L’università Mediterranea Corso Architettura e Paesaggio dona alla Pro Loco di Brancaleone un modello in scala di rocca Armenia

L’università Mediterranea di Reggio Calabria del “Corso integrato di Studi del Dipartimento Architettura e Territorio” guidato dal Prof. Gaetano Ginex, ha donato alla Pro Loco di Brancaleone APS un modello in scala del complesso storico-monumentale di Rocca Armenia di Bruzzano Zeffirio (RC). L’opera si inserisce nel cotesto della collaborazione avuta con la Pro Loco di Bruzzano Zeffirio già dallo scorso anno, quando 45 studenti del Corso hanno effettuato lunghe e meticolose indagini e rilievi sul campo per arrivare alla realizzazione di questo modello in scala, che riproduce fedelmente il complesso urbano di Rocca Armenia.

Durante la consegna il Presidente della Pro Loco di Brancaleone Carmine Verduci ha espresso le sue congratulazioni a tutti gli studenti del corso che hanno lavorato in sinergia con le associazioni del territorio, che con passione e amore per il proprio paese, lavorano da anni ai processi di valorizzazione dei luoghi, che si sono cimentati nella fattiva collaborazione con tutti gli studenti del corso che hanno condotto i rilievi della Rocca Armenia, valutando anche la possibilità di effettuare anche un lavoro sul sito di Brancaleone Vetus, progetto che per ora rimane in cantiere.

Il plastico, realizzato con la tecnologia di stampa 3D adesso è una realtà a completa fruizione del territorio, – ha spiegato Carmine Verduci (di recente ha ricevuto da parte di Epli la nomina di responsabile Nazionale per la Società Geografica Italiana, una delle Istituzioni più prestigiose Nazionali)- l’opera sarà esposta presso la sede della Pro Loco di Brancaleone, ma sarà esposta anche in momenti particolari in collaborazione con la pro loco di Bruzzano Zeffirio, con la quale condividiamo gli stessi scopi e interessi per ciò che riguarda la promozione del territorio e delle sue risorse storico-culturali presenti nell’area di pertinenza. E’ un onore per me – ha continuato Verduci- poter ricevere in dono questo lavoro prezioso ed eccellente, che consentirà a tutti noi di non disperdere la memoria degli antichi ruderi della Rocca Armenia, che consideriamo uno dei siti più importanti dell’intera “Vallata degli Armeni” che ci darà modo di ampliare i nostri orizzonti nell’ottica della promozione di questo antico insediamento, importante per comprendere la storiografia locale, legata indissolubilmente alla presenza Armena in Calabria, con i comuni che ne fanno parte, penso anche a Staiti e Ferruzzano. Ringrazio il Prof. Gaetano Ginex per la sua disponibilità nel perseguire questo progetto, che ha portato oltre 40 studenti sul nostro territorio tra la primavera e l’estate 2023, che hanno potuto apprezzare non solo il nostro patrimonio storico-culturale, ma anche saggiare la nostra ospitalità che si è manifestata in maniera del tutto naturale e genuina, come è nostra tradizione fare- Vorrei fare un ringraziamento particolare ai nostri concittadini Danilo e Bruno Ferraro (neo-laureati in Architettura) che hanno condotto con estrema professionalità tutte le operazioni di approccio allo studio del sito di Rocca Armenia, coordinando le nostre associazioni e curando i contatti Istituzionali fra le parti, che hanno prodotto, uno dei risultati più importanti della storia della nostra Associazione – ha concluso Verduci

Il lavoro di rilievo svolto dagli studenti del Corso è iniziato un anno fa, con una attenta e puntuale pulizia della vegetazione infestante svelandone attraverso vari sopralluoghi, misurazioni ed esplorazioni sistematiche il sistema architettonico fortificato costituito da resti, ruderi e rovine. Ciò ha messo in evidenza l’importanza del sito in un’ottica insediativa di antica memoria di una piccola comunità chiusa in una rocca che contiene al suo interno una grande complessità di significati materici, ma anche e soprattutto significati immateriali che assumono il ruolo di archetipi urbani che rigenerano “significati” spesso dimenticati. Lo studio ha anche proposto un approccio “progettuale” orientato alla rigenerazione della struttura intesa come “monumento morfologico” dell’antico abitato armeno. Ciò al fine di indicare quali scelte e quali azioni “sostenibili” potrebbero essere necessarie per attuare un corretto recupero nell’immagine urbana della piccola “città” fortificata di Bruzzano. Comprenderne i meccanismi di aggregazione e di crescita di un sistema architettonico oggi quasi definitivamente scomparso come forma “vivente”. Edifici singoli o intere porzioni dell’area edificata interi pezzi di urbano hanno iniziato nel tempo a scomparire, disintegrandosi al suolo per essere riassorbiti dalla terra da cui sono sorti. Il sito esprime un notevole linguaggio formale, una sintesi di archetipi morfologici e architettonici che si sono sviluppati nella successione delle epoche. Essere conservato così com’è o diventare un dispositivo di forma e materia che genera nuovi significati? Da un lato il valore del passato, dall’altro le aspettative del contemporaneo, nell’ottica di un nuovo ambiente che ri-diventi un ambiente vivente “contemporaneo”.

Le procedure adottate sono state;

 – Identificazione della natura morfologica della Forma Urbana della Rocca nascosta dalla vegetazione

– Analisi della gerarchia degli elementi esistenti.

– Riconoscibilità attraverso le parti residue dell’impianto urbano per mettere in evidenza l’evoluzione del luogo come una sorta di organismo in osmosi permanente con il paesaggio circostante che è l’espressione di un ciclo ininterrotto del sistema “originario” con il sito attuale.

– Realizzazione di un plastico del sito di Rocca Armenia di Bruzzano Vetere in scala.

Oltre agli aspetti architettonici e culturali, -spiega il Prof. Gaetano Ginex – ai fini del nostro lavoro è stato necessario tenere conto dell’elevato valore architettonico e paesistico della Rocca, la sua posizione, la sua storicità, soprattutto la sua bellezza e fascino, che ha portato ad un processo di “scoperta” delle funzioni originali nascoste nei ruderi e abbracciate dalla vegetazione. Ciò si è potuto attuare solo evidenziando le caratteristiche “primigenie” ancora oggi leggibili, gli elementi dello stato attuale, i muri interrotti, i resti di antiche strutture che assumono ancora un ruolo determinante nel paesaggio attuale. Al sito viene così riconosciuto uno stato primigenio raccolto e custodito nella memoria collettiva. Tutte le immagini e i disegni prodotti dal lavoro degli studenti del Corso riescono a creare una nuova memoria del luogo in cui gli archetipi da sempre restano la chiave di lettura dell’intero paesaggio calabrese. E’ stata nostra intenzione – continua Ginex- aver prodotto un materiale di rilievo del sito attuale, oltre ad un modello tridimensionale e video di tutta l’area della Rocca Armenia e farne dono a chi oggi custodisce la memoria degli Armeni nella terra di Calabria e dare vita a manifestazioni che ne divulgano i risultati e ne amplificano la memoria e il ricordo. A tal proposito – ha concluso Ginex- rivolgo un particolare ringraziamento agli studenti del Corso, che con molta determinazione si sono prodigati alla pulizia del sito dalla vegetazione invasiva, in sinergia e con il supporto del Presidente e della Vicepresidente della Pro Loco Bruzzano Zeffirio che hanno restituito una nuova immagine dell’antica Rocca Armenia, svelandola a noi nella sua essenza.

Come ben sappiamo, il sito di Rocca Armenia recentemente è stato oggetto di recupero e restauro grazie ad un progetto portato avanti dall’Attuale Amministrazione Comunale guidata dal Sindaco Giuseppe Cuzzola che sta restituendo un’immagine straordinaria di tutto il complesso urbanistico e monumentale. I cantieri sono iniziati già prima dell’estate scorsa e stanno continuando a mettere in luce tutta la bellezza intrinseca di un sito tra i più importanti di tutto il territorio, sia come valore storico, sia come valore culturale che a lavori conclusi attirerà sempre più visitatori da tutto il mondo.

REGGIO – Falcomatà in visita ufficiale a Castore con il nuovo Cda: “La società cresce, aumentate le risorse sulle manutenzioni”

Il sindaco Giuseppe Falcomatà ha fatto visita ai lavoratori ed al nuovo management di Castore presso la sede della società partecipata dal Comune e dalla Città Metropolitana di Reggio Calabria. Ad accompagnare il primo cittadino anche il vicesindaco metropolitano, Carmelo Versace, l’assessore comunale con delega alle Società Domenico Battaglia, i consiglieri di Palazzo San Giorgio Franco Barreca e Giuseppe Sera ed il consigliere regionale Giovanni Muraca. All’incontro erano presenti l’Amministratore delegato Domenico Mallamaci, la Presidente del Cda, Valentina Sapone, ed il componente Giuseppe Letterio Visicaro.

“Il dialogo con i lavoratori – ha detto Falcomatà – è servito soprattutto a tastare il polso della situazione ed a rinnovare loro l’impegno amministrazione rispetto alla crescita della società che, oggi, è metropolitana e che, col prossimo bilancio, avrà risorse per garantire, ancor di più, la cura del verde, la manutenzione delle strade e delle scuole”.

“Al management ed ai lavoratori – ha proseguito il sindaco – ho chiesto di continuare l’attività al servizio della città con la competenza e la passione che, sin dal 2018, anno della nascita dell’azienda, li ha sempre contraddistinti. Tutti insieme, infatti, dobbiamo mettere in campo un’operazione straordinaria di recupero e mantenimento del bello, del decoro urbano, della pulizia, dell’igiene e di piena fruibilità degli spazi e dei luoghi pubblici. Lo possiamo fare anche grazie al continuo impegno delle maestranze che hanno la piena fiducia dell’Amministrazione e dell’intera città. Intorno a Castore, avverto un sentimento di sostegno da parte dei cittadini che riconoscono il buon lavoro che i lavoratori stanno facendo”.

L’Amministratore del Cda di Castore, Domenico Mallamaci, ha parlato di una “visita gradita”, ringraziando il sindaco Falcomatà per “la rinnovata fiducia e per il sostegno all’azienda che non è mai venuto meno”. “Come consiglio d’amministrazione – ha aggiunto – siamo in carica da appena un mese e stiamo cercando di mettere in campo una serie di attività in grado di dare risposte concrete, per come è giusto che sia, ai cittadini dell’intero comprensorio metropolitano”. “Da subito – ha continuato – abbiamo registrato, positivamente, una grande attenzione da parte delle amministrazioni di riferimento e dei rispettivi uffici. Il mio ringraziamento maggiore va a tutti i lavoratori, agli ingegneri ed al personale amministrativo che, in questi anni, prima del nostro insediamento, hanno sempre operato per dare risposte alla comunità reggina”.

CALABRIA – Depurazione: più sopralluoghi per verificare la conformità degli impianti, sottoscritta convenzione tra Regione, Corap e Arpacal

Rendere più frequenti e sistematici i controlli agli impianti di depurazione. È uno degli obiettivi della convenzione sottoscritta tra il Consorzio regionale per lo sviluppo delle attività produttive (Corap) e l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Calabria (Arpacal).

L’atto, firmato nella sede della Cittadella Regionale dal commissario liquidatore del Corap, Sergio Riitano, e dal commissario Arpacal, Michelangelo Iannone, alla presenza del dirigente generale del Dipartimento Ambiente, Salvatore Siviglia, é reso possibile anche grazie alle competenze e all’esperienza maturata dall’Arpacal, attraverso i cinque dipartimenti provinciali, nell’ambito dei controlli a questa specifica tipologia di impianti. In virtù di questo accordo, gli impianti di gestione dei reflui verranno controllati con maggiore frequenza con il supporto tecnico-operativo dell’Arpa Calabria.

In pratica, l’Agenzia ambientale effettuerà sopralluoghi per verificare la conformità degli impianti a quanto previsto dai progetti autorizzati, realizzando ispezioni riguardanti la modalità di gestione dei reflui, controllando gli scarichi all’arrivo e all’uscita degli impianti, con l’ipotesi di effettuare ulteriori indagini suppletive, che possono prevedere anche oltre dodici campionamenti.

“Con questa iniziativa – afferma il dg Siviglia –, che si inserisce in un più ampio progetto di tutela del mare e delle acque di balneazione fortemente voluto dal presidente della regione Calabria, Roberto Occhiuto, si rafforza una collaborazione proficua. La Calabria sta implementando il percorso di tutela dell’ambiente nel territorio regionale e questo accordo non potrà che favorire ulteriori sinergie. Sebbene, come previsto dalla normativa, gli enti gestori abbiano la possibilità di effettuare analisi in regime di autocontrollo, l’Agenzia ambientale – specifica – è partner qualificato sotto il profilo tecnico-operativo per questi compiti, e la dotazione degli autocampionatori renderà ancora più tempestive le attività di controllo. Nell’ambito della convenzione – conclude Siviglia –, stipulata su iniziativa del Corap, è prevista anche un’ottimizzazione del censimento degli impianti e dei dati disponibili”.

Per Michelangelo Iannone “Con la sottoscrizione della convenzione, si realizza un maggiore raccordo con l’Ente regionale nella definizione degli indirizzi sulle attività territoriali dell’Agenzia, come d’altra parte è previsto dalla legge istitutiva dell’Arpacal”.

“L’intesa – dichiara infine Sergio Riitano – ha promosso un rafforzamento della cooperazione con l’Agenzia in questo delicato settore, e può essere vista come un modello virtuoso da consolidare anche in prospettiva futura”.

REGGIO – All’Auditorium Versace del Cedir un confronto contro violenza e maltrattamenti, il messaggio del Sindaco ai ragazzi: “Abbiate rispetto di tutti, ognuno combatte la propria battaglia interiore”

Il sindaco Giuseppe Falcomatà e l’assessora comunale al Welfare, Lucia Nucera, sono intervenuti al convegno conclusivo del progetto “Smart – Servizio maltrattanti: ascolto, recupero, trattamento” promosso dal Dipartimento per la Giustizia minorile di comunità del Ministero della Giustizia – Ufficio distrettuale di Esecuzione penale esterna di Reggio Calabria” – rivolto alle scuole per sensibilizzare e prevenire la violenza di genere. Presso la Sala “Gianni Versace” del Cedir, di fronte a tanti studenti, il sindaco Giuseppe Falcomatà, nel ringraziare il Ministero ed il dipartimento per la Giustizia minorile, ha ricordato «l’impegno che, da anni, l’Ente porta avanti rispetto al tema del contrasto alla violenza e, in particolare, a quella di genere». «Questo progetto – ha detto – è uno dei tasselli che si inserisce in un mosaico più ampio che ha l’obiettivo di far comprendere quanto questi argomenti siano tremendamente attuali. L’errore che spesso facciamo, però, è quello di sentirli distanti, lontani da noi, come se la cosa riguardasse soltanto gli altri: il nostro compagno di scuola, l’amico che viaggia insieme a noi sul bus, l’avversario che incontriamo in una partita di calco, basket o pallavolo. Nel sottovalutare questi aspetti, purtroppo, succede che quella violenza ci arrivi addosso all’improvviso, cogliendoci di sorpresa e impreparati. Quello che dobbiamo comprendere, quindi, è che la violenza e le fragilità di chi la subisce sta intorno a noi e, per questo, ci riguarda».

«Spesso – ha continuato il sindaco rivolgendosi alle studentesse ed agli studenti – queste violenze non sono visibili ai nostri occhi. Ci sono vittime che subiscono i torti di un mondo che li respinge perché, magari, non corrispondono ai canoni di bellezza imposti dai social o hanno diversi orientamenti sessuali. Piano piano, queste violenze subite, generano sempre una maggiore fragilità in chi non ha la forza di reagire o non ha gli strumenti per farlo e, ahimè, le reazioni possono essere anche le più drammatiche. Percorsi come questo progetto, quindi, sono importanti perché ci insegnano a metterci nei panni di chi abbiamo di fronte. Ciò che dobbiamo fare è costruire la giusta empatia con gli altri sapendo che, ognuno di noi, combatte la propria battaglia interiore». «Dobbiamo farlo noi per primi – ha proseguito Falcomatà – che abbiamo l’onore di rappresentare le istituzioni. La violenza, non soltanto verbale, è diventata comune, purtroppo, anche all’interno dei luoghi in cui le istituzioni operano. L’impegno che, anche le istituzioni, devono assumere è quello di tornare a dare l’esempio. Se noi, con il nostro linguaggio e non solo, inneggiamo alla guerra, alla violenza, individuando sempre un nemico, allora è un fallimento per tutti. Il compito della comunità educante, come questo progetto insegna, è lavorare affinché ognuno di noi abbia la cultura di abbracciare i disagi che abbiamo intorno e comportarsi di conseguenza come cittadini degni della comunità che vivono».

Per l’assessora Lucia Nucera, quella del contrasto ad ogni forma di violenza, «è un’attività che vede fortemente impegnata l’amministrazione, soprattutto in un contesto di collaborazione e condivisione dei programmi con le associazioni del territorio specializzate in un settore così delicato e complesso». Dal “Mandela office”, «pronto ad essere riattivato», al protocollo con il carcere che «ha visto diversi detenuti coinvolti in specifici percorsi all’interno dell’amministrazione stessa», l’assessora Nucera ha ribadito «l’attivismo dell’Ente nello stare al fianco dei cittadini sia in forma di sostegno e accompagnamento al superamento del dramma, sia in una funzione rieducativa affinché si eviti la reiterazione di reati speciosi».

«Stiamo lavorando al nuovo Piano di zona – ha affermato, in conclusione, la delegata alle Politiche sociali – rivolgendoci al territorio ed a quanti hanno la volontà di impegnarsi in questo percorso che già riconosce il protagonismo e l’efficienza di associazioni che possono davvero darci indicazioni per avviare nuovi programmi e attività».

REGGIO – Al via la finale dei XXII Campionati Italiani di Astronomia, Falcomatà e Quartuccio: “Continuiamo a investire sulla cultura”

Si apre il sipario sulla finale nazionale dei XXII Campionati italiani di Astronomia. Nella Sala delle vele di “Altafiumara resort”, tutti i finalisti, accompagnati da docenti e familiari, hanno partecipato all’apertura ufficiale della competizione che, fino domani, si disputerà a Reggio Calabria e che servirà a selezionare la squadra italiana per le prossime olimpiadi internazionali. All’evento, fra gli altri, sono intervenuti il sindaco metropolitano, Giuseppe Falcomatà, ed il consigliere delegato alla Cultura, Filippo Quartuccio.

Dunque, dopo Matera, Perugia e Cortina d’Ampezzo, sedi delle ultime edizioni, la Città Metropolitana di Reggio Calabria torna ad ospitare, dopo 13 anni, una delle più importanti manifestazioni di settore, riservate alle migliori giovani menti del Paese, sostenute dal Ministero dell’Istruzione, dalla Società astronomica italiana ed all’Istituto nazionale di astrofisica. Per la tappa reggina, fondamentale è stato il contributo della Città Metropolitana in collaborazione con il Planetario “Pythagoras”, il Comune di Palmi, l’Università “Mediterranea”, l’Università della Calabria ed il Liceo scientifico “Leonardo da Vinci”, con gli sponsor Atam e Altafiumara ed il patrocinio morale della Regione Calabria.

«Abbiamo accolto con grande piacere i finalisti giunti a Reggio insieme alle loro famiglie ed ai loro insegnanti», ha detto Falcomatà, a margine della manifestazione, sottolineando l’importanza di un evento che «da grande lustro alla città nel prosieguo del percorso intrapreso dalla Città Metropolitana in termini di investimento nel campo della cultura e, nello specifico, della scienza e della ricerca scientifica».

«Questi campionati – ha aggiunto – che tornano in riva allo Stretto dopo 13 anni, sono un ulteriore tappa rispetto alla valorizzazione del Planetario “Pythagoras”, del Premio Cosmos o del Premio Olga. Nell’occasione, sono giunti a Reggio tanti scienziati, fisici ed astronomi a corollario del grande lavoro portato avanti dalla professoressa Angela Misiano, quale insegnante e responsabile del planetario, del settore della Città Metropolitana guidato dalla dirigente Giuseppina Attanasio e del consigliere delegato Filippo Quartuccio».

«Si tratta – ha concluso il sindaco metropolitano – di una competizione d’altissimo valore e pregio, di un’iniziativa che ci riempie d’orgoglio e che porterà, nella nostra città, molte persone che potranno conoscere e scoprire le bellezze e le peculiarità del territorio, generando, oltretutto, un indotto economico in grado di dare sollievo alle nostre attività commerciali e imprenditoriali. Quest’ultimo aspetto, infatti, fa ben comprendere quanto, intorno a simili manifestazioni, il comprensorio abbia soltanto da guadagnare e crescere».

REGGIO – Tari, arriva un contributo straordinario per le categorie disagiate: ecco chi ne ha diritto e come aderire all’avviso pubblico

Un sostegno alle categorie disagiate per far fronte al pagamento dei tributi locali, attraverso l’erogazione di un contributo economico sulla Tari 2024 fino ad un massimo del 25% del tributo, in ragione del budget disponibile. È quanto deciso dall’Amministrazione comunale di Reggio Calabria in collaborazione con la società Hermes. Il bando è stato presentato questa mattina nel Salone dei Lampadari di Palazzo San Giorgio dal Sindaco Giuseppe Falcomatà, dall’assessore al Bilancio, Domenico Battaglia, dal dirigente del Settore Tributi, Pierluigi D’Apice e dall’amministratore di Hermes, Giuseppe Mazzotta.

Chi potrà accedere al bando

I destinatari della misura sono tutte le persone fisiche che, alla data di presentazione della domanda, risultino intestatarie di una utenza domestica ai fini Tari, situata nel comune di Reggio Calabria. Deve inoltre esserci una inesistenza di morosità per le annualità pregresse e appartenere ad un nucleo familiare che abbia un indicatore Isee fino a 9.530 euro per la fascia A e tra 9.531 e 15mila euro per la fascia B.

Requisiti e criteri di assegnazione

Per coloro che risulteranno beneficiari, sarà attribuito un contributo fino ad un massimo del 25% del tributo, in ragione del budget disponibile, per i contribuenti rientranti nella fascia A (Isee fino a 9.530 euro); un contributo fino ad un massimo del 15% del tributo in ragione del budget disponibile, per i contribuenti rientranti nella fascia B (Isee da 9.531 a 15mila euro).

L’esatto importo del contributo sarà quantificato in relazione al numero di domande ammesse ed inserite nell’elenco dei beneficiari all’esito dell’istruttoria. L’entità del contributo sarà ridotta proporzionalmente fra tutti i soggetti beneficiari in ragione del budget disponibile e delle domande presentate. Va precisato come il contributo sarà esclusivamente a compensazione del saldo Tari 2024 non ancora pagato e soprattutto che non è previsto alcun invio di somme di denaro ai beneficiari.

L’elenco dei richiedenti ammessi al contributo e di quelli esclusi sarà pubblicato per 15 giorni sull’albo pretorio e sul sito del Comune di Reggio Calabria www.reggiocal.it , nonché sulla piattaforma https://bonutari.reggiocal.it/Home.aspx.

Modalità di presentazione delle domande

Le domande, unitamente alla documentazione richiesta, potranno essere presentate esclusivamente tramite la piattaforma web https://bonustari.reggiocal.it/Home.aspx dalle ore 10.00 del giorno 18 aprile 2024 fino alle ore 12.00 del giorno 20 maggio 2024. Le domande di partecipazione devono essere compilate utilizzando esclusivamente l’apposito modulo dell’applicativo.

La domanda non completa degli allegati o priva delle autocertificazioni obbligatorie oppure pervenuta con modalità difformi da quelle previste e/o consegnata oltre i termini prescritti è irricevibile.

Per accedere alla procedura di inserimento online l’utente dovrà essere in possesso dello SPID e CIE-ID. Alla domanda di partecipazione va allegata l’attestazione Isee ordinario e un documento d’identità in corso di validità.

Si rimarca come il bando in questione non preveda una graduatoria né faccia alcuna differenza la maggiore rapidità nella presentazione della domanda, purché questa sia inviata nei termini anzidetti. Vi sarà un elenco di persone che, ricorrendone tutti i requisiti, avranno diritto ad accedere al beneficio. Esso potrà essere cumulato con altre forme ministeriali e regionali di erogazione di contributi.

La conferenza stampa

«È un primo segnale importante, reso possibile dopo i paletti imposti dal piano di riequilibrio», ha affermato nel corso dell’incontro con la stampa l’assessore al Bilancio, Domenico Battaglia. «Oggi vediamo la luce in fondo al tunnel – ha aggiunto – e abbiamo deciso di dare immediata realizzazione a una misura prevista nel Documento programmatico del 2023 e che serve a lenire la pressione contributiva nel caso delle categorie più disagiate. Da più parti, consiglieri e altre forze politiche, era stato chiesto un intervento di questo genere e sono contento di poter mettere in campo una simile misura. Nel bilancio che andremo ad approvare domani abbiamo inserito l’importante cifra di un milione di euro. Perché la Tari è un tributo a invarianza di gettito: a una minor entrata sopperisce il nostro bilancio comunale, è un primo segnale dell’Amministrazione che sceglie di destinare la cifra a questa misura».

Il dirigente del Settore Tributi, Pierluigi D’Apice ha rimarcato come «non vi sarà nessuna graduatoria. Dunque ci saranno 30 giorni di tempo per presentare le domande e non importa l’ordine di invio. L’importante è che le richieste abbiano i requisiti per essere idonee. Il contributo massimo sarà del 25%. Gli utenti non avranno somme, ma uno sgravio in sede di saldo e di questo riceveranno una comunicazione».

La società Hermes ha anche pensato ad uno sportello apposito per l’utenza, al fine di fornire assistenza ai cittadini che ne avranno bisogno. A confermarlo è stato l’amministratore Giuseppe Mazzotta: «Da parte nostra posso assicurare che le informazioni di natura tecnica sono disponibili sul sito della Hermes, in modo che i cittadini potranno avvalersene e utilizzare questo strumento per chiedere lo sgravio. Ci rendiamo contro che, in questa prima fase di passaggio, ci possono essere delle difficoltà da parte degli utenti e per questo ci sarà uno sportello dedicato per far avere tutte le informazioni ai cittadini che vorranno utilizzarlo». Un’occasione, insomma, per farsi guidare nella presentazione della domanda e della documentazione richiesta.

A concludere gli interventi il sindaco Giuseppe Falcomatà, il quale ha evidenziato come «ci troviamo di fronte a un momento importante per la città e per l’Amministrazione, perché incide sulla vita e sulla quotidianità dei cittadini e come tale va celebrato. È la prima sostanziale scelta di indirizzo politico dopo l’uscita dal piano di riequilibrio. Con questa novità abbiamo attraversato uno dei tanti nostri deserti e come primo provvedimento inserito nel Dup, a conferma che non è solo un adempimento burocratico, ma vi è l’idea di città che ha un’Amministrazione, sia nella parte di carattere amministrativo, sia nella parte strategica degli indirizzi politici da raggiungere. L’inserimento nel Dup significa che è un obiettivo di mandato e quindi di indirizzo, ma soprattutto che non può e non deve essere qualcosa di carattere episodico. Un provvedimento che incide sulla parte di città che ha subito maggiormente le conseguenze del piano di riequilibrio, ossia quella dei nuclei familiari fragili».

Quanto al merito della misura adottata, Falcomatà ha fornito dei dati significativi: «Dalle stime fatte oggi possiamo incidere su circa 10mila cittadini, un quinto dei contribuenti. Il 20% è un segnale, un inizio, uno stimolo a continuare. Ringrazio l’assessore Battaglia, i dirigenti, Hermes e gli uffici comunali, nonché i consiglieri di maggioranza che, in diverse riunioni, hanno portato all’attenzione dell’Esecutivo comunale e del sindaco l’importanza di iniziare un percorso di alleggerimento dei tributi locali. Non abbiamo risolto i problemi, consideriamo quella di oggi come la carezza del buon padre di famiglia. Una carezza che fa sentire la vicinanza e credo che di questo i nostri concittadini abbiano bisogno».

REGGIO – Caso Bergamotto: l’IGP è l’unica strada percorribile

Le  associazioni scrivono a Occhiuto per sbloccare l’iter, dimostrando che la DOP non è realizzabile in tempi brevi

Continua la “saga” del caso Bergamotto di Reggio Calabria IGP e gli agricoltori e le associazioni di categoria dimostrano che l’ipotesi DOP si è rivelata un bluff ridicolo e pericolossissimo, in quanto a sostegno dell’industria e non della filiera agricolta.  Dopo l’approvazione ministeriale dell’Indicazione Geografica Protetta a dicembre 2023, il 28 febbraio 2024 un brusca sterzata della Regione Calabria a favore di una ipotetica DOP, interrompe l’iter dell’IGP per la cui conclusione, dopo tre anni di istruttoria, mancava solo la Riunione di pubblico accertamento. La levata di scudi dei bergamotticoltori è stata immediata e intensa con partecipate assemblee pubbliche di protesta, sit-in al Consiglio Regionale della Calabria e numerose iniziative di sensibilizzazione sostenute da associazioni di categoria e sigle sindacali, da sindaci del territorio, dalla città metropolitana di Reggio Calabria,  da rappresentanti di partiti di sinistra e di destra, perfino da interrogazioni in Consiglio Regionale. In seguito ad una recente “apertura” da parte del governatore Roberto Occhiuto in diretta tv e dell’assessore regionale all’agricoltura Gianluca Gallo, alcune associazioni di categoria scrivono direttamente ai due politici interessati chiedendo un immediato ripensamento, visto che si sono persi già mesi preziosi a discapito degli agricoltori e visto che sono finalmente emerse tutte le criticità di una DOP oggi irrealizzabile e la cui istruttoria in realtà non è mai stata intrapresa dal Ministero dell’Agricoltura. Copagri Calabria, Liberi Agricoltori-Anpa Calabria, Conflavoro Agricoltura, Nuova Unci Calabria, USB lavoro Agricolo e il Comitato dei Bergamotticoltori reggini hanno chiesto a Occhiuto e a Gallo di sostenere e far ripartire l’iter dell’IGP al fine di portarlo a conclusione e si sono rese disponibili, successivamente, a lavorare unitariamente per l’eventuale ottenimento della DOP. In sintesi viene ribadito che è paradossale rinunciare ad un obbiettivo ormai raggiunto come quello dell’IGP per sostenere il percorso della DOP che si è rivelato aleatorio e la cui approvazione  richiederebbe anni. Giuseppe Falcone del Comitato dei Bergamotticoltori reggini che insieme  alle altre sigle sostiene a spada tratta  il “Comitato promotore per l’IGP Bergamotto di Reggio Calabria -ATS” presieduto da Rosario Previtera,  quanto accade: “E’ una  storia dall’imbarazzante drammaticità e superficialità che farebbe sorridere se non fosse che si sta continuando a danneggiare fortemente i bergamotticoltori  i quali, sempre di più, sono soggetti alla concorrenza sleale a causa dell’introduzione e utilizzo di bergamotto proveniente da altre province e regioni in un periodo di crisi conclamato. L’ottenimento dell’IGP per il Bergamotto di Reggio Calabria, che è l’unica strada oggi percorribile, consentirà la necessaria tutela del prodotto visto che il suo Disciplinare prevede che tutte le fasi lungo la filiera si svolgano nell’area vocata proprio come per una DOP. Con l’IGP inoltre si darà subito la possibilità di commercializzare con un marchio di qualità e di sganciarsi dal giogo pluridecennale dell’industria dell’olio essenziale che fa cartello per fissare il prezzo annuale del frutto. Abbiamo chiesto ad Occhiuto e a Gallo di far ritirare il singolare parere sfavorevole nei confronti dell’IGP inoltrato dal Dipartimento agricoltura al Ministero il 28 febbraio e di richiedere invece l’immediata convocazione della Riunione di pubblico accertamento, con l’impegno ufficiale da parte nostra e di tutti di provare in futuro a trasformare l’IGP in DOP, visto che oggi non ci sono le condizioni. E’ ormai ufficiale che non esistono i millantati studi dell’Università che avrebbero dovuto consentire l’estensione del disciplinare della DOP dall’essenza al frutto, che la domanda presentata ad agosto al Ministero e alla Regione dal Consorzio dell’essenza DOP è carente della documentazione obbligatoria necessaria all’approvazione e che il Disciplinare è completamente anacronistico oltre che inapplicabile per la normativa vigente: basti pensare ad esempio che esso prevede come portainnesto l’arancio amaro che è vietato da un decennio in Italia oppure  che prevede un numero di piante ad ettaro tale da escludere gran parte dei bergamotticoltori storici oltre che gli impianti più moderni e innovativi. Stiamo organizzando la terza assemblea pubblica nella quale faremo emergere quelle ulteriori criticità che rendono la DOP irrealizzabile nell’immediato.  Siamo fiduciosi che il governatore Occhiuto vorrà mettere fine positivamente a questa querelle per il bene degli agricoltori e dell’intera filiera bergamotticola, fiore all’occhiello dell’intera Calabria”.

CROTONE – La Polizia di Stato esegue provvedimento di sequestro patrimoniale nel quartiere Acquabona

La Divisione Polizia Anticrimine della Questura ha dato esecuzione ad un provvedimento di sequestro beni emesso dal Tribunale – Sezione Misure di Prevenzione di Catanzaro, riguardante tre distinte unità immobiliari site in questa via Acquabona (due per uso artigianale ed uno adibito ad autorimessa, per un valore commerciale di 128.000 euro), su proposta del Questore, nei confronti di un  crotonese di 54 anni, tuttora detenuto in quanto definitivamente condannato per violazione della normativa sulle sostanze stupefacenti, anche in forma associativa aggravata dal metodo mafioso.

Gli approfondimenti patrimoniali, condotti da personale della Divisione Polizia Anticrimine, hanno consentito di accertare una consistente sproporzione tra i redditi dichiarati dall’interessato e dagli stretti congiunti e il patrimonio allo stesso direttamente o indirettamente riconducibile, ipotizzando che risulti essere il frutto di attività illecite. Il decreto ha interessato altresì rapporti bancari e preziosi in corso di quantificazione.

TAURIANOVA – Bar frequentato da pregiudicati, sospese le licenze

15 giorni di sospensione della licenza ai sensi dell’art. 100 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza, questo il contenuto del provvedimento richiesto ed ottenuto dai carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Taurianova nei confronti del titolare di un Bar nei pressi della villa comunale del paese della piana.

Secondo quanto ricostruito dai militari dell’Arma, in particolare, l’esercizio commerciale era il ritrovo abituale di numerosi pregiudicati del luogo, così come segnato da precedenti con la giustizia è lo stesso gestore, in passato sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale.

I serrati controlli, effettuati nell’arco temporale racchiuso tra l’ottobre 2023 e marzo 2024, hanno portato a definire, dunque, una situazione attuale e concreta di pericolosità per l’ordine e la sicurezza pubblica dei residenti locali, pertanto il provvedimento si è reso necessario in particolar modo per la tutela dei cittadini, avendo come ratio quella di impedire, mediante la sospensione della licenza, il protrarsi di un’allarmante situazione di degrado e di pericolosità sociale.

Il provvedimento eseguito oggi, che ha la funzione di produrre un effetto dissuasivo nei soggetti pericolosi i quali sono privati di un luogo di abituale aggregazione, rientra in una più ampia strategia di controllo del territorio perseguita dai Carabinieri nella Provincia di Reggio Calabria i quali, nell’ultimo periodo, hanno proceduto a dare esecuzione a sospensioni o revoche delle licenze per ulteriori tre bar nel solo comprensorio della Piana di Gioia Tauro (uno a Rizziconi, due ad Oppido Mamertina e uno a Varapodio).

Finanziamento Ssv Reggio-Cardeto, Cannizzaro: “Gemellina della Gallico-Gambarie, spianerà il futuro alla vallata del Sant’Agata”

“Bisogna essere consequenziali a ciò che si dice ed agli impegni che si assumono, soprattutto se questi impegni riguardano il bene comune. Anche a Cardeto lo abbiamo fatto, mantenendo fede alle promesse fatte alle comunità della Vallata del Sant’Agata, in passato puntualmente disattese dai diversi governi regionali che si sono succeduti. Con il Presidente Roberto Occhiuto invece abbiamo voluto dare una risposta forte ad un’attesa che qui perdurava da generazioni: il finanziamento della Strada a Scorrimento Veloce Reggio Calabria – Cardeto. Si tratta di ben 20 milioni di euro, a valere sulla PROGRAMMAZIONE FSC 2021-2027, per realizzare il sistema viario di interconnessione tra le aree interne della Vallata del Torrente Sant’Agata e l’asse viario formato dalla strada statale 106 Ionica, in particolare l’interconnessione tra l’abitato della città di Reggio e Cataforio, Cardeto, Piani D’Aspromonte. E con i 20 milioni accordati dalla Regione Calabria, finalmente questa tanto agognata bretella prenderà forma.”

Lo ha detto Francesco Cannizzaro, intervenuto per concludere la conferenza di presentazione del finanziamento in oggetto, avvenuta a Cardeto, davanti ad una folta platea di cittadini del comprensorio.

“Abbiamo l’obiettivo di rivitalizzare i borghi della Calabria, di valorizzare e rendere più vicine le aree interne – ha aggiunto il deputato reggino – e lo strumento principale a nostro avviso è sicuramente investire sulla viabilità, accorciando le distanze tra mare e montagna, tra città capoluogo e hinterland, come già abbiamo fatto con la Gallico – Gambarie e come presto faremo in altre zone. La conformazione di Reggio e della sua Provincia, fatta di una lunga costa e tante vallate che la ricollegano all’Aspromonte, richiede dei cosiddetti interventi con infrastrutture a pettine. Ed è proprio con questa strategia che ci stiamo muovendo ormai da anni con il governo della Regione a guida Occhiuto nella programmazione degli interventi di grande portata. E ringrazio il Presidente per aver accolto, ancora una volta, le istanze di un’area nevralgica. Molte realtà dell’Area metropolitana reggina sono mortificate da vie d’accesso non adeguate. Da qui l’idea di sfruttare questo tipo di conformazione del nostro territorio, creando condizioni ideali di sviluppo, avvicinando i borghi alla Città e viceversa, connettendoli in maniera fluida e veloce rispondendo così alle esigenze dei cittadini ed al contempo alla vocazione turistica delle nostre realtà montane. Porta d’accesso al cuore del Parco dell’Aspromonte, immagino la Reggio-Cardeto come una sorta di gemella della Gallico-Gambarie; anch’essa nata dal sogno di tante generazioni… e che a breve inaugureremo.”