REGGIO – Domenica 7 luglio al Cortile delle Muse Regina Schrecker: students in pop art

Ancora lo storico “Cortile delle Muse” di Via San Giuseppe 19 è pronto per ennesimo appuntamento domenicale nell’ambito del Premio Muse versione Estate 2024.

Il Laboratorio delle Arti e delle Lettere “Le Muse” di Reggio Calabria, inaugura così il suo terzo evento di stagione, occasione per ritrovare la presenza del già Premio Muse 2017 Regina Schrecker.

La notissima star internazionale ed icona vivente della Pop Art, approda a Reggio Calabria per la conclusione della premiazione del concorso “Students in Pop Art”. Tale concorso è partito dalla grande esperienza storico-artistica di Regina Schrecker che esordisce da giovanissima come top model, quando sfila sulle passerelle dei grandi maestri dell’alta moda a Roma, Firenze e Parigi. Mitteleuropea per formazione e background culturale, cosmopolita ed internazionale per educazione, artista per tradizione ed eredità familiare, è in Italia, a Firenze, che scopre la sua vera, grande passione: creare moda. Entrata nel fashion system, come modella, durante il suo primo anno di studio alla Cattolica di Milano (Lingue, Storia dell’Arte e del Teatro), lavora poi anche in RAI per molti indimenticabili “Caroselli” a fianco di Johnny Dorelli, Enzo Jannacci e Walter Chiari. Eletta “Lady Universe”, dopo qualche anno vissuto intensamente sotto le luci della ribalta, decide di fare il grande salto da “oggetto” a “soggetto” e debutta come free-lance fashion designer. La sua moda, lanciata come griffe nel 1980, raggiunge in poco tempo i massimi livelli e Regina diventa ben presto una delle giovani speranze della moda italiana. È un modello del vestire anticonformista, modernissimo e al contempo ricco delle suggestioni legate alle antiche tradizioni, una moda sempre all’avanguardia ed estremamente raffinata. Nel 1983, di passaggio a New York, ritrova l’amico di sempre, il grande pop artist Andy Warhol, che le dedica, in ricordo della loro amicizia, una straordinaria coppia di ritratti che diventano le “icone” della sua griffe, e la fotografa per la copertina della rivista “Interview”. Nell’85 chiede ad Arnaldo Pomodoro di “scolpire” la bottiglietta del suo profumo: la forma della scultura, triangolare, ricorda la piramide di Cheope, con tutti i suoi segreti e misteri. Negli anni ’90, si dedica ai mercati emergenti, i paesi dell’Est e dell’Oriente: Regina Schrecker è una delle prime griffe  a portare il messaggio della moda italiana in paesi come la Russia, l’Ucraina, la Repubblica Ceca, il Giappone e la Cina fino ad Ulan Bator, capitale della Mongolia. Il concorso “Regina Schrecker: Students in Pop Art” ricorda Giuseppe Livoti è stato rivolto agli alunni dell’ultimo anno della scuola primaria ed agli alunni di tutte le classi della Scuola Secondaria di primo grado della città di Reggio Calabria. Una attività utile ad esprimere esperienze grafico- pittoriche, in un percorso espressivo volto allo sviluppo ed al potenziamento della creatività, che permette di fare esperienza con diversi linguaggi artistici e tante suggestive tecniche pittoriche capaci di stimolare le innate capacità inventive che tutti possediamo. Non è una semplice attività, ma un modo per divertirsi ed esprimere se stessi, aiutando ad usare i sensi, esprimere emozioni, esplorare processi, imparare i colori e creare situazioni visivamente ed esteticamente piacevoli. Gli Obiettivi sono stati: liberare la creatività sperimentando diverse tecniche pittoriche; sperimentare la pittura materica e il riuso dei materiali di recupero in chiave Pop;  acquisire nuove e specifiche abilità manipolativo-creative; esprimere le proprie emozioni-sensazioni attraverso linguaggi alternativi alla sfera verbale.

Ogni partecipante ha avuto la possibilità di realizzare alcune opere pittoriche o grafiche su prototipi grafici A4 assegnati applicati su diversi supporti (legno, carta, cartone o tela) con tecniche a scelta libera oppure disegnati e poi elaborati senza limiti di misure. Domenica nel corso della serata si terrà una intervista con la Schrecker per ricordare gli anni in contatto diretto con Andy Wharol e su come sia cambiato il mondo della moda e del fashion a livello internazionale. La manifestazione è aperta al pubblico della città di Reggio Calabria.

REGGIO – Museo del Mare, l’assessore Romeo: «Il Consiglio di Stato ha legittimato il percorso che abbiamo intrapreso in questi anni»

«È una decisione che ci soddisfa». Così L’assessore comunale con delega al Museo del Mare, Carmelo Romeo commenta l’ordinanza con la quale il Consiglio di Stato ha deciso, sul ricorso proposto dall’Avvocatura del Comune di Reggio Calabria, nei confronti della società R. Marine Group, per la riforma della sentenza del Tar con cui veniva dichiarata illegittima la revoca della concessione rilasciata a R. Marine Group s.r.l., nelle more della realizzazione del Museo del mare.

«Ringrazio l’Avvocatura – ha aggiunto l’esponente della Giunta – in particolare la dirigente Fedora Squillaci che ha seguito tutto l’iter. Il Consiglio di Stato, con questa decisione, ha riconosciuto la prevalenza dell’interesse pubblico dell’opera, consentendo alla nostra Amministrazione di avere la disponibilità della aree. Fermo restando in capo alla stessa Amministrazione il vincolo di assegnazione di un’area alternativa, come già individuata, in zona Pentimele».

«Il giudice amministrativo – ha precisato l’Assessore – ha legittimato il percorso che abbiamo intrapreso. Dal punto di vista operativo non ci siamo mai fermati, siamo andati avanti con i vari step, in sinergia con i progettisti dello Studio Zaha Hadid».

«In questi mesi – ha continuato ancora Romeo – si è proceduto dal punto di vista non solo procedimentale, ma anche sul campo. Come preannunciato, il 25 giugno scorso è iniziata la prima parte della bonifica bellica, abbiamo visto all’opera gli addetti della società CCM con i loro metal detector. Dalla prossima settimana procederemo in maniera più corposa con altri mezzi. Sono stata fatte inoltre delle estrazioni di campionature sui serbatoi e altre attività propedeutiche a quella che sarà poi la bonifica vera e propria dell’area che inizierà immediatamente dopo la bonifica bellica. Questi nuovi passi avanti rafforzano in noi la certezza che riusciremo a vedere conclusa questa magnifica opera».

L’Ente Parco Nazionale dell’Aspromonte propone un viaggio attraverso i luoghi simbolo del Geoparco

Quale miglior occasione per promuovere un’alternativa turistica di alto livello culturale e paesaggistico. Un viaggio attraverso i luoghi simbolo che rendono il Geoparco Aspromonte, un luogo unico nel suo genere, ricco di bellezze, fascino e mistero. Il tour all’interno del Geoparco Aspromonte, inizia da Pietra Cappa. Considerata la regina dell’Aspromonte, enigmatica e carica di leggende; Pietra Cappa spicca con i suoi 130 metri di altezza e con ben 4 ettari di estensione è il monolito tra i più grandi d’Europa, inserito nella Rete Globale dei Geoparchi Unesco.
Questo luogo dalla natura incontaminata, circondato da tante leggende, si staglia nel verde dei boschi della Vallata delle Grandi Pietre, che ospita numerosi conglomerati rocciosi come: Pietra Lunga, Pietra Castello e le Rocche di San Pietro, siti caratterizzati anche da insediamenti rupestri risalenti probabilmente al IX – XII secolo ad opera dei monaci basiliani, dove vi sono rocce scavate e trasformate in abitazioni e luoghi di culto.
Molte le leggende legate alla Vallata, che affonda le su e origini nell’Alto Medioevo. Tra queste, scopriamo le ipotesi relative all’origine del nome “Pietra Cappa”: definita in alcuni documenti pietra “Gauca”, ovvero “vuota”, forse per l’erosione degli agenti atmosferici oppure per le numerose grotte presenti nella vallata; un’altra possibile etimologia sarebbe connessa alla forma di “coppa rovesciata”.
Alcune di queste leggende sono legate alla lotta tra il bene e il male, altre legate addirittura a Gesù. Qui, infatti, pare che il Messia si sarebbe recato in compagnia dei discepoli, durante le sue predicazioni, chiedendo a ognuno di essi di raccogliere dei massi per penitenza. Pietro, per non affaticarsi troppo, raccolse un solo ciottolo e, quando Gesù trasformò i grossi minerali raccolti in fumanti pagnotte, capì la lezione e lasciò lì quel piccolo sasso a ricordo del proprio errore. Sfiorandolo poi con un dito, lo fece lievitare fino a fargli assumere le dimensioni attuali. Quel che è certo è il fascino assoluto del luogo, circondato da una fitta vegetazione di: eriche, lentisco, mirto, corbezzolo, castagno, lecci, cespugli di menta e di origano, capaci di sprigionare profumi di carattere selvatico non intaccato ancora dalla mano dell’uomo.
Pietra Cappa può essere raggiunta in due modi: o attraverso il percorso che parte da San Luca, circa 8 km, oppure, partendo da Natile Vecchio, con un cammino della durata di circa 6 ore. Il territorio che si attraversa nel corso delle escursioni è saturo di questa cultura. Tra Pietra Cappa e l’abitato di Natile vi è una località detta Afrundu (variazione del termine greco acrantos: puro, appellativo che solitamente si rivolge al Signore) ove esisteva una grangia (monastero con annesso podere) di origine greca; sul pianoro in cima a Pietra Cappa si notano resti di costruzioni; ai piedi, infine, si trovano i ruderi della chiesa di San Giorgio che aveva un pavimento in marmo policromo e colonne che sorreggevano cupolette. L’ambiente naturale è caratterizzato da uliveti e seminativi che salendo in quota cedono il passo alla macchia mediterranea e poi al bosco di leccio e castagno con alcuni esemplari monumentali. Ampi i panorami sulla vallata del Careri, di Platì, sui costoni che precipitano dai piani dello Zillastro e sull’amba di Gerace. L’esperienza in Aspromonte, intrecciata con Madre Natura, diventa essenza identitaria di ciò che siamo, trasformandosi in un viaggio interiore, diventando metafora della nostra vita, nella misura in cui impariamo a fare e dare spazio e tempo alla natura che ci circonda, con rispetto, devozione e senso di responsabilità per i suoi doni.

 

REGGIO – La Città Metropolitana seleziona le aziende per la partecipazione al Salone del Gusto di Torino

La Città Metropolitana seleziona dieci aziende per partecipare a “Terra madre salone del gusto”, un evento mondiale che, dal 26 al 30 settembre prossimi, concentrerà a Torino i più importanti buyers internazionali nei settori dedicati al cibo buono, pulito e giusto e alle politiche alimentari. L’Ufficio Organizzazione e gestione eventi fieristici – Attività Produttive e sostegno alle imprese del Settore 2 dell’Ente, guidato dalla dirigente Giuseppina Attanasio, ha pubblicato l’avviso rivolto alle eccellenze del territorio che verranno coinvolte in un’area riservata con postazioni in cui, ogni azienda, avrà a disposizione un proprio spazio espositivo.
L’attività segue le linee del “Piano fieristico 2023-2025” ed è, quindi, finalizzata allo sviluppo economico, al supporto al settore agroalimentare e alla valorizzazione dell’immagine del territorio ed intende proseguire nella direzione del sostegno alle imprese con iniziative rivolte al comparto agroalimentare.
I destinatari dell’iniziativa sono le imprese in attività, regolarmente iscritte al Registro delle Imprese della Camera di Commercio di Reggio Calabria, che producano o rappresentino in forma esclusiva i prodotti inclusi nelle categorie merceologiche ammesse alla manifestazione fieristica. Le aziende interessate dovranno avere la sede legale nella provincia reggina. Inoltre, le domande presentate da produttori associati di presidi “Slow Food” del territorio metropolitano, saranno ammesse di diritto. Per ogni ulteriore dettaglio, l’avviso pubblico è consultabile e scaricabile in formato digitale sul sito web istituzionale dell’Ente www.cittametropolitana.rc.it

REGGIO – La campionessa italiana di dama italiana Vittoria Giorgia ricevuta a Palazzo Alvaro dal Sindaco metropolitano Giuseppe Falcomatà

Il Sindaco metropolitano di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, ha ricevuto oggi a Palazzo Alvaro la giovane campionessa italiana di Dama, Vittoria Giorgia Coppolino, recentemente vittoriosa ai Campionati assoluti femminili 2024, a Misano Adriatico (RN).
Tesserata con la società reggina Asd “Il Bianco e Nero”, la quattordicenne reggina, non è nuova a queste imprese, avendo già disputato diversi campionati anche a squadre, in rappresentanza della Calabria, conquistando sempre ottimi risultati. Ora l’affermazione nel campionato nazionale assoluto, durante il quale si è confrontata con 20 avversarie provenienti da tutta Italia. Il suo cammino sportivo con la Dama, è iniziato da circa 5 anni, una passione condivisa con la famiglia e anche con la sorella più piccola, Viola, anch’essa già attiva nei campionati giovanili.
“Un astro nascente della Dama italiana che parte da Reggio Calabria. E’ davvero una bella notizia, sia per la giovane età della nostra campionessa, sia perché nel suo curriculum vanta molte altre belle esperienze in uno sport di riflessione e attenzione”. Così il sindaco metropolitano Giuseppe Falcomatà, accogliendo Vittoria Giorgia Coppolino insieme alla sua famiglia e al presidente dell’Asd ‘Il Bianco e Nero’ Antonino Cilione. “L’impegno verso questa disciplina sportiva sarà incentivato – ha aggiunto il primo cittadino – nell’area pubblica del Tempietto sono stati installati alcuni tavoli, già predisposti con la scacchiera”.

CROTONE – Contrasto alla violenza domestica e di genere, e alle altre manifestazioni di pericolosità sociale, il bilancio semestrale della Questura in materia di misure di prevenzione

Nel corso dell’ultimo decennio, il sistema delle misure di prevenzione personali è stato caratterizzato da un’intensa fase evolutiva sul piano normativo che non costituisce solo la frontiera più avanzata della lotta dello Stato contro la criminalità organizzata, ma anche uno strumento di contrasto ormai irrinunciabile, accanto alla sanzione penale, contro condotte antigiuridiche in settori particolarmente sensibili dell’ordinamento.

Il novero dei provvedimenti applicabili è stato progressivamente ampliato dal legislatore, al fine di contrastare nuove manifestazioni di pericolosità sociale e di devianza minorile in grado di turbare diversi ambiti della vita di comunità, che vanno dalla sicurezza urbana, alla tutela delle vittime di violenza domestica o di genere o di fenomeni come il bullismo. Il rapido evolversi delle tecnologie di informazione e comunicazione ha contribuito a far emergere ulteriori tematiche e istanze di protezione.

In tale contesto, la Divisione Polizia Anticrimine, chiamata a dare applicazione alla normativa di prevenzione, ha pienamente sostenuto le funzioni demandate al Questore quale autorità provinciale di pubblica sicurezza, nella sua duplice veste di titolare del potere di proposta e di autorità competente ad emettere le misure in questione; il notevole impegno dell’Ufficio ha consentito di conseguire, nel primo semestre del corrente anno, significativi risultati:

 

  • emessi 37  avvisi orali
  • emessi 6  provvedimenti di divieto di accesso alle aree urbane (c.d. DACUR)
  • proposte all’Autorità Giudiziaria 11 misure di sorveglianza speciale di pubblica sicurezza, di cui 4 per soggetti che si sono resi protagonisti di condotte violente in ambito domestico, e 7 per soggetti rientranti in ambito di criminalità organizzata, anche di tipo mafioso
  • emessi 33 provvedimenti di DASPO in ambito sportivo di cui 5 con prescrizioni
  • emessi 26 provvedimenti di “ ammonimento ” del Questore, sia su istanza di parte che di iniziativa in tema di violenza domestica e di genere.

REGGIO – Sport, Giovanni Cessel c’è: il pivot senese ancora in neroarancio

GIOVANNI CESSEL C’E’!

Myenergy Reggio Calabria è felice di comunicare che Giovanni Cessel è un giocatore neroarancio.

Pivot, classe 2001, 208 cm, il cestista senese firma con la Viola  un accordo biennale.

Giovanni è figlio d’arte e muove i suoi primi passi già con la palla a spicchi in mano. Inizia il percorso cestistico nella Virtus Siena militando nelle formazioni giovanili e nel 2018 vola negli States per un’esperienza di studio e gioco alla Holy Cross Prep High School nel New Jersey e alla Caldwell University in Ncaa D-II.
Approda nella  stagione scorsa  23/24 a Reggio Calabria come lungo di assoluta prospettiva, dimostrando durante il campionato di serie B interregionale di essere pronto ad ogni chiamata, dando il proprio fondamentale contributo e divenendo uno dei beniamini del pubblico del PalaCalafiore.
Cestista atletico ed energico a cui piace giocare di tecnica, proseguirà dunque il proprio percorso di crescita professionale  alla Pallacanestro Viola.
Raggiunto telefonicamente a Siena, dove la Pantera sua contrada  proprio in questi giorni corre il Palio, il giovane pivot dichiara di “essere entusiasta di poter continuare a far parte di un progetto importante ed essere elettrizzato per i miglioramenti individuali e le vittorie di squadra che verranno grazie al duro lavoro giornaliero. Sono contento – afferma Giovanni – di tornare nella famiglia neroarancio che mi ha sempre accolto e voluto bene. Forza Viola, io ci sono!”

Il Presidente Laganà: “Giovanni è uno dei giovani su cui la società punta per il futuro: le doti tecniche, la sua voglia di far bene, la sua serietà ci hanno spinto a proseguire insieme  un rapporto che sono certo darà grande soddisfazione ad entrambi”.

A presto a Reggio, Giovanni. Ti aspettiamo!

REGGIO – Confiscato il patrimonio di un’azienda ed altri beni mobili, immobili e disponibilità finanziarie per un valore di circa 7.000.000,00 di euro, ad un imprenditore ritenuto vicino ad una nota cosca di ‘ndrangheta

Militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza e dei Carabinieri di Reggio Calabria, con il coordinamento della locale Direzione Distrettuale Antimafia, diretta dal Dott. Giovanni Bombardieri, stanno dando esecuzione ad un provvedimento, emesso dalla Sezione Misure di Prevenzione del locale Tribunale, che dispone l’applicazione della misura patrimoniale della confisca di beni – per un valore complessivamente stimato in circa 7 milioni di euro – riconducibili ad un imprenditore di Rosarno ritenuto vicino alla nota cosca di ‘ndrangheta che fa capo alla famiglia “PESCE”.
La figura criminale dell’imprenditore, esponente di spicco della citata consorteria ed inserito nel tessuto criminale rosarnese senza soluzione di continuità da oltre un trentennio, è emersa, da ultimo, nelle operazioni convenzionalmente denominate “HANDOVER-PECUNIA OLET” e “FAUST”.
L’operazione “HANDOVER-PECUNIA OLET”, eseguita, nell’aprile 2021, dalla Guardia di Finanza e dal R.O.S. dei Carabinieri di Reggio Calabria nei confronti della cosca “Pesce” di Rosarno, ha permesso di disvelare l’esistenza di un vero e proprio accordo che avrebbe consentito alla consorteria di gestire, in condizione di monopolio, i remunerativi settori dell’indotto della grande distribuzione alimentare e del trasporto merci su gomma. In tale ambito il citato imprenditore, avrebbe ideato e attuato un sistema di intestazioni fittizie volto a schermare la sua posizione di reale dominus di beni illecitamente accumulati e, al contempo, evitare l’applicazione di provvedimenti ablativi a carattere patrimoniale, dei quali già in passato era stato destinatario. Il tutto con il fondamentale supporto di un dottore commercialista, il quale, ponendo a disposizione dell’organizzazione criminale le proprie competenze in materia contabile, societaria e fiscale, avrebbe curato gli aspetti tecnici di tale modus operandi.
L’operazione “FAUST”, invece, eseguita dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Reggio Calabria nel mese di gennaio 2021, ha permesso di acclarare la radicata e attuale operatività della cosca Pisano, operante sul territorio di Rosarno, l’articolazione territoriale di Ndrangheta denominata “società di Polistena” e della locale di ndrangheta di Anoia; l’esistenza di una fiorente attività di narcotraffico che, dal porto di Gioia Tauro, si dipanava attraverso articolazioni criminali federate in Campania, Puglia, Basilicata e Lombardia; il reimpiego del denaro proveniente dal narcotraffico in attività usurarie e la commissione di diversi episodi di minacce e danneggiamento in danno di commercianti a scopo estorsivo; l’appoggio elettorale fornito dalla cosca Pisano ad alcuni politici di Rosarno.
Per tali condotte l’imprenditore – allo stato del procedimento e fatto salvo il successivo e definitivo accertamento delle responsabilità – è stato rinviato a giudizio per i reati di associazione di stampo mafioso e trasferimento fraudolento di valori aggravato dalla finalità di agevolazione mafiosa.
In relazione alle risultanze delle attività di cui sopra, la locale Direzione Distrettuale Antimafia – sempre più interessata agli aspetti economico-imprenditoriali legati alla criminalità organizzata – ha delegato il G.I.C.O. del Nucleo Polizia Economico Finanziaria di Reggio Calabria a svolgere apposita indagine a carattere economico-patrimoniale finalizzata all’applicazione, nei confronti del citato imprenditore, di misure di prevenzione personali e patrimoniali.
Sul punto, una volta documentata la pericolosità sociale, l’attività in rassegna ha consentito di ricostruire, attraverso una complessa e articolata attività di riscontro, anche documentale, il patrimonio direttamente ed indirettamente nella disponibilità del soggetto, il cui valore sarebbe risultato decisamente sproporzionato rispetto alla capacità reddituale manifestata.
Su queste basi, la Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Reggio Calabria ha prima disposto il sequestro del patrimonio riferibile al citato imprenditore e, successivamente, riconoscendo la validità dell’impianto indiziario, basato sulle dettagliate indagini economico-patrimoniali e sui riscontri documentali eseguiti dai Finanzieri del G.I.C.O. del Nucleo P.E.F. di Reggio Calabria, ha disposto – allo stato del procedimento ed impregiudicata ogni diversa successiva valutazione nel merito – l’applicazione della misura di prevenzione patrimoniale della confisca di tutto il patrimonio già in sequestro, costituito dall’intero compendio aziendale di 1 cooperativa agricola formalmente intestata a prestanome, comprensivo di 2 terreni e di 1 immobile adibito ad uso commerciale/industriale, 4 fabbricati ubicati tra Rosarno e Tropea, 1 autovettura, nonché tutti i rapporti bancari, finanziari e relative disponibilità, per un valore complessivamente stimato in circa 7 milioni di euro.
L’attività di servizio in rassegna, frutto di una sinergica collaborazione investigativa tra Guardia di Finanza e Carabinieri, efficacemente coordinati dalla D.D.A. reggina, testimonia l’elevato livello di attenzione rivolta all’individuazione e alla conseguente aggressione dei patrimoni e delle disponibilità finanziarie illecitamente accumulati dalle consorterie criminali di stampo mafioso, allo scopo di arginare l’inquinamento del mercato e favorire la libera concorrenza, con l’intento di ripristinare adeguati livelli di legalità, tutelare la sana imprenditoria ed assicurare la trasparenza e la sicurezza economico finanziaria.

REGGIO – Polizia di Stato: due arresti, in flagranza di reato, operati in 24 ore

Sono stati 2 gli arresti operati in 24 ore dalle Volanti della Questura.
Il primo arresto è avvenuto in flagranza ed è stato operato nei confronti di un reggino di 59 anni per i reati di resistenza, violenza e minaccia a Pubblico Ufficiale.
L’uomo, con vari pregiudizi penali e di polizia, a seguito di una lite con la moglie, ha minacciato i poliziotti della Volante, cercando anche di colpirli per ostacolarne l’intervento.
L’Autorità Giudiziaria ha convalidato l’arresto e disposto per l’uomo la misura della presentazione alla P.G. tre volte a settimana per due volte al giorno.
Il secondo arresto, anch’esso in flagranza, ha riguardato un 43enne reggino, sottoposto alla misura degli arresti domiciliari e individuato dalla Volante, in servizio di controllo del territorio, fuori dalla sua abitazione.
L’Autorità Giudiziaria ha convalidato l’arresto operato dalla Polizia di Stato e disposto per l’uomo il ricollocamento agli arresti domiciliari con il controllo a distanza effettuato con l’applicazione del braccialetto elettronico.

REGGIO – Nascondeva in casa armi illegalmente detenute, denunciato 36enne reggino

Era un vero e proprio deposito di armi da taglio e sparo quello ritrovato dalla Stazione Carabinieri di Cataforio nell’abitazione di un 36enne reggino. I militari, durante normali controlli a soggetti detentori di armi, rinvenivano diverse armi da taglio, per lo più di origine giapponese, occultate all’interno di un armadio di un giovane del luogo. Insospettiti dall’atteggiamento dell’uomo, decidevano di effettuare una perquisizione all’interno appartamento: mai si sarebbero aspettati di ritrovare katane dalla lama affilata, stelle ninja da lancio e, addirittura, un fucile a canne mozze modificato artigianalmente per agevolarne l’occultamento.
L’intero arsenale veniva dunque sequestrato dai Carabinieri perché detenuto illegalmente, mentre l’uomo veniva denunciato a piede libero per detenzione abusiva di armi.
L’Arma è costantemente impegnata nella prevenzione e repressione dei reati, con particolare attenzione a quelli costituiscono una minaccia per l’ordine e la sicurezza pubblica e per l’incolumità dei cittadini.