Oscar italiano del cicloturismo: la Calabria al secondo posto con ciclovia della Val di Neto, Occhiuto: turismo ecosostenibile valorizza la nostra regione

La Ciclovia della Val di Neto della Regione Calabria ha conquistato il secondo posto durante la nona edizione del Green Road Award, l’Oscar Italiano del Cicloturismo, che si è svolto ieri a Lucca.

 

La ciclovia calabrese si è piazzata subito dietro la Regione Friuli Venezia Giulia con la Ciclovia Pedemontana, mentre il terzo gradino del podio se lo è aggiudicato la provincia autonoma di Trento con la Green Road dei Fiori. La giuria ha scelto tra le 25 proposte presentate da 16 regioni, territori e province autonome (ogni regione poteva presentare fino a due candidature).

 

I premi sono stati assegnati alle ciclovie che hanno dimostrato di possedere criteri di eccellenza e il più alto punteggio secondo i vari parametri in esame, inclusi progettazione, costruzione, promozione, attrezzature, segnaletica, servizi green e altro.

 

Si tratta di un riconoscimento prestigioso all’interno di una competizione che si pone il duplice obiettivo di stimolare le amministrazioni a valorizzare i propri percorsi eccellenti e di promuovere gli investimenti nel cicloturismo.

 

“Grande plauso della giuria – si legge nella motivazione che ha assegnato il secondo posto alla ciclovia della Val di Neto – a una Regione che non finisce di stupire per la determinazione e l’impegno con cui solo in anni più recenti ha intrapreso l’organizzazione e la promozione del turismo lento. La Ciclopedonale della Val di Neto è un esempio di come il cicloturismo sia la modalità più sostenibile per scoprire la bellezza di quei territori che non sono sulle rotte abituali del turismo e che rendono unico il nostro Paese, creando al contempo valore economico e sociale”.

 

“È una bella soddisfazione per la Calabria – ha dichiarato il presidente della Regione Roberto Occhiuto – ricevere questo premio. Un riconoscimento che per noi costituisce una conferma autorevole che la strada che abbiamo intrapreso verso la mobilità sostenibile, e soprattutto verso il cicloturismo, è quella giusta.

 

Come Regione siamo impegnati in un programma di attività indirizzato allo sviluppo di una rete cicloturistica, capace di dare volto ad una Calabria che – come spesso sottolineo – non è solo mare, ma una terra ricca di parchi, piccoli borghi, straordinari siti archeologici, culture e tradizioni millenarie e, non ultimo, di un’enogastronomia dalle grandi qualità.

 

Siamo convinti che l’Oscar 2024 alla ‘ciclovia del Neto’ ci aiuterà a proseguire in questo nostro percorso, così come è stato per il precedente riconoscimento del 2021 alla nostra ‘ciclovia dei parchi’, di valorizzazione di una regione meravigliosa”.

 

La ciclovia della Val di Neto, inaugurata lo scorso marzo e finanziata con 1,8 milioni di euro di fondi del Por Calabria 2014-2020, corre per 42 km lungo l’antica mulattiera sull’argine sinistro dell’omonimo fiume la Ciclopedonale della Val di Neto.

 

Un percorso che va dall’antico sito termale di Bruciarello fino alla foce sul Mar Jonio, in un’area dell’antica Magna Grecia ricca dei profumi, dei sapori e dei colori della macchia mediterranea. È una green road a uso esclusivo di pedoni e biciclette che attraversa il territorio di sei comuni del Marchesato crotonese – Caccuri, Belvedere di Spinello, Santa Severina, Rocca di Neto, Scandale, Strongoli – un suggestivo itinerario tra biodiversità, storia e leggende che tocca castelli millenari, antichi santuari, grotte rupestri, oasi faunistiche, siti romani.

 

La Ciclopedonale della Val di Neto è anche un esempio di turismo responsabile, realizzata con un occhio attento alla sostenibilità nella minuziosa pianificazione e nella scelta dei materiali eco-compatibili, come nel caso della passerella di San Rocco, che integra alla perfezione natura e architettura. Dispone di decine di punti di accesso che ne facilitano e diversificano l’utilizzo ed è particolarmente ben attrezzata con servizi a uso del cicloturista e del viandante, inclusi aree fitness e capanni per l’osservazione della natura; numerose anche le attività sportive e di accoglienza.

 

La Calabria torna dunque sul podio del Green Road Award a soli due anni dall’esordio del 2021, quando ha vinto il primo premio con “La Ciclovia dei parchi” (ex aequo con la “Green Road dell’Acqua” della provincia autonoma di Trento).

 

“Questo riconoscimento – ha commentato Giovanni Aramini, dirigente del settore Parchi ed Aree naturali del dipartimento Ambiente della Regione Calabria, che insieme ad Alfonso Dattolo, sindaco di Rocca di Neto, capofila del progetto ciclopedonale della Val di Neto, ha ritirato il premio al Green Road Award – è la conferma che la Calabria, in poco tempo, si è ritagliata uno spazio da protagonista in un segmento del turismo outdoor, appunto il cicloturismo, che fa registrare numeri in forte crescita a livello europeo.

 

La recente legge regionale sul cicloturismo, voluta dal presidente Occhiuto, ha contribuito inoltre ad accrescere la credibilità della nostra Regione e ha creato le basi per la pianificazione di nuovi interventi. E se è vero che non c’è due senza tre, ci giocheremo ancora la partita speranzosi di nuovi gratificanti risultati”.

REGGIO – Castorina sul Porto: chiesto incontro con Autorità di Sistema Portuale, necessario aprirlo alla città e consentire e regolare il transito pedonale anche per lo sport all’aperto

– Il porto di Reggio Calabria ha la necessità impellente di essere valorizzato ed essere elemento attrattivo e di sviluppo per l’intera città e su questa direzione il nuovo masterplan già presentato in riva allo stretto dall’Autorità di Sistema Portuale prevede come l’intera area immutata per estensione possa avere tuttavia elementi ed interventi strutturali che permetteranno una maggiore fruibilità e ne cambieranno radicalmente il volto e la vocazione di questa importante infrastruttura queste le dichiarazioni dell’Avv Antonino Castorina Consigliere Comunale di maggioranza a Palazzo San Giorgio.
Il comune di Reggio Calabria pur non avendo una competenza diretta su queste misure ha il dovere di confrontarsi con l’ente attuatore ed è per questo che ho depositato una formale istanza alla Presidenza del Consiglio Comunale ed al Sindaco Falcomatà che da sempre ha manifestato con azioni concreta la volontà di valorizzare l’intera area al fine di sedere tutti attorno ad un tavolo e darci un ordine temporale anche rispetto alla necessità di aprire il porto alla cittadinanza, consentirne il transito pedonale in sicurezza e dedicare uno spazio allo sport all’aperto.
È quanto afferma Antonino Castorina, consigliere Comunale di maggioranza a Palazzo San Giorgio.
Il porto di Reggio Calabria conclude il Consigliere Comunale del Gruppo Democratici e Progressiti può e deve diventare un varco del Mediterraneo che attrae turismo e sviluppo e tutte le istituzioni, al netto delle competenze hanno il dovere di lavorare nella direzione giusta per la valorizzazione di un idea di città che non si accontenta ma che rilancia sul turismo, sulle politiche di sviluppo e sulla necessità di creare un collegamento stabile con il resto del mondo.

REGGIO – Sport, Myenergy: tanto entusiasmo per Coach Giulio Cadeo

Il Salone dei Lampadari “Italo Falcomatà” ha accolto la Conferenza Stampa di presentazione del nuovo Coach della Myenergy Reggio Calabria, Giulio Cadeo.
Sala piena, entusiasta e curiosa di ascoltare le prime parole del nuovo tecnico reggino.
La mattinata, moderata dal giornalista Giovanni Mafrici ha previsto, in primis, i saluti Istituzionali del Consigliere Metropolitano con Delega allo Sport, Giovanni Latella (che portava il saluti del Sindaco Giuseppe Falcomatà), del Presidente del Comitato Regionale Fip Calabria l’Avvocato Paolo Surace davanti ad una folta platea neroarancio.
Primo di giugno di buoni propositi e programmazione, pronti a costruire una squadra che possa volare in alto a partire dal settore giovanile, vogliosi di render pratico un “imprinting” che possa far si che la pallacanestro giovanile colorata di neroarancio possa crescere in ambito locale e nazionale.
Sereno, pacato ma assolutamente determinato il Coach lombardo, che, in primis ha ringraziato per l’accoglienza ricevuta: “Da quando sono arrivato un’accoglienza così l’ho trovata raramente. Il vostro grazie spero che arrivi dopo, quando arriveranno i risultati. I risultati dovranno essere frutto anche di uno stile, di un modo di essere, di un’identità condivisa che sia riconoscibile. Negli anni 90-2000 si sapeva che fin dal riscaldamento “quei ragazzi erano di Varese” “quelle erano le scarpette rosse di Milano” Questa cosa oggi si è persa e va ritrovata. La possibilità di allenare anche il settore giovanile la sento mia, l’ho sempre fatto, è una grande responsabilità dei giocatori della prima squadra che dovranno essere simbolo ed esempio per i nostri ragazzi dal Minibasket in poi. Ho conosciuto lo staff e gli allenatori locali e abbiamo subito trovato grande sintonia. È un onore trovarmi qui in questo momento storico, c’è un grande obiettivo, non dico una rinascita, perchè ormai questa società in poco tempo ha già fatto tanto, ma ci sono di sicuro obiettivi fondamentali. Siamo entrambi, sia io che la Myenergy, alla ricerca di emozioni, perché senza di quelle tutto diventa piattume e tristezza“.

Il General Manager Fortunato Vita, conosceva già e da tempo il nuovo allenatore ed il suo intervento ha fatto “da cappello” alle parole di Coach Cadeo:

“Ringrazio il presidente Laganà per l’opportunità di mettermi alla prova e costruire qualcosa di importante. Questa opportunità nasce dall’esperienza maturata in Lega Nazionale Pallacanestro che ha fatto accrescere il mio bagaglio tecnico da portare in società. Questi mesi mi sono serviti per analizzare la situazione. Conclusa questa stagione storica con il primo turno dei Playoff, adesso dobbiamo programmare per i prossimi anni e creare stabilità dal punto di vista societario. Serve stabilità societaria con una progettazione e una visione a medio-lungo termine. Non pensiamo solo alla prima squadra, allestiremo sicuramente una squadra importante, ma vogliamo rifondare il settore giovanile per creare un ambiente altamente competitivo.
Con il Coach Cadeo ci conosciamo da tanto e apprezzo come lavora con i giovani e lo staff tecnico. Da qui a 3 anni vogliamo coprire tutte le categorie giovanili con presenza e qualità. Sono sicuro che con coach Giulio Cadeo raggiungeremo risultati dal punto di vista umano e sportivo“.

Parole ricche di contenuto le parole del presidente del sodalizio neroarancio il dottor Carmelo Laganà che ha dichiarato: “Pianeta Viola, PalaPentimele, sono fatti concreti e di questo ringrazio l’Amministrazione Comunale, oggi presente con il Consigliere Latella che, ci è stato sempre vicino e che ringrazio pubblicamente. Ci auguriamo che il PalaCalafiore, in piena fase di restlyling, possa essere pronto per settembre. La Viola è presente sia per il PalaCalafiore che per il Pianeta Viola, una volta che ci sarà il bando faremo la nostra proposta, siamo disponibili per gestire l’intera struttura, questo fa capire la solidità della società che si sta costruendo e che diventa sempre più economicamente solida. La Viola, in un anno di transizione come quello dell’anno scorso, ha operato con oculatezza ma riportando al Pentimele il pubblico che questa città merita per quanto riguarda il basket. Un ringraziamento al coach Federico Cigarini che è riuscito con entusiasmo e capacità cestistiche a riportare il pubblico e i risultati a cui puntavamo.
Questa società in 5 anni ha avuto bisogno di un percorso per convincere città e imprenditori, in modo trasparente, senza cadere nel baratro di retrocessioni e fallimenti, sono stati anni necessari per acquistare fiducia in un mondo diffidente che negli ultimi 10 anni aveva subito amarezze e delusioni. Oggi ripartiamo con quello che era il nostro obiettivo e con una figura al top. Mi ha entusiasmato dal primo momento dei nostri incontri, nei colloqui sempre pronto e disponibile, con la pacatezza di cui avevamo bisogno. Coach Cadeo sa investire sui giovani, questa società investirà sui giovani e sul futuro. Coach Giulio Cadeo è la persona più adatta per il nostro percorso“.

CALABRIA – Europee 2024, Stefano Bandecchi e Massimo Ripepi a Villa San Giovanni per un incontro sul Ponte sullo Stretto: “Ponte sì, ma non così!”

“Ponte sì, ma non così!”, queste le premesse dell’incontro di oggi 01 Giugno con il Segretario Nazionale di Alternativa Popolare Stefano Bandecchi, il Coordinatore Regionale Calabria Massimo Ripepi ed il Coordinatore cittadino Massimo Morgante, accolti calorosamente dai cittadini di Villa San Giovanni che hanno partecipato con grande attenzione e partecipazione alla discussione sul Ponte sullo Stretto.

Ponte sì o Ponte no? Di comune pensiero, gli esponenti a vari livelli del partito AP hanno espresso la loro positività nei confronti di un’infrastruttura che, al contrario di quanto propinato dall’attuale governo, dovrebbe invece  seguire una progettazione minuziosa che tuteli il territorio e non lo smembri così com’è stato fatto fino ad oggi, mediante l’apertura di cantieri e lavori iniziati e mai conclusi.

“Villa San Giovanni è un posto politicamente strategico: i nostri governatori fanno promesse e gettano fumo negli occhi della gente per questioni politiche senza tenere conto della realtà. Il Ponte è un’infrastruttura importantissima per lo sviluppo della Calabria e dell’intera Italia, ma va realizzato con i giusti criteri e prendendo in considerazione cittadini e territorio!” – ha attaccato così Massimo Ripepi che ha poi fatto un appunto sulle Elezioni Europee 2024 – “In ogni caso, Stefano Bandecchi parla sempre di competenze di imprenditoria (e nel tempo ha dimostrato di saperlo fare), ma la prima qualità del nostro leader nazionale è il coraggio! Oggi per rivoluzionare l’Italia dobbiamo radunare un gruppo di persone coraggiose, libere e forti perché le competenze le hanno in tanti, ma nessuno ha il coraggio di prendere una parte della propria vita privata e consacrarla all’interesse pubblico (così come ha fatto Bandecchi)! Noi abbiamo il coraggio di fare ciò che va fatto! Se qui a Villa ci fosse stato un sindaco coraggioso oggi la Città non sarebbe così sfregiata!”

“Stefano rappresenta un modello e lo è soprattutto per i giovani!” – ha puntualizzato Ripepi raccontando poi un aneddoto – “Vi è mai capitato che un ragazzo voglia incontrare Tajani o Calenda perché li ritengono i propri supereroi!? Oggi arriveranno ragazzi, che mi hanno telefonato, perché vogliono incontrare il loro ‘idolo’ Bandecchi! Ecco, questo sta succedendo: che i ragazzi lontanissimi oggigiorno dalla politica vogliono incontrare Stefano perché lo ritengono il loro ‘eroe’… è diventato un modello. E questa è una cosa emblematica ed importantissima! E’ venuto a Reggio senza tapparsi il naso, come fanno tutti gli altri: la garanzia di questo progetto sta proprio nel nostro Leader che incarna  i valori della democrazia cristiana e che ci aiuterà a difendere ed avviare questa Rivoluzione del bene!”

“Una gogna mediatica, quella che mi ha spogliato della dignità, ma proprio perché sono coraggioso sto continuando ad andare in mezzo alla gente forte della mia innocenza, che mi dà la serenità e la forza di continuare.” – ha esordito così il Segretario Nazionale Stefano Bandecchi – “Una sintesi di quanto successo negli ultimi 30 anni in Italia? Abbiamo fallito qualsiasi nostro progetto. Non abbiamo nessuna autonomia energetica, ma non ci manca una politica che ci ha sempre presi in giro: se non siamo autonomi a livello energetico non possiamo essere autonomi a livello economico e di conseguenza non lo saremo nemmeno a livello sociale! Oggi chiedo un voto utile: ma l’unico voto utile è quello che darete a Stefano Bandecchi. Perché sono l’unico che vi parla con serietà e sono un uomo che non ha nulla da spartire con la Meloni, con la Schlein e tutti gli altri. Ho dimostrato con la mia vita che ho il coraggio di non aver dovuto aspettare di essere un uomo potente per poter dire ai potenti che hanno sbagliato fino ad oggi e che hanno umiliato questa nazione, hanno umiliato i nostri giovani e li stanno obbligando a diventare migranti! E anche se andranno via con il visto sul passaporto sono e resteranno migranti… e come Dante Alighieri ci ha insegnato: quanto è salato il pane altrui! Questo per colpa di gente che si porta alle elezioni senza aver mai fatto nulla e che parlano di frivolezze. Oggi è importante creare un futuro: dire con coraggio che siamo tutti uomini davanti a Dio e, davanti ai potenti siamo forti e con lo sguardo sereno”.

“Non possiamo essere terra di conquista per gente che viene dal Nord e che ci impone opere in casa nostra senza conoscere nulla del nostro territorio!” – ha concluso così il Coordinatore cittadino di Alternativa Popolare di Villa San Giovanni, Massimo Morgante che ha subito proseguito: “Ho deciso di sposare il partito di Alternativa Popolare perché ho visto in Stefano Bandecchi il coraggio di voler scendere in campo, in politica per servire la propria nazione. Ho inoltre il piacere di condividere l’azione politica nello stesso partito di Massimo Ripepi per proseguire un dialogo costruttivo per la nostra terra.” 

Le dichiarazioni di Stefano Bandecchi: