REGGIO – Al via i lavori per il Giardino delle Esperidi a Pellaro: un parco botanico che celebra il bergamotto e gli altri agrumi dell’area mediterranea

Il progetto innovativo, finanziato dall’Amministrazione comunale con fondi React-Pon Metro, punta alla creazione di un’area verde destinata alla coltivazione ed allo studio di alcuni frutti identitari del territorio reggino

Sono partiti i lavori di realizzazione del “Giardino delle Esperidi” a San Giovanni di Pellaro. Il sindaco Giuseppe Falcomatà, insieme ai consiglieri comunali delegati ai Parchi e Giardini, Massimiliano Merenda, ed allo Sport, Giovanni Latella, ha fatto visita al cantiere dove un bergamotteto di proprietà dell’Ente diventerà una distesa verde in cui studiare, conoscere, approfondire o semplicemente apprezzare i colori ed i profumi di una vasta gamma di alberi d’agrume. Oltre alle specie di bergamotto già esistenti, infatti, verranno messe a dimora una moltitudine di varietà di mandarino, limone, lime, pomelo, pompelmo, chinotto e arancio tra una fitta sequenza di siepi e piante ornamentali.

«Un’oasi verde», l’ha definita il sindaco Falcomatà riflettendo su come «l’amministrazione comunale stia continuando il percorso, intrapreso da tempo, di valorizzazione del Bergamotto di Reggio Calabria proprio in una fase in cui è forte il dibattito intorno alle tutele da assegnare al nostro “oro verde” attraverso il riconoscimento del marchio Igp o Dop».

«Ampliamo un bergamotteto – ha spiegato Giuseppe Falcomatà – realizzando il “Giardino delle Esperidi”, un vero e proprio parco pubblico tematico orientato alla valorizzazione delle biodiversità grazie alla creazione di un agrumeto polispecifico in cui promuovere le filiere connesse al frutto tipico reggino. In una seconda fase, lo spazio si presterà ad ospitare iniziative con finalità didattiche, sociali e culturali attraverso la rivalorizzazione di alcuni immobili da adibire a centro studi e ricerca sulla storia straordinaria del Bergamotto di Reggio Calabria o esclusivi punti ristoro».

«Le piante d’agrume che verranno messe a dimora – ha proseguito il sindaco – saranno davvero di ogni tipo, seguendo una filosofia precisa che aiuterà a comprenderne l’importanza delle diversità quale fonte di assoluta ricchezza. Il “Giardino delle Esperidi” rientra fra i progetti realizzati attraverso i fondi Pon Metro – React Eu, seguiti dal consigliere Massimiliano Merenda, dal Settore Ambiente e dal dirigente Giuseppe Richichi. A loro va il mio ringraziamento».

Per il consigliere Merenda, questa attività «racchiude molteplici aspetti positivi che vanno dalla rigenerazione urbana dei luoghi, alla tutela e valorizzazione ambientale fino alla promozione e salvaguardia delle specificità agrumicole del nostro territorio». «Quest’area di San Giovanni di Pellaro – ha detto Merenda – diventerà un giardino popolato da alberi di ogni specie. Verrà creato un campo scuola, grazie al lavoro del settore Ambiente ed alla collaborazione con l’Università “Mediterranea”, dove studenti e studentesse potranno visitare e conoscere i nostri agrumi». «L’intervento – ha concluso – finanziato all’interno del React Eu, risponde appieno alle linee d’indirizzo dell’amministrazione Falcomatà che promuove e rilancia la cultura botanica mantenendo fede alla vocazione dei luoghi ed alle tradizioni incarnate dai nostri preziosi agrumi».

CALABRIA – Regione: Approvati provvedimenti anche in materia di comunicazione pr, ambiente, legalità, politiche sociali e forestazione

La Giunta della Regione Calabria, nella riunione di oggi, su proposta del presidente Roberto Occhiuto, per la valorizzazione e lo sviluppo del sistema universitario, dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica e della ricerca in Calabria, ha approvato la rimodulazione del progetto strategico regionale di alta formazione con una integrazione della dotazione finanziaria di euro 21.625.162,00, raggiungendo così l’importo complessivo di 31.625.162,00, destinati agli alloggi universitari.

Deliberati, poi, sempre su proposta del presidente Occhiuto, due regolamenti regionali.

Uno si riferisce all’organizzazione e al funzionamento dell’Organismo regionale per i controlli di legalità (O.re.co.l.) in attuazione dell’art. 11, comma 8, della legge regionale n. 42/22. Tra le funzioni di O.re.co.l. anche quello di verificare il corretto funzionamento delle strutture amministrative della Giunta regionale, degli enti strumentali e delle società controllate, di vigilare sulla trasparenza e regolarità degli appalti e sulla fase esecutiva dei contratti.

L’altro è il regolamento attraverso il quale si dà concreto avvio al servizio delle guardie ecologiche volontarie, figure introdotte nella legge regionale n. 15/2023 sulle “Aree protette e sistema regionale della biodiversità”. Le guardie ecologiche volontarie nascono dalla necessità di avviare e rendere operativi i servizi di vigilanza ambientale per favorire la formazione di una conoscenza civica di rispetto e di interesse per il patrimonio naturalistico ambientale calabrese.

Su proposta della vicepresidente, Giusi Princi, la Giunta ha anche approvato il Piano strategico di comunicazione per la Programmazione Calabria Fesr Fse+2021-2027. Con questo Piano, la Regione intende adottare un indirizzo comune al fine di promuovere unitariamente le opportunità offerte da Fesr e Fse+, in stretta collaborazione con gli altri fondi della programmazione unitari. Inoltre, si vuole garantire un approccio integrato della comunicazione mediante il coinvolgimento diretto e collaborativo con tutti i soggetti coinvolti (Dipartimenti regionali, enti locali, ecc.) al fine di promuovere un’informazione ampia e trasparente sulle opportunità offerte dalla programmazione 2021-2027.

Deliberato, tra l’altro, sempre su indicazione della vicepresidente Princi, lo schema di protocollo d’intesa di individuazione delle città di Catanzaro, Reggio Calabria e area urbana Cosenza-Rende quali organismi intermedi nell’ambito delle strategie territoriali urbane, con relativa istituzione del tavolo di negoziazione tra regione e città dell’agenda urbana calabrese.

Inoltre, a seguito di una serie di osservazioni che i Gruppi appartamento hanno avanzato rispetto a delle criticità rilevate durante lo svolgimento delle loro attività, la Giunta, su proposta dell’assessore alle politiche sociali, Emma Staine, ha approvato la modifica dello schema di convenzione, tra la Regione Calabria e i Gruppi appartamento, per l’erogazione di servizi socio-assistenziali, riparametrando la quota dedicata al personale uniformandola per tutti i gruppi appartamento.

Infine, su proposta dell’assessore all’agricoltura, Gianluca Gallo, è stata decisa la costituzione del Comitato di sorveglianza del Consorzio di bonifica Sibari-Crati ed è stato nominato il commissario liquidatore.

POLISTENA (RC) – 61enne morì all’ospedale, la Procura indaga 6 medici

Lo operano all’intestino per una diverticolite acuta, ma non avrebbero ripulito bene lo stomaco, il paziente ha fatto setticemia e quando se ne sono accorti, dopo averlo dimesso per due volte senza riscontrare problemi, e l’hanno sottoposto a un secondo intervento d’urgenza, ormai era troppo tardi: è morto praticamente sotto i ferri.

Riscontrando l’esposto presentato dai familiari, che si sono rivolti e sono assistiti da Studio3A, la Procura di Palmi (RC), per il tramite del Pubblico Ministero dott. Daniele Scarpino, ha aperto un procedimento penale, per il reato di omicidio colposo nell’esercizio della professione sanitaria in concorso, per il decesso, a soli 61 anni, di Antoine Michel Straputicari, di San Ferdinando (RC), avvenuto il 20 febbraio 2024 all’ospedale “Santa Maria degli Ungheresi” di Polistena dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Reggio Calabria, ed ha iscritto nel registro degli indagati sei medici del nosocomio in questione: A. P., 51 anni, di Siderno (RC), il chirurgo che ha operato il paziente la prima volta, in relazione, appunto, al primo intervento e alle successive dimissioni; R. N., 60 anni, di Taurianova (RC), il chirurgo che in particolare lo ha operato la seconda volta, ma con riguardo a entrambi gli interventi; C. P., 42 anni, di Melito Porto Salvo (RC), e D. V., 72 anni, di Bovalino (RC), per il primo intervento; R. L., l’unica donna dei sei, 37 anni, di Ricadi (VV), e G. M., 63 anni, di Cinquefrondi (RC), per la seconda operazione.

Un atto, quello del Sostituto Procuratore, anche dovuto, per consentire ai sei sanitari di nominare eventuali consulenti tecnici di parte per gli accertamenti non ripetibili; il magistrato inquirente, infatti, ha disposto l’esumazione della salma, la vittima era già stata sepolta nel cimitero di San Ferdinando, e il suo trasporto presso la camera mortuaria dell’ospedale di Germaneto (CZ) per effettuare l’autopsia, onde accertare le esatte cause della morte nonché la sussistenza di eventuali responsabilità penali causalmente collegabili al decesso da parte dei medici indagati. Il Pm conferirà l’incarico venerdì 22 marzo, alle ore 10.30, negli uffici della Procura di Palmi, a un proprio consulente tecnico d’ufficio: alle operazioni peritali parteciperà anche, quale consulente tecnico per la parte offesa, il dott. Raffaele Gangale messo a disposizione da Studio3A-Valore S.p.A., società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini a cui si sono affidati, tramite il consulente personale Giuseppe Nocita, i familiari della vittima, che ha lasciato la moglie e tre figli, per fare piena luce sui tragici fatti e per ottenere giustizia.

Come riferito nella denuncia querela della moglie, Straputicari il 30 gennaio si reca all’ospedale di Polistena in preda a forti dolori addominali e, dopo una notte passata al pronto soccorso e agli accertamenti di rito, gli diagnosticano una stenosi intestinale da diverticolite acuta con aderenze viscerali: lo ricoverano nel reparto di Chirurgia, il 5 febbraio lo sottopongono a un intervento chirurgico, durato sei ore, e gli applicano un sondino nasogastrico. E’ l’inizio di una via Crucis. All’operazione, infatti, seguono complicanze varie, i sanitari il giorno dopo devono apporgli altri punti perché la ferita non era stata chiusa bene, accusa singhiozzi continui che quasi lo soffocano e per i quali deve assumere altri farmaci. Nonostante tali problematiche, il 12 febbraio il paziente viene dimesso ma il 18 febbraio, persistendo i dolori addominali e il respiro affannoso, sua moglie lo riaccompagna al pronto soccorso del nosocomio di Polistena, dove però il medico che lo visita gli diagnostica semplice “aria di assestamento” dovuta al recente intervento e lo rimanda a casa.

La situazione però non migliora, anzi. L’indomani, 19 febbraio, la moglie chiama il medico di famiglia perché le condizioni di salute del marito sono sempre più precarie, tra algie addominali e addome gonfio, vomito, difficoltà ad urinare, respiro affannoso, pressione bassissima, tanto che il dottore paventa un infarto intestinale e consiglia l’immediato ricovero. Alle 19 dello stesso giorno il paziente viene quindi riaccompagnato al pronto soccorso di Polistena dalla consorte, sottoposto a una Tac e dopo cinque ore di attesa il medico chirurgo che lo prende in carico, R. N., conferma al paziente, ancora cosciente, e alla moglie che sarebbe effettivamente in corso un infarto intestinale Straputicari viene riportato d’urgenza in sala operatoria a mezzanotte ma qui emerge un’altra “verità” che lo stesso chirurgo riferirà ai congiunti del paziente in trepidante attesa; il problema non sarebbe legato ad un infarto intestinale ma a del materiale organico rimasto nello stomaco da almeno due settimane prima del precedente ricovero che aveva infettato tutte le viscere: il sessantunenne in realtà ha una gravissima setticemia in corso. Una situazione che, sempre a quanto riferito dal dottore, sarebbe stata da addebitare ad una mancata pulizia delle interiora in occasione del primo intervento del 5 febbraio.

Durante la seconda operazione lo stomaco del paziente viene ripulito e gli viene praticata una seconda stomia, dato che quella effettuata il 5 febbraio non aveva sortito gli effetti sperati in quanto la mancata pulizia avrebbe appunto provocato un’ostruzione e un’infezione, ma il chirurgo è costretto a sospendere l’intervento perché la pressione crolla. Straputicari alle 2.30 del 20 febbraio viene ricoverato in Rianimazione con la speranza che riprenda presto i parametri vitali per poterlo riportare in sala operatoria e ultimare l’operazione e le fasi di pulizia, ma sotto i ferri non ci tornerà mai: alle 8.50 gli è fatale un arresto cardiocircolatorio e ne viene dichiarato il decesso, per disfunzione multiorganica.

Sconvolti e non riuscendo a capacitarsi del tragico epilogo, i suoi congiunti hanno fatto subito richiesta della cartella clinica, che però non è stata loro ancora consegnata, e tuttavia dopo, travolti dal dolore, hanno pensato solo a dare una degna sepoltura al loro caro: l’ospedale, nonostante le circostanze tutt’altro che chiare del decesso, non ha ritenuto necessario alcun approfondimento e il 21 febbraio aveva già rilasciato la salma nella disponibilità dei parenti per il seppellimento. Dopo il funerale però i congiunti, tormentati ogni giorno di più dai dubbi e dalle perplessità sulle cure prestate al loro caro, hanno deciso di andare fino in fondo, si sono rivolti a Studio3A e il 29 febbraio la moglie ha presentato formale denuncia querela presso la stazione dei carabinieri di San Ferdinando chiedendo all’autorità giudiziaria di disporre gli opportuni accertamenti per stabilire le cause della morte ed eventuali responsabilità da parte dei sanitari che hanno avuto in cura il marito. Richiesta riscontrata dalla Procura di Palmi, con il dott. Scarpino che ha posto sotto sequestro ed esaminato tutte le cartelle cliniche e, ritenendo evidentemente degne di approfondimento le circostanze denunciate dai familiari della vittima, ha spiccato i primi, importanti provvedimenti.

Minibasket: giornata dell’amicizia domenica 17 marzo

Il mio amico basket è lo slogan per la prima Giornata dell’Amicizia che vedrà impegnato il minibasket della Viola in una domenica di basket a tutto tondo. Le società partecipanti insieme ai neroarancio saranno Jumping, Jonica basket Crotone e Mas y Mas Siderno.

I partecipanti, miniatleti dai 7 ai 10 anni, si raduneranno alla Palestra Boccioni nella mattinata di domenica e nella condivisione di valori comuni daranno vita a tornei di 4 vs 4 fino all’ora di pranzo quando, tutti insieme,  si ritroveranno in un locale in pieno centro cittadino per condividere il momento del pasto.  Nel pomeriggio, dopo una passeggiata per le vie della nostra bella Reggio, i piccoli cestisti accompagnati da coach e dirigenti  si sposteranno al PalaCalafiore per assistere alla gara casalinga della Myenergy Reggio Calabria  impegnata contro Monopoli.
La società ringrazia per l’adesione tutte le società partecipanti, in particolar modo è lieta di accogliere bambini famiglie e accompagnatori che si sposteranno a Reggio anche da Locri e Crotone.

Buon divertimento a tutti, vi aspettiamo!

REGGIO – “Special Basket 2024” di Special Olympics Italia, il consigliere Latella: «Lo sport è inclusione e su questo l’Amministrazione deve investire tanto»

Presentata a palazzo San Giorgio la manifestazione sportiva che si svolgerà al PalaLumaka. Luisa Elitro, direttore Special Olympics Calabria: «Sabato 16 e domenica 17 festeggiamo il basket attraverso lo sport unificato»
La Sala dei Lampadari “Italo Falcomatà” di palazzo San Giorgio ha ospitato la conferenza stampa di presentazione dell’evento di Special Olympics Italia “Special Basket 2024” col sottotitolo “Su tutti i parquet per un unico canestro”.
Una manifestazione sportiva di Special Olympics Italia, in collaborazione con Special Olympics Calabria, che si terrà al PalaLumaka. In particolare, sabato 16 marzo alle 14 ci sarà l’apertura con il protocollo olimpico e si partirà con le gare dalle 14.30 alle 19; e poi domenica 17 marzo si tornerà in campo dalle 9 alle 12.30. Un torneo organizzato come Sud, con dieci team provenienti da Basilicata, Puglia, Sicilia e ovviamente la Calabria.
All’evento c’erano Giovanni Latella, consigliere comunale delegato allo Sport e Luisa Elitro, direttore Special Olympics Calabria, il Presidente regionale Federazione pallacanestro Paolo Surace, Walter Malacrino del Coordinamento regionale sport e salute Calabria e Luca Laganà della Lumaka mini & Basket Reggio Calabria.
Come evidenziato dal consigliere Latella: «È un bene che in città ci siano associazioni che organizzino attività d’inclusione e non possiamo che sostenerle. Ringrazio Luisa Elitro per il lavoro costante che svolge durante l’anno, dando l’opportunità ai nostri ragazzi di mettersi in gioco e di divertirsi. Sporti di tutti, con tutti e per tutti: questo deve essere l’obiettivo. Lo sport è inclusione e su questo l’Amministrazione deve investire tanto: lo stiamo facendo con 15 milioni di euro che saranno spesi in strutture idonee e qualificate». «Mi riempie d’orgoglio – ha aggiunto Latella – che in queste settimane a Reggio ci siano state altre manifestazioni all’insegna dell’inclusione: ieri sul Lungomare la corsa per Miguel, nello scorso fine settimana l’Eurocup del basket in carrozzina e ora ci prepariamo ad altri due giorni di festa all’insegna dell’inclusività. Sono felice che a ospitare la manifestazione sarà il PalaLumaka, una struttura accogliente, bella e sicura».
«Sarà un momento di festa e d’inclusione – ha chiarito la direttrice Elitro – Asd Andromeda Special Olympics Reggio Calabria ormai ha trent’anni di militanza nel movimento e si occupa di attività sportiva rivolta a persone con disabilità intellettiva. La festa dello sport in questo caso è del basket. Sabato e domenica festeggiamo il basket attraverso lo sport unificato, nella formula magica di Special Olympics per parlare d’inclusione. Atleti con e senza disabilità giocheranno insieme su tutto il parquet del PalaLumaka».

Infine, Antonello Scagliola, presidente del Cip Calabria ha evidenziato: «Questi eventi danno la possibilità di far capire a tutti che, attraverso lo sport, può esserci la rivalsa sociale e di promozione del territorio che noi immaginiamo che possa essere invaso di attività sportive, di persone che parlano di Reggio e della Calabria nel miglior modo possibile, attraverso gesti sportivi».

Polistena non si tocca: iniziativa pubblica domenica al Salone delle Feste

L’Amministrazione Comunale promuove per domenica 17 marzo alle ore 10 un’assemblea pubblica con il seguente slogan: “Si all’unità, no alle fusioni. Per uno sviluppo costruito sull’unità territoriale e la condivisione delle scelte”

Il riferimento voluto dal Sindaco e dall’Amministrazione Comunale è alla necessità di attuare la visione strategica di sviluppo del Piano Strutturale Comunale, unico strumento urbanistico vigente nel comprensorio territoriale, senza troppe fughe in avanti.

“Questo territorio – ha dichiarato il Sindaco Michele Tripodi” deve svilupparsi in modo unitario perché alcuni comuni sono già “conurbati” di fatto. Altra cosa è pensare di cancellare l’identità, la storia, le tradizioni che accompagnano ciascun toponimo e denominazione comunale. Polistena è un nome associato alla parte migliore della Calabria che ancora può essere speso al di fuori dei propri confini.

Polistena è un esempio, un punto di riferimento, sociale, civile, economico, religioso nonchè di buona amministrazione resa al servizio dei cittadini residenti e di una popolazione più ampia che frequenta, lavora, opera, studia e vive abitualmente la nostra città senza dimorarvi stabilmente”.

Il lavoro urbanistico compiuto dall’Amministrazione Comunale in questi ultimi anni ha permesso di costruire la visione e sintetizzare nel PSC risposte ben precise da dare alla popolazione entro i prossimi vent’anni con interventi edilizi e commerciali, opere pubbliche e private, processi ambientali e culturali in aderenza alla strategia di sviluppo indicata.

Il Sindaco ha concluso: “Domenica mattina al Salone delle Feste ogni cittadino potrà partecipare e intervenire al dibattito poiché, a differenza di altri, noi crediamo che ogni processo nuovo richieda la partecipazione del popolo e la condivisione delle scelte”.

REGGIO – La Metrocity celebra il ventennale del Planetario Pythagoras, Quartuccio: “è un punto di riferimento per la Calabria e per l’intera comunità scientifica nazionale”

A Palazzo Alvaro un incontro diretto ai ragazzi alla presenza dei rappresentanti della Città Metropolitana, del presidente nazionale dell’associazione Planetari italiani Dario Tiveron, del responsabile per la didattica dell’Osservatorio astronomico di Capodimonte Agatino Rifatto,
del presidente della Commissione regionale per i Campionati di Astronomia Pierluigi Veltri, della Vicepresidente della Regione Calabria Giusy Princi, della dirigente del Ministero per l’Istruzione Anna Brancaccio, e della responsabile scientifico del Planetario Angela Misiano

Nell’ambito del ventennale della nascita del Planetario Pythagoras, la sala “Perri” di Palazzo Alvaro ha ospitato il convegno “Planetario, sistema educativo e didattica non formale”, al quale hanno preso parte il vicesindaco metropolitano, Carmelo Versace, il consigliere metropolitano delegato alla Cultura, Filippo Quartuccio, Dario Tiveron, presidente nazionale dell’associazione Planetari italiani, Agatino Rifatto, responsabile per la didattica dell’Osservatorio astronomico di Capodimonte, Anna Brancaccio, dirigente del Ministero per l’Istruzione, Pierluigi Veltri, Presidente della Commissione regionale per i Campionati di Astronomia ed Angela Misiano, responsabile scientifico del Planetario Pythagoras della Città Metropolitana. In collegamento la Vice Presidente della Regione Calabria Giusy Princi. L’evento è stato intervallato da momenti musicali eseguiti dall’ensemble d’archi del Conservatorio “Francesco Cilea”.

Per il consigliere Quartuccio «è una giornata di festa per tutta la comunità metropolitana, per l’Ente, per il Planetario, per il mondo accademico e scolastico e per quanti, in tutti questi anni, hanno avuto modo di visitare il Pythagoras». «Il Planetario – ha aggiunto – è un autentico punto di riferimento per l’intera Calabria e riesce a far scuola anche fuori regione. Nel tempo, infatti, ha saputo costruire le giuste direzioni per poter essere il cuore pulsante dell’alta cultura scientifica sul nostro territorio. Da 20 anni, il Pythagoras, è tutto questo. Con il sindaco Giuseppe Falcomatà stiamo continuando ad investire fortemente sui ragazzi e sui docenti perché crediamo che, attraverso la cultura, si possono davvero cambiare le sorti del nostro splendido comprensorio».

Un ringraziamento al lavoro svolto dal consigliere Quartuccio è arrivato dal vicesindaco Carmelo Versace che ne ha sottolineato l’impegno e riconoscendo, al tempo stesso, «la lungimiranza di questa amministrazione nel voler puntare, sempre di più, su un particolare asset scientifico che coinvolge i massimi esperti di settore». «La nostra ambizione – ha affermato – è quella di continuare a far crescere una rete intorno al Planetario che, grazie a lavoro della professoressa Misiano e del suo infaticabile staff, è riuscita a far entrare Reggio Calabria in un circuito virtuoso di altissimo livello».

Anche il presidente dell’associazione dei Planetari italiani, Dario Tiveron, si è soffermato «sull’opera fondamentale ed encomiabile portata avanti dalla Città Metropolitana». «Questa ricorrenza – ha ricordato – si inserisce nel centenario che celebra il planetario moderno presentato, per la prima volta, al Deutsches Museum di Monaco di Baviera. In questa giornata, dunque, festeggiamo due importanti compleanni». «Oggi – ha continuato – esistono più di 4mila planetari nel mondo, una diffusione molto varia in termini di tecnologie accomunata dal cercare di rendere l’astronomia, l’astrofisica, la cosmologia e le scienze più difficili accessibili a tutti attraverso la qualità dei divulgatori ed una visione molto immersiva di come funziona il cielo». «In questo senso – ha proseguito Tiveron – il Planetario di Reggio Calabria raggiunge appieno il suo scopo e si identifica fra le migliori realtà del Paese».

Infine, Anna Brancaccio, dirigente del Miur, ha definito il Pythagoras «struttura di eccellenza», riconoscendo alla Città Metropolitana l’abilità di averla «interpretata fino in fondo grazie alla capacità di promuovere svariate attività rivolte alle scuole che hanno così potuto raccogliere una straordinaria opportunità di conoscenza astronomica e divulgazione scientifica». «Qui – ha concluso – le studentesse e gli studenti possano riconoscere attitudini e competenze in grado di spronarli ad intraprendere strade di tipo scientifico. In Italia ne abbiamo tanto bisogno. Ben venga, dunque, l’affiancamento del Planetario alla scuola per un’educazione non formale capace di invogliare l’approfondimento degli studi scientifici».

REGGIO – Sport: Maksimovic:”Il pubblico? La nostra forza, mai avuto tanta gente così numerosa in carriera”

Il playmaker della Myenergy, Mateja Maksimovic ha fatto il punto da casa neroarancio.
La vittoria contro Angri ha rilanciato le quotazioni PlayOff dei reggini che domenica sfideranno la quotatissima ed affamata Monopoli.
Ecco le sue impressioni sulla gara vinta al PalaCalafiore:

“Siamo partiti bene.
Molto bene nei primi due quarti con un grande allungo.
Siamo calati un po nel terzo quarto.
A mio avviso per mancanza di concentrazione.
Dobbiamo rivedere la gara, tutti insieme, per capire questi problemi che succedono spesso: ci dobbiamo lavorare.
Mi è piaciuto moltissimo l’atteggiamento di tutti nei primi due quarti, specialmente Simonetti, Cessel, e Konteh”.

E’ possibile sia stata colpa di un po di rilassatezza dopo due quarti così importanti?

“Non penso.
Dovevamo muovere un po di più la palla e non accontentarci di tiri troppo rapidi”.

Il mio ruolo da playmaker?

“Ci sto lavorando tanto, specialmente sull’aspetto mentale.
Sto dando il massimo in campo.
Il mio obiettivo non è fare punti, ma dare il massimo per la squadra.
Fino all’ultima goccia di sudore.
Penso di essere un vincente: questa è la mentalità, occorre fare sacrifici, anche quando siamo così ridotti a causa degli infortuni”.

Monopoli?

“Classifica bugiarda per loro.
Sono una squadra molto forte, piena di esperienza con un età media alta.
Noi dobbiamo fare il nostro gioco.
Conosco Coach Paternoster che è stato il mio allenatore quando ho giocato per Monopoli.
Sono amico ed ammiro molto Vanni Laquintana: lo posso ammettere pubblicamente, Laquintata,è un mio idolo.
Prima di arrivare a Monopoli guardavo i suoi highlights.
Lui ne è consapevole e gli voglio un gran bene.
Dobbiamo giocare il nostro basket”.

E’ una finalissima a tuo avviso?

“Si, ogni partita è importante, probabilmente questa anche di più.
Andiamo a vincere.
Sono stracontento del nostro pubblico, è il nostro sesto uomo e non ho mai avuto un pubblico del genere in carriera”.

PALMI – Sul palcoscenico del teatro Manfroce Remo Girone sarà “Il Cacciatore di Nazisti”

Remo Girone è Simon Wiesenthal ne “Il Cacciatore di Nazisti”, opera teatrale scritta e diretta da Giorgio Gallione che domani approderà al teatro Manfroce di Palmi alle ore 21:15. Il progetto artistico di Giorgio Gallione e Gianluca Ramazzotti, produzione Ginevra Media Production e teatro Nazionale di Genova con scene e costumi di Guido Fiorato e luci di Aldo Mantovani, sarà al centro del prossimo appuntamento della Rassegna Synergia 48, organizzata dell’associazione culturale Nicola Antonio Manfroce, presieduta da Antonio Gargano, e finanziata con l’avviso pubblico Promozione Eventi Culturali 2022 della Regione Calabria.

«Non voglio che le persone pensino che è stato possibile che i nazisti abbiano ucciso milioni di persone e poi l’abbiano fatta franca. Ma io voglio giustizia, non vendetta». Questo lo spirito che mosse Simon Wiesenthal, ironicamente apostrofato come “il James Bond ebreo”, verso la ricerca dei responsabili dello sterminio del regime nazista. Sopravvissuto ai lager, egli dedicò il resto della sua esistenza a dare la caccia ai responsabili della Shoah.

La sua vita, e quindi anche la sua storia, hanno pertanto ispirato l’avvincente thriller di spionaggio e anche il documento storico in cui si condensa lo spettacolo di Giorgio Gallione, basato sui libri dello stesso Wiesenthal. Un lavoro che è anche una indagine sulla feroce banalità del male e sulla sua genesi.

La trama si snoda a partire dall’ultimo giorno di lavoro al Centro di documentazione ebraica da lui fondato. Nel 2003, proprio sul punto di andare in pensione, Simon Wiesenthal ripercorre 58 anni di inseguimento dei criminali di guerra nazisti, responsabili della morte di più di 11 milioni di persone, di cui 6 milioni di ebrei. Egli riuscì a consegnare alla giustizia circa 1.100 criminali nazisti, tra i quali Karl Silberbauer il sottoufficiale della Gestapo responsabile dell’arresto di Anna Frank, Franz Stangl comandante dei campi di Treblinka e Sobibor, e Adolf Eichmann l’uomo che pianificò “la soluzione finale”, imputato in uno dei processi più importanti del secolo conclusosi con la sua condanna a morte per “crimini contro l’umanità”.

“Il cacciatore di nazisti” è un’opera epica e di impegno civile volta a contrastare la rimozione, l’oblio e anche l’indifferenza e i tentativi di sminuimento e di sottovalutazione di questa pagina storica buia e ignobile. Una testimonianza che lo stesso Wiesenthal affida ai giovani protagonisti delle storie che ha conosciuto durante la sua “caccia” e anche al pubblico attraverso questo spettacolo.

Simon Wiesenthal

Quando la Germania invase l’Unione Sovietica nel 1941, Wiesenthal e la sua famiglia furono catturati dai nazisti ed avviati verso i campi di concentramento. La moglie di Wiesenthal riuscì a nascondere la sua identità ebraica grazie a documenti falsi, che le vennero forniti dalla resistenza polacca in cambio degli schemi degli scambi ferroviari disegnati da Wiesenthal. Simon non fu così fortunato e fu internato in vari campi di concentramento, dove sfuggì all’esecuzione in varie occasioni. Sopravvissuto allo sterminio, dedicò l’intera vita a documentare i crimini relativi all’Olocausto, consegnando i colpevoli alla Giustizia. Wiesenthal fondò e diresse Jewish Documentation Center di Vienne, dove furono avviate le sue ricerche. Fu autore di testi memorabili, “The Murderers Among Us”, “Sunflower” e “Sails of Hope”.

Remo Girone

Nel 1971, dopo il diploma, lascia l’Africa e si trasferisce a Roma. Qui invece di completare gli studi in economia e commercio, si diploma all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica. Debutta nel cinema con il film ‘Roma rivuole Cesare’ (1972) di Miklos Jancsò. Due anni dopo, Marco Bellocchio gli affida il ruolo di protagonista nel film ‘Il gabbiano’, presentato in concorso al Festival di Cannes. Negli anni seguenti partecipa a numerose produzioni, tra cui ‘Corleone’ (1978) di Pasquale Squitieri, e ‘Il viaggio di Capitan Fracassa’ (1990) di Ettore Scola. La notorietà presso il grande pubblico, anche a livello internazionale, arriva grazie alla fortunata e longeva serie televisiva ‘La Piovra’, di cui diventa personaggio fisso dalla terza (1987) alla settima (1995) stagione, interpretando il ruolo del faccendiere mafioso Tano Cariddi. La sua carriera prosegue dividendosi fra televisione, teatro e cinema.

In teatro recita ne ‘Lo zio Vanja’ di Cechov, diretto da Peter Stein, spettacolo che vince il Festival Teatrale di Edimburgo 1996. Tra le serie televisive: ‘Dio vede e provvede’ (1996) di Enrico Oldoini e ‘Fantaghirò 5’ (1996), di Lamberto Bava. Nel 2002 partecipa alla produzione internazionale ‘Heaven’ di Tom Tykwer, tratta da un soggetto di Krzysztof Kieslowski e Krzysztof Piesiewicz.

Giorgio Gallione, progetto artistico e regia

Regista e drammaturgo, è stato direttore artistico del Teatro dell’Archivolto dal 1986 sino al momento in cui la compagnia si è unita al Teatro Stabile di Genova, dando vita nel 2018 al Teatro Nazionale di Genova. Collabora con scrittori come Stefano Benni, Daniel Pennac, Francesco Tullio Altan, Michele Serra, Niccolò Ammaniti, Francesco Piccolo. Ha curato elaborazioni drammaturgiche e adattamenti da opere di Ian McEwan, Roddy Doyle, Luis Sepulveda, José Saramago, Charles Bukowski, Italo Calvino, Paul Auster, Etgar Keret.

Ha diretto più volte in palcoscenico Claudio Bisio, Neri Marcorè, Angela Finocchiaro, Fabio De Luigi, Maurizio Crozza e i Broncoviz, Marina Massironi, Claudio Gioè, Giuseppe Cederna, Lella Costa, Luca e Paolo, Sabina Guzzanti, Gioele Dix, Ambra Angiolini, Giuseppe Battiston, Valentina Lodovini, Ugo Dighero. Diplomato nel 1980 alla Scuola del Teatro Stabile di Genova, dopo aver partecipato in qualità di attore e assistente alla regia a numerosi spettacoli del Teatro Stabile, inizia la sua attività di regista nel 1981 con Il matrimonio di Bertolt Brecht e Karl Valentin.

Da allora firma numerosi spettacoli per il Piccolo Teatro di Savona, il Teatro della Tosse e per compagnie private ed è stato anche autore per la tv.

Gianluca Ramazzotti, progetto artistico

Direttore Artistico nonché il socio fondatore della Ginevra Media Production srl, che si avvale della co‐direzione artistica di Antonio Catania, noto attore di cinema e teatro di alto profilo artistico e culturale essendo stato tra i fondatori del Teatro dell’Elfo a Milano. Si forma artisticamente all’Accademia d’Arte della Calabria negli anni 90. Vince la Borsa di studio corso di perfezionamento presso accademia d’arte drammatica di Varsavia e presso il Cst di Roma. Oltre ad essere noto attore di teatro, ha coadiuvato questa attività a quella di scopritore di testi teatrali inglesi, francesi, e americani. A lui si devono molti dei successi del giovane teatro contemporaneo.

Tra i suoi progetti, lo spettacolo “Il nome della Rosa” di Umberto Eco prodotto dal Teatro Nazionale di Torino nella stagione 2018/2019, offrendo in passato prodotti che hanno raccolto il favorevole apprezzamento degli operatori del settore, per l’originalità e novità delle proposte, per la professionalità degli interpreti e dei tecnici, per la freschezza delle regia, la bellezza delle scene e dei costumi ma, soprattutto, per l’indiscussa lungimiranza progettuale nell’individuazione nel panorama internazionale di proposte nuove o di allestimenti originali.

REGGIO -A Palazzo San Giorgio AiParC racconta i “Cento anni della Radio”, Falcomatà: “Mezzo di comunicazione che ha cambiato la storia, anche nella nostra città”

Il sindaco insieme al Presidente Salvatore Timpano e al giornalista Tonino Raffa ha sottolineato l’importanza di uno strumento che affonda le sue radici all’inizio del secolo scorso ma che è ancora oggi tra i media più popolari

Il sindaco Giuseppe Falcomatà è intervenuto al convegno “Cento anni della Radio, un mito italiano nel mondo”, organizzato a Palazzo San Giorgio dall’Associazione italiana dei Parchi Culturali, presieduta da Salvatore Timpano, insieme al giornalista Rai Tonino Raffa, direttore del dipartimento informazione, già voce storica di “Tutto il calcio minuto per minuto”.

«La radio – ha detto Falcomatà – è uno strumento straordinario che è riuscito a cavalcare l’onda delle trasformazioni sociali e tecnologiche in quest’ultimo secolo. Oggi, la radio, si può ascoltare e guardare, si può intercettare dalle frequenze fm e am o su tutte le piattaforme digitali a nostra disposizione. Ringrazio il presidente Timpano per averci dato l’opportunità di celebrare una delle invenzioni che hanno stravolto il modo di comunicare e conoscere il mondo e, ogni volta, mi emoziona ascoltare Tonino Raffa le cui voce ha accompagnato gli anni più belli ed esaltanti della mia generazione».

«Dunque – ha proseguito – siamo molto contenti di ospitare, nel salone dei Lampadari “Italo Falcomatà”, questo incontro che ci regala un momento di grande riflessione e rappresenta un approfondimento culturale su un anniversario che, in qualche modo, riguarda un po’ tutti».

Nel corso del suo intervento, il sindaco ha riflettuto sulle molteplici funzioni della radio che «è uno strumento di informazione, sin dai tempi di Radio Londra, e strumento di compagnia, che aiuta a sviluppare uno straordinario senso di fantasia ed immaginazione». «La radio – ha aggiunto – come tutte le cose proprie dell’uomo, ha avuto un elemento di crescita che le ha permesso di sopravvivere ai cambiamenti. Molto più della tv tradizionale e dei giornali cartacei, è riuscita ad interpretare le evoluzioni del tempo. Ha fatto sua la necessità di adeguarsi ai mutamenti della società e, per questo, non festeggiamo un centenario guardando al passato, ma rivolti con lo sguardo alle sfide del futuro».

«Anche nella nostra città – ha concluso il sindaco – la radio è stata al centro di importanti processi storici. Diverse emittenti radiofoniche locali, infatti, sono nate dagli esperimenti delle radio libere e, personalmente, ricordo quando mio padre, Italo Falcomatà, fu fra i promotori di Radio Girasole che trasmetteva dalla zona sud di Reggio. E’ un bene, dunque, che se ne discuta per ciò che è stata e sarà la funzione della radio pure nel nostro territorio».