REGGIO – Pierino, il lupo e Rocco Papaleo: la favola musicale di Prokofiev diventa spettacolo all’Arena dello Stretto al Festival Cilea

Il penultimo appuntamento del “Cilea Lyric & Classic music Festival” prevedeva in programma la favola musicale del compositore russo Sergej Prokofiev “Pierino ed il lupo” con la partecipazione straordinaria, come voce recitante, del noto attore Rocco Papaleo. Arena dello Stretto che sembra anche troppo piccola per accogliere un pubblico da subito entusiasta e numerosissimo. Persone in piedi anche dopo l’ultimo gradone in alto e, addirittura, fuori dalle transenne a chiusura del transito pedonale nella parte bassa.

L’attore lucano esordisce subito nelle vesti di presentatore intrattenitore spezzando il silenzio di un’attesa che, per la puntualità dell’inizio, è durata veramente poco. Ironia sottile e mai banale quella di Papaleo, riesce a parlare di cose serie facendo sorridere e sa quali tasti toccare, tanto quanto un musicista, per far divertire il pubblico tenendo alta l’attenzione.

Non a caso sceglie di stare proprio tra le persone, camminando, abbracciandole, baciandole ed empatizzando immediatamente lo spirito di quello che sarà lo spettacolo. Non fa economia di ringraziamenti e complimenti: tanto all’orchestra che al dir. Alessandro Tirotta ma anche, per l’appunto, al numerosissimo pubblico con il quale vuole mantenere questo costante legame emotivo a doppio filo.

Tirotta dà il “via”, con la sua bacchetta, al primo brano della Suite n 1 di Bizet, l’atmosfera leggera dell’Arena diventa suggestiva e queste deliziose musiche si incorniciano nel quadro magico e naturale dello Stretto.

Un’atmosfera capace di coinvolgere il pubblico, accompagnando con le mani, in un famosissimo “toreador” che chiude un’apprezzatissima esecuzione della Suite prima di passare a “Pierino e il lupo”.

Un simpatico fuori programma fa diventare il consigliere metropolitano Filippo Quartuccio un improvvisato direttore d’orchestra per due brani tra cui la famosissima “Radetsky”, esperimento inaspettato ma ben riuscito che, stando all’ironia di Papaleo, “dimostra che il direttore d’orchestra non serve a niente e che i musicisti possono suonare anche senza!”.
Ovviamente si tratta solo di una delle tante scherzose provocazioni che, fin da inizio serata, diventano spettacolo nello spettacolo: a tratti esilarante.
La scena torna, dunque, tutta a Papaleo che introduce la “favola musicale” in modo giocoso facendo scoprire alle persone quali strumenti interpreteranno musicalmente i personaggi della favola; un passaggio che, nel divertire, fa realizzare il potere figurativo e descrittivo della musica.

Si seguono armoniosamente orchestra e parlato, suono e parola. Non annoiano mai e tessono un filo di curiosità che conduce alla fine facendo scomparire il tempo: come succede in ogni vera ed autentica favola.

Alla fine da “Pierino e il lupo” diventa, potremmo dire, “Pierino, il lupo e Papaleo”, perché lui stesso diventa “personaggio” e favola.
Lo scroscio degli applausi sembra anch’esso un’onda travolgente del mare dello Stretto e sancisce il successo assoluto di un evento impeccabile in ogni suo aspetto.

L’ultimo appuntamento in programma, di questo straordinario festival, è sul tema di “Cinema e Musica” curato dalla regia di Claudio Bagnato, la direzione dell’orchestra di Alessandro Bagnato e la voce recitante di Gigi Miseferi. Si preannuncia un altro grande successo.

REGGIO – Al deposito Atam di via Foro Boario installate le nuove colonnine per la ricarica dei bus elettrici

Il sindaco Falcomatà: “Azienda innovativa e dinamica, punta ancora a crescere per servizi sempre più sostenibili, multimodali, puntuali ed efficienti”

Proseguono i lavori del nuovo deposito ATAM di Via Foro Boario. L’intervento pone particolare riguardo alla generazione di servizi per i bus elettrici che entro i prossimi due anni saranno circa 70, di cui 24 arriveranno entro il 2024, circa 20 nel 2025 e nel 2026 la restante parte. Ad oggi sono state già installate presso lo storico deposito le prime 20 colonnine di ricarica per l’energia elettrica, marca Jema del gruppo Irizar.

L’investimento per la realizzazione del deposito bus di Via Foro Boario è di 5 milioni di euro, con fondi PNRR. L’infrastruttura è stata progettata per garantire postazioni di ricarica per gli autobus: ogni postazione è compatibile con i più recenti standard tecnologici e ogni autobus avrà a disposizione fino a 150 kWh di potenza che vengono modulati tramite un sistema di controllo intelligente e flessibile. Il deposito di Via Foro Boario e il Terminal Bus di Largo Botteghelle, a fine lavori, ospiteranno 70 punti di ricarica e verranno utilizzati per alimentare tutta la flotta dei bus elettrici.

“Un’importante innovazione che si unisce a tanti altri investimenti che, insieme ai soci di ATAM SpA, Comune e Città Metropolitana di Reggio Calabria, stiamo facendo sul trasporto pubblico locale” ha affermato in una nota il Consiglio d’Amministrazione di Atam guidato da Giuseppe Basile. “Un investimento nella direzione di un servizio pubblico sempre più efficace ed efficiente, volto a promuovere soluzioni eco-sostenibili per il trasporto pubblico locale”.

La flotta di autobus elettrici contribuirà in modo significativo alla riduzione delle emissioni nocive e alla transizione verso una mobilità più pulita. Peraltro, la realizzazione di altri due impianti dedicati alla ricarica dimostra l’impegno a espandere la mobilità sostenibile sul territorio.

“Siamo soddisfatti del percorso di crescita ed innovazione intrapreso dalla nostra società titolare del servizio di trasporto pubblico locale” ha affermato il sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà commentando lo stato di avanzamento dei lavori. “Il posizionamento delle nuove colonnine per la ricarica dei mezzi elettrici è un ulteriore tassello che punta all’obiettivo di una totale rigenerazione della flotta, oggi una delle più nuove in Italia, nell’ottica di un servizio sempre più puntuale, confortevole ed al passo con le esigenze degli utenti, non solo i cittadini ma anche i turisti che per i loro spostamenti utilizzano sempre più spesso i mezzi pubblici. Il trasporto pubblico locale a Reggio ha ormai intrapreso la strada della sostenibilità e del rispetto dell’ambiente, obiettivi che vanno di pari passo con una crescita del servizio, in maniera integrata e multimodale, per servizi sempre più a misura di cittadino”.

“Ricordo – ha concluso il sindaco – quando qualche anno fa Atam era un’azienda completamente decotta, pronta per portare i libri in tribunale. In un decennio la situazione si è completamente ribaltata e l’azienda oggi è pronta ad abbracciare nuove sfide, in maniera dinamica ed innovativa, ampliando il proprio personale, allargando ed implementando i servizi, in maniera sempre più efficiente e capillare, su tutto il territorio cittadino, nell’ottica di un orizzonte metropolitano, anche nell’idea di un servizio integrato nell’area dello Stretto, che costituisce per noi un nuovo obiettivo da perseguire”.

Poliambulatorio di Gallico e sanità territoriale , Giordano: «Bene risposta dell’Asp, ora si prosegua col confronto e si faccia il consiglio comunale»

Il consigliere comunale dopo l’esito positivo della riunione svoltasi nella sede dell’Asp di Reggio Calabria con il direttore generale Lucia Di Furia

 

Ha avuto esito positivo la riunione svoltasi nella sede dell’Asp di Reggio Calabria con il direttore generale Lucia Di Furia, richiesta dal presidente del Consiglio comunale Enzo Marra per scongiurare la paventata chiusura dell’Asp di Gallico. Una riunione alla quale hanno partecipato, tra gli altri, il presidente della commissione Politiche sociali e della salute, il consigliere Giovanni Latella, i consiglieri comunali Giuseppe Giordano, Giuseppe Marino, Franco Barreca. Un incontro che è servito ad avviare un proficuo confronto tra Asp e Amministrazione comunale sul tema generale della sanità sul territorio della città di Reggio Calabria. Primo esito dell’incontro è che il direttore Di Furia ha ribadito che non è nelle previsioni dell’Asp la chiusura del Poliambulatoria di Gallico.

 

L’obiettivo, dopo questa prima riunione, è rivedersi tra un mese, per fare il punto su tutta questione relativa alla sanità. Resta ferma comunque la volontà di convocare un consiglio comunale ah hoc per discutere, come già anticipato, delle tematiche sanitarie.

 

«Nel corso della riunione – ha affermato Giordano – ho ribadito che è necessario che la struttura di Gallico, nell’ottica più in generale del potenziamento della sanità del territorio, venga non solo mantenuta, ma debba essere definita come un punto fisso dell’erogazione dei servizi della città e che l’Asp debba porre in essere un processo immediato di reintegro  del personale, considerato il turnover degli amministrativi, andati o prossimi alla quiescenza, per garantire gli elevati target erogati fino ad oggi dalla struttura. Devono essere potenziate le specialistiche affinché questa struttura possa consolidarsi in una strategia che deve vedere sul territorio comunale un ampliamento delle strutture: passando dal polo Nord di Gallico, al polo Sud di via Padova e con il possibile recupero del poliambulatorio nel territorio di Pellaro poiché la città, per il numero di abitanti, la sua configurazione territoriale e il bacino d’utenza notevole ha necessità di avere una rete adeguata e di prossimità soprattutto nelle aree periferiche. Si è ribadito inoltre che la sede debba diventare una della Unità delle Cure primarie complesse affinché la struttura  di Gallico possa effettivamente fare un salto di qualità».

 

Rassicuranti in generale le risposte del direttore Di Furia che ha evidenziato la ferma volontà di voler rafforzare la medicina sul territorio.

«Come consiglieri – ha aggiunto Giordano – abbiamo ribadito che anche in futuro i presidi esistenti non dovranno mai essere suppliti da eventuali messe in esercizio delle due case di comunità che si trovano all’interno della città di Reggio Calabria. Comunque è importante che tutti questi temi vengano affrontati anche in consiglio comunale e il direttore ha dato già la sua disponibilità a parteciparvi. Pertanto dopo l’attività di commissione e questo primo tavolo tecnico e dei successivi sarà necessario che il consiglio comunale assuma determinazioni sull’organizzazione della sanità della città integrando anche l’Atto aziendale dell’Asp».

 

Sulla questione dei fitti passivi – ha detto il consigliere – si tratta di un tema che non può riguardare la struttura di Gallico che è un presidio sempre in attivo sia sotto il profilo delle prestazione, sia su quello economico, tenuto conto che il diritto alla salute non può essere mai considerato un “costo”. Il direttore ha assicurato che non è quello del fitto il tema del mantenimento del poliambulatorio di Gallico e che comunque il rinnovo del contratto per un anno sarà attuato per tutte le strutture sanitarie. In ogni caso, saranno trovate soluzioni che, riteniamo, debbano essere assicurate dalla Regione e dall’Asp per le loro competenze specifiche».

«Il potenziamento della struttura – ha concluso il consigliere – significa mantenere anche la continuità assistenziale che viene erogata attraverso il punto della guardia medica. In particolare, il  tema del riordino delle postazioni delle guardie mediche sarà oggetto di discussione in Conferenza dei sindaci per trovare soluzioni adeguate al mantenimento. Su mia richiesta, il direttore ha specificato che anche nella zona Nord si darà luogo a un’Aggregazione funzionale territoriale che riguarda il sistema di unione dei medici di base per garantire la continuità assistenziale».

REGGIO – Nuovi totem interattivi, Latella: «Più servizi e informazioni per una città smart e interattiva, pronta ad accogliere i turisti»

Le parole consigliere comunale con delega al Turismo dopo l’approvazione da parte della Giunta del progetto di installazione dei pannelli interattivi in diverse zone della città

«Sempre più servizi e informazioni per una città più smart pronta ad accogliere i turisti e a coccolare i reggini». Così il consigliere comunale con delega al Turismo, Giovanni Latella ha commentato l’atto col quale la Giunta comunale, guidata dal sindaco Giuseppe Falcomatà, ha deliberato nei giorni scorsi il programma che prevede il posizionamento di diciassette nuovi totem informativi interattivi in diverse zone della città.

«La nostra è una città che continua a investire sulla digitalizzazione dei servizi informativi diretti a cittadini e turisti. Un servizio importante per i tanti viaggiatori che arrivano e che continueranno ad arrivare nella città dello Stretto ancora fino ad autunno inoltrato considerate le temperature miti. Da qui la scelta del posizionamento dei nuovi totem in punti chiave per la divulgazione di contenuti promozionali e la conseguente fruizione di servizi informativi contenuti del portale internet del turismo del Comune, a cui si somma la gestione di ulteriori funzioni operative che saranno implementate in un momento successivo. In particolare le zone interessate saranno: teatro comunale Cilea, due sul lungomare monumentale Falcomatà, uno al Waterfront, poi al Museo, Castello Aragonese,  porto e aeroporto e Stazione centrale».

«Per questa ulteriore innovazione, che si aggiunge a quelle già esistenti – ha concluso Latella – voglio ringraziare in particolare il sindaco Falcomatà, l’assessore alla Programmazione Carmelo Romeo e l’ufficio Upi con Giuseppe Quartuccio, perché è grazie a questi piccoli grandi accorgimenti che l’Amministrazione mostra di avere uno sguardo attento nell’ottica di una pianificazione futura».

Al via lunedì la nuova campagna di scavo archeologico nei Santuari dell’antica città di Locri Epizefir

Il progetto, finanziato con fondi del Ministero della Cultura e voluto dal Direttore Generale Massimo Osanna, è realizzato dalla Direzione regionale Musei Calabria, con la direzione scientifica del Dirigente, prof. Filippo Demma, e con il supporto scientifico del Dipartimento di Storia Culture e Civiltà e della Scuola di Specializzazione in Archeologia dell’Università di Bologna, diretta dalla Prof.ssa Elisabetta Govi. La collaborazione si inserisce tra le attività previste dalla Convenzione per le attività scientifiche di ricerca, valorizzazione e miglioramento della fruizione del patrimonio afferente alla Direzione regionale Musei Calabria, stipulata nell’aprile scorso con l’ateneo emiliano.

Le indagini archeologiche, volte a migliorare la conoscenza, l’accessibilità e la fruizione dell’antica polis, si focalizzeranno sue due dei più importanti santuari locresi, quello del Themosmophorion e quello del Tempio in località Marasà. Nel primo caso, gli scavi archeologici avranno lo scopo di recuperare i confini originari dell’area sacra, con l’obiettivo di migliorare la comprensione dell’intera struttura e chiarire i rapporti con i complessi sacri vicini. Presso il Tempio di Marasà verra eseguito un saggio in un’area mai indagata prima con metodologia stratigrafica.

Sarà allestito, inoltre, un cantiere didattico con la presenza degli studenti dell’Università di Bologna che seguirà i principi dell’Archeologia Pubblica e sarà visitabile anche da parte del pubblico, che verrà informato del progresso delle indagini anche con conferenze periodiche e post sui social della missione.” (Inserire indirizzo pagine social).

«Continua anche nel campo degli scavi archeologici – sottolinea il Direttore Filippo Demma – il grande lavoro riportare alla luce la storia della Magna Grecia; è il segno del nuovo corso che investe i beni culturali e i luoghi della cultura calabresi. La collaborazione con un Ateneo di eccellenza come l’Alma Mater Bolognese è un punto qualificante del progetto, che consentirà anche di formare i giovani archeologi in uno dei contesti più interessanti del Mediterraneo».

«Questo progetto – ha spiegato la Direttrice del sito Elena Trunfio – rappresenta un ulteriore tassello per mettere in pratica la visione strategica che abbiamo immaginato per la riqualificazione del Parco. L’indagine archeologica ci permetterà di migliorare la comprensione del sito e una maggiore consapevolezza costituisce garanzia di scientificità nel racconto che offriremo ai nostri visitatori. Il Tempio di Marasà è il luogo più iconico di Locri Epizefiri: riprendiamo dopo oltre cento anni gli scavi nella stessa area che permise a Paolo Orsi di recuperare il famoso gruppo scultoreo dei Dioscuri. E’ una grossa opportunità, nonché una sfida, che stiamo cogliendo con grande entusiasmo, oltre che con impegno scientifico».

“La partecipazione dell’Università di Bologna al progetto di ricerca e di scavo a Locri Epizefiri – ha detto in conclusione la Prof.ssa Elisabetta Govi – costituisce per i nostri studenti una straordinaria occasione di conoscenza di uno dei siti più importanti della Magna Grecia e del Mediterraneo, dando la possibilità di maturare una preziosa esperienza nell’ambito della “archeologia del sacro”, un filone di indagine tra i più complessi e importanti. La collaborazione tra la Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici di Bologna e la Direzione regionale Musei Calabria garantisce la sinergica condivisione di obiettivi formativi, mettendo in atto le più avanzate metodologie di ricerca e le migliori strategie di gestione e valorizzazione dei beni archeologici”.

REGGIO – Arriva “Senseable”, prima edizione della Summer School dello Stretto

SENSEABLE, la summer school dello stretto è un’iniziativa promossa dall’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria realizzata nell’ambito del progetto di ricerca o1k0s a cura dei proff. Paola Bommarito e Giacomo Tufano che si svolge dal 2 al 5 settembre.
La prima edizione della summer school è condotta da Oriana Persico, artista, cyber-ecologista ed esperta di inclusione digitale nata a Reggio Calabria, in collaborazione con il centro di ricerca HER She Loves Data e le ricercatrici Carmen Guarino e Debora Pizzimenti.
La summer school produrrà un intervento artistico che sarà presentato giovedì 5 settembre ore 18:30 negli spazi esterni del Mu.Stru.Mu in un evento aperto alla cittadinanza animato da una mostra, un talk e una performance.

La summer school segue la struttura di una residenza artistica: coinvolge 30 partecipanti (studenti, artisti e ricercatori), che per quattro giorni consecutivi sperimenteranno una modalità intensiva di progettazione che li porterà a produrre un’installazione artistica “datapoietica” connessa con la città di Reggio Calabria e l’ecosistema dello stretto.

“Da più di due anni l’Accademia di Reggio Calabria mette al centro della sua mission l’apertura alla cittadinanza e la relazione con il territorio, rafforzando un nuovo modo di intendere e agire all’interno di un’istituzione dedicata all’alta formazione artistica – afferma il direttore dell’AbaRc Piero Sacchetti -. La Summer School Senseable si inserisce pienamente in questa visione, crea legami tra le istituzioni d’arte e di ricerca del territorio e si configura come un esempio perfetto del modo in cui si fa ricerca in un’Accademia di Belle Arti”.

SENSEABLE mette al centro le ricerche del duo artistico Iaconesi/Persico, uno tra i più influenti delle New Media Art in Italia, attivi internazionalmente nel campo dell’arte elettronica, della sperimentazione con le nuove tecnologie e della collaborazione fra l’arte e la scienza.

“Invitare Oriana Persico a condurre la Summer School significava per noi dare voce a un desiderio: portare a Reggio Calabria artisti del mondo digitale di fama internazionale a confrontarsi con i nostri studenti, insieme ad altri artisti e ricercatori del territorio. Senseable si inserisce nelle attività della scuola di Nuove Tecnologie dell’Arte, che porta avanti una ricerca attraverso le pratiche artistiche e i nuovi linguaggi della comunicazione – aggiungono i professori Paola Bommarito e Giacomo Tufano -.

La summer school rappresenta un luogo privilegiato di sperimentazione e ricerca, un progetto che ci permette di indagare il modo in cui le tecnologie avanzate e digitali possano, oggi, alimentare una pratica artistica che attiva processi di partecipazione e cura del territorio”.

Il gruppo di partecipanti sperimenterà il processo della DataMeditation: una “ri-mediazione” dell’antica pratica della meditazione attraverso i dati e la computazione. La DataMeditation è un rituale che consente alle società e agli individui di unirsi attorno ai dati, generando significato, nuove forme di empatia, interconnessione e conoscenza. Creata dagli artisti nel 2020, e ispirata dall’esperienza del lockdown pandemico, la DataMeditation è stata presentata presso l’Hackers & Designers Academy 2020 ad Amsterdam, l’Università di Toronto,  il Museo d’Arte Moderna di Trieste, la Fondazione Baruchello e il Museo MAXXI di Roma.

I partecipanti avranno accesso a preziosi materiali di archivio, che costituiranno la base della progettazione, incluso il codice del software della DataMeditation scritto da Salvatore Iaconesi: un’occasione per conoscere intimamente l’artista, scomparso proprio a Reggio Calabria nel luglio 2022.

“SENSEABLE è un evento speciale. La summer School è la prima azione di recupero, sistematizzazione e trasmissione dell’eredità che Salvatore ci ha lasciato in custodia. Ciò ha significato, per me, iniziare a riflettere sul futuro e la costruzione del nostro archivio. Non era previsto, dovevo iniziare da qualche parte, ma è significativo, emozionante e anche simbolico che questa impresa parta proprio da Reggio Calabria. Sono grata all’Accademia di Belle Arti, al direttore, ai partecipanti e ai docenti che, con la loro presenza e il loro entusiasmo, hanno permesso che tutto ciò accada” – conclude Oriana Persico.

FOCUS: la mostra mostra-evento aperta alla città

Giovedì 5 settembre dalle ore 18:30, presso gli spazi esterni del Mu.Stru.Mu – Museo dello Strumento Musicale, le installazioni artistiche prodotte all’interno della Summer School si trasformano in una mostra, aperta al pubblico e gratuita.

L’evento si apre con un talk di approfondimento sulla relazione tra arte, dati e tecnologia e sul modo in cui un’opera d’arte digitale possa essere conservata e tramandata nell’era dei dati e dell’interconnessione globale.

A seguire, un momento performativo in ricordo dell’artista Salvatore Iaconesi e la consegna degli attestati ai partecipanti che diverranno i primi “Custodi del Codice”.