REGGIO – Sport: Maksimovic: “Pronti a mettere in campo sangue, onore e sudore. Vogliamo vincere”

Il playmaker della Myenergy Reggio Calabria, Mateja Maksimovic è stato ospite all’interno del format televisivo “Momenti neroarancio” in onda sulla Tv ufficiale del club, Videotouring.
Ecco le sue impressioni dopo gara uno del quarto di finale del Playoff promozione giocato a Salerno.
Un commento sulla sfida?

“Ce la siamo giocati fino al terzo quarto.
Il parziale di quarto periodo purtroppo, è stato decisivo e non siamo stati in grado di rimontare ancora”.

Il nostro fattore campo è importante?

“Ne abbiamo bisogno ed abbiamo anche poco tempo per sistemare quel che non è andato.
Serve la testa giusta ma sono fiducioso: ce la facciamo, tutti vogliamo vincere e dimostrare che ce la possiamo giocare fino in fondo”.

L’assenza del capitano Binelli?

“La sua assenza si è sentita.
So che vuole esserci e sta lavorando per questo”.

La sosta è servita oppure no?

“Dico solo che abbiamo capito,m un po’tutti che la formula non è stata fatta molto bene”.

Come poter battere la Power?

“Dobbiamo essere bravi nel far muovere la difesa di Salerno ed essere bravi a passare la palla fuori con velocità.
Sinceramente, penso che non è mancata l’intensità ma più il fatto che non siamo bravissimi a gestire i vantaggi.
E’ un problema di testa, problema collettivo di tutti, se scatta qualcosa, tutto potrà accadere.”

La mia stagione?

“All’inizio ero più tiratore che un Playmaker.
Sono cresciuto molto, anche mentalmente ed adesso riesco a fare anche quel lavoro”.

La nostra gioventù?

“Noi abbiamo un veterano, si chiama Emin Mavric, lui ha dato tanto per noi e tutti, me compreso, abbiamo imparato tanto da lui.
Non è un “veterano” nel senso che è poco più giovane di noi ma ha dato tanto dentro e fuori dal campo”.

Un messaggio ai tifosi?

“Capisco i tifosi, tutti vogliamo vincere.
Anche noi siamo molto arrabbiati.
I tifosi ci scrivono, ci vogliono bene, la città ci tiene ed è dalla nostra parte.
Daremo il massimo, sangue, sudore, orgoglio.
Non vogliamo terminare qui la nostra stagione e scenderemo in campo per dimostrarlo”.

A Lazzaro la festa d’Europa per la pace e la libertà

 La Giornata dell’Europa, che si svolge ogni anno il 9 maggio, celebra la pace e l’unità in Europa.

 La data segna l’anniversario della storica dichiarazione in cui l’allora ministro degli Esteri francese Robert Schuman espose l’idea di una nuova forma di collaborazione politica in Europa, che avrebbe reso impensabile la guerra tra le nazioni europee. La proposta di Schuman è considerata l’atto di nascita di quella che oggi è l’Unione Europea.

All’interno delle iniziative programmate a seguito del “Patto di Amicizia” siglato lo scorso anno tra la Città di Motta San Giovanni, la Città spagnola di Huétor-Tájar e l’Accademia delle Imprese Europea è stato organizzato un importante incontro con protagonisti gli studenti delle scuole locali di entrambi i territori che hanno vissuto la Festa dell’Europa con spirito di libertà, democrazia e uguaglianza.

“L’Amministrazione comunale di Motta San Giovanni – ha dichiarato Sonia Malara assessore all’Istruzione – si è simbolicamente unita a tutti gli Stati membri dell’Unione Europea per festeggiare insieme la festa dei popoli e delle culture riunite tutte sotto un unico simbolo, la bandiera blu con le stelle dorate. Abbiamo voluto omaggiare questa importante giornata coinvolgendo gli studenti dell’Istituto comprensivo di Motta San Giovanni e del comune andaluso Huetor Tajar con il quale stiamo portando avanti numerose iniziative. La manifestazione è stata una lezione concreta di educazione civica basata sul concetto che l’Europa è lo spazio dei giovani, dove servono azioni concrete affinché il grande sogno di pace, uguaglianza e libertà si possa davvero realizzare. Supportare l’azione didattica e coinvolgere la comunità studentesca del nostro territorio in ogni iniziativa– conclude l’assessore – è un obiettivo che questa Amministrazione comunale, sotto la guida del sindaco Giovanni Verduci, si è posta fin dal suo insediamento”.

“I ragazzi sono stati contenti ed entusiasti di partecipare a questo evento così significativo – ha invece commentato la dirigente scolastica Margherita Sergi – I due comuni, nel percorso che li porterà a formalizzare il gemellaggio, hanno giustamente voluto coinvolgere le comunità studentesche dei due territori e questo può rappresentare una preziosa opportunità di crescita e di arricchimento culturale per tutti i ragazzi”.

Alla cerimonia, oltre agli assessori Giusy Vacalebre ed Enza Mallamaci, hanno preso parte Maria Pilar Pérez Ruiz e Jose Munoz Lopez per il comune di Huetor Tajar, Rosaria Mazza per l’Accademia delle Imprese Europea, Tiziana Cozzupoli presidente della Pro Loco ed è stato proiettato un videomessaggio della Vicepresidente del Parlamento Europea Pina Picierno.

REGGIO – Sport: Volley Reghion, sabato con il CUS Catania si chiude la stagione 2023/2024

Termina in terra siciliana l’ottima stagione della Volley Reghion che, a prescindere da come andrà la trasferta di sabato 11 maggio, può brindare ad un quinto posto finale a coronamento di una stagione ricca di soddisfazioni nonostante le innumerevoli difficoltà. L’ultima sfida si chiama CUS Catania, terza forza del campionato: proprio il CUS, nel girone d’andata, ha interrotto il filotto di otto successi consecutivi conquistati dal sestetto di Cesare Pellegrino. Inutile dire che servirà giocare la migliore partita della stagione per andare a vincere, perché anche le catanesi vogliono chiudere in bellezza e regalare l’ennesima vittoria al proprio pubblico. Al “Pala Arcidiacono” il match inizierà alle ore 18:30, arbitri della contesa i signori Daniele Fazio e Valeria Laggiri.

Per ulteriori informazioni è possibile consultare la pagina facebook ed il profilo instagram “Volley Reghion”.

REGGIO – Grande attesa per il “doc nazionale” Luca Argentero

Grande attesa per il live di Luca Argentero in scena domani sera al teatro “Francesco Cilea”. L’evento organizzato dall’Officina dell’Arte guidata dal vulcanico Peppe Piromalli in sinergia con il “Tirreno Festival” diretto da Alfredo De Luca, vede il noto attore impegnato nello spettacolo “E’ questa la vita che sognavo da bambino?”, prodotto dalla Stefano Francioni Produzioni, per la regia di Edoardo Leo. 

Un concentrato di emozioni e storie tutte da scoprire, nelle quali Argentero racconterà la vita di tre grandi personaggi, ovvero tre sportivi italiani che hanno fatto sognare e commuovere gli italiani. In due ore di puro live, Luca ricorderà Luisin Malabrocca, Walter Bonatti e Alberto Tomba che hanno inciso profondamente nella società, nella storia e nella loro disciplina. Racconti che mettono in luce sia il punto di vista umano che sociale dei tre uomini, con una particolare attenzione al periodo in cui hanno vissuto.

“Sarà un bellissimo monologo grazie al quale il doc nazionale rifletterà sulla sua vita, domandandosi appunto se fosse questa che, effettivamente, sognava da bambino – afferma il direttore dell’Oda, Piromalli -. Un altro bel regalo per il mio affezionato pubblico in questa incredibile stagione teatrale che sta volgendo al termine. Ma, siamo già in moto e stiamo puntellando il cartellone artistico del prossimo anno. L’Oda in tutti questi anni, ha dimostrato non solo che se si vuole si può offrire una proposta alternativa e variegata al territorio ma anche, che si può fare squadra con imprenditori del Sud che amano fare cultura come il mio amico De Luca. E le sorprese non sono finite perchè siamo pronti per un’estate unica ed indimenticabile con eventi che coinvolgeranno grandi, bambini, famiglie”.  

Per ulteriori info, è possibile contattare l’Officina dell’Arte Friends’ sita in via Fata Morgana n. 36 a Reggio Calabria.

REGGIO – ‘Volta’ sempre più green: Arriva la prima colonnina da 100kw e non solo

Una nuova era di sostenibilità si apre per il liceo scientifico Volta di Reggio Calabria con l’installazione della prima colonnina di ricarica per veicoli elettrici, un progetto realizzato in collaborazione con Redel. La dirigente dell’istituto, Marisa Monterosso, ha espresso entusiasmo per questa iniziativa, sottolineando l’importanza di preparare gli studenti alle sfide del futuro in termini di sviluppo sostenibile.

“La scuola vuole fornire nuove prospettive ai suoi studenti”, ha dichiarato Monterosso. “È essenziale che comprendano l’importanza dei nuovi modelli di sviluppo, che richiedono una profonda conoscenza delle energie rinnovabili. Non possiamo pretendere che studino queste tematiche se non hanno modo di sperimentarle direttamente. Da questa idea è nato il progetto con Redel, mirato a creare una comunità educativa orientata alla sostenibilità, grazie alla collaborazione con un partner privato“.

In realtà, le colonnine installate presso il liceo sono due: una interna, dedicata agli studenti ed una esterna, accessibile alla comunità locale.

“Abbiamo ricevuto un grandissimo supporto da parte dei dirigenti  della Città Metropolitana, Mezzatesta, Scolaro e Nicita, e soprattutto dal Sindaco Falcomatà, che ha calorosamente abbracciato l’idea e ne ha sostenuto l’implementazione”, ha aggiunto Monterosso.

Il progetto mira a educare gli studenti attraverso l’esperienza pratica.

“Siamo pronti ad avviare questa sperimentazione, grazie alla quale i ragazzi potranno capire dal vivo il funzionamento di una colonnina di ricarica per veicoli elettrici – ha aggiunto la preside del liceo reggino. Desidero ringraziare Umberto Barreca per la sua lungimiranza, che ha reso possibile questa prima forma di sinergia per la transizione ecologica. L’installazione della colonnina di ricarica non rappresenta solo un passo avanti verso la sostenibilità energetica, ma anche un’opportunità per il liceo di creare valore aggiunto per la comunità locale”.

Grazie a Redel, oggi, la scuola di Reggio Calabria è dotata di ben due stazioni di ricariche ed una rastrelliera per bici.

“Abbiamo accettato la proposta della dirigente e costruito insieme, negli incontri con gli studenti, un’idea legata allo sviluppo sostenibile ed alla trasformazione in corso – ha spiegato Umberto Barreca, CEO di Redel. I ragazzi avranno la possibilità di ricaricare gratuitamente le biciclette. Inoltre, la scuola renderà fruibile, secondo un regolamento in via di istituzione anche la colonnina interna all’istituto.

Allo stesso tempo, la scuola e la Città Metropolitana hanno concesso uno stallo alla nostra impresa, non andando ad intaccare le casse della struttura pubblica, in un’ottica di sinergia, che porterà un ritorno, nel medio-lungo termine, all’azienda che ha sostanzialmente investito sia per l’infrastruttura sia a beneficio dei ricavi provenienti dalla vendita di energia green, sia a beneficio della comunità scolastica”.

Con questo nuovo progetto, il Liceo Scientifico Volta si pone all’avanguardia nell’educazione verso la sostenibilità, dimostrando il suo impegno nel formare cittadini consapevoli e responsabili nei confronti dell’ambiente, andando, inoltre, a creare un importante partenariato tra pubblico e privato.

«Questo è uno dei migliori esempi di sinergia fra pubblico e privato che ha, innanzitutto, il merito di creare coscienza e consapevolezza nelle nuove generazioni che dovranno fare i conti con le sfide presenti e future del cambiamento climatico» ha affermato il Sindaco della Città Metropolitana di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà. «Disincentivare l’uso dei mezzi ad alte emissioni inquinanti per muoversi e favorire l’utilizzo di biciclette che non hanno alcun impatto sull’ambiente è una di quelle pratiche che, nella sua semplicità, diventa concreta ed efficace. La scuola, poi, è il contesto più adeguato e idoneo per educare al rispetto del pianeta e del territorio che ci ospitano. Qui, infatti, si possono costruire percorsi in grado di formare gli adulti che avranno il compito di portare a avanti e supportare politiche per la sostenibilità ambientale e contro l’inquinamento. Questo obiettivo appartiene certo agli educatori e alle famiglie, ma non sottrae dalle proprie responsabilità le istituzioni, il mondo dell’impresa e delle professioni, ogni cittadino chiamato a dare il giusto esempio. È dunque un progetto che ci insegna, prima di ogni cosa, che abbiamo l’obbligo ed il dovere di agire e di farlo tutti insieme».

REGGIO – La Metrocity suggella il gemellaggio tra le Unioni dei Comuni della Valle del Torbido e Reno Galliera in Emilia Romagna

La Città Metropolitana di Reggio Calabria ha preso parte al workshop realizzato nell’ambito del gemellaggio fra l’Unione dei Comuni Reno Galliera, in Emilia Romagna, e l’Unione dei Comuni della Valle del Torbido, sodalizio interistituzionale dello jonio reggino, con la Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per gli Affari Regionali e le Autonomie, inserito nell’ambito del Progetto Italiae.

L’accordo è stato suggellato con il protocollo d’intesa siglato proprio nel corso dell’incontro tenutosi, nei giorni scorsi, nell’auditorium comunale di Gioiosa Jonica.

L’iniziativa, che ha visto la partecipazione del sindaco metropolitano Giuseppe Falcomatà e del consigliere metropolitano, nonché vicesindaco di Gioiosa Jonica, Salvatore Fuda, del Direttore del Dipartimento per gli Affari Regionali e le Autonomie Federico Amedeo Lasco, e di diversi amministratori delle due Unioni di Comuni, è servita a formalizzare la costruzione di un rapporto di collaborazione tra la realtà che unisce otto Comuni della Città Metropolitana di Bologna, con i Comuni di Argelato, Bentivoglio, Castello d’Argile, Castel Maggiore, Galliera, Pieve di Cento, San Giorgio di Piano e San Pietro in Casale, e quella che unifica i centri di Mammola, Grotteria, San Giovanni di Gerace, Martone, Gioiosa Jonica e Marina di Gioiosa Jonica.

Il gemellaggio, dunque, è volto alla condivisione di soluzioni e pratiche legate al tema dell’intercomunalità e della gestione associata dei servizi, così come allo scambio di esperienze e di prassi amministrative e organizzative nonché all’apprendimento di metodologie lavorative, all’approfondimento ed al confronto finalizzato a supportare l’Unione Valle del Torbido nella sua azione amministrativa.Alla riunione plenaria, rivolta ai rappresentanti politici e ai dipendenti dell’Unione e dei Comuni aderenti, è seguita l’attività direttamente rivolta ai dipendenti delle diverse realtà municipali e amministrative coinvolte.

REGGIO – Controlli nei locali della “movida reggina”: denunciate due persone e sospesa l’attività di allestimento di uno stabilimento balneare

I Carabinieri della Compagnia di Reggio Calabria, coadiuvati dal Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro, nell’ambito di mirati servizi finalizzati al contrasto dei reati in materia lavoro irregolare, nonché delle violazioni in materia di tutela della salute e della sicurezza sul lavoro, hanno eseguito un controllo congiunto su un noto lido balneare – in allestimento – sito sul lungomare di questo centro cittadino. A seguito del controllo, i militari identificavano un 27enne reggino, amministratore unico e legale rappresentante dello stabilimento, il titolare di una ditta di termoidraulica, nonché altre persone impegnate, a vario titolo, nell’attività di montaggio delle strutture necessarie all’avvio dell’attività commerciale. Nel corso dell’ispezione, venivano constatate numerose irregolarità inerenti l’impiego di manodopera clandestina, l’esistenza di un impianto elettrico da cantiere non a norma ed il mancato rispetto delle disposizioni riguardanti la sorveglianza sanitaria ed il contrasto del lavoro irregolare.
All’esito delle operazioni, i Carabinieri deferivano in stato di libertà sia l’amministratore dello stabilimento balneare che il titolare della summenzionata ditta di termoidraulica, nonché elevavano contravvenzioni amministrative per un ammontare di oltre 33.000 euro, procedendo, altresì, alla sospensione dell’attività imprenditoriale.
L’attività di contrasto dei reati in materia di lavoro da parte dei Carabinieri è costante e quotidiana. Molteplici, infatti, sono i servizi svolti al fine di assicurare che ogni attività lavorativa sia effettuata in stretta aderenza alle normative vigenti e volte ad assicurare la tutela dell’incolumità dei lavoratori ed il rispetto dei diritti riconosciuti a questi ultimi.

REGGIO – Grave incidente sulla Jonio-Tirreno: un morto ed un ferito

Una persona è morta ed un’altra è rimasta ferita nello scontro frontale tra due auto avvenuto stamani nella galleria della Limina, sulla strada statale 682 di grande comunicazione Ionio-Tirreno.
L’incidente è avvenuto proprio al centro della galleria, lunga 3,4 chilometri, nel territorio del comune di Mammola, ed ha visto coinvolte una Jeep Cherokee e una Opel Mokka che per cause in corso di accertamento di sono scontrate frontalmente.
Sul posto, oltre ai sanitari del 118, sono intervenuti gli agenti della Polizia stradale di Siderno, per ricostruire la dinamica dell’incidente, ed i vigili del fuoco di Polistena.
La statale è stata chiusa al traffico per consentire i soccorsi e la rimozione dei mezzi.
La galleria della Limina è oggetto in questo periodo di lavori di manutenzione che si svolgono di notte quando la struttura viene chiusa. Di giorno, invece, l’arteria è percorribile normalmente.

GIOIA TAURO (RC) – Ai domiciliari con braccialetto elettronico ma con allaccio abusivo alla corrente

I militari della Stazione Carabinieri di Gioia Tauro, nei giorni scorsi, hanno effettuato un mirato servizio di controllo ai soggetti sottoposti a misura cautelare o detentiva presso la propria abitazione.
Numerosi i controlli effettuati e tra questi, un cittadino del posto, sottoposto agli arresti domiciliari con l’obbligo del braccialetto elettronico, è stato trovato con un allaccio abusivo alla corrente elettrica.
In particolare, i militari hanno riscontrato che, benché il braccialetto e la sua stazione di collegamento fossero regolarmente funzionanti, l’energia elettrica veniva portata presso l’abitazione da un allaccio abusivo, effettuato manomettendo il contatore della società elettrica.
A quel punto, i militari hanno deciso di approfondire il controllo sulla regolarità degli allacci alla rete, anche presso un bar gestito dalla moglie dell’uomo riscontrando, anche in questo caso, come l’allaccio alla rete elettrica fosse abusivo.
A supporto, i militari gioiesi hanno richiesto l’intervento di una squadra specializzata della società elettrica la quale, dopo le opportune verifiche, ha stimato un danno complessivo per circa 15.000 euro.
Sempre nel corso dei controlli ai soggetti sottoposti a misure, i militari gioiesi hanno segnalato alla Procura di Palmi un uomo che, benché sottoposto agli arresti domiciliari, era poco distante dall’abitazione, a chiacchierare con due soggetti, entrambi identificati.
I militari, inoltre, hanno segnalato alla Prefettura di Reggio Calabria, quali assuntori, due soggetti italiani, trovati in possesso di modiche quantità di hashish e marijuana.

 

PALMI – Restituiti allo Stato Italiano 248 Monete Archeologiche, 4 reperti archeologici ed 1 paleontologico, sequestrati nel corso di attività d’indagine.

Restituiti alla collettività 253 beni archeologici che il Tribunale di Palmi, grazie alla professionalità degli inquirenti, di tutto il personale di Cancelleria, della funzionaria dell’ufficio del processo e del giudice Anna Lisa Palamara che ha redatto la sentenza, ha confiscato, a chi li aveva trafugati, e consegnati al Museo di RC alla presenza del Prefetto.
Di seguito il comunicato dei Comando dei Carabinieri

Nella mattinata odierna presso il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, il Comandante del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Cosenza ha consegnato al Soprintendente A.B.A.P. per la città metropolitana di Reggio Calabria e la provincia di Vibo Valentia 253 beni culturali recuperati nell’ambito di attività d’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Palmi (RC). L’evento si è svolto alla presenza del Prefetto di Reggio Calabria, del Procuratore Capo della Repubblica di Palmi (RC), del Comandante Provinciale Carabinieri di Reggio Calabria, del Direttore del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria nonché delle Autorità civili, militari e religiose.

L’indagine, che ha consentito il recupero dei beni archeologici e paleontologici per un valore complessivo stimato nell’ordine di 300.000,00 euro circa, è stata condotta nel 2013 dai Carabinieri del Nucleo TPC di Cosenza, coordinati dalla Procura della Repubblica di Palmi (RC), ed ha avuto origine da un controllo doganale presso l’aeroporto di Reggio Calabria sul bagaglio di due passeggeri italiani provenienti dal Messico. A seguito degli approfondimenti investigativi si procedeva al sequestro di 648 monete in argento e bronzo di epoca magno greca, romana e medioevale nonché di 37 reperti di presumibile interesse storico archeologico risalenti alla Magna Grecia e alle civiltà dell’America Centrale, custoditi presso l’abitazione di un professionista reggino.

Con la collaborazione dei funzionari archeologi della Soprintendenza Archeologica della Calabria e del Museo Nazionale Preistorico Etnografico “L. Pigorini” di Roma, si accertava che 28 reperti archeologici sequestrati erano indiscutibilmente autentici, collocabili al periodo “preclassico antico (1100-900 a.C.) e postclassico (1300-1521 d.C.)” e provenienti dalle culture dell’altipiano centrale e dalla Costa del Golfo del Messico. Per nove beni archeologici, custoditi nel bagaglio intercettato a Reggio Calabria, i funzionari del Ministero della Cultura messicana nel 2016 ne richiedevano ed ottenevano la restituzione in quanto pertinenti al patrimonio culturale di quello Stato. Per i restanti 253 beni  culturali, a seguito della sentenza passata in giudicato il 20 febbraio 2024, il Tribunale di Palmi (RC) disponeva la confisca e la restituzione all’avente diritto, individuato nello Stato Italiano, tramite consegna alla Soprintendenza A.B.A.P. di Reggio Calabria. Tra questi figurano: un gruppo di 240 monete autentiche in rame ed 8 in argento attribuibili ad età greca e medievale, la cui maggiore concentrazione è individuabile nelle coniazioni di epoca romana; due “dressel” – databili tra il I sec. a.C. ed il II sec. d.C. – ovvero contenitori vinari da trasporto molto diffusi nella prima metà imperiale, la cui prima origine si colloca in Grecia (isola di Rodi) ma che si è estesa in seguito anche in varie località della Magna Grecia tra cui la Calabria; una lucerna fittile, databile alla prima età imperiale romana, con decorazione sul disco; un frammento di vaso, databile al IV sec. a.C., a figura rossa di produzione italica; un dente di un proboscidato estinto della Famiglia dei Gomphotheriidae (comunemente conosciuti come “mastodonti”), diffusi in Africa, Asia, Europa e Nord-America. In Italia è conosciuta la specie Anancus arvernensis, diffusa tra la fine del Miocene (10 milioni di anni fa) e le fasi iniziali del Pleistocene               (circa 1,5 milioni di anni fa).

L’odierna restituzione al patrimonio dello Stato dei beni culturali recuperati è frutto di attività complesse, compiute in stretta sinergia con gli organi centrali e periferici del MiC, nonché dell’impegno e la professionalità di donne e uomini, militari e civili, altamente specializzati nello specifico settore, che hanno consentito di salvare importanti testimonianze dell’identità collettività che ci raccontano la loro storia e, di riflesso, la nostra.