COSENZA – Donna maltrattata dal marito, scatta l’arresto per il consorte violento a seguito di denuncia

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Nella giornata di ieri, personale della Polizia di Stato ha arrestato un uomo di 39 anni, in esecuzione di un’Ordinanza di applicazione di misura cautelare in carcere, poiché il medesimo è gravemente indiziato del reato di maltrattamenti verso la moglie, nonché di altri reati ad esso collegati, come danneggiamento e furto, sottrazione di minorenne senza il consenso della madre  e guida senza patente, reati aggravati dallo stato di ubriachezza abituale del soggetto maltrattante.

Il provvedimento giunge a conclusione di una rapida ed intensa attività investigativa coordinata dalla locale Procura della Repubblica e avviata a seguito di una denuncia/querela sporta dalla parte presso la locale Questura.

I poliziotti, specializzati nella trattazione di reati in danno delle persone appartenenti alla categoria delle cd. fasce deboli, hanno ascoltato la donna, raccogliendo le dettagliate descrizioni dei vari episodi di maltrattamento. La vittima, in particolare, ha ripercorso il periodo di convivenza, tracciando, da un lato, uno spaccato di autentica sofferenza per sé e per i figli e, dall’altro, il comportamento dell’uomo, il quale mortificava la donna con continui ordini e punizioni, accompagnati da quotidiani gesti di violenza.

La convivenza è stata da sempre turbolenta, costellata da episodi violenti da parte dell’uomo, con frequenti aggressioni alla donna con schiaffi, sputi e persino con il lancio di oggetti.

L’escalation di violenza nell’ultime settimane ha visto l’uomo protagonista dell’episodio,  allorquando l’odierno arrestato, in stato di ubriachezza, al culmine dell’ennesimo litigio con la moglie, ha preso con sé il figlio minorenne per mettersi alla guida di un’autovettura. La donna, terrorizzata, chiamava le forze dell’ordine. I poliziotti della squadra volante, tempestivamente intervenuti, riuscivano a bloccare l’uomo a bordo della macchina con la quale viaggiava in compagnia del bambino. La vittima decideva di allontanarsi definitivamente dalla casa coniugale insieme ai figli. L’uomo, a distanza di poche ore dall’episodio, telefonava alla donna per minacciarla per poi presentarsi sotto la nuova abitazione della vittima. L’individuo scagliava la sua ira verso l’autovettura della donna, frantumando il parabrezza con dei calci, sottraendole il telefono cellulare, prima dell’arrivo dei poliziotti della volante che provvedevano a bloccarlo.

L’attività d’indagine, avviata dal personale della Squadra Mobile e coordinata dal Procuratore della Repubblica di Cosenza, ha trovato il suo epilogo nell’esecuzione del provvedimento cautelare, a conferma dell’impegno, della particolare attenzione e sensibilità degli uomini della locale Questura, diretta dal Questore della Provincia di Cosenza, dr. Giuseppe Cannizzaro, nell’affrontare con attento e tempestivo intervento il fenomeno della violenza di genere  e della tutela della c.d. fasce deboli.

            L’uomo è stato arrestato ed associato alla locale Casa Circondariale.

Il tutto si comunica nel rispetto dei diritti dell’indagato (da ritenersi presunto innocente in considerazione dell’attuale fase del procedimento fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile) al fine di garantire il diritto di cronaca.

REGGIO – Un arresto per sostanza stupefacente e sequestro di ingente quantitativo di droga

Nella giornata di ieri, nell’ambito delle iniziative di contrasto al fenomeno dello spaccio di droga promosse dalla Questura di Reggio Calabria, investigatori della Squadra Mobile, con il costante coordinamento della Procura della Repubblica reggina, hanno arrestato un ventottenne del quartiere Catona per il reato di detenzione di sostanza stupefacente.
L’uomo, nei giorni scorsi, si era reso protagonista di diversi incontri fugaci e reiterati con persone che si recavano presso la sua abitazione; tra questi, anche soggetti notoriamente contigui a contesti criminali.
Gli agenti dislocati quotidianamente sul territorio avevano notato lo strano comportamento del giovane in tutto assimilabile a quello solitamente documentato negli ambienti di spaccio.
I poliziotti, quindi, hanno deciso di seguire con maggiore attenzione i suoi spostamenti fino alla mattina del 13 giugno quando lo hanno bloccato all’interno di un deposito di frazione Concessa dove si era recato con una certa continuità.
All’interno del casolare, a seguito della perquisizione effettuata con l’importante contributo delle unità cinofile dell’Ufficio Prevenzione Generale, sono state rinvenute e sequestrate diverse partite di droga, cocaina, hashish e marijuana, con tutto l’occorrente per la pesatura ed il confezionamento della sostanza perfettamente allestito alla stregua di un piccolo laboratorio artigianale dove lo stupefacente (circa 20 kg di marijuana, 4,5 kg di hashish e 1,7 kg di cocaina) veniva suddiviso e confezionato prima di essere immesso sul mercato.
L’uomo, fatto salvo il generale principio di non colpevolezza fino a sentenza passata in giudicato, è stato tratto in arresto e messo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria che ne ha disposto la traduzione in carcere.

REGGIO – Il PINQuA fa tappa nei quartieri: appuntamento a Modena-Ciccarello, Gebbione e Arghillà

Tre appuntamenti per capire di più e meglio quali saranno i concreti risvolti del PINQuA, il Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare, finanziato dall’Unione Europea.

Tre momenti di incontro e confronto sul territorio per illustrare i dettagli di interventi destinati a cambiare il volto di alcune zone periferiche della città di Reggio Calabria.

Entra nel vivo l’attività del PINQuA, con il coordinamento dell’assessore alla “Città ordinata”, Elisa Zoccali, attraverso la programmazione di un calendario d’incontri con la cittadinanza.

Si partirà il prossimo 20 giugno, dalle 15 alle 17, all’istituto “Maria Ausiliatrice” di Modena, ove l’Amministrazione comunale si confronterà sul progetto denominato “E.S.S.E.R.E. a Ciccarello: Equità Sociale, Sostenibilità Ecologica Residenziale”. Un intervento che consentirà al quartiere di divenire più accessibile, sicuro, inclusivo, sostenibile e resiliente sotto il profilo dell’equità sociale e culturale, del benessere personale e abitativo e dell’innovazione tecnologica. L’importo del finanziamento per questo intervento è pari a 15 milioni di euro. Gli interventi riguarderanno la riqualificazione del patrimonio edilizio comunale e degli spazi esterni di pertinenza; la rigenerazione urbana degli spazi pubblici (Parco urbano tematico); la riqualificazione degli spazi pubblici di quartiere con interventi di contrasto ai cambiamenti climatici.

Il calendario di eventi prevede poi altre due tappe: giovedì 27 giugno 2024dalle 15 alle 17, nella saletta di formazione del comando di Polizia locale di Reggio Calabria in merito al progetto R.EG.I.A. (riqualificazione ecologica grandi interventi ambientali) nella zona Reggio Sud. Tale intervento, per un importo anch’esso pari a 15 milioni di euro, consisterà nella riqualificazione di beni dismessi dalle ferrovie e acquisiti al patrimonio comunale; riqualificazione degli spazi pubblici di quartiere con un grande intervento di tamponamento al clima; riqualificazione e potenziamento delle infrastrutture viarie strategiche e di accessibilità ai quartieri.

Il terzo appuntamento è fissato per giovedì 4 luglio 2024, dalle 15 alle 17, al Centro di aggregazione giovanile di fronte alla chiesa di Arghillà Sud, ove verrà presentato l’intervento “A.M.E.N.O. C.H.E.” (“A mali estremi…nuova organizzazione di comunità in habitat essenziali”). Anche in tal caso l’importo di finanziamento è pari a 15 milioni di euro e prevede un programma di valorizzazione ecologica urbana, welfare comunitario e sevizi essenziali nel quartiere di Arghillà. Vi saranno interventi di riqualificazione del patrimonio edilizio comunale e degli spazi esterni di pertinenza; la riqualificazione urbana degli spazi pubblici di quartiere con interventi di tamponamento al clima; il potenziamento del verde e degli spazi educativi, nonché la riqualificazione delle antiche infermerie militari nel parco Ecolandia.

Complessivamente, il finanziamento ottenuto per il PINQuA è pari a 54 milioni di euro che comprende la quota di 45 milioni di quanto ammesso a finanziamento, oltre al fondo F.O.I. (Fondo opere indifferibili) per un importo pari a 9 milioni di euro.

REGGIO – Inaugurato il nuovo plesso dell’Its “Milano” di Polistena: è la prima opera del Pnrr completata dalla Città Metropolitana

Il sindaco metropolitano Giuseppe Falcomatà ed il vicesindaco Carmelo Versace hanno consegnato il nuovo plesso scolastico che andrà ad implementare gli spazi, l’offerta ed i servizi dell’Istituto tecnico industriale statale “Michele Maria Milano” di Polistena.

La struttura, adiacente al corpo principale, è stata realizzata grazie ai fondi del Pnrr con un investimento di 500 mila euro. Oltre a numerosi docenti dell’Istituto ed al personale Ata, al taglio del nastro hanno partecipato la dirigente scolastica Simona Prochilo, il sindaco di Polistena, Michele Tripodi, ed il dirigente del settore Edilizia della Città Metropolitana, Giuseppe Mezzatesta.

«E’ con grande orgoglio che consegnano la prima opera realizzata con i fondi del Pnrr», ha detto il sindaco Falcomatà parlando di una scuola che «continua a crescere per una qualità ed un’organizzazione in grado di garantire trend estremamente positivi nonostante i problemi legati allo spopolamento delle aree interne ed al calo delle nascite».

«Da oggi – ha spiegato – gli studenti dell’Itis avranno maggiori spazi per vivere la loro esperienza scolastica. Siamo contenti perché riteniamo il diritto allo studio un vero e proprio diritto di cittadinanza e dobbiamo fare di tutto per garantire l’educazione al bello in luoghi sicuri, accoglienti e moderni. La Città Metropolitana continua ad investire nella scuola perché è intorno a questa che cresce una comunità che non si rassegna alle brutture che, spesso, ci circondano».

«Per questo – ha proseguito Falcomatà – ringrazio il vicesindaco Versace ed il dirigente Mezzatesta, ma soprattutto Polistena e la sua scuola che, grazie al lavoro della dirigente e degli insegnanti, segna un corposo aumento delle iscrizioni. E quando una scuola cresce, è dovere della Città Metropolitana intervenire affinché gli studenti possano partecipare alle lezioni nei migliori ambienti possibili».

Dello stesso tenore l’intervento del vicesindaco Versace che ha sottolineato «il primato della Città Metropolitana nel realizzare, concludere e consegnare un’infrastruttura sfruttando le opportunità dei fondi del Pnrr». «Probabilmente – ha concluso – siamo i primi a farlo in Italia, sicuramente lo siamo in Calabria. Segno evidente di una regia attenta e trasparente della Città Metropolitana che riesce a distinguersi per efficienza e concretezza. Non ci fermeremo a Polistena, ma nelle prossime settimane inaugureremo nuovi plessi scolastici sul territorio. Andiamo avanti e guardiamo al futuro».

REGGIO – Il Premio Stefano Viola a Davide Possanzini, l’accoglienza di Falcomatà: “Eroe di una Reggina da serie A, ci ricorda chi siamo stati e chi vogliamo tornare ad essere”

Il sindaco Giuseppe Falcomatà, insieme all’assessore Carmelo Romeo ed al consigliere comunale delegato allo Sport, Giovanni Latella, è intervenuto alla terza edizione del Premio “Stefano Viola”, presso il Foyer del Teatro “Francesco Cilea”, insieme ai presidenti regionali dell’Aiac, Girolamo Mesiti e Giuseppe Pasquale Sorgonà. Nell’occasione, Davide Possanzini, indimenticato giocatore della Reggina ed oggi allenatore del Mantova, neo promosso in serie B, ha tenuto una lezione tecnica su “Principi di gioco, attraverso il gioco”.

Nel promuovere le iniziative dell’Aiac, il sindaco non ha potuto far altro che soffermarsi proprio sulla presenza di Possanzini, giustappunto nell’anniversario del 25° anno della prima promozione in serie A della Reggina che vide l’attaccante protagonista di una stagione formidabile della compagine amaranto. «E’ uno degli eroi di quel tempo», ha detto Falcomatà ricordando la squadra che «ci ha condotti a quella prima, storica e indimenticabile serie A». «Quella – ha aggiunto – fu una conquista per l’intera città non solo da un punto di vista sportivo. Da lì, infatti, partì in concreto una primavera reggina che, attraverso lo sport, consentì al territorio un rilancio sul piano sociale, economico, d’immagine ed una riconoscibilità fuori dai confini locali e nazionali».

«A distanza di tempo – ha affermato il sindaco – dobbiamo rendere omaggio a chi ci ha consentito una crescita inaspettata ed una serie A alla quale, forse, un po’ tutti ci eravamo abituati. Oggi rimpiangiamo quegli anni. La presenza di Possanzini, dunque, serve a ricordarci chi siamo stati e chi possiamo tornare ad essere. E’, in qualche modo, una spinta. E’ un onore averlo qui e ringrazio, per questo, l’Aiac ed i presidenti Sorgonà e Mesiti».

REGGIO – Confermato l’arresto per il macellaio 48enne che accoltellò i ladri scoperti nella sua abitazione

Il Tribunale del Riesame di Reggio Calabria ha confermato l’arresto in carcere per Francesco Putortì, il macellaio di 48 anni accusato di aver ucciso Alfio Stancampiano, 30 anni, originario di Catania, e di aver ferito Giovanni Bruno, 46 anni, anch’egli catanese. I fatti risalgono al 28 maggio, quando Putortì ha sorpreso i due ladri nella sua abitazione a contrada Oliveto di Rosario Valanidi, Reggio Calabria. Stancampiano, accoltellato, è stato abbandonato dai complici nei giardini dell’ospedale Morelli, dove è morto. Bruno, ferito, è riuscito a recarsi all’ospedale di Messina dopo aver traghettato per la Sicilia. Le indagini della squadra mobile e dei carabinieri, coordinate dal procuratore Giovanni Bombardieri e dal sostituto Nunzio De Salvo, hanno delineato il contesto dell’omicidio e del tentato omicidio. Secondo le ricostruzioni, i due ladri stavano tentando un furto quando Putortì li ha sorpresi. Durante la colluttazione, Putortì ha colpito i ladri con un coltello. I due sono fuggiti, lasciando cadere le pistole che avevano appena rubato e che erano legalmente detenute da Putortì. La Procura aveva disposto subito il fermo, convalidato poi dal gip Giovanna Sergi, che ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare per Putortì, considerato gravemente indiziato. Tale ordinanza è stata confermata dal Riesame, che depositerà le motivazioni entro 45 giorni.

FONTE: Ansa

CALABRIA – Concorso “Ragazzi in aula” del Consiglio Regionale, Mancuso: “Siate orgogliosi delle vostre origini”

“Scoprire la Calabria significa anche comprendere meglio chi siamo e da dove veniamo, elementi essenziali per crescere come cittadini consapevoli di essere parte di un comune destino.  Attraverso il  concorso dedicato alla memoria di Fabiana Luzzi, la sedicenne vittima di femminicidio nel 2013, auspichiamo che  voi giovani siate orgogliosi delle vostre origini e siate ambasciatori delle nostre tradizioni e della nostra cultura”.

L’ha detto il presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso, intervenendo a Palazzo Campanella all’evento conclusivo del concorso regionale “Ragazzi in aula” durante il quale si è proceduto alla  premiazione delle scuole e dei giovani studenti giunti ai primi posti nelle diverse categorie.

Quest’anno il concorso, dal tema “Calabria da scoprire – Borghi, Tradizioni e Personaggi”, ha invitato gli studenti a realizzare un disegno per  rappresentare i temi scelti, accompagnato da una breve descrizione.

Il presidente Mancuso, rivolgendosi ai ragazzi,  ha aggiunto: “Siamo convinti che la vostra partecipazione a questo progetto possa contribuire a rafforzare il legame tra la scuola e le istituzioni, creando un dialogo continuo e costruttivo, sapendo che per affrontare le sfide del nostro tempo il capitale umano è uno dei principali  fattori di crescita e innovazione”.

Nelle scuole primarie, al primo posto si è classificato l’I.C. Don Bosco di Corigliano Rossano con gli alunni Simon Binca, Ana Maria Binca e Cristian Gallina. Al secondo posto l’I.C. Soverato I rappresentato da Arrate Kris Maya Baro, Diletta Iovine e Marco Scibilia. Il terzo posto è stato assegnato all’I.C. Murmura (VV) con gli alunni Giorgia Maria Romano, Hewelyn Purita e Alessia Ventura.

Per le scuole secondarie di primo grado, il primo posto è stato conquistato dall’I.C. De Amicis Bolani (RC) con Gaia Cicco e Desirèe Chirico. Al secondo posto si è classificato l’I.C. Murmura (VV) con Marianna Fiarè, Chiara Lupo e Giorgia Lupo.

Il terzo posto è andato all’I.C. Cerisano (CS) rappresentato da Francesca Berardelli, Emanuela Potami e Francesco De Pietro. Nelle scuole secondarie di secondo grado,

il primo posto è stato assegnato all’IIS (ITI-IPA-ITA) E. Majorana di Rossano  con Giovanni Antonio Gallina, Antonio Sardignolo e Martina Salerno.

Al secondo posto troviamo il Liceo Scientifico A. Volta di RC con Tommaso Felicissimo, Antonio Jacopo Vita e Caterina Quattrone. Il terzo posto è stato conquistato dall’Istituto Omnicomprensivo Diodato-Borrelli di Santa Severina con Clara Ammirati, Sharon Lepera e Sabrina Belcastro.

REGGIO – Continuano le attività del progetto “@Io dico NO al Cyberbullo” dell’Uni.PACE: concluso il primo laboratorio di Simulazione del Processo con gli studenti dell’ITE Piria.

Si è concluso questa settimana il primo laboratorio del progetto “@Io dico NO al Cyberbullo”, che ha visto la partecipazione di alcune classi dell’Istituto Tecnico Statale Raffaele Piria- Ferraris- Da Empoli di Reggio Calabria. Il progetto, finanziato dal Dipartimento per le Politiche della Famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri nell’ambito dell’ Avviso Educare Insieme, è stato sviluppato dall’Università Popolare di Reggio Calabria “PACE” ETS (UNI.PACE), afferente al sistema A.C.U. “Azione Cristiana Umanitaria”, sistema socio-lavorativo fondato dal missionario cristiano Gilberto Perri. L’obiettivo principale del seguente progetto è quello di contrastare il cyberbullismo e promuovere un uso consapevole e rispettoso dei social media tra i giovani.

Il primo laboratorio di Simulazione del Processo, relativo ai reati di bullismo e cyberbullismo, ha coinvolto le classi prime dell’Istituto. Gli alunni, insieme ai docenti, hanno partecipato con entusiasmo alle attività condotte da esperti come il Dott. Renato Marafioti, specialista in Cyber Security, l’Avv. Antonio Marino e lo psicologo Filippo Ripepi. Durante il laboratorio, sono stati affrontati temi cruciali come l’inclusione, la promozione della parità e il rispetto nell’uso dei social media, con un focus sulla prevenzione della dispersione scolastica e sulla sensibilizzazione contro il cyberbullismo.

Durante il laboratorio, i partecipanti sono stati coinvolti in sessioni di confronto facilitato, con un focus particolare sulla condivisione delle emozioni e sullo sviluppo di soluzioni per affrontare il problema del cyberbullismo in modo flessibile e collaborativo. Le attività esperienziali hanno puntato allo sviluppo di abilità trasversali come la comunicazione efficace, il problem solving e la gestione dello stress, attraverso un approccio di peer education: gli alunni hanno condiviso emozioni ed esperienze con i propri coetanei, generando una profonda riflessione sul tema.

Un aspetto chiave del laboratorio è stata la simulazione del processo, durante la quale gli studenti hanno studiato le fasi procedurali di un’azione legale contro il cyberbullismo, dalla raccolta della denuncia fino al processo in tribunale. Ogni fase è stata sperimentata direttamente dai partecipanti, che hanno potuto riflettere sulle conseguenze emotive e legali delle azioni di tutte le persone coinvolte.

Con l’inizio del nuovo anno scolastico, saranno avviati i nuovi laboratori previsti dal progetto “@IO DICO NO AL CYBERBULLO”. Le attività pomeridiane ed extracurriculari includeranno un laboratorio teatrale, durante il quale gli studenti realizzeranno uno spettacolo ispirato alle loro esperienze personali sul cyberbullismo, e un laboratorio informatico, dove i partecipanti svilupperanno una web app educativa, “STOP AL CYBERBULLO”, con contenuti e quiz per sensibilizzare i giovani sul fenomeno.

L’iniziativa continuerà per i prossimi mesi attraverso la collaborazione sinergica con l’Istituto Tecnico Statale Raffaele Piria- Ferraris- Da Empoli di Reggio Calabria , con l’intento di favorire lo sviluppo delle abilità comunicative e sociali dei giovani, supportando al contempo il loro benessere psicofisico in un contesto collaborativo e di crescita personale.

Per ulteriori informazioni, è possibile contattare l’Università Popolare di Reggio Calabria “PACE” ETS scrivendo alla email unipaceformazione@gmail.com

REGGIO – Il sogno del L’HubOratorio di Gallico Superiore diventa realtà

È proprio vero: con impegno, perseveranza, fede ed un pizzico di sana follia tutti i sogni, prima o poi, diventano realtà. Lo sa benissimo la Comunità Parrocchiale di Gallico Superiore (Reggio Calabria) che si appresta a vivere un momento storico e di grande gioia. Domenica 16 giugno 2024 alle ore 21.00, alla presenza dell’Arcivescovo di Reggio-Bova mons. Fortunato Morrone, saranno inaugurati i nuovi locali dell’Oratorio Parrocchiale Don Bosco, interessati da un ampio e creativo restyling a servizio dei bambini, dei giovani e degli adulti di tutto il territorio. Nello specifico, dopo mesi di ininterrotto lavoro a cura di tanti volontari, sarà tagliato il nastro del nuovo campo di calcetto in erbetta sintetica, ampliato e attrezzato per la scuola di calcio e per chiunque ne avesse necessità, e del nuovo spazio teatrale con palcoscenico, zona pubblico e ludica per le animazioni culturali. I lavori proseguiranno nei prossimi mesi con il completamento del vecchio e malandato salone attiguo al campetto, che diventerà un circolo multimediale per piccoli e grandi, e con l’allestimento degli spazi per forno, barbecue e cucina comunitaria.

Alla cerimonia di inaugurazione saranno presenti, assieme all’Arcivescovo Morrone, i benefattori, le ditte, i volontari e l’intera comunità delle Parrocchie San Biagio e San Nicola di Bari. Interverrà anche la Fondazione Clara Travia Cassone che ha dato un importante contributo alla realizzazione dell’opera ed alla quale sarà dedicato il campetto.

«Con l’aiuto del Signore – spiega don Nino Russo, Parroco della Comunità di Gallico Superiore – abbiamo rimodulato gli spazi del nostro L’HubOratorio per le attività ludiche, ricreative e formative che speriamo decollino e siano al servizio di tutto il territorio, per la crescita sana ed equilibrata dei nostri ragazzi e dei giovani, sotto lo sguardo amorevole, accogliente e maturo di tante famiglie e adulti che sono cresciuti nella fede ed in umanità negli stessi spazi, conoscendo Dio e loro stessi. Siamo tutti invitati per ringraziare il Signore e Padre Nostro per la Sua Provvidenza e predilezione e per cominciare ad utilizzare il L’HubOratorio come luogo di vita, di relazione e di crescita umana e spirituale, guardando al futuro con la speranza che tanti sogni possiamo realizzarli lavorando insieme e condividendo le poche ma preziose risorse che ognuno di noi ha ricevuto, mettendole al servizio della comunità e dei nostri meravigliosi ragazzi».

Al termine della cerimonia di inaugurazione, alle ore 21.30 nel nuovo teatro, andrà in scena il musical “La locanda di Emmaus” preparato per l’occasione con intenso e appassionato lavoro da tutta la comunità parrocchiale.

GIOIA TAURO – Minaccia di morte sui social da parte delle “brigate rosse”, deferito l’autore

“L’esercito rivoluzionario ha promulgato sentenza definitiva di morte”. Così iniziava il commento minatorio, poi eliminato, rivolto nei confronti dei cosiddetti “diarchi fascisti”, due politici, uno dei quali già deputato.

Negli ultimi mesi dello scorso anno, in alcuni video sulla piattaforma “youtube”, erano apparsi dei commenti decisamente preoccupanti, nei confronti dei due politici che, preoccupati per la propria incolumità, si erano rivolti ai Carabinieri.

I militari della Stazione di Gioia Tauro, da subito si attivavano al fine di individuare i possibili autori, nascosti dietro ambigui nickname visibili dalla piattaforma social, che riportavano anche la sigla “KGB” nel nome.

Sappiamo dove abiti, cosa mangi, a che ora hai preso il treno”, “sarà eseguita la sentenza di morte da parte del plotone di esecuzione proletario”, era il tenore di alcuni commenti che, dopo poco, erano stati subito rimossi dagli autori, evidentemente più lenti dei Carabinieri che, da subito, li avevano individuati.

In alcuni commenti, alle minacce presenti, veniva aggiunta la firma “BR – PCC”, chiaramente riconducibile alle “Brigate Rosse, Partito Comunista Combattente” o quella delle “NBR” (Nuove Brigate Rosse), particolarmente evocatrice di anni che hanno visto cadere, anche in tempi più recenti, alcuni servitori dello Stato.

Le due vittime, sono entrambe politicamente attive: una, oltre all’impegno politico cura, tra l’altro, un canale “youtube” particolarmente seguito.

Il fatto che venissero citati luoghi specifici dove effettivamente le vittime vivevano o erano temporaneamente transitate, aveva indotto gli investigatori a non sottovalutare assolutamente il contenuto dei messaggi, attivando da subito ogni pista investigativa.

Le indagini successive, hanno fatto ritenere opportuno il coinvolgimento del Raggruppamento Operativo Speciale dei Carabinieri, che ha condotto tutti gli approfondimenti necessari, grazie all’altissima specializzazione del proprio personale.

Con l’aiuto di tali specialisti, si è potuto individuare, in maniera univoca, la persona che si celava dietro ai commenti minatori.

Fortunatamente, gli accertamenti effettuati, hanno permesso di escludere, con ragionevole certezza, ogni collegamento con ambienti dell’eversione, considerando il gesto come un’iniziativa di un singolo individuo, italiano, residente nella regione Trentino-Alto Adige.

L’evento, oltre a sottolineare la nuova importanza che sempre più hanno i reati informatici, soprattutto tramite l’esplosione dei social media, non deve far sottovalutare le conseguenze che possono avere alcune esternazioni nel mondo virtuale.

Difatti, molteplici sono i reati commessi tramite questi strumenti negli ultimi anni, motivo per cui le forze dell’ordine si adeguano costantemente per restare al passo con l’innovazione.

È necessario sottolineare come, al momento, il procedimento si trovi ancora nella fase delle indagini preliminari per cui prevale il dettato costituzionale per cui l’imputato non è considerato colpevole fino alla condanna definitiva.