REGGIO – Oggi a Palazzo Alvaro la presentazione di “Sky Calciomercato l’Originale”

I grandi commentatori sportivi animeranno anche la trasmissione in diretta tv, la sera alle 23:00, all’Arena dello Stretto. Per il Sindaco Giuseppe Falcomatà “una grande occasione per raccontare il nostro territorio”

Saranno le telecamere di Sky Sport con la trasmissione “Calciomercato, l’originale” a raccontare, fino al 19 luglio, l’area metropolitana di Reggio Calabria. Oggi pomeriggio la presentazione del format televisivo, a Palazzo Alvaro, sede della Città metropolitana, che ha fatto da anteprima ad una serie di presenze in tutto il territorio, dal mare alla montagna, con l’appuntamento fisso, dalle 23:00, all’Arena dello Stretto con la diretta tv, insieme ai grandi protagonisti del calcio, da Alessandro Bonan, insieme a Gianluca Di Marzio, Valerio Spinella Fayna, Beppe Bergomi, Walter Zenga, Billy Costacurta, Aldo Serena, Lorenzo Minotti, Veronica Baldaccini, Luca Marchetti e Massimo Marianella.
Ad accogliere la prima delegazione di “Calciomercato l’originale” il sindaco metropolitano Giuseppe Falcomatà, insieme al vicesindaco Carmelo Versace e al consigliere comunale delegato allo Sport, Giovanni Latella e agli altri rappresentanti dell’Amministrazione comunale e metropolitana.
Il coinvolgimento delle principali aree turistiche dell’area metropolitana vedrà la presenza di Sky Sport a Scilla, Palmi, Gambarie d’Aspromonte, Roccella Jonica e Punta Pellaro a Reggio Calabria. Per l’occasione erano presenti i sindaci Vittorio Zito per Roccella Jonica e Francesco Malara per Santo Stefano d’Aspromonte. Tutte le sere, inoltre, ci saranno collegamenti dai principali luoghi di interesse di Reggio Calabria, tra cui Piazza Castello, il Duomo, le colonne di Tresoldi sul Lungomare Italo Falcomatà e al Museo archeologico.
Mentre l’appuntamento fisso è previsto tutte le sere, dalle 23:00 all’Arena dello Stretto, con la diretta della trasmissione “Calcio mercato” giunta alla 20.ma edizione. “La nostra città metropolitana sarà protagonista sul principale canale sportivo Sky Sport per circa una settimana, grazie ad una trasmissione che ha tagliato il traguardo dei 20 anni – ha detto il sindaco Falcomatà – si tratta di una occasione che abbiamo potuto realizzare grazie ad una programmazione frutto del nostro piano di Marketing territoriale che utilizza fondi comunitari specifici per queste attività. Sono convinto che anche anche con questa speciale narrazione del nostro splendido territorio, che andrà anche oltre lo sport, riusciremo a far percepire – ha concluso – lo spirito di accoglienza della nostra comunità”.
Per Sky Sport erano presenti Alessandro Bonan rimasto piacevolmente “sorpreso da un’accoglienza speciale. Non avevamo mai ricevuto una simile attenzione. Percepiamo la piacevole sincerità di un territorio splendido che andrebbe conosciuto meglio e che offre tantissimo. Non dimenticheremo facilmente queste giornate, con l’auspicio di tornare presto per raccontare le gesta sportive della Reggina Calcio”.

Chi invece conosce bene questa terra è Gianluca Di Marzio che ha specificato di sentirsi un “figlio adottivo della Calabria, c’è un affetto spontaneo che scorre nelle mie vene – ha aggiunto – ricordando la figura del padre e i natali calabresi del nonno – siamo orgogliosi di essere qui, per la prima volta, vorremmo raccontare questa città e questa regione nel migliore dei modi”. Chi si è subito ambientato, nonostante le alte temperature è stato Fayna che ha specificato di non “temere il caldo, ho già provato tutte le principali pietanze della città, dal gelato, al panino con il pescespada, ci concentreremo anche sullo sport e sul calcio, perché abbiamo capito da subito che qui c’è davvero una grande passione sportiva”.

CALABRIA – 7,5 mln per l’adeguamento e la digitalizzazione dei piani comunali di protezione civile

Il dipartimento regionale di protezione civile ha presentato oggi, presso la Sala Verde della Cittadella regionale, un importante intervento a valere sui fondi PR 2021/2027, a favore dei Comuni calabresi per l’adeguamento e la digitalizzazione dei piani comunali di protezione civile.

L’intervento, che rientra nell’ambito dell’Azione 2.4.2 del PR 2021/2027, prevede una dotazione finanziaria di 7,5 milioni di euro e consentirà a tutti i Comuni non solo di aggiornare il Piano di protezione civile ma anche di renderlo conoscibile ai cittadini attraverso strumenti informatici.
Completa l’elenco delle spese ammissibili, l’acquisto di cartellonistica da posizionare nelle aree di emergenza al fine della loro corretta identificazione.

L’incontro, che ha registrato una diffusa partecipazione da parte di sindaci, amministratori e tecnici comunali, è stato coordinato dal dirigente generale del dipartimento regionale di protezione civile, Domenico Costarella e dai responsabili della pianificazione del medesimo dipartimento, Teresa Mungari e Luigi Mollica. In videocollegamento erano anche presenti alcune Prefetture calabresi e Agostino Miozzo, consulente del presidente della Regione Calabria anche per le materie di protezione civile, che ha svolto l’introduzione all’incontro, inquadrando il tema della importanza della prevenzione a tutela del territorio”.
La Regione Calabria – ha affermato il dg Costarella – investe risorse importanti per la pianificazione comunale di protezione civile, che rappresenta il principale strumento di prevenzione non strutturale dei territori e che consente ai Comuni di identificare in maniera corretta quelli che sono gli scenari degli eventi e dei rischi, rendendo il piano conoscibile ai cittadini attraverso degli applicativi informatici.

Uno strumento che dà la possibilità alla collettività di essere messa a conoscenza di quale è il proprio territorio e di come autoproteggersi in caso di emergenza. Oggi, in questo incontro nella Cittadella regionale, abbiamo avuto una partecipazione straordinaria con oltre 200 Comuni rappresentati da sindaci e delegati istituzionali. Vuol dire che c’è una percezione e una consapevolezza molto importanti da parte delle amministrazioni comunali di quello che è il sistema di protezione civile. Un sistema che parte dal Comune con la Regione che opera in via sussidiaria.

Noi avremmo potuto assolvere all’onere di preinformazione del piano, pubblicando l’avviso sul sito istituzionale. Invece abbiamo voluto incontrare i sindaci, gli amministratori e i tecnici per fare un po’ il punto, guardarci in faccia e scambiarci suggerimenti e opinioni”.

REGGIO – Tentato omicidio: uomo ferito gravemente a colpi d’arma da fuoco

Un uomo di 51 anni, Massimiliano Sinisi, è stato gravemente ferito a colpi d’arma da fuoco la scorsa notte nella periferia sud di Reggio Calabria, mentre si trovava in via Pio XI. La vittima, nota alle forze dell’ordine per precedenti legati a percosse, minacce e violazioni della legge sulle armi, è attualmente ricoverata in gravi condizioni al Grande Ospedale Metropolitano di Reggio Calabria e sarebbe in pericolo di vita. Sul luogo dell’agguato sono intervenute le volanti della Questura e la Squadra Mobile, che ha avviato le indagini sotto la direzione del sostituto procuratore Chiara Greco. Gli investigatori stanno analizzando le riprese delle telecamere presenti nella zona e interrogando familiari e conoscenti della vittima per ricostruire la dinamica della sparatoria. Sono state inoltre disposte perquisizioni nei confronti di pregiudicati della zona. Al momento non si esclude che il tentato omicidio sia legato alla criminalità locale, anche se Sinisi non risulta affiliato a cosche di ‘ndrangheta, pur apparendo in alcuni atti giudiziari relativi alle cosche della zona sud di Reggio. Sulla vicenda è stata aperta un’inchiesta dalla Procura di Reggio Calabria.

FONTE: Ansa

REGGIO – Consiglio comunale, il consigliere Marino blinda la maggioranza: «Noi siamo dall’altra parte rispetto alla ‘ndragheta»

Nei corso dei lavori preliminari il consigliere Franco Barreca ha chiarito: «Ben vengano eventuali iniziative d’indagine per verificare ogni attività che si ritiene sospetta, porte aperte a qualsiasi richiesta»

L’aula Battaglia di palazzo San Giorgio ha ospitato la seduta del consiglio comunale. Oltre a una serie di debiti fuori bilancio, tra i punti previsti all’ordine del giorno l’approvazione dell’aggiornamento per il biennio 2024/2025 del Piano economico finanziario 2022-2025 del servizio di gestione dei rifiuti urbani ai sensi del metodo tariffario rifiuti e approvazione tariffe tari anno 2024; approvazione regolamento “Contratti di partenariato sociale ex art. 201 del d.lgs 36/2023”; Regolamento per il riconoscimento di agevolazioni sui tributi locali in favore delle vittime di racket, estorsione ed usura; la ratifica delle delibere di giunta comunale n. 85 del 23/05/2024, n. 106 del 07/06/2024, n. 114 del 27106/2024; modifica e integrazione del regolamento del corpo di polizia locale per adeguamento alla normativa regionale in materia di conferimento dei simboli distintivi di grado alle ulteriori recenti disposizioni normative e contrattuali. Ed ancora i lavori di “allargamento sede stradale vico Chiantella a Spirito Santo, in particolare l’approvazione del progetto di fattività tecnica-economica; la partecipazione dell’Amministrazione comunale al capitale sociale di Sorical s.p.a., gestore unico del servizio idrico integrato; infine l’adesione del Comune al nuovo “Patto dei sindaci Europa – rafforzamento degli interventi per un’Europa più equa e neutrale dal punto di vista climatico”.

Nei corso dei lavori preliminari il consigliere Franco Barreca ha ringraziato il già capogruppo del Pd Giuseppe Sera che ha dato le dimissioni «per garantire a tutti la possibilità di una serena valutazione della sua posizione personale. Ben venga ogni iniziativa d’indagine per verificare ogni attività che si ritiene sospetta, si aprano le porte a qualsiasi richiesta, allo stesso modo si proceda con organi di controllo che lo Stato può attivare al fine di effettuare la verifica della onesta azione da parte della politica. Si dimetta chi ritiene di farlo – ha affermato Barreca – io non lo farò, come non lo faranno i miei colleghi e non certo per tentare di fermare i controlli che potrebbero essere esperiti. Questa città non può avere la memoria così corta, questa legislatura ha avuto un suo primo stop con la condanna del sindaco e alcuni consiglieri per un presunto abuso d’ufficio e tutti a chiedere le dimissioni, salvo poi essere tutti assunti in Cassazione, assolti e non per prescrizione. Le dimissioni non le avrete mai, ma mi chiedo se siete a conoscenza di elementi che vi hanno indotto a credere che questa amministrazione abbia mai favorito la mafia e se lo siete perché non avete denunciato alla procura?».

Il consigliere Massimiliano Merenda: «Sono orgoglioso e fiero di far parte di questa maggioranza – ha spiegato – lavoro da tre anni al servizio della città, lo faccio con amore e non consentirò a nessuno di non farmelo fare. Per questo rimando al mittente le richieste di dimissioni e lo farò fino in fondo, certo che quello che c’è da chiarire si chiarirà».

Giuseppe Marino ha offerto valutazioni politiche «sull’indagine che ha colpito il consiglio comunale a 360 gradi. La sospensione da capogruppo è un atto che il consigliere Sera ha assunto nel rispetto del suo partito per consentire una più tranquilla attività in seno al consiglio – ha specificato preliminarmente – Al momento Sera non ha ricevuto alcun atto di indagine. Il gip pronunciandosi sulla posizione di alcuni consiglieri comunali ha dichiarato che non esiste un quadro di gravità indiziaria tale da giustificare l’applicazione di una misura cautelare».

Il consigliere Marino è poi intervenuto «rispetto ai tentativi di revisione storica e alle equiparazioni di situazioni che non sono per nulla identiche, equiparazioni di chi è stato condannato con sentenza passata in giudicato con tre gradi di giudizio, ha scontato la sua condanna, si è reinserito socialmente con chi si è sottoposto al giudizio penale ma è stato assolto. Mi sembra che le posizioni non siano equiparabili con chi chiede dimissioni di chi oggi è solo indagato. Il nostro ordinamento se esiste una legge come la Severino non è del tutto garantista, ma evidentemente si è scelto di avere una normativa più rigorosa per contrastare la corruzione e le infiltrazioni mafiose. Per lo Stato chi subisce la condanna in primo grado per una serie di reati deve essere sospeso. Quando si parla di dimissioni bisogna avere chiaro questo aspetto e avere rispetto della legislazione vigente, una delle più rigorose in Europa. Io stesso ho subito per due anni la sospensione e dopo due anni sono stato assolto, chi mi restituirà i due anni di attività mancata, dopo un’investitura democratica da parte dei cittadini? Nessuno, ma io lo accetto nella logica di uno Stato rigoroso oltre il garantismo. Non condivido la posizione di alcuni consiglieri comunali che dimenticano ciò che è avvenuto in questi dieci anni: noi veniamo da uno scioglimento di consiglio comunale, molti consiglieri c’erano: la mancanza di rotazioni dei dirigenti, le società partecipate e tanto altro. In questi 10 anni, questa Amministrazione si è caratterizzata per atti amministrativi dall’alto e chiarissimo valore politico. Noi siamo dall’altra parte rispetto alla ‘ndragheta, noi siamo dalla parte rispetto dello Stato, siamo accanto alla magistratura, in maniera univoca. Voglio anticipare che questa indagine paradossalmente ha unito la maggioranza e ha diviso la minoranza: oggi Forza Italia non si è presentata. Su questa vicenda esistono tanti gruppi che hanno posizioni politiche differenti. Le dimissioni non vanno annunciate, se c’è dignità: vanno formalizzate».

Il consigliere Antonino Castorina: «Gli interventi ci devono mettere in condizione di far sì che l’aula non si trasformi in un’arena, ma torni ad essere un luogo in cui si dibatte su questioni di natura politica e su questioni che riguardano la città, dando autorevolezza alla politica, evitando di trascinare su un terreno che non è il nostro le attività che devono svolgere terzi per i quali abbiamo massimo rispetto e stima e che dobbiamo lasciare lavorare senza commentare».

Sulle richieste di dimissioni Castorina ha puntualizzato: «Viene posta la questione morale, chiedono le dimissioni consiglieri della Lega anche loro indagati, o il segretario cittadino di Forza Italia. Un dibattito politico che dimostra che o si mente sapendo di mentire o sembra che non si conoscono le norme del testo unico degli enti locali. Assistiamo a un tentativo di damnatio memoriae di un comune che “è stato sciolto per molto meno”. E il molto meno sarebbe un dirigente al bilancio morto suicida, casse del bilancio distrutte, con le tasse più alte del Paese per diverso tempo, con sentenze definitive di condanna. Non ci possiamo sostituire a chi è preposto a fare questo genere di valutazioni».

Il sindaco Falcomatà in Consiglio: «Chi chiede le dimissioni fa politica strumentale sulle spalle della città. Non lo permetteremo»

Il primo cittadino è intervenuto nel civico consesso in aula Battaglia: «Le dimissioni sono un fatto politico, non si minacciano, né si annunciano: si danno o non si danno. Non c’è una proposta politica alternativa a questa amministrazione»

Un ampio e diffuso dibattito ha aperto coi lavori preliminari il consiglio comunale convocato nell’aula Battaglia di palazzo San Giorgio. A chiosare la discussione il corposo intervento del sindaco Giuseppe Falcomatà.

Rispetto alle richieste di dimissioni il primo cittadino ha sottolineato l’atteggiamento rispettoso «Non a chiacchiere, ma coi fatti, non teso a prendere dalla giacchetta chi ha il compito di approfondire i fatti, ma dimostrando piena fiducia non solo a parole. Ci ritroviamo invece comportamenti che sono difformi e incoerenti con le dichiarazioni di pieno sostegno all’operato delle istituzioni».

Con riferimento al processo Miramare, il sindaco ha chiarito: «Questo è stato il modo in cui abbiamo vissuto la vicenda processuale che abbiamo affrontato in questi anni, nella piena consapevolezza che un imputato debba difendersi nel processo e non dal processo, per non prestare il fianco a quello che in città si era trasformato in una mera suggestione che non aveva nulla a che vedere con le contestazioni processuali, poi definitivamente confutate nell’ultimo grado di giudizio». Da qui il sindaco chiarisce «E se non lo abbiamo fatto in quella fase che era di gran lunga più avanzata, come potremmo farlo oggi in una situazione ancora più embrionale? Questo è il modo in cui continueremo ad affrontare questa fare e chi non è d’accordo è il caso che se ne faccia una ragione».
È tassativo il primo cittadino: «Le dimissioni sono un fatto politico, non si minacciano, né si annunciano: si danno o non si danno». Falcomatà ha ricordato, a tal proposito, quanto accaduto qualche anno fa con le dimissioni del consigliere di opposizione Nicola Malaspina. «Se qualcuno nel contesto del civico consesso – ha aggiunto il sindaco – non ritiene questa istituzione legittimata a rappresentare le istanze dei cittadini e a programmare il futuro di un territorio prenda le distanze e dia le dimissioni. È già avvenuto con il consigliere Malaspina. O forse temiamo che, in seguito ad eventuali surroghe, gli altri dopo di noi non potrebbero ugualmente dimettersi? Se hai paura di perdere il tuo posto significa che quel consesso lo ritieni ancora legittimato. Quindi non ha alcun senso continuare ad agitare spettri».
Si interroga ancora il sindaco: «A chi gioverebbero le dimissioni di cui parla Minicuci e, soprattutto, chi le chiede? La nostra città? di quale città si parla di Melito, di Massa Carrara, di Genova? Rispetto all’opportunità di una dimissione di massa e a quello che potrebbe succedere si manca di conoscenza dei percorsi amministrativi successivi. Peraltro la richiesta di dimissioni arriva da soggetti che hanno già annunciato di volersi candidare, da chi si è candidato e ha perso e da chi è stato condannato con sentenze passate in giudicato. Non possiamo permettere che si utilizzi la richiesta di dimissioni per fare politica strumentale alle spalle della città, o peggio ancora sulle spalle delle città. La verità è che non c’è una proposta politica alternativa a quest’Amministrazione. Perché dovrebbe lasciare rispetto a una non meglio paventata fase di stallo e paludosa. E quando si parla di ipocrisia dovremmo guardare prima a noi stessi, perché non si possono chiedere le dimissioni rispetto a una situazione embrionale quando nessuno le ha chieste nei confronti di chi è arrivato a sentenza definitiva. Se si è garantisti lo si è sempre e con tutti».
Falcomatà ha ricordato che durante le note vicende del 2012, dalla minoranza in consiglio di cui lui stesso faceva parte, nonostante la gravità dei fatti, nessuno aveva chiesto l’arrivo di commissari ma «abbiamo solo chiesto che si facesse chiarezza sugli aspetti economici e contabili dell’Ente, quindi non mettiamo a paragone le due fasi. In questi mesi si è provato a cambiare la narrazione, affermando che il centrosinistra voleva lo scioglimento, ma è utile ricordare che la nostra parte politica a livello di governo nazionale era abbastanza marginale in quel momento, anzi i Commissari del Mef furono mandati dal centrodestra e l’ispezione dell’antimafia fu mandata dal governo, sì tecnico, ma a trazione di centrodestra, e i commissari furono mandati con il centrodestra al governo».
Riguardo alla questione morale, il sindaco ha puntualizzato: «Io la ‘ndrangheta la conosco da bambino e la puzza di fumo di quando mi hanno bruciato casa ancora ce l’ho nel naso. So che cosa significa guardare in faccia la criminalità organizzata, so cosa significa vivere sotto scorta. Non più di un paio di settimane fa, quando abbiamo demolito l’ennesima baracca abusiva, io ero lì con la polizia locale a beccarmi le minacce del signorotto locale. A proposito di praticare le cose e non agitarle soltanto. Questi siamo noi, oltre quello che è stato già detto, oltre i protocolli, i beni confiscati, le costituzioni di parte civile, il riordino ai servizi sociali, gli appalti, le procedure. Questa è la storia della città e nessuno si può permettere di provare a cambiarla».

REGGIO – Sport: Nikola Ivanaj è un giocatore della Viola!

Myenergy Reggio Calabria è lieta  di comunicare di aver raggiunto un accordo con l’esterno di origine albanese Nikola Ivanaj.

Classe 2000 nato a Varese, Nikola si è formato nel settore giovanile varesino ed ha esordito sempre a Varese in Serie B nella stagione 2018/19 con la Robur.

Nella stagione successiva l’esperienza in Serie A2 ad Imola, prima di far ritorno a Varese ed esordire nel 2020 in nazionale maggiore Albanese.
Nelle stagioni successive Nikola Ivanaj gioca campionati importanti a Desio con l’Aurora e a Crema, concludendo la stagione 23/24 nel Basket 7 laghi.
Il cestista di origine albanese ha caratteristiche tecniche e fisiche molto interessanti, offensivamente capace di trovare diverse soluzioni sia dall’esterno che più vicino a canestro, ha piedi buoni e notevole potenza fisica nelle braccia. Nikola è un giocatore completo in grado anche di difendere su qualunque avversario. Coach Cadeo ha commentato il nuovo innesto della Viola riferendosi ad Ivanaj come l’ennesimo atleta del roster ispirato da forti motivazioni personali e di squadra ed è per questo, al di là delle evidenti notevoli qualità tecnico-fisiche che caratterizzano l’atleta “è motivo di grande soddisfazione averlo con noi”.

“Sono contento ed orgoglioso di fare parte di questo progetto, non vedo l’ora di scendere in campo e dare tutto insieme ai miei compagni per provare a fare insieme qualcosa di grande.
Ci vediamo presto Reggio!”queste le parole del nuovo importante acquisto della Myenergy.

A presto a Reggio, benvenuto in neroarancio Nikola!

CALABRIA – Altri 15 milioni di euro per favorire l’insediamento dei giovani agricoltori

Arriva con decreto di recente pubblicazione sul sito www.calabriapsr.it la conferma degli impegni assunti dalla Regione Calabria nell’agosto 2023, con l’ufficializzazione della graduatoria definitiva delle domande del Pacchetto Giovani 2018.

In quella occasione, portando a compimento un percorso iniziato cinque anni prima, il Dipartimento Agricoltura ammise a finanziamento circa 300 istanze, per un controvalore di oltre 60 milioni.

Risorse ingenti, inizialmente neppure previste, tuttavia insufficienti a garantire un’ampia copertura della platea delle proposte pure valutate positivamente. Da qui l’indicazione di reperire ulteriori fondi, infine tradotta in concretezza.

“All’atto del mio insediamento – ricorda l’Assessore regionale all’Agricoltura, Gianluca Gallo – il Pacchetto Giovani 2018 era paralizzato da impedimenti burocratici legati alla struttura farraginosa del bando e dalla mancanza di copertura finanziaria. In questi anni abbiamo lavorato per risolvere le criticità esistenti e dopo aver sbloccato l’iter e ritagliato somme per 60 milioni, adesso siamo nelle condizioni di implementare la dotazione finanziaria”.

Un passo che consentirà di finanziare almeno un altro centinaio di domande, con 15 milioni rinvenienti da economie, revoche, rinunce e rimodulazioni del piano finanziario del Psr Calabria 2014/2025, con l’obiettivo di incentivare il primo insediamento in agricoltura di imprenditori agricoli giovani e professionalizzati, nonché il successivo sviluppo del loro progetto imprenditoriale.

“Abbiamo lavorato di cesello in questa direzione recuperando risorse che si rischiava peraltro di perdere – aggiunge l’Assessore Gallo – convinti della necessità di tutelare le legittime aspettative di tanti giovani che avevano scelto di investire tempo, soldi ed energie nel comparto agricolo. Andremo avanti su questa strada, per favorire lo sviluppo dell’agricoltura calabrese e l’espansione delle giovani imprese agricole”.

Nei prossimi giorni, attraverso specifici incontri tematici, saranno illustrati contenuti e previsioni del nuovo decreto.

REGGIO – Duplice infanticidio: due feti ritrovati nell’armadio, indagata una donna

Duplice infanticidio a Reggio Calabria: questa l’ipotesi di reato per la quale la Procura ha aperto un’indagine nei confronti di una ragazza di 24 anni residente nella zona sud della città. L’inchiesta è partita dal ritrovamento di due feti avvolti in un lenzuolo all’interno di un armadio. La scoperta è stata fatta dalla madre dell’indagata, che ha immediatamente avvertito la polizia. Ricoverata nel reparto di Ostetricia e Ginecologia del Grande Ospedale Metropolitano (Gom), dove si era recata nei giorni scorsi per dei malori, la ragazza avrebbe partorito in circostanze ancora da chiarire dalla squadra mobile di Reggio Calabria. Ciò che è certo è che i due feti sono stati trovati in un armadio, scoperti a causa del cattivo odore. Le salme sono state sequestrate e nelle prossime ore il sostituto procuratore di turno, Chiara Greco, disporrà l’autopsia. L’autopsia dovrà stabilire l’età gestazionale dei feti trovati nascosti nell’appartamento di Reggio Calabria, anche se da un primo esame sembrerebbero “completamente formati”. Inoltre, dovrà determinare se i feti siano nati vivi o morti e se il parto sia stato regolare o frutto di un aborto. Le indagini mirano anche ad accertare chi fosse a conoscenza della gravidanza della ragazza, attualmente ricoverata nel Gom, e di quanti mesi fosse. Sarà necessario capire se la ragazza abbia partorito da sola o con l’aiuto di qualcuno. Gli investigatori della Squadra mobile, guidati da Gianfranco Minissale, hanno interrogato familiari, conoscenti e il fidanzato della giovane, che nelle prossime ore potrebbe essere ascoltata dal pubblico ministero.

FONTE: Ansa

REGGIO – L’Amministrazione dei due pesi e due misure. Ripepi: “Dimettiamoci per il bene della Città!”

“Siamo un morto che cammina” – attacca così, nei preliminari del Consiglio Comunale odierno, Massimo Ripepi che ha trattato la questione dell’Inchiesta Ducale che in queste settimane ha messo duramente sotto scacco l’Amministrazione Falcomatà – “Mi metto anche io dentro, perché anche io faccio parte di questa macchina amministrativa: ad oggi i fatti dicono che la Città è devastata e tutto è bloccato. Vogliamo essere uniti per vedere di trovare una soluzione migliore per la nostra città? A mio avviso le dimissioni sarebbero la scelta migliore per accelerare tutti i processi e restituire dignità alla nostra città.”

“Oggi la politica è un susseguirsi di cose indecifrabili. La politica deve essere chiara, non si può essere doppi e falsi. In quest’aula si sono consumate troppe ipocrisie e posizioni inconciliabili con la trasparenza. Sono garantista ma ci sono momenti in cui uno deve riflettere per il bene della città, staccare la spina per andare nuovamente alle elezioni ed avere una situazione politica migliore di quella che c’è attualmente.” – ha spiegato Ripepi.

Ripepi: “Non ho condiviso le dimissioni di Peppe Sera!”

Ad esprimersi anche sulle dimissioni di Peppe Sera, il consigliere Ripepi: “Non ho condiviso le dimissioni di Peppe Sera: le cose o si fanno in un modo o nell’altro. Se si stabilisce una linea, va seguita quella! Come nel caso di Castorina che ha detto che è innocente ed è rimasto fermo al suo posto.”

Massimo Ripepi su Peppe Marino: “Si dovrebbe vergognare: fa due pesi e due misure!”

“Peppe Marino si dovrebbe vergognare perché, mentre oggi non dice una parola rispetto all’indagine che riguarda tutta la sua parte politica, ai tempi invece ha fatto il giustizialista non presentandosi nella mia Commissione e non ero neanche indagato!” – alza i toni Massimo Ripepi – “Usate due pesi e due misure! Che valore ha la parola di uno che un giorno dice una cosa e domani ne dice un’altra?”.

L’appello a tutto il Consiglio: “Uniamoci per il bene della Città!”

“Dal segretario generale bisogna andare simultaneamente. Ho deciso di mettere a disposizione le mie dimissioni e penso che questa sia la soluzione migliore. Oggi dobbiamo affrontare i problemi reali che ha la città: con quale credibilità il Comune si porterà nei vari consessi?” – ha concluso Massimo Ripepi – “Reggio paga un prezzo altissimo, posto il garantismo totale. Oggi bisogna essere semplici e ragionare in modo binario: sì/no, giusto/sbagliato. Vi sto chiedendo di metterci insieme, ve lo sto chiedendo io, per il bene della nostra Città.”

2ᵃ marcia per l’Aspromonte: proteggiamo la nostra montagna dagli Incendi

L’Aspromonte si prepara ad ospitare la seconda edizione dell’evento dedicato alla sensibilizzazione e alla prevenzione degli incendi boschivi. Dopo il devastante periodo di incendi dell’estate 2021, che ha lasciato ferite profonde nel territorio, l’iniziativa si pone l’obiettivo di coinvolgere la comunità locale e le istituzioni in un’azione concreta per difendere il patrimonio naturale di questa regione.

Cosa Possiamo Fare?

L’evento vuole diventare una tappa fissa per le estati aspromontane, nascendo dall’esigenza di non dimenticare quanto successo nel 2021, in modo che diventi monito per tutte le stagioni future. È necessario coinvolgere quante più persone possibile, sensibilizzare e comunicare cosa abbiamo perso e cosa dobbiamo ancora difendere.

Il nostro obiettivo.

Rinnoviamo l’impegno al ricordo, ma anche e soprattutto cercare di fare la nostra parte in termini di sensibilizzazione della popolazione ma anche di stimolo per le pubbliche amministrazioni preposte al controllo ed eradicamento del fenomeno. Dobbiamo diffondere inoltre una cultura di “protezione civile diffusa”, che funga da sostegno alle autorità preposte. L’obiettivo è e resta sempre uno: zero incendi.

La novità di quest’anno

Gli incendi raramente sono causati da eventi naturali, quasi sempre sono provocati da attività umane, causando danni enormi al patrimonio boschivo e all’ecosistema. Gli incendi che si espandono possono minacciare gli insediamenti umani, diventando pericolosi per le persone. Affrontare la piaga degli incendi boschivi richiede la diffusione di una cultura di protezione civile. Per questo in questa occasione diffonderemo un vademecum rivolto alla popolazione ed agli escursionisti in particolare, che possa meglio spiegare come comportarsi di fronte ad un incendio boschivo e come segnalarlo al meglio

Programma della Giornata

Abbiamo scelto di percorrere lo stesso tratto dello scorso anno, per monitorare quanto sta succedendo alle zone colpite e come si stanno riprendendo. Durante il percorso faremo alcuni stop dedicati alle problematiche della rinascita del bosco ed in generale della ripresa degli ecosistemi dopo il passaggio del fuoco. Sarà un percorso facile che partirà dalla Diga del Menta e raggiungerà una delle aree più colpite. Vedere con i propri occhi è fondamentale per comprendere l’importanza di essere in prima linea affinché questo non accada mai più.

Programma:

  • 9:00: Ritrovo in Piazza Mangeruca a Gambarie (RC)
  • 9:30: Partenza in auto verso la Diga del Menta
  • 10:00: Inizio escursione
  • 16:30 (indicativo): Fine giornata

Scheda Tecnica del Percorso:

  • Difficoltà: Facile
  • Dislivello: 500 metri circa
  • Lunghezza: 11 km circa
  • Tipologia: Lineare A/R
  • Trasporto: Mezzo proprio

Cosa Portare: Abbigliamento comodo e adeguato alle temperature, antivento/antipioggia, scarponi da trekking, crema solare, pranzo al sacco, scorta d’acqua (min 1,5 L), snack.

Come Partecipare

La prenotazione è obbligatoria! Contattaci al 3470804515, via mail a guideparcoaspromonte@gmail.com, oppure compila il form di iscrizione.