VILLA S. G. – “Astrazioni”, la mostra per entrare nell’Animo: la Rosa del Pozzo ai Ponti Pialesi, con la presenza del Sindaco Giusy Caminiti

Un competente e numeroso pubblico ha presenziato al Vernissage della mostra di Pittura “Astrazioni” presso la struttura espositiva dei Ponti Pialesi, il primo degli eventi programmati d’intesa tra l’”Amministrazione comunale di Villa S. Giovanni e “La Rosa del Pozzo”.

L’associazione La Rosa del Pozzo, presieduta dal dott. Antonino Santisi, ha ideato la manifestazione “Sensazioni Creative” e con la mostra “Astrazioni” dedicata alla pittura ha dato inizio a quest’iniziativa attuandone il primo atto.

La mostra, organizzata e curata dall’ing. Oreste Mario Dito, è dedicata consapevolmente, come afferma lo stesso curatore, “esclusivamente alla Pittura in quanto vuole essere un momento in cui si vuole far comprendere al visitatore la capacità da parte di un’immagine pittorica di trasmettere emozioni, sentimenti, percezioni.

Se vogliamo usare una sola allocuzione possiamo ben dire che vogliamo significare che la pittura, per questa sua peculiarità, è senza ombra di dubbio l’arte nella vera accezione del termine anzi, aggiungiamo certi di non essere smentiti, che la pittura è la Regina delle arti visive.

A partecipare alla mostra, di elevato contenuto artistico, continua l’ing. Dito, sono stati selezionati soltanto undici artisti e ciascuno ha potuto esporre tre opere per partecipare al visitatore i propri concetti pittorici che riescono a essere espressività delle idee sopra esposte.”

I dipinti esposti riescono ad offrire un panorama artistico di tutto rilievo e scorrendone la visione notiamo le diverse tecniche pittoriche, l’olio, l’acrilico, l’acquarello, le svariate applicazioni nella stesura del colore, e ciascun elemento conferisce una lettura dell’opera, evocata dal tratto e dalla cromatologia, che incide profondamente sull’espressività del dipinto attraverso un’immagine che, completamente libera da condizionamenti, può essere recepita da chi guarda con leggerezza e spensieratezza d’animo e libertà di pensiero.

Affascinata dalla notevole varietà cromatica dei dipinti è il Sindaco avv. Giusy Caminiti che esprime “grande soddisfazione per questo evento che tramite una mostra pittorica di notevole livello contribuisce ad aumentare sempre la soglia culturale della società che nell’arte deve ricercare il nutrimento per il suo evolversi in qualsiasi campo. La luminosità dei colori, continua l’avv. Caminiti, confeziona un’esplosione di sentimenti tale da far viaggiare il pensiero lungo sogni onirici di serenità”.

Ed il medesimo pensiero è condiviso dal Presidente del Consiglio comunale dott.ssa Caterina Trecroci, che aggiunge “sicuramente ammirare le opere d’arte non solo quelle esposte, ma in senso lato, conferisce all’animo di ciascuno di noi momenti di pace assoluta in quanto ammirando l’arte si riesce a penetrare un qualcosa che è al centro del bene interiore, ovvero la bellezza, intesa in senso etico e filosofico” e conclude la dott.ssa Trecroci «la pittura è una poesia muta e la poesia è una pittura cieca» a significare la forza comunicativa di queste arti.

Compiacimento per la serata è stato espresso, in rappresentanza de I Ponti Palesi, dalla dott.ssa Santina Tedesco che dichiara “questa mostra in linea con il programma culturale dell’associazione riesce con i suoi colori intensi ed espressivi a farci vivere appieno nella bellezza dell’arte”.

Un discorso leggermente più tecnico, in senso artistico, lo propone l’esperto d’arte prof. Marcello Anastasi che afferma “l’arte crea un’atmosfera indefinita e di non facile interpretazione perché ci porta in un mondo dove la regina dell’arte, la Pittura, che è un’astrazione dalla realtà, ci riporta nella realtà.

L’osservatore ammirando un dipinto è avvinto dalle sensazioni più disparate e da pensieri interpretativi; sulle tele si trovano percorsi originali, invenzioni, pregi sperimentali, disegni onirici, tracce di sensualità tutte sensazioni che solo i colori riescono a donarci con le loro macchie e segni che tingono la tela con un pennello guidato dall’animo”.

La chiosa finale non può che essere riservata al dott. Antonino Santisi, presidente de “La Rosa del Pozzo”.

Lo vediamo visibilmente soddisfatto per il successo di pubblico e di critica che ha accompagnato questo vernissage e con l’atteggiamento di chi vuol gustare questo momento speciale dichiara “la vera motivazione che ci rende altamente appagati è che sono risultate giuste ed apprezzate le scelte che negli ultimi mesi ha effettuato l’Associazione La Rosa del Pozzo, ovvero di puntare sull’arte per dare un forte impulso al livello culturale che purtroppo per varie vicende, alcune dolorose quale il Covid, negli ultimi è andato a scemare.

Tale circostanza, continua il dott. Santisi, ha lasciato un grave segno perché tutti noi siamo diventati più deboli nell’affrontare la vita giornaliera, e ciò in special modo ha colpito le nuove generazioni, i ragazzi, la parte debole della società.

Riportare tra la gente l’arte per portare in auge la cultura è compito essenziale che si prefigge l’associazione La Rosa del Pozzo, è un compito difficile che ci siamo dati e che cercheremo di assolvere con il nostro incondizionato impegno”.

Se guardiamo a questa serata condivisa da tantissime persone che hanno colloquiato con gli artisti presenti dimostrando interesse e competenza dobbiamo affermare che si è sulla strada giusta.

 

REGGIO – GOM: Intitolati i reparti di Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale ai dottori Pasquale Serrao e Antonino Nicolò

“Oggi, che è anche la Giornata mondiale della prematurità, è l’occasione per ricordare chi, negli anni ’70, ha creato le basi solide per questo reparto, realizzando per il neonato uno spazio autonomo, dotato di professionisti con competenze specifiche”. Con queste parole la dr.ssa Isabella Mondello, direttore della UOC Neonatologia e TIN del Grande Ospedale Metropolitano di Reggio Calabria, ha introdotto ieri la cerimonia di intitolazione del reparto di Neonatologia al dr. Pasquale Serrao e della Terapia Intensiva Neonatale al dr. Antonino Nicolò.

L’affollata cerimonia, fortemente voluta da tutta la Direzione strategica, è stata l’occasione per ricordare i due medici ai quali va il merito di essere stati non solo dei grandi professionisti ma anche pionieri e innovatori nella branca della neonatologia e della terapia intensiva neonatale.

“Il dr. Serrao – ha proseguito la dr.ssa Mondello – è stato il fondatore della Neonatologia a Reggio Calabria, battendosi affinché ci fosse un reparto dedicato al neonato perché aveva capito che si trattava di un paziente con esigenze particolari a cui riservare competenze e cure specialistiche. Nonostante le difficoltà del tempo, è riuscito a vincere la sua battaglia creando un reparto di eccellenza. Il dr. Serrao è stato un professionista straordinario e un uomo di grande valore; in reparto ha creato un’importante scuola di neonatologi, di cui fa parte anche il figlio, Giuseppe, che ho il piacere di avere come collega”.

E poi, riferendosi al dr. Nicolò: “Un uomo che amava il suo lavoro e che ha dedicato al reparto di Neonatologia un’intera vita professionale. Precursore dei tempi, ha avuto l’intuizione che il neonato, così come la sua famiglia, dovessero essere il centro dell’attenzione di tutti noi”.

Anche il Direttore Sanitario del GOM, dr. Salvatore Costarella, ha voluto dedicare un pensiero ai due medici: “Ci sono vite che vanno oltre l’esistenza terrena e queste persone vivono nel ricordo dei loro cari, dei professionisti che hanno formato e dei bambini – oggi adulti – che hanno restituito alla vita. I professionisti che oggi celebriamo hanno speso la loro vita al servizio degli altri e ne è testimonianza il sentimento unanime di riconoscenza di quanti hanno avuto la fortuna di conoscere queste meravigliose persone.”

Animati da un comune senso di gratitudine, si sono poi susseguiti diversi interventi: il Prof. Massimo Agosti, Presidente Nazionale della Società Italiana di Neonatologia, ha ricordato come i neonatologi debbano lavorare “con ragione e sentimento”, seguendo il percorso tracciato dai dottori Serrao e Nicoló; il dr. Pasquale Veneziano, Presidente dell’Ordine dei Medici di Reggio Calabria, ha evidenziato l’eccezionale umanità di questi professionisti e la loro disponibilità nei confronti dei pazienti e delle loro famiglie. Nel corso dell’evento si sono inoltre susseguiti i contributi di colleghi (tra tutti, i coordinatori infermieristici Carmine Federico e Maria Coniglio) ed esponenti dell’associazionismo, come l’avv. Martina Bruscagnin, Presidente Nazionale dell’Associazione Genitori “VIVERE”.

Infine, il Commissario Straordinario, dr. Gianluigi Scaffidi, si è soffermato sull’importanza di “riconoscere ciò che è stato e, attraverso l’intitolazione del reparto, tramandare i principi dei dottori Serrao e Nicoló. Grazie anche alle intuizioni di questi due grandi medici e amici – ha proseguito il Commissario – negli anni ’70 sono nati i reparti trainanti di quest’ospedale. Nino e Pasquale, con il loro modo di lavorare, hanno saputo creare una scuola e oggi ne vediamo i suoi frutti in quanto il GOM vanta un ottimo reparto di Neonatologia e TIN”.

Come di rito, la giornata si è conclusa con la benedizione di don Stefano Iacopino, cappellano del GOM, e la scopertura delle targhe di intitolazione alla memoria delle strutture.

CROTONE – Stalking all’ex compagno, applicato braccialetto elettronico ad una donna

Personale della Polizia di Stato della Questura ha dato esecuzione all’ordinanza della misura cautelare del divieto di avvicinamento con applicazione del braccialetto elettronico, a carico di una donna crotonese di 31 anni, indagata per il reato di atti persecutori commessi nei confronti dell’ ex compagno.

Il provvedimento è stato emesso a seguito delle indagini, conseguenti alla denuncia sporta dall’ uomo, condotte dagli operatori della Squadra Mobile che hanno immediatamente attivato la procedura del c.d. “codice rosso”.

Dagli accertamenti effettuati è emerso che la donna aveva commesso condotte intimidatorie e moleste nei confronti dell’uomo attraverso pedinamenti, aggressioni fisiche e minacce;  inoltre, in pochi mesi, la donna aveva effettuato circa tremila chiamate telefoniche e tentativi di chiamate anonime all’utenza del ex compagno.

Le puntuali dichiarazioni della persona offesa, riscontrate anche da elementi oggettivi e dalle dichiarazioni di soggetti informati, hanno indotto la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Crotone a richiedere al G.I.P. una misura cautelare a carico della donna, la quale non potrà avvicinarsi all’uomo ed ai luoghi dallo stesso frequentati.

REGGIO – Guardia di finanza: distribuite tra Lombardia e Calabria oltre 2 tonnellate di stupefacenti, 20 arresti

Dalle prime ore del 18 novembre, militari del Nucleo di Polizia Economico Finanzia di Pavia e del Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata, con il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia d Milano, stanno dando esecuzione nelle province di Pavia, Milano, Reggio Calabria, Lecco e Piacenza a un’ordinanza di Custodia Cautelare emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Milano, su proposta della Direzione Distrettuale Antimafia di Milano, nei confronti di 20 soggetti, di cui 15 in carcere e 5 agli arresti domiciliari, indiziati di appartenere a un’associazione dedita al traffico di stupefacenti, articolata in cellule presenti i cui appartenenti, pur con compiti differenti, avevano l’obiettivo di procurare ingenti quantitativi di stupefacenti da rivedere all’interno della città di Milano.

E’ stata quindi individuata una sola compagine associativa trasversale (i cui componenti assumono quindi quasi tutti la posizione di organizzatori) composta di elementi di spicco del narcotraffico lombardo (e non solo) per forniture all’ ingrosso di sostanze stupefacenti.

L’attività ha rivelato come il terminale delle varie organizzazioni è in colui che ha sostituito i Flachi della Comasina godendo della consolidata vicinanza con i Barbaro di Platì, attivi nella zona di Cologno Monzese, ed i gruppi criminali albanesi e sudamericani che, da basi strategiche in Sudamerica controllano le spedizioni della cocaina verso le più importanti piazze intercontinentali.

Dagli approfondimenti investigativi condotti è emerso come l’organizzazione indagata abbia importato ingentissimi quantitativi di cocaina, grazie anche al rapporto privilegiato di un organizzatore del gruppo associativo con i nuclei di criminalità organizzata stanziali in Calabria. Allo stesso tempo l’organizzazione ha anche distribuito grossi quantitativi di hashish provenienti dal Marocco e dalla Spagna grazie all’opera di un narcotrafficante di altissimo livello, tratto in arresto nel corso di recenti operazioni condotte nella città di Milano, che conta su solidi rapporti instaurati nel tempo con i più grossi produttori e fornitori magrebini. Parte dello stupefacente è stato commercializzato da noti elementi della malavita milanese legati in affari ai vertici del gruppo criminale imperante nel quartiere Barona di Milano.

Come emerge in maniera precisa e dettagliata dalle risultanze investigative, attraverso la contabilità rinvenuta, la componente criminale, con la vendita degli ingenti quantitativi di narcotico, ha generato una ingentissima massa di denaro contante, pari a circa 11 Milioni di euro, utilizzando sistemi di occultamento finalizzati a sottrarre i profitti illeciti alla tracciabilità ed ai sequestri da parte delle Autorità dello Stato.

Gli stessi, quindi, hanno fatto ricorso, sistematicamente, ad organizzazioni strutturate, operanti sul suolo italiano, gestite da collettori di etnia cinese detentori, ormai in via esclusiva, dei canali bancari sommersi (cd. underground banking) per trasferire il denaro all’estero secondo il sistema del fei eh ‘ien – circuito finanziario finalizzato al trasferimento di soldi con completa garanzia di anonimato.

Le risultanze delle attività investigative hanno permesso, quindi, la ricostruzione dei fatti relativi all’importazione e alla distribuzione di: 1000 chili di cocaina; 1000 chili di hashish; 173 chili di eroina. Sono stati sottoposti a sequestro circa 250 chili di droga destinati all’organizzazione e la somma di 800 mila euro contanti (durante la fase di trasferimento all’estero).

Si evidenzia che il procedimento penale verte ancora nella fase delle indagini preliminari e che la responsabilità degli indagati sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna.

REGGIO – La Viola vince ancora e fa suo il derby dello Stretto

Il derby dello stretto si dimostra combattuto.
La risultante, però, è ancora una volta a favore dei ragazzi di coach Cadeo che firmano la nona vittoria consecutiva. La Viola allunga in vetta, complice il successo ed il contemporaneo stop di Angri, confermandosi l’unica squadra imbattuta d’Italia nella categoria e resistendo alla verve dell’indomita Basket School.

Lo staff tecnico neroarancio sceglie Fernandez e Cessel, sull’asse play-pivot, Idiaru, Paulinus ed Ani.
Messina risponde con i quattro perni della passata stagione, Busco, Di Dio,Yeyap e Tartaglia con Diakhate in ala piccola.

Gara equilibratissima con tanti fischi ed interruzioni.
Dopo due minuti di digiuno, è 0-3 ospiti.
Colpo su colpo fino al mini break 21-17 per i locali con Fernandez ed Ivanaj in evidenza.

Ad inizio di secondo quarto, la tripla di Simonetti firma il più otto ma, con un time-out e poche ma efficaci mosse, Messina recupera grazie ai canestri di Di Dio.
Il secondo periodo termina 46 a 41.

Nel terzo quarto, si fa sotto la Basket School che arriva sul meno quattro grazie ad un canestro di Mario Tartaglia.
Reggio a quel punto si scatena: Idiaru, Ivanaj, Ani, con la forza del gruppo raggiungono il più 10.

Lo stesso vantaggio diventa più tredici ad inizio quarto periodo.
Messina, ancora una volta con Di Dio ha la forza per arrivare sul meno 7, anche se sembra finita.
La mossa dalla panchina, l’inserimento del tiratore Caruso è d’effetti.
Reggio subisce il colpo, Messina arriva sul meno tre grazie ad un super break.
Sul finale il canestro di Bangu è basilare, idem i liberi del Capitano Fernandez.
Reggio vince e festeggia.
Il tour de force neroarancio continuerà mercoledì nel derby alle ore 20.30 al Palapulerà in casa del Catanzaro per poi proseguire sabato, al medesimo orario, alle ore 20.30 ospite Matera.

Redel Viola Reggio Calabria-Basket School Messina 82-74
(21-17, 46-41, 65-55, 82-74)
Redel Viola Reggio Calabria: Idiaru 11, Uchenna 18, Paulinus 7, Simonetti 7, Fernandez 14, Sgarlato, Mazza, Cessel 2, Donati 2, Ivanaj 16, Nicolò, Bangu 5. All. Cadeo.
Basket School Messina: Guduric 3, Mollica, Di Dio 26, Miaffo 2, Tartaglia 18, Caruso 6, Busco 4, Diakhate 5, Yeyap 10. All. Sidoti.
Arbitri: Federico Puglisi di Aci Catena e Amir Shamsaddinlou di Messina

REGGIO – L’aeroporto tra i primi 15 scali europei per aumenti dei posti aerei e via libera ambientale al Ponte sullo Stretto

«Negli ultimi giorni notizie magnifiche per Reggio Calabria e la Calabria, in materia di Infrastrutture e Trasporti: una crescita esponenziale del flusso di voli all’aeroporto reggino e il Ponte sullo stretto che, a grandi passi, si avvicina alla sua realizzazione.

Notizie che mi riempiono di gioia e orgoglio, innanzitutto per i benefici che ne derivano per i miei concittadini e conterranei e poi perchè entrambi questi importantissimi successi sono targati Lega!

I fatti ci dicono che stiamo lavorando bene anche per il nostro territorio e ci spingono ad andare sempre più avanti su questa strada».

Inizia così una nota con cui la Senatrice della Lega Tilde Minasi commenta, da un lato, l’inserimento dell’Aeroporto Tito Minniti tra i primi quindici scali europei per incremento di posti aerei disponibili e, dall’altro, la recente approvazione della Commissione Tecnica di Valutazione dell’Impatto Ambientale per il Ponte sullo Stretto di Messina.

«Parto dall’inserimento dell’aeroporto reggino tra i primi quindici scali europei per aumento di posti aerei disponibili. Si tratta – dice con soddisfazione la Senatrice –  di un traguardo importantissimo, soprattutto se ci guardiamo indietro, a soli pochi mesi fa, quando il nostro preziosissimo scalo languiva e sembrava destinato solo alla chiusura.

Voglio ricordare che questo traguardo eccezionale è stato reso possibile dal ministro Salvini che, intervenendo immediatamente su mia sollecitazione dopo l’incendio allo scalo di Catania, ha messo gli enti dell’aviazione dinanzi alle loro responsabilità ed è riuscito a sbloccare una situazione immobile da anni, facendo venir finalmente meno ogni alibi alla limitazione dei voli su Reggio.

È proprio a seguito di questo successo epocale che si è poi potuta instaurare una perfetta collaborazione istituzionale con il bravissimo Presidente Occhiuto, che è riuscito a siglare l’importantissimo accordo con Ryanair e di cui continuo a sottolineare il merito.

Abbiamo dunque mantenuto le promesse – ribadisce la Senatrice – grazie all’impegno di Matteo Salvini, che ha dimostrato ancora una volta attenzione e concretezza. L’adozione della nuova procedura di volo per la pista 33 da parte dell’Enac ha infatti rappresentato il presupposto fondamentale per rendere questo aeroporto finalmente competitivo e accessibile.

Era qualcosa che aspettavamo tutti da anni e finalmente, grazie al nostro lavoro, l’abbiamo ottenuta. Stiamo mettendo in atto la nostra visione dell’Italia come Paese più forte, coeso e competitivo, dove il Mezzogiorno non è più ai margini ma al centro delle politiche di crescita. Salvini per primo sta dimostrando che investire al Sud non è solo un dovere, ma un’opportunità straordinaria per tutta l’Italia. E i risultati dell’aeroporto reggino – conclude Minasi – ne sono la riprova, che mi rende più che mia fiera del lavoro che stiamo portando avanti. Nel solo interesse dei reggini e della Calabria».

Tilde Minasi si sofferma poi sull’altro importantissimo segnale positivo per il rilancio della Calabria, che arriva dal via libera della Commissione VIA al ponte sullo stretto.

«Questo via libera – sottolinea la Senatrice – è un passo decisivo verso la realizzazione dell’Infrastruttura attesa da decenni, conferma la compatibilità ambientale del progetto, silenziando in maniera credo definitiva le tante voci che proprio sull’impatto ambientale fondavano e fondano la loro dura opposizione al ponte, un’opposizione che si rivela, dunque, soltanto strumentale.

Il ponte – prosegue Minasi – non è solo un’opera infrastrutturale, ma il simbolo di un’Italia che unisce territori, crea opportunità e dimostra che il Sud è protagonista del futuro. Il collegamento stabile tra Calabria e Sicilia è destinato a rivoluzionare la mobilità nel Mezzogiorno e a rafforzare il ruolo del Meridione nel contesto nazionale ed europeo. Torno a ricordare, infatti, come si tratti di un’opera strategica che va a completare il corridoio Ten-T scandinavo-mediterraneo, ritenuto prioritario dall’Unione Europea per rafforzare la connessione del Sud Italia con il resto del continente.

Inoltre – prosegue – avrà anche benefici ambientali, grazie al taglio delle emissioni inquinanti legate al traffico navale. Non si capisce, dunque, su che cosa per es. la CGIL, che è intervenuta criticamente dopo l’ok della Commissione Tecnica, definisca l’Infrastruttura “inutile e pericolosa”. Il ponte, infatti, è esattamente ciò di cui il nostro Paese ha bisogno: un’opera che collega, innova e crea lavoro, non sarà mai – aggiunge Minasi – un’opera inutile, al contrario è il simbolo di un Mezzogiorno che vuole e merita di crescere. Le resistenze ideologiche non devono ostacolare un’opera che porterà benefici concreti alle comunità e al territorio.

È tempo di procedere con determinazione, e continueremo a farlo!».

REGGIO – Smantellata centrale delle truffe: tra le vittime, anche un’anziana disabile

Maxi operazione dei Carabinieri nel cuore di Napoli, dove i militari del Comando Provinciale di Reggio Calabria, con il supporto dei colleghi partenopei, hanno sgominato una centrale delle truffe che operava in tutto il Sud Italia. Nei guai due pregiudicati, coinvolti in un’attività criminale che si muoveva dalla loro base operativa nei pressi di Porta San Gennaro, punto di partenza per i loro colpi lungo la penisola meridionale.

La truffa scatenante e il “metodo del falso carabiniere”

L’operazione è stata avviata dai Carabinieri di Reggio Calabria grazie a una segnalazione su una truffa avvenuta lo scorso maggio a San Giorgio Morgeto, piccolo centro della provincia di Reggio Calabria. Con il classico “metodo del falso carabiniere”, i due truffatori avevano raggirato un’anziana signora, invalida al 100%, convincendola a consegnare tutti i gioielli che custodiva in casa. Per persuaderla, avevano inscenato un falso incidente stradale in cui sarebbe stato coinvolto il nipote, e avevano richiesto una finta cauzione per evitare l’arresto del giovane. Spaventata e preoccupata per il nipote, la donna ha ceduto i suoi preziosi, ricordi di una vita, per un valore stimato superiore ai 40.000 euro.

L’errore fatale dei truffatori

A tradire i truffatori è stata la loro disattenzione durante la fuga: la loro auto, parcheggiata nelle vicinanze dell’abitazione dell’anziana truffata, è stata ripresa dalle telecamere di sicurezza di un negozio locale. Nonostante il video mostrasse solo un parziale della targa, i Carabinieri sono riusciti a risalire al veicolo grazie a un’analisi incrociata dei dati, verificando i movimenti nella zona e restringendo il campo ai possibili sospetti.

Ma non è finita qui: durante le indagini, i militari hanno fatto leva anche alle testimonianze dei residenti, che avevano notato i due aggirarsi con fare sospetto nei giorni precedenti, cercando probabilmente altre potenziali vittime. L’errore fatale è stato quello di sottovalutare la memoria della comunità locale, dove i volti nuovi non passano inosservati: i testimoni sono riusciti a fornire dettagli utili che hanno contribuito all’identificazione dei truffatori, incastrandoli definitivamente.

 

Misure cautelari e perquisizioni

Sulla base delle prove raccolte, la Procura di Palmi (RC), guidata dal Procuratore Emanuele Crescenti, ha ottenuto misure cautelari per gli indagati. Durante l’operazione, sono state eseguite anche perquisizioni nei locali utilizzati dai truffatori, portando al sequestro di oltre 10 telefoni cellulari e numerose SIM card intestate a identità fittizie, segno di una possibile rete più estesa.

Indagini ancora in corso

Gli investigatori ritengono che l’attività criminale dei due possa essere solo la punta dell’iceberg di un’organizzazione più ampia, e stanno cercando di individuare altre persone coinvolte e ulteriori vittime. L’inchiesta è tuttora in fase preliminare, e le responsabilità degli indagati saranno accertate nel corso del processo.

La lotta dell’Arma contro le truffe agli anziani: prevenzione, repressione e sensibilizzazione

Il fenomeno delle truffe agli anziani rappresenta una delle priorità operative dell’Arma dei Carabinieri, che da anni mette in campo iniziative mirate a proteggere le fasce più deboli della popolazione. Con un approccio integrato che unisce prevenzione, sensibilizzazione e azione repressiva, i Carabinieri conducono campagne informative in centri anziani, parrocchie e attraverso i media, diffondendo consigli per evitare i raggiri. Allo stesso tempo, grazie a una rete capillare di stazioni e all’uso di tecnologie avanzate per l’analisi dei dati, l’Arma interviene prontamente per identificare e arrestare i responsabili. L’obiettivo è proteggere gli anziani, restituire loro sicurezza e prevenire ulteriori vittimizzazioni.