REGGIO – Nomine Cda Castore, Milia (FI) : “Indispensabile mantenere continuità: le problematiche non sono aziendali, ma politiche”

MILIA FORZA ITALIA

“È indispensabile che ci sia una continuità nella gestione aziendale della Castore SPL srl: lo chiedono i lavoratori, in vista della prossima assemblea dei soci, che ha ad oggetto la nomina del nuovo cda”.

In una nota il capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale Federico Milia esprime le sue considerazioni sull’imminente assemblea della società Castore per la nomina dei membri del cda per il prossimo triennio.

“Le problematiche che Castore ha affrontato in questi anni sono di tipo politico, non certamente aziendale: i dipendenti stessi hanno espresso pieno appoggio all’operato della leadership aziendale, grati per il supporto ai lavoratori anche nei periodi complessi che l’azienda ha dovuto affrontare” prosegue il capogruppo.

E a poco o a nulla è servito il progetto dell’internalizzazione dei servizi, attuato dall’Amministrazione con l’ingresso di Città metropolitana in Castore: l’attuale assetto di stabilità aziendale, seppur precario viste le difficoltà, è stato raggiunto solo grazie agli sforzi operativi di Castore, non certo per il progetto dell’amministrazione comunale, fallimentare, che puntava a rivoluzionare l’erogazione dei servizi in città” afferma Milia.

“Un vero e proprio miracolo, quello che l’attuale organo di governo della Castore ha realizzato, se pensiamo a tutte le difficoltà riscontrate in questi anni, dai furti, alle mancanze di risorse, umane e finanziarie – dichiara Milia- ma per crescere serve continuità: la stabilità di un’azienda passa anche attraverso progetti lungimiranti che richiedono tempo, risorse e benessere di chi opera”.

REGGIO – Ponte sullo Stretto, Falcomatà: “Il ponte sia integrato in un sistema intermodale, attendiamo risposte agli interrogativi tecnici”

Il sindaco della Città Metropolitana, insieme al sindaco di Villa San Giovanni Giusy Caminiti e agli altri amministratori dei comuni interessati, ha preso parte alla presentazione del progetto del ponte sullo Stretto nella Sala Consiliare del Comune di Villa San Giovanni

«Siamo di fronte ad un percorso che entra nel vivo. Adesso, come non mai, servono le risposte necessarie a comprendere appieno come e cosa cambierà il progetto del Ponte sullo Stretto». E’ quanto ha detto il sindaco metropolitano, Giuseppe Falcomatà, intervenuto, a Villa San Giovanni, al tavolo di confronto con l’amministratore delegato della società “Stretto di Messina spa”, Pietro Ciucci, alla presenza della vicepresidente della Regione, Giusy Princi, della sindaca di Villa San Giovanni, Giusy Caminiti, e degli amministratori dei territori interessati alla realizzazione della megaopera.

«Abbiamo sempre detto che il Ponte – ha spiegato Falcomatà – deve essere il tassello di un puzzle di un percorso più ampio di intermodalità, di come, cioè, i nostri territori e la Sicilia vengano connessi tra di loro con il resto del Paese. Il Ponte non può essere un’infrastruttura a sé stante o indipendente, ma elemento intorno al quale ragionare su un sistema di mobilità integrata. Per questo servono chiarimenti agli interrogativi avanzati anche dai nostri tecnici. Interrogativi che hanno, necessariamente, bisogno di una risposta».

«Con la sindaca Giusy Caminiti – ha continuato – abbiamo ragionato su come intervenire per creare un supporto tecnico comune. Il senso è quello di congiungere i nostri uffici, quelli della di Città Metropolitana, dei Comuni di Villa San Giovanni, di Campo Calabro e degli altri territori individuati dalla “Stretto di Messina spa”, per costituire un pool di specialisti che segua la situazione relativa al progetto. In questa sede, abbiamo appreso con favore, dall’assessora regionale Emma Staine, che identico supporto arriverà dal Ministero dei Trasporti, una grandissima novità perché, fino ad oggi, la Città Metropolitana

non ha mai avuto alcun tipo di coinvolgimento da parte delle strutture tecniche del dicastero».

«L’appuntamento odierno – ha concluso Giuseppe Falcomatà – conferma la voglia della Città Metropolitana e degli enti locali di affrontare questo percorso con la massima serietà, forte senso responsabilità ed un protagonismo positivo. Quello che nasce da questo dibattito è un’animazione territoriale che deve indubbiamente essere parte integrante della fase esecutiva».

REGGIO – Operazione “Crazy Iron”: Sequestri per un valore superiore a 2 milioni di euro per contrastare il traffico illegale di rifiuti

Due imprese sono state oggetto di sequestro e i loro fabbricati e terreni sono stati sigillati per un valore superiore ai 2 milioni di euro, come risultato dell’operazione “Crazy Iron” condotta dalla Dda di Reggio Calabria per contrastare il traffico illegale di rifiuti.

Il blitz, condotto dalla Polizia locale sotto la guida del comandante Salvatore Zucco, è stato eseguito all’alba nei comuni di Reggio Calabria, Melito Porto Salvo e Campo Calabro, dove sono state attuate numerose misure cautelari reali su richiesta della Procura. Le misure riguardano due aziende attive nel settore del trattamento di rifiuti ferrosi, le cui operazioni sono ora gestite da un amministratore giudiziario.

Complessivamente, sono dieci gli indagati che rispondono di vari reati, tra cui traffico illegale di rifiuti, falso ideologico, associazione a delinquere e occupazione abusiva di suolo pubblico. Sono stati posti sotto sequestro anche una decina di veicoli utilizzati dai conferitori di materiale ferroso, i quali, secondo le indagini, operavano senza autorizzazioni e senza compilare i formulari prescritti dalla legge.

L’attività di polizia giudiziaria condotta dal Nic della Polizia locale ha rilevato, durante un mese di monitoraggio, il conferimento illegale di circa 170 tonnellate di rifiuti, grazie a quasi mille movimentazioni illegali. Le prime indagini indicano che i pagamenti per i carichi avvenivano in nero e le aziende compilavano formulari falsi al fine di giustificare il conferimento presso centri di stoccaggio in varie città del sud Italia.

REGGIO – Vandalizzata la nuova area ludica sul Lungomare di Pellaro, Merenda: «Indignati perché ne vanno di mezzo i bambini»

Vandalizzata la nuova area ludica sul Lungomare di Pellaro, il consigliere Merenda: «Siamo indignati per questo atto perché ne vanno di mezzo i bambini. Abbiamo sporto denuncia ai carabinieri»

Ignoti hanno danneggiato alcune giostrine e imbrattato muri e pavimenti di un’area, voluta dall’Amministrazione Falcomatà, che ospita giochi per bambini

È stata vandalizzata a Pellaro un’area ludica in corso di realizzazione nel pressi della Lega navale sul Lungomare Latella. Ignoti hanno danneggiato alcune giostrine e imbrattato muri e pavimenti. Si tratta di un’area, voluta dall’Amministrazione Falcomatà, che ospita giochi per bambini, con una parte destinata allo sgambamento dei cani, nell’ottica di un intervento che punta a dare nuovo decoro alla zona. Sui fatti è intervenuto il consigliere comunale con delega a Parchi e Giardini Massimiliano Merenda.

«Purtroppo, ancora una volta, dobbiamo registrare un evento spiacevole in una zona periferica della città che ci è molto cara – ha spiegato Merenda – Pellaro per l’Amministrazione comunale ha lo stesso valore del centro città. Nel riqualificare un luogo che era nel degrado assoluto dobbiamo constatare che, nonostante l’opera non sia conclusa, pur essendoci le reti di recinzione del cantiere, ignoti sono entrati e, oltre a vandalizzare i giochi, hanno sporcato muri e pavimentazione con scritte ingiuriose».
«Siamo indignati per questo atto, anche perché chi ne va di mezzo in questi casi sono i bambini. Pertanto – ha concluso Merenda – abbiamo chiesto agli uffici comunali di sporgere denuncia presso la stazione locale dei carabinieri. L’auspicio è che atti del genere non si ripetano più poiché si tratta di un danneggiamento nei confronti del patrimonio comune».

 

REGGIO – L’Amministrazione comunale incontra i rappresentanti dei genitori della scuola Pythagoras. L’assessore Briante: «Interlocuzione con la ditta per accelerare sui lavori»

Nei prossimi giorni gli Amministratori di palazzo San Giorgio continueranno a seguire la vicenda per assicurare la conclusione delle verifiche nel più breve tempo possibile

Si è svolto a palazzo San Giorgio un incontro per discutere sulla situazione dell”I.C. “Nosside-Pythagoras” di Reggio Calabria. La scuola è chiusa dallo scorso autunno in attesa delle verifiche sismiche e gli studenti sono stati trasferiti nei plessi delle scuole “Bevacqua” e “Antonino Scopelliti”.

All’evento erano presenti il vicesindaco Paolo Brunetti, gli assessori comunali Anna Briante, Lucia Nucera, Francesco Costantino, i consiglieri Giovanni Latella, Deborah Novarro e Marcantonio Malara, insieme ai rappresentanti dei genitori degli studenti e il responsabile della sicurezza, insieme a un rappresentante dei commercianti della zona.

Durante l’incontro, che è servito a fornire chiarimenti sulla vicenda, gli esponenti della Giunta hanno evidenziato che i rallentamenti sono relativi alle procedure tecniche e ad una interlocuzione in corso con l’impresa che si è aggiudicata l’appalto del quarto lotto, che comprende appunto le ultime quattro scuole da sottoporre a verifica.

Ulteriori assicurazioni ai rappresentanti dei genitori sono arrivate circa la ferma volontà di mantenere la struttura. «Non c’è nessuna intenzione di eliminare quel plesso nell’ambito di una ristrutturazione di tutta l’area a vantaggio dell’aeroporto – ha aggiunto l’assessore Briante – perché l’Amministrazione si è già espressa con l’amministratore di Sacal sostenendo che non lascerà quel plesso».

Nei giorni a venire gli Amministratori di palazzo San Giorgio continueranno a seguire la vicenda per assicurare la conclusione delle verifiche nel più breve tempo possibile.

MESSINA – Il Comitato Ponte Subito: “Solidarietà a Ciucci, a Messina i metodi fascisti dei No Ponte”

Esprimiamo viva solidarietà all’amministratore delegato della società Stretto di Messina Pietro Ciucci che ieri a Messina ha subito i metodi fascisti dei No Ponte: gli hanno urlato offese e ingiurie gratuite, gli hanno lanciato rotoli di carta igienica e poi hanno fatto irruzione nella sala consiliare del Palazzo comunale interrompendo la seduta della Commissione in cui Ciucci era stato convocato proprio per illustrare i dettagli dell’aggiornamento del progetto del Ponte sullo Stretto di Messina. Paradossale che proprio coloro che contestavano la mancata trasparenza della società, poi hanno impedito di parlare proprio a chi era venuto a Messina per rispondere ai dubbi paventati da qualcuno“. Lo afferma, in una nota, il Comitato Ponte Subito che da oltre 15 anni si batte per la realizzazione della grande opera dello Stretto.

I No Ponte – prosegue il Comitato – si sono confermati quello che sono: facinorosi, estremisti, totalmente incuranti della democrazia, della libertà e delle regole della convivenza civile. Impedire di parlare ad un rappresentante istituzionale in un luogo delle Istituzioni è gravissimo e indegno di un Paese democratico, liberale e civilizzato. La buona notizia è che ormai sono rimasti un piccolo drappello di estremisti (ieri erano poche decine), ultimi moicani di una battaglia di retroguardia. Molto confortanti, al contrario, le parole di Ciucci che ha confermato la bontà del progetto, smentendo le solite cassandre. Anche Pietro Salini (WeBuild) nell’intervista su Quarta Repubblica (Rete 4) ieri sera ha confermato la bontà del progetto del Ponte sullo Stretto di Messina, già utilizzato per costruire ponti ovunque nel resto del mondo, annunciando di avere già le squadre di operai pronti per l’avvio dei cantieri. La spinta del governo Meloni, con il ministro Salvini in prima linea, ha consentito di bruciare le tappe in poco più di un anno recuperando tutto il tempo perduto negli 11 anni precedenti e adesso ci siamo quasi: finalmente il Ponte sullo Stretto diventerà realtà liberando Calabria e Sicilia dal loro isolamento, dalla loro marginalità, dal loro atavico sottosviluppo” conclude la nota del Comitato Ponte Subito.

REGGIO – Arrestati due soggetti extracomunitari nella flagranza del reato di tentata estorsione

Polizia di Stato di Reggio Calabria

Nei giorni scorsi, gli Agenti della Polizia di Stato in servizio presso l’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico hanno arrestato due soggetti nella flagranza del reato di tentata estorsione ai danni del titolare di un’attività commerciale.

A seguito di una telefonata pervenuta alla locale Sala Operativa, nella quale veniva segnalata un’accesa lite in corso tra diversi soggetti in una via del centro città, i poliziotti delle Volanti, grazie al potenziamento dell’attività di controllo del territorio finalizzata al contrasto della microcriminalità diffusa, raggiungevano in breve tempo il luogo indicato, constatando effettivamente la presenza di tre soggetti intenti a discutere in prossimità di un’attività commerciale.

In particolare, due uomini, un 42enne di origini indiane e un 32enne di origine pakistana, nonostante l’arrivo degli Agenti della Polizia di Stato, continuavano a minacciare il titolare dell’attività commerciale di dar fuoco a quest’ultima e, nel caso in cui avesse sporto denuncia contro di loro, anche di morte.

L’attività investigativa immediatamente condotta dagli operatori della Volante ha consentito di delineare un quadro chiaro in ordine alla matrice estorsiva dietro ad una precedente richiesta di denaro.

Entrambi i soggetti, senza fissa dimora e con diversi precedenti di polizia, sono stati arrestati per il reato di tentata estorsione e messi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria che, dopo averne convalidato l’arresto, ha disposto nei loro confronti l’applicazione della misura della custodia cautelare in carcere.

 

Reggio Calabria, 19 marzo 2024

BAGNARA CALABRA (RC) – Tentano di truffare diversi anziani, arrestati in flagranza due ventenni.

Sempre il medesimo e collaudato stratagemma. Prima la telefonata all’anziana vittima e, fingendosi Carabinieri o Avvocati, raccontavano di aver ricevuto da parte di un suo familiare la richiesta di chiamare per ottenere dei soldi. Questo familiare, generalmente figlio o nipote, arrestato dopo un incidente con feriti, avrebbe avuto urgente bisogno di denaro per coprire le spese legali e la cauzione. Il centralinista teneva la vittima al telefono tutto il tempo necessario, nel mentre che questa racimolava tutto il denaro e anche i monili preziosi custoditi in casa, impedendo a chiunque di interferire. A quel punto, invitato il malcapitato a portarsi sull’uscio dell’abitazione, entrava in scena il complice, il quale, presentandosi davanti al malcapitato e fingendosi un collaboratore dell’interlocutore telefonico, si faceva consegnare i soldi.

Ma questa volta qualcosa ai truffatori è andato storto. I Carabinieri della Stazione di Bagnara Calabra sono riusciti ad arrestare in flagranza due ventenni napoletani, i quali si stavano rendendo responsabili di diversi tentativi di truffa in quel Comune.

Un’anziana donna, che aveva appena ricevuto la solita telefonata dai malfattori e non aveva abboccato, allertava i militari, i quali immediatamente iniziavano a battere le strade di quel centro cittadino al fine di rintracciare i malfattori.

Così, questi riuscivano a sorprendere i due giovani partenopei, che erano già pronti a prelevare il denaro presso l’abitazione di una seconda ignara vittima, un’altra anziana donna, che stavolta stava cascando nella trappola tesa dei malfattori, i quali le avevano richiesto la somma di 12.000 euro. In particolare, uno dei due giovani era già in procinto di presentarsi presso l’abitazione della malcapitata, mentre l’altro lo attendeva in una strada limitrofa a bordo di un’autovettura, pronto per la fuga dopo il prelievo del bottino.

Il loro intento criminoso però sfumava, grazie al pronto intervento dei Carabinieri, i quali, dopo averli individuati poiché insospettiti dal loro atteggiamento, li bloccavano prontamente, impedendo la realizzazione del loro disegno criminale.

Il procedimento è attualmente nella fase delle indagini preliminari e per gli indagati vale il principio di non colpevolezza sino alla sentenza definitiva.