Il sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà ha inaugurato il nuovo campetto sportivo della Fondazione “La Provvidenza”, un’opera finanziata per l’80% dal Comune di Reggio Calabria attraverso i fondi di Agenda Urbana.
Arghillà, appiccato incendio alla discarica con presenza di amianto. Il Gruppo Civico Noi Siamo Arghillà: “Non possiamo continuare così!”
“Dopo la denuncia di due giorni fa rispetto alla presenza di amianto in una delle discariche a cielo aperto presente ad Arghillà Nord, zona Modenelle, ecco che l’ennesimo rogo è stato appiccato. Ma questa volta il pericolo è esponenzialmente più drammatico: il fuoco che lambisce le lastre di amianto lascia a tutti quanti noi un profondo rammarico e timore.“ – scrive in una nota stampa la Presidente del Gruppo Civico “NOI SIAMO ARGHILLA’ – La Rinascita”.
“Non che questo scenario non fosse prevedibile, anzi, come avevamo già comunicato nei giorni scorsi, serviva l’intervento urgente e tempestivo di tutte le autorità competenti per sequestrare e mettere in sicurezza la zona. Le tempistiche diventano un elemento chiave, dunque, nell’arginare l’emergenza sanitaria ed ambientale che è scoppiata nel nostro quartiere: ma sono decenni che oramai la situazione si è arenata e l’aumento di malattie infettive e tumorali ha infestato le nostre vite.”
“In ogni caso, allo scoppiare dell’incendio abbiamo provveduto immediatamente ad allertare i Vigili del Fuoco per contenere le fiamme, seppure ciò non toglie che il pericolo sia drasticamente aumentato e la nostra salute è messa gravemente in serio rischio” – ha concluso la Presidente – “Ancora una volta insistiamo nell’appello fatto a tutte le istituzioni nei giorni appena trascorsi: non siate complici di questo omicidio. Questi roghi ci stanno uccidendo! Il nostro Gruppo Civico continuerà a premere fino alla risoluzione del problema: siamo pronti per scendere nuovamente in piazza!”.
Gruppo Civico NOI SIAMO ARGHILLA’ – La Rinascita
REGGIO – Dal Consiglio Metropolitano disco verde per due interventi di edilizia scolastica sull’IIS Oliveti-Panetta di Locri e sull’Istituto Alberghiero di Villa San Giovanni
Il Consiglio Metropolitano di Reggio Calabria, presieduto dal sindaco metropolitano Giuseppe Falcomatà, nella seduta odierna, ha approvato una serie di interventi dedicati al settore Istruzione. Dopo gli adempimenti relativi alle approvazioni dei verbali delle riunioni precedenti, i consiglieri hanno approvato a maggioranza, con il voto contrario del consigliere Antonino Minicuci e due astensioni, una prima variazione di bilancio, propedeutica alla proroga dell’affitto dei locali che ospitano l’I.I.S Oliveti-Panetta di Locri.
Nel corso della discussione l’aula di Palazzo Alvaro ha approvato, a maggioranza, tre le astensioni, un’ulteriore variazione di bilancio finalizzata alla manutenzione straordinaria ed urgente dell’Istituto Alberghiero di Villa San Giovanni, nello specifico per un intervento al tetto. Su entrambi i punti ha relazionato il vicesindaco Carmelo Versace, che ha la delega all’Istruzione. “Non abbassiamo la guardia sulle esigenze delle nostre scuole – ha detto Versace – si tratta di realtà che riescono a lavorare molto bene anche al servizio della comunità”.
A conclusione dei lavori il Sindaco metropolitano ha rimarcato “l’impegno e la massima attenzione verso il settore Istruzione. I due interventi riguardano due istituti che rappresentano, come tutti gli altri di nostra competenza, delle eccellenze didattiche e formative della nostra area metropolitana. Ringrazio per questo l’impegno portato avanti fino ad oggi dal vicesindaco, Carmelo Versace, che segue con impegno ogni esigenza delle nostre scuole”.
REGGIO – Stromboli: il livello di allerta passa da ARANCIONE a ROSSO.
Di seguito la comunicazione del Dipartimento della Protezione Civile alla Città Metropolitana di Reggio Calabria:
Il Dipartimento della Protezione Civile, secondo quanto previsto del Piano nazionale di emergenza a fronte di eventi vulcanici di rilevanza nazionale, ha disposto il passaggio di livello di allerta per il vulcano Stromboli da “Arancione” a “ROSSO”, con conseguente attivazione della fase operativa di preallarme.
Al riguardo, si chiede di voler disporre la verifica dei sistemi di allarme presenti sul territorio di rispettiva pertinenza (sirene, linee telefoniche dedicate, ecc.) nonché la validità e l’attualità dei piani di evacuazione della popolazione e di tutela dei beni, al fine di permettere, qualora se ne ravvisi la necessità, l’attivazione delle eventuali fasi operative previste.
REGGIO – Nicola Gratteri a Piazza Castello per la presentazione del libro “Il Grifone”: la flessibilità delle mafie e l’era digitale.
Grandissimo successo ieri a Piazza Castello (Reggio Calabria) per la presentazione del libro “Il Grifone” di Nicola Gratteri e Antonio Nicaso e che ha visto il Procuratore Capo di Napoli arrivare a Reggio Calabria accolto da una grandissima folla. Al suo fianco il procuratore aggiunto di Catania Sebastiano Ardita e il procuratore capo di Reggio Calabria Giovanni Bombardieri su invito del Garante dei diritti dei detenuti di Reggio Calabria avv. Giovanna Russo. A moderare l’evento il giornalista Filippo Diano.
Un’accoglienza calorosa e degna di uno dei baluardi della socialità di giustizia, Nicola Gratteri ha risposto ad ogni domanda rivolgendosi alla cittadinanza ed in particolare ai giovani in un accorato appello alla giustizia e alla legalità: “Oggi la politica è più debole rispetto a 30 anni fa e sicuramente è più debole della ‘ndrangheta. Il politico non riesce a dare risposte mentre la mafia sì. Per questo nelle ulti
me 48h hanno una crisi di panico, la paura di non farcela e fanno il salto: il patto col diavolo. Poi la colpa è di Bombardieri, non di colui che parlava di scambi e pacchetti di voti.”
Parole dure e senza mezzi termini quelle di Gratteri che ha rimarcato: “Questo è lo Stato dell’arte: io non vedo una visione volta al contrasto delle mafie. Fanno riforme per tutelare l’indagato ma non per tutelare le vittime. È possibile abbattere le mafie? Sì, ma non con questo codice penale. E nessuno si permetta di dire che con queste riforme si sconfiggeranno le mafie! Oggi siamo sottoposti ad una narrazione falsa in modo sistematico su giornali dedicati a creare un’opinione pubblica: se una bugia la racconti ogni giorno, quello di fronte si convince che è la verità. Oggi che la comunicazione si è evoluta a livello digitale, questo fenomeno è ancora più accentuato. Stanno calendo pilastri nel sistema giudiziario nell’indifferenza di tutti.”
Era digitale ed evoluzione tecnologica? Sì, ma le mafie non sono rimaste indietro! A spiegarlo bene, il Procuratore capo che ha puntualizzato: “Oggi non abbiamo tecnologie in grado di navigare nel darkweb. Invece la ‘ndrangheta è in grado di assoldare hacker tedesci e rumeni in grado di lavorare nel darkweb tramite software specifici e costosissimi. Se pensiamo di affrontare oggi la malavita con i vecchi pedinamenti, siamo totalmente fuori strada: oggi col cellulare si possono raggiungere distanze impressionanti.”
Oltre 200mln di Euro spesi dallo Stato per le intercettazioni: quanto sono utili alla soppressione della criminalità organizzata?
“Intercettazioni? Guadagni per le casse dello Stato! Ho la presunzione di essere un esperto.” – questa la risposta di Nicola Gratteri, che ha posto sotto accusa anche l’agenzia dei beni confiscati per cui sequestrare un immobile diventa per lo Stato più un peso che una risorsa – “Intercettazioni a strascico: non abbiamo uomini per trascrivere le intercettazioni per cui a cosa servono? Sono il mezzo più economico per fare indagini. Oggi però tutto avviene secondo internet.”
“Oggi c’è un buco nelle assunzioni delle forze dell’ordine impressionante: mancano 18.000 unità di polizia penitenziaria su circa 40.000 di organico. Il problema delle carceri è un problema che nessuno ha mai voluto affrontare seriamente.” – ha spiegato – “Dal carcere partono ordini di omicidi, estorsioni, spaccio di stupefacenti: quando ti mancano coloro che dovrebbero controllare, come controlli? A campione? La situazione è drammatica. Avevo proposto di acquistare partendo dai carceri più importanti e via via a tutti gli altri, dei jammer che disturbino il segnale.”
“Se arresti un hacker è più facile che parli, rispetto ad un mafioso od uno spacciatore. E’ gente che sta chiusa, quasi disturbata mentale. Dal punto di vista psicologico psichiatrico l’hacker è un soggetto fragile, che sta chiuso per giorni in casa e riesce a fare cose impressionanti.” – ha poi concluso Gratteri spostando l’attenzione sull’importanza di cambiare rotta all’attuale sistema politico-giudiziario verso un modo di affrontare la criminalità organizzata più vicino alla realtà stessa delle cose. Una lotta che, bisogna fare partendo dall’educazione dei giovani e dal contrasto culturale che può impattare significativamente sulle sorti della nostra terra: soprattutto per Reggio Calabria.
Il libro “Il Grifone”
In un mondo sempre più interconnesso, dove le distanze vengono annullate da un click e i luoghi d’incontro virtuali stanno soppiantando quelli reali, anche le mafie stanno imparando ad adattarsi: sfruttando le potenzialità della tecnologia, si addentrano nello spazio digitale come fosse un nuovo territorio di conquista.
Ancora una volta, la criminalità organizzata dà prova di essere estremamente flessibile e capace di stare al passo coi tempi. Non si serve più di picciotti rozzi e sfrontati, ma di abili professionisti con competenze nel settore informatico e finanziario. Le sue armi sono oggi hardware e software sofisticatissimi, che permettono di insinuarsi negli angoli più oscuri del web, protetti non dall’antica omertà, ma dall’anonimato che lo spazio digitale consente di mantenere. La «scoperta» delle criptovalute, poi, ha aperto lucrose e inattese prospettive, se si pensa che nel 2022 il volume delle transazioni illecite ha raggiunto il record di 20,6 miliardi di euro.
Nicola Gratteri e Antonio Nicaso illustrano questa metamorfosi citando cifre e documenti, a dimostrazione del fatto che la mafia, e in particolare la ‘ndrangheta, agisce ormai su scala globale, spacciando droga, riciclando denaro, compiendo truffe finanziarie e vendendo armi in ogni parte del pianeta, senza nemmeno doversi spostare da casa.
In questo peculiare processo di ibridazione, la ‘ndrangheta, come il mitologico grifone, incarna al contempo «valori» tradizionali e nuove istanze, rendendo sempre più fluidi i confini tra legalità e illegalità. Le forze dell’ordine, di conseguenza, si trovano al cospetto di sfide inedite, che vanno affrontate con la consapevolezza che, in una dimensione transnazionale, è necessario superare le differenze politiche, culturali e giuridiche in nome di un comune obiettivo: proteggere la società e le generazioni future dalle insidie di «una mafia silente», abilissima nell’arte del mimetismo e della metamorfosi.
Un libro scritto a quattro mani da Nicola Gratteri e Antonio Nicaso
Nicola Gratteri è uno dei magistrati più esposti nella lotta contro la ‘ndrangheta. Ha indagato sulla strage di Duisburg e sulle rotte internazionali del traffico di droga. Insieme ad Antonio Nicaso ha pubblicato, da Mondadori, numerosi bestseller: Fratelli di sangue, La malapianta, La giustizia è una cosa seria, La mafia fa schifo, Dire e non dire, Acqua santissima, Oro bianco, Padrini e padroni, Fiumi d’oro, Storia segreta della ‘ndrangheta, La rete degli invisibili, Ossigeno illegale, Complici e colpevoli, Fuori dai confini.
Antonio Nicaso, storico delle organizzazioni criminali, è uno dei massimi esperti di ‘ndrangheta nel mondo. Insegna, fra l’altro, Storia sociale della criminalità organizzata alla Queen’s University. Ha scritto oltre 30 libri, tra cui alcuni bestseller internazionali. Da Bad Blood è stata tratta una serie televisiva di grande successo. È autore, con Maria Barillà e Vittorio Amaddeo, di Quando la ‘ndrangheta scoprì l’America.
Le immagini dell’Evento a Piazza Castello
L’intervista a Nicola Gratteri:
REGGIO – Convegno su medicina e l’I.A. a palazzo San Giorgio, Falcomatà: «Intelligenza artificiale è un processo che dobbiamo provare a governare, a favorirne gli sviluppi in tutti i settori che possono portare un beneficio, evitandone l’uso distorto»
“Il medico nell’era dell’Intelligenza artificiale” è il titolo del convegno medico ospitato nella sala dei Lampadari “Italo Falcomatà” di palazzo San Giorgio. Un momento di confronto tra esperti del settore per guardare avanti con fiducia, al sostegno che l’intelligenza artificiale può rappresentare per le sfide mediche del futuro, anche nell’ottica delle diagnosi e sul trattamento delle malattie, senza trascurare il rapporto medico-paziente. Un’occasione di discussione sempre secondo un approccio responsabile alla tematica. Ad aprire il lavori il sindaco Giuseppe Falcomatà e la senatrice Tilde Minasi.
Il convegno ha affrontato la tematica “Rischi e opportunità nella sanità del futuro”, registrando gli importanti interventi di Giovanni Bisignani, Direttore UOC Cardiologia UTIC, Castrovillari, ASP Cosenza; Antonio Capristo, Direttore Ingegneria Clinica e Responsabile della Transizione al Digitale dell’ASP Cosenza; Don Mauro Cozzoli, Professore emerito di Teologia Morale presso la Pontificia Università Lateranense; Marco Elefanti, Direttore Generale della Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS Roma; Pasquale Fratto Direttore SOC Cardiochirurgia, Centro Cuore, AO GOM, Reggio Calabria; Massimo Massetti, Direttore dell’Area Cardiovascolare e della Cardiochirurgia della Fondazione Policlinico Universitario A Gemelli IRCCS Roma; Prof. Massimo Robiony, Direttore della Clinica di Chirurgia Maxillofacciale SOC dell’Ospedale Accademico Santa Maria della Misericordia di Udine.
«Un convegno – ha precisato il sindaco Falcomatà – con gli importanti contributi di tanti medici e luminari del mondi scientifico, rispetto a un tema che, passo dopo passo, sta entrando sempre più nella nostra quotidianità. Atteso che l’intelligenza artificiale non è qualcosa che possiamo allontanare o respingere dalle nostre discussioni, dai nostri dibattiti o ancora di più respingere, ma è qualcosa che, nelle infinite sfaccettature dei suoi utilizzi, dobbiamo provare a governare, a favorirne gli sviluppi e questo deve avvenire in tutti i settori che possono portare un beneficio, evitandone l’uso distorto».
«Naturalmente la scienza e la medicina sono settori in cui si applica l’intelligenza artificiale – ha poi concluso il primo cittadino – nel campo medico, deve essere usata per aiutare il paziente, aiutare i medici e continuare a mettere in relazione, queste due figure in modo sempre più aggiornato, sempre più innovativo. Si pone certamente un problema di carattere etico, ma iniziare a parlarne con la comunità scientifica è sicuramente un primo passo per evitare di subirne le conseguenze. È bello e importante che queste discussioni si facciano nella nostra città».
REGGIO – Sport, Viola: Efe Idiaru è un giocatore della Myenergy
Nuovo innesto per la Myenergy Reggio Calabria in vista della prossima stagione.
Siamo lieti di comunicare che Efe Idiaru, guardia, classe 1997, di origine nigeriana ma con passaporto italiano, ha raggiunto con la Viola un accordo biennale.
Cestista fulmineo, dalle significative doti atletiche e notevole fisicità, Efe è in grado di difendere a tutto campo e dare offensivamente il proprio contributo.
Idiaru, nato a Padova ha giocato cinque stagioni consecutive a Corato e nella stagione 23/24 prima a Monopoli con la White Whise e successivamente a Lucera. Coach Cadeo conosce bene le doti atletiche e tecniche di Efe e lo considero una pedina utilissima allo scacchiere neroarancio, nell’ottica della costruzione di un roster che avrà l’obiettivo di essere protagonista del prossimo campionato di B Interregionale. Le dichiarazioni di Efe:
“ Mi piace moltissimo il progetto in costruzione, sono felice di poter essere un giocatore della Viola, ho sentito parlare di Reggio Calabria, conto molto sui tifosi neroarancio, un sesto uomo in campo fondamentale. Ci divertiremo, dateci fiducia, non ve ne pentirete”.
Benvenuto alla Viola, Efe.