Il Comitato Ponte Subito: “ok impatto ambientale grande notizia, i poteri forti continuano a remare contro”

Non avevamo dubbi che il progetto definitivo del Ponte sullo Stretto avrebbe superato l’esame della Commissione VIA-VAS, il cosiddetto impatto ambientale, del Ministero dell’Ambiente. Quest’autorevole via libera conferma la bontà dell’impegno e delle competenze di progettisti, ingegneri, tecnici e scienziati che hanno lavorato alla stesura, e di recente all’aggiornamento, del grandioso progetto che unirà Calabria e Sicilia“. Il Comitato Ponte Subito si esprime in questo modo, con grande soddisfazione, dopo l’ok all’impatto ambientale sul Ponte sullo Stretto. “Bene anche le prescrizioni già richieste e numerose, che vanno nella direzione da noi sempre auspicata, cioè fornire indicazioni da parte dei tecnici che serviranno alla migliore progettazione esecutiva così come previsto dalle leggi“.

Adesso siamo molto fiduciosi che anche l’ultimo decisivo tassello, quello del CIPESS, arriverà nei tempi previsti e cioè entro la fine dell’anno, dando così il via libera ai lavori e segnando il punto di non ritorno per la realizzazione del Ponte sullo Stretto, che sogniamo da decenni“, prosegue la nota del Comitato. “Sono trascorsi infatti 16 anni da quando ci siamo costituiti in un Comitato proprio per chiedere con forza la realizzazione del Ponte per favorire lo sviluppo, la crescita sociale ed economica e l’emancipazione di Calabria e Sicilia, e finalmente vediamo l’intenzione politica di recuperare tutto il tempo perduto nel governo Meloni e nel Ministro Salvini che stanno mantenendo l’impegno preso con gli elettori nella scorsa campagna elettorale. Dispiace assistere alle continue bufale e fake news che dilagano anche sui giornali più autorevoli del Paese, anche nelle ultime ore con la solita favoletta del franco navigabile. La Società Stretto di Messina ha ufficialmente smentito quanto scritto da alcuni tra i principali giornali del Paese, escludendo che tra le prescrizioni del MASE ci sia quella del franco navigabile, già ampiamente chiarita da tempo. È evidente che i poteri forti del Paese remano contro la realizzazione dell’opera più importante d’Italia, il più grande investimento della storia nel Sud. Ma non abbiamo alcun dubbio che questo Governo, che ha già dimostrato perseveranza straordinaria, continui a lavorare per il bene del territorio e dei cittadini. Il Ponte – conclude il Comitato Ponte Subito – rilancerà Calabria e Sicilia in una nuova dimensione, in una prospettiva totalmente diversa da quella storica fatta di emarginazione, sottosviluppo, povertà e arretratezza, elevando l’Italia ad un colosso industriale ed economico proprio grazie alla crescita del Sud che finalmente potrà competere ad armi pari rispetto al resto del territorio Nazionale una volta che sarà servito da infrastrutture e collegamenti adeguati. Il grande sogno è sempre più vicino“.

TAURIANOVA (RC) – Domenica 17 la presentazione organizzata dall’associazione “Risorse” per la rassegna “Diritto & Legalità – Le voci della giustizia”

A Taurianova Capitale del Libro un nuovo appuntamento dedicato alla promozione della cultura giuridica, parte della rassegna “Diritto & Legalità – Le voci della giustizia”. Domenica 17 novembre, alle 18:30 alla Chiesetta degli Artisti, si terrà la presentazione del libro “Pubblico Ministero. Un protagonista controverso della giustizia” (Raffaello Cortina Editore, 2024) di Edmondo Bruti Liberati, ex Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Milano.

 

L’evento, organizzato dall’Associazione “Risorse”, rappresenta un’occasione unica per approfondire il ruolo e i dilemmi del pubblico ministero, una figura centrale ma spesso al centro di polemiche e dibattiti pubblici. Come evidenziato da Bruti Liberati nel suo libro, il pubblico ministero ha un duplice volto: da un lato, sostiene l’accusa, ma dall’altro ha un dovere di verità che lo distingue radicalmente dall’avvocato difensore. Questo ruolo comporta sfide continue in termini di professionalità, accountability e deontologia.

 

«Eventi come questo contribuiscono a rendere accessibile il tema della giustizia anche al grande pubblico – ha commentato Maria Fedele, assessore alla Cultura di Taurianova e direttore artistico di TCIL – perché la cultura della legalità passa prima di tutto da una corretta informazione. In questo senso, è essenziale che i cittadini comprendano l’importanza e le sfide del ruolo del pubblico ministero, affinando la consapevolezza su come il diritto influisca sulla vita di ognuno di noi».

 

L’evento si aprirà con i saluti istituzionali dell’Amministrazione Comunale. Seguiranno gli interventi di: Caterina Asciutto, presidente della Giunta Distrettuale Reggina dell’ANM; Angelo Rossi, presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Palmi; Noemi Asciutto, presidente dell’Associazione “Risorse”. Dialogherà con l’autore Francesco Napoli, vicepresidente del Consiglio Nazionale Forense, arricchirà il dibattito con un punto di vista esperto e accessibile. L’incontro sarà coordinato dal giudice Ilario Nasso, consigliere della Corte d’Appello di Reggio Calabria.

 

«Prosegue il nostro impegno all’interno della rassegna “Diritto & Legalità – Le voci della giustizia” – dichiara invece Noemi Asciutto, presidente dell’associazione “Risorse” – con l’intento di offrire un’occasione di dialogo alla portata di tutti e non solo degli addetti ai lavori, che affronta temi complessi e spesso lontani. Attraverso la testimonianza e il racconto di Bruti Liberati, già Procuratore della Repubblica di Milano, vogliamo approfondire la figura del Pubblico Ministero svelandone dinamiche, compiti e dilemmi. Il nostro obiettivo è promuovere un dibattito che possa coinvolgere i cittadini nella riflessione su questioni giuridiche fondamentali, superando barriere linguistiche e tecniche. Siamo grati a tutti coloro che interverranno, e invitiamo i cittadini a partecipare, per scoprire insieme quanto il diritto, spesso percepito come lontano, riguardi invece la vita quotidiana di ciascuno di noi».

Università per stranieri “Dante alighieri”, si insedia il nuovo Consiglio d’amministrazione: nominato presidente Pasquale Basilicata

Il sindaco Falcomatà: «Per le sue competenze tecniche e per la sua professionalità crediamo sia la persona giusta in questa fase di traghettamento per un percorso di normalizzazione»

Nel corso di una riunione a Palazzo San Giorgio si è insediato il consiglio d’amministrazione dell’Università per Stranieri “Dante Alighieri” di Reggio Calabria. All’ordine del giorno anche l’elezione del presidente del cda ai sensi dell’articolo 11 e la revoca degli atti, delle deliberazioni e dei decreti adottati e degli incarichi conferiti.

Erano presenti i membri designati dal Consorzio per l’Università Dante Alighieri il Presidente, il Sindaco Giuseppe Falcomatà, il vicesindaco Paolo Brunetti, il Presidente della Camera di Commercio Antonino Tramontana, il Dott. Giuseppe Bova, il Dott. Pasquale Basilicata, la Prof.ssa Ermenegilda Tripodi, il Dott. Giuseppe Quattrone e l’avvocato Natale Carbone; in collegamento anche l’assessore regionale Rosario Varì (componente senza diritto di voto art.9 c.2 dello statuto dell’università).

Come chiarito preliminarmente dal sindaco Falcomatà, dopo la riunione della scorsa settimana nella sede della Società Dante Alighieri a Roma: «Arriviamo a questa convocazione dopo una serie di interlocuzioni in questi mesi con tutti i rappresentanti istituzionali che avevano a cuore il futuro dell’Università Dante Alighieri. Abbiamo volutamente deciso di tenere un comportamento rispettoso della fase delicata che l’università sta vivendo e delle istituzioni che ne fanno parte. L’insediamento del cda e la nomina del presidente del cda rappresentano un momento cruciale per poi entrare nel merito della vicenda dell’università con tutte le attività che ne conseguiranno per avere un futuro solido e un’offerta formativa che possa mettere in sicurezza il personale amministrativo che vi lavora, per ritornare ai livelli di iscrizioni e partecipazioni che l’università aveva fino a qualche anno fa, ricomponendo gli organismi che non ci sono a cominciare dal rettore dell’università stessa».

Il presidente Tramontana ha evidenziato «L’importante sinergia tra gli enti del territorio che hanno mostrato di avere a cuore il futuro dell’Università per stranieri per costruire un percorso di rinascita. Importante è anche la condivisione del percorso da parte dell’intero sistema universitario calabrese. Oggi è un altro passo avanti che stiamo compiendo dopo la ricostituzione degli organi del consorzio». Bova ha sottolineato la necessità di operare: «Per far ricominciare la storia importante dell’Università per Stranieri e riportare i tanti studenti che da ogni parte del mondo arrivavano nella città dello Stretto fino a qualche anno fa per contribuire a una internazionalizzazione del territorio».

Il Sindaco, consideratane la grande e riconosciuta esperienza nel mondo accademico, ha proposto al Consiglio l’elezione del Dott. Basilicata nella qualità di Presidente, accolta da tutti per acclamazione. «Sono molto emozionato per l’onore concessomi – ha dichiarato il neo eletto Presidente – accolgo l’invito per l’avvio di un procedimento di normalizzazione della vita dell’ateneo a partire dal completamento del quadro degli organi deliberativi. L’attenzione dovrà essere dedicata in modo particolare al completamento del cda con la figura del vicepresidente, la nomina di un rettore, la ricostituzione di un consiglio accademico che è l’organo di indirizzo e di governo dei processi accademici culturali e formativi, serve restituire centralità all’accademia e ai suoi organi di rappresentanza e al personale tecnico amministrativo. Quella centralità senza la quale non sarà possibile immaginare nessun percorso né di sviluppo né di mantenimento dei livelli attesi di capacità di lavoro e di collegamento col sistema universitario e col sistema Paese. Assumo questo incarico con spirito di servizio, ma con la consapevolezza che sarà un incarico di garanzia e a termine che dovrà ritenersi concluso nel momento in cui si sarà ricreato un minimo di normalità».

Falcomatà ha ringraziato Basilicata «Per le sue competenze tecniche e per la sua professionalità, per la passione e la convinzione di voler seguire questo percorso, come abbiamo visto nell’ultimo anno, crediamo sia la persona giusta in questa fase di traghettamento della Dante a un percorso di normalizzazione». Di seguito è stato eletto Paolo Brunetti come vicepresidente del cda. L’assessore Varì si è detto «Soddisfatto per il processo di normalizzazione dell’attività. Sono convinto che il sistema delle concorrenze in Calabria sia fondamentale per lo sviluppo e la crescita della Regione e che in questo la Dante Alighieri possa dare un aiuto forte e importante. Esprimo soddisfazione altresì per questa sinergia e l’auspicio è che questo ateneo possa ricominciare a lavorare in maniera normale».

CORIGLIANO ROSSANO (CS) – Rapina supermercato e sequestra dipendente, trasferito in carcere

Un uomo di 41 anni è stato arrestato a Corigliano-Rossano per una rapina aggravata ai danni di un supermercato Eurospin e il sequestro di un dipendente. Il rapinatore, armato di una pistola a tamburo, poi risultata essere una scacciacani, ha minacciato e aggredito i responsabili del punto vendita, costringendo le cassiere a consegnargli l’incasso di oltre 3.000 euro. Successivamente, per garantirsi la fuga, ha sequestrato un dipendente e lo ha obbligato, sotto la minaccia della pistola, a condurlo con l’auto in una zona periferica della città. Grazie all’intervento tempestivo dei carabinieri del Reparto territoriale di Corigliano-Rossano, il rapinatore è stato identificato e catturato nel corso della notte. Durante le operazioni, è stata recuperata l’intera somma rubata e sequestrata la pistola utilizzata. L’uomo è stato trasferito al carcere di Castrovillari ed è ora a disposizione dell’Autorità giudiziaria.

FONTE: Ansa

REGGIO – Domenica in città arriva il tour Fitwalking della Costa Viola e Costa degli Dei

Iniziato nel mese di agosto, dopo aver attraversato i paesi della Costa tirrenica Zambrone, Parghelia, Bagnara Calabra, Briatico, Joppolo, Palmi, Tropea e Capo Vaticano – Ricadi, il tour Fitwalking arriva a Reggio Calabria per la sua nona tappa.

Dopo il progetto sperimentale del 2023 partito da Reggio Calabria con 4 atleti, tra i quali un istruttore nazionale del metodo Damilano, l’evento sportivo didattico di camminata sportiva ‘Fitwalking della Costa Viola e Costa degli Dei’ torna quindi nella città dello Stretto. Con i suoi 173 km ha attraversato la costa tirrenica da Reggio Calabria a Pizzo Calabro, con 13 tappe e 17 paesi tra i più suggestivi affacciati sulla Costa.

Domenica, con la nona tappa, sarà la volta di Reggio Calabria. Anche se il territorio comunale reggino non fa parte della Costa Viola, per la sua vicinanza e per le sue bellezze, oltre che per la sua storia ed enogastronomia, la città non poteva non essere coinvolta. Le finalità del progetto realizzato dall’associazione sportiva dilettantistica Aspromonte Trails, affiliata AICS, sono prettamente promozionali e finalizzate a far conoscere la salutare attività sportiva del fitwalking e, nel contempo, valorizzare i territori attraversati durante il percorso.

Proprio per le finalità promozionali dell’iniziativa, l’evento sportivo si avvale del supporto e del patrocinio delle amministrazioni comunali e la collaborazione delle Pro Loco e associazioni del territorio nei 17 paesi interessati dal tour.

Infatti, domenica 17 novembre a Reggio Calabria si collaborerà con la Pro Loco Reggio Sud APS insieme al patrocinio morale della Città di Reggio Calabria, guidata dal sindaco Giuseppe Falcomatà.

Il programma della nona tappa del tour a Reggio Calabria è il seguente:
Ritrovo al parco urbano il Tempietto ore 10:00
Saluti istituzionali
Introduzione al fitwalking a cura di Antonio Giordano, istruttore
Cenni sulla ‘Fisiologia del benessere’ a cura del Dott. Salvatore Borrelli
‘Best practices’ a cura di Concetta Romeo, presidente della Pro Loco Reggio Sud APS
Camminata sportiva didattica non agonistica

Intervento dell’Avv. Ezio Pizzi presidente del consorzio di tutela del Bergamotto
Degustazione a cura della Pro Loco Reggio Sud APS
Per la partecipazione è richiesto un buono stato di salute, abbigliamento e scarpe sportive, sacca o piccolo zainetto. L’evento è gratuito, prenotazione obbligatoria tramite WhatsApp al 3396594788. Limite max 50 partecipanti.

REGGIO – “La casa primo luogo di cura”, Falcomatà: «La sanità non può essere un argomento divisivo. Dobbiamo assumere una responsabilità condivisa su ciò che va fatto insieme per il diritto alla salute dei cittadini»

Il miglioramento del sistema sanitario italiano deve necessariamente orientarsi verso un rafforzamento dell’assistenza domiciliare, in particolare per i pazienti affetti da malattie croniche, integrata con la telemedicina. Questo approccio, sostenuto da professionisti con competenze specializzate, permetterebbe non solo di offrire cure di qualità ai cittadini, ma anche di ottimizzare la spesa pubblica. A tal proposito il Consorzio Macramè ha organizzato il convegno dal titolo “La casa primo luogo di cura”, che si è svolto nella sala “Diego Suraci” della Piccola Opera Papa Giovanni a Reggio Calabria. L’evento, dedicato alle cure domiciliari e al ruolo centrale della medicina territoriale nell’ambito dell’Asp di Reggio Calabria, ha visto la partecipazione del sindaco Giuseppe Falcomatà, di numerose autorità locali, professionisti e rappresentanti del terzo settore. La moderazione dell’incontro è stata affidata a Laura Cirella, mentre l’apertura dell’evento è stata segnata dall’intervento di Piero Siclari, presidente della Piccola Opera, e dalla introduzione di Giovanni Pensabene, presidente del Consorzio Macramè.

Nel suo intervento Falcomatà, ha messo in evidenza l’importanza dell’alleanza sul territorio con il Consorzio Macramè, un punto di riferimento fondamentale per la cura delle fragilità, sia umane che territoriali. Il sindaco ha sottolineato come questa collaborazione sia riuscita a creare «una rete di alleanze in grado di sostenere progetti di grande impatto sociale, tra cui quelli legati all’assistenza domiciliare per anziani e disabili. Grazie a un utilizzo oculato delle risorse comunitarie, l’Amministrazione comunale è riuscita a investire quasi due milioni e mezzo di euro per questi servizi, attraverso gli operatori del settore. Il Pnrr, i fondi comunitari 2021/2027 e il progetto Pn Metro Plus offrono l’opportunità di rafforzare ulteriormente i servizi di assistenza domiciliare, ampliando l’offerta e affrontando le difficoltà legate alla burocrazia. Ma non basta: una rete efficace di cure sanitarie domiciliari deve essere garantita anche dalle altre istituzioni, in particolare dall’Asp, che deve collaborare per ricostruire la sanità sull’intero territorio».

«Tutti i finanziamenti di cui abbiamo parlato – ha aggiunto – sono risorse comunitarie, esterne all’ente, diverse da quelle della programmazione del bilancio dello Stato». A suo avviso, questo dimostra come le amministrazioni locali abbiano dovuto fare affidamento su risorse esterne, spesso limitate, per garantire i servizi essenziali. Ha quindi richiamato l’attenzione sulla necessità che lo Stato prenda atto che la salute è un diritto fondamentale da garantire a tutti i cittadini e che, per farlo, devono essere riveduti i livelli di assistenza previsti dalla legge e le risorse destinate a ciascuna regione. In questa direzione è una buona notizia la bocciatura da parte della Consulta della Riforma sull’autonomia differenziata, ma questo ci deve far riflettere sulla necessità che lo Stato italiano prenda atto che questi sono servizi essenziali da garantire al cittadino, cosa che ad oggi non è prevista».

In conclusione, il sindaco ha voluto ribadire la sfida comune che tutti, dalle istituzioni politiche agli enti locali, devono affrontare per migliorare il sistema sanitario nazionale: «La sanità non può essere un argomento divisivo. Non possiamo continuare a rivendicare traguardi parziali, ma dobbiamo assumere una responsabilità condivisa su ciò che va fatto insieme per migliorare le condizioni di salute dei cittadini».

REGGIO – 21enne ucciso in un agguato: si ipotizza si tratti del terzo omicidio della “faida dei boschi”

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Stefano Cirillo, un giovane di 21 anni, è stato ucciso in un agguato a San Pietro di Caridà, un comune del reggino al confine con la provincia di Vibo Valentia. L’omicidio è avvenuto in contrada Corruttò, nella frazione Monsoreto, mentre Cirillo rientrava a casa a piedi. Diversi colpi di pistola sono stati esplosi contro di lui, uno dei quali lo ha colpito alla testa, causandone la morte istantanea. Le indagini, condotte dai carabinieri del Gruppo di Gioia Tauro e del Reparto operativo di Reggio Calabria sotto il coordinamento della Procura di Palmi, non escludono alcuna pista. Una delle ipotesi principali riguarda un possibile conflitto legato alla gestione del taglio dei boschi nella zona. Questa pista è rafforzata dalla recente storia di violenze avvenute nella stessa area. Negli ultimi due anni, infatti, San Pietro di Caridà e dintorni sono stati teatro di tre omicidi e un tentato omicidio. Tra gli episodi rilevanti si ricordano: – L’assassinio di Domenico Oppedisano, operaio 24enne, avvenuto lo scorso aprile in località Prateria. – L’omicidio di Alessandro Morfei, 30 anni, ucciso il 10 settembre 2022 mentre lavorava nei campi. Anche suo padre, Pietro Morfei, ritenuto affiliato alla ‘ndrangheta, fu vittima di un agguato nel 1998. – Il ferimento, lo scorso agosto, di un altro giovane, Pietro Morfei, 20 anni, colpito al collo da un fucile mentre si trovava in auto con la fidanzata. Gli inquirenti stanno cercando di stabilire se ci sia una connessione tra questi fatti, ipotizzando una matrice comune legata a faide locali per il controllo delle risorse forestali. Ulteriori dettagli emergeranno dall’autopsia e dal proseguimento delle indagini.

FONTE: Ansa

REGGIO – Falcomatà: “Da Consulta bocciatura senza appello all’autonomia differenziata. Meloni e colleghi gettino la maschera, chiedano scusa e facciano immediato dietrofront”

“E’ una bocciatura senza appello quella della Corte Costituzionale sull’autonomia differenziata. La Consulta ha infatti dichiarato incostituzionali praticamente tutti i pilastri fondanti del testo voluto dal governo delle destre, cassando si spera in maniera definitiva ogni rigurgito secessionista”. E’ quanto afferma in una nota il sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà.

“Quanto dichiarato dalla Corte è la conferma tecnica di quanto da lungo tempo sosteniamo dal punto di vista politico – ha aggiunto il sindaco – cioè che questa legge sarebbe stata un colpo mortale ai diritti socioeconomici e di cittadinanza per milioni di italiani, una sorta di secessione mascherata che avrebbe minato alle fondamenta la solidarietà e l’unità nazionale”.

“Adesso si spera il Governo possa rendersi conto compiutamente degli enormi e gravissimi rischi ai quali ha esposto l’intera comunità nazionale. Chissà cosa ne pensano i tanti parlamentari calabresi e meridionali che sventolavano trionfanti le bandiere delle regioni il giorno dell’approvazione della legge. Da questo punto di vista ci attendiamo che Meloni e colleghi gettino definitivamente la maschera, chiedano scusa per questo gravissimo affronto ai diritti costituzionali e facciano un immediato dietrofront”.

VIBO V. – La Questura emette 4 avvisi orali nei confronti di soggetti ritenuti pericolosi

La Polizia di Stato di Vibo Valentia, nell’ambito dell’attività volte ad assicurare una maggiore tutela della collettività e della sicurezza pubblica, ha emesso, nella giornata di ieri, quattro avvisi orali.
I provvedimenti sono stati adottati dal Questore della Provincia di Vibo Valentia, dott. Rodolfo Ruperti, quattro Avvisi Orali di Pubblica Sicurezza, sulla scorta dell’analisi degli atti e delle valutazioni delle condotte eseguiti dall’Ufficio Misure di Prevenzione della Divisione Anticrimine della Questura.
Trattasi di soggetti dimoranti in Comuni della Provincia, ritenuti, anche sulla base delle recenti condotte tenute, socialmente pericolosi ed in grado di reiterare i propri comportamenti illeciti.
Alcuni di essi risultano inoltre gravati, a vario titolo, da procedimenti penali concernenti reati contro la persona, contro il patrimonio, reati in materia di armi e stupefacenti, associazione a delinquere.
Tra i destinatari dei provvedimenti emessi, rientra anche l’uomo resosi responsabile del grave episodio di violenza perpetrato, nei giorni scorsi, ai danni del personale sanitario del Pronto Soccorso dell’Ospedale di Vibo Valentia. L’uomo, dopo essersi impossessato di una siringa con ago aperto, aveva con la stessa minacciato gli operatori, danneggiando gli interni del nosocomio e scagliandosi contro gli agenti di Polizia intervenuti che, al fine di garantire l’incolumità del personale sanitario nonché dei pazienti presenti, si trovavano costretti a fare uso del taser (arma ad impulsi elettrici) in dotazione, ristabilendo così una situazione di tranquillità all’interno del presidio ospedaliero, e mettendo in sicurezza il personale di servizio.
Da ulteriori accertamenti istruttori espletati dalla Divisione Anticrimine, è risultato inoltre che il soggetto, oltre ad annoverare condanne per diversi reati, era stato già destinatario della misura dell’”ammonimento”, consistente nell’intimazione, rivolta dal Questore all’autore delle condotte, ad astenersi dal commettere ulteriori atti di molestia, minaccia, violenza in ambito domestico o intrusione nella vita altrui.

 

GIOIA TAURO (RC) – Attività abusiva: sequestrato un frantoio oleario, deferito alla Competente Autorità Giudiziaria il gestore dell’impianto

Un’importante operazione condotta dai militari della Guardia Costiera di Gioia Tauro ha portato al sequestro di un frantoio oleario che operava illegalmente, privo di qualsiasi autorizzazione necessaria, all’interno del Comune di Anoia (RC). L’attività, scoperta nell’ambito di mirati controlli a tutela dell’ambiente per monitorare e salvaguardare il territorio, è risultata essere non solo non conforme alle normative vigenti, ma anche gravemente dannosa per l’ambiente.

L’ispezione all’interno dell’impianto ha permesso di accertare l’illecito smaltimento – attraverso una condotta interrata – delle acque di vegetazione derivanti dal processo produttivo direttamente all’interno di un torrente, compromettendo la qualità dell’acqua e mettendo in grave pericolo la fauna e la flora circostante.

È pertanto scattato il divieto di ulteriore lavorazione e il sequestro penale dell’impianto, dei macchinari e delle attrezzature utilizzate per il ciclo di lavorazione, dello scarico nonché delle vasche di raccolta degli scarti delle olive. Oltre a ciò, i militari hanno rinvenuto all’interno del sito aree adibite a discariche non autorizzate di rifiuti pericolosi e non. Il gestore dell’impianto è stato deferito all’Autorità Giudiziaria per inquinamento ambientale e gestione illecita di rifiuti.

Questa operazione rappresenta un passo importante nella lotta contro le attività illegali che danneggiano il patrimonio naturale e la salute pubblica. La tutela dell’ambiente marino e costiero da ogni forma di minaccia antropogenica e la sicurezza dei cittadini sono un’assoluta priorità, fanno sapere dalla Capitaneria di porto di Gioia Tauro, particolarmente sensibile alle tematiche ambientali e sempre impegnata a vigilare sulle attività del territorio per garantire il rispetto delle norme e preservare le risorse naturali.

Si invita la popolazione a segnalare qualsiasi attività sospetta che possa mettere a rischio l’ambiente, contribuendo così a difendere il proprio territorio da simili situazioni di abusivismo.