VIBO V. – Arrestato per violazione del divieto di avvicinamento applicato per stalking nei confronti dell’ex moglie

Gli Agenti della Polizia di Stato in servizio al Posto Fisso di Tropea, durante gli intensificati servizi di controllo del territorio nell’hinterland di Tropea, meta turistica che in questo periodo attrae migliaia di turisti da tutto il mondo lungo la c.d. “Costa degli Dei”, hanno proceduto all’arresto in flagranza di reato di un uomo che, già destinatario di un divieto di avvicinamento ai luoghi abitualmente frequentati dalla ex moglie, vittima di maltrattamenti in famiglia, si era introdotto nell’abitazione della donna quando questa era assente.
L’intervento origina dall’intuito investigativo degli operatori della Polizia di Stato, i quali avevano notato delle anomalie dall’esterno dell’abitazione della donna, oggetto di attenzione nel corso della vigilanza del territorio, pertanto hanno deciso d’iniziativa di andare a controllare più approfonditamente all’interno della proprietà per verificare che non vi fossero situazioni di pericolo.
Con sorpresa degli stessi poliziotti, dopo aver bussato alla porta, all’interno dell’abitazione della donna è stato trovato proprio l’uomo destinatario del provvedimento di divieto di avvicinamento, in assenza della ex moglie.
All’esito di preliminari attività investigative, coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Vibo Valentia, per l’uomo è scattato l’arresto per la violazione del provvedimento dell’Autorità Giudiziaria.
Si specifica, infine, che i provvedimenti adottati in fase investigativa e/o dibattimentale non implicano alcuna responsabilità dei soggetti sottoposti ad indagini ovvero imputati e che le informazioni sul procedimento penale in corso sono fornite in modo da chiarire la fase in cui il procedimento pende e da assicurare, in ogni caso, il diritto della persona sottoposta ad indagini e dell’imputato a non essere indicati come colpevoli fino a quando la colpevolezza non è stata accertata con sentenza o decreto penale di condanna irrevocabili.

 

REGGIO – Incidente sulla Statale 106: muore giovane motociclista 26enne

Un tragico incidente stradale è avvenuto ieri sera sulla Statale 106, nei pressi di San Leo di Pellaro, nella periferia sud di Reggio Calabria. Domenico Orlando, un giovane di 26 anni originario di Melito Porto Salvo, ha perso la vita in seguito a uno scontro frontale tra la sua moto e un’auto che sopraggiungeva in senso opposto. Nonostante l’intervento immediato dei soccorsi del 118, che lo hanno trasportato d’urgenza in ospedale, le condizioni del giovane si sono rivelate troppo gravi e purtroppo, dopo alcune ore, è deceduto. Sul luogo dell’incidente sono intervenuti anche gli agenti della polizia stradale, che hanno eseguito i rilievi necessari e stanno lavorando per ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto. Alla guida dell’auto coinvolta nell’incidente si trovava un altro giovane, anch’egli di età molto giovane.

FONTE: Ansa

REGGIO – Presentato a palazzo San Giorgio “RadiCi” festival di musica etnica e folk, Falcomatà: «Una scommessa che guarda alle tradizioni del Mezzogiorno e che vogliamo storicizzare»

Un nome evocativo che riporta a legami profondi e tradizioni dei territori. Anche questo è RadiCi, festival di musica etnica e folk, organizzato dall’Amministrazione comunale che animerà l’Arena dello Stretto di Reggio Calabria dal 16 al 22 agosto. Un appuntamento già annunciato, parte integrante del programma dell’Estate reggina che ha visto concerti ed eventi pronti ad accontentare un po’ tutti i palati. Il festival è finanziato dal Pn Metro Plus 21-27 Distretto culturale e turistico della Città di Reggio Calabria, cofinanziato dall’Unione Europea.
Il programma è stato illustrato nella sala del Lampadari di palazzo San Giorgio, alla presenza del sindaco Giuseppe Falcomatà, insieme all’Assessore delegato alla Programmazione Carmelo Romeo, al Consigliere metropolitano delegato alla Cultura Filippo Quartuccio e al Consigliere Delegato al Turismo Giovanni Latella.
Il programma prevede venerdì 16 agosto Il Parto delle Nuvole Pesanti; sabato 17 agosto Kalavria con Gigi Miseferi; domenica 18 agosto Terranima; lunedì 19 agosto Renanera; martedì 20 agosto Sabatum Quartet, mercoledì 21 agosto Eugenio Bennato e, infine, giovedì 22 agosto Enrico Capuano e la Tammurriata Rock. L’ingresso, alle ore 21.30, per tutte le serate sarà libero.
«Dopo la presentazione dell’Estate reggina era importante raccontare l’idea del festival Radici e ce l’abbiamo fatta grazie al via libera da Roma per l’utilizzo delle risorse comunitarie e al lavoro fatto dall’assessore Romeo, da un’idea del consigliere Quartuccio e l’ausilio del consigliere delegato al Turismo Latella, degli uffici del settore Cultura e turismo che lavorano in maniera consequenziale all’indirizzo politico. Un altro pezzo di una stagione estiva che finora ha rappresentato una scommessa vinta e che, soprattutto, non grava sul bilancio comunale. Radici apre la seconda parte dell’Estate reggina, che precede poi l’ultima parte relativa alle feste di settembre» ha spiegato Falcomatà nell’introdurre il festival».
«Crediamo che Radici – ha proseguito il primo cittadino – sia una scommessa che guarda al Mezzogiorno e che sarà vinta al pari del Live festival Rec, del festival della cultura diffusa Morgana e vogliamo che venga storicizzata negli anni. L’idea di Radici è quella di guardare al futuro senza dimenticare il passato, anzi nella piena consapevolezza che la storia, la tradizione del nostro territorio non debba essere un esercizio di stile, ma che serva a costruire il futuro. Ce lo dicono i nostri artisti che negli anni hanno reinterpretato suoni, musiche e parole della nostra tradizione popolare anche in chiave attuale con uno sguardo alle nuove generazioni. Il festival ha già un cartellone di musicisti e artisti che allieteranno cittadini e turisti gratuitamente all’Arena dello Stretto. Andiamo avanti con l’idea di un’estate che sia per tutti i gusti e le fasce d’età. Al termine di Radici, il cui senso è quello di ascoltare le nostre tradizioni, i canti e le musiche del territorio, si proseguirà con la rassegna di cinema all’aperto sempre gratuita, e poi il festival di teatro lirico e classico, intitolato a Francesco Cilea e poi il rush finale con le iniziative delle feste mariane».
«Siamo felici di questa programmazione per il 2024 con tantissimi eventi, oggi presentiamo l’ennesimo tassello – ha evidenziato Romeo – tra le linea guida date dal sindaco a febbraio, quando abbiamo iniziato a ideare l’estate, c’era come punto fermo quello di non coprire i costi delle iniziative con fondi comunali ma di trovare linee di finanziamento esterne che ci permettessero di portare avanti la nostra idea, variegata, ma che non gravasse sul bilancio. Ringrazio per questo i nostri uffici perché hanno lavorato ben oltre il loro dovere, nonostante i ritardi che non dipendono dalla nostra volontà. Si pensi che i fondi del Pon metro plus che finanziano questo evento sono stati approvati con decreto ministeriale il 7 agosto e, dopo soli 9 giorni, siamo qui a presentarli. Si tratta di festival su più giorni e puntiamo a riproporli nei prossimi anni».
Nell’illustrare i curricula dei gruppi musicali che animeranno le serate, il consigliere delegato Quartuccio ha sottolineato:«Radici è un progetto dell’Amministrazione comunale che ha voluto dare spazio e valorizzare le tradizioni musicali del Sud Italia. Radici non è il festival della musica tradizionale calabrese, ma è una rassegna della musica etno folk pop del Sud Italia. Ci sono diversi gruppi che si esibiranno all’Arena dello Stretto fino al 22 agosto. Sono felice che si sia realizzata questa iniziativa che valorizza le nostre realtà, le persone, la musica e la componente storica del nostro e degli altri territori. L’Amministrazione ha voluto pianificare e programmare una stagione estiva organizzata e in linea coi desideri della comunità: il nostro obiettivo è rispondere alle esigenze dei cittadini con eventi diversificati».
In conclusione Latella ha chiarito: «Sostenendo le tradizioni, la cultura dei nostri territori si fa un grande lavoro per chi viene a trovarci e a conoscerci. Riprendere suoni e tradizioni che negli ultimi trent’anni non sono stati attenzionati in maniera perfetta, le radici appunto, il modo di essere, ci fa recuperare il ritardo rispetto ad altre realtà territoriali.Ma ora che lo abbiamo compreso diventa un elemento fondamentale da cui ripartire».

CROTONE – Detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, arrestato uomo di 34 anni

La Polizia di Stato, nell’ambito delle attività di contrasto dei reati in genere, nella giornata del 15 Agosto, ha tratto in arresto un 34enne crotonese, sottoposto alla misura degli arresti domiciliari e con vari precedenti penali e di polizia, per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.

 

Gli operatori dell’ U.P.G.S.P., durante il controllo domiciliare, avvertendo un forte odore di sostanza stupefacente, procedevano ad una perquisizione, nel corso della quale rinvenivano sostanza stupefacente di tipo eroina del peso di grammi 146,80, cocaina del peso di grammi 33,73, hashish del peso di grammi 94,34 nonché un bilancino di precisione e diverso materiale da confezionamento, il tutto sottoposto a sequestro penale.

 

L’uomo tratto in arresto è stato posto a disposizione della Procura della Repubblica.

Poliambulatorio di Gallico, il Pd replica alla dg del’Asp di Reggio Calabria: “Ambiguità sul futuro della struttura, si faccia chiarezza al Tavolo del prossimo 26 agosto”

«Il Partito democratico di Reggio Calabria è sempre presente, attivo e propositivo nel territorio, soprattutto per la tutela del diritto alla salute, che l’Asp reggina ancora non garantisce. Rispetto al futuro del poliambulatorio di Gallico, abbiamo raccolto l’allarme e il grido di dolore di numerose associazioni locali e posto il problema della sopravvivenza di questa importante struttura». Così il Pd reggino risponde alla direttrice generale dell’Asp di Reggio Calabria, Lucia Di Furia, a proposito della possibile chiusura del poliambulatorio di Gallico, ubicato in locali di proprietà privata. «Di Furia – incalzano i dem reggini – è rimasta stizzita dai nostri interventi sul punto, ma rappresentare e difendere i cittadini, come noi abbiamo fatto, non è mai lesa maestà. Anche rispetto al problema specifico, la dg dell’Asp reggina continua con l’ipertrofia comunicativa, senza produrre alcun risultato a distanza di due anni suonati. In particolare, sul caro affitti aspettiamo da molto tempo una sua proposta, che ad oggi non si vede. Finora, che cosa ha fatto nel merito Di Furia, ha ricordato soltanto adesso l’emergenza in questione, a seguito della nostra uscita pubblica? Per inciso e a livello generale, il Pd agisce sempre alla luce del sole, quindi pretende altrettanta trasparenza. Altre forze politiche, invece, preferiscono discutere nelle stanze chiuse del potere, anche quando si tratta di assegnare incarichi pubblici, che, giova ricordare ogni volta, vanno dati a prescindere da simpatie e raccomandazioni politiche». «Riguardo al poliambulatorio di Gallico, per il prossimo 26 agosto, su sollecitazione del presidente del Consiglio comunale di Reggio Calabria, Vincenzo Marra, Di Furia – rammentano i dem reggini – ha convocato un Tavolo di confronto. Chiediamo che in quella sede ci sia chiarezza assoluta di informazioni, dato il recente comunicato ambiguo della direttrice generale dell’Asp di Reggio Calabria, la quale ha riferito che “in atto” non è prevista la chiusura del poliambulatorio di Gallico, senza però escluderne lo smantellamento nei prossimi mesi. Per tutti i cittadini, invece, quel poliambulatorio non deve essere chiuso né ora né in futuro. Di Furia la finisca di dare solo comunicazioni esterne e, soprattutto, risolva i problemi, atteso che ora ha un mandato pieno. Allora dia risposte ai cittadini, riconoscendo – conclude la nota del Pd reggino – che l’Asp di Reggio Calabria rappresenta, al momento, la peggiore sanità d’Italia». 

CORIGLIANO ROSSANO (CS) – Sequestrata discoteca abusiva in località Schiavonea

Personale del Commissariato di P.S. di Corigliano-Rossano, nell’ambito delle attività straordinarie di controllo del territorio disposte dal Questore di Cosenza, Dr. Giuseppe Cannizzaro,  ha posto sotto sequestro una nota discoteca sita sul lungomare di Schiavonea  priva delle prescritte autorizzazioni ed esercitata abusivamente.

Il decreto di sequestro preventivo d’urgenza della discoteca  è stato richiesto dalla Procura di Castrovillari, diretta dal Procuratore Dr. Alessandro D’Alessio, ed origina da una serie di controlli di Polizia svolti nei giorni scorsi sul territorio  volti ad accertare irregolarità ed abusivismo nell’ambito dei locali di intrattenimento notturno.

Al titolare dell’esercizio, 56enne con precedenti di polizia,  è stato contestato anche il  disturbo del riposo delle persone pure accertato durante i controlli dai poliziotti  e segnalato da cittadini residenti in zona.

La discoteca, priva di autorizzazioni, svolgeva abusivamente e periodicamente serate “evento” pubblicizzate anche sui social network che richiamavano molti giovanissimi.

Il tutto si comunica nel rispetto dei diritti dell’indagato (da ritenersi presunto innocente in considerazione dell’attuale fase del procedimento fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile) al fine di garantire il diritto di cronaca.

REGGIO – A Catona rompono il vetro di un’auto ed usano carte di credito rubate: due denunciati

Due persone, a ridosso delle festività di ferragosto, sono state denunciate dai Carabinieri della Stazione di Catona. I militari, a seguito di mirati accertamenti, hanno individuato un 28enne di origine rom ed una 20enne di origine polacca, ritenuti responsabili dei reati di furto aggravato su autovettura, indebito utilizzo e falsificazione di strumenti di pagamento diversi dai contanti.
Nello specifico, lo scorso luglio, i Carabinieri hanno intrapreso una mirata attività d’indagine volta a individuare gli autori di un furto su auto commesso sul lungomare di Catona, ai danni di un’anziana. Nella circostanza i malviventi, dopo aver infranto un finestrino, rubavano all’interno del veicolo della malcapitata, un portafoglio contenente denaro contante e strumenti elettronici di pagamento.
Un modus operandi evidentemente già collaudato quello messo in atto: l’uomo rapidamente danneggiava e asportava la refurtiva, per poi consegnare le carte di debito alla donna che, nell’immediatezza, provvedeva ad acquistare prodotti e ad effettuare prelievi.
L’attività posta in essere racchiude la sensibilità dell’Arma reggina in materia di tutela dei cittadini dai reati contro il patrimonio. Prendersi cura di queste problematiche e dare risposta alle richieste di aiuto delle vittime di tali delitti rappresenta una delle sfide odierne dell’Arma dei Carabinieri, al fine anche di migliore la sicurezza percepita nel centro cittadino.
È importante sottolineare che il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e che la colpevolezza degli indagati dovrà essere accertata in sede di processo, nel contraddittorio tra le parti.

 

REGGIO – Azione coordinata contro il lavoro irregolare e violazioni sanitarie, sotto la lente degli ispettori finisce una fabbrica di materiale tessile

I Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Reggio Calabria, coadiuvati dai colleghi del Comando Stazione Carabinieri di Cataforio, da personale dell’Ispettorato d’Area Metropolitana di Reggio Calabria, nell’ambito di specifica attività finalizzata a contrastare il lavoro irregolare nonché a verificare l’osservanza delle norme in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro, hanno controllato una fabbrica artigianale di materiale tessile e intimo deferendo il titolare alla locale Procura della Repubblica.
Durante il controllo, il personale ispettivo ha potuto constatare la sussistenza di diverse violazioni alla normativa giuslavorista, nonché la presenza di 2 lavoratori non regolarmente assunti i quali, peraltro, non erano stati inviati alla visita medica per l’accertamento dell’idoneità alla specifica mansione e non avevano frequentato il previsto corso di formazione in materia di sicurezza sul lavoro.
Complessivamente sono state comminate sanzioni penali ammontanti a circa 6 mila euro, nonché sanzioni amministrative per circa 11.000 mila euro con contestuale sospensione temporanea dell’attività imprenditoriale.
Trattandosi di provvedimento in fase di indagini preliminari, rimangono salve le successive valutazioni in sede processuale.

 

REGGIO – Maltrattamenti e minacce verso madre e sorella, arrestato dai carabinieri un cittadino ucraino a Sant’Eufemia d’Aspromonte

Nei giorni scorsi, i Carabinieri della Compagnia di Palmi sono intervenuti presso un’abitazione di Sant’Eufemia d’Aspromonte, a seguito della richiesta di aiuto da parte di due donne di nazionalità ucraina, vittime di maltrattamenti in famiglia. Le due, madre e sorella di un uomo di 36 anni con cui convivevano, hanno denunciato di essere state insultate e minacciate dall’uomo.
Il soggetto, già sottoposto a detenzione domiciliare dal marzo 2024 per episodi analoghi, aveva iniziato ad aggredire verbalmente le parenti, scatenando una lite dopo il rifiuto della sorella di acquistargli un nuovo telefono cellulare. Dalle minacce, l’uomo è passato alla violenza, lanciando oggetti contro le due donne, costringendole a rifugiarsi in una stanza della casa.
Grazie alla tempestiva chiamata ai Carabinieri, i militari della Stazione di Sant’Eufemia sono intervenuti immediatamente seguendo il protocollo del “codice rosso” e hanno proceduto all’arresto del 36enne, che è stato poi trasferito in carcere in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto.
Le due vittime, assistite da personale sanitario e dai Carabinieri, sono state invitate a sporgere formale denuncia.
L’Arma dei Carabinieri continua a garantire la sua presenza costante e attiva per la tutela delle vittime di violenza domestica e per la protezione delle persone più vulnerabili, confermando il proprio impegno a scongiurare situazioni potenzialmente tragiche. La prontezza dei militari ha infatti permesso di allontanare un grave pericolo per le due donne, salvaguardando così la loro sicurezza.
Trattandosi di provvedimento in fase di indagini preliminari, l’indagato è da considerarsi innocente fino alla sentenza definitiva.