arma reggina in materia di tutela dell’ambiente e conseguente repressione dei reati commessi a danno dell’ecosistema naturale. Il traffico illecito di rifiuti ed il successivo smaltimento in aree fluviali, infatti, che hanno causato il disastro ambientale oggetto d’indagine, sono alcune delle attività più lucrose della malavita e che mette a repentaglio l’incolumità dei cittadini della provincia di Reggio Calabria. Prendersi cura dell’ambiente e vigilarvi è la sfida odierna dell’Arma dei Carabinieri a salvaguardia della popolazione locale, con un’attenzione particolare all’avvenire delle future generazioni.

Trattandosi di provvedimento in fase di indagini preliminari, rimangono salve le successive determinazioni in fase dibattimentale.

Ripepi: “Il re delle poltrone e dei bulloni Giuseppe Falcomatà impari da Stefano Bandecchi!”

Dopo le inaspettate dimissioni da Sindaco di Terni di Stefano Bandecchi e dopo le promesse politiche scambiatesi con Massimo Ripepi presso il Teatro Cilea, in quell’oramai famoso 20 Gennaio, ecco che tutti si sono chiesti: “Ed ora?”

E a rispondere alla domanda, non si è fatto attendere il Consigliere reggino che, stasera in diretta su Facebook, ha espresso il suo parere e chiarito la sua posizione in merito alle dimissioni di Bandecchi.

*Ripepi: “Dimissioni appropriate. Falcomatà impari da Bandecchi!”*

“Dimissioni a mio avviso assolutamente appropriate.” – ha esordito Ripepi – “Bandecchi non è Falcomatà. Facciamo un un parallelismo tra i due. Mentre il Sindaco reggino, nonostante abbia lasciato la Città in una situazione di stallo per due anni e in mano a due facenti funzioni non influenti politicamente; nonostante la maggioranza lo abbia abbandonato disertando un Consiglio comunale; nonostante abbia voluto cambiare gli assessori che lui stesso ha vantato per aver portato a termine i compiti assegnati, è rimasto imbullonato alle poltrone. Al contrario Bandecchi, appena ha notato che c’erano delle crepe all’interno della sua maggioranza e del suo partito (problemi di gran lunga inferiori rispetto a quelli della Giunta reggina) immediatamente ha presentato le sue dimissioni: esattamente come dovrebbe fare ogni sindaco per il bene della propria Città! Così fanno quelli che non sono attaccati alle poltrone.”

 

“Dimettendosi, Bandecchi, ha dato così il senso ai suoi consiglieri e ai membri del partito di Alternativa Popolare di Terni, che le cose si possono cambiare nella Città solo se c’è una maggioranza unita e coesa attorno al sindaco, altrimenti non ha senso continuare!” – ha spiegato Ripepi – “Se si genera un processo di blocco nella maggioranza che deve prendere decisioni importantissime allora la logica che si cela dietro le dimissioni assumono un grandissimo significato: così ora Bandecchi ha 20 giorni per risolvere la questione con i propri consiglieri comunali, dopodiché si deciderà se tornare al voto o meno. Tutto per il bene della Città.”

*Ripepi: “Dimissioni a sindaco di Terni? Non c’entrano nulla con Rivoluzione Rheggio!”*
“Che c’entrano ora le dimissioni a sindaco di Terni di Bandecchi con il progetto politico di Massimo Ripepi?” – ha puntualizzato il Consigliere d’opposizione – “Il progetto Rivoluzione Rheggio andrà avanti, insieme ad Alternativa Popolare e vinceremo sia le europee che poi anche le comunali!”

*Ripepi su Cateno De Luca: “Invidioso di Bandecchi!”*

Ripepi ha poi fatto un breve appunto sulle dichiarazioni rilasciate da Cateno De Luca: “Mi dispiace molto invece delle dichiarazioni di De Luca. Lo stimo molto, è un mio amico e avevamo anche iniziato insieme un ragionamento politico precedentemente. Ma quello che ha detto oggi, in una diretta a mio avviso sconclusionata, è frutto di una gelosia fisiologica che Cateno ha perché l’immagine di Bandecchi a livello nazionale è molto più forte della sua, che invece ha una collocazione molto più locale. Oggi non l’ho riconosciuto e secondo me ha toppato, ma rimane un amministratore rivoluzionario: così come lo è Bandecchi. E per cambiare le cose servono soggetti così.”

“Se non si ritrova l’etica nella politica andrà tutto a rotoli. servono uomini di buona volontà per salvare la nostra meravigliosa città.” – ha concluso Massimo Ripepi.

REGGIO – Sport: Volley Reghion, domenica di Carnevale al PalaColor con La Saracena

Al via il girone di ritorno per la formazione guidata da coach Cesare Pellegrino

Inizia questo weekend il girone di ritorno del campionato di Serie B2 femminile. La Volley Reghion, dopo un esaltante girone d’andata, arriva al giro di boa in quinta posizione: il ko nell’ultima partita giocata, la prima del nuovo anno solare, contro il CUS Catania, ha permesso alla Volley Valley il sorpasso sulle reggine, che adesso inseguono ad un solo punto di distanza. Il programma della prima giornata di ritorno vede il sestetto guidato da Cesare Pellegrino ospitare la società La Saracena, formazione sesta in classifica. Serve tornare a vincere, serve ritrovare al più presto la forma che ha portato la Reghion a vincere otto partite consecutive. Nel girone d’andata il match finì al tie-break, dopo una grande reazione delle reggine, capaci di annullare il match point sotto di due set a zero per poi vincere la sfida (25-20, 25-16, 25-27, 24-26, 7-15).

Al PalaColor stavolta si giocherà di domenica, con inizio alle 18.00. Arbitreranno i signori Giuseppe Persia e Mario Chiechi. La partita sarà trasmessa in diretta sulla pagina facebook della Reghion, con telecronaca affidata ad Alessandro Marcianò.

Per ulteriori informazioni è possibile consultare la pagina facebook ed il profilo instagram “Volley Reghion”.

REGGIO – L’accorato appello di Antonio Zappia, noto professionista emigrato: “Sto con Ripepi, ha fatto qualcosa di mai visto prima”

Riportiamo di seguito l’accorata lettera, inviata alla Redazione di StrettoWeb, dal professionista reggino emigrato da Reggio Calabria, Antonio Zappia, sul progetto politico Rivoluzione Rheggio del Consigliere Massimo Ripepi:

Gentilissima redazione di StrettoWeb, con queste riflessioni desidererei ulteriormente approfondire il mio pensiero sul movimento RIVOLUZIONE RHEGGIO 743 A.C.
Come ribadito più volte, ed anche, in occasione del convegno tenutosi il 20 gennaio 2024, sono ormai 36 anni che sono residente in Lombardia. Nel luglio del 1987 mi laureai presso l’Università di Messina, città alla quale sono molto legato, per avermi dato la possibilità di ultimare i miei studi universitari.
Quando il 15 novembre 1987 fui contattato dal capoluogo meneghino per prendere servizio e con la morte nel cuore ed in lacrime lasciai Reggio, sapendo che non sarei più tornato nella mia città, la città che mi aveva dato i Natali, la città dove vivevano i miei genitori, ancora giovani. Sapevo della sofferenza che avrebbero provato nel sapere me e mio fratello gemello lontani da loro. La stessa sofferenza che io da padre non avrei sicuramente sopportato.
La speranza di tornare un domani a Reggio era sempre viva in me, ragazzo del sud che ha amato ed ama tutt’ora incessantemente il mare ed in particolare il mare di Reggio.
Ricordo le estati reggine trascorse costantemente e quotidianamente al Lido Comunale (allora stupendo) e, nell’adolescenza, anche le stagioni estive alla Tonnara di Palmi.
Ebbene, tutto ciò non si è verificato, poiché ho sempre lavorato per un primario istituto di credito lombardo, pertanto era impossibile tornarci.
Speravo sempre che Reggio riuscisse un giorno a superare le criticità ataviche, in tutti i suoi settori ma purtroppo le cose sono rimaste più o meno le stesse, tranne alcuni piccoli periodi in cui sembrava ci potesse essere la svolta, ma, purtroppo le cose sono peggiorate.

Ed arriviamo ai giorni attuali, ovvero l’ultimo decennio, il peggiore della storia reggina, governata dalla giunta Falcomatà, e del Sindaco, allora trentenne quando fu nominato. Le precisazioni sono d’obbligo tanto per lui, quanto per tutto gli assessori che nel tempo si sono succeduti e che hanno fatto parte delle varie giunte.
Purtroppo, come accade anche a livello nazionale la permanenza in questi ambiti è dettata dall’esigenza della sopravvivenza economica; faccio il mio compitino e tiro avanti. Ma no, cari Signori, non è così che funziona.
Vi posso dare la mia testimonianza del perché ho deciso di sposare il progetto del Dott. Massimo Ripepi. Nell’estate 2023 ho trascorso 15 giorni a Reggio, che, solitamente non faccio mai, per esigenze lavorative. Ebbene il degrado notato è stato allucinante, peggiore di quello che avevo notato 2/3 mesi prima. Il Lido comunale devastato, inondato di sporcizia, la spazzatura in tutte le strade della periferia, come Mortara di Pellaro. Vedendo una zona così degradata dall’aereo, mi sono immedesimato in un qualsiasi turista e mi sono indignato.
Dunque, quando Massimo Ripepi ha deciso di far qualcosa di risolutivo, rivoluzionario e mai visto prima, l’ho subito contattato per sposare il suo progetto fantastico, innovativo e, forse, risolutivo per il futuro di Reggio Calabria, governata da gente a cui tutto ciò non interessa (vedi fiducia del 30/01/2024).
Io sono pronto alla battaglia del cambiamento, anche contro tutti i detrattori sia a livello locale, che nazionale, che fanno di tutto per buttare fango sul movimento creato da Ripepi, ed assecondato già da tantissimi reggini.
Il nostro movimento non è populista, come qualcuno vuol far credere. Noi rivoluzioneremo, con le armi della verità e della trasparenza, Reggio in tutti i modi e cercando di risolvere tutte le sue criticità.
Ma di una cosa siamo certi: per noi NON varrà la legge del mandato dei 5 anni, per il bene dei cittadini saremo sempre pronti a metterci in discussione, senza mai guardare al nostro interesse personale. A noi non interessa questo, a noi interessa il BENE di Reggio, per i nostri figli e i figli dei nostri figli.
Vogliamo consegnare la nostra splendida città alle future generazioni, trasformata, bella, ricca; vogliamo ridare alla città di Reggio il lustro che merita e che gli amministratori attuali hanno tolto, in maniera oscena, e senza vergogna.

Quando vinceremo le elezioni (e ne sono convinto) lavorerò io in prima persona solo per il bene di Reggio e lo farò al di là di ogni mio interesse personale. Dopo 43 anni di onorata vita lavorativa, non avrei bisogno di continuare, avendo diritto alla mia pensione da lavoratore che, per ben 37 anni (fino ad ora) ha sempre lavorato, uscendo di casa alle 6,30 del mattino, per farvi rientro alle 19,00 nello stress, in una città come Milano.
Voglio essere in prima linea e lottare per la rinascita della mia terra fino a quando potrò.
Per noi di Rivoluzione Rheggio, varrà solo una cultura: la cultura del LAVORO costante, la cultura del FARE.
CHIEDO A TUTTI I REGGINI DI SVOLTARE PER IL BENE DI REGGIO, PER LE GENERAZIONI FUTURE, PER TUTTI.
Grazie per avermi dato la possibilità di pubblicare questa mia lettera.

REGGIO – Sport: Myenergy, Konteh: “Non molliamo. Testa al derby dello stretto”

Yusupha Konteh, giovane di belle speranze in forza alla Myenergy stagione 2023-24, è stato ospite all’interno del format Televisivo “Momenti neroarancio”, andato in onda sulla Tv ufficiale del Club Videotouring.
Ecco le sue impressioni in vista del rush finale stagionale:
Per migliorare in vista della seconda fase?

“Continuare a lavorare.
Stiamo aggiungendo nuovi elementi difensivi e credo che questo sia molto importante.
Siamo pronti a correggere i nostri errori difensivi e siamo al lavoro per questo giornalmente e con la giusta mentalità.
Siamo carichi per affrontare la seconda fase.
Tra due settimane andremo in pausa per ricaricare per due giorni circa.
Abbiamo l’obbligo di alzare il livello per il Play-In Gold, è il nostro obiettivo.
L’obiettivo secondario, ma non troppo, era di riportare la gente al Palasport.
I nostri tifosi sono fondamentali per noi.
Ogni volta che ti giri verso la platea è straordinario, ti da una carica unica.
Speriamo possano divenire ancor di più”.

Il nostro gruppo?

“Il segreto per essere lì in classifica.
Oltre al basket, siamo un gruppo vero anche prima.
C’è tanta solidarietà tra noi, ci aiutiamo a vicenda”.

Dove posso migliore sul rettangolo di gioco?

“Sto migliorando fisicamente senza ombra di dubbio.
In difesa, sulle rotazioni sto lavorando tantissimo e confrontarmi con i miei compagni può solo farmi migliorare”.

Il momento?

“E’ vero, stiamo già pensando alla seconda fase.
Un derby è sempre un derby, però, e vogliamo far bene contro Basket School Messina, squadra di valore che sta andando forte.
E’ un campionato con tante squadre di buon livello, tante hanno speso molto. Noi, non siamo da meno, abbiamo raggiunto fin da subito un grande livello di gioco”.