REGGIO – Ripepi: “Il camaleonte Versace fa il gioco delle tre carte”

La trance agonistica da campagna elettorale ha fatto male all’onnipresente e tutto fare Carmelo Versace, giovane Consigliere Comunale che si è incontrato con la funzione di Sindaco f.f. della Città Metropolitana.

Ancora una vicenda deplorevole per la Giunta Falcomatà, in colpevole ritardo politico-amministrativo nei confronti degli imprenditori balneari, privati di qualunque titolo di legge per poter aprire.

Di ritardo in ritardo, di omissione in omissione, di farsa in farsa. L’azione politica della Giunta Falcomatà non cambia mai cliché ed anzi replica in ogni occasione uno squallido copione ormai consueto.

Oggi alle ore 12 si è riunita la Commissione Attività Produttive, presieduta dal Consigliere Carmelo Versace, durante la quale gli imprenditori del settore balneare hanno palesato la loro estrema difficoltà, derivante dal mancato adeguamento del comune di Reggio Calabria alle normative europee, che impongono la messa al bando degli spazi demaniali ove sussistono i lidi.

Ad oggi, non avendo l’ente reggino stabilito alcuna proroga alle concessioni o deliberato alcun atto, i balneari non dispongono di alcun titolo di legge per esercitare la loro attività ed in caso di apertura andrebbero incontro alle inevitabili contestazioni della Guardia Costiera.

Una situazione di stasi già di per sé vergognosa e lesiva della flebile economia cittadina, una situazione che ha mostrato una volta ancora quali siano i mesti teatrini a cui ci sottopone la Giunta Falcomatà.

Oggi, infatti, Carmelo Versace ha presentato in commissione un atto di indirizzo teso a stimolare l’Assessorato all’Urbanistica a decidere circa la vicenda dei balneari. Un paradosso, un palese gioco delle tre carte, ove risulta davvero assurdo che si voglia far votare un documento che stimola l’Assessorato competente ad adempiere ai suoi compiti senza però schierarsi contro la propria Giunta, ancora una volta incapace nelle sue varie parti a produrre quegli atti, che la legge invece impone.

Versace, che si candiderà alle Europee con Azione, vuole furbescamente raccattare qualche centinaio di voti in più presso i balneari simulando di occuparsi della loro vicenda, ma senza prendere posizione nei confronti della sua stessa maggioranza.

Ma a parlare oggi in Commissione c’era la maggioranza che governa Palazzo San Giorgio, o l’opposizione alla maggioranza composta dagli stessi alleati di Falcomatà?

Il camaleonte Versace cercando di far dimenticare a tutti che fa parte della maggioranza più devastante della storia, si veste da salvatore dei balneari facendo una proposta che boccia i suoi stessi alleati. Tutto nel silenzio assoluto di maggioranza e opposizioni varie.

Basta fare finta di fare opposizione alla propria maggioranza a convenienza per racimolare voti sottacendo le vere e gravi responsabilità di questa Giunta fallimentare.

Queste pratiche ormai le conosciamo bene! Rappresentano un modo di fare politico tanto consolidato quanto deleterio, che va in ogni modo estirpato!”

 Massimo Ripepi

 

MELICUCCO (RC) – Vendeva pane abusivamente, sospesa attività commerciale

Martedì mattina, i Carabinieri della Stazione di Melicucco (RC), supportati dai Carabinieri Forestali di Cittanova e da personale dell’Azienda Ospedaliera provinciale di Palmi, nell’ambito di servizi predisposti al contrasto dell’abusivismo commerciale, hanno sequestrato un ingente quantitativo di pane nei confronti di un uomo che esercitava vendita ambulante sulla pubblica via.

Nello specifico i militari hanno accertato che il venditore era sprovvisto della prevista autorizzazione per il commercio. Inoltre, nel medesimo controllo, i carabinieri hanno riscontrato gravi criticità nel prodotto in quanto non confezionato con apposito involucro di protezione e trasportato in un autoveicolo in scarse condizioni igieniche.

Nella stessa mattinata i Carabinieri, unitamente al personale dell’ASP di Palmi, hanno accertato che il luogo di produzione del pane, seppur autorizzato, non aveva i requisiti igienico-sanitari a causa di diffuse intercapedini nel muro, le quali apparivano in gran parte sprovviste di rivestimento, mostrando fili scoperti oltre ad essere compromesse per il marcato annerimento dovuto ai fumi di combustione del forno.

Il titolare, in violazione di legge, era anche sprovvisto dell’HACCP, la certificazione di controllo che garantisce il mantenimento della doverosa salubrità alimentare in ogni fase del processo produttivo del prodotto finito.

A causa delle gravi condizioni igienico-sanitarie l’attività commerciale è stata sospesa e il titolare dovrà pagare sanzioni per un totale di euro 2000,00.

REGGIO – Prosegue il restyling e l’efficientamento energetico di Palazzo Alvaro

Iniziati a Piazza Italia i lavori di sgombero del tetto della sede della Città Metropolitana, dove verrà anche restaurato il giardino d’inverno per la realizzazione di eventi partecipativi e mostre

Proseguono i lavori di manutenzione straordinaria e messa a norma della terrazza di Palazzo Alvaro, sede della Città Metropolitana di Reggio Calabria. L’attività contempla l’efficientamento energetico e degli impianti di climatizzazione dell’antico edificio. In queste ore, infatti, la ditta incaricata, attraverso l’utilizzo di una gru che ha reso necessaria la chiusura al transito della via adiacente al palazzo, sta provvedendo alla completa rimozione del corposo impianto di areazione sistemato in cima all’immobile di pregio. L’intervento, dunque, si è reso necessario per via delle condizioni ormai vetuste dell’impermeabilizzazione sia del terrazzo che della volta a padiglione che sovrasta l’aula consiliare e molti altri ambienti.

L’importo del progetto ammonta a circa 600 mila euro ed è seguito dal settore Edilizia, guidato dal dirigente, Giuseppe Mezzatesta, rup Loredana Brianti, con la progettazione e direzione lavori dell’architetto Umberto Sorrenti.

L’obiettivo, oltre a migliore radicalmente la qualità impiantistica energetica di Palazzo Alvaro, è quello di rendere fruibile il cosiddetto “Giardino d’inverno”, un ampio spazio, ad oggi mai utilizzato, che impreziosirà il livello più alto dell’edificio e che potrebbe rappresentare un ulteriore punto d’incontro per la cittadinanza in cui svolgere attività artistiche e culturali.

Nel complesso delle attività di cantiere sono previste, altresì, la realizzazione di un massetto in aderenza, la posa in opera di barriera a vapore e di uno strato isolante, la realizzazione del massetto cementizio desolidarizzato previa stesura di uno strato separatore orizzontale, la stesura di impermeabilizzante, la posa in opera della pavimentazione del terrazzo di tipo galleggiante, costituita da lastroni in cemento vibrocompresso con finitura in ciottoli montati a secco così da consentire, anche in futuro, che gli eventuali interventi manutentivi sul manto impermeabilizzante possano avvenire smontando e rimontando la pavimentazione senza distruggerla.

REGGIO – La percezione del Bello nel XXI secolo, incontri in Accademia

L’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria ha organizzato un ciclo di incontri sul tema “La percezione del bello nel XXI secolo. Conversazioni oltre il reale”, curati da Giuseppina De Marco, Storica dell’arte e Docente di Elementi di Architettura e Urbanistica, per coinvolgere il più vasto pubblico in un percorso di conoscenza e di comprensione dei meccanismi culturali sottesi alla nascita delle opere d’arte contemporanea, nei confronti delle quali tuttora si assiste a difficoltà di decodificazione visiva e di interpretazione critica. Cosa si intende dimostrare durante questi incontri? Tutta l’arte è contemporanea e le radici dei linguaggi più innovativi e trasgressivi riconducibili alle Avanguardie e Neoavanguardie del Novecento affondano indietro nel tempo, come dimostra un’attenta analisi della Storia dell’Arte. Ciò che cambia è la visione del mondo, mediata da Filosofi e Scienziati, che offrono sempre nuove lenti per la lettura del rapporto dialettico tra l’Io e il Non Io. Il concetto della Bellezza, elaborato nelle Accademie greche, è spesso entrato nella formazione dei maggiori artisti, che oggi riteniamo i Maestri della Contemporaneità, i quali, vagliando criticamente i canoni classici, sono riusciti a tracciare nuove e soggettive visioni del mondo, solo dopo avere conosciuto i grandi interpreti della Bellezza antica. Perché antico (da ante-davanti) è ciò che si colloca davanti a noi e che, racchiudendo valori etici universali, si offre a nuove interpretazioni. All’aspirazione verso l’equilibrio, che ha generato forme d’arte apparentemente intellegibili ai più, si è gradualmente sostituita un’arte che sembra celebrare il Caos o meglio la Libertà, mediante nuovi canali conoscitivi, che sono riusciti a fare vacillare le certezze fin dalla nascita dell’Uomo Copernicano.

Il primo incontro si svolgerà presso l’Aula Magna dell’Accademia, in via XXV Luglio n. 10, Mercoledì 10 aprile alle 17.30. Dopo il saluto istituzionale della Presidente Maria Cerzoso e del Direttore Pietro Sacchetti, Giuseppina De Marco introdurrà il dibattito sul tema La storicità del linguaggio contemporaneo. Gli antichi e noi, che vedrà protagonista il Direttore del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, Fabrizio Sudano, in dialogo con la curatrice e con Domenico Surace, Docente di Storia dell’Arte.

Il secondo appuntamento è fissato per Mercoledì 15 maggio, ore 17.30, e avrà l’obiettivo di Conoscere e ri_conoscere. Segni, sottosegni, messaggi elaborati dai protagonisti del XXI secolo, con la partecipazione di Marcello Sestito, Professore di Composizione architettonica e urbana presso il Dipartimento di Architettura e Territorio dell’Università Mediterranea, che dialogherà con Giuseppina De Marco, Marcello Francolini e Gabriele Romeo.

Mercoledì 12 giugno alle ore 17.30 l’incontro verterà sul tema Destrutturare la Bellezza. Estetica del Caos – Estetica della Libertà, affrontato da Ettore Rocca, Professore di Estetica presso il Dipartimento di Architettura e Territorio dell’Università Mediterranea e presso Søren Kierkegaard Studies, Department of Systematic Theology, Faculty of Theology, University of Copenhagen.

CALABRIA – Lavoro sommerso, Calabrese: “È necessaria la promozione di una nuova cultura sociale”

“Il lavoro sommerso è una vera piaga per la nostra Regione. Per far fronte al fenomeno servono non solo controlli ma misure d’intervento specifiche. È un fenomeno che potrà essere contrastato solo ed esclusivamente in rete e in sinergia con le parti sociali, le categorie datoriali, le imprese e le Istituzioni”.

Lo ha dichiarato l’assessore alle politiche per il lavoro e alla formazione professionale, Giovanni Calabrese, nel corso di un incontro sulle politiche di contrasto al sommerso con il presidente della Commissione anti ‘ndrangheta della Regione Calabria, Pietro Molinaro, e con Benedetto Di Iacovo, segretario generale di Confial nazionale e già presidente della Commissione regionale della Calabria per l’emersione del lavoro irregolare.

Durante l’incontro, che si è svolto alla Cittadella regionale, si è discusso delle normative in atto, di quelle da adottare anche in riferimento alla programmazione 2021-2027 e ai dati significativi contenuti nell’XI rapporto predisposto proprio da Di Iacovo e da Domenico Marino, docente di economia presso l’Università Mediterranea di Reggio Calabria.

L’assessore Calabrese ha ringraziato il presidente e il segretario “per il lavoro di monitoraggio e per gli interventi sulle politiche del lavoro e – ha detto -, principalmente, per le attenzioni riservate alle politiche di contrasto al lavoro sommerso irregolare e a ogni forma di illegalità nel mercato del lavoro calabrese”.

“Il lavoro irregolare in Calabria – ha proseguito l’assessore – coinvolge più del 20% del mercato del lavoro. Lo sviluppo della Calabria, e di ogni comunità, deve basarsi e fondersi sul lavoro e questo può avvenire anche attraverso la promozione di una nuova cultura sociale che riguarda molti fattori: dalla cultura, alla criminalità organizzata, dalla burocrazia alla disoccupazione. La riduzione del lavoro nero in Calabria comporta una approfondita analisi non solo sull’aspetto dei controlli, ma anche le cause socioeconomiche, culturali e istituzionali che stanno alla base del fenomeno. Il Dipartimento regionale lavoro e welfare intende collaborare e tracciare un percorso unitario, avvalendosi del lavoro meritorio che la Commissione per l’emersione ha prodotto negli anni scorsi, in collaborazione con il Centro studi delle politiche economiche e territoriali dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria”.

IL GRILLO PARLANTE – “I have a dream”: una casina in cima al Ponte di Scilla e Cariddi

Ameremo da impazzire quel luminoso arco splendente, la mostruosità dei due tendini d’acciaio di quattromila e passa tonnellate ciascuno, che reggeranno il profilo alare del Ponte, disegneranno le nuove sagome di Scilla e Cariddi.

Per iniziare, il ponte sopporterà con fierezza cose ben più pesanti dei treni: migliaia di nopontisti di passaggio sui treni ad alta velocità, per esempio.

La leggenda ingegneristica sovrasterà, ma solo per farcela ammirare meglio, quella poetica di Odisseo.

Ameremo un’epica diversa, che parlerà di cantieri e primato inedito e solo in seconda pagina dei diminuiti arresti. Perché il crimine è soprattutto (anche se non solo) disagio socio economico. Tutto il capitolo delle revisioni tecniche è spiegato in maniera più che minuziosa dalla società e lascia adito a pochi dubbi tranne quelli in chiave filosofelettorale.

Passeranno i “Noponte” sulle opere più urgenti, quelle ricordate giusto alla vigilia dell’opera da bloccare; non diranno né “ah” né “bah”, quando vedranno che i trasporti sono completi ed organizzati, che il decrepito Aeroporto dello Stretto è ora pieno di passeggeri, visto che Reggio e Messina sono uno, Milazzo e le Eolie intensamente collegate. Da Taormina a Reggio è un’ora, ed è un’unica oasi turistica intermodale.

Passeranno i “Noponte” sui terremoti, nel vento, tra gli uccelli vivi e vegeti, sul ponte fatto nonostante l’immancabile mafia, fenomeno umano disse qualcuno, che una ceppo di radicali impazziti vorrebbe estinguere come eradicando l’umanità!; andranno a negare altre cose, su e giù dalla Trinacria, senza più le file ai traghetti.

Le università sforneranno professionisti che dovranno fermarsi . Edilizia, cultura, ricettività. La città si dovrà adeguare ai nuovi traffici. Che arrivano come sempre, dopo i collegamenti e non prima. Il panorama più fotografato sarà tra Villa e Ganzirri. Le città viste dall’alto non saranno all’ombra ma alla luce.

Ma prima ancora – se Dio vuole – l’opera resisterà ai veri terremoti: una guerra mondiale ai suoi esordi, l’alternanza politica che sfrutta e spezza sogni e ragioni; la possibilità, di odore complottista, che tale monumento prebellico, nazionale destrorso e “meridionalista”, si risolva, al comando di qualche nefasto influencer, in una rinuncia collettiva in nome del beato ritorno all’età dell’oro contadina.
Quest’ultimo, pressappoco, è il tipico manifesto nihchil-progressista di una fazione felicemente definita “amante dei poveri, tanto che li moltiplica”, la quale facilita con ogni medium vari e variopinti menagrami al fine di reindirizzare i nostri risparmi benaltristi laddove si producono profitti e non scrupoli.

Grossi ostacoli ce ne sono. Il rischio di blocchi sugli espropri sussiste perché, pur escludendo che la Stretto di Messina non sborsi cifre convincenti (sarebbe un autogol da fessi: sul sito ci sono già i piani e la chiarezza come la tempistica delle procedure dovrebbe rassicurare) potrebbero pur sempre vericarsi episodi di resistenza trascendenti l’umana ragione. Ostacoli ne abbiamo. Però “I have a dream”.

Vorrei una casina di cristallo, là sopra, al quattrocentesimo metro dove qualcuno, spero, piazzerà il punto più panoramico del mondo.

Sulle torri alte quattrocento metri: guardare dall’alto e irridere le formiche riduzioniste.

E se venisse un terremoto, che certamente verrà (se non saranno prima le bombe Tsar che ci stiamo cercando a forza) quella vista sarà l’ultima immagine da abbracciare, dall’ultima costruzione a cadere. Transeunte, come tutto, ma con stile, non più decadente: futurista piuttosto.

Cesare Minniti

REGGIO – Sport: Cessel: “Voglia di sbloccarci e riaprire i giochi”

Il giovane lungo neroarancio, Giovanni Cessel, ha fatto il punto verso la prossima e decisiva sfida.
Domenica 7 aprile alle ore 18, i neroarancio scenderanno in campo sul rettangolo di gioco di Angri.
Serve una vittoria per continuare a sperare in un piazzamento PlayOff
Ora o mai più? Ecco le sue impressioni.

“Ci stiamo trovando in un momento difficile.
Posso dire, però, che non abbiamo mai mollato e si è visto in campo.
Siamo carichi, positivi e convinti di poter ribaltare qualsiasi pronostico della vigilia.
Abbiamo sempre qualcosa da imparare ma è nostra volontà dare sempre il cento per cento..”

Cosa è mancato?

“L’esperienza, senza dubbio.
Siamo un gruppo molto giovane, senza veterani.
Anche io ho fatto degli errori ingenui.
Quando dobbiamo correre sappiamo farlo.
Non riusciamo, spesso a gestire il vantaggio”.

Le prossime sfide?

“Dobbiamo continuare a giocare bene.
Il Coach ci sprona tantissimo.
Tocca sbloccarci e riaprire i giochi”.

Un commento sul tuo percorso?

“Dalla prima partita a Messina ho fatto un salto impressionante, mentale e tecnico.
Mi sto trovando benissimo e sto migliorando tantissimo: devo dire grazie.
Mi diverto, miglioro, ed aggiungo elementi al mio background.
Ha ragione il Coach quando afferma che chi ci ingaggerà in futuro farà un affare.
Personalmente mi alleno tanto e seriamente, provando sempre a dare il mio contributo”.

Rifiuti ospedalieri abbandonati tra Mortara e San Gregorio: il Sindaco ordina rimozione, smaltimento e ripristino dei luoghi

L’ordinanza è stata emessa a seguito della sentenza che ha sancito la prescrizione dei reati contestati. Gli imputati avranno 60 giorni di tempo per provvedere

I reati sono prescritti, ma l’Amministrazione comunale, tramite apposita ordinanza sindacale, ordina agli imputati la rimozione, il trasporto e lo smaltimento dei rifiuti entro il termine di 60 giorni.

È questa la decisione assunta dal Sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, il quale, con ordinanza sindacale n. 32 del 2 aprile 2024 ha ordinato la rimozione e lo smaltimento dei rifiuti abbandonati e il ripristino dei luoghi nel sottopasso di collegamento tra l’area mercatale di Mortara e la zona industriale di San Gregorio, nel Comune di Reggio Calabria.

La vicenda trae origine da un’indagine effettuata dalla Polizia locale di Reggio Calabria, la quale, con verbale di sequestro preventivo del 25 ottobre 2018, accertò, nell’area in questione, la presenza di rifiuti speciali e pericolosi nonché la combustione illecita di rifiuti ad opera di ignoti. Nel corso delle operazioni, tra l’altro, furono rinvenuti sacchi di plastica contenenti rifiuti anche di natura sanitaria/ospedaliera (lenzuola, garze, tubi di drenaggio, etc). Le indagini portarono a ricondurre tale abbandono a tre aziende individuate dal pubblico ministero.

Con sentenza emessa l’11 gennaio scorso, il Tribunale di Reggio Calabria ha dichiarato la prescrizione del reato contravvenzionale contestato agli imputati. Tuttavia, non avendo il giudice pronunciato sentenza assolutoria nel merito, in virtù di quanto previsto dal Decreto legislativo 152/2006 (che ha esistenza autonoma rispetto al procedimento penale), rimane fermo in capo ai soggetti coinvolti l’onere della rimozione dei rifiuti rinvenuti e del ripristino dello stato dei luoghi.

Alla luce di ciò, il sindaco di Reggio Calabria ha emesso ordinanza sindacale con cui è stato ordinato a quattro persone, nella qualità di rappresentanti legali e/o soci delle ditte coinvolte, di provvedere a proprie spese a quanto indicato in precedenza entro il termine di 60 giorni dalla notifica dell’ordinanza. In caso di inottemperanza, a procedere sarà direttamente l’Amministrazione comunale, salvo il recupero delle somme anticipate nei riguardi dei soggetti obbligati e conseguente denuncia all’autorità giudiziaria ai sensi di quanto previsto, in questi casi, dal Codice dell’ambiente.