REGGIO – ‘Yoga della risata per bambini’: un pomeriggio di musica e divertimento

Scopri l’iniziativa della ludoteca “Girasole” dedicato ai più piccoli ed alle famiglie. Un appuntamento imperdibile

La Ludoteca “Il Girasole” di Reggio Calabria presento un nuovo e speciale evento dedicato ai più piccoli: lo Yoga della Risata per Bambini con Anna Elisa Meliadò.

L’evento si terrà il 21 giugno 2024 alle ore 16:30 presso la splendida location dell’ex Pineta Zerbi, al Waterfront di Reggio Calabria.

In occasione della Giornata Internazionale dello Yoga e della Festa della Musica, la realtà di Pentimele, che offre alle famiglie un servizio comunale gratuito, ha pensato di organizzare un pomeriggio ricco di divertimento, risate e benessere.

Lo Yoga della Risata è una pratica che combina esercizi di risata con tecniche di respirazione dello yoga, creando un’esperienza unica e benefica per i bambini. Questa attività non solo favorisce la salute fisica, ma contribuisce anche allo sviluppo emotivo e sociale dei partecipanti.

Anna Elisa Meliadò, esperta in Yoga della Risata, guiderà i bambini attraverso una serie di esercizi divertenti e coinvolgenti, incoraggiando la loro creatività e migliorando il loro umore. Sarà un’opportunità perfetta per i bambini di imparare a ridere senza motivo, esplorare nuove forme di espressione e fare nuove amicizie in un ambiente sicuro e accogliente. Inoltre, la giornata sarà arricchita dalla presenza di musica e altre attività ludiche che renderanno l’evento ancora più speciale.

Sarà una festa della musica e della gioia che coinvolgerà grandi e piccoli, creando un’atmosfera di festa e condivisione. Non perdete l’occasione di partecipare a questo evento straordinario!

“Vi aspettiamo numerosi per trascorrere insieme una giornata indimenticabile!”.

UMBRIATICO (KR): Droga, munizioni non denunciate e armi mal custodite, denunciati padre e figlio

Nei giorni scorsi i Carabinieri della Compagnia di Cirò Marina, nell’ambito di un servizio volto al contrasto al traffico di sostanze stupefacenti nella frazione Perticaro di Umbriatico, hanno deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Crotone due soggetti, padre e figlio, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, omessa custodia di armi e detenzione abusiva di munizioni. A seguito di perquisizione, infatti, sono stati rinvenuti nella disponibilità di un uomo di 47 anni 15 g di marijuana, 74 munizioni cal. 12 non denunciate e 250 g di pallini in metallo. Nello stesso contesto, nella disponibilità di suo padre, uomo di 76 anni, i Carabinieri hanno rinvenuto tre armi – due fucili e una pistola – e 468 cartucce cal. 12, che, sebbene regolarmente denunciate, non erano custodite come previsto dalla normativa, poiché riposte in una cassaforte le cui chiavi erano nella piena disponibilità del nipote, ragazzo minorenne. Il materiale illecito rinvenuto è stato sottoposto a sequestro, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

REGGIO – BeBot all’opera nelle spiagge di Gallico, Brunetti: «Siamo tra i primi in Italia ad avere queste attrezzature»

Il vicesindaco: «Siamo a lavoro per garantire la massima fruibilità delle nostre coste ai cittadini e ai tanti turisti che ci stanno onorando della loro presenza»

BeBot all’opera nelle spiagge di Gallico. I “supereroi” a servizio delle spiagge reggine, acquistati dall’Amministrazione comunale nell’ambito della programmazione Pon Metro, forniti in dotazione a Castore per un supporto ulteriore nella pulizia del litorale cittadino, hanno fatto un primo giro nella zona nord di Reggio Calabria. Si tratta di strumenti ecologici e all’avanguardia per la pulizia delle spiagge in tutta sicurezza: un primato di cui la città dello Stretto può vantarsi. Ad accompagnarli per le prove, oltre ai tecnici della società Castore, c’erano il vicesindaco e assessore all’Ambiente Paolo Brunetti, Fabio Mazzitelli, amministratore della Love Boat Srl, azienda reggina che si occupa di ambiente marino e Simone Germano, direttore commerciale Europa dell’Azienda Poralu Marine.

«È un primato per l’Amministrazione avere questi robot – ha spiegato il vicesindaco Brunetti – che ci permetteranno di mantenere le spiagge della città più pulite e fruibili. Ovviamente si tratta delle spiagge più sabbiose, non quelle con presenza di scogli o rocce di grandi dimensioni, sulle quali si interviene in maniera meccanica. Siamo i primi in Italia ad avere queste attrezzature. L’ambizione è un altro primato: avere le spiagge più pulite e ci stiamo mettendo tutto l’impegno possibile. Vorrei evidenziare che c’è una società reggina che produce i robot: al primato di averli a Reggio, corrisponde un’eccellenza del luogo che viene premiata a Reggio. Siamo sul lungomare di Gallico per fare delle prove e nei prossimi giorni, come già annunciato, partiranno due interventi: uno massivo che prevede la pulizia generale di tutto il litorale cittadino e interventi cadenzati settimanalmente con queste attrezzature che consentiranno di mantenere le spiagge pulite costantemente. Siamo a lavoro, la stagione è appena iniziata, cerchiamo di garantire la fruibilità massima delle nostre coste ai cittadini e ai tanti turisti che ci stanno onorando della loro presenza».

«Importiamo per l’Italia sistemi di pulizia di specchi acquei e spiagge – ha evidenziato Mazzitelli – nel caso specifico siamo qui per consegnare per la prima volta in Italia a un Comune i tre beBot, robot che servono per la pulizia e sono stati studiati per non incidere nei confronti dell’ambiente. Sono delle attrezzature che scendono fino a una certa profondità, in particolar modo per la tutela dei nidi delle tartarughe. Sono prodotti innovativi per pulire le spiagge. Complimenti all’Amministrazione per la scelta dei tre sistemi».

Come chiarito da Germano: «Abbiamo deciso di investire in questa macchina che è innovativa, la prima macchina elettrica che funziona da pulisci – spiaggia. È stata studiata per interferire molto poco con l’ecosistema, quindi ha una pressione per centimetro quadrato dei cingoli molto bassa, in modo che le uova di tartaruga, così come tutto ciò che sta al di sotto del manto sabbioso non venga compromesso e, allo stesso tempo, riesce a fare un efficace lavoro di setacciamento e filtro delle spiagge, compatibilmente col tipo di sabbia, cercando di trasmettere un messaggio di cura dell’ambiente e di sensibilità a tutti quelli che vedono la macchina operare».

Le eccellenze dello Stretto in vetrina: presentato il secondo Meeting del Turismo realizzato in sinergia da Reggio Calabria e Messina

Lo Stretto del Mito tra Scilla e Cariddi, sulla rotta di Ulisse. Ad attuarlo le due Città metropolitane di Messina e Reggio Calabria, con i rispettivi Comuni capoluogo. Il consigliere metropolitano Giuseppe Ranuccio e il consigliere comunale di Reggio Calabria, Giovanni Latella, in delegazione a Palazzo Zanca, accolti dal sindaco di Messina, Federico Basile.

Per la prima volta, in via formale, l’Area dello Stretto inizierà a parlare di turismo in maniera unitaria. L’occasione è la seconda edizione del Meeting del Turismo 2024 (Meet), promosso dal Comune e Città metropolitana di Messina, dal Comune e dalla Città metropolitana di Reggio Calabria, e dall’Autorità portuale dello Stretto.
Dal 23 al 29 giugno, 19 buyer turistici italiani, europei ed internazionali, molti dei quali in arrivo grazie ai nuovi collegamenti aerei di Ryanair, partner dell’iniziativa, si divideranno tra Reggio Calabria e Messina per valutare e programmare, tramite visite sui posti, workshop e b2b, possibili pacchetti per le due aree metropolitane dello Stretto.
Uno specifico protocollo d’intesa realizzerà iniziative congiunte di promozione turistica per l’area dello Stretto che sarà identificato, per l’occasione: Lo Stretto del Mito tra Scilla e Cariddi. Idealmente si seguirà la ‘Rotta di Ulisse’, dalla prospettiva dalle ‘terrazze sullo Stretto’, in questo caso le fortificazioni ‘Umbertine’.
Oggi a Messina, a Palazzo Zanca, l’incontro di presentazione dell’accordo, al quale hanno preso parte, il consigliere metropolitano reggino, Giuseppe Ranuccio, delegato al Turismo, ed il consigliere comunale di Reggio Calabria, Giovanni Latella, entrambi in rappresentanza del sindaco Giuseppe Falcomatà, della Città Metropolitana e del Comune di Reggio Calabria. La delegazione è stata accolta dal sindaco di Messina, Federico Basile, dall’assessore al turismo Enzo Caruso e dall’assessore alle Attività produttive Massimo Finocchiaro. Erano presenti, inoltre, rappresentanti della Camera di commercio messinese, promotori turistici, tra i quali Medfort e la stessa Autorità portuale dello Stretto.
I buyer, appositamente selezionati in collaborazione con il Comune di Messina, parteciperanno preventivamente ad un tour nell’Area metropolitana dello Stretto: a Messina dal 23 al 26 giugno e nel reggino dal 27 al 29 giugno. La Città metropolitana di Reggio Calabria metterà a disposizione una sala debitamente allestita per un incontro delle aziende del comparto turistico della Città metropolitana con i buyer presenti.
L’avvio ufficiale sarà domenica 23 giugno, alle 18:00, a Messina, al Capo Peloro Resort. Sulla sponda reggina il 27 giugno i buyer saranno accolti al Museo di Reggio Calabria, poi visiteranno la città. Il 28 giugno sono previste visite nella Locride, nell’area Grecanica e in Costa Viola. Sabato 29 giugno, in conclusione si terrà un workshop nell’hotel Altafiumara e gli incontri ‘b2b’.

Per il consigliere comunale reggino, Giovanni Latella “Inizia un progetto e un percorso sinergico tra la città di Messina e la città di Reggio Calabria che delinea al meglio l’Area dello Stretto, in questo caso in ambito turistico. Questo Meeting sul Turismo, voluto fortemente dalle due amministrazioni comunali e metropolitane, lo riteniamo molto importante anche perché copre una vasta area che va da Stilo a tutta la Costa Viola, e da Taormina alle isole Eolie”. “Questa vasta area – ha aggiunto – è ricchissima di storia, cultura, paesaggi, enogastronomia, sono numerose le attività che si possono intraprendere. Ci sono tre porti turistici di riferimento, altri più piccoli ma ben attrezzati, un aeroporto. Questo il percorso, tracciato dai due sindaci che ringrazio, per Messina Basile e il sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà è il solco giusto. Dobbiamo sempre di più – ha concluso Latella – parlare dell’area dello Stretto, perchè può essere determinante per lo sviluppo di molti comparti, non solo quello turistico”.

“Una tappa importante quella odierna che vede la presentazione e il lancio di un progetto che ritengo di straordinaria valenza e importanza per i territori metropolitani di Reggio Calabria e ovviamente di Messina” ha affermato il consigliere metropolitano delegato al Turismo, Giuseppe Ranuccio aggiungendo: “è frutto di un lavoro importante delle amministrazioni che ha al centro la promozione dello sviluppo turistico. Sono sempre più convinto – ha evidenziato – che sull’asset cultura e turismo, debba incentrarsi la crescita dei nostri territori. Ecco qual è il focus di questo progetto che oggi si lancia e che si snoderà con varie tappe importante nei prossimi giorni e nei mesi a seguire, per dare finalmente attuazione a quella vocazione turistica e culturale, in linea con il programma avviato dal sindaco metropolitano Giuseppe Falcomatà e che ringrazio per la delega e la fiducia accordatami. Questo si sposa bene peraltro – ha anticipato, in conclusione – con l’imminente lancio del piano turistico della città metropolitana di Reggio Calabria che a breve sarà ufficializzato”.

REGGIO – Sabato a Palazzo Alvaro la presentazione del progetto di riqualificazione dell’area dell’ex Foro Boario

Nel corso dell’incontro, alla presenza del sindaco Giuseppe Falcomatà e degli altri rappresentanti della Città Metropolitana, saranno illustrati i dettagli del progetto finanziato per un totale di 12 milioni nell’ambito dei Piani Urbani Integrati con fondi Pnrr

Sabato 22 giugno alle ore 12.30 nella Sala Biblioteca Gilda Trisolini di Palazzo Corrado Alvaro, sede della Città Metropolitana di Reggio Calabria, sarà presentato il progetto di riqualificazione dell’area dell’ex Foro Boario, un complesso in parte edificato che comprende al suo interno anche la sede dell’Atam, azienda di trasporti partecipata della Città Metropolitana e titolare del servizio di trasporto pubblico sul territorio di Reggio Calabria.

Il progetto, cui corrisponde un investimento di 12 milioni di euro a valere sui Piani Urbani Integrati finanziati con fondi Pnrr, prevede la completa riqualificazione dell’area con l’ulteriore realizzazione di aree attrezzate per l’integrazione delle diverse modalità di trasporto già esistenti o in fase di realizzazione, punti di interscambio tra i bus e sistemi di sharing, infrastrutture a supporto di mezzi a trazione elettrica, servizi destinati alla promozione ed al supporto del trasporto pubblico, servizi alle persone tramite contact center di ATAM, anche in relazione all’area adiacente dell’Orto Botanico, aree dedicate al tempo libero e all’aggregazione sociale, aree dedicate alla promozione culturale ed aree a verde attrezzato di fruizione pubblica.

Il progetto prevede tra le altre cose anche la realizzazione del nuovo servizio di trasporto a chiamata Omnibus da effettuare nei comuni delle aree interne a domanda debole dell’area metropolitana, finalizzati ad effettuare spostamenti prevalentemente lungo la direttrice mare-monte, con particolare attenzione alle fasce più deboli penalizzate nel diritto alla mobilità, ed integrati con le altre modalità di trasporto nelle aree di interscambio modale.

Alla presentazione sarà presente il sindaco Giuseppe Falcomatà, il vicesindaco Carmelo Versace, il Consigliere delegato al Pnrr Domenico Mantegna, il Dirigente del Settore Pietro Foti ed il rappresentante dello studio di progettazione Gnosis, Felice Buonfantino.

REGGIO – Rintracciata dai poliziotti della Polfer una donna di 43 anni che si era allontanata da casa

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Nei giorni scorsi, gli Agenti della Polizia di Stato in servizio presso il Compartimento Polizia Ferroviaria di Reggio Calabria hanno rintracciato una 43enne che, lo scorso 14 giugno, si era volontariamente allontanata dalla propria abitazione in provincia di Cosenza.
Nella stessa serata, i familiari, non avendo alcuna notizia della donna, avevano allertato il Commissariato di Pubblica Sicurezza più vicino, che tempestivamente aveva avviato le ricerche.
Grazie alla visione delle immagini fornite dai sistemi di videosorveglianza presenti in ambito ferroviario, i poliziotti del Compartimento Polfer di Reggio Calabria sono riusciti ad individuare la 43enne che, dopo una sosta alla Stazione di Villa San Giovanni, aveva raggiunto questa Stazione Centrale.
La donna, al termine delle formalità di rito, è stata riaffidata ai propri familiari.

CALABRIA – Incontro di calcio Crotone-Taranto, sette tifosi pugliesi colpiti da provvedimento di D.A.SPO

Il Questore di Crotone ha emesso sette provvedimenti di D.A.SPO a carico di altrettanti tifosi pugliesi, i quali, durante l’incontro di calcio Crotone – Taranto, gara valevole per il campionato di “ Lega Pro-Girone C ”, disputata il 18 febbraio 2024 presso lo stadio “E. Scida” di Crotone, all’interno della curva destinata alla tifoseria ospite, nonchè nel parcheggio a loro riservato, si sono resi protagonisti, a vario titolo, dell’accensione e lancio di fumogeni, bottiglie d’acqua e parziale scavalcamento della balaustra in vetro che delimita il settore ospiti dal rettangolo di gioco.

Per tali condotte, i sette tifosi, sono stati segnalati alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Crotone dalla locale DIGOS che, anche grazie alle immagini estrapolate dal sistema di videosorveglianza dello stadio, elaborate dalla Polizia Scientifica, ha ricostruito l’episodio ed individuato i responsabili, consentendo al personale dalla Divisione Polizia Anticrimine di effettuare la relativa istruttoria per la predisposizione della misura.

La durata delle misure adottate per tutti, è stata determinata in 1 anno, senza ulteriori prescrizioni.

 

GIOIA TAURO (RC) – ‘Ndrangheta: confiscati beni per 11 milioni di euro ad un imprenditore

I Finanzieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria, con il coordinamento della locale Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia, diretta dal Procuratore Dott. Giovanni Bombardieri, stanno dando esecuzione ad un provvedimento, emesso dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Reggio Calabria, che dispone l’applicazione della misura patrimoniale della confisca di beni – per un valore complessivo stimato in circa 11,5 milioni di euro – riconducibili ad un imprenditore gioiese operante nel settore della raccolta e gestione di rifiuti.

La figura criminale del predetto era emersa, tra le altre, nell’operazione “Malapigna”, condotta dai Carabinieri del N. I. P. A. A. F. di Reggio Calabria, nel cui ambito – allo stato del procedimento e fatte salve successive valutazioni in merito all’effettivo e definitivo accertamento della responsabilità – è stato ritenuto capo, promotore ed organizzatore della cosca “Piromalli”, della quale sarebbe divenuto, nel corso del tempo, il finanziatore ed il braccio economico imprenditoriale.

Come emerso dall’attività investigativa, infatti, il prefato imprenditore sarebbe stabilmente inserito nel sodalizio quanto meno a partire dagli anni ’90, dapprima quale mero partecipe per poi assumere un ruolo verticistico e la funzione di imprenditore mafioso, operante, in particolare, nel settore dello smaltimento dei rifiuti ferrosi e metallici ed in grado, proprio in virtù della caratura criminale elevata, di intrattenere rapporti illeciti con esponenti di altre consorterie mafiose.

In quanto braccio economico-imprenditoriale della cosca, inoltre, il predetto metteva a disposizione le proprie imprese per consentire alla ‘ndrangheta di riciclare proventi illeciti.

In relazione alle risultanze delle attività di cui sopra, la locale Direzione Distrettuale Antimafia – sempre più interessata agli aspetti economico-imprenditoriali legati alla criminalità organizzata – valorizzando le funzioni proprie della Guardia di Finanza nella prevenzione e contrasto ad ogni forma di infiltrazione della criminalità nel tessuto economico del Paese e di aggressione ai patrimoni illecitamente accumulati – delegava il Gruppo Investigazione Criminalità Organizzata (G. I. C. O. ) del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Reggio Calabria a svolgere apposita indagine a carattere economico/patrimoniale finalizzata all’applicazione, nei confronti del citato imprenditore, di una misura di prevenzione patrimoniale.

L’attività in rassegna, anche valorizzando le risultanze delle pregresse indagini, attraverso una complessa ed

articolata attività di verifica e riscontro documentale consentiva di ricostruire le acquisizioni patrimoniali – dirette e/o indirette – effettuate dall’imprenditore nel corso di un ventennio e di individuare il patrimonio direttamente ed indirettamente nella disponibilità del medesimo, il cui valore sarebbe risultato decisamente sproporzionato rispetto alla capacità reddituale manifestata ovvero il frutto o il reimpiego di attività illecite.

Alla luce di tali risultanze, la Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Reggio Calabria nel mese di febbraio 2022 disponeva il sequestro del patrimonio riferibile al citato imprenditore e, successivamente, riconoscendo la validità dell’impianto indiziario, basato sulle dettagliate indagini economico-patrimoniali e sui riscontri documentali eseguiti dai Finanzieri del G. I. C. O. del Nucleo P. E. F. di Reggio Calabria anche in fase di contraddittorio con la difesa, ha disposto – allo stato del procedimento ed impregiudicata ogni diversa successiva valutazione nel merito – l’applicazione della misura di prevenzione patrimoniale della confisca di tutto il patrimonio già in sequestro, costituito dall’intero compendio aziendale di n. 3 società ed 1 ditta individuale operanti nei settori dello smaltimento di rifiuti metallici e delle costruzioni – comprensivi di 37 tra autoveicoli ed automezzi e delle quote di proprietà di 3 terreni ubicati in provincia di Reggio Calabria – 4 fabbricati ubicati in provincia di Regio Calabria, 27 orologi di lusso, svariate tipologie di gioielli ed oggetti preziosi, circa 75 mila euro in contanti, nonché tutti i rapporti bancari/finanziari/assicurativi e relative disponibilità, per un valore complessivo stimato in circa 11,5 milioni di euro.

Con il medesimo provvedimento, inoltre, la citata A. G. ha sottoposto l’imprenditore alla misura di prevenzione personale della Sorveglianza Speciale di Pubblica Sicurezza per la durata di anni 4, con obbligo di soggiorno nel comune di residenza o di dimora abituale.

L’attività di servizio in rassegna testimonia ancora una volta l’elevata attenzione mantenuta dalla Guardia di Finanza di Reggio Calabria che – nel solco delle puntuali indicazioni dell’Autorità Giudiziaria reggina – continua a essere rivolta all’individuazione e alla conseguente aggressione dei patrimoni e delle disponibilità finanziarie illecitamente accumulati dalle consorterie criminali di stampo mafioso, allo scopo di arginare l’inquinamento del mercato e favorire la libera concorrenza, con l’intento di ripristinare adeguati livelli di legalità e tutelare la sana imprenditoria assicurando la trasparenza e la sicurezza pubblica.

REGGIO – Muraca: “Affermazioni di Minasi paradossali: è lei che deve dimettersi dopo la vergognosa approvazione dell’autonomia differenziata che distruggerà il futuro ai nostri giovani”

“In questi giorni assistiamo ad un grave tentativo di distogliere l’attenzione dal vero delitto perpetrato da una certa politica contro il Mezzogiorno. Di questo credo che la Senatrice Minasi dovrebbe dare conto all’opinione pubblica. Invece di chiedere le dimissioni del sindaco Falcomatà, persona perbene che non ha bisogno di alcuna difesa d’ufficio, dovrebbe semplicemente andare a nascondersi con la testa sotto la sabbia per la vergognosa posizione assunta, insieme agli altri parlamentari del sud, che quest’oggi alla Camera hanno approvato la legge sull’autonomia differenziata voluta da Calderoli, Salvini e dai loro accoliti, che mette in ginocchio una volta per sempre le speranze dell’intero Mezzogiorno. Un alto tradimento nei confronti del nostro territorio e di tutta la sua comunità, una vergogna che rimarrà per sempre un’onta indelebile per chi, eletto al sud, eletto in Calabria, ha distrutto il futuro di questa terra ed in particolare dei nostri giovani con una legge capestro che avvantaggia i territori più ricchi, disgrega il senso di unità nazionale e la sussidiarietà orizzontale tra le aree del nostro Paese”. E’ quanto afferma in una nota il Consigliere regionale del Partito Democratico Giovanni Muraca, commentando le affermazioni rilasciate a mezzo stampa dalla parlamentare leghista Tilde Minasi.

“Ciò che sta accadendo in questi giorni è veramente assurdo. Personaggi che in passato hanno messo in ginocchio la nostra città, e che continuano a farlo come nel caso della leghista Minasi, il cui partito è sponsor principale dell’autonomia differenziata, si arrischiano in inverosimili richieste di dimissioni nei confronti del sindaco di Reggio Calabria, che, è utile ricordare anche per chi legge, risulta esclusivamente indagato in un’inchiesta che, stando alle parole scritte nero su bianco dallo stesso Gip, non sancisce alcun punto di tangenza tra la sua persona e la cosca oggetto di indagine, e che vede coinvolti in maniera secondaria un consigliere regionale di Fratelli d’Italia, che auspico possa dimostrare la sua piena innocenza, ed un consigliere comunale del Partito Democratico, il capogruppo Giuseppe Sera, da tutti conosciuto come persona perbene, da sempre impegnato nel sociale oltre che in politica, che sono certo potrà dimostrare la sua assoluta estraneità ai fatti contestati”.

“E’ assurdo che gente che si dichiara garantista – prosegue Muraca – arrivi a chiedere le dimissioni del sindaco, ribadiamo nemmeno sfiorato dalle ipotesi di reati mafiosi contenute nell’inchiesta, tentando di recuperare una verginità abbondantemente perduta nei lunghi anni di disastrosa gestione della cosa pubblica, a Reggio ed in Calabria. E non mi riferisco chiaramente solo alla senatrice Minasi, già assessora alle politiche sociali di quel modello Reggio rispetto al quale non ha mai sentito il bisogno di prendere le distanze, né di dimettersi di fronte a decine di provvedimenti in danno della città assunti da quell’amministrazione, con le proteste degli operatori sociali sostenute addirittura dal Vescovo fin dentro il consiglio comunale, o a risultanze di indagini che ne coinvolgevano i vertici politici, e che oggi chiede le dimissioni da chi è stato chiamato dai reggini a riparare proprio a quelle assurde nefandezze. Mi riferisco quindi anche ad altri personaggi, che oggi a vario titolo, nella più disparate vesti di rappresentanti di associazioni inesistenti, partitini impresentabili e candidati già abbondantemente sconfitti alle elezioni, oltre che sconfitti dalla storia e dallo scorrere delle cose, rappresentativi esclusivamente di se stessi ed evidentemente alla ricerca di uno strapuntino di notorietà, si scagliano goffamente contro il sindaco e la sua maggioranza tentando di agitare le acque fangose della calunnia accostando il nome di Falcomatà alla ‘ndrangheta. Sarebbe interessante chiedere a quei personaggi di centrodestra che oggi hanno chiesto le dimissioni del sindaco di Reggio Calabria, cosa ne pensano ad esempio dell’indagine che ha coinvolto il massimo rappresentante della Regione Liguria, Giovanni Toti, che pur raggiunto da un provvedimento cautelare, ha ritenuto di non dimettersi, avvalendosi del diritto, costituzionalmente garantito, di dimostrare la propria innocenza”.

“E’ giunto il momento di mettere un punto a questo teatro dell’assurdo – conclude Muraca – ristabilendo una volta per tutte la verità e l’ordine reale delle cose e respingendo al mittente le accuse di gente, a vario titolo coinvolta in indagini di mafia e di altri gravissimi reati, indicata da pentiti come referente di questa o quella cosca, o addirittura indicata dalla cosiddetta zona grigia a svolgere ruoli di governo della cosa pubblica, che oggi si scaglia contro Falcomatà con la speranza di tornare a gestire il potere in un palazzo che è stato per più di un decennio oggetto di saccheggio e che adesso, proprio grazie a questo sindaco e a questa maggioranza, ha intrapreso una strada che, con tutti i limiti e con tutte le difficoltà del caso, sta riportando l’Amministrazione sulla strada della crescita, della piena agibilità democratica e della piena realizzazione dei diritti di cittadinanza”.

Autonomia differenziata, Lo Schiavo: «Riforma che condanna la Calabria all’arretratezza. Occhiuto non nasconda le responsabilità del suo partito e della maggioranza che lo sostiene»

«Il disegno leghista di spaccatura del Paese, di secessione mascherata delle regioni ricche, può dirsi oggi – se non del tutto compiuto – di certo abbondantemente indirizzato nel verso auspicato dal partito di Salvini. Partito che non a caso festeggia, al termine di un misfatto eseguito in piena notte come le peggiori malefatte, sventolando in aula simbologie preunitarie».
Lo afferma in un comunicato stampa il consigliere regionale Antonio Lo Schiavo, presidente del Gruppo misto – Liberamente progressisti, commentando l’approvazione della riforma dell’Autonomia differenziata.
«Con il via libera da parte della Camera dei deputati del Ddl Calderoli, si mette nero su bianco la sentenza capitale ai danni delle regioni meridionali, che d’ora in avanti sprofonderanno sempre di più sotto i colpi del regionalismo differenziato, quindi dell’egoismo dei territori più sviluppati, contro ogni forma di solidarietà nazionale e di coesione sociale sancita dalla Costituzione. E dire che, in oltre un secolo e mezzo di unità nazionale, a contribuire allo sviluppo e alla ricchezza del Nord sono state le schiere di emigrati meridionali e le ingenti risorse spolpate al Sud. Tutto cancellato in nome della miopia di una classe dirigente leghista in crisi di consensi e di un Governo che ha pensato bene di barattare le tanto declamate “riforme bandiera”, in una sorta di Do ut des che rischia di affossare definitivamente il Paese. Certamente di renderlo meno competitivo nello scacchiere economico europeo e globale. Fa rabbrividire, poi, il sostegno che l’Autonomia differenziata ha trovato nei parlamentari calabresi e meridionali che hanno votato “Sì” obbedendo a ordini di scuderia o, ancor peggio, per condivisione delle sue finalità. E non basta aver abbandonato l’aula al momento del voto per ritenersi esenti da responsabilità politiche. Come non bastano le giustificazioni e i distinguo cui si appiglia oggi il presidente della Regione Calabria che aveva offerto, in più occasioni, ampie garanzie di modifiche migliorative al testo. Nulla di tutto questo, presidente Occhiuto, è avvenuto. Come avevamo ampiamente e facilmente pronosticato. La maggioranza di centrodestra che è al governo del Paese e che lei sostiene è responsabile di queste scelte che condannano il Sud Italia e la Calabria all’arretratezza e li avviano verso il precipizio, obbligando i giovani meridionali ad un’emigrazione strutturale verso quelle regioni in grado di garantire migliori servizi e standard di vita più elevati. Pesa, e non poco, presidente Occhiuto, quel suo voto favorevole in Conferenza Stato-Regioni, quel suo non aver voluto o saputo consolidare il fronte dei governatori delle Regioni del Sud che, se avesse fatto sentire il suo “No” coeso e convinto, avrebbe certamente modificato le sorti di questa scellerata riforma. Di tutto questo – conclude Lo Schiavo – i cittadini calabresi, sono certo, ne conserveranno memoria. E il centrodestra complice, silente e pilatesco, ne riceverà presto il conto».