REGGIO – Esami di Stato, Falcomatà agli studenti: “Porterete per sempre nel cuore il marchio indelebile di questi giorni meravigliosi”

“Care studentesse e cari studenti, iniziano domani gli esami di maturità che segneranno una tappa importante della vostra vita.

 

Saranno giorni intensi, carichi di emozioni, di speranze, di sogni, di aspirazioni, di desideri e incognite. La campanella che sta per suonare sarà quella che vi spalancherà le porte al futuro e, ad ogni rintocco, fermatevi a pensare ai compagni, ai professori, agli amori e alle delusioni che, in questi ultimi cinque anni, vi hanno aiutato a crescere.

 

Siete arrivati all’ultimo metro di un percorso incredibile, fatto di alti e bassi, di rettilinei e curve a gomito, di ostacoli all’apparenza insormontabili, come il Covid che ha provato a disarcionarvi da quegli splendidi banchi dove, qualcuno di voi, vi avrà sicuramente lasciato un chewingum appiccicato. Una marachella, anche questa, che custodirete nel vostro album dei ricordi. Come le lezioni dei prof, la didattica acquisita, quelle poesie che farete fatica a dimenticare.

 

Adesso, vi si chiede l’ultimo sforzo. Ma forti e determinanti quali siete, sono sicuro, saprete dare il meglio di voi, senza risparmio ed utilizzando il massimo delle vostre possibilità. Chi proseguirà gli studi all’università e chi deciderà di intraprendere, da subito, un percorso lavorativo porterà nel cuore, indelebile, il marchio di questi giorni meravigliosi. L’augurio è che continuerete a vivere nella nostra città che ha bisogno della vostra linfa e del vostro entusiasmo. E ovunque voi decidiate di proseguire la vostra formazione o l’inserimento nel mondo del lavoro, sappiate che Reggio sarà per sempre la vostra casa.

 

Auguro a tutte le alunne ed agli alunni della Città Metropolitana di Reggio Calabria di affrontare l’esame con determinazione e serenità.

Un grande in bocca al lupo a tutti!”

 

Il sindaco di Reggio Calabria

Giuseppe Falcomatà

CALABRIA – Punto informativo per i parenti delle persone coinvolte nel naufragio

In relazione al naufragio della barca a vela, partita presumibilmente dalla Turchia, avvenuto a circa 120 miglia dalle coste ioniche, si rappresenta che da domani mattina alle 8:00 sarà attivo presso il Porto delle Grazie di Roccella Jonica un Punto informativo per fornire assistenza ai parenti delle persone coinvolte.

L’Addetto Stampa
Il Capo di Gabinetto
(Oteri)

REGGIO – “IO NON MUOIO”, presentato al G.O.M. il libro che racconta la storia di dolore e rinascita di Maria Antonietta Rositani

È una testimonianza di coraggio e speranza quella che Maria Antonietta Rositani ha restituito oggi ai tanti convenuti alla presentazione del suo libro, “IO NON MUOIO” (edito da Laruffa), scritto con l’amica e giornalista Emilia Condarelli, attraverso il quale si racconta il percorso di dolore e rinascita che ha affrontato dopo il tentato femminicidio subito dall’ex marito, il 12 marzo 2019.
Il volume, già ospite all’ultima edizione del Salone del libro, è stato presentato oggi nella sala Spinelli del Grande Ospedale Metropolitano. Oltre alle autrici, sono intervenuti il Commissario Straordinario, Dr. Gianluigi Scaffidi, il Direttore Sanitario Aziendale, Dr. Salvatore M. Costarella e la Presidente “Donne Medico”, sez. Reggio Calabria, Dr.ssa Anna Federico. L’incontro è stato moderato da Piero Gaeta, Capo servizio della Gazzetta del Sud.
L’appuntamento odierno ha avuto un grande valore simbolico, in quanto il G.O.M. è stato il luogo in cui la Rositani ha affrontato una buona parte del suo lungo percorso di guarigione.
Un racconto a lieto fine che rappresenta moltissimo per la società civile e, in particolare, per questa città: “Questa storia nasce dal coraggio di una donna – racconta Emilia Condarelli – vittima di un terribile episodio di violenza, che ha offerto la sua sofferenza per lanciare alla società un messaggio di condivisione e di speranza riguardo ad un problema che, anche se spesso viene nascosto, è dentro moltissime famiglie.”
Piero Gaeta ha poi chiesto all’autrice di parlare della campagna #STOPVIOLENZA, un’iniziativa della Associazione Cult 3.0, e abbracciata dalle Istituzioni nonché dalle associazioni reggine, scaturita proprio dal fatto di cronaca che ha coinvolto Maria Antonietta Rositani: “Non abbiamo voluto raccontare un fatto di cronaca né un decorso sanitario – ha detto la Condarelli – noi volevamo che questa storia fosse come una parabola per poi fare un ragionamento sulla violenza, che è un tema e non riguarda solo noi donne, ma riguarda tutta la società. La rissosità sociale è oltremodo evidente, per strada, nelle scuole, sui social, eccetera, e questo libro vuole aprire un confronto il più possibile ampio a partire da un’esperienza di violenza subita, che però non si focalizza sul mero episodio.”
La Rositani, durante il suo commosso intervento, ha speso tantissimi ringraziamenti per tutto lo staff del G.O.M., che ha saputo accoglierla, prestandole assistenza medica e supporto morale: “Ogni singola figura dell’Ospedale mi ha donato amore e cura; negli occhi di ogni operatore vedevo il mio dolore. È questo che ho avuto dal G.O.M.: Amore. Grazie perché mi avete fatto credere che ce l’avrei fatta. Mi sento quindi di dire che il G.O.M., pur non essendo un centro grandi ustioni, rappresenta un’eccellenza a livello sanitario ed è proprio in quest’Ospedale che è nata l’idea del libro: in reparto ho potuto ricevere la visita di Emilia con la quale siamo ormai sorelle e, in quell’occasione, ci siamo ripromesse che se me la fossi sentita di raccontare la mia storia, lei sarebbe stata le mie mani”.
È poi intervenuto il dr. Costarella: “La storia di Maria Antonietta tocca la sensibilità di tutti. Siamo noi a dover ringraziare lei perché la sua testimonianza è un ulteriore impulso al percorso di emancipazione culturale che purtroppo, nonostante i grandi progressi, è ancora lungo. Maria Antonietta, ti confesso che le tue paure erano anche le nostre paure, il tuo dolore è stato assimilato e condiviso da tutti noi. Devo però dire che Maria Antonietta – ha concluso il Dr. Costarella – ha sempre conservato il sorriso e questa forza è stata ammirevole e ha trasformato un evento doloroso in un’energia positiva che ha messo al servizio degli altri. Credo che Maria Antonietta rappresenti un’eroina moderna.”
Anche il Commissario Straordinario ha ripercorso le tappe dell’iter di cura di Maria Antonietta ed ha poi aggiunto: “Sapevo a chi l’affidavo, conoscevo l’umanità e la professionalità del team multidisciplinare che l’ha presa in carico. Ecco quindi che un caso così delicato, frutto di un atto a dir poco disumano, è stato affrontato con il massimo dell’umanità. Fa sempre piacere poter raccontare la buona Sanità: basta un caso come quello di Maria Antonietta per gratificare un’intera carriera professionale. Grazie anche ad Emilia che con il suo lavoro mirabile ha dato voce a questa vicenda.”
A chiudere il giro di interventi, la Dr.ssa Anna Federico, Presidente Ass. Italiana Donne Medico – sez. Reggio Calabria, che si è soffermata sugli aspetti medici legati al fenomeno della violenza ed ha lanciato un invito a tutte le istituzioni affinché questi temi vengano affrontati a più livelli, già a partire dai giovani, per promuovere la cultura del rispetto e della tolleranza.
“IO NON MUOIO” non è solo un racconto di rinascita personale, ma un vero e proprio manifesto di resistenza per tutte le donne vittime di violenza.

CALABRIA – Domanda unica 2023, al via il pagamento del saldo, in liquidazione oltre 7.250.000 euro per gli agricoltori calabresi

Al via il pagamento del saldo della Domanda Unica 2023.

Ne dà notizia l’Agenzia regionale calabrese per le erogazioni in agricoltura, confermando l’avvio delle procedure di liquidazione di 7.259.331,55 euro, con termine ultimo per le stesse fissato al 30 giugno prossimo, data stabilita dai regolamenti comunitari per effettuare le liquidazioni degli aiuti relativi alle domande Sigc (Psp Superfici/Animali e Domanda Unica).

A tal fine, le erogazioni alle aziende agricole sottoposte ai cosiddetti controlli tempestivi saranno comunque effettuate, a tutela dei beneficiari, pur in pendenza della fase di contraddittorio, applicando in un secondo momento l’eventuale sanzione/riduzione derivante dall’esito dei controlli, una volta ultimati.

Ancora: possibili compensazioni, emerse nella fase di chiusura dei contraddittori, saranno oggetto di erogazione entro il 31 dicembre, utilizzando la piena riserva prevista dalla norma comunitaria di settore, in misura pari al 5% di quanto pagato al 30 giugno.

“Nel rispetto delle previsioni della normativa comunitaria – commenta l’assessore regionale all’Agricoltura, Gianluca Gallo – siamo impegnati a garantire il massimo sostegno ai nostri agricoltori. Inoltre, per assicurare certezze e trasparenza, abbiamo incaricato Arcea di avviare specifiche interlocuzioni con Agea per affrontare in maniera sinergica le problematiche connesse all’Eco-schema 5-piante mellifere, riguardante le eventuali erogazioni in eccesso rese ai beneficiari sulla Domanda Unica 2023”.

REGGIO – La Metrocity e l’Università Mediterranea in Marocco per l’Internazional 6th Euro-Mediterranean Conference for Environmental Integration

La Città Metropolitana di Reggio Calabria e il Dipartimento di Ingegneria Civile, Energia, Ambiente e Materiali (DICEAM) dell’Università “Mediterranea” di Reggio Calabria hanno presentato all’Internazionale 6th Euro-Mediterranean Conference for Environmental Integration, EMCEI, Marrakesh, Morocco, il 15 maggio 2024 i risultati scientifici dello studio “Sediment management program in the rivers of the Metropolitan City of Reggio Calabria” che sarà pubblicato su Springer/IEREK ASTI series.

Ha relazionato la Dirigente del Settore 12 Tutela del Territorio e Ambiente della Città Metropolitana di Reggio Calabria Domenica Catalfamo. In particolare la Dirigente Catalfamo ha illustrato i risultati della convenzione tra Dipartimento DICEAM e la Città Metropolitana di Reggio Calabria sulla “Gestione dei corsi d’acqua, realizzazione delle fasce fluviali e programmi di gestione dei sedimenti nelle fiumare Bonamico e La Verde”.

Il gruppo di lavoro del DICEAM è stato coordinato dal responsabile scientifico della convenzione Giuseppe Barbaro, professore ordinario di Idraulica e Direttore del Laboratorio LIPM del Dipartimento DICEAM, e da Giandomenico Foti, Lucia Bruzzaniti, Domenico Melidona e Angela Fedele, mentre il gruppo di lavoro della Città Metropolitana era costituito dal Dirigente del Settore 12 Tutela del Territorio e dell’Ambiente, Domenica Catalfamo e dal Responsabile del Servizio Difesa del Suolo, Antonino Siclari.

Negli studi, mediante i software QGIS, HEC-HMS ed HEC-RAS, si sono individuate le aree dove è possibile effettuare prelievi per mettere in sicurezza il territorio. Per la fiumara Bonamico si è ricavato che si potrebbero estrarre una tantum oltre 400.000 m3 ed annualmente 45.000 m3 di sedimenti mentre per la fiumara la Verde oltre 250.000 m3 una tantum ed annualmente 30.000 m3. L’applicazione del modello SIAM con le geometrie di progetto ha evidenziato che tali prelievi manterrebbero inalterate la tendenza al deposito senza innesco di fenomeni erosivi nelle aree. Tali valori sono indicativi in quanto sono fortemente influenzati dal regime idrologico del bacino e dalla dinamicità tipica degli alvei fluviali per cui sarà necessario effettuare periodici rilievi plano-altimetrici di dettaglio delle aree interessate dai prelievi al fine di tenere conto di possibili variazioni morfologiche dell’alveo stesso.

Lo studio presentato ha confermato la valenza della collaborazione tra gli Atenei e la Pubblica Amministrazione ed ha gettato le basi affinché la 8th Euro-Mediterranean Conference for Environmental Integration (EMCEI), si possa svolgere nel 2026 a Reggio Calabria che così diventerà, per una settimana, il centro di studi di tematiche ambientali di importante taglio scientifico e potrà fare conoscere agli studiosi stranieri l’elevata qualità di ricerca della nostra Università, le competenze dei diversi settori della città Metropolitana e le bellezze del nostro territorio spaziando dal mare alla montagna.

REGGIO – Al via la pulizia delle spiagge: assegnati a Castore i tre robot BeBot, strumenti di ultima generazione

Il Comune di Reggio Calabria si dota di strumenti ecologici e all’avanguardia per la pulizia delle spiagge in tutta sicurezza: ecco all’opera i BeBot. Si tratta di macchine innovative che, oltre ad essere potenti robot per la pulizia e il setaccio della spiaggia da rifiuti organici, inorganici e microplastiche, potranno essere utilizzati per trasportare e trainare carichi pesanti, sia sulla spiaggia, che dentro e fuori dal mare. Inoltre potranno avere opzioni aggiuntive.

Come ha evidenziato il sindaco Giuseppe Falcomatà: «Siamo al lavoro per consegnare al meglio le nostre spiagge a cittadini e turisti. Il patrimonio marino è uno dei beni più preziosi che la natura ci ha donato e che è compito della nostra Amministrazione salvaguardare e valorizzare. Lo stiamo facendo, promuovendo un meccanismo di ricucitura del rapporto tra la città ed il mare che è uno degli obiettivi qualificanti del nostro mandato. I nuovi strumenti, assegnati dal Comune alla nostra società in house Castore, consentiranno di tenere pulite le nostre spiagge, nel massimo rispetto per l’ecosistema e dell’ambiente».

A chiarire tempi e modalità delle pulizie è stato il vicesindaco, nella sua qualità di assessore all’Ambiente, Paolo Brunetti: «Saranno tre i robot acquistati con i fondi Pon, ai quali è demandata anche la pulizia di mantenimento ogni quindici o venti giorni. Gli interventi verranno fatti al mattino molto presto per non disturbare i bagnanti. Le zone previste sono la prima parte del lungomare di Gallico, Lungomare di Catona, Parco lineare Sud, la Sorgente, e parte dell’Area a Nord tra Pellaro e Bocale. Tutte aree in cui è possibile intervenire a impatto zero sull’ecosistema. Chiaramente nelle aree a rischio, ad esempio, per le presenze delle nidificazioni di “caretta caretta”, si interverrà manualmente e con sistemi non invasivi».

I robot da spiaggia sono a zero emissioni e sicuri per fauna e flora, silenziosi, 100% elettrici, alimentati da pannelli solari. Setacciano e livellano la sabbia, rastrellano alghe e raccolgono rifiuti solidi. Inoltre possono sollevare e trasportare fino a 400 kg, operano anche su terreni ripidi e segnalano la loro presenza.

«Ci sarà poi un macro intervento – ha proseguito il vicesindaco – che, in questi giorni, con un bando, sarà assegnato a una ditta esterna che provvederà all’installazione delle passerelle, dei cestini, della pulizia macro e manuale laddove non sia possibile l’utilizzo dei robot e riguarderà parte del lungomare di Gallico, e naturalmente il lungomare di Reggio».

REGGIO – Avviso pubblico per progetti di sostegno della popolazione anziana fragile

E’ pubblicato sull’Albo Pretorio della Città metropolitana di Reggio Calabria, l’avviso per promuovere interventi a “Sostegno della popolazione anziana fragile” e collaborare alla definizione di nuove modalità di assistenza e sostegno, favorire il raccordo con il servizio pubblico in una logica di piena sussidiarietà al fine di prevenire forme di isolamento e di solitudine mediante la messa in rete di servizi resi dal Terzo settore e Pubblica amministrazione.

L’Avviso, curato dal Settore Politiche Sociali di Palazzo Alvaro, delegato il Consigliere Domenico Mantegna, è rivolto ad Enti del Terzo settore con sede operativa sul territorio metropolitano, che abbiano esperienza documentabile nei confronti degli utenti rientranti nella fascia della Terza Età (ultrasessantacinquenni) non inferiore a tre anni.

Nelle intenzioni programmatiche di Palazzo Alvaro, seguendo l’indirizzo politico del sindaco metropolitano Giuseppe Falcomatà e dello stesso delegato Mantegna, l’Avviso punta al potenziamento di reti di vicinato, attraverso: azioni volte a creare uno spazio di incontro dove offrire un momento di socializzazione per costruire legami e contrastare l’isolamento e la solitudine; azioni da parte degli Enti del Terzo Settore (ETS) volte a potenziare le reti di vicinato e/o prestare servizi direttamente a domicilio della persona anziana, rispondendo alle necessità quotidiane come ad esempio trasporti per visite e commissioni, compagnia, anche telefonica, e piccole riparazioni; azioni volte a promuovere stili di vita sani: la prevenzione e la promozione della salute, attività di educazione motoria, fisica, psicofisica e di autostima; azioni che prevedano la presenza di un professionista e di spazi dedicati, volti a consentire lo svolgimento delle attività fisiche riabilitative e di mantenimento, di gruppo o individuali, come ad esempio percorsi di ginnastica posturale; azioni a sostegno delle persone anziane in povertà estrema.

“L’attenzione verso le fasce più deboli della nostra comunità – ha affermato il sindaco Giuseppe Falcomatà – resta tra le priorità del nostro agire quotidiano, consapevoli del grande supporto che i nostri anziani possono offrire all’intera comunità metropolitana. Siamo fiduciosi che anche questo avviso potrà incidere positivamente su un’ampia fetta di popolazione che merita la necessaria attenzione e che costituisce certamente una di quelle fasce di popolazione ritenute più deboli, ma in realtà importantissime ed in progressivo aumento visto l’avanzamento dell’età media della cittadinanza, sia sul nostro territorio che in generale in Italia ed in Europa”.

Maggiori dettagli sono consultabili al seguente indirizzo: https://www.cittametropolitana.rc.it/canali/politiche-sociali/notizie-e-avvisi/avviso-pubblico-anno-2024-selezione-di-progetti-e-interventi-a-sostegno-per-le-persone-anziane

REGGIO – Campagna “Maturità al sicuro” della Polizia di Stato e di Skuola.net per contrastare le fake news sull’esame di Stato

Torna la campagna “Maturità al sicuro” della Polizia di Stato e di Skuola.net per contrastare le fake news sull’esame di Stato e informare correttamente gli studenti.
Quasi 1 maturando su 4 pensa di poter tenere con sé lo smartphone durante le prove, circa 1 su 5 che può usare uno smartwatch.
E qualcuno ancora cade nel tranello delle tracce reperibili online e rischia di passare la vigilia in bianco per trovarle…

Passano gli anni ma, per gli studenti che si apprestano a sostenere la Maturità, il rischio di cadere in una delle tradizionali fake news sulle regole d’esame rimane altissimo. Quanto basta per alzare il livello di attenzione su possibili “bufale” legate alle regole di base che governano l’Esame di Stato. Cosa che puntualmente fa la Polizia Postale e per la Sicurezza Cibernetica con “Maturità al sicuro”, la campagna di sensibilizzazione svolta assieme al portale specializzato Skuola.net, che per il diciassettesimo anno consecutivo si pone proprio l’obiettivo di “smontare” le principali notizie false sull’argomento.

Le nuove tecnologie in particolare, con il costante sviluppo di “aiuti” digitali, possono indurre in tentazione. Diventando un possibile amplificatore di errori di comportamento. Che, nelle peggiori delle ipotesi, possono addirittura portare all’esclusione dall’esame. Il rischio è concreto. Lo mostrano chiaramente le risposte date dai circa 1.000 maturandi raggiunti dal monitoraggio effettuato proprio da Skuola.net per la Polizia di Stato a circa una settimana dal via della Maturità 2024.

Quasi 1 studente su 4, ad esempio, è convinto che durante le prove scritte gli smartphone si possano tenere con sé in postazione. Quando, invece, devono essere consegnati al banco della commissione, come correttamente dimostra di sapere il 77% del campione interpellato. E se il 17% è consapevole che comunque i telefoni debbano rimanere rigorosamente spenti, il 6% pensa che si possano persino usare rischiando al massimo di essere richiamati o penalizzati in fase di correzione e non, come potrebbe avvenire, di vedere invalidato l’intero esame. La quota di coloro che potrebbero incappare in un uso scorretto dello smartphone all’esame, inoltre, aumenta del 20% rispetto all’anno precedente. Non proprio un buon viatico.

Qualcosa di simile avviene con un altro “sorvegliato speciale”: lo smartwatch. In questo caso è quasi 1 su 6 (il 17%) a pensare che l’orologio tech si possa indossare e usare tranquillamente al polso durante le prove scritte, basta che non sia connesso a Internet. Mentre il 4% è convinto che si possa usare senza alcuna limitazione anche per accedere alla Rete. Se già la prima è una credenza errata, figuriamoci la seconda, che è di fatto una pratica assolutamente vietata. Visto che l’utilizzo dello smartwatch – di qualsiasi tipologia – è inibito tanto quanto quello del telefonino, eppure complessivamente 1 su 5 è convinto del contrario.

La funzione di “Maturità al sicuro”, però, non è solo quella di informare su possibili ipotesi di infrazioni connesse alla Maturità ma anche di ricordare alcuni aspetti fondamentali del regolamento d’esame il cui mancato rispetto potrebbe portare all’esclusione: dalla necessità di presentarsi con un documento di identità a quella di non introdurre altri fogli che non siano quelli forniti dalla commissione. Senza dimenticare le fake news vere e proprie.

Circa un quarto dei maturandi (26%) è infatti convinto che la Polizia possa controllare gli smartphone “da remoto” per capire chi eventualmente sta copiando; cosa non corrispondente al vero. E addirittura quasi la metà (46%) ritiene che, durante gli esami, i membri della commissione possano perquisire i candidati, alla ricerca di oggetti proibiti. Anche in questo caso, si tratta di informazioni non corrette che vanno sfatate, invitando comunque alla prudenza, visto che i commissari d’esame, se dovessero notare manovre illegali, hanno comunque il diritto di escludere i candidati colti in “flagranza di copiato”.

E poi c’è il grande, annoso, tema delle tracce d’esame. Specie di quelle dello scritto di Italiano. Perché sono ancora troppi gli studenti che pensano di trovare in anticipo gli spunti da sviluppare il giorno della prova, soprattutto online. Ad avere ben presente che online si possano trovare solo indiscrezioni, previsioni o, al massimo, degli esempi, è “solo” il 76% dei maturandi.

Il 24%, invece, crede che quantomeno gli argomenti vengano diffusi prima; il 4% pensa che con le giuste mosse si possano mettere le mani con qualche ora di vantaggio sulle tracce vere e proprie. E oltre 1 su 3 immagina che il Ministero possa cambiare le tracce anche all’ultimo minuto. Così non stupisce che circa 1 su 7 sia tentato, nell’immediata vigilia della Maturità, di presidiare fino a tarda notte piattaforme social e siti specializzati sperando nell’imbeccata vincente.

Ecco perché campagne come quella “antibufale” di Polizia di Stato e Skuola.net sono estremamente utili per diffondere messaggi corretti e sgomberare il campo da convinzioni fuorvianti.

L’esame di Maturità è un appuntamento molto importante per gli studenti e per questo è necessario mantenere la serenità necessaria per affrontarli. Le false notizie, invece, possono portare a sterili distrazioni, facendo calare la concentrazione che invece è necessaria per affrontare uno dei momenti più importanti del percorso scolastico.

Tutti messaggi, questi, racchiusi anche in uno short video costruito in linea con le tendenze social del momento, utilizzando quindi un linguaggio più vicino possibile a quello dei protagonisti dell’esame. Il contenuto, che vede come protagonista lo youtuber ufficiale Nikolais, verrà sulla piattaforma di Skuola.net e sui canali social Instagram, TikTok, Facebook, X della Polizia di Stato e del media per studenti.

Gli operatori del Commissariato di P.S. online anche quest’anno saranno perciò a disposizione dei ragazzi per rispondere a tutti i loro quesiti e dubbi sulle informazioni che circolano in Rete. Inoltre, un rappresentante della Polizia di Stato parteciperà alla tradizionale diretta di Skuola.net alla vigilia del primo giorno d’esami, per fare il proprio in bocca al lupo a tutti gli studenti protagonisti dell’Esame di Stato 2024.

18.06.2024

 

 

Link di riferimento e approfondimento:

Video promo “30 in formato orizzontale:
https://www.poliziadistato.it/pressarea/Share/link/66123350-2cbe-11ef-afe9-736d736f6674

 

REGGIO – Domani a Confindustria la presentazione del Fondo Tematico Piani Urbani Integrati, gestito dalla Banca europea per gli investimenti

Domani mercoledì 19 giugno 2024, alle ore 15:30 presso la sala convegni di Confindustria, in via Torrione, la Città Metropolitana di Reggio Calabria ospiterà un incontro di presentazione del Fondo Tematico Piani Urbani Integrati, gestito dalla Banca europea per gli investimenti (BEI) tramite gli Intermediari finanziari Equiter (con il Gruppo Intesa Sanpaolo) e Banca FININT e SINLOC, nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

Il Fondo Tematico contribuisce al rafforzamento dei Piani Urbani Integrati delle Città Metropolitane, fornendo supporto finanziario agli investimenti privati coerenti con essi. Nel 2023, la BEI, il Ministero dell’Economia e delle Finanze, e il Ministero dell’Interno, Dipartimento Affari Interni e Territoriali, hanno reso operativo il Fondo Tematico tramite gli intermediari finanziari, attivando questa importante opportunità, rivolta alle iniziative private, ma capace di avvantaggiare le politiche di rigenerazione urbana dei Comuni e delle Comunità locali interessate dai Piani Urbani Integrati.

Il Fondo Tematico sostiene, attraverso prestiti o investimenti nel capitale di rischio, promotori privati (anche nel contesto di partenariati pubblico-privati, nella misura in cui la quota di partecipazione pubblica rimanga pari o inferiore al 50%), per, tra l’altro, interventi legati al recupero ambientale, rivitalizzazione urbana, sociale ed economica, transizione verde, coesione ed inclusione sociale.

Alla presentazione interverrà il vicesindaco Carmelo Versace, per un’iniziativa che, fra gli altri, è promossa dalla stessa Città Metropolitana di Reggio Calabria. Al dibattito, durante il quale porteranno il proprio saluto anche il presidente degli industriali reggini, Domenico Vecchio, ed il presidente di Ance Reggio Calabria, Michele Laganà, relazionerà Pietro Foti, dirigente del Settore 10 di Palazzo Alvaro – “Pianificazione, Valorizzazione del territorio, Leggi Speciali”, approfondendo il Piano integrato “Aspromonte in città”.

Del Masterplan di Reggio Calabria: “Strategie urbane per la rigenerazione” parlerà Patrizia De Stefano dell’Ufficio dedicato a Palazzo San Giorgio, mentre “il fondo tematico piani urbani integrati della Bei” sarà il tema analizzato da Fabio Piazza, Fund&Structuring Officer – Ops – Operations, Directorate, Adriatic Sea, Financial Instruments.

Spazio, quindi, agli intermediari finanziari Alberto Maria Barberis, coordinatore del Team Fondi Pnrr di Equiter, Loreto Cipriani, responsabile fund manager per Sinloc, e Sara Paganin, head of housing&urban regeneration di Finint Investments Sgr.

REGGIO – Inaugurato il “Centro del riuso” di Condera realizzato dalla Cooperativa sociale Rom 1995 con i fondi Pon Metro del Comune

E’ stato inaugurato il “Centro del riuso” della Cooperativa sociale Rom 1995, realizzato grazie a due linee di finanziamento dell’amministrazione guidata dal sindaco Giuseppe Falcomatà, a valere sul Pon Metro con risorse Fesr ed Fse.

All’iniziativa, presso la sede di Condera, in un bene confiscato alla criminalità organizzata, ha preso parte proprio il sindaco Giuseppe Falcomatà. Nella nuova sala intitolata all’ingegner Tommaso Marino, erano presenti pure il vicesindaco Paolo Brunetti, il vicesindaco metropolitano Carmelo Versace, gli assessori comunali Lucia Nucera, Franco Costantino, Anna Briante, Marisa Lanucara, Carmelo Romeo, Elisa Zoccali, Paolo Malara e Domenico Battaglia, oltre al presidente del consiglio Enzo Marra ed i consiglieri comunali Giuseppe Marino e Giovanni Latella.

«Questa è una storia che inizia quasi 10 anni fa – ha ricordato il sindaco Falcomatà – e ci ha visti comminare fianco a fianco alla cooperativa Rom 1995. L’amministrazione ha fatto delle precise scelte di indirizzo politico che oggi, attraverso due linee di finanziamento a valere sulla programmazione Pon Metro, e con il bando “Reggio Resiliente”, consentono di aprire una struttura che, naturalmente, ha molteplici significati: il primo, senza dubbio, è quello di realizzare una vera e concreta economia circolare e solidale, consentendoci di diminuire i costi trasferimento in discarica dei materiali indifferenziati».

L’altro è un significato simbolico: «Ci inorgoglisce l’idea che, con poco, si possa ottenere tanto, che le cose rotte non si buttano, ma si aggiustano. E’ un inno alla speranza, alla possibilità di un nuovo inizio e, soprattutto, ci dimostra che se le cose possono passare di moda, c’è una cosa che non tramonta mai: lo stile». «In questo caso – ha concluso Giuseppe Falcomatà – c’è da sottolineare lo stile della cooperativa Rom ’95 che ha trasformato l’assistenza in lavoro dando dignità a tante persone. Lo ha fatto con resistenza, resilienza, trasparenza e legalità».