Nel corso degli ultimi mesi, si è svolto il Progetto @IODICONOALCYBERBULLO, realizzato dall’Università Popolare di Reggio Calabria Uni.Pace (afferente al Sistema A.C.U. “Azione Cristiana Umanitaria”, fondato dal missionario cristiano Gilberto Perri), nell’ambito dell’Avviso pubblico “Educare insieme” del 30 dicembre 2020 (CUP J57C20000410001), per il contrasto della povertà educativa e il sostegno delle opportunità culturali ed educative di persone di minore età.
Nell’ambito di questo progetto, le scuole del territorio reggino hanno ospitato una serie di attività educative riguardanti il bullismo e la legalità, un’iniziativa che mira a promuovere i valori della giustizia, della cittadinanza attiva e della partecipazione democratica tra i giovani studenti. Il progetto, portato avanti grazie alla collaborazione tra le scuole e le istituzioni locali, ha coinvolto attivamente numerosi studenti delle scuole superiori, offrendo loro un percorso formativo innovativo e partecipato.
Uno dei momenti più significativi del progetto è stato il laboratorio di simulazione di un processo giudiziario, che ha visto la partecipazione diretta degli studenti nei ruoli di giudici, avvocati, testimoni e giurati. Attraverso la simulazione di un processo penale, i ragazzi hanno potuto vivere in prima persona tutte le fasi di un procedimento legale, dalla raccolta delle prove alla discussione in aula, fino alla sentenza finale. Questa esperienza ha permesso loro di approfondire non solo le dinamiche della giustizia, ma anche i valori fondamentali che regolano il nostro sistema giuridico, come il diritto alla difesa, la presunzione di innocenza e l’equità delle pene.
Il laboratorio è stato arricchito dalla presenza di figure professionali di rilievo, come un avvocato, uno psicologo e un esperto di cyber-bullismo, che hanno offerto il loro contributo per aiutare gli studenti a comprendere le varie sfaccettature del tema trattato.
Nello specifico, la figura dell’avvocato, è stata fondamentale per spiegare in maniera chiara e accessibile le implicazioni legali legate ai reati di bullismo e cyber-bullismo, evidenziando l’importanza della consapevolezza delle proprie azioni, anche nel mondo digitale. Ha inoltre illustrato le principali leggi italiane in materia di tutela dei minori e reati contro la persona.
Si è rivelata necessaria anche la figura dello psicologo, durante le sessioni educative, che ha aiutato gli studenti a comprendere i meccanismi psicologici che stanno alla base del bullismo e del cyber-bullismo, offrendo spunti di riflessione su come riconoscere e affrontare tali fenomeni, sia da vittime che da spettatori. Ha anche fornito strumenti per sviluppare l’empatia e il supporto reciproco tra coetanei.
Non di meno, la presenza dell’esperto di cyber-bullismo che ha illustrato i pericoli nascosti nella rete, spiegando come prevenire e proteggersi da attacchi online. Grazie al suo intervento, gli studenti hanno acquisito maggiore consapevolezza sui comportamenti corretti da adottare sui social media, mettendo in evidenza il valore della sicurezza digitale.
“Partecipare a questo laboratorio è stato davvero illuminante” – racconta uno degli studenti coinvolti nell’esperienza – “Ho capito quanto sia complesso il lavoro di un giudice e quanto sia importante valutare ogni dettaglio prima di emettere una sentenza. Questa esperienza mi ha fatto riflettere su quanto la giustizia sia un valore fondamentale per la nostra società”.
Le attività svolte hanno avuto un impatto davvero positivo sugli studenti. La simulazione del processo e gli incontri con gli esperti hanno reso più concreto e tangibile il significato di legalità e giustizia, temi che spesso vengono percepiti come distanti dai giovani. Grazie all’interazione con figure professionali, come l’avvocato, lo psicologo e l’esperto di cyber-bullismo, i ragazzi hanno acquisito una maggiore consapevolezza non solo della giustizia legale, ma anche delle dinamiche psicologiche e sociali legate al bullismo, migliorando la loro capacità di agire con responsabilità e rispetto nel mondo reale e in quello digitale.