CROTONE – Sequestro di cocaina nel quartiere Acquabona, arrestata una donna
La squadra volanti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura ha tratto in arresto una donna di 35 anni, crotonese, per il reato di detenzione al fine di spaccio di stupefacenti.
Durante il normale servizio di controllo del territorio effettuato nel quartiere Acquabona, che rappresenta una delle principali piazze di spaccio del capoluogo e, per tale motivo, costantemente pattugliata, gli agenti hanno notato una donna, conosciuta in quanto imparentata con soggetti dediti a tale attività illecita la quale, alla vista degli operatori, è rientrata precipitosamente all’interno della sua abitazione.
Insospettiti da tale comportamento, gli agenti si sono recati presso l’immobile per effettuare una perquisizione; la donna, dopo aver afferrato un marsupio, ha tentato di allontanarsi velocemente attraverso una porta posta sul retro, ma è stata subito raggiunta e bloccata.
All’interno del marsupio, sono state rinvenute 9 dosi di cocaina per un totale di circa 6 grammi, materiale da confezionamento e un bilancino elettronico, intriso di sostanza stupefacente.
La perquisizione ha consentito altresì di rinvenire diverse banconote di vario taglio per un totale di 285 euro, somma che è stata sequestrata in quanto ritenuta provento dell’attività di spaccio.
Pertanto, la donna è stata denunciata in stato di arresto, e posta a disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Crotone.
REGGIO – Falcomatà: “Un consiglio comunale aperto dedicato all’attraversamento stabile dello Stretto”
«Un consiglio comunale aperto dedicato all’attraversamento stabile dello Stretto, un momento di riflessione da condividere con tutte le forze politiche e sociali, i sindacati, le associazioni di categoria, i corpi intermedi, i singoli cittadini ed i movimenti che vogliono vederci chiaro sul Ponte tra Reggio e Messina». È l’invito del sindaco Giuseppe Falcomatà, intervenuto al convegno sulla mega opera programmata dal Governo e che ha raccolto, nell’aula consiliare di Palazzo San Giorgio, tutte le espressioni del “no” alla sua realizzazione.
«Non possiamo essere soggetti passivi rispetto ad un progetto che modificherà radicalmente i nostri luoghi e le nostre abitudini», ha detto Falcomatà sostenendo, con forza, che «gli enti territoriali, in primis la Città Metropolitana di Reggio Calabria, devono comportarsi da istituzioni e governare questi processi, non subirli».
«Se il Governo vuole usare i fondi della coesione per costruire il Ponte – ha aggiunto Falcomatà – si dovrà scontrare con la netta opposizione del Comune e della Città Metropolitana di Reggio Calabria. Non consentiremo, infatti, che ingenti risorse riservate a colmare il gap fra il Nord ed il Sud del Paese attraverso investimenti su welfare, servizi pubblici essenziali, riqualificazione degli spazi pubblici o trasporto pubblico locale possano essere trasferiti sulla realizzazione del Ponte». Un’infrastruttura che, secondo il sindaco Falcomatà, deve essere intesa come «un pezzo di un puzzle più grande, dove ci stanno l’alta velocità, la riqualificazione delle arterie stradali come la Statale 106 e le vie di collegamento alle aree intere, lo sviluppo dei porti e dell’aeroporto».
«Il Ponte inteso così com’è, da solo – ha spiegato – sarebbe solo un’inutile cattedrale nel deserto. Serve un coinvolgimento reale del territorio, attraverso le istituzioni ed in generale con la comunità di chi questi luoghi li vive da sempre. Tutti questi concetti li ho ribaditi nel corso dell’incontro richiesto da Pietro Ciucci, amministratore delegato della società Stretto di Messina».
«Il Governo – ha proseguito Falcomatà – ha deciso di andare avanti su questo progetto e non possiamo fare finta di niente. Dobbiamo essere protagonisti e non comparse. L’unità dei sindaci, espressa in questo contesto anche dai primi cittadini di Villa San Giovanni e Campo Calabro, Giusy Caminiti e Sandro Repaci, ma anche da quello di Messina Federico Basile, è l’unico modo possibile per poter incidere rispetto a questo progetto. Noi, infatti, vogliamo dimostrarci istituzioni serie e ci deve essere data la possibilità di farlo nei contesti, nei modi opportuni e degni di chi ha l’onore di rappresentare una comunità di quasi 600 mila abitanti». «Su questi temi così importanti – ha concluso il sindaco – i cittadini vanno ascoltati ed il dibattito deve essere costante e sempre più animato. Proprio per questo, si è valutata la possibilità di discuterne a fondo in un consiglio comunale aperto da convocare nelle prossime settimane».
REGGIO – Rifiuti e roghi in periferia, Cannizzaro: “Grazie alle Forze dell’Ordine e di Pubblica sicurezza, ma soprattutto ai cittadini, che denunciando si elevano a sentinelle del bene comune”
“Il mio sincero grazie ai Carabinieri del Comando provinciale che hanno eseguito l’operazione, alla Procura della Repubblica che l’ha coordinata, ai Vigili del Fuoco che spesso sono intervenuti a sedare gli incendi, ma soprattutto grazie ai cittadini di Reggio Calabria, che hanno segnalato e denunciato gli episodi di smaltimento illecito di rifiuti e di incendio degli stessi. È soprattutto attraverso quanto fatto a monte dai residenti delle zone interessate se oggi è stato possibile dire basta a roghi tossici e deturpazione dell’ambiente in alcuni luoghi della periferia Sud!”
A dirlo è Francesco Cannizzaro, Vice Capogruppo di Forza Italia alla Camera dei Deputati e Coordinatore regionale del Partito, intervenendo a proposito dell’operazione odierna, condotta dalla Sezione Operativa e dalla Stazione di Gallina della Compagnia di Reggio Calabria.
“Sono state accertate le responsabilità di un danno all’integrità dell’ambiente, oltre che di un pericolo per la salute pubblica. Pertanto, non finiremo mai di ringraziare le Forze dell’Ordine per il lavoro quotidiano che svolgono nelle loro diverse funzioni. Ciò che più voglio evidenziare resta tuttavia l’importanza delle denunce dei cittadini, quindi della partecipazione attiva al bene comune. Perché di questo si tratta. Sono molto felice che in Calabria stia prendendo il sopravvento quella fondamentale consapevolezza che affidarsi allo Stato piuttosto che all’indifferenza o alla rassegnazione alla fine ripaghi. Insieme siamo tutti più forti.”
REGGIO – Il Palazzo della Cultura “Pasquino Crupi” apre le porte a “La Via Crucis di Serafino Valla”
Le porte del Palazzo della Cultura “Pasquino Crupi” si sono aperte sulla mostra “La Via Crucis di Serafino Valla”. La personale del maestro Serafino Valla, curata dal professor Giammarco Puntelli in collaborazione con Giuseppina Valla, è stata inaugurata dal sindaco metropolitano, Giuseppe Falcomatà, dal vicesindaco Carmelo Versace e dal consigliere delegato alla Cultura, Filippo Quartuccio, alla presenza, fra gli altri, dei consiglieri comunali reggini Giovanni Latella e Franco Barreca.
La mostra, che rimarrà visitabile fino al prossimo 5 maggio, presenta in totale quindici nuove opere, ovvero le quattordici stazioni della Via Crucis e una quindicesima stazione che il maestro ha rappresentato come la Risurrezione. Il nuovo percorso espositivo si affianca a quello già disponibile dallo scorso 11 novembre, dal titolo “L’arte gentile di Serafino Valla”, visitabile anch’esso fino al prossimo 5 maggio al Palazzo della Cultura.
“E’ un onore – ha detto Falcomatà – ospitare, ampliandone la prospettiva, un grandissimo artista come Valla. La mostra dedicata alla passione di Cristo, ricca di colori e dei tratti naif del maestro di Luzzara, ci accompagna al periodo Pasquale sotto un profilo artistico, oltre che spirituale”. “Serafino Valla – ha aggiunto il sindaco – manca ormai da 10 anni, ma le sue splendide opere lo hanno reso immortale di fronte ai nostri occhi mai sazi di arte, cultura e bellezza”.
Per il consigliere Filippo Quartuccio, quella di Serafino Valla è “un’arte gentile”. “Questo importante progetto – ha spiegato – rappresenta il percorso doloroso vissuto da Gesù. In questa occasione, quindi, la Città Metropolitana ha voluto donare alla comunità un vero e proprio intreccio d’arte e spiritualità lungo il cammino che ci accompagnerà verso la Quaresima. Palazzo “Crupi”, in questo senso, si conferma luogo culturale per eccellenza, aperto ad ogni realtà per qualificare e diversificare l’offerta artistica presente sul nostro territorio”.
REGGIO – Tariffe ridotte per l’utilizzo del Granillo e del PalaCalfiore, Latella: “Un cambiamento necessario per le società sportive militano in categorie minori”
Tariffe ridotte per gli impianti sportivi più prestigiosi della città. È stata la giunta comunale a stabilirlo con una delibera approvata nei giorni scorsi per la “Determinazione tariffe impianti sportivi-anno 2024” che ha riguardato “Il regime di contribuzione per l’uso temporaneo degli impianti sportivi e palestre scolastiche del comune di Reggio Calabria”.
In particolare con la determina è stata approvata la riduzione tariffe del PalaCalafiore e dello stadio “Oreste Granillo” nel caso di utilizzo da parte di società sportive, da un lato Pallacanestro Viola Reggio Calabria e dall’altro la Lfa Reggio Calabria. Per il palazzetto di Pentimele si passa da 500 a 300 euro di tariffa per gara, anche di campionato, con o senza pubblico. Per lo stadio Granillo la tariffa per gara, con o senza pubblico, del campionato serie D è di 1.600 euro, rispetto alla precedente di circa 5.000 euro.
«Un cambiamento necessario – ha chiarito Giovanni Latella, consigliere comunale con la delega allo Sport – dovuto al fatto che le società militano in categorie dilettantistiche e allora ci ha portato ad un abbassamento delle tariffe, rispetto a quella unica precedente molto elevata. Basti pensare che quella del Granillo era di 4.500 euro più il 5% degli incassi. Sempre al Granillo abbiamo previsto degli scaglioni: 3.000 euro per il campionato di calcio di serie C, e 4.500 euro dalla serie B in su. In questo momento la Reggina milita in serie D e non può pagare quanto paga una società di serie B o di serie A. Lo stesso dicasi per il PalaCalafiore che, in questo momento, viene utilizzato da società dilettantistiche e allora anche in questo caso abbiamo cercato di andare incontro alle nostre società che lo utilizzano per le attività sportive».
Ma non solo. Si stanno valutando nuove soluzioni. «Per gli altri impianti – ha aggiunto Latella – abbiamo cercato di mantenere le tariffe inalterate. Per il futuro, considerando l’uscita dal piano di rientro, stiamo lavorando con l’assessore al Bilancio e il dirigente del settore per pianificare un ritocco al ribasso delle tariffe per gli altri impianti. La valorizzazione delle strutture esistenti e la creazione di nuove, per dare sempre a più cittadini la possibilità di fare sport, rientra tra gli obiettivi del sindaco Giuseppe Falcomatà, stando sempre vicini alle tante società sportive di base che, con sacrifici e passione, operano nella nostra città mantenendo vive tante discipline».
REGGIO – A Palazzo Alvaro il primo passo per la costituzione della Fondazione di Comunità
La Città metropolitana di Reggio Calabria ha sottoscritto un protocollo d’intesa finalizzato alla successiva costituzione della Fondazione di Comunità dell’area metropolitana di Reggio Calabria.
L’atto è stato firmato a Palazzo Alvaro dalla Città metropolitana, Comune di Reggio Calabria, rappresentati dal sindaco Giuseppe Falcomatà; Università degli studi Mediterranea di Reggio Calabria rappresentata dal prorettore, prof. Massimo Lauria; fondazione Carical rappresentata da Antonino Sorgonà; associazione Piccola Opera Papa Giovanni, rappresentata dal presidente, Nino Siclari; Goel gruppo cooperativo rappresentato dalla Cooperativa Sociale Goel con il presidente, Vincenzo Linarello; Consorzio Macramè rappresentato dal vicepresidente, Luciano Squillaci; Ecolandia parco ludico, tecnologico, ambientale rappresentato dal presidente, Giovanni Pensabene.
L’atto è finalizzato a individuare gli strumenti adeguati per promuovere, a livello locale metropolitano, una rete integrata di servizi, da attuarsi con il coinvolgimento dei differenti soggetti interessati, pubblici, del privato sociale e del mondo del volontariato, al fine di attuare un processo di cambiamento e crescita socio-culturale, nel rispetto dei principi fondamentali di sussidiarietà, responsabilità, solidarietà.
“E’ uno strumento – ha aggiunto il primo cittadino – che realizza una infrastruttura sociale e consente di creare occupazione e migliorare la qualità della vita del territorio, avendo anche un approccio sociale sulle tematiche di riferimento, ossia la trasformazione delle fragilità di un’area, in elemento di forza. Una bella testimonianza l’abbiamo a Messina, con la Fondazione di Comunità che ha consentito il proseguimento di un’attività storica, legata alla produzione di birra”. “L’approccio delle Fondazioni Comunità – ha affermato – è proprio quello di creare progetti ed attività che arrivano dal territorio, una scelta vincente che per noi è anche di indirizzo politico e che cerchiamo di applicare in tutte le situazioni che riguardano le competenze del Comune e della Città metropolitana”. “Anche in questo caso – ha concluso Falcomatà – è importante il coinvolgimento e la presenza e le altre realtà associative e privati che da anni operano in questo settore, questo è un primo passo per poi costituire formalmente la Fondazione Comunità e quindi partire con tutti i progetti che si potranno realizzare”.
REGGIO – Smantellata organizzazione dedita al traffico illecito e incendio rifiuti.
Riscontrati numerosi roghi tossici in città. Danno per l’integrità dell’ambiente e pericolo per la salute pubblica.
Dalle prime ore del mattino, nella città di Reggio Calabria, i Carabinieri della locale Compagnia stanno eseguendo un’ordinanza di misura cautelare personale nei confronti di associazione finalizzata traffico illecito di rifiuti ed incendio degli stessi. Sono due gli uomini, di età compresa tra i 20 e i 35 anni, destinatari di misura cautelare agli arresti domiciliari ed altri cinque indagati, tutti ritenuti responsabili, a vario titolo, di far parte di un’organizzazione criminale dedita al costante e abusivo sversamento di rifiuti nelle aree adiacenti all’unico mercato ortofrutticolo di Reggio Calabria e successivo smaltimento mediante incendi.
L’operazione rappresenta l’epilogo di un’articolata attività di indagine iniziata nel mese di marzo e conclusa a giungo 2023, condotta dalla Sezione Operativa e dalla Stazione di Gallina della Compagnia di Reggio Calabria e coordinata dalla locale Procura della Repubblica di Reggio Calabria – diretta dal Dott. Giovanni Bombardieri – che ha permesso di interrompere una serie di reati, tra i più pericolosi per l’ambiente, l’incolumità e la salute pubblica.
L’attenzione su questa problematica trae origine dalle numerose segnalazioni di cittadini residenti nella zona sud di Reggio Calabria, stanchi della presenza di rifiuti nei pressi delle loro abitazioni e dei roghi tossici generati dall’incendio degli stessi.
Gli accertamenti dei militari sono iniziati con un servizio di monitoraggio dell’area esterna del mercato ortofrutticolo di Mortara-San Gregorio, finalizzato all’identificazione dei responsabili dello sversamento incontrollato di rifiuti sia nell’area interessata dalle attività commerciali, che in quella immediatamente circostante.
In particolare, dalla complessa ed approfondita attività di indagine svolta dai Carabinieri, è emersa l’esistenza di un vero e proprio sodalizio criminale dedito alla commissione di delitti in materia ambientale.
Le indagini, di natura tradizionale e tecnica, consentivano di verificare come il titolare di un’impresa di imballaggi, incurante del rispetto di qualsiasi normativa in materia ambientale, servendosi degli automezzi riconducibili alla propria ditta e della collaborazione degli altri indagati che, tutti in nero e non regolarmente dipendenti dell’azienda raccoglieva, trasportava e depositava in maniera incontrollata nelle aree adiacenti al predetto mercato ingenti quantitativi di rifiuti speciali derivanti dalle attività commerciali interne e rifiuti urbani – anche prelevati da altri esercizi pubblici del territorio reggino – per poi reiteratamente e settimanalmente smaltirli dandovi fuoco.
Nella circostanza, si appurava uno stabile e continuativo modello di organizzazione dei mezzi e delle risorse personali assunte in nero dall’impresa, volto alla realizzazione di numerose discariche non autorizzate lungo il perimetro di circa un kilometro dell’area mercatale. In particolare, si acclarava che il titolare dell’impresa aveva assunto un vero e proprio ruolo di organizzatore all’interno del suddetto gruppo criminale. Il predetto, infatti, poneva a disposizione degli associati gli automezzi – utilizzati nelle prime ore del mattino o nelle giornate di chiusura del mercato – per i citati scopi criminali.
I plurimi sversamenti e gli incendi di rifiuti effettuati in tale area, hanno compromesso l’incolumità pubblica delle persone residenti in prossimità del mercato ortofrutticolo, in quanto le fiamme sprigionate assumevano, spesso, caratteri di vastità, rapida propagazione e difficoltà di spegnimento da parte dei Vigili del Fuoco, anche a causa della ingente presenza di vegetazione incolta circostante.
Inoltre veniva riscontrato il danno per l’integrità dell’ambiente ed il rischio per la salute pubblica a causa dei roghi tossici generati, i cui fumi di colore nero coinvolgevano i nuclei familiari del limitrofo centro abitato.
Nell’ambito della medesima attività investigativa è stato operato il sequestro preventivo dell’intero patrimonio della suddetta impresa, comprensivo di conti correnti, automezzi, mezzi d’opera e di un box occupato abusivamente all’interno del mercato ortofrutticolo.
Questa attività d’indagine racchiude la sensibilità dell’Arma reggina in materia di tutela della salute pubblica e dell’ambiente.
Prendersi cura di queste problematiche e vigilarvi sull’inquinamento ambientale è la sfida odierna dell’Arma dei Carabinieri, a salvaguardia della popolazione locale con un’attenzione particolare alla salubrità dei centri cittadini.
Trattandosi di provvedimento in fase di indagini preliminari, rimangono salve le successive determinazioni in fase dibattimentale.