REGGIO – La “fortuna” bacia Falcomatà al Processo “Miramare Bis”: il Decreto Nordio abroga il reato di abuso d’ufficio

Si chiude il secondo capitolo dei processi giudiziari del Sindaco Giuseppe Falcomatà, che lo ha visto direttamente implicato nel “Processo Miramare Bis” a causa della mancata costituzione del Comune come parte civile nel primo processo Miramare. Esce assolto e indenne, anche questa volta, il Primo Cittadino di Reggio Calabria: ma per quale motivo?

Chiamatela “grazia divina” oppure “bacio della fortuna” perché è più o meno questo, quello che è accaduto al Sindaco Falcomatà: nel corso del 2024 infatti, il contesto legale è cambiato con l’abrogazione del reato di abuso d’ufficio grazie al decreto Nordio. Questo ha avuto un impatto diretto sul processo “Miramare Bis”, portando all’assoluzione di Falcomatà per questo specifico capo d’accusa, poiché il reato non è più previsto dalla legge​.

Perché il “Processo Miramare Bis”?

Questa seconda fase giudiziaria è nata da un esposto del movimento politico “Reggio Futura”, che ha accusato Falcomatà di abuso d’ufficio per aver favorito sé stesso e altri imputati, evitando di costituire un curatore speciale per il Comune durante il processo​.

Il cuore del caso riguardava la mancata nomina di un rappresentante legale del Comune, che avrebbe potuto difendere gli interessi dell’ente nel primo procedimento Miramare. In quel contesto, Falcomatà e altri imputati erano stati accusati di aver utilizzato impropriamente l’hotel Miramare, una struttura pubblica, per scopi privati. Una vicenda che era venuta fuori dopo la richiesta di accesso agli atti del Consigliere Massimo Ripepi e che aveva portato a scoperchiare un vero e proprio “vaso di Pandora”. In ogni caso sebbene il sindaco fosse stato assolto in Cassazione per il primo processo, il secondo procedimento ha continuato a esaminare le sue responsabilità nella mancata azione civile del Comune​.

Ok all’assoluzione giuridica… ma dov’è quella morale?

Nonostante la conclusione favorevole per il sindaco, questo caso ha lasciato un segno importante nella politica locale di Reggio Calabria, con riflessi significativi sulle dinamiche amministrative e giudiziarie della città.

Un elemento cruciale del dibattito pubblico intorno al caso è stato il mancato rispetto del Codice Etico sottoscritto dall’amministrazione comunale nel 2016. Secondo quanto previsto da questo documento (fortemente divulgato in campagna elettorale), Falcomatà avrebbe dovuto dimettersi subito dopo la condanna, proprio in base agli impegni morali presi con quel codice. Sebbene il Codice Etico non imponga un obbligo giuridico, non si può non sottolineare che il rispetto della parola data è una questione di coerenza morale e trasparenza, valori proclamati dallo stesso Falcomatà proprio durante la sua campagna elettorale​ come forma di tutela per gli elettori.

Ma quale tutela c’è se l’Amministrazione si auto-impone un vincolo che poi non rispetta? Certamente, avrebbero fatto più bella figura e sicuramente avrebbero mostrato maggiore coerenza se, sin dal principio, si fossero risparmiati il “teatrino” del codice di buona condotta politica.

CORIGLIANO ROSSANO (CS) – Operazione congiunta “Alto Impatto” tra Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di Finanza

Prosegue, senza interruzione, l’operazione “Alto Impatto”, decisa in sede di Riunione Tecnica di Coordinamento presieduta dal Prefetto di Cosenza dr.ssa Rosa Maria Padovano e predisposta in sede di tavolo tecnico dal Questore della Provincia di Cosenza dr. Giuseppe Cannizzaro, d’intesa con i Comandanti Provinciali dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza.

Le attività di controllo hanno comportato l’impiego di un significativo dispiegamento interforze sul territorio, attraverso la presenza congiunta dei militari dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, delle unità del Reparto Prevenzione Crimine “Calabria Settentrionale” della Polizia di Stato, nonché delle Polizie locali competenti, finalizzata al contrasto di ogni forma di illegalità.

Le attività poste in essere hanno interessato il Comune di Corigliano-Rossano. In particolare, lunedì 14 ottobre u.s., nell’area urbana di Corigliano sono stati effettuati nr. 13 posti di controllo che hanno condotto al controllo di  nr. 261 persone e di nr. 144 veicoli, nonché alla sospensione dalla circolazione di nr. 4 veicoli per violazioni al Codice della Strada.

Nel corso di detti servizi è stato rintracciato, da parte del personale del locale Commissariato di P.S., uno straniero che si era reso responsabile nei giorni scorsi di alcuni episodi di intemperanza durante la movida serale in località Schiavonea ed era risultato inottemperante all’ordine di lasciare il territorio nazionale. Lo stesso è stato in data odierna accompagnato alla frontiera aerea di fiumicino con contestuale rimpatrio a seguito di espulsione.

Personale della Guardia di Finanza, altresì, ha deferito una persona per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente perché trovata in possesso, nel corso dei controlli, di 26 grammi di sostanza del tipo hashish e 2 gr. di marjuana.

Quanto sopra si comunica nel rispetto dei diritti dell’indagato (da ritenersi presunto innocente in considerazione dell’attuale fase del procedimento fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile) al fine di garantire il diritto di cronaca.

REGGIO – Venerdì 18 ottobre nella sede del Consiglio Regionale: Forum Intergenerazionale Coldiretti insieme al servizio del p𝐚𝐞𝐬𝐞

Venerdì 18 ottobre p.v. dalle ore 9.30, nella sede del Consiglio Regionale della Calabria – Sala Federica Monteleone – Via Cardinale Portanova, Reggio Calabria, si terrà il “Forum Intergenerazionale di Coldiretti”.

L’iniziativa è promossa dai movimenti Coldiretti Federpensionati, Giovani Impresa Calabria e Donne Impresa Calabria, che arriveranno da tutte le province calabresi. Soci, aziende e dirigenti di condivideranno nuove idee e strategie per il settore agricolo e per la società.

Parteciperanno il Presidente di Coldiretti Calabria Franco Aceto, il Presidente nazionale di Federpensionati Giorgio Grenzi, la Presidente di Federpensionati Calabria Elvira Leuzzi, insieme ai rappresentanti delle istituzioni politiche, civili e religiose del territorio. Il passaggio generazionale è il ponte che collega la saggezza di chi ha lavorato la terra per una vita intera con la forza innovativa delle nuove generazioni, in difesa delle tradizioni e per un futuro sempre più sostenibile. Questo  rappresenta anche un grande modello educativo che, attraverso il maggior dialogo tra anziani le nuove generazioni, può far sviluppare un nuovo paradigma di prossimità nonché una fiducia per una collaborazione vicendevole.

COSENZA – Muore neonato, il padre presenta denuncia

ospedale

Un neonato di pochi giorni è morto, per cause ancora da accertare, dopo aver avuto difficoltà respiratorie mentre era nella sua culla. La famiglia, residente a Bocchigliero, un paese nella Sila grande, ha subito chiamato il 118. Tuttavia, nell’attesa dell’ambulanza, i genitori hanno deciso di portare il bambino in ospedale con la loro auto. Purtroppo, il neonato è deceduto durante il tragitto. Il padre ha sporto denuncia alla Polizia, riferendo che al momento delle dimissioni dall’ospedale dell’Annunziata di Cosenza, dove il piccolo era nato, il bambino presentava qualche linea di febbre.

FONTE: Ansa

NOI CITTADINI – Tra annunci di cantieri e grandi opere, la segnalazione di un cittadino: AAA cercasi consensi o funzionalità?

Di seguito pubblichiamo la segnalazione ricevuta da un cittadino reggino:

“In questi giorni il nostro Sindaco e i consiglieri stanno facendo annunci importanti su grandi opere che dovrebbero cantierizzare, la domanda che mi pongo e alla quale spero qualcuno voglia dare una risposta riguarda la stazione aeroporto. È stata realizzata ma mai andata in funzione, il passaggio sotterraneo che collegava la stazione seppur abbastanza angusto è stato chiuso. Vogliamo parlare del pontile di San Gregorio!? Potrebbe essere un’importante collegamento diretto fra Messina e il nostro aeroporto ma ormai sarebbe un rischio utilizzarlo poiché sta cadendo a pezzi. Perché tutto questo non è mai argomento di discussione della nostra amministrazione? A quanto pare le cose importanti che potrebbero garantire un futuro alla nostra città vengono messe nel dimenticatoio. Probabilmente la risposta sta che nel fare una piazza o un nuovo tapis roulant, di cui sento parlare in questi giorni, porta più visibilità e consenso del creare un’infrastruttura funzionale.”

 

  • Se anche tu vuoi inviarci una segnalazione ed essere pubblicato nella rubrica “Noi Cittadini” scrivici all’indirizzo di posta elettronica: redazione@veritasnews24.it

 

REGGIO – Partiti i lavori di riqualificazione del campo sportivo di Archi: nuovo manto erboso in sintetico per rendere la struttura sportiva più funzionale e moderna

Sono partiti nei giorni scorsi i lavori di rigenerazione del campo di calcio di Archi, zona nord di Reggio Calabria. L’intervento, da 500 mila euro, è finanziato con fondi del Pnrr e la conclusione dei lavori è prevista in 120 giorni.

Il progetto prevede la messa in opera del manto erboso in sintetico che darà nuova vita ed una migliore funzionalità al campo sportivo di Archi. L’obiettivo del progetto è quello di completare complessivamente l’area sportiva, già oggetto, negli anni passati, di un intervento funzionale.

LOCRI (RC) – Commemorazione di Francesco Fortugno, Versace: “Suo esempio sia guida e punto di riferimento per i giovani”

Il Vicesindaco della Città metropolitana ha preso parte a Locri alle celebrazioni in ricordo del Vicepresidente del consiglio regionale della Calabria assassinato dalla ‘ndrangheta 19 anni fa

“Ricordare la figura di Franco Fortugno significa porre in rilievo la centralità del vivere civile, del rispetto delle regole e dell’impegno costante per la legalità di cui tutti noi, classe politica in primis, siamo chiamati a offrire concreta testimonianza”. Così il Vicesindaco della Città metropolitana di Reggio Calabria, Carmelo Versace, ha sottolineato il significato della giornata commemorativa in ricordo di Franco Fortugno, ucciso dalla ‘ndrangheta il 16 ottobre del 2005. “È preciso dovere delle istituzioni – ha aggiunto il rappresentante di Palazzo Alvaro presente oggi a Locri per le commemorazioni in ricordo del politico locrese – mantenere viva la memoria di una tragica ferita che ha segnato profondamente questo territorio e che ancora oggi ci ricorda quanto lungo e faticoso sia il cammino verso la piena affermazione della legalità e la realizzazione di quel risveglio sociale e culturale di cui la nostra terra ha bisogno. Il messaggio di cui oggi ci facciamo portatori – ha concluso Versace – deve raggiungere i cuori e le coscienze delle nostre comunità, in particolare dei nostri giovani poiché è a loro che viene affidato il gravoso compito di farsi interpreti di un riscatto civile che deve trovare anche nella testimonianza offerta da Franco Fortugno, un esempio ed un modello di riferimento”.

Alla Casa Museo Andersen di Roma l’anteprima della mostra “SalvArti. Dalle confische alle collezioni pubbliche”

Il progetto espositivo “Arte per la cultura della legalità”, comprende anche due mostre di Milano e Reggio Calabria, a cura della Direzione generale Musei del Ministero della Cultura, dell’Agenzia Nazionale Beni Sequestrati e Confiscati alla criminalità organizzata (ANBSC), della Città Metropolitana di Reggio Calabria e del Comune di Milano, in collaborazione con il Ministero dell’Interno. All’inaugurazione romana presenti il sindaco della Città Metropolitana Giuseppe Falcomatà, il Consigliere delegato alla Cultura Filippo Quartuccio e la Dirigente del Settore Giuseppina Attanasio

È stata inaugurata mercoledì 16 ottobre 2024 alle 11.30, alla Casa Museo Hendrik Christian Andersen di Roma, l’anteprima della mostra “SalvArti. Dalle confische alle collezioni pubbliche”, con cui si presenta una selezione di 25 opere d’arte contemporanea, sequestrate e confiscate alla criminalità organizzata e ora restituite alla collettività. La mostra, aperta fino al 21 novembre 2024, costituisce l’anteprima romana di una più ampia esposizione, programmata nei prossimi mesi al Palazzo Reale di Milano (2 dicembre 2024 – 26 gennaio 2025) e al Palazzo della Cultura di Reggio Calabria (8 febbraio 2025 – 27 aprile 2025).

All’inaugurazione sono intervenuti il Sottosegretario di Stato alla Cultura On. Gianmarco Mazzi, il Sottosegretario all’Interno On. Wanda Ferro, il Direttore dell’Agenzia Nazionale Beni Sequestrati e Confiscati alla criminalità organizzata (ANBSC) Prefetto Maria Rosaria Laganà, il Sindaco della Città Metropolitana di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà e l’Assessore alla Cultura del Comune di Milano Tommaso Sacchi.

«La mostra SalvArti – commenta il Direttore generale Musei Massimo Osanna – rappresenta una buona pratica sotto numerosi punti di vista, dalla valorizzazione del patrimonio culturale, anche quale strumento di promozione della legalità, alla collaborazione tra diverse istituzioni. L’esposizione, che si apre a Roma, per poi proseguire a Milano e Reggio Calabria, consente la fruizione di opere di rilevante interesse storico-artistico e al tempo stesso offre un’opportunità di riflessione e dialogo sui temi dei valori civici, della consapevolezza e della responsabilità della cittadinanza, rivolta a tutti i pubblici e specialmente alle giovani generazioni».

«È stato finalmente restituito al perimetro della legalità, – dichiara il Sottosegretario all’interno Wanda Ferro – grazie al prezioso lavoro svolto dalla Magistratura e dalle Forze dell’ordine, un patrimonio il cui passato è stato adombrato dall’illecita appartenenza alle organizzazioni criminali. Oggi celebriamo non solo la bellezza di opere d’arte straordinarie, ma intendiamo ribadire che ancora una volta lo Stato è presente e vince nella lotta al crimine organizzato. Impedire alle strutture criminali di disporre di ulteriori fonti di sostegno finanziario significa ostacolare la loro proliferazione nel tessuto economico e sociale, a tutela di una crescita sana della società. Ogni bene confiscato che torna a vivere è un simbolo di riscatto, un esempio concreto di come la legalità abbia trionfato sul crimine organizzato. Il valore di queste opere non investe soltanto la sfera artistica e culturale, ma riguarda la storia che le accomuna, essendo state recuperate attraverso complesse procedure di confisca. Oggi tornano ad essere patrimonio dell’intera comunità».

«Ancora una volta affermiamo con convinzione un concetto già concretamente espresso sul nostro territorio – afferma il Sindaco della Città Metropolitana di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà – il potere salvifico dell’arte, della cultura, la sua capacità di generare bellezza e di riaffermare, attraverso una testimonianza potente di recupero e di riproposizione di opere d’arte confiscate, la vittoria del bene sul male, della legalità sulle logiche criminali. Il progetto assume uno straordinario valore istituzionale, con la collaborazione di due realtà territoriali come Reggio Calabria e Milano, con i Ministeri dell’Interno e della Cultura, generando un’alta espressione artistica che assume un’importante valenza anche in chiave sociale. Reggio Calabria ha messo a disposizione la propria esperienza, connettendosi in questa brillante sinergia, che ci accompagnerà nei prossimi mesi attraverso un progetto espositivo a tappe che, siamo certi, sarà l’avvio di nuove ed importanti collaborazioni».

«Siamo orgogliosi di contribuire a questa importante iniziativa che, attraverso l’arte, rende visibile il frutto di un impegno collettivo contro la criminalità organizzata – commenta l’Assessore alla Cultura del Comune di Milano Tommaso Sacchi – La mostra SalvArti è molto più di una semplice esposizione di opere confiscate: è un segno tangibile di rinascita, di come beni illecitamente sottratti vengano restituiti alla collettività, arricchendo il nostro patrimonio culturale. Milano, con la sua lunga tradizione artistica e il suo impegno per la legalità, è fiera di essere una delle sedi di questo progetto. La cultura può e deve essere uno strumento di riscatto sociale, in grado di educare e sensibilizzare le nuove generazioni sui valori della legalità e della giustizia. È un’opportunità per tutti noi di riflettere sul potere dell’arte come veicolo di cambiamento».

Il progetto espositivo
L’anteprima romana si inserisce nel più ampio progetto espositivo “Arte per la cultura della legalità”, che comprende anche le due mostre di Milano e Reggio Calabria, a cura della Direzione generale Musei del Ministero della Cultura, dell’Agenzia Nazionale Beni Sequestrati e Confiscati alla criminalità organizzata (ANBSC), del Comune di Milano e della Città Metropolitana di Reggio Calabria, in collaborazione con il Ministero dell’Interno.
L’obiettivo è di restituire alla collettività un patrimonio culturale a lungo invisibile al grande pubblico, ricontestualizzando le opere in sedi museali e dando al contempo risalto al ruolo e all’impegno delle istituzioni coinvolte – fra cui il Comando Carabinieri Tutela del Patrimonio culturale e la Guardia di finanza – nel lungo e virtuoso processo necessario per recuperarle e per verificarne l’autenticità e l’interesse culturale da parte del Ministero della Cultura, con il coinvolgimento di Segretariato regionale del Lazio, Direzione generale Archeologia, belle arti e paesaggio (Servizio III – Tutela del patrimonio storico, artistico e architettonico e Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la Città Metropolitana di Reggio Calabria e la Provincia di Vibo Valentia), Soprintendenza speciale Archeologia, belle arti e paesaggio di Roma, Direzione generale Musei, Direzione generale Creatività contemporanea.
Dopo la mostra collettiva temporanea che si terrà a Milano e a Reggio Calabria, alcune opere saranno consegnate agli istituti museali di Milano (Pinacoteca di Brera – Palazzo Citterio), Roma (Galleria nazionale d’arte moderna e contemporanea, Museo delle Civiltà e Istituto centrale per la grafica), Napoli (Castel Sant’Elmo e Museo del Novecento) e Cosenza (Galleria nazionale di Cosenza), mentre altre 22 opere, provenienti da Reggio Calabria, ritorneranno in sede dove sono esposte sin dal 2016 nelle collezioni permanenti del Palazzo della Cultura “P. Crupi” dalla Città Metropolitana di Reggio Calabria, prima realtà museale interamente dedicata alla restituzione alla collettività di un patrimonio culturale confiscato alla criminalità organizzata.

La mostra
La mostra presenta opere di grafica, pittura, scultura, installazioni e stampe fotografiche, ordinate secondo criteri cronologici e tematici, arricchiti da confronti che rappresentano l’eterogeneità delle correnti artistiche, degli artisti e delle tecniche utilizzate.
Tra le correnti artistiche rappresentate vi sono il gruppo “Novecento”, la Metafisica, con artisti come Mario Sironi e Carlo Carrà, la Transavanguardia di Sandro Chia, e la Nuova scuola Romana, insieme a esperienze come il New Dada, l’astrattismo geometrico e informale, l’arte murale di Keith Haring e il genere del libro d’artista. Il percorso consente di esplorare gli sviluppi dell’arte dalla seconda metà del Novecento fino ai primi anni 2000, con particolare attenzione all’evoluzione dei linguaggi artistici nel tempo: accanto alle opere di artisti storicizzati, come un piccolo bronzo di Arnaldo Pomodoro, si presentano anche ricerche contemporanee che affrontano temi sociali, come le stampe digitali di Al Malhi o i lavori di Michele Savini, realizzati con materiali inusuali come il chewing gum.
Le tre edizioni della mostra e i successivi allestimenti museali non solo ampliano le possibilità di valorizzazione e fruizione pubblica del patrimonio culturale contemporaneo, ma offrono un’opportunità per comunicare, in particolare alle giovani generazioni, i temi e i valori della legalità e della responsabilità civile delle Istituzioni e dei cittadini.

Comitato organizzatore
Direzione generale Musei del Ministero della Cultura; ANBSC-Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata; Comune di Milano – Direzione Cultura – Area Mostre e Musei Scientifici; Città Metropolitana di Reggio Calabria, Direzione Settore 2, Affari Istituzionali, Sviluppo economico, Risorse umane – Palazzo della Cultura “Pasquino Crupi”.

Comitato scientifico
Andrea Viliani (direttore del Museo delle Civiltà, Ministero della cultura); Valeria Di Giuseppe Di Paolo (funzionario storico dell’arte della Direzione generale Musei, Ministero della cultura); Domenico Piraina (direttore Cultura e direttore Area Mostre e Musei Scientifici, Comune di Milano); Gianfranco Maraniello (direttore Area Musei d’Arte moderna e contemporanea, Comune di Milano); Domenico Michele Surace (Docente dell’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria).

Catalogo scientifico a cura di Electa Editore.
Sponsor tecnico: Apice. Moving the Beauty.

Scheda informativa
Titolo mostra: SalvArti. Dalle confische alle collezioni pubbliche
Sede: Casa Museo Hendrik Christian Andersen, via Pasquale Stanislao Mancini 20, 00196 Roma
Ingresso Mostra: gratuito
Ingresso Casa Museo: intero Euro 6,00; ridotto Euro 2,00; gratuità di legge
I biglietti per la Mostra e il Museo sono acquistabili presso il totem digitale (abilitato POS) o su https://portale.museiitaliani.it/b2c/#it/buyTicketless/4e7c2220-041e-42aa-9ffc-e21888df1eff o tramite app Museitaliani

Orari: dal martedì alla domenica ore 9.30 – 19.30; ultimo ingresso ore 18.45.
Chiuso il lunedì
+39 06 3219089 | dms-rm.museoandersen@cultura.gov.it

REGGIO – Ok dalla Giunta Comunale al progetto di tre nuovi asili nido, Costantino e Nucera: «Alla struttura di Pellaro si aggiungono quelle di Catona, di Modena e di Parco Caserta»

«Diventano quattro i nuovi asili nido programmati dall’Amministrazione, grazie a tre nuove delibere approvate dalla giunta comunale nell’ultima seduta che si aggiungono alla decisione relativa all’asilo di Pellaro della scorsa settimana». Lo afferma l’assessore ai Lavori pubblici Franco Costantino dopo le tre delibere approvate dalla Giunta comunale riguardanti la riconversione ad asilo dell’immobile sito nell’area di Parco Caserta” grazie ai fondi Next generation Eu, nell’ambito del Piano nazionale di Ripresa e resilienza per il potenziamento dell’offerta dei servizi di istruzione. Lo stesso per il nuovo asilo di Catona e per quello collocato nell’area ex Selleria via Ciccarello.

«All’Asilo nido al servizio del territorio di Pellaro – ha proseguito Costantino – si aggiungono ora le nuove strutture di Catona, di Modena (nella zona ex Polveriera) e la ristrutturazione e l’ ampliamento del Parco Caserta. Complessivamente le nuove strutture, finanziate con fondi del Pnrr, renderanno disponibili 180 nuovi posti di asilo nido al servizio dei territori comunali. I nostri nuovi asili saranno realizzati con materiali ecosostenibili e tecniche a basso impatto ambientale. L’idea progettuale che ha ispirato i professionisti incaricati è quella basata sul concetto simbolico dell’asilo-casa, all’interno del quale il bambino costruisce la propria memoria e realizza la propria storia individuale. L’investimento complessivo ammonta a 4.200.000 euro».

«Importante è stato il lavoro portato avanti in questi anni dall’Amministrazione Falcomatà, ma significativi i numeri delle richieste dei bambini per entrare negli asili. In particolare si tratta: 35 bambini in lista per l’asilo aziendale, 59 per quello di Gebbione, 30 per quello di Archi e 5 per il nido Celeste – ha evidenziato l’assessore alle Politiche sociali e al Welfare Lucia Anita Nucera – dunque la richiesta dei posti, come mostrano i numeri, è sempre crescente, considerata l’alta qualità dei nostri asili, anche se la città di Reggio ha una percentuale ancora purtroppo bassa rispetto ai numeri europei per via di una strutturale mancanza di investimenti in passato in questo settore. Siamo passati da 0 a 355 in 10 anni e ora gli asili saranno ben otto, di cui tre già operativi (nelle zone di Gebbione, Archi e l’asilo aziendale al Cedir) tre realizzati con fondi Pnrr, due con i Patti per il Sud. C’è da sottolineare – ha concluso l’assessore Nucera – che nessuna zona verrà penalizzata poiché la scelta importante dell’Amministrazione Falcomatà è stata quella di dislocare gli otto asili su tutto il territorio comunale da Catona a Bocale».

PALMI (RC) – Martedì la presentazione del concorso di idee per la valorizzazione delle aree e dei cammini del Monte Sant’Elia

Verrà presentato il prossimo 22 ottobre, alle ore 17:00 nella sala consiliare del Comune di Palmi, il progetto preliminare vincitore del concorso di idee per la valorizzazione delle aree del monte Sant’Elia e dei cammini. L’intervento rientra in un più ampio programma promosso dalla Città Metropolitana di Reggio Calabria destinato al rilancio definitivo di una delle aree più evocative e suggestive dell’intero comprensorio reggino.

All’iniziativa prenderanno parte il sindaco della Città Metropolitana, Giuseppe Falcomatà, ed i primi cittadini di Palmi, Seminara e Bagnara, Giuseppe Ranuccio, Giovanni Piccolo e Adone Pistolesi. L’aspetto tecnico dell’intervento sarà illustrato dall’ingegnere Pietro Foti, dirigente del Settore 10 della Città Metropolitana, e dall’architetto Fedele, in rappresentanza del gruppo di progettazione.

A seguire, il Municipio palmese ospiterà una tavola rotonda in cui si confronteranno associazioni del territorio e cittadini.