Autonomia differenziata, Lo Schiavo: «Netta contrarietà ad una legge truffa che condanna la Calabria»

«Dal dibattito di oggi sull’Autonomia differenziata, in Consiglio regionale, sono emerse quelle contraddizioni tutte interne ad una maggioranza nella quale sono in molti a vivere con disagio il processo di approvazione del Disegno di legge Calderoli. A cominciare dallo stesso presidente Occhiuto che si è sforzato, in questi mesi, di assumere una terza posizione tra chi, come gli alleati del partito di cui è vice coordinatore nazionale, è assolutamente favorevole e chi invece è nettamente contrario. Ma una posizione terza è difficilmente sostenibile in questo caso: l’Autonomia differenziata è un danno, è una legge truffa, è una partita truccata in partenza dalla quale non può derivare nulla di buono per i territori che sono rimasti indietro in questo Paese. E in molti l’hanno ormai capito anche nel centrodestra. Qui c’è solo una posizione da sostenere: quella di netta contrarietà rispetto ad un disegno che cristallizzerà le disuguaglianze tra le regioni ricche e quelle più svantaggiate del Paese. È ovvio che in ballo c’è il sistema istituzionale del Paese e i diritti stessi dei cittadini. Commercio estero, fiscalità sulle attività produttive, sistemi scolastici differenti: sono solo alcune delle 33 funzioni che si pensa di poter assegnare alle Regioni e di finanziarle con i gettiti fiscali che ciascuna di esse produce. Ancora più grave è però pensare di minare alle basi il principio che questa non sia più una Nazione solidale ma bensì un Paese in cui ciascuno utilizza i gettiti fiscali che produce. Rompere l’unità nazionale, in una fase in cui gli Stati nazionali sono minacciati dal capitalismo delle big company, è assolutamente pericoloso e rende ancor più debole lo Stato unitario. Quando ci sono gravi emergenze, com’è accaduto con la pandemia, lo Stato è più forte se è unito, compatto e solidale. Ho quindi chiesto al presidente Occhiuto di volare alto, di prescindere dall’indirizzo dei partiti nazionali e di difendere gli interessi dei cittadini della nostra regione. Interessi che vanno in solo senso: quello di dire “No” alla secessione delle regioni ricche; di dire “No” ad una riforma che porterà a 20 sistemi scolastici, a 20 sistemi sanitari e ad un sistema in cui le Regioni più povere, come la nostra, non potranno competere e soccomberanno».

Lo ha detto il consigliere regionale Antonio Lo Schiavo, presidente del Gruppo misto – Liberamente progressisti, intervenendo oggi in Consiglio regionale nel corso del dibattito sull’Autonomia regionale differenziata.

Disco verde al bilancio in consiglio comunale, l’assessore Battaglia: «Un percorso, difficile, sofferto portato avanti con rigore e credibilità»

I consiglieri di maggioranza: «Risultati di oggi frutto di tante azioni di coraggio dell’Amministrazione negli ultimi anni»

Passa in consiglio comunale il Bilancio di previsione finanziario 2024/2026. La seduta si è aperta con l’intervento dell’Assessore a Bilancio, Programmazione economica e finanziaria, Tributi Domenico Battaglia, che ha ripreso le parole del sindaco Giuseppe Falcomatà, rese in sede di commissione Bilancio qualche giorno fa: “Siamo riusciti a trasformare un elemento di negatività, una situazione debitoria ereditata, in un elemento di riflessione da parte del governo nazionale prima, e successivamente della Corte Costituzionale, con la sentenza 115 del 2020, e cioè che ai comuni non si debba dare tempo ma si debbano dare risorse”.

Come specifica l’assessore: «Reggio esempio di scuola di una inversione di tendenza rispetto ai comuni in difficoltà che presentano condizioni socio-economiche svantaggiate. Un percorso, difficile, sofferto portato avanti con rigore e soprattutto credibilità che ci consente oggi di portare in aula un bilancio in sicurezza, ma con una vigilanza sempre attenta ai conti per rispettare il patto con lo Stato di 135 milioni in vent’anni. Un bilancio a pareggio per complessivi 656 milioni di euro».

Battaglia ha chiarito quali sono state le tre linee direttrici che hanno ispirato l’azione. «Intanto lo sviluppo del territorio: grazie ad un corposo e importante Piano delle opere pubbliche e grazie soprattutto alla rinnovata capacità dell’Ente di attrarre risorse finanziarie esterne come il caso del Museo del Mediterraneo, i Pinqua e l’acquisto dei bus elettrici». E ancora «Gli interventi concreti sull’occupazione e sul precariato, le nuove assunzioni (non succedeva da più di 20 anni) che generano maggiore fiducia nei nostri giovani. E le attività di agevolazione contributiva con il vantaggio che si favorisce l’emersione dall’evasione, generando un effetto positivo sui conti dell’Ente». Per l’assessore una battaglia politica significativa dovrebbe essere quella di liberare bilanci dei comuni dai continui accantonamenti richiesti dallo Stato, soprattutto nei territori che presentano criticità come il nostro. Quante risorse potrebbero essere destinate a sostenere misure di crescita e sviluppo» ha concluso, ringraziando tutti coloro che hanno contribuito alla riuscita dell’obiettivo dai dirigente e ai funzionari del settore, il direttore generale, al presidente della commissione Bilancio Cuzzocrea, ai dipendenti e ai nuovi assunti del Comune, all’ex assessore Irene Calabrò. Successivamente i dati tecnici sono stati presentati dal dirigente del settore Finanze Francesco Consiglio, insieme alla ratio della costruzione del bilancio, maturato, in primis, sulla riduzione del disavanzo.

Il consigliere Franco Barreca ha evidenziato: «C’è grande soddisfazione per aver raggiunto un bilancio in pareggio. Nelle scorse ore abbiamo assistito al primo passo importante che ci consentirà di ridurre la pressione tributaria sui cittadini, in particolare sulle fasce deboli. Visto che veniamo da un dramma di bilancio che non viene da questa Amministrazione, ma che abbiamo ereditato, mentre noi ogni anno abbiamo portato bilanci in pareggio. Oggi le nostre partecipate sono tutte in salute. Abbiamo messo insieme fondi ulteriori nel campo del sociale e ci siamo spesi per l’abbattimento del precariato: finalmente, dopo anni, tutti i dipendenti avranno un contratto a 36 ore per come prevede la legge. Questo bilancio è uno spartiacque, una svolta importante. L’Amministrazione guidata dal sindaco Falcomatà può iniziare a lavorare su un piano diverso».

Antonino Castorina ha poi affermato: «Ci troviamo di fronte a un bilancio generazionale che ci proietta verso un orizzonte diverso rispetto a quello che c’era fino a ieri, perché mette un primo tassello rispetto alla sfida che riguarda chi viene dopo di noi: per la prima volta valutiamo un testo economico dopo l’uscita dal Piano di rientro. Ed è un cammino pensato insieme, con una sfida importante contro chi immaginava si potesse tracciare un percorso diverso, mandando l’ente in default. Una sfida vinta insieme. Un bilancio che porta una ventata di novità sul welfare, un’opportunità per tutti coloro che hanno bisogno. E poi la pianta organica potenziata: dove vale il concetto che al Comune si viene a lavorare non perché si conosce qualcuno, ma perché si conosce qualcosa».

«Il documento di bilancio – ha poi spiegato il consigliere Carmelo Versace – è la migliore risposta che poteva dare l’Amministrazione Falcomatà: un documento precursore alla sfida, col rispetto degli equilibri economici, sintesi di scelte in una visione alta ma realistica della città. Un bilancio che conferma i capisaldi e le linee di indirizzo del sindaco, un bilancio senza tagli ai servizi, con una programmazione delle risorse sugli investimenti. Basti pensare al lavoro del presidente Sera col piano triennale che può far vedere i primi frutti. Si è portata avanti la doverosa azione della lotta all’evasione, grazie ai riscontri fatti nel 2022 e 2023, che oggi ci consentono di avere un bilancio più vero. La novità sull’avviso della Tari, come ha detto il sindaco, un provvedimento per tendere la mano, la carezza fatta ai più deboli che non risolve i problemi, ma che guarda alle fasce deboli dando un segnale che si aspettava da tempo. Nessuno ha parlato di ciò che si è fatto per i lavoratori di Castore, dagli assessori Gangemi a Battaglia, per il lavoro di prospettiva per garantire un futuro più roseo. Voteremo questo bilancio che sia quello della svolta che non ha precedenti, che da speranza a chi vuole contribuire al miglioramento del territorio».

Deborah Novarro per il gruppo Italia Viva ha ringraziato: «Coloro che hanno lavorato in modo continuativo per arrivare al risultato di oggi. A chi ha parlato nel suo intervento di “palude”, ricordo come siamo arrivati palude e che da questa palude siamo riusciti a uscire grazie ai sacrifici dei cittadini e al lavoro della nostra Amministrazione. Un bilancio che arriva in anticipo rispetto alle scadenze nazionali, in linea con l’accordo fatto col governo e che ci ha consentito di uscire dal Piano di rientro. Siamo entrati in una fase che prevede di fare scelte politiche che vanno incontro alle fasce più deboli. Spunti importantissimi che danno un segno del tracciato che ci ha portato all’approvazione di un bilancio di ombre e incertezze».

Il capogruppo Pd Francesco Sera, nel suo intervento, ha fatto il punto sulle «tante azioni di coraggio, portate avanti in questi anni dall’Amministrazione Falcomatà per dare una prospettiva a chi verrà dopo di noi. Siamo andati incontro alle famiglie contribuendo con un bonus per chi ha necessità, i servizi all’infanzia, la riapertura degli asili, da Gebbione ad Archi. Non è poco, dopo anni di buio pesto, c’è un’Amministrazione amica che quando può interviene. Abbiamo detto no al dissesto, al fallimento di un’intera città, siamo stati coraggiosi ad affrontare la situazione tutti insieme. Le azioni di coraggio sono anche l’aver scongiurato il fallimento di Atam, l’aver trovato soluzioni ai licenziati nelle società miste. Di sicuro ho imparato in questi anni che i tempi della politica non sono quelli della burocrazia. Vanno fatti piccoli passi avanti adesso per portare ancora più risultati al welfare, per aprirsi al mondo della cultura. Abbiamo avuto il coraggio di risalire la china dal buio, per questo sono fiducioso sul futuro di questa città».

Per il consigliere Filippo Burrone: «Anziché divertire questa città abbiamo deciso di governarla, lo abbiamo fatto con coraggio. Ci vuole coraggio, come quello del presidente Cuzzocrea che ha brillante condotto i lavori della commissione Bilancio. Ricordo all’opposizione che come gruppo Democratici progressisti avevamo chiesto l’aumento a 36 ore per i dipendenti del Comune. Reggio Calabria è il Comune a zero precariato, un percorso che viene da lontano ad oggi completato. E ancora ci vuole coraggio ad andare avanti in maniera testarda e scegliere la strada più difficile rispetto a quella semplice del dissesto, sapevamo che andavamo incontro a 10 anni di sacrifici. Per i servizi pubblici essenziali oltre che coraggio c’è voluta l’autorevolezza di una classe dirigente che aveva deciso di governare la città con amore e passione. Lavoreremo affinché il milione di euro sia solo un inizio di un segnale che dovevamo a questa città. Quando si va incontro ai bisogni della gente bisogna essere orgogliosi. E’ questo il modo in cui bisogna stare vicino alle persone, perché non si può fare politica sulla loro pelle».

Il consigliere Giuseppe Giordano infine: «Un dibattito ordinato – ha commentato – nell’annunciare il mio voto positivo al bilancio, sottolineo la direzione inequivocabile dello stanziamento a favore delle famiglie deboli che ha il presupposto di creare un percorso virtuoso per mettere le categorie deboli in condizione da regolamentare le loro posizioni. Questa città ha dovuto fare dei sacrifici, ma le politiche messe in campo hanno portato i risultati scritti in questa manovra che inizia a dare respiro rispetto a servizi essenziali».

SAN ROBERTO (RC) – Grande festa liturgica in onore di San Giorgio martire

La Parrocchia di San Giorgio martire di San Roberto si accinge a vivere dei momenti di forte spiritualità e di comunione fraterna.

Guidata ed animata dal suo nuovo sacerdote P. Antonio Roberto Cassano, la comunità vivrà, per la prima volta nella sua storia, un Triduo in onore del suo Santo Patrono, che si svolgerà nei giorni 20-21-22 per concludersi con la festa liturgica giorno 23 aprile.

Dichiara il sacerdote alla guida della parrocchia: <<In questo bellissimo triduo in onore a San Giorgio Martire ho voluto e cercato fortemente la partecipazione di tutte le comunità che formano la nostra realtà parrocchiale. Ogni giorno del triduo sarà animato liturgicamente da una comunità proprio per sottolineare l’importanza che ha San Giorgio nell’unirci come paese, devoti e credenti che a Lui si affidano nelle loro necessità>>.

Non mancheranno inoltre i momenti di fraternità: sabato 20 a partire dalle ore 20.00 in piazza Roma la SAGRA DELLA PATATA, animata dalla voce e dalla musica del bravissimo cantante calabrese “Peppe Sapone trio”.

Nei giorni successivi tanti altri momenti culturali e ludici allieteranno la festa,  sotto lo sguardo amorevole del nostro Santo Patrono: giorno 21 a partire dalle ore 19.30 il torneo di briscola e tressette è il giorno 22 la Serenata a San Giorgio tra canti e poesie tradizionali.

Infine giorno 23 la Santa Messa solenne presieduta da S. E. Rev.ma Giuseppe Fiorini Morosini, Arcivescovo emerito di Reggio Calabria- Bova.

Per concludere, una breve processione con la statua del Santo ed i fuochi pirotecnici in Suo onore.

Tanti saranno i momenti e le belle sorprese che formeranno questo primo Triduo in onore di San Giorgio Martire…Non mancate!

REGGIO – Denunciata e sequestrata una Società Cooperativa

I militari del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Reggio Calabria, con il coordinamento della Procura della Repubblica di Reggio Calabria, diretta dal Dott. Giovanni Bombardieri, hanno dato esecuzione a un provvedimento, emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del locale Tribunale, che dispone l’applicazione della misura cautelare della presentazione alla Polizia Giudiziaria nei confronti della legale rappresentante di una Società Cooperativa, accreditata presso il Comune anche per l’assistenza domiciliare, e il sequestro di liquidità e beni immobili – per un importo di circa 230.000 euro – di proprietà dei quattro soci del citato ente, tutti ritenuti responsabili dello sfruttamento, estorsione e minaccia nei confronti delle lavoratrici addette all’assistenza degli anziani ospitati all’interno di una nota struttura di questa città.

Il provvedimento, emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Reggio Calabria, su richiesta della locale Procura, trae origine da un’attività investigativa delegata ai militari del N.I.L. di Reggio Calabria a seguito delle denunce di diverse lavoratrici che stanche delle condizioni di lavoro insostenibili cui erano sottoposte da parte dei soci della citata cooperativa, che si approfittavano del loro stato di bisogno, si sono rivolte ai militari del N.I.L. confidando nelle istituzioni.

Le indagini consentivano di accertare a carico degli indagati concreti elementi circa lo sfruttamento lavorativo cui erano sottoposti, in particolare la:

  • reiterata corresponsione di retribuzioni in modo palesemente difforme dal CCNL di riferimento e comunque sproporzionato rispetto alla quantità e qualità del lavoro prestato, consistente nel pagamento di un compenso orario pari a poco più di € 3,50 per ora;
  • violazione della normativa relativa ai riposi settimanali e alle ferie, consistente nella mancata retribuzione dei giorni di riposo e/o di ferie spettanti alle lavoratrici;
  • violazione delle norme in materia di sicurezza e igiene nei luoghi di lavoro e degli obblighi del datore del lavoro consistenti nell’accertamento dell’idoneità delle lavoratrici e l’omessa informazione e formazione sui rischi connessi alla loro attività.

È stato denunciato all’Autorità Giudiziaria anche il legale rappresentante di un ente di formazione, accreditato presso la Regione Calabria, che aveva falsamente attestato la frequenza delle lavoratrici a corsi di formazione in materia di salute e sicurezza in realtà mai effettuati.

L’attività di servizio in rassegna testimonia, ancora una volta, la costante azione del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro, specialità dell’Arma dei Carabinieri che opera alle dipendenze funzionali dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro, rivolta all’individuazione dei fenomeni di sfruttamento dei lavoratori e del lavoro sommerso, che danneggia i lavoratori, ai quali vengono negati i diritti assistenziali e previdenziali, e le aziende che rispettano le regole costrette a fronteggiare la concorrenza sleale degli operatori che intendono abbattere illegalmente i costi di gestione del personale.

Il procedimento è attualmente pendente in fase di indagini e l’effettiva responsabilità delle persone destinatarie della misura cautelare, in uno con la fondatezza delle ipotesi d’accusa mosse a loro carico, saranno vagliate nel corso del successivo processo. Non si escludono ulteriori sviluppi investigativi e probatori, anche in favore delle persone sottoposte ad indagini.

REGGIO – Inaugurazione nuova sede Agenzia Beni Confiscati, Falcomatà: “Continuare il lavoro di restituzione dei beni sottratti alla comunità”

Il primo Cittadino ha accolto il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ed il Direttore dell’Agenzia Bruno Corda scoprendo la targa sulla porta dell’edificio che ospiterà l’Agenzia

“Sono onorato di porgere il saluto della Città Metropolitana di Reggio Calabria e dare il benvenuto al Ministro dell’Interno e alle tante autorità che hanno partecipato all’inaugurazione della nuova sede dell’Agenzia Nazionale per i Beni Sequestrati e Confiscati. Reggio Calabria vi accoglie con l’attenzione che si riserva alle più alte cariche dello stato, ma anche con grandi sentimenti di orgoglio. L’orgoglio di una città che ha visto nascere questa Agenzia, che ha combattuto quando c’era il timore che questa sede potesse essere chiusa e che le attività venissero trasferite, e con la gioia che oggi nasce dalla decisione dello Stato di un ulteriore investimento sul nostro territorio, che si consolida, si rinnova e si innova all’interno della nuova sede, nel cuore della città, moderna ed accogliente”. E’ quanto ha affermato il sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà intervenendo quest’oggi nel corso della cerimonia di inaugurazione della nuova sede dell’Agenzia Nazionale per i Beni Sequestrati e Confiscati a Reggio Calabria.

“Siamo convinti che questo sia un ulteriore punto di ripartenza per l’Agenzia – ha aggiunto il primo Cittadino – che consente alle istituzioni territoriali di continuare a lavorare per trasformare il triste primato della città e della regione con il più alto numero di beni confiscati, in un’opportunità positiva, attraverso quell’attività di restituzione alla cittadinanza, alle associazioni, alle istituzioni, dei beni frutto di attività criminali. Questo è sempre stato il nostro grande obiettivo, questo il messaggio più importante che va dato alla comunità: non solo l’opera meritoria sul piano repressivo del sequestro e della confisca dei beni, ma anche la restituzione a nuova vita con le tante associazioni che operano sul nostro territorio nel campo sociale, culturale, dello sport e della solidarietà, facendo di questi immobili dei luoghi in cui viene prodotto il bene”.

“Ringrazio il Direttore Prefetto Bruno Corda per il suo lavoro – ha concluso il sindaco – ringrazio tutto il personale che rivedo ogni volta con enorme piacere, avendo io stesso avuto l’onore di operare in passato all’interno degli uffici dell’Agenzia. In bocca al lupo a tutti loro per questo nuovo inizio, per il lavoro e le sfide che ancora hanno di fronte e per le quali troveranno sempre nelle istituzioni territoriali il più valido degli alleati”.

REGGIO – Bilancio di previsione, Falcomatà: «Un documento che è frutto di anni di programmazione e nasce dalla scelta di non chiedere il dissesto»

Dal sindaco arrivano poi i primi dati relativi all’avviso per le agevolazioni sulla Tari presentate ieri dall’Amministrazione: «Già stamattina, in due ore dall’apertura della domande, ne sono arrivate 77»

«Un bilancio che non nasce oggi, ma è frutto di quelli precedenti, di tanti anni di duro lavoro di programmazione, e che parte dalla scelta del 2014 di non chiedere il dissesto, da una classe politica nuova, una scelta dirimente che aveva più interrogativi che risposte. Una fiducia che noi abbiamo sentito in quegli anni da parte del governo nazionale, con le interlocuzioni insieme ai ragionieri dello Stato per portare l’attenzione su misure essenziali per la sopravvivenza dell’Ente. Partì tutto da lì, negli anni – ha proseguito il sindaco – le azioni furono in parte frenate dalle sentenze della Corte Costituzionale sulla normativa nazionale, fino a che non si capì che ai comuni andava dato non solo il tempo, ma anche le risorse». Così il sindaco Giuseppe Falcomatà nel suo intervento in consiglio comunale per l’approvazione del bilancio 2024/2026, durante il quale ha, preliminarmente, ringraziato tutti coloro che hanno contribuito alla creazione del documento.

«Ringrazio tutte le maggioranze che si sono susseguite in questi anni, gli assessori, i dirigenti, il presidente Cuzzocrea che si è guadagnato sul campo la conferma nella Commissione Bilancio. Una scelta di coraggio l’ha definita qualcuno – ha precisato il primo cittadino – da fare col cuore, l’unica forza possibile, una forza d’animo, interiore. Poi è facile avere coraggio quando si sta dall’altra parte, a distanza di sicurezza da quelle scelte che implicano avere coraggio».

Dal sindaco arrivano poi i primi dati relativi all’avviso per le agevolazioni sulla Tari presentate ieri dall’Amministrazione a palazzo San Giorgio: «Già stamattina, in due ore dall’apertura della domande ne sono arrivate 77. Evidentemente il segnale che questa comunicazione sia arrivata ai cittadini è positivo. Non si risolvono i problemi, è una carezza che dà sollievo, non cambia l’economia del mese, fa capire però la vicinanza dell’Amministrazione, non sorda alle istanze dei cittadini. La volontà è quella di migliorare col Dup, si va in aiuto alle famiglie che più delle altre hanno dovuto sopportare il piano di riequilibrio. L’Amministrazione quest’anno investe circa 45 milioni di euro all’anno sul welfare. Sulla Tari bisogna però aggiungere che la Regione Calabria ha aumentato di 3 milioni di euro solo per il Comune di Reggio il costo dei conferimenti in discarica, nel silenzio totale e dopo la restituzione da parte della Città metropolitana alla stessa delle deleghe per il conferimento. Perché sono aumentati i costi per il 2024?» ha chiesto il primo Cittadino.

«Non si è ancora evidenziato abbastanza che circa 30 milioni di euro di vecchi mutui sono stati destinati alla riqualificazione delle arterie stradali. Questa è una risposta concreta che afferma con chiarezza che non prevediamo solo le somme per coprire le buche, ma che questi fondi vengono investiti per rifare interamente le strade – ha chiarito Falcomatà – E poi l’aumento a Castore di sei milioni di euro per l’attività delle manutenzioni. Nell’ottobre del 2012 la società era partita con quasi due milioni di euro di debito, in questi anni c’è stato un aumento progressivo delle risorse. Ricordo a proposito di Castore che, nelle prossime settimane, il servizio idrico sia sotto il profilo della manutenzione, della concessione e bollettazione, passerà alla Regione con Sorical. Castore aveva un milione e 300 mila euro, se l’obiettivo è di mantenere questi fondi sugli altri interventi riusciremo a raggiungere comunque il break even».

Il sindaco ha precisato che «Gli investimenti previsti non sono un riporto di quelli previsti nel bilancio precedente, gli investimenti già fatti sono di circa 64 milioni di euro ovvero il 367% in più rispetto al 2022, in cui gli investimenti fissi di cassa erano circa 16. E’ la risposta migliore perché significa che è stato immesso denaro nell’economia cittadina. Dobbiamo fare di più sul condono, ma per i dati aggiornati sulla riscossione ci sono miglioramenti. Inizia forse ad esserci un’abitudine da parte della cittadinanza ad essere in regola coi tributi ed è un segnale molto positivo. Nel 2014 i tempi medi dei pagamento erano di 216 giorni, adesso siamo a 37. E’ chiaro che la programmazione porta dei risultati nel tempo. Da questo punto di vista l’Amministrazione deve guardare da quando c’è fino ai prossimi anni».

Rivolto ai consiglieri dell’opposizione il sindaco ha precisato: «Fossi in voi mi preoccuperei delle carenze che ci sono per il ponte sullo Stretto, che ritarderanno la partenza dei lavori. Il ministero dell’Ambiente ha fatto notare che si tratta di un progetto carente di presupposti, vincoli che si devono avere prima dell’avvio del cantiere».

Falcomatà ha poi anticipato alcuni dei prossimi appuntamenti previsti per l’Amministrazione comunale: la presentazione dei bus elettrici di Atam durante la giornata della Terra saranno presentati i bus elettrici, abbiamo da poco presentato l’Agenzia per la Casa, presenteremo l’Agenzia per i Giovani, e poi ricordiamo la sinergia messa in campo per i lavori del lido comunale, ed infine le attività di restyling sul Lungomare che riguarderanno non solo la sede stradale ed i marciapiedi della parte alta, ma anche la cura del patrimonio arboreo».

Un ultimo passaggio che ha evidenziato ha riguardato i bandi Fus che «consentono alle amministrazioni di programmare uno o più eventi fuori dal perimetro del centro storico. Dal ministero – spiega il sindaco – un funzionario ci ha chiesto di non utilizzare quei fondi per eventi a piazza del Popolo perché sarebbe troppo vicina al centro storico. Si tratta invece di un quartiere popolare e popoloso, dove viene fatto il mercato, dove sono presenti tante attività commerciali, un’area con diversi insediamenti di edilizia residenziale pubblica dalla quale, invece, i cittadini chiedono di aumentare le attività culturali: risponderemo per le rime a questo atto di guerra perpetrato nei confronti della città».

In conclusione del suo intervento il sindaco ha poi citato una frase del sindaco di Firenze Giorgio La Pira «che sosteneva che “C’è una primavera che si prepara in questo inverno apparente”. Tante cose ancora non riusciamo a vederle, da sotto il lavoro e la programmazione di questi 10 anni sta portando i suoi frutti».

REGGIO – Il Consiglio comunale approva il Bilancio di previsione 2024-2026

Sedici i voti favorevoli, undici quelli contrari. Approvati all’unanimità anche tre ordini del giorno presentati dal gruppo della Lega e riguardanti il contributo Tari, l’importo previsto per gli interventi sui soggetti a rischio esclusione sociale e l’indennità di servizio esterno della Polizia locale

Il Consiglio comunale di Reggio Calabria ha approvato in data odierna il Bilancio di previsione 2024-2026.

L’assise cittadina, riunitasi in seconda convocazione, ha avviato i lavori con gli interventi dell’assessore al Bilancio, Domenico Battaglia e del dirigente del Settore Finanze, Francesco Consiglio, i quali hanno illustrato gli aspetti tecnici del documento contabile. Dopo una breve interruzione in occasione della concomitante presenza in città del Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, i lavori sono ripresi con gli interventi dei consiglieri di maggioranza ed opposizione e, infine, del Sindaco Giuseppe Falcomatà.

Successivamente sono stati approvati all’unanimità tre ordini del giorno proposti dal gruppo della Lega. I primi due sono stati presentati dal consigliere Antonino Minicuci. Con il primo, i consiglieri leghisti hanno fatto riferimento al contributo sulla Tari previsto per alcune categorie di cittadini e previsto in Bilancio, per un importo totale pari a un milione di euro e una percentuale massima del 25% del tributo. Secondo i consiglieri firmatari dell’odg, «l’importo stabilito è molto basso, insufficiente per le persone in difficoltà». Per tale ragione, i consiglieri hanno invitato il sindaco e la giunta «a prevedere l’incremento della percentuale al 50% del tributo, raddoppiando l’importo disponibile, ove per gli introiti dei tributi e quelli dati dalla lotta all’evasione, dovessero essere in aumento rispetto a quelli previsti in bilancio». Con il secondo odg, invece, i consiglieri della Lega hanno chiesto di prevedere l’incremento dell’importo previsto per gli interventi per i soggetti a rischio di esclusione sociale, programma 1204, «ove gli introiti per i tributi quest’anno dovessero raggiungere un aumento significativo».

Il terzo ordine del giorno approvato all’unanimità, proposto sempre dal gruppo della Lega, è stato presentato dal capogruppo Giuseppe De Biasi. Con l’approvazione di tale odg l’importo dell’indennità di servizio esterno della Polizia Locale di Reggio Calabria è stato portato a dieci euro giornalieri, prevedendo l’importo di 12 euro allorquando il servizio venga svolto in turni notturni e/o festivi, «così come avviene in tutte le altre città capoluogo di Città metropolitana».

Si è proceduto, infine, alla votazione del Bilancio di previsione approvato dal Consiglio con 16 voti favorevoli e 11 contrari.

Formazione per i Presidenti di Seggio, Falcomatà: “Necessaria riforma delle procedure elettorali, serve aggiornare norme all’evoluzione dei tempi”

Il primo Cittadino è intervenuto in Aula Magna “Quistelli” della Mediterranea in occasione dell’ultima lezione del Corso di formazione per presidenti di seggio elettorale promosso dalla Prefettura di Reggio Calabria in collaborazione con il Comune, la Corte d’Appello e l’Università “Mediterranea”.

Il sindaco Giuseppe Falcomatà è intervenuto durante il Corso di formazione per presidenti di seggio elettorale promosso dalla Prefettura di Reggio Calabria in collaborazione con il Comune, la Corte d’Appello e l’Università “Mediterranea”. Nella sala “Quistelli” della facoltà di Architettura, insieme al primo cittadino, erano presenti anche il prefetto Clara Vaccaro, il presidente della Corte d’Appello, Olga Tarzia, ed il rettore dell’UniRc, Giuseppe Zimbalatti.

Nel ringraziare il prefetto Vaccaro e, più in generale, il Viminale, il sindaco Falcomatà ha sottolineato «il lavoro della dirigente di Palazzo San Giorgio, Iolanda Mauro, e di tutto il personale del settore Risorse Umane perché, dall’ufficio elettorale del Comune, quando ci si appresta ai vari appuntamenti elettorali, riescono a fornire, con professionalità e sacrificio, ogni risposta alle istanze dell’utenza in un momento fondamentale per la comunità».

«Questo corso – ha affermato Falcomatà – non è un semplice insieme di lezioni, ma la presa di coscienza di quanto non si possa tralasciare nulla e si possa fare di più e meglio anche in questo settore. Credo, oltretutto, che questa iniziativa possa rappresentare un’occasione per chiedere una riflessione, in ambito nazionale, rispetto alla necessità di riforma delle attività propedeutiche ad ogni elezione ed a tutto ciò che ruota intorno alla formazione dei seggi considerato che, ancora oggi, l’ambito risponde spesso ad alcune normative che risalgono a regi decreti di tantissimi anni fa. Evidentemente, considerate l’evoluzione dei tempi e delle elezioni stesse, queste leggi andrebbero aggiornate».

Rivolgendosi, poi, direttamente ai partecipanti al corso, il sindaco ha aggiunto: «Avete avuto la possibilità di acquisire alcune nozioni giuridiche rispetto ai compiti e le funzioni dei presidenti di seggio, ma quello che, secondo me, è stato fondamentale riguarda l’aspetto che, fra i compiti dei formatori e del protocollo d’intesa, c’è il consolidamento della consapevolezza del ruolo di chi dirige le operazioni di voto, spesso in condizioni estreme e sotto la costante, asfittica e svilente presenza di chi partecipa e riempie il seggio. Quindi, è quanto mai decisivo restituire autorevolezza ai presidenti e, allo stesso tempo, rafforzare la convinzione che, in quel momento, il presidente di seggio rappresenta lo Stato ed è garante della trasparenza e della legalità delle operazioni di voto e, quindi, della democrazia e del suo esercizio».

«L’auspicio – ha concluso il sindaco Giuseppe Falcomatà – è che questo corso possa essere solo un punto di partenza e che, da qui in avanti, si continui a perfezionare ogni aspetto che interessa il processo democratico per eccellenza. Ringrazio, quindi, la signora prefetto Vaccaro, la presidente Tarzia ed il rettore Zimbalatti per questo nuovo e importante esempio di sinergia istituzionale».

Il Prefetto Vaccaro ha, quindi, «constatato e apprezzato la presenza di molto giovani fra i corsisti», ricordando quanto sia fondamentale «conoscere le regole che consentono di lavorare meglio e rendere più facile il lavoro di chi è incaricato a guidare un seggio elettorale». «Siamo contenti – ha affermato – che il corso abbia preso avvio e, in una fase successiva, non escludiamo la possibilità di poter organizzare una giornata dedicata ad una vera e propria simulazione delle operazioni di allestimento e conduzione di un seggio. Penso possa essere un esperimento importante». La presidente della Corte d’Appello, Olga Tarzia, ha così promosso «un’idea che nasce, principalmente, dalla volontà del Prefetto e che tutti noi abbiamo colto con piacere e interesse». «Le adesioni al corso – ha ricordato – sono state superiori alle attese con circa 150 partecipanti che hanno inteso approfondire un’attività molto complessa e delicata qual è quella del presidente seggio, figura decisamente importante che assume a sé tutti gli oneri, compresi quelli di carattere penale. Questo corso avrà dato sicuramente dei risultati». Infine, il Rettore della “Mediterranea”, Giuseppe Zimbalatti, si è soffermato «sulla qualità e la bontà di un’iniziativa che risponde appieno alle missioni ed ai compiti propri dell’università».

Milia (FI): “Non voteremo il bilancio: la città è all’abbandono, i cittadini sono strozzati dalle tasse e si aumenta il parcheggio”

“Non voteremo convintamente questo bilancio. Non lo voteremo perché riteniamo sia carente almeno in  due settori strategici per la crescita della città: Welfare e manutenzioni, due settori  che in questi anni hanno inciso notevolmente sulla vita dei reggini”.

Il capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale, Federico Milia, nel corso dell’odierna seduta nell’aula consiliare di Palazzo San Giorgio, interviene per spiegare i motivi del suo voto contrario e rincara : “Il bilancio potrà anche essere considerato perfetto, ma a Reggio nessuno se ne è accorto”.

“I cittadini sono esausti. Strozzati dalle tasse. Mi auguro che questa uscita dal piano di riequilibrio possa finalmente allentare la pressione fiscale e la pressione sanzionatoria che grava sui cittadini, per esempio l’ultima trovata del raddoppio del costo dei parcheggi” prosegue il capogruppo nel suo intervento.

Hanno ragione i colleghi a dire che questo bilancio non proietta la città verso il futuro. Nessun indirizzo di questa amministrazione proietta questa città verso il futuro: infatti ancora non è ben chiaro quale sia l’idea di città che, da 10 anni a questa parte, si sta portando avanti” dichiara Milia.

“Penso anche a un futuro più prossimo: l’agenda per la stagione estiva, già in giro estremo ritardo, una stagione di eventi che rischia di diventare come quella degli scorsi anni, approssimativa.

Penso ai chioschi sul lungomare, penso a un progetto di città in versione estiva che ad oggi non c’è” – afferma Milia nel suo intervento, concludendo – Un bilancio è perfetto se migliora la vita dei cittadini, se disegna un modello di città che quest’ Amministrazione, in dieci anni, non è riuscita a palesare. E allora, lavoreremo già nei prossimi giorni e nelle prossime settimane, per presentare delle alternative per evitare a tutti i costi che si ripeta lo scenario tristissimo delle scorse stagioni estive”.

REGGIO – Celebra la festa di Liberazione: il 25 aprile alle 10.00 la cerimonia alla Stele del Partigiano alla Villa Comunale

La Città di Reggio Calabria si prepara a celebrare la Festa della Liberazione. Giovedì 25 aprile il Comune e la Città Metropolitana di Reggio Calabria terranno la tradizionale cerimonia di conferimento degli omaggi istituzionali alla Stele del Partigiano all’interno della Villa Comunale Umberto I. Appuntamento alle ore 10.00, per la cerimonia ufficiale al quale prenderanno parte il sindaco Giuseppe Falcomatà e gli altri rappresentanti dei due enti.

Una manifestazione ormai consueta per la Città di Reggio Calabria, indetta per la prima volta all’interno della Villa Comunale nel 1994 da Italo Falcomatà, il sindaco della primavera reggina. Alla cerimonia, come di consueto, sono invitati a partecipare i rappresentanti delle altre istituzioni territoriali, associazioni, forze sindacali e politiche, ma soprattutto cittadini che intendono festeggiare la liberazione italiana dalla tirannia nazifascista.

“Il 25 aprile alla Villa comunale è ormai diventato una lieta tradizione per la nostra città – ha affermato il sindaco Falcomatà – ogni anno centinaia di persone, famiglie, anziani, bambini, tante associazioni, forze sindacali e politiche, si ritrovano alla Villa Comunale di fronte la Stele del Partigiano per trascorrere insieme una mattinata che non è solo un ricordo o un memoriale della Liberazione o della fine della seconda guerra mondiale, ma un simbolo da riattualizzare e riproporre, nel segno della difesa dei diritti di cittadinanza, della libertà, dei principi costituzionali che ci richiamano alla pace, alla solidarietà, all’unità nazionale, all’antifascismo come valore fondante della nostra Repubblica”.

“Anche quest’anno la festa della Liberazione assume per noi un significato assolutamente attuale e pertinente. Penso ad esempio ai venti di guerra che ancora attraversano l’Europa, il Medio Oriente e tante altre aree del mondo, con una preoccupante escalation di violenza e cooperazione che mette a rischio miliardi di persone. O ancora penso al tema dell’autonomia differenziata che in Italia rischia di generare pesanti disuguaglianze condannando vaste aree del Paese ad una condizione di mancato sviluppo che rischia di cristallizzarsi anche in futuro. Sono aspetti che stanno alla base dei valori costituzionali, assolutamente dentro gli obiettivi significanti del 25 aprile, la nostra festa della Liberazione che anche quest’anno intendiamo celebrare, dando a questa celebrazione una prospettiva istituzionale, unitaria, aperta ed assolutamente rivolta al futuro”.