Giuseppe Mussardo, con “Maksimovič. La storia di Bruno Pontecorvo” (Castelvecchi Editore), è il vincitore del Premio Cosmos 2024, il riconoscimento assegnato dalla Città Metropolitana alla migliore opera letteraria di divulgazione scientifica ed organizzato in collaborazione con i ministeri dell’Istruzione e degli Affari esteri e con la Società astronomica italiana. Lo ha decretato la giuria scientifica, presieduta da Gianfranco Bertone dell’Università di Amsterdam, che nell’opera del professore ordinario di Fisica Teorica alla Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati di Trieste, ha apprezzato «la ricostruzione, con un complesso lavoro investigativo, dell’avventurosa e misconosciuta storia di uno dei maggiori fisici del ‘900».
La proclamazione si è tenuta nella serata conclusiva del Festival Cosmos, al teatro comunale “Francesco Cilea”, nel corso di un evento condotto dalla giornalista Serena Bortone che, prima del concerto conclusivo dell’orchestra “Cilea”, ha presentato la cinquina finalista composta, oltre che dal vincitore, da Silvia Bencivelli, autrice di “Eroica, folle e visionaria. Storie di medicina spericolata” (Bollati Boringhieri Editore), Marco Ciardi, con “Quando Darwin incontrò Flash Gordon. Scienza e cultura di massa tra Otto e Novecento” (Carocci Editore), Gian Francesco Giudice, autore di “Prima del Big Bang. Come è iniziato l’universo e cosa è avvenuto prima” (Rizzoli Editore), Fabrizio Benedetti e Luca Morici, già vincitori del Premio Cosmos Studenti per “Viaggio al centro del cervello. Esplorare la mente con parole, immagini, fumetti” (Carocci Editore).
A consegnare il premio al professor Giuseppe Mussardo è stato il sindaco della Città Metropolitana, Giuseppe Falcomatà, insieme al consigliere delegato alla Cultura, Filippo Quartuccio, ed a Lucia Votano dell’Istituto nazionale di fisica nucleare. «Più che una sommessa – ha sottolineato Falcomatà – oggi Cosmos è una certezza perché si conferma tra gli appuntamenti più importanti, in Italia, nel campo della divulgazione scientifica. L’obiettivo è quello di mettere insieme la professionalità degli scienziati e la necessità di tramandare il loro sapere a studenti e studentesse lungo un sentiero che faccia emergere un talento, una passione, quell’attaccamento ad una materia scientifica che possa contribuire alla costruzione della comunità scientifica del futuro sognando, perché no, un Premio Nobel». «Cosmos – ha aggiunto il sindaco – in un certo senso, vuole anche infondere una responsabilità nei confronti dei premiati che, da ora in avanti, facciano partire un’onda lunga d’interesse verso il comprensorio reggino fino alla prossima edizione del Festival. E’, dunque, una precisa scelta di indirizzo politico dell’amministrazione della Città Metropolitana ed è importante che la nostra città si ritagli, pure nel panorama scientifico e culturale, il profilo di un territorio che investe nel sapere quale arma vincente per migliorare la propria immagine agli occhi dell’Italia e del mondo. Un ringraziamento, in questo senso, non può che andare alla dirigente Giuseppina Attanasio ed a tutta l’equipe del Settore 2 della Città Metropolitana».
Anche il consigliere Filippo Quartuccio si è detto «entusiasta per un’edizione straordinaria del Festival». «Sono stati quattro giorni intensi – ha spiegato – importanti per affermare una programmazione, realizzata nel tempo, mirata a promuovere le scienze e le relazioni umane attraverso l’arte, la cultura, i seminari, i laboratori ed i workshop. Cosmos è un grande motivo di orgoglio per la città che punta a raggiungere livelli sempre più alti nell’ambito della divulgazione scientifica anche grazie ad eventi di spessore che possono contribuire ad una maggiore crescita del territorio».
Il vincitore del Premio Cosmos, Giuseppe Mussardo, nel sottolineare la valenza di tutte le opere finaliste, ha espresso la propria felicità per «aver ricevuto un riconoscimento così prestigioso in un contesto altrettanto affascinante». «La Città di Reggio Calabria – ha detto – è unica come calore, ospitalità ed iniziative di questo genere». Rispetto al suo libro, il fisico ha parlato di una «ricerca durata oltre 10 anni, condotta in tutti i laboratori del mondo». «E’ stato un lavoro necessario – ha proseguito Mussardo – per ricostruire una vicenda assolutamente enigmatica. Ho cercato di usare logiche scientifiche per comprendere vicende storiche molto complicate».
Lucia Votano, a margine dell’evento, ha promosso «la lungimiranza della Città Metropolitana che, fin dal 2018, ha scelto di investire nel settore della scienza». «Il format del Premio di divulgazione della letteratura scientifica associato al Festival della scienza – ha concluso – è stato replicato sia in Francia sia in Olanda. E’ la conferma di come l’evento di Reggio Calabria sia, indiscutibilmente, fra i più importanti del Sud Italia».