COSENZA – Donna perseguitata dall’ex fidanzato che non accetta la fine della relazione: scatta il divieto di avvicinamento e il divieto di dimora nel capoluogo bruzio

Personale della Polizia di Stato ha eseguito un’Ordinanza di applicazione di misura cautelare personale del divieto di avvicinamento ad una donna e divieto di dimora a Cosenza, nei confronti di un uomo di 30 anni, italiano.

All’indagato sono contestati i reati di atti persecutori (art.612 Bis co 2 c.p.), perché a seguito della decisione della donna di interrompere la relazione, iniziava a perseguitarla, minacciandola e molestandola sia di persona che attraverso comunicazioni a mezzo di social network nel corso della quale non disdegnava anche pesanti ingiurie.

Il provvedimento giunge a conclusione di una dinamica ed intensa attività investigativa coordinata dalla locale Procura della Repubblica e avviata a seguito di una denuncia/querela sporta dalla parte offesa ad inizio  del decorso mese, raccolta dai poliziotti della Squadra Mobile.

I poliziotti, specializzati nella trattazione di reati in danno delle persone appartenenti alla categoria delle cd. fasce deboli, hanno ascoltato la donna con particolare sensibilità raccogliendo le dettagliate descrizioni dei vari episodi di maltrattamento.

In sede di denuncia, la giovane donna ha dichiarato di aver avuto una relazione con l’uomo, interrotta ad inizio ottobre, a causa del carattere possessivo e geloso dell’odierno indagato. Dopo la decisione della donna di porre fine al rapporto sentimentale, l’uomo ha iniziato a perseguitarla con messaggi in cui le intimava di ritornare con lui, minacciandola di morte o di gravi conseguenze ed ingiuriandola con svariate espressioni offensive, affermando che lei “fosse roba sua”, come se la vittima fosse un oggetto nella sua completa disponibilità.

L’escalation di violenza dell’uomo ha avuto il suo apice alcuni giorni fa, allorquando si presentava sotto casa della ragazza pretendendo di incontrarla ed affermando di non temere nemmeno le forze dell’ordine. Per fortuna, in quella occasione, proprio il tempestivo intervento di una pattuglia della Polizia di Stato, una volante dell’U.P.G.S.P., riusciva a far allontanare l’uomo da sotto casa della vittima.

L’attività di indagine ha consentito di riscontrare e di arricchire di ulteriori episodi il complesso investigativo già acquisito sull’indagato.

L’attività d’indagine, avviata dal personale della Squadra Mobile e coordinata dal Procuratore della Repubblica di Cosenza, ha trovato il suo epilogo nell’esecuzione del provvedimento cautelare, e conferma ancora una volta l’impegno, la particolare attenzione e sensibilità della Polizia di Stato, degli uomini della Questura, diretta dal Questore, dr Giuseppe Cannizzaro, e dell’Autorità Giudiziaria, nell’affrontare con attento e tempestivo intervento il fenomeno della violenza di genere e della tutela della c.d. fasce deboli.

            L’uomo non potrà dimorare a Cosenza, ove vive la donna, e non potrà avvicinarsi ai luoghi frequentati dalla parte offesa mantenendo una distanza non inferiore ai 500 metri. Dovrà inoltre astenersi dal contattarla con qualsiasi mezzo.

Il tutto si comunica nel rispetto dei diritti dell’indagato (da ritenersi presunto innocente in considerazione dell’attuale fase del procedimento fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile) al fine di garantire il diritto di cronaca.

REGGIO – Consiglio Comunale sulla Sanità, Ripepi: “Un’assemblea del PD per iniziare la campagna elettorale di Falcomatà alla Regione”.

“È iniziata la campagna elettorale di Giuseppe Falcomatà a Governatore (perdente) della Regione Calabria: un esordio, quello di oggi, che ha visto il primo Cittadino di Reggio Calabria convocare un Consiglio Comunale aperto per trattare proprio il tema della Sanità. Guarda caso una seduta che arriva proprio dopo il primo attacco (sferrato da Falcomatà in ubbidienza agli ordini impartiti dagli esponenti del PD, nell’incontro dell’11 ottobre 2024) al Presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto e alla Direttrice Generale dell’Asp, dott.ssa Di Furia. Eppure, sebbene il Sindaco abbia voluto organizzare un’assemblea del Partito Democratico all’interno di questo Consiglio Comunale aperto, alla presenza di amici e associazioni di parte (dimenticando il valore di imparzialità e rappresentatività che questo luogo dovrebbe incarnare), non sono mancati i plausi all’operato della Dott.ssa Di Furia, da parte addirittura di uomini pluridecorati della sinistra: un sintomo chiaro che i fatti tangibili e le opere concrete surclassano anche il colore politico. Insomma, oggi per Falcomatà, non dev’essere stata una bellissima giornata!” – a dichiararlo il Consigliere d’opposizione, nonché Segretario regionale di Alternativa Popolare, Massimo Ripepi.

“Il Partito Democratico, il principale responsabile del disastro della sanità reggina e calabrese, oggi pretende di impartire lezioni a chi, per la prima volta, ha deciso di affrontare i problemi con soluzioni difficili ma necessarie. Ringrazio, pertanto, la dottoressa Di Furia e il dottor Scaffidi per aver presentato, con grande competenza, soluzioni concrete che stanno cominciando a curare la patologia cronica che da anni affligge la sanità calabrese.” – ha proseguito il Consigliere Ripepi – “Sono pochi quelli che hanno avuto il coraggio di mettere mano in uno dei sistemi sanitari più devastati d’Europa: dove per anni non sono stati neppure redatti i bilanci. Eppure, oggi, vedo nei banchi di questo senato cittadino ex adulatori di Renzi, il quale, come tutti ricordiamo, nel 2016 attuò un taglio drastico alla spesa sanitaria nazionale, per poi ingannare l’intera Italia proclamando l’opposto. Da quale pulpito, dunque, Falcomatà, senza vergogna e con una dose esorbitante di ipocrisia, arriva addirittura a chiedere le dimissioni della dottoressa Di Furia per un presunto errore procedurale? Dov’erano invece tutti quelli che ora si battono il petto, quando il Direttore Giuffrè veniva nominato Direttore Generale dell’ASP, nonostante un’evidente incompatibilità che lo ha poi costretto alle dimissioni?”

E se tra opere concrete e chiacchiere al vento la linea è labile, ecco che Ripepi ha portato in Consiglio Comunale un emblematico paragone e rivolgendosi alla maggioranza ha attaccato: “La critica arriva proprio da voi che non avete mai saputo (né voluto) risolvere il problema dei bilanci fantasma; noi siamo quelli che mettono al comando persone come la dottoressa Di Furia, capaci di individuare 19 milioni di euro di fatture non dovute, risparmiando risorse pubbliche. Voi siete quelli che lasciavate i fornitori senza pagamenti per mesi, causando spese extra per interessi bancari; noi, invece, siamo quelli che, con la Di Furia a capo dell’ASP, siamo riusciti a pagare i fornitori entro 3,5 giorni dalla scadenza, risparmiando oltre 4,5 milioni di euro di interessi dovuti all’eventuale ritardo: un’efficienza mai vista in Calabria. Voi siete quelli che, senza arrossire, raccontano bugie ai reggini, diffondendo timori infondati sulla chiusura di ambulatori periferici. Noi siamo quelli che agiscono, bandendo concorsi per ogni professione mancante, acquistando nuove attrezzature per ridurre le liste d’attesa, e lavorando per tagliare le spese di affitti, liberando fondi destinati alla salute dei cittadini.”

“Infine, voi siete quelli che hanno lasciato andare alla deriva l’Hospice ‘Via delle Stelle’, un presidio essenziale per la nostra comunità, ormai prossimo alla chiusura per mancanza di fondi e di attenzione da parte delle istituzioni.” – ha continuato Ripepi richiamando l’attenzione su questa amara vicenda – “Nonostante il Sindaco avesse una rappresentanza diretta nel Consiglio di Amministrazione, nulla è stato fatto per intervenire e salvare la struttura, dimostrando una totale indifferenza verso le esigenze dei cittadini più fragili. Noi, invece, siamo quelli che non solo hanno riconosciuto l’importanza vitale dell’Hospice, ma hanno deciso di agire concretamente, stanziando fondi nel bilancio regionale per garantirne la sopravvivenza. Grazie a questa scelta responsabile, oggi l’Hospice ‘Via delle Stelle’ è pienamente operativo e continua a svolgere il suo ruolo fondamentale, offrendo sostegno e cure a chi ne ha più bisogno.”

“Forse i problemi della sanità sono stati risolti? Assolutamente no. Ma chi comincia bene è a metà dell’opera. Quantomeno, siate onesti e raccontate ai cittadini la verità: siete sempre stati incapaci di amministrare e oggi avete un solo obiettivo: mantenere le vostre poltrone, inondando i media di comunicati per confondere i cittadini e trattandoli come sudditi da ingannare.” – ha concluso il Consigliere Comunale e Segretario Regionale di Alternativa Popolare Calabria, Massimo Ripepi.

REGGIO – Consiglio comunale aperto sulla sanità, il sindaco Falcomatà: “Dibattito qualificato e partecipato, ma dobbiamo essere più ambiziosi. Su temi come la salute non possiamo accettare visioni di parte, le istituzioni siano al servizio del territorio”

“E’ stata una discussione ampia, qualificata e partecipata, che ha tenuto incollati alle sedie tanti consiglieri, ma anche operatori del settore sanitario, per tante ore. Ed è sicuramente un segnale positivo, l’esercizio della democrazia è a prescindere un fatto costruttivo, non è mai un’occasione persa. Mi sarei aspettato forse un dibattito più ambizioso, di maggiore qualità istituzionale, ma è stato un consiglio a due fasi, con una prima parte viziata forse da un eccessivo timore reverenziale ed una seconda che per una parte del consiglio è stata dominata da un atteggiamento difensivo, dettato dalla voglia di proteggere la propria parte politica. Su questi temi non dovrebbero esserci divisioni, si dovrebbe andare oltre gli steccati politici. Ci saremmo aspettati che tutti i consiglieri fossero uniti nel riconoscere i problemi che ci sono e nella necessità di individuare delle soluzioni. Esattamente come avvenuto in passato quando in sede di Conferenza dei sindaci dell’Asp abbiamo promosso un impegno corale ben al di là di steccati politici o partitici”. E’ quanto ha affermato il sindaco Giuseppe Falcomatà intervenendo a margine dell’odierna seduta aperta del Consiglio comunale di Reggio Calabria dedicata al tema della sanità.

“Da parte della maggioranza – ha aggiunto il sindaco – non c’è stato un atteggiamento partigiano, non si è voluto esclusivamente puntare il dito contro qualcuno, ma si è lavorato con il piglio di voler risolvere i problemi. Certo è che se non si prende atto che molte cose vanno migliorate, sul tema della garanzia del diritto alla salute, è chiaro che non si riesce a venirne a capo. I problemi sono sotto gli occhi di tutti e lo dimostrano le uscite quotidiane di tante associazioni e comitati, a noi spetta il compito di suggerire delle soluzioni, rivolgendoci alle autorità che hanno il compito di affrontare questi problemi”.

“Il Consiglio di oggi approva un documento equilibrato – ha spiegato il sindaco – che cristallizza l’impegno delle istituzioni, anche se non direttamente responsabili, che sono chiamate in causa al fine di favorire nella dialettica e nel dibattito pubblico un’attenzione diversa sul tema della sanità, che vada oltre un approccio ragionieristico legato esclusivamente alla logica dei tagli. Penso al tema degli ospedali, in particolare nei centri più periferici, al tema della sanità territoriale, al rischio chiusura dei poliambulatori, alla situazione del poliambulatorio di Pellaro per fare un esempio, al tema delle strutture psichiatriche, alle ambulanze che mancano e che spesso sono senza medici, alle guardie mediche che vorrebbero dimezzare sui Comuni dell’area metropolitana. Penso infine a come rendere più attrattivo il nostro territorio dal punto di vista professionale per i medici, in un momento storico in cui l’autonomia differenziata mette in discussione i diritti di base dei cittadini. Esistono regioni in Italia che stanziano fior di milioni di euro per rendere più attrattiva la partecipazione ai concorsi sanitari”.

“Io credo si debba lavorare in questa direzione, sfruttando anche finanziamenti importantissimi che esistono e spesso rimangono indietro. Penso – ha concluso il sindaco – ai 270 milioni di euro per la realizzazione del nuovo ospedale di Reggio Calabria. Per intenderci si tratta di un investimento che equivale a tre volte quello del Museo del Mare e a quattro volte il Palazzo di Giustizia, quindi si tratta dell’investimento maggiore pensato per la nostra città. Ed è un investimento giusto perchè si parla della salute dei cittadini, ma è un progetto che deve concretizzarsi, altrimenti aumenta il rischio di disillusione nella comunità”.

REGGIO – La maggioranza di Palazzo Alvaro: “Gallico – Gambarie un sogno che si realizza grazie all’impegno di tanti”

strada

“L’inaugurazione del terzo macrolotto della strada a scorrimento veloce ‘Gallico-Gambarie’ del prossimo 1 dicembre, segna una svolta storica per il comprensorio reggino, il coronamento di un sogno molto atteso dall’intera comunità cittadina, compiuto grazie all’impegno politico di questa Amministrazione metropolitana guidata dal sindaco metropolitano Giuseppe Falcomatà, che anche grazie all’incisiva azione intrapresa dal vicesindaco con delega alla viabilità Carmelo Versace e al Settore Viabilità di Palazzo Alvaro, è riuscita ad imprimere un deciso impulso, negli ultimi anni, all’iter che ha consentito la realizzazione dell’opera”.

“Il sogno di unire, in pochi minuti, il mare con la splendida montagna dell’Aspromonte, proprio alle porte del Parco Nazionale, diventa finalmente realtà. Un impegno corale tra istituzioni, Regione Calabria e Città Metropolitana, che porta a compimento quell’idea di unire e rendere complementari due splendide unicità del nostro territorio che potranno, nel concreto, crescere dal punto di vista turistico ed economico, coronando di fatto un lavoro che affonda le radici nel tempo e per il quale in tanti, sia dentro che fuori le istituzioni, hanno contribuito”.

“La Gallico-Gambarie è tutto questo – aggiungono i consiglieri di maggioranza – una fondamentale arteria viaria proprio al centro di un grande comprensorio dalla straordinaria varietà ambientale, all’interno del quale si trova la vallata del Gallico, una operosa comunità con una lunga e gloriosa tradizione, in grado di offrire all’identità metropolitana elementi importanti sotto il profilo storico, culturale, civile, naturalistico, ma anche sotto il piano delle produzioni artigianali ed agricole, tutti aspetti che rivestono un importante valenza socioeconomica per l’intero territorio metropolitano”.

“Il nostro impegno di amministratori ci ha portato, negli anni, a far sì che il finanziamento previsto fosse concretamente utilizzato, a difendere costantemente questa grande opera pubblica, chiudendo una transazione multimilionaria per le riserve che erano state poste dall’impresa. Al contempo sono stati seguiti, dagli uffici tecnici di Palazzo Alvaro, che hanno continuato ad operare con determinazione ed attenzione, tutte le fasi di avanzamento del terzo lotto. E la cerimonia di inaugurazione del prossimo 1 dicembre rispecchierà questo impegno, in maniera istituzionale ed inclusiva, costruendo attorno a questo risultato un contesto in grado di valorizzare al meglio l’impegno dei tanti che, in questi anni, hanno contribuito alla realizzazione della strada”.

“In questo contesto – conclude la nota – va sottolineato l’impegno del sindaco Falcomatà e del vicesindaco Versace, cha hanno assolto al ruolo di indirizzo politico vigilando costantemente sullo stato di avanzamento dei lavori ed interloquendo con l’apparato gestionale per risolvere i diversi problemi che man mano si sono presentati lungo il percorso. L’idea di unire al meglio tutto il territorio metropolitano, puntando soprattutto sul sistema viario è stata sempre al centro dell’attività programmatica di questa Amministrazione e la ‘Gallico-Gambarie’, rappresenta l’emblema di quanto è stato fatto finora, anche come volano di sviluppo per evitare lo spopolamento delle aree interne, capaci di generare, invece, una sana e produttiva economia”.

REGGIO – Consiglio comunale aperto, Milia risponde a Falcomatà: “Fare politica sul dramma della sanità è triste”

“Un consiglio comunale strumentale: si fa campagna elettorale facendo credere ai cittadini che chiuderanno le strutture sanitarie, quando non è così!”

Duro intervento del capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale Federico Milia, durante la seduta odierna aperta, tenutasi nell’ aula consiliare di Palazzo San Giorgio, sul tema sanità.

“Finalmente il partito democratico si inizia ad occupare dei nostri territori, solo per fare politica, su un argomento drammatico come quello della sanita’ calabrese.
Qualche settimana fa si e’ tenuta la conferenza dei sindaci: la struttura commissariale ha chiesto dei pareri e delle iniziative a supporto del sistema sanitario locale.
Sindaco Falcomatà, vorremmo sapere quali sono state le sue proposte, perché tanti Sindaci, presenti alla conferenza, anche miei colleghi di partito, mi hanno riferito che Lei non ne ha avanzata neanche una, a differenza della sua collega di partito e Sindaco di Siderno, Mariateresa Fragomeni, che ha suggerito in caso di necessità di unire il presidio territoriale di Siderno con quello di Locri” afferma Milia nel suo intervento.

“E cosa ha fatto Lei, Sindaco Falcomatà, quando nel 2016 il premier Renzi, suo riferimento politico dell’epoca, ha tolto alla sanità calabrese 3 miliardi di euro? Non ricordo consigli comunali aperti e barricate in quel periodo.
E perché non ha convocato decine di consigli comunali aperti quando il governo, allora a guida partito democratico, dava la sanita’ in mano al famoso Cotticelli? E ancora, Le chiedo, perché non è stato convocato un consiglio comunale aperto per salvare l’Hospice, che ricordo oggi opera con continuità grazie all’impegno dell’allora Presidente Jole Santelli e dell’ On. Francesco Cannizzaro?” chiede Milia al Sindaco.

“Ricordo che siamo passati dal pagare due volte le fatture, e qualcuno qui presente lo sa bene perché era protagonista in quella fase, al presentare, dopo 12 anni, un bilancio nero su bianco, cosa che non avveniva dal 2011: eppure non ricordo consigli comunali aperti nel 2014, 2015, 2016” prosegue Milia.

“I bandi vanno continuamente deserti, basti pensare che all’ospedale di Polistena ben 26 cardiologi hanno rinunciato. E nonostante la situazione drammatica, i risultati che questa struttura commissariale ha raggiunto, in soli due anni, parlano chiaro: aumento dei ricoveri del 25%, sono stati acquistati, per 2 milioni e mezzo di euro, macchinari di ultima generazione, sono stati assunti 1014 professionisti in soli due anni,di cui 70 medici cubani, che hanno impedito la chiusura di decine di strutture” dichiara Milia nel suo intervento.

E conclude dichiarando: “Ricordo che questa struttura commissariale ha aperto per la prima volta, dopo 30 anni, un poliambulatorio aba, completamente pubblico, che aiuta in maniera significativa le famiglie che vivono il dramma dello spettro autistico. Lo abbiamo detto prima: non si fa politica sulla salute, sulla sanità. Oggi voi lo state facendo”.

VIBO V. – Emessi dal Questore due provvedimenti di rimpatrio con divieto di ritorno nei confronti di due soggetti ritenuti pericolosi

Nel corso dell’attività condotta dalla Polizia di Stato, volta ad assicurare una maggiore tutela della collettività e della sicurezza pubblica, il Questore della Provincia di Vibo Valentia, dott. Rodolfo Ruperti, all’esito di un’accurata istruttoria posta in essere dai poliziotti della Divisine Anticrimine della Questura, ha emesso due provvedimenti di Rimpatrio con divieto di ritorno nel comune di Vibo Valentia a carico di altrettanti soggetti, provvedimenti con cui ha obbligato le persone destinatarie, ritenute socialmente pericolose, ad allontanarsi dal territorio comunale inibendone il ritorno.
Nello specifico, due dei provvedimenti emessi hanno riguardato due uomini segnalati da cittadini in quanto notati aggirarsi attorno a edifici di una via di questo centro. Allertate immediatamente le volanti della Questura e sottoposti a controllo di polizia, gli stessi non sono stati in grado di fornire agli operatori un valido motivo circa la loro presenza in una zona residenziale di Vibo Valentia, in passato teatro di diversi furti in abitazione. Atteso, inoltre, che su entrambi gravavano, rispettivamente, condanna per reati contro la persona e contro il patrimonio, è stato emesso nei loro confronti il provvedimento in questione, con il quale gli stessi sono stati allontanati dal comune di Vibo Valentia con divieto di farvi rientro per due anni.
Sempre nell’ambito delle attività volte a prevenire la commissione di reati, il Questore ha inoltre emesso tre Avvisi Orali nei confronti di altrettanti soggetti gravati da precedenti penali e di polizia che, valutati attentamente dalla Divisione Anticrimine, hanno presentato elementi idonei ad evidenziarne la pericolosità sociale, motivo per il quale sono stati ammoniti a modificare le proprie condotte e cambiare stile di vita.

 

REGGIO – Denunciato 73enne per aver causato incendio boschivo

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A Melito Porto Salvo, un pensionato di 73 anni è stato denunciato a piede libero dai carabinieri della Compagnia locale con l’accusa di aver causato un incendio boschivo nella zona di “Pietra”. Le fiamme, nonostante l’intervento rapido dei militari, hanno distrutto circa un ettaro di macchia mediterranea e sterpaglie. Decisiva nell’operazione è stata la collaborazione con l’associazione di volontariato “Gruppo Adorno Adv”, che ha messo a disposizione i filmati necessari per identificare il presunto responsabile dell’incendio.

FONTE: Ansa

REGGIO – Aggressione ai carabinieri: doppio arresto per resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale

Due episodi distinti di violenza e resistenza a pubblico ufficiale hanno visto protagonisti, nei giorni scorsi, i Carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Reggio Calabria. In manette sono finiti un 49enne e un 22enne, entrambi già noti alle Forze dell’Ordine.
Il primo episodio è avvenuto nella serata del 5 novembre, quando diverse chiamate al 112 hanno segnalato la presenza di un uomo visibilmente alterato, che infastidiva i passanti nel centro cittadino. All’arrivo dei Carabinieri, il 49enne ha reagito con violenza, aggredendo verbalmente i militari e opponendosi fisicamente al controllo. L’intervento deciso e professionale dell’Arma ha consentito di immobilizzare l’uomo senza ulteriori incidenti.
La seconda operazione è scattata nella notte dell’8 novembre lungo via Nazionale, a Catona, dove i militari erano impegnati a prestare soccorso per un incidente stradale. Durante le operazioni, un’auto è sopraggiunta ad alta velocità, rischiando di investire i Carabinieri. Alla guida un giovane di 22 anni, che, in preda a un evidente stato di agitazione, si è scagliato contro i militari, strattonandoli e minacciandoli. Dopo essere stato fermato, il giovane è stato trovato in possesso di una dose di marijuana e sottoposto all’alcol test, che ha rivelato un tasso alcolemico ben oltre il limite consentito.
I due arrestati dovranno ora rispondere delle accuse di resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale.
In entrambi i casi i procedimenti penali sono nella fase delle indagini preliminari e quindi i due soggetti sono da considerarsi non colpevoli fino a condanna definitiva.

REGGIO – La Casa comunale per i senza fissa dimora si rinnova grazie alla donazione di Ikea Italia

Il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà ha fatto visita alla ‘Casa comunale per senza fissa dimora’. La struttura si trova nei pressi di via Reggio Campi, e l’occasione è servita per ringraziare la società Ikea per la donazione relativa ad alcuni arredi, destinati all’immobile, ed incontrare gli operatori della cooperativa ‘Vitasì’, impegnati nel servizio di assistenza quotidiana. Erano presenti, inoltre, l’assessora alle Politiche sociali, Lucia Nucera, il consigliere comunale e metropolitano, Giuseppe Marino, il dirigente del settore, Demetrio Barreca, i responsabili della cooperativa che gestisce la struttura e il responsabile di area Ikea Italia, Daniele Bilardi. La Casa dei senza fissa dimora è una struttura che ormai dal 2023 opera tutti i giorni a Reggio Calabria, in stretta collaborazione con l’Unità di Strada, nell’alveo dei servizi gestiti dal Settore Welfare del Comune, garantendo un servizio notturno fino a 15 ospiti, 10 uomini e 5 donne.

“Iniziamo al meglio questa settimana, all’insegna della solidarietà, rivolta agli ultimi, con una collaborazione tra enti pubblici e privati. Siamo qui per ringraziare Ikea che ha voluto donare alla Casa dei ‘senza fissa dimora’, molti arredi utili a consegnare maggiore conforto ai suoi ospiti: dai letti, gli armadi, librerie”. Così il sindaco Giuseppe Falcomatà che ha aggiunto: “Per la nostra comunità cittadina si tratta di un gesto non secondario, poiché interessa una struttura pubblica gestita molto bene da un’associazione di volontariato che da diverso tempo si occupa di persone ‘senza fissa dimora’. E’ sicuramente un’immagine positiva di cittadinanza attiva, ma anche di collaborazione. Ikea, in questo caso – ha concluso – ha voluto dimostrare di voler entrare anche situazioni sociali di difficoltà del nostro territorio e per questo la ringraziamo”.

Per l’assessora alle Politiche sociali Lucia Nucera: “Si tratta di una struttura molto importante in quanto garantisce un servizio di prossimità per tutte quelle persone che, per scelta o per altri motivi, si ritrovano a vivere per strada. Abbiamo cercato non solo di offrire loro una sistemazione per la notte, ma anche ulteriori servizi, quali la colazione, la pulizia e di non secondaria importanza, un servizio sanitario, grazie alla presenza di un medico. Quest’ultimo lo riteniamo assolutamente importante. Ringraziamo Ikea per questa sensibilità dimostrata, proprio per questo servizio. Allo stesso tempo – ha concluso – stiamo lavorando per ampliare l’orario di apertura della struttura, per garantire loro, anche in previsione dell’arrivo del freddo, un luogo dove potersi riparare per più tempo.

Presente alla visita anche il consigliere comunale e metropolitano Giuseppe Marino, già assessore al Welfare e alle Politiche Europee del Comune che ha dichiarato: “Proseguiamo un percorso avviato negli anni scorsi, e che da tempo abbiamo attivato, dopo un’attenta attività di recupero dei fondi e progettazione degli interventi. Siamo soddisfatti per il lavoro portato avanti, dedicato alle persone più fragili della città, spesso definiti ‘invisibili’ ma che invece ci sono e proprio per questo vanno rispettati e aiutati”.

Da sempre IKEA si impegna ad avere un impatto positivo nelle comunità in cui opera. Per questo IKEA Italia ha supportato il Comune di Reggio Calabria e la Cooperativa Sociale “Vitasì” attraverso la donazione di arredi per la “Casa per i senza tetto” di Reggio Calabria, uno spazio che accoglie persone in difficoltà offrendo non solo cura e riparo, ma anche percorsi mirati al reinserimento nella società. L’iniziativa rientra nella più ampia progettualità “Un posto da Chiamare Casa”, tramite la quale IKEA Italia ha realizzato, in collaborazione con istituzioni e associazioni locali, più di 750 progetti sociali in oltre 10 anni, volti a restituire un senso di casa a chi più ne ha bisogno.

Per Ikea Italia presente il responsabile di area Daniele Bilardi: “Casa è il posto più importante al mondo, un rifugio in cui essere se stessi e costruire le basi per una vita migliore. Con questo progetto vogliamo contribuire a restituire un po’ di conforto e calore a donne e uomini che fino ad oggi non avevano un posto da chiamare casa. Siamo consapevoli – ha concluso – che solo collaborando attivamente con il territorio e le istituzioni locali sia possibile realizzare iniziative che abbiano un impatto positivo sulla comunità così da costruire un futuro più equo e inclusivo”.

A Reggio Calabria il Consiglio comunale aperto sulla sanità, l’intervento introduttivo del Presidente del Consiglio Vincenzo Marra

Si trasmette di seguito l’intervento iniziale del Presidente del Consiglio comunale di Reggio Calabria Vincenzo Marra in apertura della seduta del Consiglio comunale aperto dedicato al tema della Sanità, in corso di svolgimento nell’aula consiliare di Palazzo San Giorgio, sede municipale del Comune di Reggio Calabria.

Grazie per la partecipata presenza, grazie a coloro i quali hanno accettato l’invito dell’Amministrazione comunale e grazie a quanti hanno deciso di intervenire quest’oggi al Consiglio comunale aperto, dedicato alla sanità e all’imprescindibile diritto alla salute.

La straordinarietà della convocazione, per norma, regolata ai sensi del regolamento comunale, è data appunto dalla delicatezza di un tema le cui priorità segnano il termometro di un’esigenza incombente che riguarda l’intera comunità e per la quale non intendiamo soprassedere.

Anzi, siamo fermamente consapevoli del fatto che, il diritto alla cura, il servizio sanitario e assistenziale, rappresentino un avamposto di civiltà e di dignità ancor prima che settori fondamentali della nostra società. Infatti, la scelta di questo Consiglio comunale porta con sé la volontà politica di discutere, ascoltare e intercettare possibili percorsi comuni, affinché non si smarrisca mai il senso di una sanità a misura d’uomo costruita su prossimità e territorialità. Ma l’auspicio è anche quello, attraverso contributi qualificati dei corpi cosiddetti intermedi, di ragionare in termini propositivi e punti programmatici condivisi, perché, su queste battaglie, il fronte deve essere comune e non ci possono essere divisioni di parte.

Se me lo concedete, voglio fare solo un appello. Non da Presidente della massima Assise cittadina, né da profilo politico, ma da cittadino e da uomo.
Vi chiedo uno sforzo per lavorare per produrre proposte concrete, per un comparto – sappiamo – caratterizzato da difficoltà organizzative, budget inadeguati, carenze di infrastrutture sanitarie, carenza di personale (anzi, a loro, a nome del Consiglio comunale, vorrei tributare un immenso GRAZIE, perché non ci siamo affatto dimenticati quando medici, infermieri e addetti ai lavori, erano in trincea contro la pandemia del Covid), e da tante altre complessità che non starò qui a ricordare, perché probabilmente, qualcuno dopo di me, saprà meglio specificare. Facciamolo tenendo a mente che, con le insufficienze della sanità pubblica, quelli a pagarne maggiormente le conseguenze sono i più vulnerabili. Spesso sono le persone affette da patologie psichiatriche e soprattutto sono i bambini che soffrono di problemi neurologici.

Tra le tante lettere, richieste, riflessioni, sfoghi, che mi sono state recapitate, mi ha intimamente colpito, quella di una famiglia che mi ha raccontato la storia del loro figlio Giuseppe – ovvio, ho scelto un nome frutto della mia fantasia.
Ma la storia e il dolore sono autentici e sono gli stessi, purtroppo, di tante famiglie della nostra città.

Sono storie di disperazione e sconforto che quasi sempre sbattono nel muro di una realtà pubblica come la nostra, che non è adeguata – per non dire inesistente – alla cura e all’accompagnamento di questi bambini, costretti con le famiglie a lunghi viaggi della speranza per ottenere una diagnosi e poi per attivare le cure specialistiche e le attività accessorie che da questa derivano.

Spese logistiche, esborsi terapeutici e solitudine: sono questi i macigni di cui la sanità pubblica dovrebbe prendersi carico. In molti casi, le famiglie che vivono queste situazioni più o meno drammatiche, devono fare i conti sull’aspettativa che muore, su quel disegno di vita per i propri figli, che viene stracciato via da una malattia degenerativa, o da una condizione di disturbo neurologico; e allora si trovano costretti a reinventarsi e costruire un nuovo progetto, a battere un nuovo sentiero di vita. Più complesso, più arduo, irto di ostacoli e burocrazia. E spesso, troppo spesso, questi genitori e queste famiglie sono lasciate sole al loro destino, che quando va bene, si ritrovano senza un percorso psicologico che le aiuti ad affrontare la sfida più dura della loro vita, e quando va male sono costretti a rinunciare al lavoro per seguire i propri figli e il calvario che il destino gli ha riservato.

Pensate, a Reggio Calabria, non esiste la psichiatria infantile! Non esistono programmi per seguire e accompagnare queste famiglie nel buio della loro ‘notte’. E’ lo stato che perde perché incapace di ascoltare il loro grido di aiuto.
Questo è un messaggio chiaro di una sanità pubblica che perde quell’umanità che dovrebbe ispirare ogni sua singola scelta, una sanità pubblica che abdica alla sua viscerale missione di non lasciare indietro nessuno.

E oggi, siamo qui non certo per cambiare con lo schioccare delle dita questo stato di cose, le cui criticità hanno radici profonde, ma per far sentire forte la voce di una comunità che non resta indifferente al bisogno di tante famiglie come quella di Giuseppe. Facciamo in modo che questo Consiglio comunale non risulti vano! Grazie.