ROCCELLA J. (RC) – Soccorsi a trenta miglia dalla costa 96 migranti, tra cui minori non accompagnati e donne incinte

Non accennano a fermarsi gli sbarchi di migranti nel porto di Roccella Jonica, nella Locride. Stasera, nello scalo reggino, ne è arrivato un altro gruppo di 96 migranti, di nazionalità irachena, iraniana ed afghana.

Si tratta di sessantatré uomini, ventuno donne, due delle quali in stato di gravidanza, dodici minori, alcuni non accompagnati. I migranti sono stati soccorsi, a circa trenta miglia dalla costa calabrese, dalla Guardia costiera di Roccella Ionica mentre viaggiavano a bordo di una barca a vela partita una settimana fa dalla Turchia.
Dopo i primi controlli medici e delle forze dell’ordine, i migranti, su disposizione della Prefettura di Reggio Calabria, sono stati temporaneamente ospitati nella tensostruttura realizzata nell’area portuale e gestita dalla Croce rossa e da un’equipe di Medici senza frontiere in attesa di essere trasferiti in un centro di accoglienza.
Con quello di stasera è salito a 27 il numero degli sbarchi nel porto di Roccella negli ultimi quattro mesi, per un totale di 1.600 migranti.

PLATÌ (RC) – Rinvenuta arma clandestina e 5 piante di canapa indiana, arrestato 59 enne

Continua senza sosta l’azione di contrasto dell’Arma dei Carabinieri nella lotta alla produzione e al traffico di sostanze stupefacenti. I militari della Locride, con il coinvolgimento di unità speciali hanno conseguito ulteriori e importanti risultati.

In particolare, negli ultimi giorni, i militari della Compagnia di Locri, assieme a personale dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Calabria, in zone impervie del Comune di Platì, nell’ambito di un servizio finalizzato al controllo del territorio, hanno arrestato un 59 enne trovato in possesso di un fucile modificato, paragonabile a arma clandestina e che si dedicava alla coltivazione di canapa indiana avendo realizzato una piccola piantagione nel fondo agricolo di sua proprietà.

I militari dell’Arma, nello svolgimento della loro pattuglia, hanno notato alcune piante sospette  sporgere dalla recinzione del fondo agricolo, di conseguenza, attraverso un più accurato controllo hanno accertato la presenza di piante di “marijuana”, dell’altezza di circa 150 cm, pronte per la raccolta. Successivamente, nel corso dell’attività hanno anche rinvenuto all’interno di un muretto a secco, un tubo di plastica con all’interno un fucile privo di matricola.

L’attività di contrasto alla produzione di stupefacenti e alla detenzione di armi clandestine condotta dai militari della Compagnia Carabinieri di Locri è attiva e incessante. Infatti, questi risultati si inseriscono in un quadro più ampio di operazioni anti-droga condotte dall’Arma nella provincia reggina, in un contesto particolarmente difficile ove l’attività di controllo sul territorio dell’Arma rappresenta l’unica e la principale forma di prevenzione in grado di incidere direttamente sulla percezione di sicurezza dei cittadini.

Il procedimento si trova attualmente nella fase delle indagini preliminari e per l’arrestato vige il principio di non colpevolezza fino alla condanna definitiva.

Il grande tennis torna al CT Rocco Polimeni di Reggio Calabria: Next Gen macroarea Sud under 10/12/14 maschile e femminile

Giovanni Latella “Il Circolo Polimeni si conferma un punto di riferimento per il tennis del Sud Italia e per la Calabria, e questi appuntamenti ne sono la testimonianza.

Le giovanissime leve del tennis meridionale, gli aspiranti partecipanti agli Internazionali d’Italia e i nuovi appassionati del Pickleball calabrese saranno di scena nei prossimi giorni, a Reggio Calabria, ospiti dei campi del Circolo tennis Rocco Polimeni. Sono tre gli eventi che si svolgeranno in Riva allo Stretto e che registrano il patrocinio del Comune di Reggio Calabria che ha partecipato alla presentazione con il consigliere delegato allo Sport e Turismo, Giovanni Latella.

Il primo, già in fase di svolgimento è il torneo Next Gen per le categorie under 10/12/14 maschile e femminile, macroarea Sud, che si concluderà domenica 13 ottobre. Per l’occasione sono già presenti in città 195 giovanissimi tennisti che si contenderanno l’accesso diretto, in caso di vittoria, alle Next Gen di Torino 2024. Il secondo, si tratta del torneo di prequalificazioni degli Internazionali BNL d’Italia di Roma, maschile, che ha un montepremi di 10.800 euro, e che registrerà la presenza di circa 100 tennisti provenienti da tutta Italia. Il vincitore del torneo avrà la possibilità di accedere direttamente al tabellone di prequalificazioni nazionali al Foro Italico a Roma.
Ci sarà anche spazio per il Pickleball, una nuova disciplina, nata negli Stati Uniti e che proprio al Circolo del Tennis Polimeni registrerà la finale Master regionale, il 13 ottobre. Per il consigliere comunale delegato Giovanni Latella “il Ct Polimeni si conferma un punto di riferimento per il tennis del Sud Italia e per la Calabria, e questi appuntamenti ne sono la testimonianza. Il circolo da sempre rappresenta un vanto non solo sportivo, ma anche sociale e culturale, inserito in un contesto urbano molto importante per lo sport, grazie alla presenza del Palacalafiore e di altre strutture sportive. Il tennis – ha ricordato Latella – proprio grazie al circolo Polimeni, ha sempre offerto grandi momenti di tennis, anche internazionale, auguro quindi un grande in bocca al lupo a tutti i tennisti dei tre tornei”.

“L’area di Pentimele è oggetto di una grande riqualificazione urbanistica – ha aggiunto – legata proprio allo sport e al tempo libero, puntando a divenire un punto di eccellenza per i tanti giovani che praticano le diverse discipline. La giunta comunale guidata dal Sindaco Giuseppe Falcomatà, è impegnata da anni per il miglioramento ed ammodernamento delle strutture sportive, per offrire a tutti i praticanti – ha concluso – la possibilità di potersi allenare e competere al pari degli altri giovani d’Italia”.

REGGIO – A Palazzo San Giorgio Ecologia Oggi presenta il nuovo Piano dei Servizi. Falcomatà: «La città merita un servizio decoroso e dignitoso»

Il primo cittadino: «Un incontro che è servito a definire meglio i piani operativi della società ed efficientare l’erogazione del servizio da qui alle prossime settimane»

Riunione operativa a palazzo San Giorgio per la presentazione del nuovo piano dei servizi di Ecologia Oggi, la società di gestione del servizio di igiene urbana e raccolta rifiuti per il Comune di Reggio Calabria. Per l’Amministrazione comunale c’erano il sindaco Giuseppe Falcomatà, il vicesindaco e assessore all’Ambiente Paolo Brunetti, il capo di gabinetto Antonio Ruvolo ed il dirigente del Settore Domenico Richichi. Ad illustrare il piano erano presenti i vertici della società calabrese che si è aggiudicata il bando nei mesi passati.

Il sindaco Falcomatà, in particolare, ha ascoltato le modalità con le quali verrà declinato il nuovo piano di raccolta ed ha ribadito la necessità di un servizio più puntuale nella varie zone cittadine per il raggiungimento e il rispetto degli obiettivi previsti dal contratto. Nei prossimi giorni proseguiranno gli incontri, con il supporto del Settore Ambiente del Comune, per entrare nel dettaglio del piano operativo.

«La città merita un servizio decoroso e dignitoso. Che si tratti del centro, come dei quartieri popolari, dove c’è maggiore sofferenza, delle periferie, delle frazioni, dei grandi condomini non ci deve essere percezione di vivere in una zona meno attenzionata» ha specificato il primo cittadino. «Un incontro che è servito a definire meglio i piani operativi della società ed efficientare l’erogazione del servizio da qui alle prossime settimane – ha ribadito in conclusione Falcomatà – le società private che operano a Reggio Calabria devono tener presente che hanno l’onore di servire una città bellissima ed è necessario mantenere standard elevati di decoro e di igiene urbana. In questo senso il mio invito è rivolto anche ad Ecologia Oggi, con il massimo spirito collaborativo, affinchè sia organizzato il servizio in modo da andare incontro alle esigenze di un territorio vasto e complesso come il nostro».

CALABRIA – Carceri, Luca Maglia: “Trattamenti disumani e degradanti”

Nei giorni scorsi il Garante regionale dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale, avvocato Luca Muglia, è stato audito davanti alla Terza Commissione “Sanità, Attività sociali, culturali e formative” del Consiglio regionale in merito alle criticità riguardanti lo stato delle carceri in Calabria.

In Commissione, l’attenzione si è focalizzata sulle principali lacune del sistema penitenziario calabrese, in particolare riguardo le condizioni degradanti in cui i detenuti sarebbero costretti a vivere, lamentando principalmente la presenza di schermature in plexiglass sulle sbarre delle finestre delle camere detentive presso alcune sezioni delle Case circondariali di Cosenza, Reggio Calabria e Vibo Valentia.

“Quanto alla segnalazione diretta alla Commissione per la tutela e la promozione dei diritti umani del Senato – ha dichiarato il Garante regionale – “il mio auspicio è che vi sia un intervento tempestivo ed efficace, previa attivazione di tutti gli strumenti conoscitivi necessari, potendosi ravvisare nella
fattispecie una violazione dei diritti umani fondamentali. Invero, a proposito delle schermature in plexiglass, che durante la scorsa estate hanno innalzato a dismisura le temperature delle camere detentive ove sono posizionate, ho evidenziato che nei casi in cui sussistano contestualmente fattori
negativi, quali la mancanza di aria e/o di luce naturale, la cattiva aereazione, una temperatura insufficiente o troppo elevata nei locali e le cattive condizioni igienico-sanitarie, la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ha riconosciuto la sussistenza di trattamenti disumani e degradanti e la violazione dell’art. 3 della Convenzione”.

L’audizione davanti alla Terza Commissione del Consiglio regionale aveva una duplice finalità: illustrare il contenuto della Relazione semestrale 2024 in cui vengono indicate le condizioni di detenzione e lo stato dei diritti umani negli istituti penitenziari calabresi e negli altri luoghi di privazione della libertà; richiedere l’intervento della Terza Commissione affinché la stessa solleciti una presa di posizione della Regione Calabria, secondo le modalità ritenute più opportune, volta a richiedere alle autorità politiche ed amministrative competenti sul piano nazionale una maggiore attenzione alla situazione penitenziaria calabrese e l’adozione di provvedimenti – legislativi ed organizzativi – urgenti con specifico riferimento al sovraffollamento alle condizioni strutturali degli istituti e alle carenze di organici.

CALABRIA – Workshop Transizione digitale Enti locali, Pietropaolo: “Rafforzare le competenze per migliorare i servizi a cittadini e imprese”

Si è svolto oggi, nella sala verde della Cittadella regionale di Catanzaro, il primo dei due workshop organizzati dal Dipartimento Transizione digitale ed Attività strategiche della Regione in collaborazione con l’Università della Calabria, sul tema del rafforzamento della digitalizzazione nella Pubblica Amministrazione. L’iniziativa nasce nell’ambito di un più ampio percorso che la Regione Calabria ha intrapreso per la promozione di una cultura finalizzata a rafforzare le competenze digitali, semplificare i processi amministrativi e migliorare i servizi offerti a enti locali, cittadini e imprese.

Durante l’iniziativa, a cui hanno preso parte, il vicepresidente della Giunta regionale, con delega alla Transizione digitale, Filippo Pietropaolo; il dirigente generale del dipartimento Transizione digitale, Tommaso Calabrò; i docenti Unical Roberto Guarasci e Domenico Talia e Rosamaria Santacaterina del dipartimento regionale Transizione digitale, sono stati trattati i temi relativi alla Strategia Digitale della Regione Calabria, i ruoli del Responsabile della Transizione Digitale e della Conservazione Documentale, Cloud e Open Data nella Pubblica Amministrazione.

“Oggi – ha spiegato il vicepresidente della Giunta Pietropaolo – abbiamo voluto organizzare una giornata di formazione-informazione e di confronto con i responsabili della Transizione Digitale e i referenti degli Enti locali calabresi coinvolti nel processo di digitalizzazione della Pubblica Amministrazione.

Un progetto che si inserisce nell’ambito di una serie di iniziative che stiamo realizzando per favorire gli enti di fronte a un processo di rafforzamento dei servizi digitali all’interno delle amministrazioni. Siamo impegnati da un lato a supportare l’azione del dipartimento nazionale della presidenza del Consiglio, che fornisce contributi per lo sviluppo di applicativi, e dall’altro a sostenere nella formazione il personale che deve adeguarsi all’utilizzo di tali programmi. Il Responsabile della Transizione digitale è tra l’altro una figura prevista per legge e che tutti i Comuni devono avere.

La Regione si sta sforzando affinché tutte le realtà amministrative, anche le più piccole, se ne dotino al più presto in modo da sviluppare più velocemente la transizione digitale, che equivale ed erogare servizi sempre più efficienti ai cittadini e alle imprese. La Regione completerà questo percorso realizzando la società digitale in house, attraverso una legge che sarà portata a breve all’esame del Consiglio per essere approvata, e che favorirà lo sviluppo integrato e organico dei servizi digitali in funzione di un più sinergico ecosistema regionale”.

Il dirigente generale alla Transizione digitale della Regione, Tommaso Calabrò, ha esposto durante la sua introduzione al workshop la strategia relativa alla digitalizzazione regionale, scaturita dall’analisi dei punti forza e di debolezza esistenti, dei rischi da evitare e dai divari da colmare per raggiungere gli obiettivi prefissati, dalle opportunità e dagli strumenti e gli applicativi da utilizzare.

“Le linee strategiche – ha spiegato Calabrò – sono composte da una prima parte riguardante il funzionamento ammnistrativo, da una seconda rivolta ai servizi digitali ai cittadini e alle imprese, una terza alle semplificazioni amministrative e una quarta dedicata alla realizzazione degli ecosistemi. Quest’ultima linea strategica ci ha permesso di fatto di riordinare quel caos ammnistrativo e informatico che era presente in Regione e che era dovuto essenzialmente alla parcellizzazione degli interventi nei diversi dipartimenti, privi fino a poco tempo fa di una regia centrale. Abbiamo dunque dato unitarietà agli interventi presenti e garantito continuità, attraverso una trasversalità informatica tra i vari dipartimenti.

La giunta regionale ha poi voluto che il dipartimento della Transizione digitale fosse il coordinatore unico di tutti gli interventi relativi ai sistemi informativi. E così abbiamo anche definito un piano importante all’interno del Programma regionale in cui sono a disposizione circa 200 milioni di euro, che ci permettono di avviare in maniera ordinata la realizzazione della strategia degli interventi. Di questi fondi abbiamo impegnato più di un terzo delle risorse e ci accingiamo a proseguire con l’attenzione sempre rivolta all’attuazione delle quattro linee strategiche”.

Durante il workshop, l’avvocato Rosamaria Santacaterina del dipartimento Transizione digitale, si è soffermata sull’importanza della figura del Responsabile della Transizione digitale all’interno delle PA, sottolineando l’esigenza di realizzare nella nostra regione una rete strutturata di tali figure in modo da consentire un contributo reale alle singole amministrazioni per essere sempre più digitali e vicine ai bisogni di cittadini e imprese.

Roberto Guarasci, professore ordinario di conservazione dei documenti digitali presso l’Unical, ha spiegato come questo workshop sia importante per dare ai partecipanti informazioni di tipo iniziale e generale su come una pubblica amministrazione deve gestire l’obbligatoria transizione al digitale, cercando di dare delle indicazioni pratiche e operative. Lo stesso docente ha elencato i temi principali: dalla nomina del responsabile, al problema centrale della conservazione dei documenti digitali, fino ai problemi legati alla conservazione del cloud e a quelli di sicurezza legati a questo particolare tipo di tecnologia.

Per Domenico Talia, docente di ingegneria informatica all’Università della Calabria, è fondamentale diffondere le competenze affinché le amministrazioni possano averne benefici per affrontare le difficoltà. Talia ha tenuto un seminario sui sistemi di cloud computing e open date per la pubblica amministrazione e ha sottolineato che nelle prossime settimane al centro del workshop ci sarà l’intelligenza artificiale. Secondo Talia oltre alle opportunità che quest’ultima può offrire, bisogna averne una buona conoscenza per minimizzare i rischi. Ed ha aggiunto che queste tecnologie servono da un lato per semplificare i servizi ai cittadini, dall’altro offrono potenzialità interessanti per migliorare il funzionamento delle amministrazioni.

Il prossimo workshop si terrà nella Cittadella regionale il prossimo 22 ottobre e verterà sull’intelligenza artificiale, le tecnologie innovative nella PA e Cybersecurity.

REGGIO – Conclusa Bergarè 2024, la festa del Bergamotto, Falcomatà: “Esame superato con positiva concertazione istituzionale. Stiamo già pensando alla prossima edizione”

“I risultati prodotti da questa edizione di Bergarè, sono molto evidenti. Possiamo dire che il banco di prova è stato superato, grazie anche ad una positiva concertazione istituzionale che già ci sta facendo pensare e programmare la prossima edizione”. Così il sindaco metropolitano di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, intervenuto all’incontro conclusivo di Bergarè 2024, la festa del bergamotto di Reggio Calabria, svoltosi a Piazza Castello a Reggio Calabria ed organizzato dalla Camera di Commercio con il supporto istituzionale della Città metropolitana e Comune di Reggio Calabria.

“Dal 3 ottobre – ha aggiunto – abbiamo davvero visto piazza Castello e il castello Aragonese invasi da cittadini curiosi, famiglie e quest’anno soprattutto da turisti. E’ la fotografia degli effetti di una programmazione di destagionalizzazione dell’offerta turistica che nel nostro territorio sta iniziando a produrre effetti positivi. Intorno a questi eventi si possono promuovere prodotti locali, le numerose eccellenze, le unicità di tutto il nostro territorio metropolitano, anche in chiave turistica. Chi viene nelle nostre terre – ha evidenziato il primo cittadino – è alla ricerca di una esperienza unica e incredibile, elementi che si possono offrire grazie a prodotti quali il bergamotto di Reggio Calabria. Occorre riappropriarci, tutti, di questo orgoglio. Bergarè è la festa dell’orgoglio reggino, del bergamotto, ma soprattutto è la dimostrazione di quanto intorno a questi eventi la città possa crescere, farsi conoscere e riconoscere”.
“La manifestazione può e deve crescere, cercando di valorizzare tutti gli aspetti culturali, sociali, gastronomici e scientifici del bergamotto, non possiamo accontentarci. Questo principe degli agrumi – ha concluso Falcomatà – è la nostra storia che scrive il futuro”.

BAGNARA CALABRIA (RC) – Spacciavano sulla spiaggia: un uomo e una donna finiscono in manette

Nei giorni scorsi, i Carabinieri della Stazione di Bagnara Calabra hanno effettuato un’importante operazione contro lo spaccio di sostanze stupefacenti, arrestando in flagranza di reato una coppia locale nei pressi del lungomare Filippo Turati.
Durante un normale servizio di controllo del territorio, i militari hanno notato i due stazionare sulla battigia intenti a gestire un mercato di spaccio di marijuana. In particolare hanno assistito a scambi sospetti tra gli spacciatori e alcuni clienti.
Nel corso dell’intervento, sono stati sequestrati diversi grammi di marijuana e quasi 300 euro in banconote di piccolo taglio, ritenuti probabili proventi dell’attività di spaccio. Dopo l’udienza di convalida, i due arrestati sono stati sottoposti a misura cautelare in carcere.
Questa operazione sottolinea l’impegno costante dell’Arma dei Carabinieri nella lotta contro il traffico di droga, un impegno che si estende anche all’ambito educativo. Attraverso progetti nelle scuole, i militari dell’Arma sensibilizzano i giovani sui pericoli legati all’uso di sostanze stupefacenti, promuovendo una cultura della legalità e del rispetto delle norme.
È fondamentale ricordare che, essendo il procedimento ancora nelle fasi preliminari, i due sono da considerarsi innocenti fino a una condanna definitiva.