Autonomia differenziata, Lo Schiavo: «Riforma che condanna la Calabria all’arretratezza. Occhiuto non nasconda le responsabilità del suo partito e della maggioranza che lo sostiene»

«Il disegno leghista di spaccatura del Paese, di secessione mascherata delle regioni ricche, può dirsi oggi – se non del tutto compiuto – di certo abbondantemente indirizzato nel verso auspicato dal partito di Salvini. Partito che non a caso festeggia, al termine di un misfatto eseguito in piena notte come le peggiori malefatte, sventolando in aula simbologie preunitarie».
Lo afferma in un comunicato stampa il consigliere regionale Antonio Lo Schiavo, presidente del Gruppo misto – Liberamente progressisti, commentando l’approvazione della riforma dell’Autonomia differenziata.
«Con il via libera da parte della Camera dei deputati del Ddl Calderoli, si mette nero su bianco la sentenza capitale ai danni delle regioni meridionali, che d’ora in avanti sprofonderanno sempre di più sotto i colpi del regionalismo differenziato, quindi dell’egoismo dei territori più sviluppati, contro ogni forma di solidarietà nazionale e di coesione sociale sancita dalla Costituzione. E dire che, in oltre un secolo e mezzo di unità nazionale, a contribuire allo sviluppo e alla ricchezza del Nord sono state le schiere di emigrati meridionali e le ingenti risorse spolpate al Sud. Tutto cancellato in nome della miopia di una classe dirigente leghista in crisi di consensi e di un Governo che ha pensato bene di barattare le tanto declamate “riforme bandiera”, in una sorta di Do ut des che rischia di affossare definitivamente il Paese. Certamente di renderlo meno competitivo nello scacchiere economico europeo e globale. Fa rabbrividire, poi, il sostegno che l’Autonomia differenziata ha trovato nei parlamentari calabresi e meridionali che hanno votato “Sì” obbedendo a ordini di scuderia o, ancor peggio, per condivisione delle sue finalità. E non basta aver abbandonato l’aula al momento del voto per ritenersi esenti da responsabilità politiche. Come non bastano le giustificazioni e i distinguo cui si appiglia oggi il presidente della Regione Calabria che aveva offerto, in più occasioni, ampie garanzie di modifiche migliorative al testo. Nulla di tutto questo, presidente Occhiuto, è avvenuto. Come avevamo ampiamente e facilmente pronosticato. La maggioranza di centrodestra che è al governo del Paese e che lei sostiene è responsabile di queste scelte che condannano il Sud Italia e la Calabria all’arretratezza e li avviano verso il precipizio, obbligando i giovani meridionali ad un’emigrazione strutturale verso quelle regioni in grado di garantire migliori servizi e standard di vita più elevati. Pesa, e non poco, presidente Occhiuto, quel suo voto favorevole in Conferenza Stato-Regioni, quel suo non aver voluto o saputo consolidare il fronte dei governatori delle Regioni del Sud che, se avesse fatto sentire il suo “No” coeso e convinto, avrebbe certamente modificato le sorti di questa scellerata riforma. Di tutto questo – conclude Lo Schiavo – i cittadini calabresi, sono certo, ne conserveranno memoria. E il centrodestra complice, silente e pilatesco, ne riceverà presto il conto».

 

REGGIO – La Metrocity accoglie la Banca Europea per gli Investimenti a Confindustria per il Fondo tematico sui Piani Urbani Integrati

La Città Metropolitana di Reggio Calabria si rivolge al mondo delle imprese e si affianca alla Banca europea per gli investimenti per presentare il Fondo tematico Piani Urbani Integrati, gestito proprio dalla Bei tramite gli intermediari finanziari Equiter (con il Gruppo Intesa Sanpaolo) e Banca FININT e SINLOC, nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR).

L’orizzonte è la realizzazione dei 28 interventi promossi dalla Città Metropolitana nell’ambito dei “Pui – Aspromonte in città”, un processo intorno al quale ruotano finanziamenti per oltre 118 milioni di euro mirati alla realizzazione di una città verde, sostenibile, inclusiva e smart. In questo senso, il ruolo dei privati sarà molto importante ed è stato sottolineato dal vicesindaco Carmelo Versace che ha aperto la sessione dei lavori, nella sala convegni di Confindustria, insieme a Giuseppe Febert, vicepresidente degli industriali reggini, a Michele Laganà, presidente dell’Associazione dei costruttori reggini, a Fabio Piazza per la Bei, agli intermediari finanziari di Equiter, Sinloc e Sara Paganin Finint Investments Sgr, Barberis, Cipriani e Mico, a Pietro Foti, dirigente del Settore 10 di Palazzo Alvaro – “Pianificazione, Valorizzazione del territorio, Leggi Speciali” ed a Patrizia De Stefano dell’Ufficio Masterplan del Comune di Reggio Calabria.

«E’ un’opportunità da non perdere per Anci e Confindustria», ha detto il vicesindaco Versace nell’invitare le due associazioni «a far atterrare, da subito, un piano di lavoro in grado di accorciare i tempi e riuscire a realizzare progetti capaci, concretamente, di fare svoltare il territorio». «La cosa interessante – ha aggiunto – è proprio il partenariato pubblico-privato, il fatto di poter contare su uno strumento che si avvicina alle esigenze degli imprenditori così da incastrare le normali aspettative delle imprese alla volontà programmatica della Città Metropolitana».

«Poterci confrontare con la Bei ed intermediari finanziari di altissimo livello – ha proseguito Carmelo Versace – è davvero una grande occasione perché siamo al cospetto di professionisti che possono dare, al territorio, quel supporto e quella competenza utile a perfezionare la mission insita nei Pui, ovvero il coinvolgimento di imprenditori che spesso, soprattutto al Sud Italia, non hanno le possibilità di realizzare dei progetti che, per troppo tempo, sono rimasti chiusi in un cassetto».

«Come Città Metropolitana – ha aggiunto – siamo davvero orgogliosi di promuovere un’iniziativa che vede premiato lo sforzo messo in campo per “Aspromonte in città”, un’idea che ci ha visti protagonisti fin dall’inizio di un percorso tutt’altro che semplice e che ha coinvolto 97 comuni, a fronte di scelte diverse fatte da altre Città Metropolitane che hanno deciso un coinvolgimento diverso dei territori».

«Siamo in linea con i tempi e sono fiducioso», ha concluso il vicesindaco metropolitano ringraziando il dirigente dell’Ente, Pietro Foti, che «ha sapientemente sostenuto, con la sua struttura, i Pui “Aspromonte in città” che si riveleranno un piano straordinario di rilancio del comprensorio in termini di rigenerazione urbana dei Comuni e delle Comunità locali».

CALABRIA – Il Presidente del Consiglio Regionale Mancuso circa la legge sull’autonomia differenziata: “Un pasticciaccio dovuto alla fretta che è cattiva consigliera”

“In riferimento alle scene di giubilo di calabresi in Parlamento ribadisco la mia perplessità per l’approvazione di una legge che è solo un pennacchio per qualcuno e che, così com’è, non tutela il nostro territorio.
La posizione della maggioranza del Consiglio regionale della Calabria sull’autonomia differenziata, condivisa dal presidente Occhiuto, è sempre stata improntata al senso di responsabilità che antepone le ragioni delle nostre comunità a tutto il resto, in un’imprescindibile visione unitaria del Paese. Una posizione che abbiamo rappresentato, con nettezza, fin da quando si è iniziato a discutere del progetto.
Con linearità e trasparenza sia in Consiglio regionale, approvando uno specifico documento con cui chiedevamo garanzie specifiche circa la devoluzione alle Regioni delle materie non Lep, che nel dibattito pubblico, abbiamo pragmaticamente ritenuto che a certe condizioni la legge potesse essere un’opportunità per il Mezzogiorno.
Alla fine, però, la legge approvata si è rivelata un pasticciaccio difficile persino da decifrare, non essendo agevole capire neppure se trattasi di un testo che rimuove la disparità di accesso ai servizi essenziali sul territorio o se, invece, incide negativamente sulla solidarietà tra Regioni favorendo quelle del Nord.
E che, soprattutto, sarà difficile applicare, perché, in ogni caso, non si potranno mai violare i principi costituzionali, tra cui il diritto dei cittadini ad avere gli stessi servizi ovunque risiedano. Purtroppo, il Parlamento, anziché prediligere la semplificazione e la chiarezza normativa, cedendo alla fretta che non è mai buona consigliera, ha approvato un testo di legge confusionario e certamente non in linea con i bisogni reali del Mezzogiorno e neppure con quelli di un Paese che, per affrontare le sfide del momento, deve irrobustire non mettere a rischio la coesione sociale e territoriale”.

REGGIO – Il Sindaco metropolitano Giuseppe Falcomatà al giuramento degli Allievi Carabinieri: “Un momento particolarmente emozionante, cerimonia che è entrata nella storia e nei cuori dei reggini”

“Un momento particolarmente emozionante, come ogni anno, una cerimonia che è entrata nella storia e nella tradizione di questa città, anche credo nel cuore dei reggini che ogni anno, in questi giorni, vedono ancora di più la città attraversata da turisti, ma anche dai parenti degli allievi Carabinieri che completano il corso”. Così il sindaco metropolitano e di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, oggi alla cerimonia di giuramento degli Allievi Carabinieri, che hanno completato il 142 corso, nella Scuola Allievi ‘Fava- Garofalo’, alla presenza, tra gli altri del Comandante delle Scuole dell’Arma dei Carabinieri, Gen. di D. Giuseppe La Gala.
“Noi come ogni anno – ha aggiunto Falcomatà – abbiamo cercato di farci trovare preparati e continuare il nostro dialogo, la nostra collaborazione, la nostra sinergia con l’Arma dei Carabinieri, con la Scuola Allievi, mettendo a disposizione dei bus navetta per consentire alle famiglie di parcheggiare nella zona del Botteghelle del potere arrivare al giuramento nella massima tranquillità, così come abbiamo fatto organizzando insieme per lo splendido compleanno della dei Carabinieri, il 210º anniversario della fondazione. E’ un percorso – ha concluso il primo cittadino – che ci vede sempre dalla stessa parte, fianco a fianco, nella battaglia quotidiana per il ripristino e il mantenimento della legalità sul nostro territorio”.
Alla cerimonia, insieme alle altre autorità cittadine e ai rappresentanti delle forze dell’ordine, erano presenti inoltre il vicesindaco metropolitano Carmelo Versace, e il Vicesindaco del Comune di Reggio Calabria Paolo Brunetti .

Tappa in Calabria per “Infratel incontra le Regioni”, Pietropaolo: “Perseguiamo la crescita digitale per ridurre i gap informatici”

“Infratel incontra le Regioni: Libertà e democrazia digitale nell’era delle infrastrutture, dei servizi e della connettività”, è il tema dell’iniziativa organizzata da Infratel Italia, in collaborazione con il Dipartimento per la Trasformazione digitale della presidenza del Consiglio dei Ministri e in collaborazione con ANIE SIT, l’associazione che, all’interno di Federazione ANIE, rappresenta le aziende che si occupano di progettazione e realizzazione di infrastrutture tecnologiche.

L’evento si inserisce in un contesto più ampio per la diffusione della banda ultra-larga e il 5G e la realizzazione dei Piani di intervento “Reti ultraveloci” (Missione 1 – Componente 2 – Investimento 3), per cui il Dipartimento per la trasformazione digitale, in qualità di Amministrazione titolare, attraverso la convenzione stipulata con Invitalia e Infratel Italia, ha affidato a Infratel la realizzazione. Il tavolo di lavoro, tenutosi presso la sala oro della Cittadella regionale, ha coinvolto istituzioni, operatori del settore e comunità locali per sensibilizzare gli enti, tecnici e istituzionali e dare impulso ai cantieri legati alle infrastrutture di telecomunicazione.

Al tavolo è intervenuto anche l’assessore alla Transizione digitale della Regione Calabria, Filippo Pietropaolo, il quale ha affermato che “la crescita digitale della nostra regione è importantissima e necessaria per la crescita digitale delle imprese, per la pubblica amministrazione, per la cittadinanza. Può essere fatta e deve essere fatta. Crescita digitale che la Regione – ha sottolineato Pietropaolo – favorisce attraverso la collaborazione con gli enti locali e con le università, in primis l’Unical, eccellenza nell’ambito digitale e dell’intelligenza artificiale”.

“La Regione Calabria – ha specificato – ha come obiettivo quello di perseguire la crescita digitale per ridurre i gap informatici, in un’ottica di sistema nel quale si realizzi una stretta collaborazione a livello europeo, nazionale, territoriale, locale. Nel contesto del Piano triennale dell’informatica la Regione intende garantire la creazione e l’evoluzione delle infrastrutture necessarie per lo sviluppo delle reti informatiche e della connettività sul territorio attraverso investimenti volti a rafforzare la modernizzazione e l’efficienza dei servizi pubblici. Certo – ha infine dichiarato Pietropaolo – la crescita digitale della Regione non può avvenire senza la posa della fibra ottica in tutti i Comuni, nelle case, nelle aree industriali. Il futuro di molti servizi essenziali, come la sanità e la scuola, è nel digitale. Lavoro svolto da Infratel, il concessionario dello Stato che gestisce la posa alla fibra ottica in tutta Italia, poi erogata e messa a terra dalle aziende che si aggiudicano le gare come Open Fiber, Tim Vodafone, Inwit, Fastwed. Per cui l’incontro di oggi è fondamentale per capire a che punto siamo”.

Anche nella tappa calabrese di “Infratel incontra le Regioni”, come negli altri appuntamenti precedenti – organizzati in Toscana, Lombardia, Liguria e Lazio – è stata ribadita la necessità di uno sforzo comune per rispettare i tempi previsti per l’attuazione di tutti i punti che il Piano nazionale di ripresa e resilienza ha messo in atto per abbattere il digital divide e migliorare la connettività nelle aree del Paese, fattore abilitante in settori vitali come il lavoro, la scuola, la salute.

“Riteniamo fondamentale la collaborazione tra Istituzioni, comunità locali, aziende e operatori privati nel processo digitalizzazione dei territori – ha dichiarato Pietro Piccinetti, Ad di Infratel Italia –. Abbiamo deciso di promuovere questo percorso perché siamo fortemente convinti che la libertà digitale sia il diritto fondamentale di ogni individuo di accedere, utilizzare e contribuire al mondo digitale senza restrizioni. Il nostro obiettivo è garantire che internet e le tecnologie digitali rimangano aperte, libere e accessibili a tutti. La libertà digitale è un pilastro essenziale della democrazia, poiché consente la libera circolazione delle idee, la partecipazione civile e l’espressione della diversità culturale. Tutti insieme raggiungeremo questo traguardo”.

Tra gli altri interventi anche quello del dirigente generale del dipartimento Transizione digitale ed Attività strategiche della Regione Calabria, Tommaso Calabrò, il quale ha relazionato sul contesto di riferimento in ambito digitale, con focus specifici sui punti di forza e di debolezza, sulle opportunità e sulle minacce e sulla progettualità in corso per area di intervento. Hanno, tra gli altri, partecipato i dirigenti generali della Regione Calabria Paolo Praticò, del dipartimento Sviluppo economico e Attrattori culturali, e Antonella Cuteruccio,  del dipartimento Turismo.

Attualmente gli interventi in Calabria hanno riguardato 130.595 abitazioni su 341644; 480 scuole su 894; 83 presidi sanitari.

Ne corso dell’iniziativa si è entrato nel merito dello stato di alcuni progetti avviati da Infratel per la Regione Calabria.

Per quanto riguarda il Piano Bul, il bando di gara 3 – è stato detto – ha aggiudicato l’affidamento di una concessione di costruzione, manutenzione e gestione della rete passiva a Banda Ultralarga di proprietà pubblica nelle aree bianche del territorio delle Regioni Calabria, Puglia e Sardegna ad Open Fiber. L’intervento pubblico interessa 394 Comuni della Regione Calabria, che saranno collegati con modalità Fiber To The Home (Ftth) e/o Fixed Wireless Access (Fwa): 238 comuni in Ftth+Fwa; 156 comuni soltanto in modalità Fwa. I fondi stanziati per l’intervento ammontano a 29.805.300 euro.

Il Piano Italia 1 Giga in Calabria prevede, invece, l’intervento su 404 Comuni, cui afferiscono 967.411 civici oggetto della gara a incentivo per la realizzazione di infrastrutture di rete in grado di fornire connettività ad almeno 1 Gbit/s in download e 200 Mbit/s in upload. Inoltre è stato messo in evidenza lo stato di avanzamento del Piano Scuola Connessa –fase 1 e del Piano Scuola Connessa – fase 2 della Calabria. Il Piano Scuola Connessa – fase 1, prevede di dotare oltre 23.000 sedi scolastiche, di connettività ad almeno 1 Gbps in downlink e uplink e banda minima garantita di 100 Mbit/s simmetrici. La gara ha aggiudicato 271.769.390,70. La regione Calabria fa parte del lotto 5 insieme alla Sicilia, aggiudicata a Fastweb per un importo di 46.759.598,00 euro. Nella regione Calabria si prevede il collegamento di 960 sedi.

Il Piano scuola connessa – fase 2, prevede di dotare oltre 9.000 sedi scolastiche, non coinvolte nella Fase 1, di connettività ad almeno 1 Gbps in downlink e uplink e banda minima garantita di 200 Mbit/s simmetrici. La gara ha aggiudicato 165.991.003,91 euro suddivisi in 8 lotti, gli operatori aggiudicatari della gara sono: TIM (4 lotti), Fastweb (3 lotti) e Intred (1 lotto). La Regione Calabria fa parte del lotto 7 insieme alla Campania, aggiudicata a Tim per un importo pari a 41.500.668,85 euro.

REGGIO – La Metrocity ancora al fianco dei soggetti fragili: pubblicato il bando per progetti di prevenzione e contrasto alla violenza di genere e per il sostegno alle donne che hanno subito violenza

La Città metropolitana di Reggio Calabria, tramite un avviso pubblicato sul portale istituzionale dell’Ente, intende promuovere azioni volte alla “Prevenzione e contrasto alla violenza di genere, con interventi a sostegno delle donne che hanno subito violenza”. A darne notizia in una nota congiunta il sindaco metropolitano Giuseppe Falcomatà insieme ai Consiglieri delegati alle Politiche Sociali, Domenico Mantegna, e alle Pari Opportunità, Filippo Quartuccio.

Tra gli obiettivi di Palazzo Alvaro, in linea con il mandato programmatico del sindaco e dei delegati, quelli di promuovere processi di cambiamento culturale in termini di parità di genere e di tutela dei diritti; favorire l’individuazione e l’emersione del fenomeno della violenza di genere sul territorio metropolitano; attuare azioni di contrasto alla violenza di genere in tutte le sue forme; potenziare e rafforzare la rete tra Enti, Comuni, Istituzioni e Enti del Terzo settore al fine di attivare azioni per l’accoglienza ed il sostegno delle donne vittime di violenza e dei minori a carico.

“Ancora una volta – spiega il sindaco Giuseppe Falcomatà illustrando i contenuti del bando – la Città Metropolitana dimostra la sua concreta utilità e vicinanza alle esigenze quotidiane della comunità ed in particolare, come in questo caso, dei soggetti più fragili, quali sono appunto le donne vittime di violenza di genere. Il bando destina una somma cospicua al sostegno ai progetti promossi dai centri antiviolenza. Un supporto concreto, reale, tangibile, che speriamo potrà fornire una linfa importante a strutture che sono davvero importantissime nel percorso di sostegno alle vittime di violenza”.

L’Avviso è rivolto ai soggetti gestori di Centri Antiviolenza (CAV), aventi sede legale o operativa nel territorio metropolitano e che alla data di pubblicazione, risultino autorizzati e riconosciuti dalla Regione Calabria in conformità a quanto previsto dalle intese e dalla normativa vigente. Ogni Ente potrà presentare una sola proposta progettuale. E’ consentita la presentazione, da parte dell’Ente proponente, di lettere di adesione agli scopi del Progetto di altri soggetti pubblici o privati. Tale adesione deve essere comprovata allegando alla proposta progettuale una lettera di intenti, firmata dal legale rappresentante del soggetto coinvolto, nella quale viene formalizzata l’adesione senza oneri all’iniziativa.

Le proposte progettuali dovranno prevedere il perseguimento degli obiettivi individuati quali azioni volte a sostenere l’inserimento – reinserimento delle donne vittime di violenza nel mondo del lavoro; azioni volte al sostegno delle donne al fine di favorire l’empowerment, l’acquisizione di autonomia e consapevolezza di sé, anche attraverso percorsi di supporto psicologico e alla genitorialità, nell’ottica di gestione di figli minori; azioni inerenti attività culturali, educative, sportive ecc. che siano finalizzate al benessere fisico e psicologico delle donne che hanno subito violenza. La durata massima delle attività progettuali non potrà eccedere i 12 mesi, successivi all’inizio delle attività.

Maggiori dettagli sono consultabili al seguente indirizzo: https://www.cittametropolitana.rc.it/canali/politiche-sociali/notizie-e-avvisi/avviso-pubblico-anno-2024-selezione-di-progetto-volti-alla-prevenzione-e-contrasto-alla-violenza-di-genere-interventi-a-sostegno-delle-donne-che-hanno-subito-violenza/avviso-anno-2024-violenza-sulle-donne.pdf/view.

REGGIO – Al Festival Trame in mostra le opere della Città Metropolitana confiscate alle mafie, Falcomatà: «Celebriamo il valore della bellezza restituita alla comunità»

Sono 22 le opere confiscate alla ‘ndrangheta, custodite all’interno del Palazzo della Cultura Pasquino Crupi, il contributo in prestito della Città Metropolitana di Reggio Calabria al Festival Trame che ha aperto i battenti in queste ore a Lamezia Terme.

All’inaugurazione dell’evento, organizzato da Nuccio Iovene, presidente della Fondazione Trame ETS, insieme al Direttore Giovanni Tizian, a Lorenzo Canova e Pietro Folena dell’Associazione Metamorfosi, al Direttore dell’Agenzia dei Beni Confiscati Bruno Corda, al Sottosegretario al Ministero degli Interni Wanda Ferro, al sindaco di Lamezia Paolo Mascaro, era presente il sindaco Giuseppe Falcomatà, insieme al consigliere metropolitano delegato alla Cultura Filippo Quartuccio.

“Visioni Civiche. L’arte restituita. Dalle opere confiscate alle mafie al bene comune”, s’intitola il progetto espositivo curato da Lorenzo Canova che, fino 28 luglio, porterà in mostra nel Complesso Monumentale di San Domenico di Lamezia Terme, sede del Museo Archeologico Lametino, una selezione di opere d’arte sequestrate alla criminalità organizzata. Occasione per la presentazione della mostra, in un simbolico allineamento di temi e obiettivi, è stata il Festival dei libri sulle mafie Trame.

La mostra, inaugurata contestualmente alla tredicesima edizione della manifestazione, contempla l’esposizione di una ampia selezione di opere d’arte, frutto di sequestri ad alcune organizzazioni criminali attive in Italia, attualmente nelle disponibilità dell’Agenzia nazionale dei Beni Sequestrati e Confiscati e della Città Metropolitana di Reggio Calabria.

Nel corso del suo intervento il sindaco Falcomatà ha preliminarmente ringraziato il Festival Trame e si è detto orgoglioso del contributo «con la consapevolezza che questo evento è un punto di riferimento, non solo per la Calabria ma, in tema di contrasto alle mafie, per l’intero Paese».

Ed ha aggiunto: «Per noi è l’ulteriore tassello di un puzzle che abbiamo iniziato a costruire ormai quasi dieci anni fa. Il settore dei beni confiscati alla ‘ndrangheta è una delle prime attività che, dall’insediamento della nostra Amministrazione, abbiamo aggredito. Non esisteva prima un regolamento per l’assegnazione e la gestione di questi beni prima e oggi invece, il nostro regolamento è diventato è divenuto una delle “best practice” acquisita, adottata, attualizzata alle necessità di ognuno, in tantissimi comuni nel nostro Paese».

«Siamo contenti di proseguire su questo percorso – ha affermato il sindaco – perché è vero che le opere d’arte hanno bisogno di stare in un museo, ma hanno anche la necessità di farsi conoscere il più possibile all’esterno. A palazzo Crupi abbiamo oltre un centinaio di opere confiscate alla criminalità organizzata, altre ne arriveranno. Oltre all’idea di trasformare quel palazzo della Cultura in palazzo dell’arte, serve restituire l’arte ai cittadini e renderla fruibile a tutti e farlo diventare un palazzo della Cultura e dei Beni confiscati e, naturalmente, contribuire alla conoscibilità all’esterno di quello che è il messaggio di forza di questi beni attraverso questa mostra».

«Sarà dunque questo il nostro contributo alla mostra, con esposizioni di queste opere che proseguiranno a Milano e poi a Roma. C’è un tema di bellezza restituita che abbiamo il dovere di allargare non solo alle opere d’arte ma anche ai fatti per evitare di assuefarci al brutto. E il brutto, frutto di conquiste criminali, ce lo abbiamo davanti tutti i giorni. Proprio ieri mentre stavamo abbattendo un manufatto al Parco Lineare Sud, insieme alle forze della polizia locale, una persona del quartiere, che aveva realizzato il manufatto abusivo, noncurante, è arrivato a minacciare in modo aggressivo e con linguaggio mafioso, l’attività di ripristino di legalità e di recupero del decoro che si stava facendo su quel territorio».In conclusione, per il sindaco: «Dobbiamo essere consapevoli di quello che si sta facendo sul territorio, che ci sono le istituzioni che spingono attraverso la rigenerazione urbana, la riconquista, millimetro dopo millimetro, di spazi sottratti alla bellezza e alla legalità, ma ovviamente dobbiamo sapere che non stiamo giocando contro nessuno, ma che la presenza della criminalità c’è e che quando si parla di squadra-Stato, noi abbiamo il dovere di riconoscerci: spalle larghe, schiena dritta, compagni di viaggio».

GIOIA TAURO (RC) – Approvato l’emendamento sui portuali al decreto coesione in discussione al Senato

“Il senso di responsabilità di Forza Italia in favore dei lavoratori trova conferme su conferme, soprattutto quando si prende un impegno come quello assunto nei primi giorni di maggio con tanti padri di famiglia. Proprio in queste ore, infatti, la Commissione Bilancio del Senato ha approvato un emendamento all’art. 24 del D.L. Coesione, in favore dei lavoratori portuali di Gioia Tauro, della cui vicenda il nostro Partito ha iniziato ad interessarsi appena qualche mese fa. Dopo numerose traversie, l’impegno di Forza Italia è stato premiato da un grande successo: è stata così confermata per ulteriori 9 mesi l’indennità per le giornate di mancato avviamento al lavoro, per un totale di 6,6 milioni di euro. Questa misura fornisce una risposta concreta tanto per i lavoratori del porto di Gioia quanto per quello di Taranto, che potranno così percepire l’indennità e, grazie alla clausola sociale, avranno la possibilità di essere assunti dalle società che stanno investendo sull’area portuale tramite le agenzie di somministrazione del lavoro portuale e per la riqualificazione professionale, vedendo così valorizzate le loro competenze.”
A dirlo è Francesco Cannizzaro, Vice Capogruppo di Forza Italia alla Camera dei Deputati e Coordinatore regionale del Partito.
“L’emendamento, proposto dal sottoscritto, fortemente voluto da tutto il gruppo parlamentare calabrese di Forza Italia, e poi presentato dal Sen. azzurro Claudio Lotito e relazionato in Aula dal Sen. Dario Damiani, rappresenta una svolta importante nella vicenda, frutto ancora una volta del grande gioco di squadra di Forza Italia, come sempre in prima linea nel sostenere l’occupazione. Tramite questo intervento, si accompagnano i processi di riconversione delle infrastrutture portuali e la loro efficienza, per i quali il nostro Partito si è contraddistinto nell’impegno in Parlamento e al Governo. In particolare, il nostro obiettivo è quello di mettere il Porto gioiese nelle condizioni di diventare il numero uno in tutta Europa.”

CROTONE – Aggredisce gli agenti della volante con coltello e cesoia, arrestato

La squadra volanti del locale Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico ha tratto in arresto un crotonese di 44 anni, per i reati di resistenza e violenza a pubblico ufficiale, lesioni personali, minaccia e porto abusivo di armi.

Gli operatori sono intervenuti a seguito di una chiamata sul numero di emergenza 112 in quanto il richiedente segnalava che il fratello, in forte stato di agitazione, era intento a mettere a soqquadro il loro appartamento, nonché a minacciare di morte lo stesso e la madre con un coltello.

Giunti sul posto gli agenti, dopo aver rintracciato il richiedente e la propria madre nascosti a bordo di un’autovettura a diversi metri di distanza dall’abitazione, hanno visto il soggetto segnalato nei pressi della porta d’ingresso, il quale, alla vista degli agenti, si è scagliato contro di loro brandendo una cesoia tagliasiepi e impugnando con la mano destra un coltello da cucina di grosse dimensioni.

Il predetto ha tentato più volte di colpire gli agenti, uno dei quali ha riportato un trauma al polso, per cui si è reso necessario l’utilizzo del taser, la pistola ad impulsi elettrici, che ha consentito agli operatori di bloccarlo e  disarmarlo.

L’uomo è stato trasportato presso il locale nosocomio, dove gli accertamenti hanno permesso di rilevare l’uso di sostanze stupefacenti, nonché un alto tasso alcolemico; quindi, è stato arrestato tratto e associato presso la locale Casa Circondariale, a disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Crotone.

CROTONE – Detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, 30enne arrestato all’interno di un B&B

Gli operatori della squadra volanti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della locale Questura hanno tratto in arresto un 30enne, crotonese, ritenuto responsabile del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Gli agenti sono intervenuti presso un B&B del centro storico cittadino, poiché era stato segnalato un forte odore di sostanza stupefacente provenire da una delle stanze.

Pertanto, gli agenti hanno identificato l’uomo che si trovava all’interno della stanza e hanno effettuato un’accurata perquisizione che ha consentito di rinvenire 8 involucri contenenti 60 grammi di hashish, un bilancino elettronico, vario materiale da confezionamento, nonché un coltello ancora intriso di sostanza stupefacente.

Successivamente, gli operatori hanno effettuato una perquisizione anche nell’abitazione di residenza dell’uomo, che ha permesso di rinvenire un ulteriore bilancino e un coltello, entrambi impregnato della stessa sostanza stupefacente rinvenuta all’interno del B&B, nonchè una cartuccia cal. 9.

Il materiale ritrovato è stato sottoposto al vincolo del sequestro penale e il soggetto è stato arrestato per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, nonché denunciato per detenzione illegale di munizioni, e posto a disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Crotone.